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La Porta Magica
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Titolo originale: The Mental Magick of Basil Horwitz
Testo utilizzato per la traduzione: seconda edizione del 1984 curata da Owen Griffiths e Martin
Breese, pubblicata da Martin Breese Limited, Londra
Titolo dell’edizione italiana: La Magia Mentale di Basil Horwitz
Autore: Basil Horwitz
Traduzione autorizzata di: Marco Fida
Editing: Silvia Niccoletti e Flavio Desideri
Illustrazioni: Eric Mason
Impostazione grafica: Massimiliano Brandoli
Edizioni La Porta Magica s.a.s. di Flavio Desideri e C. - Viale Etiopia, 18 - 00199 Roma
Tel/Fax 06 860 17 02 E-mail: [email protected] - Web: www.laportamagica.it
Seconda edizione settembre 2011
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o
trasmessa in qualsiasi forma senza il permesso scritto dell’Editore.
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PREFAZIONE
Il libro che state per leggere è stato pubblicato in Inghilterra da Martin
Breese nel 1981 e ha avuto un successo che, nel campo dell’editoria magica,
ha dell’incredibile. La prima edizione si è esaurita in pochi mesi e stessa felice sorte ha avuto la seconda, uscita un paio di anni dopo.
Siamo, pertanto, molto lieti di presentare anche al pubblico italiano questo “best seller” internazionale che si affianca al primo lavoro sul mentalismo
pubblicato nel nostro paese e che, con le dovute proporzioni, ha avuto un
successo altrettanto clamoroso; ci riferiamo, ovviamente, a “Confidenze di
un mentalista” di Alfonso Bartolacci.
“The mental magic of Basil Horwitz” è stato tradotto alla lettera, rispettando
lo stile dell’autore ed anche il suo particolare modo di procedere nelle spiegazioni. Quest’ultima caratteristica, dobbiamo avvertire, potrà creare dei problemi di
comprensione per chi, come i lettori delle nostre pubblicazioni, è abituato ad
avere l’effetto, l’occorrente, la preparazione ed il metodo esecutivo, con i relativi
dettagli. Nel libro di Horwitz, invece, sarà necessario leggere ogni parte in cui è
diviso l’esperimento, per avere tutti i particolari che sono distribuiti nei paragrafi
“effetto”, “metodo”, “esecuzione” e “ciò che dite”.
Un’altro chiarimento riguarda un prodotto chiamato “Pritt Buddies” e
che non è ancora in commercio in Italia. In un primo tempo avevamo pensato
di eliminare il gioco nel quale era richiesto il suo uso, poi siamo ritornati sulle
nostre decisioni, pensando che qualche altro prodotto potesse essere utilizzato per lo stesso scopo (ad esempio, il Pongo). Lasciamo al lettore lo stimolo
della ricerca.
Terminiamo quest’introduzione ringraziando Martin Breese e Basil Horwitz
per averci concesso i diritti del libro per l’Italia, Marco Fida per l’accurato
lavoro di traduzione, Massimiliano Brandoli per la parte grafica, Silvia
Niccoletti che ha curato l’impostazione editoriale e, più di ogni altro, l’appassionato di mentalismo che ha acquistato il prodotto finale.
Lamberto Desideri
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PREFAZIONE DELL’EDITORE INGLESE
Conosco Basil Horwitz ormai da alcuni anni e sono sempre rimasto colpito dal suo ingegnoso modo di accostarsi al soggetto del mentalismo. Ha saputo servirsi della magia quale mezzo per raggiungere un considerevole successo finanziario, a Johannesburg, nel Sud Africa, ed è conosciuto come uno dei
più validi agenti assicurativi dell’emisfero australe. Basil vi dirà, se avrete
l’opportunità di incontrarlo, che egli deve il suo successo negli affari proprio
alla sua bravura in campo magico.
Qualche anno fa, Basil mi permise di effettuare due registrazioni audio
del suo materiale e, nelle “Magicassettes” che furono successivamente pubblicate, rivelò per la prima volta, sette dei suoi più preziosi effetti mentali.
Mi mostrò ciascuno di essi e tutti mi lasciarono completamente stupito. Il
test delle buste sigillate non sembra avere alcuna possibile spiegazione. Immaginai che un nuovo principio vi fosse coinvolto... e così era!
