Maitreya - 2012

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Maitreya - 2012
2012
Maitreya
Inviato da bersellini
Maitreya
Il Bodhisattva Maitreya — sanscrito pli Metteyya; cinese Mile ( pinyin Mílè); giapponese Miroku Miroku; coreano
Mirug tailandese Sriaraya tibetano Byams-pa — è il nome del prossimo Buddha nell'escatologia buddhista, un
bodhisattva che molti buddhisti credono comparirà sulla terra, otterrà l'illuminazione completa, e insegnerà il puro dharma. Il
Bodhisattva Maitreya sarà il successore di Gautama Buddha, ed è destinato ad essere re del mondo, unendo tutti i fedeli
delle varie scuole. La profezia della venuta di Maitreya è presente nella letteratura canonica di tutte le confessioni
buddhiste (Theravda, Mahyna, Tantrayana, Navayana, Purnayana, Triyana e Vajrayna) ed è accettata dalla
maggioranza dei buddhisti come un dato di fatto, un evento che prima o poi avverrà.
Caratteristiche
Uno dei più antichi riferimenti a Maitreya è un testo sanscrito, il MaitreyavykaraGa (Profezia di Maitreya), che racconta di
come Dei, uomini e tutti gli esseri viventi si prostreranno a Maitreya e:
"perderanno i loro dubbi, e i torrenti delle loro passioni saranno spezzati: liberi da ogni miseria riusciranno a superare
l'oceano del divenire; e, grazie agli insegnamenti di Maitreya, condurranno una vita santa. Mai più guarderanno qualcosa
come loro, non avranno proprietà, né oro né argento, né casa, né parenti! Ma condurranno la vita santa di castità sotto la
guida di Maitreya. Avranno strappato la rete delle passioni, riusciranno a meditare, e per loro ci sarà un'abbondanza di
gioia e felicità, perché condurranno una vita santa sotto la guida di Maitreya."
Rappresentazione
Maitreya, seduto su un trono in stile occidentale, risalente all'epoca Kushan. Gandhara, II secolo, custodito nel Tokyo
National Museum.
Maitreya è tipicamente rappresentato seduto, con entrambi i piedi per terra, ad indicare che non è ancora asceso al suo
trono, che oggi è rappresentato in stile occidentale anziché indiano come era in origine. Indossa gli abiti di un Bhiksu o
quelli della famiglia reale indiana. Da notare che, come Bodhisattva, dovrebbe stare in piedi, ed essere ricoperto di
gioielli. Spesso porta un piccolo stupa sul suo velo, e talvolta regge una ruota di chakra poggiata su un loto. Ha sempre
una cinta di stoffa attorno alla vita.
Nell'arte greco-buddhista di Gandhara, nel I secolo nel Nord dell'India, in cui era la figura più presente dopo il Gautama
Buddha, Maitreya è rappresentato con i tratti della nobiltà dell'Asia Centrale comuni anche nel Nord dell'India, mentre
regge una fiala d'acqua con la mano sinistra.
È talvolta affiancato da due discepoli, Asanga e suo fratello, Vasubandhu.
Il paradiso Tucita di Maitreya
Maitreya si troverebbe ora nel paradiso Tucita (pli: Tusita), raggiungibile attraverso la meditazione, considerato molto più
vicino della Terra Pura di Amitabha Buddha. Anche il Zkyamuni (Gautama) Buddha viveva lì prima di rinascere in questo
mondo.
Secondo alcune tradizioni i Bodhisattva vivono tutti nel paradiso Tucita prima di reincarnarsi nel mondo umano come
Buddha. Poiché il paradiso Tushita è ancora nel regno del desiderio, i suoi abitanti provano ancora delle passioni, ma
hanno bisogno di molto meno per soddisfare queste passioni, e sono perciò esseri molto calmi e raffinati.
La venuta di Maitreya
Il Bodhisattva Maitreya (con un'ampolla d'acqua sulla coscia sinistra), arte di Mathura, II secolo.
La venuta di Maitreya avverrà quando gli insegnamenti di Siddhartha Gautama, il Dharma, non saranno più tramandati e
saranno stati completamente dimenticati; Maitreya otterrà il Bodhi in sette giorni (è il tempo minimo), in virtù delle sue
molte vite spese in preparazione della sua santità (simile a quanto riportato nelle storie Jataka dello Shakyamuni Buddha).
