Strage pecore ad Anghiari: nessun focolaio di infezione
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Strage pecore ad Anghiari: nessun focolaio di infezione
Strage pecore ad Anghiari: nessun focolaio di infezione Lo afferma il servizio veterinario della Asl. Nessun allarme per gli allevatori della zona. Animali morti a causa delle precarie condizioni alimentari e dallo stato di abbandono. AREZZO – “La strage di ovini scoperta nell’azienda agricola di Pianettole, nel comune di Anghiari, non è dovuta ad una grave infezione virale, ma semplicemente alle precarie condizioni alimentari ed allo stato di abbandono in cui gli animali versavano da alcuni mesi”. Ad affermarlo è il servizio veterinario della Asl, dopo la pubblicazione da parte di molti quotidiani, sia locali che nazionali, della notizia della strage di pecore e capre portata alla luce dall’intervento congiunto di Asl e Corpo Forestale. “Si tratta di una precisazione doverosa, quanto necessaria, afferma il Responsabile della Sanità Pubblica Veterinaria zona Valtiberina – dr Umberto Coresi. Purtroppo, in alcuni articoli pubblicati è stato erroneamente affermato che ‘lo stato di abbandono della stalla aveva originato anche una grave infezione virale, rapidamente diffusasi all’intero allevamento’. Una affermazione priva di fondamento - sottolinea Coresi - che però ha avuto come risultato quello di mettere in allarme molti allevatori della zona”. Da qui la precisazione della Asl: “molti allevatori si sono rivolti al nostro servizio dopo la pubblicazione della notizia, prosegue Coresi, perché preoccupati dalla presenza di eventuali focolai infettivi in grado di propagarsi ai loro allevamenti. A tutti abbiamo spiegato che le ragioni del nostro intervento erano legate esclusivamente a reati di maltrattamento e smaltimento carcasse animali, la cui morte era da ricondurre alle precarie condizioni alimentari e dallo stato di abbandono in cui versavano da mesi”. 1/1