RIAFFERMARE - RINNOVARE Agire Insieme per la Pace
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RIAFFERMARE - RINNOVARE Agire Insieme per la Pace
Assemblea Mondiale Triennale 30 ottobre – 4 novembre 2007 RICORDARE – RIAFFERMARE - RINNOVARE Agire Insieme per la Pace Mercoledì 31 ottobre Sessione 1 Riaffermare la Vision e la Mission di Pax Christi NB. Il contenuto è tratto dal “Quadro strategico della Rete di Pace Pax Christi” che già dopo l’assemblea del Coordinamento Internazionale Nord di aprile vi avevo girato per mail e che è rimato il documento base su cui si è vissuto questo incontro mondiale VISION L’azione di Pax Christi International (PXI)è fondata sul Vangelo e ispirata dalla fede. PXI crede che la pace è possibile e che il circolo vizioso della violenza e dell’ingiustizia può essere rotto. La nostra visione è quella di un mondo in cui tutti possano vivere in pace senza temere la violenza sotto qualsiasi forma essa si realizzi. MISSION In quanto Rete che ha la Fede come fondamento, PXI cerca di trasformare il mondo travolto dalla violenza, dal terrorismo, dalle disuguaglianze sempre più profonde e da una insicurezza a livello planetario. PXI lavora per creare un mondo di pace e crede che la religione potrà essere una forza determinante per instaurare la pace e la giustizia sociale. PXI si impegna nella promozione della nonviolenza, della smilitarizzazione, del disarmo, della sicurezza per tutti, dei diritti umani e dello Stato di Diritto come punti di partenza per una società pacificata. In quanto Movimento e in quanto Rete Mondiale PXI raccoglie persone appartenenti a molteplici ambienti e diverse culture, ma che si impegnano e condividono una stessa visione della pace, della riconciliazione e della giustizia per tutti , e agiscono conformemente a questa stessa visione. Nei gruppi di lavoro, nello scambio di esperienze e nel dibattito in assemblea si è evidenziato che PXI: • non deve solo lavorare in risposta ai problemi da agire PREVENTIVAMENTE e INSIEME ad altri per la pace e la giustizia • Cura un fraternità dal basse per la pace • Custodisce e valorizza la convivialità delle differenze quindi si impegna nel campo ecumenico e interreligioso • Costruisce un lavoro che COINVOLGE perché significativo e chiaro • Con uno stile di sano realismo fiducioso e non di pessimismo catastrofico • Fiduciosi che la pace è possibile là dove la dignità umana è promossa • Abbatte i muri di inimicizia e crea incontro e cammino comune • Attenta alla situazione socio-politica del territorio in cui vive • Ritorna alla lettura e meditazione del Vangelo della Pace 1 Sintesi: 1. Siamo ispirati dalla vita e dalla testimonianza di persone concrete “artigiani di pace” che si ispirano a Gesù e al suoi Vangelo 2. Vogliamo una pace aperta, inclusiva, ecumenica, laica, … di tutti e con tutti 3. L’impegno per la pace trasforma e ci trasforma (partendo da noi e dalle nostre comunità locali per aprirci al mondo) - Vivere la resilienza ,capacità di resistenza per cambiare noi stessi e il mondo 4. In uno stile di indipendenza, integrità e libertà … nella chiesa e nel mondo senza cercare ruoli istituzionale ma come intelligenti e concreti interlocutori. Sessione 2 Confronto sul contesto storico A gruppi ci si confronta sul lavoro delle sezioni nazionali e dei gruppi affiliati a PXI focalizzandosi sulle 4 priorità fondamentali: 1. Disarmo e Smilitarizzazione 2. Sicurezza Umana e Conflitti Armati 3. Diritti Umani, Stato di Diritto e Conflitti Armati 4. Religioni e Conflitti armati Il confronto con partecipanti del Salvador, Canada, Congo, Colombia, India … evidenzia alcuni esperienze forti di impegno: cittadinanza per