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Giovanni Evangelista (davanti alla Porta Latina). La sua morte è stata notevole, le sue virtù insigni, e d’un esempio singolare. Quando stava per morire diceva per caso nella cappella, queste parole del salmo: “quoniam videbo coelos tuos”, “Quando contemplo il tuo Cielo” (sal.8,4). Si celebrano per lei messe solenni. Le esequie sono state molto onorevoli. Le sue più care amiche senza paura, erano piene di consolazione nel vedere la dolcezza del volto di questa cara defunta” .E’ la prima Suora Fondatrice che parte, questa morte lo colpisce e annota anche sul foglio di custodia del suo messale “ Jeanne Rouveure si ammalò l’11 Febbraio 1721 e morì il 4 Marzo 1725”. Da dove veniva Giovanna? Nacque a Saint Barthélémy le Pin, il 21 ottobre 1695, è stata battezzata il 22. Suo padre, Giovanni è carpentiere e sua madre Clara Faure è molto occupata con la sua grande famiglia: Giovana è la penultima di undici figli. A 11 anni vede morire il suo fratello Luigi di 23 anni, poi suo fratello giovanni di 16 anni … Essa ha la fortuna di poter crescere con le 5 sorelle e condividere le gioie e i lavori di quelle che la seguiranno nella Congregazione: Anna e Clara. Aveva appena 19 anni quando arrivò a Boucieu le Roi . Anche sua zia e madrina, Marguerite Rouveure, 45 anni e vedova, raggiunse la Comunità qualche mese più tardi si aggiunsero Maria Spéliat , Maria Bost e Jeanne Lalaye . Il 30 Novembre 1715, con sei suore,essa riceve la Croce e l’abito benedetto da Padre Vigne. Giovanna vive con gioia l’offerta della sua vita che si fa lode davanti al Santissimo Sacramento, accompagnamento dei pellegrini che arrivano a Boucieu per il Grande Viaggio del Calvario, servizio in comunità presso le sue suore e i fanciulli del villaggio. Molto presto si scopre in lei “la paziente e dolce carità” tanto raccomandata da Pietro Vigne . Nel Febbraio 1721 la sua salute viene meno ma le sue virtù si rafforzano diventano singolare esempio per tutti. Nel 1722, dopo il ritiro spirituale predicato da Padre Vigne, ella pronuncia i voti l’8 settembre nella chiesa di Boucieu, e il 16 firma il contratto d’Associazione col quale le suore s’impegnano ad “una pia e mutua donazione e sottomissione reciproca per intrattenere meglio nella casa la carità cristiana”. Il 6 maggio 1725 Sr Jeanne è sepolta “nella chiesa di Boucieu nella cappella dello Spirito Santo” che si trova a destra. Cara Suor Giovanna,” la dolcezza del tuo volto” sia una continua preghiera per le tue Sorelle di oggi,per le famiglie e per le vocazioni sacramentine. B.R. >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>><<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< CORRISPONDENZA L’anno del trecentenario della Via Crucis di Boucieu finisce, ma i “pellegrini” continueranno. Ecco la corrispondenza di Boucieu: “… Dopo la sepoltura di Sr Maria Andreina, ultima Suora presente a Tournon, … ritornando a Boucieu, due coppie in vacanza hanno chiesto di fare la Via Crucis nel pomeriggio. Abbiamo percorso tutto il Grande Viaggio, buono il lima fraterno e la condivisione delle intenzioni di preghiera , con fervore … Mi è sembrato che il Signore e Sr M. Andreina ci dicessero: Continuate la missione, carissime Suore! Quella che è stata affidata alle prime Suore di Boucieu, accompagnate i pellegrini del 2013 … Sr Claire. A Sr M. José Joalckiny scrive: “ Ho trascorso un piacevole soggiorno da voi … Ho dipinto il primo quadro Messire Pierre Vigne …. Non so pregare, io conto molto sulla vostra Congregazione per farlo”. Nº 11 - 12. 2013 Realizzazione: Congregazione Rerligiose SS. Sacramento Rivolgiamoci a Maria, Madre della Chiesa e Madre nostra nella fede: « L’Anno della Fede … Terminerà con la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, il 24 novembre 2013 … La fede cresce quando è vissuta come esperienza di grazia e di gioia. Essa rende fecondi, perché allarga il cuore nella speranza e consente di offrire una testimonianza capace di generare: apre, infatti, il cuore e la mente di quanti ascoltano ad accogliere l’invito del Signore di aderire alla sua Parola perdiventare suoi discepoli.” Benoît XVI Porta fidei 7 “ Aiuta o Madre la nostra fede! Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata. Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa. Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede. Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore. Soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare. Semina nella nostra fede la gioia del Risorto. Ricordaci che chi crede non è mai solo. Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, aaffinché Egli sia luce sul nostro cammino . E che questa luce della fede cresca sempre in noi, affinché arrivi il giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore! Francesco, Lumen fidei 60 Novembre – Dicembre: In Europa arrivano piogge e freddo! La pioggia potrebbe farci pensare alla “pioggia di grazie” sempre disposta a colmarci nel più intimo di noi stessi, se si è attenti! Il freddo è tutta un’altra storia! Esso conserva … ma può anche provocare raffreddori, influenze, ecc … rapportare questo alle nostre relazioni umane e alla nostra “vita spirituale” può provocare qualche brivido! Lasciamoci riscaldare dal fervore per la preghiera, dall’ardore missionario, dal fuoco dello Spirito Santo, dal Sole dell’Eucaristia sono proprie di tutte le stagioni !. … come ci dice