Ibsa, i farmaci “nella forma migliore”
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Ibsa, i farmaci “nella forma migliore”
05-05-2016 Data Pagina 1 / 3 Foglio Abbonati alla rivista CHI SIAMO CONTATTI SHOP LOGIN REGISTRATI VIDEO FOTO A B O U T P H A R M A PUBLISHING EDUCATION & EVENTS HTA JOB IN PHARMA BOOK PHARMA BIOSIMILARI FIGHTINGPAIN Ricerca SANITÀ E POLITICA LEGAL & REGULATORY REGIONI PERSONE E PROFESSIONI AZIENDE MEDICINA SCIENZA E RICERCA In&Out - Epatite C - Malattie Rare - Time To Impact Aziende slide precedente IN PRIMO PIANO slide successiva Ibsa, i farmaci “nella forma migliore” Entro settembre il lancio di un sildenal su film edibile e una cardioaspirina in capsule molli associata a Omega-3. Il gruppo svizzero-ticinese scommette sul “revamping” e cresce in Italia: dai 6 milioni di euro fatturati nel 2009-2010 agli oltre 140 del 2015 5 maggio 2016 Il vostro slogan è “Farmaci nella forma migliore”. Cosa vuol dire? È la filosofia del gruppo Ibsa. Noi non facciamo ricerca di base. Non andiamo su new chemical entities: abbiamo preferito perfezionare ciò che sul mercato era già disponibile, principalmente cercando di soddisfare le esigenze del paziente, lavorando su sostanze già conosciute che presentavano qualche problema di somministrazione e di compliance. RASSEGNA STAMPA AZIENDE Ibsa, i farmaci “nella forma migliore” Farmaceutica, un “ecosistema” più favorevole per attrarre investimenti e migliorare la competitività Un nuovo dispositivo per la gestione della terapia insulinica con microinfusore IDEE E OPINIONI Vantaggi? Non andare a investire in una ricerca ad alto rischio. Nello stesso tempo, ovviamente, sul mercato il nostro prezzo medio non è mai sufficientemente elevato da remunerare la struttura dedicata al progetto. Ma non è un problema: non facciamo scientemente grandi utili. Lavoriamo con marginalità molto ridotte e con una visione estremamente etica. Il valore del “less is more” nella razionalizzazione dei trattamenti terapeutici (di Vale a dire? Guardiamo al business in un certo modo. Crediamo più alla risoluzione dei problemi del Aifa) Mario Melazzini e Luca Pani, presidente e dg Aifa) Sedazione palliativa, ecco dove sbaglia il Comitato Nazionale di Bioetica (Mario Riccio Consulta di Bioetica, Milano) Vaccini, l’importanza di definire un prezzo sostenibile (Mario Melazzini e Luca Pani, presidente e dg 134095 La forma alle volte diventa sostanza. Capsule molli di acido acetilsalicilico associato a Omega-3, sildenafil su film edibile, diclofenac in siringa preriempita da iniettare sottocute, levotiroxina in soluzione liquida e molto altro ancora. Su questo scommette la società farmaceutica svizzera-ticinese Ibsa (1800 dipendenti nel mondo, 500 in Italia) che punta a restituire vita nuova a farmaci vecchi, soprattutto reingegnerizzandone la formulazione e il delivery (“revamping”) con l’obiettivo preciso di incrociare il bisogno dei pazienti e il loro favore. Il concetto è declinato da Giorgio Pisani (nella foto), presidente e amministratore delegato di Ibsa Italia (la sede è a Lodi). Tocca a lui raccontare ambizioni e progetti di un’azienda che sta crescendo a ritmi decisamente tumultuosi. Codice abbonamento: di S.D.M. Data 05-05-2016 Pagina Foglio Perché una struttura italiana? Qui avevamo molte registrazioni. L’Italia è pur sempre il quinto-sesto mercato mondiale, la casa madre è a ottanta chilometri, il presidente è svizzero ma di origine italiana (Arturo Licenziati, n.d.r.), la lingua è la stessa, il mercato è interessante, la mentalità per il tipo di prodotti è abbastanza ricettiva. Credo sia stato un investimento giusto e i risultati lo dimostrano. Inserisci nome farmaco... WORLD NEWS Asia-Pacific Non-Small Cell Lung Cancer Market to Reach Almost $5... Grand Cayman Will Use Oxitec Solution to Suppress Wild Aedes... CE Mark Available for SOFT SHIELD® Collagen Shields Through... FOTO Dispositivi Medici e Supply Chain Milano 26 novembre… Ovvero? Ibsa