LA VIA FRANCIGENA E

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LA VIA FRANCIGENA E
LA VIA FRANCIGENA E
GLI
“ITINERARI FRANCIGENI DI
MONTAGNA”
SINTESI DEL PROGETTO
di
“Valorizzazione turistica
della Via Francigena e degli
itinerari francigeni di
montagna”
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SINTESI DELLE CONCLUSIONI DEL PROGETTO
Enti firmatari
Comuni
• Agazzano, Alseno, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Calendasco, Caminata,
Castel San Giovanni (capofila), Castell’Arquato, Farini d’Olmo, Fiorenzuola
D’Arda, Gazzola, Gragnano Trebbiense, Gropparello, Lugagnano Val D’Arda,
Morfasso, Nibbiano, Pecorara, Piacenza, Piozzano, Rottofreno, Sarmato,
Travo, Vernasca e Ziano Piacentino
Altri Enti, Istituzioni, operatori privati
• Provincia di Piacenza, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Associazione Europea delle
Vie Francigene, Associazione degli Industriali, Unione Commercianti,
Confesercenti, Coldiretti e Unione Agricoltori – Agriturist
Coordinatore del progetto
• Dott. Giuseppe Cattanei
Scadenza progetto
• 30 settembre 2013
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PIANO OPERATIVO – 1^ fase
Tutte le azioni sono state realizzate
AZIONE 1
Organizzazione di azioni di coinvolgimento degli operatori ed imprenditori del territorio
(riunioni, incontri di coordinamento).
Si sono affiancate a operazioni prettamente tecniche – come, peraltro, richiesto dal piano
operativo sottoscritto – numerose azioni mirate al coinvolgimento degli operatori privati, in
funzione di un loro diretto, e necessario, intervento nella costruzione delle offerte turistiche,
rivolte sia al cd. “turismo privato” che a quello “di gruppo”. In collaborazione diretta anche con le
associazioni di categoria, sono stati organizzati sul territorio numerosi incontri con operatori
turistici privati, per aggiornare questi ultimi sugli sviluppi del progetto in corso. Si è ritenuto
opportuno, inoltre, contattare direttamente tour-operator stranieri, anche attraverso l’appoggio e
l’intervento diretto degli addetti commerciali dei Paesi interessati, nella convinzione che la
conoscenza delle offerte della cosiddetta “Italia minore” sia il naturale completamento dei
tradizionali “gran tour” proposti in questi anni in Italia (Venezia, Milano, Roma, ecc.).
AZIONE 2
Raccolta e messa a sistema degli elementi conoscitivi necessari:
1. documentazione storica e di archivio, attività di ricerca sviluppate sul territorio, confronto con
progetti e piani vigenti;
2. digitalizzazione ed elaborazione dei documenti d’archivio
La conclusione della prima fase dello studio ha portato alla luce, soprattutto nella fase di ricerca
archivistica, una notevole quantità di dati – tra cui centinaia di mappe e carte del territorio –
inediti e indispensabili per dare corso a futuri studi e approfondimenti. Sono stati indagati i fondi
“piacentini” conservati in tre archivi di Stato dell’Italia settentrionale (Piacenza, Parma, Torino). I
risultati di tali indagini sono stati elaborati, digitalizzati e trasferiti su supporto elettronico, in
modo da poter essere utilizzati e consultati più agevolmente da studiosi e cittadini interessati, ma
soprattutto sano serviti per la realizzazione del progetto di valorizzazione delle Via Francigena e
degli itinerari francigeni di montagna.
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La ricerca rappresenta la base storica che supporta il progetto di valorizzazione in chiave turistica
delle “Vie francigene di montagna”. Il DVD è così strutturato:
•
Ogni cartella si riferisce a un Archivio;
•
Le cartelle contengono la digitalizzazione delle mappe e della documentazione di corredo
catalogate;
•
Il materiale archivistico è accompagnato da un apposito indice con un breve regesto del
documento digitalizzato
•
I file contenuti sono 1490
AZIONE 3
Individuazione dei luoghi e degli elementi che costituiscono gli itinerari.
