Dall`oro alla coca I vent`anni sul filo di una superstar

Transcript

Dall`oro alla coca I vent`anni sul filo di una superstar
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MERCOLEDÌ 18 LUGLIO 2012
29
BOXE L’INTERVISTA
De la Hoya
A
HA
DETTO
Dall’oro alla coca
I vent’anni sul filo
di una superstar
S
Su Phil Lo
Greco
«L’ho messo
sotto contratto
perché è
esplosivo e avrà
un grande futuro,
puiace alla gente
e presto potrà
puntare al titolo
mondiale»
Oscar ha avuto tutto ed ha toccato il fondo
«Più della droga è stato l’alcol il mio nemico»
La resa di Oscar De La Hoya il 6
dicembre 2008: battuto da Pacquiao
talento. Prevedo per lui un bel
futuro. E’ un welter che piace
molto alla gente (24-0, ultimo
match sabato scorso vinto per
k.o. al 1˚, ndr) e penso che potrà puntare al titolo mondiale
molto presto».
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MASSIMO LOPES PEGNA
NEW YORK
Per anni la boxe aveva
preso in prestito il suo sorriso
accattivante da divo del cinema: Oscar De La Hoya sembrava l’uomo giusto per rilanciare
uno sport messo al tappeto da
verdetti controversi ed episodi
di cronaca nera. Per anni, lui
aveva risposto a quel s.o.s. annientando i migliori sul ring e
addomesticando i media con il
suo inglese raffinato così poco
da pugile. Era il ragazzo dalle
buone maniere che sul podio di
Barcellona ’92 dedicò l’oro a
sua mamma, morta qualche anno prima, e divenne per tutti il
Golden Boy. Era la macchina
da soldi che avrebbe conquistato sei titoli mondiali in sei differenti categorie di peso e continuato a rimpinguare il suo conto in banca anche con gloriose
sconfitte (Trinidad, Hopkins,
Mosley, Mayweather e Pacquiao). Era l’uomo d’affari capace di aver successo anche come
imprenditore: primo pugile a
diventare promoter, una linea
di abbigliamento trendy, un reality show andato a gonfie vele,
un cd di melodie messicane battuto al Grammy solo da Shakira
e una statua di fronte allo
Staples Center di Los Angeles,
la sua città. L’anno scorso, però, la sua vita era andata in tilt.
In verità, erano anni che trapelavano voci sui suoi eccessi, ma
nel settembre 2011 lo aveva
ammesso pubblicamente. Sei
lunghi minuti di confessione in
tv davanti a milioni di spettatori: «La mia vita è un casino, ho
toccato il fondo 2 anni fa quando ho pensato seriamente di farla finita, ma mi è mancato il coraggio», disse. E aggiunse: «La
mia dipendenza dall’alcol e dal-
E Giorgio Campanella se lo ricorda? Anno 1994, è stato uno
dei pochi a metterla al tappeto.
Ride. «Rammento il suo gancio
sinistro con cui mi colse di sorpresa. Andai giù e rimasi scioccato: proprio non me l’aspettavo. Poi, però, fui bravo a riprendere in mano il match».
S
Su Leo
Messi
Ho una squadra
di calcio a
Houston.
Guardo un
sacco di partite,
e sono super
tifoso di Lionel
Messi. Ma chi
non lo è?
Vent’anni fa vinceva l’oro all’Olimpiade.
«E’ stato in assoluto il momento
più bello della mia carriera:
quella medaglia è il trofeo più
importante che abbia mai vinto. Mi rivedo su quel podio come fosse ieri. A Londra mandiamo un bel team e spero che
qualcun altro possa fare la mia
stessa esperienza».