Italia è partita sostanzialmente nel 2009-2010 con un fatturato di 6 milioni di euro. Nel 2015 registriamo un consolidato che supera i 140, considerando le controllate Bouty e Technogenetics. Fin qui abbiamo vissuto una crescita anche troppo sostenuta… Ai miglioramenti delle forme farmaceutiche corrisponde anche un riposizionamento di singoli farmaci? Vedremo. Intanto lavoriamo all’evoluzione della specie. Il diclofenac è un caso emblematico: il nostro Akis, attraverso nuove tecnologie, ha reso disponibile un diclofenac a basso dosaggio, andando incontro alla raccomandazione emessa dall’Ema di usare la più bassa dose efficace del Fans. Per la prima volta il farmaco è disponibile anche nei bassi dosaggi da 25 e 50 mg, mai commercializzati, in aggiunta al classico 75 mg. Inoltre, questo prodotto è disponibile per una somministrazione sottocute, introducendo un concetto di utilizzo che non esisteva, ovvero il vantaggio dell’autosomministrazione, molto apprezzata dalle persone che devono gestire un dolore acuto improvviso. Già lanciato? Sì, di recente. Con la stessa tecnologia stiamo lavorando su alcuni ormoni (progesterone etc.). Il primo prodotto, Pleyris, è un progesterone idrosolubile iniettabile per via sottocutanea. Tra l’altro questo è solo il primo di una serie di prodotti che proporremo nell’area della procreazione medicalmente assistita con forme farmaceutiche innovative. L’elenco è lungo. Stiamo lavorando molto sulle tecnologie di delivery, sempre per venire incontro a bisogni dei pazienti. L’idea è che una via di somministrazione più semplice dia minori problemi, allungando anche la vita del prodotto. Vi siete imposti con farmaci che impiegano la via transdermica. Altre innovazioni in uso o in vista da citare? Non siamo stati i primi ma la focalizzazione ci ha dato una leadership riconosciuta. Abbiamo sviluppato uno specifico brevetto che abbina il transderma alla tecnologia consolidata dell’idrogel, la cui caratteristica adesività si mantiene anche nei tape. Nei nostri stabilimenti (cinque in Svizzera, uno in Cina e due in Italia: Cassina de’ Pecchi in provincia di Milano e Morra de Sanctis in provincia di Avellino, n.d.r.) produciamo anche per alcuni nostri concorrenti. Credo che in questi ambiti, in Europa, siamo la società con la maggiore capacità produttiva. Negli Usa, oltre a Flector, prossimamente arriveremo con nuove formulazioni farmaceutiche, in particolare con un sistema tape che associa diclofenac e eparina. Il nostro know how specifico ci permetterà di lavorare su moltissime sostanze nel prossimo futuro. Un’altra area a forte specializzazione è quella delle siringhe preriempite, che produciamo Cerca “Dispositivi Medici 2015 “- Evento “ITALIAN DIGITAL HEALTH SUMMIT 2015” – Evento VIDEO Convegno “La gestione della malattia di Parkinson in... Dinner Lecture “Storia dell’industria farmaceutica e... Dispositivi Medici e Supply Chain: un rapporto di valore per le... MOST POPULAR Il Parlamento Ue dichiara ‘guerra’ al diabete Le start up innovative della salute sono poche ma brevettano di più Sclerosi multipla, ok del Chmp all’immissione in commercio di farmaco per forma recidivante 134095 A proposito di Flector, era stato ceduto a Bayer e poi lo avete riportato a casa. Giusto? Era stato dato in licenza circa dieci anni fa. Il contratto scadeva nel 2017 e abbiamo anticipato, pagando il rientro, perché nel frattempo avevamo costituito la filiale italiana. Cerca un Farmaco su Pharmawizard Codice abbonamento: paziente che ai numeri. Senza dimenticarli però: Ibsa è il quinto gruppo svizzero, primo in Canton Ticino, con un consolidato globale vicino ai 600 milioni di franchi svizzeri. Non è quotato in Borsa e non ha mai distribuito dividendi. Siamo caratterizzati come un’azienda che su sostanze collaudate presenta sempre prodotti innovativi a livello mondiale. Un esempio sono i Fans in forma transdermica (es. Flector, cerotto a base di diclofenac, n.d.r): siamo