L’individuazione dei luoghi e di tutti gli elementi storici e geografici (eccellenze storico-turistichereligiose) che costituiscono gli itinerari delle Vie Francigene di montagna è stata realizzata tenendo
in considerazione due elementi:
1. I risultati delle ricerche d’archivio e bibliografiche condotte nella Azione 2
2. La corrispondenza degli antichi itinerari con le condizioni attuali del territorio
a precondizione era che i percorsi fossero percorribili anche in auto (seguendo una viabilità non
eccessivamente trafficata, in accordo comunque con le linee guida approvate dalla stessa AEVF).
Tappe dei percorsi individuati e loro varianti
Via dei Feudi Imperiali
•
Pieve Porto Morone – Parpanese – Castel San Giovanni – Seminò – Costola di Vicomarino –
Montalbo – Casa Morganti – San Giorgio – Tassara – Stadera – Pieve di Stadera – Nibbiano
– Pecorara – Sevizzano – Monte Lazzaro – Tamborlani – Cadonica – Mezzano Scotti –
Centomerli – Degara – Morina – Bobbio.
•
Variante. Per arrivare a Montalbo da Castel San Giovanni, è possibile la seguente strada:
Castel San Giovanni – Creta – Luzzano – Vicobarone – Casa Morganti.
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Via delle Rocche
•
San Colombano al Lambro – Soprarivo (Guado di Sigerico) – Santimento – Bastia – Caserma
– Rottofreno – Colombarola – Ponte Tidone – Sarmato – Santuario Madonna di Caravaggio
– Borgonovo V.T. – Bilegno – Castelnovo V.T. – Loc. Spada – Loc. Strà – Pianello – Rocca
d’Olgisio – Pecorara – Brevi – Caprile – Cicogni – Monte Pietra di Corvo – Cadelmonte –
Valle – Brugnoni – Campore – Bobbio.
•
Variante. Da Pianello, si può raggiungere Pecorara, dirigendosi a Trevozzo e poi proseguire
per Nibbiano, da dove si giunge a Pecorara. Da Pecorara si riprende l’itinerario principale.
Via delle Pievi
•
San Colombano al Lambro – Soprarivo (Guado di Sigerico) – Santimento – Bastia – Centora
– Campremoldo di Sotto – Campremoldo di Sopra – Montebolzone – Castano – Verdeto –
Vidiano Soprano – S. Nazzaro di Pavarano – L’Ardara – Caldarola – Costa Filietto – Nosia –
Mezzano Scotti – Centomerli – Degara – Morina – Bobbio.
•
Variante. Da Vidiano si può raggiungere la Pieve di S. Vitale di Pomaro e, scendendo a valle
si giunge alla Chiesa di S. Gabriele di Sotto. Da qui si torna a Vidiano per poi riprendere la
via principale.
Via Guelfa
•
S. Nicolò – Noce – Gragnanino – Gragnano Trebbiense – Casaliggio – Case Nuove di Tuna –
Gazzola – Lisignano – Agazzano – Rezzanello – Monticello – Bobbiano – Caldarola – Costa
Filietto – Nosia – Mezzano Scotti – Centomerli – Degara – Morina – Bobbio.
•
Variante. Giunti a Case Nuove di Tuna si può girare a sx all’incrocio, verso Tuna: Canneto Rivalta - Croara - Statto, dove si incrocia la via romana “Caminus Janue” in località Marchesi
di Scrivellano.
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Caminus Janue I
•
Piacenza – Quarto – Settima – Caratta – Larzano – Ottavello – Niviano – Roveleto Landi –
Pieve Dugliara – Rivergaro – Marchesi di Scrivellano – Buelli – Travo – Caverzago –
Doncetto – Freddezza – Bardughina – Mezzano Scotti - Centomerli – Degara – Morina –
Bobbio.