Ad un certo punto chiesi a Basil se riteneva opportuno rivelare nelle
“Magicassettes” così tanto materiale tratto direttamente dal suo numero, ma
egli insistette dicendomi: “La magia mi ha dato così tanto che sento di dover
condividere con gli altri miei colleghi il meglio delle mie idee”.
Basil ha interi fascicoli pieni di ritagli di giornale con i resoconti tratti da
questi sette effetti. Questa è la crema del suo repertorio.
Dopo aver ascoltato le due registrazioni, Goodliffe scrisse la recensione
più sotto riportata. È tratta da “Abracadabra Magazine” n. 1786.
In seguito al successo riportato dalle due audiocassette, abbiamo deciso di
pubblicare il materiale in forma scritta per coloro che preferiscono la carta
stampata alle registrazioni. Ovviamente, sarebbe ancora meglio avere sia le
cassette sia il libro.
Owen Griffiths, ben noto autore di testi magici, ha impiegato molte, molte
ore del suo tempo cercando di convertire le registrazioni in questo testo che
state per leggere e a lui va il mio più sincero ringraziamento per la sua gentile
collaborazione.
Ecco la recensione di Goodliffe: “Caspita! Questa è una bomba, circa 110
minuti, ed è il tipo di mentalismo che quarant’anni fa sarebbe stato offerto
esclusivamente ad una ristretta cerchia di iniziati alla somma di 100 dollari
per ciascun effetto! Riconosco che oggi, sia materiale impagabile. Basil
Horwitz è un mentalista sudafricano che ha analizzato i suoi effetti fin nei
minimi particolari, al pari di calibri come Annemann, Berglas e Koran. In
ogni effetto c’è sempre un punto debole: Basil li ha eliminati tutti. Il risultato,
come dicono i titoli, sono sette esperimenti realmente imbattibili. C’era un
effetto sul mercato chiamato “Senza difetti”: eccone sette che meritano la
stessa definizione.
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Mi sento un po’ a disagio, dati i miei rapporti di lavoro con l’editore, nel
pronunciarmi così entusiasta. Capisco che perderò ogni credibilità quando
dico che mi attengo alla politica delle recensioni veritiere.
Credetemi, raccomando questa pubblicazione senza alcuna riserva (ovviamente, a coloro che sanno come usare materiale mentalistico, e che certamente manterranno il segreto).
Ottobre 1981
Martin Breese MMC
CHI È BASIL HORWITZ?
Sono nato in Sud Africa, e sono sempre
stato un appassionato di magia fin dalla mia
infanzia. Mi esibivo a scuola e fui così fortunato di incontrare Cedric Richardson durante il suo soggiorno in Sud Africa: da lui ho
imparato moltissimo.
Cominciai a interessarmi di mentalismo
circa nel 1948 quando i Piddington vennero
in Sud Africa. Mi resi conto dell’impatto che
avevano avuto sul pubblico e scrissi una mia
versione dell’effetto “Just Chance” mentre
altri miei contributi sono apparsi in
“Pabular” e nella rivista di Bascom Jones “Magick Magazine” pubblicata negli Stati Uniti. Nel 1976 misi insieme tre idee e le mostrai a Ken Brooke: egli
ne estrasse i principi basilari e li combinò tra loro per creare e mettere sul
mercato l’effetto “Nemo Six”.
Nel 1960 conobbi Max Collie, un ipnotizzatore, e lo seguii nella sua tournée
attraverso il Sud Africa, nel nord e sud della Rodesia e nell’Africa dell’est.
Ciò mi fece decidere che non avrei mai fatto del mentalismo la mia professione: devi stare in albergo per una notte, passare due giorni in una città sconosciuta e poi fare i bagagli per ripartire di nuovo.
Nel 1964, dopo aver svolto un considerevole studio nel campo della psicologia e dell’ipnosi, decisi di usare queste mie conoscenze per promuovere la
mia carriera negli affari.
Mi rivolsi ad un’importante compagnia di assicurazioni ed essi mi proposero un test che ciascun candidato doveva svolgere. Ovviamente, mi resi conto di quali fossero le domande “chiave”, e di una che in particolare chiedeva:
“Cosa giudica più importante, saper capire o avere ambizione?”. Sapevo che
mi si richiedeva di rispondere “ambizione”, ma io scrissi “saper capire”, e
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ancora oggi credo fermamente che saper capire la gente equivale a sapersi
muovere in mezzo ad essa. Dopo aver completato il test, mi resi conto che mi
avrebbero scartato. Cominciai quindi a stipulare assicurazioni per un’altra
compagnia per circa tre mesi, come agente part time e dopo nove mesi fui
promosso agente a tutti gli effetti. Dopo quattro anni decisi di ritirarmi, ma,
la cosa più importante è che nel 1979 la compagnia mi inviò una lettera in cui
mi si ringraziava per essere stato il miglior produttore del Sud Africa, poiché
avevo realizzato per loro un introito totale di due milioni e mezzo di sterline!
