BACHECA DEL VOLONTARIATO Raccolta di progetti d`accoglienza
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BACHECA DEL VOLONTARIATO Raccolta di progetti d`accoglienza
BACHECA DEL VOLONTARIATO Raccolta di progetti d’accoglienza per nuovi volontari LA PROPOSTA DI VOLONTARIATO Titolo: CRESCERE NELLA SCUOLA DI TUTTI CHI PROPONE Nome associazione: Associazione San Martino ONLUS Obiettivi e finalità dell’associazione: Dal 1981 l’Associazione San Martino si impegna a promuovere una cultura della solidarietà, dell’accoglienza e della capacità di cambiamento, operando nella formazione e nella promozione sociale con particolare attenzione al mondo giovanile. Nel 1988 ha costituito il CDF, ora CDF Centro di Mediazione Sociale, “nodo di rete” nel campo della formazione relazionale e della promozione della salute. Nel 2008 ha fondato IRDESA, Istituto per la Ricerca Didattico-Educativa e lo Sviluppo dell’Apprendimento. L’Associazione San Martino è associazione di volontariato Onlus, iscritta all’Albo Regionale del Volontariato ed Ente riconosciuto per le attività di prevenzione dalla ASL di Mantova. Aderisce al CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza). E’ socio fondatore del Collegamento Provinciale del Volontariato, del CSVM (Centro Servizi per il Volontariato di Mantova) e del Forum Provinciale del Terzo Settore. Indirizzo della sede dell'associazione: P.zza San Leonardo 1, 46100 Mantova Indirizzo della sede in cui si svolge l’attività di volontariato: l’attività si svolge presso le scuole secondarie di primo grado della città (Alberti, Bertazzolo, Sacchi) Contatti telefonici dell’associazione: 0376 322300 Nome e cognome del tutor di riferimento per l’accoglienza dei potenziali volontari: dott.ssa Cinzia Chesi Contatti telefonici del tutor: 0376322300 - 347 1355533 Contatti e-mail del tutor: [email protected] Quando il tutor è raggiungibile: non ci sono giorni o orari definiti; se la persona non risponde direttamente, lasciate un messaggio in segreteria e sarete ricontattati. COSA SI PROPONE Per quali motivi l’associazione cerca volontari? Il doposcuola si propone come luogo di opportunità didattiche e non solo. Cerca di rispondere all’esigenza di costruire per i ragazzi sia progetti di sostegno scolastico, sia progetti educativi e formativi al di fuori degli ambiti istituzionalmente costituiti, grazie soprattutto all’impegno e alla collaborazione di volontari. Il doposcuola si presenta per gli studenti come un luogo della promozione del benessere, come un luogo di opportunità, per socializzare, per confrontarsi, per essere accompagnati e sostenuti nella loro motivazione nell’affrontare l’esperienza scolastica. È caratterizzante l’attività una specifica attività di tutoring che vede protagonisti gli studenti degli istituti superiori impegnati, in chiave propedeutica e volontaria, come facilitatori dell’apprendimento. L’esperienza del doposcuola diventa così per i ragazzi adolescenti un’opportunità di crescita, un’occasione educativa, un momento di incontro e di relazione con i coetanei e gli adulti. Il doposcuola infatti è il luogo in cui, a partire dal sostegno scolastico, realizzato attraverso strumenti differenti rispetto a quelli propri della scuola, è possibile accompagnare e sostenere i ragazzi nell’affrontare i loro compiti evolutivi, aiutarli nel superare le difficoltà che incontrano, valorizzarne risorse e competenze utili per il successo formativo e per un più ampio benessere personale. Anche per questo, il doposcuola è sostanzialmente un’esperienza fondata sul volontariato. Esiste grazie alla dedizione e all’impegno di numerosi uomini e donne che dedicano le proprie competenze e parte del loro tempo a sostenere ragazzi e ragazze nel loro impegno di costruzione di sé all’interno di una comunità che li accoglie e che li sostiene. Di questa comunità i volontari sono i primi rappresentanti e i primi attori con cui i ragazzi entrano in contatto. Quali attività vengono proposte ai volontari? Attività di tutoring didattico nel doposcuola rivolto agli studenti di origine straniera e non delle scuole secondarie di I grado degli Istituti Comprensivi Mantova 1 - “Levi”, Mantova 2 e Mantova 3. L’attività d’aula è condotta da educatori, da volontari ex-insegnanti con l’intervento di supporto degli studenti di alcuni istituti superiori della città. Momenti di supervisione e confronto con il referente. Per chi opera l’associazione? L’Associazione, attraverso le sue unità operative CDF e IRDESA, privilegia e favorisce lo sviluppo delle capacità di crescita comune attraverso la costruzione condivisa dei significati, l’attenzione al contesto, l’ascolto e la relazione; opera per la promozione dell’autonomia degli adolescenti e dei giovani all’interno dei rapporti educativi; concepisce il gruppo di lavoro come strumento fondamentale per la valorizzazione delle potenzialità dei singoli e per l’espressione delle responsabilità sociali di ognuno; progetta e organizza percorsi formativi personalizzati rispetto le specifiche esigenze degli interlocutori. Giorni e orari e periodo in cui il volontario può svolgere l’attività: Scuola Alberti: martedì e venerdì, orario 14.30-16.00 Scuola Bertazzolo: martedì e giovedì, orario 14.30-16.00 Scuola Sacchi: lunedì e mercoledì, orario 14.30-16.00. (Le sedi sono concordate con la referente dell’Associazione rispetto alle esigenze del doposcuola e a quelle del volontario). MESSAGGI DALL’ASSOCIAZIONE Che volontario cerca l’associazione (rispetto a formazione iniziale, competenze, età minima, carattere…)? Il volontario che cerchiamo è una persona (dai 16 anni in su) con la voglia di mettersi in gioco, di prestare la sua collaborazione ai ragazzini delle scuole secondarie di I grado nello svolgimento dei compiti, disponibile all’accoglienza e all’ascolto dell’altro, paziente, motivato e con un minimo di conoscenze di cultura generale. Perché un cittadino dovrebbe cogliere questa occasione? L’istruzione e la crescita culturale sono i più importanti strumenti di garanzia dei valori democratici e di uguaglianza sociale. Essere o divenire “capaci di apprendere” è la condizione fondamentale per non subire passivamente i cambiamenti. Il doposcuola si propone anche per gli studenti delle scuole superiori, oltre che per i ragazzi delle scuole secondarie di I grado come una sede di “sperimentazione” in cui sondare i propri modi di apprendimento e di “insegnamento” (ovvero, la sperimentazione di un ruolo adulto) in un’elaborazione che consente, nelle forme della “cittadinanza attiva”, di aprirsi al nuovo, agli altri e di crescere.