tutti, denuncia delle dittature, impunità dei violenti, ascolto elle vittime, trattati internazionali e legalità internazionale, multiculturalità, ruolo delle donne, buona governante e democrazia, cooperazione, ruolo delle Ong e disarmo, profughi e rifugiati, cultura e arte a servizio della pace, sanzioni economiche, dialogo base-governanti … Sessione 3 Scambio di strategie fra le regioni Nella sessione si sono studiate le 6 strategie riportate nel quadro strategico generale: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Trasformazione dei conflitti Costruzione della pace Azione con i giovani e educazione alla pace Lobbyng e Campagne Trasformazioni sociali nonviolente Cooperazione interreligiosa e interculturale per la pace Una sezione interessante per i contributi molto ricchi caratterizzanti il lavoro delle varie sezioni nazionali. Alcuni esempi: • Dave Robinson (Usa) sottolinea l’importanza di individuare strategie per il cambiamento personale e comunitario, individuale e istituzionale. L’umanità è fondamentalmente nonviolenta a noi togliere la crosta e liberarla: creare uno spazio nel cuore delle persone, nella società, nel mondo politico ed economico in cui Do possa agire • Cesar Villanueva (Filippine) descrive gli 8 punti del suo lavoro formativo e di impegno per la pace: 1. Proclamare sempre la verità 2. Continuare a manifestare contro l’ingiustizia 3. Riconoscere che ogni persona ha una coscienza su cui contare, quindi puntare al cuore dell’uomo 4. Condannare e impegnarsi contro ogni ingiustizia 5. 2 • • • Pregare, senza fermarsi, per la sicurezza e la vita di tutti 6. Avere la volontà di pagare il prezzo per ottenere giustizia 7. La lotta non finisce, costruire la pace è come partecipare a una maratona 8. Progettare e partecipare ad azioni nonviolente, non solo pensare la nonviolenza. Jean Pierre (Francia) Viviamo in un sistema ( e ne siamo attori e vittime) di grande violenza sociale ed economica, contribuiamo a sostenere le strutture di peccato finchè i nostri personali comportamenti ne sono espressione. Cambiare il quotidiano è de cisivo per il cambiamento sociale. Insisteva inoltre sulla necessità di coniuga re la nonviolenza con la tutela della terra, dell’ambiente e del territorio. Dal Libano Hadi ci invitava a lavorare con gli ultimi fra gli ultimi cioè i carcerati, dal Congo Brigitte ci ha descritto il lavoro strategicamente fondamentale per la pace con le donne, Katrien dalle Fiandre ha raccontato il percorso formativo con i giovani, Sr Jeanne dal Canada l’impegno contro la tratta delle donne e bambini e per la dignità dei piccoli … Fabio (Italia) ho descritto l’itinerario che d Tonino e la nostra sezione hanno come stile: 1. Annunciare la verità e la bellezza 2. Denunciare le ingiustizie, le illegalità, le violenze 3. Rinunciare a ogni privilegio, potere e a ciò che è scandalo 4. Scegliere la trasparenza, la legalità, la cooperazione, la convivialità delle differenze 5. Lasciare a Dio uno spazio di lavoro perché converta i cuori (spiritualità e preghiera) 6. Stare accanto alle vittime e agli oppressi e fari loro voce. Sessione 4 Mozioni e Risoluzioni Sono state presentate 9 mozioni da approvare nella sessione seguente: 1. Rwanda: proposta di intervento concernente la situazione di Francois Xavier Byuma, partner della Rete PX dei Grandi laghi e imprigionato e condannato per la sua azione in difesa dei diritti umani (PX Flandre e Vallonie) 2. Iraq: condanna della guerra di occupazione e richiesta di ritiro truppe , di ricollocare l’azione in Iraq all’interno di un percorso multilaterale sotto egida Onu, (PX Usa e Puerto Rico) PX Ita e Francia chiedono che nella mozione siano inserite 2 