Ho voluto dirvi questo per dimostrarvi come il mentalismo abbia svolto un
ruolo assai importante nella mia carriera professionale. Nel 1964 decisi che
non avrei mai chiesto compensi per le mie esibizioni. Il motivo è che, allo
scopo di poter trattare affari con la gente (specialmente in campo assicurativo), bisogna innanzi tutto creare un’occasione di incontro: o hai buone relazioni in campo affaristico, oppure, se sei un buon giocatore di golf, due o tre
partite la settimana ti faranno incontrare dei potenziali clienti.
Decisi quindi di esibirmi per beneficenza, cercando, allo stesso tempo, di
stabilire contatti con i potenziali acquirenti delle mie polizze: avrei presentato gratis i miei esperimenti, a condizione di poter lasciare un piccolo biglietto
su ciascuna sedia. Sul biglietto c’erano il mio nome ed indirizzo, e uno spazio
per il nome e l’indirizzo dello spettatore, nonché la sua data di nascita. In
assicurazione è di vitale importanza sapere la data di nascita del cliente, e,
allo scopo di poter ottenere questa importante informazione, mi offrivo di
inviare come souvenir, a tutti coloro che avrebbero compilato il cartoncino, il
loro oroscopo. Gli spettatori, sarebbero stati contattati da me personalmente
nei mesi successivi. Ora, che ci crediate o no, il 90% di tutti i miei clienti
derivava proprio da questo contatto iniziale avvenuto durante i miei spettacoli. In questo modo, mi garantivo una quantità praticamente illimitata di
nuova gente da contattare.
Questa idea basilare che vi ho descritto può essere usata nella maggior
parte delle professioni in cui devi vendere qualcosa e hai bisogno di incontrare sempre nuova gente. Ovviamente, la cosa più importante, è che agli occhi
del pubblico, non sarai più uno sconosciuto: l’individuo che contatterai sarà
quindi pronto ad ascoltarti. Non importa quanto grande o meravigliosa sia la
tua idea, se non riesci ad ottenere un colloquio, hai comunque perso. Se invece avranno avuto modo di apprezzarti durante la tua esibizione, saranno più
propensi a riceverti, e, se il prodotto è anche valido, lo compreranno.
A questo punto, potreste chiudere il libro e metterlo via: grazie a quest’unica idea sono diventato uno dei migliori venditori del mio campo. È l’idea
più proficua che abbia mai avuto, e la continua esperienza me lo ha confermato.
In questo libro rivelerò alcuni dei migliori effetti che abbia mai creato per
il mio repertorio. Li ho usati continuamente nei miei spettacoli, sperimentandoli di fronte ad innumerevoli spettatori. Ho voluto chiamarli “Challenges”
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giacché ho cercato di renderli eseguibili anche nelle più stringenti condizioni
di apparente genuinità. Mi sono servito di diversi principi già noti, ma adattandoli caso per caso.
Eccovi quindi, sette effetti tratti dal mio numero di successo. Nel farvene
partecipi, sento in un certo senso di ripagare l’arte magica per tutto ciò di meraviglioso che mi ha dato. Volevo fare qualcosa di diverso: alcuni sostengono che
sia già meraviglioso comprare un libro e riuscire a tirarne fuori anche un solo
effetto. Penso proprio che in questo caso otterrete molto di più. Forse potrei
addirittura sperare che l’idea che vi ho rivelato in questa breve introduzione
possa cambiare la vostra vita così come è avvenuto per la mia.
Se avete domande da rivolgermi a proposito di questi miei effetti, consideratevi pure liberi di scrivermi: Basil Horwitz P.O. Box 868, Johannesburg,
South Africa.
Basil Horwitz
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INDICE
Prefazione
Pag.
3
Prefazione dell’editore inglese
”
4
Chi è Basil Horwitz?
”
5
Challenge Book Test
Challenge Publicity E. S. P.
Challenge Premonition
Challenge Mental Hypnotic Suggestion
Challenge Design
Challenge Psychometry
Challenge Thought
”
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”
”
”
”
”
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