Ciao a tutti, è da un po` di tempo che non vi scriviamo, infatti
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Ciao a tutti, è da un po` di tempo che non vi scriviamo, infatti
Ciao a tutti, è da un po’ di tempo che non vi scriviamo, infatti ultimamente siamo stati piuttosto presi dai nuovi ritmi scanditi dalle giornate primaverili, scusateci ancora cercheremo di rimediare raccontandovi un po’ di cose. Innanzitutto stiamo proseguendo le attività, oltre al catechismo, al dopo-scuola e al laboratorio di cucito, che saranno un po’ riadattati con i campi estivi, alcune di esse ormai giungono al termine, in particolare i corsi d’italiano e informatica, mentre chitarra potrebbe proseguire in vista della preparazione all’animazione liturgica della celebrazione di inaugurazione della Cattedrale di VauDejes, che sarà il 6 settembre. A questo proposito è bene che sappiate che attualmente la chiesa si è trasformata in un vero cantiere, stanno lavorando senza sosta affinché sia pronta per tempo. Non ricordiamo se vi avevamo accennato al nuovo gruppo giovani che si sta formando a Gomsiqe, molti dei ragazzi del villaggio si trovavano già normalmente al pomeriggio per giocare a calcio o bersi qualcosa al bar, mentre con questi momenti insieme, stiamo cercando di formare un gruppo che possa affrontare e approfondire tematiche importanti come il valore della persona, ma non mancano dibattiti che riguardano aspetti e problematiche della nostra quotidianità. Attualmente il gruppo, costituitosi attorno ad aprile, è formato da soli maschi, purtroppo le ragazze di quell’età non sono lasciate libere di partecipare appunto perché ci sono i ragazzi e sono “in età da marito” (ovvero superati i 13-14 anni). Spesso ci chiediamo come farà la società albanese ad affrontare questi problemi, quando da una parte vediamo situazioni che ricordano le campagne ai tempi dei nostri nonni e dall’altra, in particolare nelle città, il panorama è tutt’altro, la modernità è entrata in modo dirompente e talvolta portando ad estremizzare i modelli occidentali, ci chiediamo quali esempi l’Italia e l’Europa stanno proponendo attraverso i mass-media. Tra le cose che possiamo raccontarvi, senza dubbio non vorremmo dimenticarci di un incontro speciale, quando a febbraio in uno dei soliti giri per le visite alle famiglie, ci siamo imbattuti in una piccola casetta, sembrava abbandonata, abbiamo provato a chiamare come si usa qui ‘zoti shpisё’, il padrone di casa, nessuno rispondeva, ma la presenza di un cane ci ha insospettiti. Sul retro ci siamo accorti dell’ingresso in un’altra casa, siamo entrati e in una stanza polverosa abbiamo trovato una donna anziana, con i soliti abiti tradizionali bianchi, anche se i suoi erano completamente sporchi, stava cercando di alimentare il fuoco, era magra. Lula, il suo nome, che significa Fiore, era lì da sola con una malattia che le stava logorando il volto, al punto che presa dalla vergogna non si era più fatta vedere in chiesa. Qualche tempo dopo siamo tornati da lei, poi abbiamo deciso di portarla in ospedale, dove le hanno diagnosticato un tumore. Per altro, per aprire una parentesi, siamo rimasti abbastanza allibiti di fronte alle pessime condizioni igieniche e dal sistema ospedaliero della capitale. Lula ha trascorso qualche giorno con noi, nella nostra casa e speriamo possa tornare presto, perché né la sua famiglia né la sua casa sono in grado di sostenerla. Ci siamo affezionati a lei come ad una nonna, pensiamo che anche lei abbia trovato in noi una famiglia con cui poter stare insieme, infatti ci chiama nipoti. A proposito di famiglie, la nostra si va via via allargando, innanzitutto per la presenza di due ragazzi, Kastriot e Aleks, che fanno qui una piccola esperienza, non sappiamo per quanto tempo e intanto ci aiutano nei lavori di manutenzione della casa. Inoltre da giugno si aggiungerà al nostro gruppo , la famiglia Simonazzi, parte di loro è venuta a trascorrere una settimana “di prova” con noi. Ci sono stati d’aiuto e sono stati un bel modello di ascolto e semplicità per questa comunità. Prima di salutarvi volevamo ricordarvi che ci stiamo preparando ai grandi eventi estivi, una probabile breve permanenza in Kossovo e soprattutto i mitici campi a Gomsiqe. Vi aspettiamo numerosi!! Un abbraccio Elia, Sopi e Sere