Pietro Vigne che aggiunge anche fare il bene è più vantaggioso a colui fa. B.R. « Poiché, mio Dio, non potrò evitare questo giudizio così spaventoso al solo pensarvi, voglio prevenirlo per quanto sta in me, mediante una vita santa. Voglio fin d’ora meritare la tua amicizia e far piacere a coloro che tengono il tuo posto, essere caritatevole verso i poveri affinché tu lo sia verso di me. Inoltre, io voglio con la tua grazia, dedicarmi alla salvezza degli altri onde assicurarmi la mia. Voglio procurare ad essi una dimora eterna, affinché io pure vi sia ricevuto da te. Voglio condurli ad acquistare quell’abito di Gloria di cui esserne anch’io rivestito. Voglio contribuire con le mie parole, esempi e preghiere a far acquistare loro quel torrente di delizie affinché io pure ne sia partecipe per tutta l’eternità. “ Coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre” Daniele 12,3 . Potessi anche, mio Signore, liberare qualche anima del Purgatorio e inviarla in Cielo perché ti ami, ti lodi e ti ringrazi per me! Nell’ultimo giudizio , mio Dio voglio averti come Padre piuttosto che come Giudice, pertanto voglio onorarti quaggiù nelle tue umiliazioni, essere pieno di rispetto nelle Chiese, riceverti con amore e impiegare tutte le mie capacità perché Tu vi dimori degnamente .” Padre Vigne , P.B.L. Vol. I , 4 ………… Potremmo considerare la santità unicamente come una meta... Nel corso di quest’anno ci sono state beatificazioni e canonizzazioni … e sembra che la“ meta” sia stata raggiunta! Si tratta della “meta ”del processo di canonizzazione, ma non di Colui che è stato canonizzato! Novembre inizia con la festa di Tutti i Santi, tutto il mese è un richiamo a vivere la “santità” e, in Dicembre, l’Avvento ci fa ascoltare gli appelli di Giovanni Battista perché corrispondiamo al progetto di Dio, a raddrizzare le nostre strade più o meno tortuose per seguire il cammino di Dio. E ciò si fa ogni giorno. Nell’Antico Testamento il “santo” è una persona “ giusta” davanti a Dio, e la sola maniera dell’essere per noi è “conformarci ” a Gesù. Come ? Durante questi mesi possiamo intraprendere il cammino di santità conformandoci a ciò che il Vangelo mi dice di Gesù Cristo: la sua parola, i suoi incontri, la sua vita, la sua morte e la sua risurrezione. Secondo le circostanze particolari della mia vita io posso destare in me ogni mattina il desiderio di vivere concretamente, con le mie parole, gli esempi, e le preghiere e conformarmi a Gesù come dice Padre Vigne. Non si tratta di vivere in una serra confortevole, ma nella realtà della vita giorno per giorno, non sempre facile, a volte dolorosa, e senza pensare che la santità è un abito troppo grande per me! Gesù, “ il Santo di Dio”, dice “siate santi”, è un La misura della santità è “divenire” in mezzo alle gioie, alle difficoltà, alle tentazioni data dalla statura che di “lasciar tutto”, alla fatica del ricominciare e sempre … Cristo raggiunge in noi, da ricominciare che spesso mi rattristano. Il mio “divenire” di quanto, con la forza dello santità è necessariamente tessuto di alti e bassi ed anche Spirito Santo, modelliamo di apparenti sconfitte ,nei miei rapporti con Dio e gli altri , tutta la nostra vita sulla ciò mi fa soffrire. sua. Tuttavia il Beato Padre Vigne che ha conosciuto La vera semplicità e tutto ciò concretamente nella sua vita personale e grandezza della vita di missionaria, ci indica dove riprendere ogni mattina le forze santità è: l’incontro col per continuare il cammino di santità: “ con la grazia di Dio Risorto la domenica; il voglio dedicarmi alla salvezza degli altri e così contatto con Dio all’inizio assicurarmi la mia” Ossia, contare sulla Grazia di Dio per e alla fine del giorno; percorrere la strada quotidiana della santità e a fine corsa, seguire, nelle decisioni, gli vedere le braccia del Padre aprirsi gioiosamente per “indicatori stradali” che accogliermi. “Vieni, benedetto” Pensaci durante questi Dio ci ha comunicato, che due mesi e sii “benedetto”. B.R. sono solo forme di carità. Vorrei invitare tutti ad aprirsi ======================= all’azione dello Spirito Santo, « Il passato della fede…ci che trasforma la nostra vita, arriva nella memoria di altri, per essere anche noi come dei testimoni e conservato vivo… » tessere del grande mosaico di Lumen Fidei, 38. Andare con « la santità che Dio va creando memoria » a Boucieu le Roy e nella storia, perché il volto di trovarvi quelle che sono all’origine della nostra Cristo splenda nella pienezza Congregazione, è un « pellegrinaggio » di ringraziamento del suo fulgore. rinnovato ogni anno, il 30 Novembre e un’occasione per meglio conoscere i testimoni della fede che sono le nostre Suore Fondatrici. Nell’Ottobre del 1741 Giovanna Rouveure raggiunge Louise Bouveyron e Catherine Juniquer a Boucieu. « La fede è la risposta a una Parola che interpella personalmente, a un Tu che ci chiama per nome » L. F. 8. Insieme esse formulano una risposta a questo Appello che cercano poi di valutare con Padre Vigne. Sicuramente è stato lui che ha conosciuto per primo Giovanna durante le sue missioni a Gilhoc, dove viveva suo zio Antonio e a LAMASTRE nel 1711, villaggio di Giovanna che distava sono a 7 Km. Ella aveva 16 anni. Nel 1725, così egli annota nel suo Diario : «La nostra buona Sr Jeanne Rouveure morì il giorno di Sana Monica (4 maggio) un vener dì sera e fu sepolta la domenica (6 maggio), giorno di Benoît XVI 13-04-2011