ulteriori attenzioni: 1. Che PXI si faccia voce presso i governi e le istituzioni EU per una politica di accoglienza nei confronti dei profughi e rifugiati politici e concretamente avviino azioni di solidarietà con le vittime delle guerre (in Iraq e oltre) 2. PXI incoraggi le sezioni a iniziare e consolidare esperienze di incontro, solidarietà e visita ai cristiani e alla società civile irakena. NB: con PX France abbiamo condiviso l’idea di un percorso comune nei confronti dell’Iraq. 3. Obiezione di coscienza : partendo dalla beatificazione di Jaegerstatter chiediamo ai leaders cattolici e alle chiese che si pronuncino con forza sul valore e del’obiezione di coscienza e sulla scelta di mezzi alternativi alla guerra. Invieremo una lettera in tal senso all’episcopato Usa chiedendo di appoggiare le ragioni degli obiettori di coscienza alla guerra in Iraq. PX Italia , Francia . Germania e Austria chiedono che lo stesso invito sia rivolto da PXI alla Comece, alla CCEE, alla KEK. 4. Birmania: condanna delle violenze, invito alla preghiera con e per il popolo birmano, liberazione dei prigionieri politici, appello alla legalità, al dialogo e alla cooperazione. (PX International) PX vallonie e Filippine propongono invitano a mantenere una pressione forte sulla giunta della Birma nia attraverso l’azione possibile in sede Onu e nei confronti dei propri governi locali. 5. Ambiente e ecologia: ogni sezione nazionale di PX avvii un gruppo di lavoro sull’ambiente e celebrino ecumenicamente la giornata per la creazione. (PX France) 3 6. Rete europea di PXI: creare una rete europea di PX per affrontare in modo comune alcuni problemi emergenti come migrazione, diritti individuali e sociali, difesa EU, politica estera… (PX France) Mozione trasformata in attenzione particolare per il Coordinamento nord di PXI. 7. Violenza finanziaria: che PX e loro aderenti in favore di una economia nonviolenta rifiutino categoricamente pratiche finanziarie e economiche inaccettabili perché violente e contro la dignità dell’uomo e della donna. Che PX definisca una “Carta del buon uso del denaro” … (PX France) PX Italia descrive la campagna Banche Armate. 8. Popoli Indigeni: PXI approvi e domandi alle ass. membro di sostenere concretamente l’esecuzione della Dichiarazione Onu sui Diritti dei Popoli Indigeni (PX Nuova Zelanda e Australia) 9. Puerto Rico: PXI solleciti l’assemblea generale dell’Onu del 2008 a riconsiderare la posizione del 1953 sulla situazione coloniale di Porto Rico e si proceda formalmente a raccomandare alla potenza governante (cioè gli Usa) di fare i passi necessari per la autonomia del popolo portoricano togliendo a Porto Rico lo Status di paese coloniale. La celebrazione eucaristica della sera è per il MEDIO ORINTE Giovedì 1 novembre Preghiera iniziale centrata sulla zona dell’Oceano PACIFICO Sessione 5 Ricordare: scambio di gruppo Jeff Felix della segreteria internazionale ricorda il senso del nostro incontrarci. Lavorare insieme, agire insieme per la pace: ricordando, riconfermando, rinnovando – concretamente come mons Dowling de ll’esecutivo internazionale (sud Africa) ci ha raccomandato. I gruppi si sono confrontati su 6 piste di lavoro: 1. Formazione e educazione alla pace 2. Creazione di nuove realtà 3. Strategie di azione nella chiesa 4. Iran: evitare la guerra 5. Ambiente, ecologia e pace 6. Israele e Palestina IRAQ : Mi sono confrontato con Marc Stanger, vescovo presidente di PX France sul nostro lavoro in Iraq e sui possibili sviluppi. Marc mi ha descritto il progetto sull’Iraq che vorrebbe condividere con noi: 1. Fare una dichiarazione forte e ben motivata chiedendo ai vescovi e alle chiese di appoggiare e sostenere