riusciti, prima di altri, a registrarli negli Usa presso l’FDA. 2 / 3 Data 05-05-2016 Pagina Foglio 3 / 3 proprio qui in Italia. Tutto è cominciato con le preparazioni a base di acido ialuronico per l’intra-articolare o la medicina estetica (la nostra Business unit Dermo Estetica partita tre anni, fattura già 7 milioni di euro con ottime redditività). Da qui siamo passati al diclofenac, al progesterone etc. Un altro sistema nel quale il nostro know how eccelle è il softgel. Abbiamo iniziato nel settore nutrizionale poi nei farmaci (con Olevia con una concentrazione di EPA e DHA superiore all’85%, siamo leader di mercato). La prossima novità è una cardioaspirina associata a Omega- 3 in capsula molle. Non è ancora uscita ma è registrata in molti Paesi. Come si chiamerà? Cardioral. Qui l’olio di pesce ha funzione di eccipiente funzionale. Un’altra tecnologia che vedrà la luce verso settembre sono i film edibili pensati ovviamente per un assorbimento transmucosale rapido. Stessa tecnologia produttiva del transdermico: un’applicazione di sostanze attive eseguita su foglio-matrice che, in questo caso, si scioglie direttamente in bocca. Il primo prodotto che sta arrivando a registrazione è il sildenafil in tutti i dosaggi. Tra quanto tempo? Entro la fine dell’anno. Stiamo completando la procedura registrativa rispondendo alle ultime domande di alcuni Paesi (per ora undici, Italia compresa). Già firmati alcuni accordi di licenza molto interessanti. Verrà prodotto nel sito di Cassina de’ Pecchi. Il prezzo? Tra il generico e l’originator, molto meno di questo e poco più del generico. Film edibile, altre applicazioni? Stiamo lavorando su diverse molecole, in effetti. Questa tecnologia si presta al delivery di moltissime sostanze come, per esempio, gli oppioidi nel dolore severo: penso a pazienti oncologici che hanno difficoltà nella deglutizione. Veniamo al caso Tirosint. La levotiroxina è l’ormone sintetico della tiroide, uno dei farmaci più prescritti al mondo che conosce una nuova vita grazie alla maggiore maneggevolezza data dalla formulazione liquida. Da oggi si può assumere l’ormone tiroideo durante la colazione, senza timore di limitarne l’assorbimento e l’efficacia. Era uno dei problemi legati alla forma tradizionale in compresse. Che risultati state riscontrando? Da un punto di vista commerciale molto buoni, anche se non siamo partiti da tanto. Abbiamo diverse formulazioni: le gocce e la soluzione liquida (Tirosint) e le capsule molli (nome commerciale Tiche). Noi sosteniamo che Tirosint, garantendo un miglior assorbimento anche durante la colazione e non interferendo con gli inibitori di pompa, evita il continuo ricorso a esami diagnostici e visite specialistiche per aggiustare il dosaggio, con un risparmio per il Ssn. Le capsule molli, Tiche, hanno una prerogativa unica: è l’unica levotiroxina disponibile in dodici dosaggi diversi consentendo la massima personalizzazione. In Italia avete 500 dipendenti di cui la metà impegnata negli stabilimenti. Come si divide la produzione tra Cassina de’ Pecchi e Morra de Sanctis? E l’insediamento a Lodi? Morra è una sister company, nata per produrre Flector per l’Europa e gli Usa. È un impianto avveniristico, certificato FDA, che utilizzeremo per il back up produttivo rispetto a Cassina che ha una capacità quasi esaurita. A Lodi c’è un’altra sede, oltre a quella in Svizzera, di R&D per lo studio e lo sviluppo di medical device, integratori e film edibili e la produzione di capsule molli e fiale preriempite. TAGS: Cardioaspirina Sidenal - Delivery - Forma Farmaceutica - IBSA - Omega-3 - Produzione - Revamping - Codice abbonamento: Da AboutPharma and Medical Devices Maggio 2016 134095 Avete cinquantacinque brevetti internazionali esclusivi. Altri in vista? Stiamo lavorando ad alcune idee nel cardiovascolare. Poi stiamo studiando un progetto omnibus di delivery centrato su un sistema transdermico trasversale. Non posso dire di più.