Nel 2004 De La Hoya re dei superwelter. A destra, oggi come promoter
la scheda
OSCAR DE LA HOYA
39 ANNI
EX CAMPIONE, ORA PROMOTER
Oscar De La Hoya è
nato a Los Angeles il 4-2-’73
da genitori messicani. Dopo
aver vinto l’oro come leggero
ai Giochi ’92, ha concluso la
carriera con 39 vittorie (30
per k.o.) e 6 sconfitte: 6 titoli
mondiali in sei categorie di peso, dai superpiuma ai medi.
la droga hanno finito per distruggermi. La cocaina è un vizio recente, il mio vero nemico
è la bottiglia». Oggi, dopo settimane trascorse in un celebre
centro di Malibù per disintossicarsi, De La Hoya è guarito e ce
lo conferma da Las Vegas. «Sto
bene. Ho trovato il coraggio di
superare i miei problemi e sono
felice di esserci riuscito. Ho rischiato di perdere tutto, inclu-
so mia moglie. Forse altre donne, al suo posto, se ne sarebbero andate».
Ora fra le sue passioni c’è il
golf.
«Quando ho abbandonato il
ring, ho lasciato lo sport che
amavo e quella sensazione di
appagamento che ti dà la vittoria. Con il golf, sono handicap
3, provo le stesse emozioni.
L’idea di tentare la via del professionismo ce l’ho».
L’avversario più duro mai affrontato?
«
E’ vero che l’altro suo grande
amore è il calcio?
«Sono proprietario degli Houston Dynamo, team di Mls. E sono convinto che il soccer sia la
nuova grande opportunità.
Guardo un sacco di partite e sono supertifoso di Lionel Messi.
Ma chi non lo è?».
Ha messo gli occhi su un pugile
italiano, Phil Lo Greco.
«
Con coraggio
ho affrontato e
risolto i problemi:
lo devo anche
a mia moglie
ll golf mi sta
dando adesso
quelle emozioni
che avevo
lasciato sul ring
OSCAR DE LA HOYA
OLIMPIONICO ED EX IRIDATO
«Gli abbiamo fatto firmare un
contratto (insieme alla
Opi2000 dei Cherchi, ndr), perché è un ragazzo esplosivo e di
«Bernard Hopkins. Uno tosto
anche oggi a 47 anni. Ero salito
di peso per la sesta volta: forse
ho pagato quello».
S
Su Floyd
Mayweather
«Ho lavorato con
Floyd per sei
match e penso
sia il numero 1 al
mondo. Ma
Pacquiao è subito
dietro di lui: come
marketing e
pugile»
Perché s’è messo a fare il promoter?
«Per aiutare molti miei colleghi
che per anni si sono fatti sfruttare da gente senza scrupoli. Il
mio è un business, ma cerco di
trattare tutti con rispetto».
Vedremo mai
ther-Pacquiao?
Maywea-
«Lo spero. Ho lavorato con
Floyd per sei match e penso che
sia il numero uno al mondo. Ma
Pacquiao è subito dietro di lui:
come marketing e come pugile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Su Giorgio
Campanella
«Ricordo nel ’94
il suo gancio
sinistro con cui
mi sorprese e
atterrò. Non me
l’aspettavo e fui
bravo a
riprendermi»
BASKET UFFICIALIZZATO L’ADDIO A SIENA DELL’AZZURRO
Aradori è di Cantù
Roma, Goss a un passo
È ufficiale: l’azzurro Pietro
Aradori ha firmato un biennale
per Cantù lasciando dopo due anni di vittorie ma, anche, di utilizzo limitato soprattutto in Europa, Siena. Roma deciderà in queste ore l’allenatore che, a meno
di sorprese, sarà nuovamente
Marco Calvani. Dopo aver chiuso con Bobby Jones, l’Acea è vicinissima a firmare il play-guardia
Phil Goss, che ha chiuso la stagione a Varese (12.3 punti a gara),
dopo averla cominciata in Francia nel Villerubanne.
