Gli IDE in Italia_i numeri_DEF

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Gli IDE in Italia_i numeri_DEF
Gli investimenti esteri
in Italia: i numeri
0
Comitato Investitori Esteri |
MIL-24.1/3.15.14.6.9-12042012-63096/DF
Executive summary
▪ Le imprese a capitale estero hanno un ruolo importantissimo nell’economia
italiana (oltre un milione di occupati e circa 450 miliardi di euro di fatturato), un
impatto molto significativo sulla crescita (10 miliardi di euro addizionali di
investimenti diretti esteri generano una crescita del PIL nazionale di almeno lo
0,23%) e un forte contributo allo sviluppo di innovazione (gli investimenti in
ricerca e sviluppo degli investitori esteri in Italia sono mediamente 3,5 volte
superiori a quelli delle imprese italiane).
▪ Da numerosi anni l’Italia attrae meno investimenti esteri dei paesi
comparabili. Se confrontata con i principali paesi europei (Regno Unito, Francia,
Germania, Spagna), l’Italia è caratterizzata da minori investimenti diretti esteri sia
in termini di stock che di flusso annuo. Il divario è ulteriormente accentuato se si
considerano i soli investimenti in ambiti di alta specializzazione (ad esempio l’1%
degli investimenti “greenfield” in Italia sono in Design e R&S, rispetto all’8,7% di
quelli in Francia), ed è significativo anche per le regioni più industrializzate (ad
esempio la Lombardia attrae 7,5 volte meno investimenti greenfield per milione di
abitanti rispetto al South East del Regno Unito).
▪ Migliorare la capacità di attrarre investimenti in Italia è un tassello
fondamentale per rilanciare la crescita economica del Paese.
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Il Comitato Investitori Esteri di Confindustria comprende oltre 80 grandi
imprese internazionali
Americhe
Russia/Asia
Africa
Europa
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Gli Investitori Esteri in Italia rappresentano una componente rilevante
dell’economia italiana
▪ Più di 1.200.000
Rilevanza delle partecipazioni estere per il
sistema economico del paese
2009, Miliardi di euro
dipendenti
▪ Fatturato generato pari a
circa 445 miliardi di Euro
all’anno
PIL italiano
Valore Aggiunto
partecipazioni
estere
1.519
~79
~5,2%
del PIL
FONTE: ISTAT
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Poche imprese, molta occupazione, valore aggiunto, ricerca
Imprese, addetti, valore aggiunto, spesa in R&S delle imprese a controllo estero e nazionale
2009, Per cento sul totale Italia
75.5
Imprese a
controllo nazionale
Imprese a
controllo estero
99.7
87.4
24,5
0,3
Imprese
FONTE: ISTAT
93.0
7,0
Addetti
12,6
Valore
aggiunto
Spesa in
R&S delle
imprese
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Ogni posto di lavoro nelle imprese estere crea maggior valore aggiunto e
ricerca che nelle imprese nazionali
Valore aggiunto per addetto
2009, Migliaia di euro
Spesa in R&S delle imprese per addetto
2009, Migliaia di euro
64,9
2,1
51,5
~2X
3.5X
33,7
0,6
Media
imprese
a controllo
nazionale
FONTE: ISTAT
Media
imprese a
controllo
nazionale
(>250 addetti)
Media
imprese a
controllo
estero
Media imprese
a controllo
nazionale
Media imprese
a controllo
estero
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Gli investimenti esteri generano crescita
STIME
Influenza degli
IDE sul PIL
Investimenti
Deprezzamento
Stock di
capitale
▪ Ogni 10 miliardi
Stock esistente
Nuovi posti di lavoro
Perdita di posti di lavoro
Occupazione
Occupazione esistente
Tecnologia
Skills/Conoscenza/ Cultura
Economie di scala –
Global supply chain
Produttività
Crescita
del PIL
addizionali di euro di
IDE in Italia genera:
– 2,5 mld €/anno di
valore aggiunto
diretto
– 1 miliardo €/anno
di valore aggiunto
sull’indotto
– 0,23% di crescita
strutturale annua
del PIL
Business environment
FONTE: McKinsey
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L’Italia attrae meno investimenti esteri degli altri paesi europei
Flussi di IDE in entrata1
Media, 2005-20112
Stock di IDE in entrata
2010
Mld USD
% PIL
1.086
Mld USD
% PIL
48,4
Regno
Unito
116
4,8
Regno
Unito
1.008
39,0
61
2,4
Francia
Francia
674
20,4
43
1,3
Germania
Germania
614
43,7
37
2,6
Spagna
Spagna
337
Italia
16,4
22
1,0
Italia
1 Al netto dei disinvestimenti effettuati nello stesso anno
2 Stime preliminari per l’anno 2011
FONTE: UNCTAD