i cristiani in Iraq e con loro il popolo oppresso. (gennaio) 2. Sensibilizzare al problema e alla situazione con iniziative locali e nazionali (gennaio) 3. Organizzare una delega zione in Iraq (lui ne ha parlato con il vescovo latino Shleiman, io gli ho raccontato dei nostri contatti con Baghdad e Kirkuk) e al ritorno una conferenza stampa nazionale ad ampio raggio (febbraio) 4. Ipotizzare una visita in seguito ai rifugiati irakeni in Siria e Giordania e valorizzare la presenza di irakeni dei nostri territori 5. Proposta di azione: accoglienza rifigiati, …da valutare 4 6. Settimana santa in comunione con le comunità cristiane irakene … 7. L’idea è bella, ne parlerà con d Renato. Mons Stenger è molto motivato e desideroso di collaborare con noi. In dicembre sarà a Pescara da d Tommaso. Sessione 6 Spiritualità e Teologia della Pace 4 interventi (che ho videoregistrato) più un dialogo assembleare 1. Storia e teologia di PX (Jozef Hanssens PX Flanders). Ha descritto 3 passaggi: 1.teologia della riconciliazione (gli inizi) 2. Teologia della dignità umana (Pacem in terris, Concilio Vaticano II) 3. Teologia della Nonviolenza, della forza debole (Paolo VI … ) 2. Lavorare per la pace in un contesto interreligioso (Mussie Hailu, Etiopia) 3. Teologia della NV in un mondo violento (Marie Dennis PX Usa) 4. Un movimento di fede in una società laica (Edwin Ruigrok PX Olanda) Sessione 7 La Rete mondiale di Pace Pax Christi In questa sessione è stata presentata la Rete mondiale pax Christi con 4 attenzioni: 1. La costruzione della Rete 2. Il ruolo del Sito Web e della newsletter 3. Il ruolo del Segretariato Internazionale 4. L’AGA (Ass GeneraleAnnuale) il RMT (Incontro mondiale triennale) le Consultazioni Regionali e Continentali … 5. Corresponsabilità finanziaria Diamo i NUMERI: la Rete di Pace Pax Christi è cosi fatta: Ø 17 Sezioni Nazionali: Porto Rico, Usa, Australia, Nuova Zelanda, Filippine, Austria, Belgio (Fiandre + Vallonie Bruxelles), Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Svizzera, Inghilterra Ø 10 gruppi locali: Congo, Mali, Rwanda, Haiti, Polonia, Slovacchia Ø 21 Organizzazioni Affiliate: 6 in Africa, 4 in America e Caraibi, 7 in Asia e Pacifico e 4 in Europa Ø 54 Organizzazioni Partner: 27 in Africa, 5 in America e Caraibi, 8 in Asia e Pacifico, 7 in Europa, 7 in Medio Oriente. Ø TOTALE: 17 Sezioni Nazionali, 10 Gruppi Locali, 21 Organizzazioni Affiliate, 53 Organizzazioni Partner cioè 102 presenze in 53 paesi diversi. Sessione 8 Mozioni e Risoluzioni Le mozioni sono tutte approvate con le indicazioni aggiuntive. Mons Monsengwo conclude i lavori della giornata con una sintesi del percorso fatto. 5 La celebrazione eucaristica di Tutti i Santi è per l’AFRICA (Festa di tutti i santi) Nella serata dedicata alla Storia dei nostri testimoni di pace presentiamo come sezione italiana la figura di d Tonino Bello, decisamente apprezzata. Abbiamo preparato un Power Point in Inglese commentato da Gianni Novello e Giovanni Scudiero. Nella sala accanto un “mercatino” delle varie sezioni con la presentazione del materiale prodotto. Venerdì 2 novembre La celebrazione eucaristica, nel giorno dei morti, è per l’America Latina Sessione 9 Ricordare: scambio di gruppo A gruppi con confrontiamo con testimoni presenti. I gruppi sono costruiti si situazioni locali e esperienze specifiche di costruzione di pace: Ø Congo Ø Sudan Ø Libano Ø Zimbabwe Ø Haiti Ø … Ne emergono alcune urgenze e attenzioni particolari: il problema degli eserciti mercenari, le fragili democrazie, il ruolo di grandi protagonisti come Cina, Europa, Usa, Russia, India, il ruolo delle materi prime nei conflitti, le chiese e le religioni, informazione