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50&PIU’ ENASCO
settembre 2010
a cura di Franco Difonzo direttore Patronato Enasco Varese
In pensione più tardi
con le “Finestre mobili”
C
on le finestre mobili d’uscita, introdotte dalla
manovra di governo (decreto legge n. 78 del 31
maggio 2010), il pensionamento di vecchiaia e di
anzianità a partire dal 2011 si allontana per tutti.
Non sono esclusi nemmeno coloro che hanno 40
anni di contributi: anche per loro la pensione si potrà
ottenere dopo dodici o diciotto mesi, rispettivamente
se si tratta di lavoratori dipendenti o di autonomi.
Senza tanti giri di parole, la manovra produce, nei
fatti, un aumento dell’età di pensionamento.
L’applicazione, in molti casi, è particolarmente
dolorosa. Si pensi al lavoratore autonomo che compie i
65 anni all’inizio di marzo del 2011: il periodo di “attesa”
– cioè il tempo che intercorre tra il momento di
maturazione del requisito per la vecchiaia e la
decorrenza della pensione – sarà, come detto, di 18
mesi. Quindi, percepirà la pensione da ottobre 2012,
con un aumento di ben 12 mesi rispetto a quanto gli
sarebbe accaduto con il sistema attuale delle finestre.
La tabella che si riporta (Tabella A) mette a
confronto le differenti decorrenze delle pensioni
(vecchiaia e anzianità) con le attuali finestre e con le
nuove finestre mobili.
E’ importante sottolineare che coloro i quali
maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia e di
anzianità entro il 31 dicembre 2010 usufruiscono delle
vecchie finestre.
Nulla cambia, poi, sul piano dei requisiti per
l’ottenimento delle predette pensioni.
PENSIONI DI VECCHIAIA
I requisiti previsti per il 2011 per questa prestazione
sono:
--- 65 anni di età per gli uomini e 60 anni per le donne
(61 anni per le donne del Pubblico Impiego);
--- minimo contributivo di 20 anni;
--- cessazione dell’attività lavorativa come dipendenti
(non vale per gli autonomi).
PENSIONE DI ANZIANITA’
Per questa prestazione bisogna invece considerare che
dal 2011 la quota – cioè la somma di età anagrafica e
anzianità contributiva – aumenta di un anno.
Per cui i requisiti sono:
quota 96, con età di almeno 60 anni per i lavoratori
dipendenti e quota 97, con età di 61 anni per i lavoratori
autonomi; minimo contributivo di 40 anni indipendentemente dall’età anagrafica (anche in questo caso
si applicano le finestre mobili, vedi Tabella B);
cessazione dell’attività lavorativa come dipendenti (non
vale per gli autonomi).
E’ opportuno, comunque, data la particolare e complessa
applicazione normativa, rivolgersi agli uffici del
Patronato 50&Più Enasco che, gratuitamente e
presenti su tutto il territorio provinciale, sono in grado
di fornire tutte le informazioni, i consigli e i chiarimenti
necessari.
Tabella A
L’attesa è più lunga
Le differenti
decorrenze
pensionistiche
tra le attuali
finestre e le nuove
finestre mobili.
Note: il calcolo non tiene conto del mese di maturazione dei requisiti.
(*) Con meno di 40 anni di contribuzione.
(**) La decorrenza è prevista dal primo giorno del 13° mese successivo a quello di maturazione dei requisiti.
la vetrina
50&PIU’ ENASCO
pagina
Tabella B
Le pensioni di anzianità con almeno 40 anni di contribuzione: vecchie e nuove finestre
Note: (*) La decorrenza è consentita ai lavoratori con almeno 57 anni di età,
compiuti entro la fine del mese precedente all’apertura delle finestre.
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