- Claudio Fenoglio
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operaclick.com Notizia del: 18/04/2016 Foglio: 1/2 Sezione: Teatro Regio LUNEDÌ 18 APRILE 2016 HOME RECENSIONI ATTIVAZIONE RSS INTERVISTE SPECIALI EDITORIALI NEWS BIOGRAFIE FORUM RADIO & TV LA REDAZIONE ARTISTI ALFREDO CASELLA: LA DONNA SERPENTE Torino- Teatro Regio: la Donna serpente affascina il pubblico torinese In una lettera all’amico Gottfried von Jacquin, nel Gennaio del 1787, Mozart scriveva da Praga: “Qui altro non si suona, intona, canta, f i s c h i e t t a s e n o n F i g a r o” . R i p r e n d e n d o l e osservazioni mozartiane, si può dire che in queste settimane a Torino ovunque si parla, si suona e ascolta la musica di Alfredo Casella. Attorno alla prima rappresentazione al Regio della Donna serpente, il direttore artistico Gastón Fournier-Facio ha infatti organizzato un inedito Festival Casella che unisce le maggiori istituzioni musicali e culturali cittadine. -27061641 Alla fine degli anni Venti, scomparso Puccini, affrontare il teatro lirico poneva una variegata possibilità. Come porsi nei confronti del verismo, del teatro wagneriano e straussiano o, ancora, delle allettanti suggestioni dell’impressionismo di Debussy? Casella, allora vicino ai cinquant’anni, volle scrivere qualcosa di nuovo, un’opera con uno stile diretto e semplice, lontana da azzardate sperimentazioni sul linguaggio. Il musicista scelse dunque i mondi fiabeschi di Carlo Gozzi e Cesare Vico Lodovici e predispose un libretto fedele al testo dello scrittore veneziano. Tre lunghi anni di lavoro, intervallati da una fitta attività concertistica in giro per il mondo, e finalmente la prima all’Opera di Roma nel 1932. All’incerto successo romano seguirono poche riprese: a Mannheim (1934), all’allora Eiar (1941), alla Scala (1942), alla Rai alla fine degli anni Sessanta, a Palermo (1982) e, infine, la coproduzione del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e del Regio il nuovo allestimento firmato da Arturo Cirillo. La trama si rifà al tipico percorso iniziatico per i personaggi, al termine del quale la fata Miranda riceverà in premio il dono di un’esistenza mortale a 1 di 4 RICERCA ARCHIVIO ARTISTI La locandina Data dello spettacolo: 17 Apr 2016 Parole chiave: Cerca Altidòr Piero Pretti Miranda Carmela Remigio Armilla Erika Grimaldi Farzana Francesca Sassu Canzade Anna Maria Chiuri Alditrùf Francesco Marsiglia Albrigòr Marco Filippo Romano Pantùl Roberto de Candia Tartagìl Fabrizio Paesano Tògrul Fabrizio Beggi Demogorgòn Sebastian Catana Smeraldina Kate Fruchterman Badùr Donato Di Gioia Primo messo Emilio Marcucci Secondo messo Alejandro Escobar Prima fatina Eugenia Braynova Seconda fatina Roberta Garelli Una voce interna Giuseppe Capoferri Direttore Gianandrea Noseda Maestro del coro Claudio Fenoglio Regia Arturo Cirillo Scene Dario Gessati Costumi Gianluca Falaschi Luci Giuseppe Calabrò ULTIME NEWS 15 aprile 2016 Dichiarazione del Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, nominato dal Ministro Dario Franceschini commissario straordinario della Fondazione Arena di Verona Comunicato Stampa Il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, appresa la notizia della sua nomina a Commissario straordinario della Fondazione Arena di Verona, ha dichiarato: “Ringrazio... leggi tutto... 15 aprile 2016 New York - Metropolitan Opera House: James Levine rinuncia al suo incarico di Direttore Musicale del Teatro per motivi di salute Alla fine della stagione2015/2016, dopo 40 anni, James Levine annuncia il suo ritiro da Direttore Musicale del Metropolitan di New York a causa del morbo di Parkinson che lo affligge da... leggi tutto... Servizi di Media Monitoring http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/torino-teatro-regio-la-donna-serpente-affascina-il-pubblico-torinese 15 aprile 2016 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, all’Unione