e ignoranza, armi e terrorismo, giovani, ruolo delle donne, … Sessione speciale (visita sul territorio) Ypres e la prima guerra mondiale Ricordare e riaffermare Così il programma: • Visita al Tyne Cot Cemetery di Possendale (cimitero del Commonwealt) • Nella cittadina di Ypres e dintorni (dove per la prima volta furono usati i gas per la guerra, è l’inizio della guerra chimica) • Poi riflessione al monumento di Steenstrate (ai morti della guerra chimica) • Veglia nel German Cementery di Vladso (cimitero Tedesco) • Bruges e concerto di organo nella chiesa di S Salvatore (splendida chiesa e splendido concerto) Vi riporto solo un testo scritto dopo la veglia al cimitero Tedesco di Vladso. (Scusate se è lunga ma è per condividere il cammino) … giornata grigia, pioggerellina autunnale, nebbia, freddo e questi cimiteri con decine, centinaia, migliaia di tombe, tutti giovani dai 18 ai 25 o poco più. Mentre entravamo nel Tyne Cot Cementery sentivi una voce che diceva i nomi dei caduti e la loro età, una voce che ci ha 6 accompagnato per tutta la visita. Non erano più migliaia di morti era Stiven, Marc, Levi, Ibrahim ... con la loro storia, famiglia, vita ... e morte. Ypres, una cittadina completamente rasa al suolo nella prima guerra mondiale, qui, i tedeschi e poi i francesi e inglesi hanno usato per la prima volta nella storia della guerra i gas, asfissianti, urticanti, vescicanti ... comunque mortali. l'iprite (gas mortale) ha lo stesso nome della città, o viceversa ... . I cimiteri ( in questa zona ce ne sono circa 160 di cui 156 del Commonwealt cioè voluti dagli inglesi) sono commemorativi, inquietanti, segno di vittoria con la morte, sacrificio per la patria e volontà di non dimenticare che la guerra serve e, dico io, travolge troppe vite giovani inutilmente. Fatti tutti con croci o lapidi bianche, ordinate, su tappeto verde perfetto, ben rasato, pulito e curato (ricordi i film americano o inglesi). Ne sono uscito con una tristezza infinita nel cuore. Il pomeriggio abbiamo visitato il German Cementery di Vladso. I vincitori lo hanno voluto diverso. Nel bosco, e quindi nascosto alla strada, senza lapidi bianche erette ma solo con lapidi nere quadrate poste a terra su cui erano scritti diversi nomi. Anche nella morte il nero è cattivo. Ma la sorpresa è sempre la natura. Siamo entrati in questo cimitero e subito ho respirato meglio, non tronfio desiderio di ricordare le vittime per la vittoria ma semplice tragedia della morte, inutile, abbracciata dalla natura e da Dio. Provo a descrivere l'esperienza. Tu immagina... Il bus ad un certo punti si ferma ai margini di un bosco, mi domando perchè e solo dopo vedo che siamo arrivati al cimitero tedesco. Entriamo per una porta di pietra e ciò che mi appare è un campo, coperto da una splendida coperta di foglie colorate d'autunno (gialle, rosse, beige, marrone chiaro, marrone scuro, arancio ...) con tutte le sfumature possibili, segno di vita ferita e pronta ma pronta a ricominciare. Le foglie cadono da enormi alberi (per lo più aceri e querce) che abitano questo campo con imponenza e grande serietà. Tu, piccolo uomo che entri sei messo subito a tacere. Così è stato per noi, ... abbiamo acceso un cero pasquale, la luce della vita e insieme attraversato questo campo, mescolandoci con le vittime della guerra, e siamo arrivati fino al fondo dove ci attendevano alcuni personaggi. 