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Meno Europa, meno Italia, più paesi emergenti
Distribuzione geografica dei flussi FDI in entrata
Percentuale sul totale dei flussi cumulati nel periodo
Periodo 2007-20111
100% = 7.698 miliardi di dollari
Periodo 2000-2004
100% = 4.171 miliardi di dollari
3%
20%
9%
18%
47%
32%
2%
21%
7%
4%
27%
10%
Italia
2,0%
Italia
1,2%
1 Stime preliminari per l’anno 2011
FONTE: UNCTAD (dati pubblicati a gennaio 2012)
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Gli investimenti esteri sono concentrati in poche regioni
>20%
2009, Percentuale addetti delle imprese a partecipazione estera nella regione sul totale degli
addetti a partecipazione estera del Paese
10% - 20%
1% - 10%
<1%
1,8
2,1
0,2
44,7
10,8
Hamburg
5
1,9
5,3
0,6
5,8
1,1
6,3
North Rhine
Westphalia
0,6
0,6
16,5
0,6
0,7
0,1 0,8
3
3
2
0,6
Hesse
5
1
1,3
1
<1
Berlin
2,4
3
1
1,0
0,0
1,0
1
54
24,3
2,2
16,3
1
3,4
Alsace
2
2
1,2
5,9
2,3
3,8
Ile-de-France
(Paris region)
Nord–
Pas-de-Calais
1
18,8
2
10
1
1
3
14,4
0,2
<1
Bavaria
0,4
Top 3
Regioni1
71,8
BadenWurttemberg
59,6
Rhône-Alpes
69
1 2009 per l’Italia e Germania; 2011 per la Francia
FONTE: Banca dati Reprint, Politecnico di Milano – ICE (dati al 1 gennaio);
Deutsche Bundesbank; Destatis; Bundesagentur für Arbeit; INSEE
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Gli investimenti esteri in Italia sono limitati anche nelle regioni
dove sono più concentrati
>15%
10% - 15%
5% - 10%
2009, Percentuale addetti delle imprese a partecipazione estera sulla forza lavoro totale della
regione
<5%
Ile-de-France
(Paris region
Berlin
Lorraine
3,4
3,6
3
9,2
5,0
Hamburg
Alsace
6,0
2,2
3,1
18,2
9,5
6,1
2,8
North Rhine
Westphalia
3,1
2,1
0,8
1,5
6,2
14
4,1
11
7,8
19,2
0,2
2,6
5,1
0,5
0,8
0,3 0,5
2,4
4,0
14
19
13
12
8
6
Bavaria
24
5
11
4
9
12
10,6
5
9,5
0,3
3
5
3,4
10,6
3,9
13
Picardie
Hesse
6
7
5
1
0,2
Top 3
Regioni1
BadenWurttemberg
3,7
9,2
13
1 2009 per l’Italia e Germania; 2011 per la Francia
FONTE: Banca dati Reprint, Politecnico di Milano – ICE (dati al 1 gennaio);
Deutsche Bundesbank; Destatis; Bundesagentur für Arbeit; INSEE
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L’Italia non attrae gli investimenti migliori - Pochi nuovi investimenti
greenfield, anche nella regione più attrattiva
Nuovi progetti di investimento diretto dall’estero greenfield1
2005-2010, Numero cumulato di progetti per milione di abitanti – dati a livello nazionale e regionale2
80
Regno
Unito
51
Spagna
270
South
East
92
Comunidad
de Madrid
49
Francia
99
Ile-de-France
36
Germania
42
Bavaria
18
36
Italia
Lombardia
> 4X
7.5X
1 Avvio ex novo di attività non esistenti sul territorio. Si contrappone ad investimenti brownfield, consistenti invece nell’acquisizione di attività preesistenti
2 Selezione tra le principali regioni europee per attrazione di investimenti diretti esteri
FONTE: FDI Markets
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L’Italia non attrae gli investimenti migliori - Pochi nuovi investimenti
greenfield in Ricerca e Sviluppo e nell’Industria
Numero di progetti di investimento greenfield per tipo di investimento
Percento sul totale cumulato 2003-2007
High
skill1 Industria
Italia
8
Regno Unito
Germania
13
Francia
12
Spagna
12
5
Ungheria
6
Altri settori2
48
34
10
17
Polonia
Commercio e servizi alla clientela
6
53
24
44
16
11
27
51
27
46
17
39
31
100%
25
30
35
26
28
1 “High Skills” include: Formazione, Headquarters, Ricerca e Sviluppo
2 “Altri settori” include tra gli altri: Servizi alle imprese, Infrastrutture, Logistica
FONTE: FDI Market
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Nel 2011 gli IDE aumentano, ma i greenfield calano
Flussi di IDE in Entrata
Miliardi di dollari
Investimenti greenfield
Var. % 2010-2011
2010
2011
51,8
77,1
Regno Unito
32%
Regno Unito
33,9
40,0
Francia
-14%
Francia
46,1
-1%
32,3
Germania
Germania
24,5
25,0
-39%
Spagna
Spagna
9,2
-52%
33,1
Italia
Italia
Nel 2011 ci sono state
numerose acquisizioni
di aziende italiane1
1 Solo per citare alcune delle più importanti: Bulgari-LVMH (4,2 mld euro), Parmalat-Lactalis (3,7 mld euro), Nuova Tirrena-Groupama (1,3 mld euro), FL
Selenia-Petronas (1 mld euro), Gruppo Coin-BC Partners (900 mil euro), Hansenet Telekkomunikation-Telefonica Deutschland (900 mil euro)
FONTE: UNCTAD (dati pubblicati a gennaio 2012); Dealogic
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