Musicale, all’Accademia Stefano Tempia, alla De Sono, al Museo Nazionale del Cinema, all’Associazione Concertante e al Teatro Stabile, il Regio ha programmato un fitto calendario di eventi dedicati al compositore nato a Torino in un Palazzo di Via Cavour nel 1883. Nel foyer del teatro è stata allestita una interessante mostra sul percorso artistico di Casella, mentre lo scorso 12 Aprile ha avuto luogo un convegno, coordinato da Giorgio Pestelli, al quale hanno partecipato come relatori Giangiorgio Satragni, Marco Vallora, Nicola Montenz, Virgilio Bernardoni, Francesco Fontanelli e Antonio Rostagno. La produzione sinfonica, da camera e teatrale di Casella (al Piccolo Regio è stata eseguita anche“La favola di Orfeo”) è proposta al pubblico torinese con la speranza di una definitiva renaissance d e i m u s i c i s t i d e l l a “ g e n e r a z i o n e dell’80”. Insieme al progetto Janacek e all’avvio di un percorso nell’opera barocca, la messinscena della Donna serpente è senza dubbio l’appuntamento di maggior rilievo della stagione, piuttosto avara di novità, del Regio. Scegliere di rappresentare l’unico titolo operistico di Casella è un atto meritorio di coraggio che il pubblico, non molto numeroso la sera della prima, ha gratificato di una partecipazione curiosa e attenta. operaclick.com Notizia del: 18/04/2016 Foglio: 2/2 Sezione: Teatro Regio fianco dell’amato Altidòr, re di Téfis. I tre atti e il prologo rispettano le forme tipiche dell’opera con arie, duetti, numeri d’insieme. Rispetto alla linearità della vicenda, il libretto soffre sotto l’aspetto dell’unità drammaturgica definendo situazioni in continua mutazione. Coreografia Riccardo Olivier Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino Nuovo allestimento in coproduzione con il Festival della Valle d'Itria DECISI I VINCITORI DEL XXXV PREMIO DELLA CRITICA MUSICALE “FRANCO ABBIATI” 2016 Come notato da Fedele d’Amico, nell’opera i personaggi “non soffrono passioni, le recitano”. La musica di Casella affianca, non sempre felicemente, linguaggi e forme differenti secondo una poetica tipicamente neoclassica che rimanda sia alle radici italiane dell’opera (da Monteverdi a Rossini con accenni ad un gusto melodico pucciniano per il trattamento musicale dei due protagonisti) sia agli autori russi e, in particolare, a Rimskij – Korsakov e Stravinskij. Il ruolo dell’orchestra, qui quella del Regio in forma smagliante, è assolutamente centrale e, in merito a tale peculiarità, numerosi critici e musicologi hanno parlato di melodramma sotto le spoglie di balletto. L’altra sera il carattere coreografico della partitura è stato correttamente sottolineato dalle garbate e precise coreografie di Riccardo Olivier che hanno animato i numerosi numeri sinfonici. Comunicato Stampa La messinscena di Arturo Cirillo, pensata per gli spazi all’aperto di Martina Franca, ha funzionato anche sul palcoscenico del Regio. I costumi dai colori vivaci di Gianluca Falaschi hanno ricordato un decorativismo futurista e sono stati ben evidenziati dalle luci di Giuseppe Calabrò. Ricorrendo semplicemente a quattro enormi blocchi concavi, che mutavano posizione e conformazione durante la vicenda, Dario Gessati ha costruito un impianto scenico essenziale ma efficace nel narrare la magica vicenda. La dimensione fiabesca è stata preservata dalla regia di Arturo Cirillo, capace anche di muovere i personaggi con sensibilità al dettato musicale. P { margin-bottom: 0.21cm; }STRONG.ctl { font-family: "Times New Roman",serif; } Il soprano partenopeo ed il basso catanese, tra i più importanti interpreti della lirica internazionale di... Milano, 15 aprile maggio 2015. La commissione della 35esima edizione del Premio “Abbiati” (Alessandro Cammarano, Danilo Boaretto, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto, Enrico... leggi tutto... 