6 donne che hanno fatto alcuni canti, uno del nostro claudio monteverdi che diceva "io porto nel mio cuore un dolore terribile. Non serve a nulla manifestarlo. Nessuno lo può credere, a meno che lui stesso non l'abbia provato" e poi un canto norvegese " a che serve l a vela quando non c'è vento? o che può fare un uccello senza un ramo? chi è capace di separarsi dall'amico senza piangere? io so fare tutto ma non abbandonare il mio amico senza piangere". Accanto a loro due statue, rozze ma di una espressività inaudita. Un padre e una madre che guardano a questa distesa di giovani uccisi. La madre piegata su se stessa, incapace di contenere il dolore, lo sguardo a terra alla ricerca di semi di vita. Il padre con le braccia conserte e il viso duro, incazzato quasi a dire "perchè? me la dovete dare una giustificazione!" lo sguardo all'orizzonte alla ricerca del volto e degli occhi di chi ha pianificato e comandato questo scempio. Tutti e due con il cuore al cielo. Dio capisce sia il dolore che ti travolge e ti piega sia l'urlo e l'incazzatura che lancia la sfida. Lui si lo capisce. Ognuno di noi ha acceso un piccolo cero, una piccola luce alla luce di Cristo e ci siamo avvicinati a una pietra “nera”, l'abbiamo illuminata con la nostra presenza … il tutto in un naturale silenzio. Cento persone che camminavano in mezzo al dolore con il cuore peno di angoscia ma con la voglia di urlare vita. Tutto nel silenzio, che strano il solo rumore era provocato dai piedi che calpestavano le foglie. Silenzio e preghiera negli atteggiamenti più diversi. Io mi sono accoccolato a terra, ho accarezzato la pietra nera, con delicatezza ho allontanato la coperta di foglie per conoscere chi stava riposando (hans, peter, ubert ...) ho pregato e forse ho urlato per la tanta morte che questa umanità ha nel cuore e nelle mani. Poi una foglia è caduta proprio sulla mia pietra nera, nè ho sentito la voce, dolce e materna che diceva: copri questi nostri amici, lasciali riposare. Non ho fatto altro che riporre la coperta di foglie sul corpo di questi giovani come fossero mie figli e come fossi quel padre che tornato a casa non poteva far altro che accarezzare i suoi piccoli che dormivano e coprirli perchè il freddo della notte dell'odio non li colpisse. Poi, più sereno me lo vedo abbracciare la sua donna, rialzare il suo viso baciarlo e dirgli, "non temere, dormono tutti, stanno riposando". Siamo usciti in silenzio, Reinhard dalla germania e Jean Pierre dalla francia con due lacrime agli occhi (qui la guerra ha devastato i loro popoli). 7 Poi a quel padre e a quella madre ho chiesto il permesso di potere prendere una parte di coperta colorata per riscaldare l'umanità che incontro e dare pace ai cuori. Ne ho preso un pezzo anche per voi! Sono ripartito riconciliato, più sereno, con la speranza nel cuore. Non quella che viene dalla vittoria, dalla violenza, dalla ragione. Quella che viene dalla terra e dal cielo, quella umile e donata, quella che ti fa dire: "l'inverno è iniziato ma sento che la terra sta preparando nuovi frutti" ... e già ne pregusti il dolce sapore. … la giornata si è chiusa nella Cattedrale di Bruges con la musica, l'armonia, la bellezza. Ne avevo bisogno. Sabato 3 novembre La celebrazione eucaristica è per l’Asia Sessione 10 - 11 Piano di azione regionale La sessione ha come obiettivo la valutazione degli elementi per un piano di azione regionale e le strutture di sostegno, controllo, valutazione. Non è certo facile, avevamo già discusso di questo nell’incontro di aprile, ma la concretezza non ha nella stanchezza una buona consigliera. La Regione Europa-Nord America ricollegandosi all’incontro del 28-30 aprile 2007 si da alcune priorità: (riporto alcuni interventi) • È difficile pensare un piano regionale per la diversità dei gruppi locali. Ricordiamoci alcune priorità da affrontare: 1. Le nuove guerre 2. Religione e violenza 3. Pace, nonviollenza e chiesa 4. Diritti Umani e Diritto Internazionale 5. Politica