la via dell`amore

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la via dell`amore
LIBRO
IN ASSAGGIO
LA VIA DELL’AMORE
DALAI LAMA
La via dell’amore
DALAI LAMA
I
Il mio punto di vista
Se il nemico interiore, l’odio, non viene domato, quando si cerca di soggiogare i nemici esterni, questi
aumentano.
Domare il proprio continuum, per mezzo dei soldati dell’amore e della compassione, è una pratica dei
Bodhisattva.
TOGME SANGPO
Quando parlo di amore e di compassione non lo faccio da buddbista o da tibetano, né
in qualità di Dalai Lama. Sono un essere umano che si rivolge a un altro essere
umano. Mi auguro che in questo momento tu pensi a te stesso come a un essere
umano e non come a un americano, un asiatico, un europeo, un africano o un cittadino
di un paese specifico. Tali appartenenze sono secondarie. Se tu e io troveremo un
terreno comune come esseri umani, avremo una base di partenza per comunicare. Se
dico «sono un monaco» oppure «sono un buddhista», parlo di caratteristiche
temporanee, rispetto alla mia natura di essere umano. Essere umani è la qualità
basilare, il fondamento da cui ognuno di noi proviene. Sei nato essere umano e tale
sarai fino alla morte. Tutto il resto - che tu abbia, per esempio, studiato o meno, che
sia giovane o vecchio, ricco o povero - è secondario.
Risolvere i problemi
Nelle grandi città, nelle campagne, in luoghi remoti la gente è indaffarata. Perché?
Siamo tutti motivati dal desiderio di rendere noi stessi felici. Il che è giusto.
Dobbiamo, tuttavia tenere presente che un eccessivo coinvolgimento negli aspetti
superficiali della vita non risolverà il problema più ampio della nostra insoddisfazione.
L’amore, la compassione e l’interesse per gli altri sono autentiche fonti di felicità. Se sono
presenti in abbondanza, neppure le circostanze più spiacevoli riusciranno a disturbarti. Se,
invece, nutri odio, non sarai felice neppure in mezzo al lusso. Se vogliamo la felicità, quindi,
dobbiamo allargare la sfera dell’amore. Questo è un pensiero religioso e, al tempo stesso,
elementare buonsenso.
Non si può superare la rabbia con la rabbia. Se una persona è arrabbiata con te e tu lo sei con
lei, il risultato sarà disastroso. Se, invece, tieni a freno la rabbia e mostri il suo opposto amore, compassione, tolleranza e pazienza -, non solo vivrai in pace, ma farai gradualmente
diminuire la rabbia altrui. Nessuno può negare che, quando c’è rabbia, la pace è impossibile.
Soltanto con la gentilezza e con l’amore si può raggiungere la pace della mente.
Noi umani siamo gli unici esseri dotati di capacità di giudizio e raziocinio; comprendiamo le
,
conseguenze e formuliamo pensieri a lungo termine. È, inoltre, provato che gli esseri umani
sono in grado di sviluppare un amore infinito, mentre, per quel che ne sappiamo, gli animali
riescono a manifestare solo forme limitate di affetto e di amore. Quando gli esseri umani si
arrabbiano, però, tutto questo potenziale va perduto. Nessun nemico armato è in grado di
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annientare simili qualità, ma la rabbia sì. È lei la distruttrice.
Se riflettiamo bene su tutto ciò, possiamo trovare il programma delle nostre azioni nella
mente. Gli atteggiamenti autodistruttivi non sorgono spontaneamente, ma nascono
dall’ignoranza. Anche il successo è dentro di noi. La pace deriva dall’autodisciplina, dalla
consapevolezza di sé e dalla chiara comprensione degli aspetti negativi della rabbia e degli
effetti positivi della gentilezza. Per esempio, in questo momento magari sei una persona che si
irrita facilmente. Tuttavia, con la chiara comprensione e con la consapevolezza, la tua
irascibilità può essere dapprima debellata e poi sostituita. Obiettivo di questo libro è
gettare le basi per la comprensione da cui può sorgere l’amore vero. Dobbiamo
coltivare la mente.
Tutte le religioni insegnano un messaggio di amore, di compassione, di sincerità e di
onestà. Ogni disciplina cerca un modo per migliorare la vita di tutti noi. Se, però,
diamo eccessiva importanza alla nostra filosofia, religione o teoria, se ci leghiamo
troppo a essa e cerchiamo di imporla ad altri, nasceranno dei problemi. Tutti i grandi
maestri, inclusi Gautama Buddha, Gesù Cristo, Maometto e Mosé, erano motivati dal
desiderio di aiutare gli esseri umani. Non cercavano di ottenere qualcosa per sé, né di
creare ulteriori problemi al mondo.
Anche se la religione è forse diventata sinonimo di profonde questioni filosofiche, i
suoi elementi centrali sono l’amore e la compassione. In questo libro cercherò,
dunque, di descrivere la pratica dell’amore a cui anch’io mi attengo e che, secondo la
mia esperienza, porta la pace della mente a me e agli altri. Le persone stupide ed
egoiste pensano sempre a sé, e la conseguenza è immancabilmente negativa. Le
persone sagge, invece, pensano agli altri, aiutandoli il più possibile, e la conseguenza
è la felicità. L’amore e la compassione sono benefici sia per te sia per gli altri. Se sei
gentile con gli altri, la tua mente e il tuo cuore si apriranno alla pace.
Estendere questa condizione interiore alla comunità che ci circonda porterà la pace,
l’unità, l’armonia e la collaborazione; estendere ulteriormente la pace agli Stati e poi
al mondo porterà fiducia e rispetto reciproci, sincerità nella comunicazione e infine
uno sforzo congiunto per risolvere i problemi che affliggono la popolazione mondiale.
Tutto ciò è possibile. Ma prima dobbiamo cambiare noi stessi.
Ognuno di noi è responsabile di tutta l’umanità. Dobbiamo pensarci a vicenda come
fratelli e sorelle e occuparci a vicenda del benessere di ciascuno. Dobbiamo cercare di
alleviare la sofferenza degli altri. Invece di sforzarci solo di acquisire ricchezza
dobbiamo fare qualcosa di significativo, di seriamente orientato al benessere dell’umanità nel
suo complesso.
Essere motivati dalla compassione e dall’amore, rispettare i diritti degli altri: è questa la vera
religione. Indossare la tonaca e parlare di Dio, ma nutrire al tempo stesso pensieri egoistici
non è un atto religioso. Viceversa, un politico o un avvocato che nutrono un reale interesse
per gli altri e agiscono per il loro bene praticano davvero la religione. L’obiettivo dev’essere
quello di servire gli altri, non di dominarli. Coloro che sono saggi praticano l’amore. Lo
ribadisce lo studioso e yogi indiano Nagarjuna, il quale nella Preziosa ghirlanda sostiene
che, dopo aver analizzato a fondo ogni azione del corpo, della parola e della mente, coloro
che capiscono che cosa giova a sé e agli altri e lo praticano sempre sono saggi.
Un atto religioso deriva da una buona motivazione, accompagnata da un interesse sincero per
il bene degli altri. La religione è qui e ora nelle nostre vite quotidiane. Vivere perché il mondo
ne tragga beneficio è il segno di un’esistenza religiosa.
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Questa è la mia semplice religione. Non c’è bisogno di templi, né di complicate filosofie. La
mente e il cuore sono il tempio e la semplice gentilezza è la filosofia.
Aggiornata il lunedì 28 aprile 2008
Edizione Mondolibri S.p.A., Milano
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