15 aprile 2016 TREVISO - ANNA PIROZZI E DARIO RUSSO IN RECITAL: DUE VOCI PER ONORARE MARIA CHIARA Comunicato Stampa leggi tutto... Superlativo il lavoro di Gianandrea Noseda con l’orchestra del Regio. Il direttore, instancabile promotore della musica italiana del Novecento (e di quella di Casella in particolare), ha dato la giusta incisività ritmica e melodica alla complessa partitura con una concertazione curata anche nelle numerose rarefazioni cameristiche. La vocalità di Carmela Remigio calza a pennello Miranda. L’emissione è stata nitida e non forzata nella tessitura acuta che frequentemente Casella assegna alla parte della fata. La cura per la parola, maturata dalla cantante nella frequentazione del repertorio barocco, ha dato rilievo plastico allo stupendo monologo all’inizio del terzo atto (a detta dello stesso Casella, il momento migliore dell’opera). Nello spoglio recitar cantando di “Vaghe stelle dell’Orsa maggiore”, privo del sostegno dell’orchestra, il soprano ha mostrato naturalezza in uno stile vicino a Monteverdi, quasi improvvisato e apparentemente slegato da un rigore ritmico. Piero Pretti ha gli accenti giusti per il carattere patetico del re Altidòr. La voce, pur non eccessivamente potente, ha fornito una buona prova di morbidezza e dolcezza della linea di canto. Nell’ultimo atto si è avvertita una certa stanchezza del tenore in alcune note del registro acuto. Molto incisivo e brillante il canto di Erika Grimaldi nel ruolo di Armilla, la sorella guerriera di Altidòr. 14 aprile 2016 Milano - Teatro alla Scala: Una mostra e un incontro per il compleanno di Riccardo Muti. Comunicato Stampa Il Teatro alla Scala festeggia i 75 anni del Maestro, che è stato Direttore Musicale dal 1986 al 2005, con una mostra al Museo Teatrale a cura di Lorenzo Arruga. Il 5 giugno, giorno dell’... leggi tutto... La commistione tra piano drammatico e comico con la figure da “commedia dell’arte” ha avuto ottimi interpreti nei gustosi Francesco Marsiglia (Alditrùf) e Marco Filippo Romano (Albrigòr). La loro spigliatezza e vivacità vocale ha reso perfettamente lo stile di Casella chiaramente memore della tradizione dell’opera buffa italiana settecentesca. Impeccabile e preciso Roberto De Candia nel breve ruolo di Pantùl mentre Sebastian Catana, baritono dai nobili accenti, ci è parso vocalmente debole per la parte di Demogorgòn, il re delle fate. Tutti soddisfacenti i numerosi personaggi di contorno: Francesca Sassu (Farzana), Anna Maria Chiuri (Canzade), Fabrizio Paesano (Tartagìl), Fabrizio Beggi (Tògrul), Kate Fruchterman (fata Smeraldina), Donato Di Gioia (Badùr), Emilio Marcucci (Primo messo), Alejandro Escobar (secondo messo), Eugenia Braynova (prima fatina), Roberta Garelli (seconda fatina), Giuseppe Capoferri (una voce interna). Buona, come sempre, anche la prova del coro preparato con la consueta professionalità da Claudio Fenoglio. Ottima accoglienza da parte del pubblico con un apprezzamento particolarmente caloroso per Noseda. 14 aprile 2016 Amanda Sandrelli apre a Milano il tour “Sintomi di felicità” del tenore Marco Voleri - sabato 16 aprile alle 21 nella basilica di San Lorenzo Comunicato Stampa La recensione si riferisce alla prima del 14 aprile. Lodovico Buscatti P { margin-bottom: 0.21cm; } “Quando ho conosciuto Marco, quello che mi ha colpito maggiormente di lui, oltre la sua straordinaria voce, è stata la sua gioia di vivere, l’aver saputo... leggi tutto... Torino - Biblioetca Civica Musicale Andrea della Corte - Villa Tesoreria: Mostra dedicata a Magda Olivero Si terrà dal 26 Aprile al 20 Maggio 2016, presso Villa Tesoreria a Torino, una mostra dedicata agli Anni torinesi del grande soprano Magda Olivero. L'inaugurazione avverrà il 26 Aprile 2016... leggi tutto... -27061641 13 aprile 2016 Servizi di Media Monitoring http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/torino-teatro-regio-la-donna-serpente-affascina-il-pubblico-torinese Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. 14 aprile 2016