e spiritualità • Noi siamo le sezioni che rappresentano il nord del mondo e dobbiamo concretamente mostrare una solidarietà alle sezioni più fragili, sostenere gli altri coordinamenti • Il tema della sicurezza umana è centrale per la costruzione della pace oggi. Così il ruolo delle religioni per costruire la pace in nome di Dio. • Armi del nord riempiono di guerre il sud del mondo; questa è una priorità. Come avere un controllo e chiedere una maggiore trasparenza nel commercio delle armi? • Spiritualità e diritti umani, è importante la preghiera che può permettere un incontro di pace con il mondo ortodosso e dell’est Eu. Non si può solo ragionare sulla pace, il ragionamento si ferma alla frontiera di chi la pensa come noi, la spiritualità apre le frontiere, le abbatte. • Quale attenzione daremo al trattato Eu el cammino per la nuova costituzione Eu. Quale ruolo vogliamo che si giochi la Nato? • Anche le nostre regioni ricche stanno affrontando il problema della distruzione dell’ambiente e del futuro dei giovani: come collaborare con gli altri paesi? • Eu e accoglienza: la nuova frontiera della pace è la diversità che arriva a casa nostra. (Profughi, rifugiati politici, lavoratori …) • L’opzione per i poveri, gli ultimi, le vittime in Eu cosa significa? • Mondo islamico e dialogo per la pace e la dignità umana • Senza dimenticare il buon lavoro fatto in questi anni, non partiamo da zero. • … Di seguito alcuni temi emersi dal confronto in assemblea: 8 • • • • • • • • • • • • • • • • • • Lo sfruttamento delle risorse del sud del mondo e la responsabilità sulle violenze Lo stile di vita quotidiano nonviolento Educazione sviluppo e pace Impegno ecumenico (come concretizzare Sibiu) e interreligioso dialogo islamocristiano Armi e esportazione di armi Finanza, economia e armi (cfr Banche Armate) Sviluppare centri di formazione per la pace, i DU e la gestione NV dei conflitti nei paesi e in conflitto Ogni anno una città europea “capitale di pace” con presenza di giovani e luogo di accoglienza Immigrazione, DU, ecumenismo e dialogo interreligioso La tutela dell’ambiente e la qualità della vita Il ruolo delle donne per la costruzione della pace (potere, educazione, NV) Promuovere il magistero sociale della chiesa su pace, disarmo, NV, accoglienza, giustizia, riconciliazione, libertà, vita, dignità umana, … Puntare su una azione sempre più forte sul tema armi leggere Medio Oriente: fare pressione sui nostri governi e su istituzioni EU x soluzione politica Costruire esperienze e presenze di riconciliazione e verità in situazioni post-conflitto Rete Eu contro gli interventi militari di eserciti EU a favore di prevenzione e Corpi Civili Potenziare la collaborazione fra sezioni nazionali Usare al meglio il sito web per conoscere e far conoscere azioni e possibilità di pace Sessione 12 Riappropriazione del Quadro Strategico (Responsabilità e impegno concreto) E’ ciò che caratterizza la qualità del nostro essere “artigiani di pace”. I vari coordinamenti regionali ci ricordano una “via di pace” : • • • • • • Asia Pacifico: tutela delle minoranze e diversità come ricchezza Medio Oriente: Mosaico di pace: popoli, culture, religioni diverse per una sola umanità Africa: Radici pe r volare, un albero da curare e custodire Europa Usa: imparare ad ascoltare e dare voce a chi non ne ha America Latina Caraibi: mare la terra, Pacha Mama che da vita Onu rappresentanti: fare delle istituzioni e della politica internazionale un servizio alla pace (valorizzare Onu) Claudette Werleigh la nuova segretaria generale di Pax Christi chiude la sessione di lavoro con alcune indicazioni: • È stato bello iniziare il mio servizio nell’atteggiamento