La venuta di Maitreya sarà caratterizzata da un certo numero di avvenimenti straordinari,ad esempio gli oceani si
ritireranno, per consentire a Maitreya di attraversarli facilmente, e sarà la fine di tutte le guerre, le carestie e le epidemie.
L'evento inoltre permetterà ad egli di svelare il “vero” dharma all'umanità, consentendo così la fondazione di
un nuovo mondo; la venuta significherà l'inizio di una nuova era e la fine dell'età di decadenza in cui l'umanità si trova ora.
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2012
Affinché il mondo possa comprendere la venuta di Maitreya, occorre offrire doni ai monaci buddhisti, seguire i precetti
morali e portare offerte agli altari.
Origini
Il nome Maitreya o Metteyya deriva dal sanscrito maitr+, mett in pli, che significa "bontà amorevole" e a sua volta deriva
da mitra (pli: mitta) che significa "amico".
Maitreya, talvolta rappresentato seduto su un trono occidentale, e venerato sia nel buddhismo Mahyna che in quello nonMahyna, è talvolta oggetto di speculazioni che lo vedono derivato dal dio zoroastriano Mithra, dio dei contratti, associato
con il sole; il principale indizio a favore di queste tesi è però solo la somiglianza dei nomi. Paul Williams sostiene nei suoi
lavori che alcune idee zoroastriane abbiano influenzato il culto di Maitreya, come "l'attesa di un soccorritore celeste, il
bisogno di scegliere una morale positiva, il futuro millennio, e la salvezza universale"; una delle possibili obiezioni è che
queste caratteristiche non sono uniche dello zoroastrismo, né sono necessariamente caratteristiche del culto di Maitreya.
Presunte incarnazioni di Maitreya
Il Buddha ridente, presunta incarnazione del bodhisattva Maitreya.
Sin dalla sua morte, il monaco cinese Hotei è stato popolarmente considerato un'incarnazione del bodhisattva Maitreya.
La sua rappresentazione come Buddha ridente è ancora estremamente popolare nell'Asia orientale.
Gung Ye, un re e generale coreano dello stato (di breve vita) di Taebong durante il X secolo, si autoproclamò
incarnazione di Maitreya e ordinò ai suoi sudditi di venerarlo; le sue pretese furono condannate dalla maggioranza dei
monaci buddhisti ed egli venne in seguito spodestato e ucciso dai suoi stessi seguaci.
Sebbene in molti si siano proclamati incarnazioni di Maitreya nel corso degli anni dopo la morte di Sakyamuni Buddha,
nessuno è stato ufficialmente riconosciuto come tale dai sangha e dal popolo buddhista. Una particolare difficoltà che
incontra ogni presunta incarnazione è che nei testi sacri si racconta come Buddha avrebbe fatto un alto numero di
predizioni abbastanza dettagliate sulle circostanze che avrebbero preceduto la venuta di Maitreya, in particolare che i
suoi insegnamenti sarebbero già stati dimenticati, e tutte le restanti sue reliquie raccolte a Bodh Gaya e cremate.
Un esempio di incarnazione auto-proclamata di Maitreya si può notare nel movimento religioso I-Kuan Tao, il cui 17esimo
patriarca, Lu Zhong Yi, si proclamò incarnazione di Maitreya.
Secondo alcuni, Ram Bahadur Bomjon, un giovane monaco del Nepal che il 16 maggio 2005 cominciò un lungo periodo di
meditazione, potrebbe essere un'incarnazione di Maitreya.
Nelle tradizioni non-Buddhiste
I Bahá'í credono che Bahá'u'lláh sia l'avverarsi della profezia della venuta di Maitreya, e che la profezia che Maitreya
porterà una nuova società fondata su tolleranza e amore sia stata realizzata dagli insegnamenti di Bahá'u'lláh sulla pace
nel mondo.
La comunità pakistana di Londra ospita un uomo che si fa chiamare Maitreya che dice di essere Gesù Cristo ritornato per
la fine dei giorni (vedi Apocalisse di San Giovanni, Corano, ecc.). La sua presenza è documentata nei Monti
dell'Himalaya, poi in Pakistan e poi, dal 1977, a Londra, dove tuttora vive. E' stato annunciato dal 1959 dal pittoremedium scozzese Benjamin Creme. Questo Maitreya dirama i suoi comunicati attraverso la rivista inglese Share
International.
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