Caja Ufficiali anche il rinnovo di
Attilio Caja a Cremona, l’arrivo a
Brindisi del play Robert Fultz lo
scorso anno a Teramo, l’ingaggio
di Dusan Sakota, sfortunato pro-
Pietro Aradori, 24 anni CAST
tagonista di un grave infortunio
a Pesaro, da parte di Varese che
ha chiuso anche con l’ala-pivot
Bryant Dunston, nell’utima stagione in Israele al Bnei Hasharon. Ad Avellino, frenata per il
rinnovo di Green, infortunatosi
al ginocchio con la maglia della
Macedonia: si ipotizza uno stop
che va dai 2 ai 4 mesi.
Treviso Ieri a Treviso, Giorgio
Buzzavo, amministratore delegato di Verdesport e presidente storico della Benetton, è tornato sull’esclusione dalla serie A del club
che aveva preso il posto della Pallacanestro Treviso. Spiegando
come la mancata cessione delle
quote della vecchia società alla
nuova, che non ha permesso al
neonato Treviso Basket di affiliarsi nei modi previsti dalla Fip,
sia stata la conseguenza dei tempi strettissimi con cui l’operazione, dopo la marcia indietro di Zago, è stata condotta e non dalla
volontà dei vecchi proprietari. Intanto Ostuni, esclusa dalla LegaDue dal Consiglio Federale, sostiene attravarso Domenico Tanzarella, sindaco e responsabile
del club, di aver ottemperato nei
tempi alle richieste della Fip.
canf
AZZURRI IN DIRETTA
SportItalia fa
centro con l’Italia
Più divertente di una
partita: SportItalia ieri ha
trasmesso in diretta il primo
allenamento degli azzurri a
Folgaria, microfonando
Pianigiani e utilizzando
l’assistente Fioretti come
spalla del telecronista. Il
risultato di questa rivoluzione
è stato un programma
interessante che ha svelato
anche il Pianigiani «segreto»
da allenamento anche se il
c.t. ha ammesso di «essere
stato un po’ meno invasivo
del solito» vista la presenza
delle telecamere. Agli azzurri
si è unito anche Jeff Viggiano,
appena rientrato dagli Usa.
Ora manca solo Hackett.
Taccuino
PROCESSO
EUROPEO UNDER 20
Si apre Baskettopoli
Abass super: Italia ok
Scatta stamattina a Reggio
Calabria il processo denominato
«Baskettopoli», più volte rinviato.
I giudici ascolteranno le parti dell’accusa, cioè il vicequestore aggiunto
Gaetano Di Mauro, allora responsabile della Sezione Operativa della Polizia Postale di Reggio Calabria, che
ha lavorato sulle intercettazioni ambientali, e Roberto Alabiso, procuratore Fip, consulente tecnico nominato dal Pm Maria Luisa Miranda. Principale imputato è l’ex presidente Cia
Giovanni Garibotti, che dovrà rispondere del reato di associazione per
delinquere, abuso d’ufficio e falso
amministrativo in merito all’indagine
condotta fra il 2007 e il 2009 dalla
Procura di Reggio Calabria.
La Nazionale U20 di Sacripanti ha battuto la Spagna 78-76 nella
seconda fase dell’Europeo mettendo un piede nei quarti di finale. Partitone del canturino Awudu Abass, autore di una doppia doppia (24 e 12
rimbalzi di cui 7 offensivi) sostenuto
da Traini (18). Oggi la sfida decisiva
con la Lettonia. Class. gruppo F:
Slovenia 3-0; Turchia 2-1; Spagna,
Italia 2-2; Lituania, Lettonia 1-3.
WALKER&HUNTER (m.i.) Barcellona ha ingaggiato la guardia Marcus
Walker, 26 anni, proveniente dall'Hoverla (Ucr), a Veroli arriva Jimmy
Lee Hunter.
SUMMER (cam. ca.) Luca Vitali, da
ieri in azzurro, è stato Mvp della summer league di Montegnanaro vinta
con Amoroso nella Silvian Heach.