di ascolto di tutti voi. • Partiamo da ciò che siamo, creando ponti • Attenzione all’organizzazione e all’informazione sul nostro lavoro 9 • • • • • Valorizzare questo incontro e tutte le esperienze, competenze e proposte condivise Dinamizziamo la nostra presenza e il nostro servizio (tutti, piccoli e grandi) Supportatevi … se non sapete rispondere alle necessità, umilmente, date spazio a chi vi può aiutare e altrettanto umilmente aiutate. GUARDATEVI ATTORNO e LAVORATE INSIEME costruttori di pace, la vostra rete è vita La STRADA continua, non abbiamo finito. Tornati a casa riportate il nostro confronto e AGITE. Domenica 4 novembre PAX CHRISTI a BRUGES Ore 10,30 Eucarestia nella Cattedrale di S. Salvatore a Bruges. Immaginatevi una splendida chiesa gotica del XIII secolo, una corale di 70 persone capace di reggere in modo stupendo l’Alleuja di Hendel, un organista di livello internazionale e 4 peruani che propongono e cantano la Missa Criolla. Un insieme davvero particolare e emozionante. Poi la parola di Dio: Sapienza 11, 24 Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita. Luca 19, 10 Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Tavola rotonda ‘Pax Christi : L’avventura continua’ Nel Provinciaal Hof – Markt 3 – Bruges ore 14,30 – 17,30 Coordinati da Mgr Laurent Monsengwo et Marie Dennis – i nuovi Co-Présidents Sono intervenuti : (ho fatto il video degli interventi) Claudette Werleigh – nuova Segretaria Generale Sono stata formata da 2 scuole: l’educazione coscientizzante di Paulo Freire e la teologia della liberazione con l’opzione fondamentale per i poveri. 2 scuole che chiedono di costruire possibilità nuove per tutti partendo dalla realtà e lavorando insieme. Mi pongo 4 abiettivi: • Raccogliere e valorizzare le nostre forze e esperienze; chi è più forte aiuti gli altri • Trovare nuove vie di pace nella “convivialità delle differenze come dicono gli amici italiani • Far dialogare vittime e oppressori e aiutare, come movimento, la ricostruzione del tessuto sociale ferito 10 • Porre attenzione particolare ai giovani e ai poveri. Etienne De Jonghe – Segretario Générale uscente di Pax Christi International Rilegge la sua esperienza in Pax Christi e con essa la storia del movimento di questi ultimi 30 anni. Storicamente siamo un movimento che crea ponti, di apertura, di incontro, di collaborazione … non perdiamo queste caratteristiche fondamentali e fruttuose. Mgr Kevin Dowling – Sud Africa – Membro del Comitato Esecutivo di Pax Christi International Pax Christi è come una piccola pianta radicata nella terra dei poveri, dei feriti, degli emarginati di questo mondo. Sui poveri non si può teorizzare e parlare, bisogna fare esperienza dei poveri e con i poveri. E’ necessario elaborare una nuova teologia e spiritualità della pace: Pax Christi non ha denaro, non ha potere, ogni giorno lotta per sopravvivere, condivide la lotta con i poveri, … è bene che sia così. Questa spiritualità della povertà ci porta a cercare la ricchezza in noi stessi e negli altri che incontriamo, la ricchezza della presenza di Dio. Gesù Cristo è la nostra spiritualità e teologia. Sono venuto per liberare, dare dignità, riconciliare … La serata si è conclusa con l’Addio a Etienne De Jonge e un ringraziamento per il suo lavoro (37 anni di impegno in PX di cui 29 come Segretario Generale) che non finisce qui. Il 5 novembre a Bruxelles nella sede di Pax Christi International ho partecipato a una Sessione Speciale sul Disarmo e Smilitarizzazione di cui vi parlerò in seguito. Hanno partecipato con me all’AMT Gianni Novello, Tonio Dall’Olio e Luigi Bettazzi cui potete chiedere ulteriori pareri. Grazie per la pazienza Fabio 11