Caminus Janue II
•
Piacenza – Quarto – Settima – Caratta – Larzano – Ottavello – Niviano – Roveleto Landi –
Pieve Dugliara – Rivergaro – Fabbiano – Mulinazzo – Monte Travaso – Castello di
Montechiaro – Colombarola – Quadrelli – Cernusca – Due Bandiere – Perino - Mezzano
Scotti - Centomerli – Degara – Morina – Bobbio.
Via dei Monasteri I
•
Fiorenzuola d’Arda – Ca Rotta – La Casazza – Lusurasco – Noce Morra – San Lorenzo –
Scartazzini – Castell’Arquato – Lugagnano – Molino Teodoro – Macomero – Mignano –
Gazzola – Taverne – Rabbini – Monastero – Sperongia – Pedina – Salini – Perotti – Valico di
Monte Pelizzone.
Via dei Monasteri II
•
Crocetta – Bacedasco – Case Marchesi – Casa Vecchia – Franchini – Case Barani –
Colombara – Case Riotto – Legatti – Ferrai – Vernasca – Palazzina – Ranca – Dignini –
Madonna di Pione – Monte Canzolino – Case Luneto – Bore – Bocchette di Sette Sorelle –
Monte Croce – Monte Cornale – Case Nuove – Casali – Valico di Monte Pelizzone.
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AZIONE 4
4.1 Censimento e georeferenziazione delle eccellenze storico-culturali-religiose individuate
lungo gli itinerari identificati.
4.2 Censimento e georeferenziazione delle strutture di accoglienza individuate all’interno del
territorio interessato.
METODOLOGIA UTILIZZATA PER LA RACCOLTA DEI DATI

In prima battuta, si sono utilizzati i dati già presenti in rete e quelli inseriti su supporto cartaceo
(guide, cartoguide), e poi, in un secondo tempo, ci si è recati direttamente sui luoghi per una presa
di visione diretta (fotografie e, dove è stato possibile, contatto diretto con i proprietari).

Dati reperiti in rete:
1. Esame dei siti predisposti dagli enti pubblici, o gestiti da enti pubblici, nel corso degli
anni (Provincia, Comuni, IAT);
2. Esame dei siti predisposti dai privati;
3. Incrocio dei dati per rilevare eventuali incongruenze (numeri telefonici,
orari
di
apertura, prezzi e altro). I dati individuati sono stati nella maggior parte dei casi, non
solo incompleti, ma addirittura fuorvianti.
In un secondo momento, una volta depurati i dati raccolti da eventuali incongruenze, si è
proceduto alla loro georeferenziazione. Le indagini sono state effettuate sia nei confronti delle
eccellenze storico-culturali-religiose, individuate lungo gli itinerari identificati, sia nei confronti
delle strutture di accoglienza, individuate all’interno del territorio interessato. Con il termine
“struttura di accoglienza”, ci si è riferiti alle attività turistiche, ricettive e commerciali collegate o
collegabili allo sviluppo turistico del territorio oggetto d’indagine.
Sono stati, infine, incrociati i dati reperiti ed è stata realizzata un database completo di tutte le
informazioni turistiche necessarie per la realizzazione degli itinerari georeferenziati e navigabili in
internet.
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AZIONE 5
Collaborazione alla impostazione del corso per il turismo accessibile che è stato realizzato dalla
Regione Emilia-Romagna
All’interno di questa fase, si è provveduto all’organizzazione del corso per il turismo accessibile,
realizzato direttamente dai funzionari della Regione Emilia-Romagna, il 17 settembre 2013 presso
la sala “Pier Luigi Farnese”, in Palazzo Farnese a Piacenza.
AZIONE 6
Azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento degli operatori in funzione della creazione di
pacchetti di offerta turistica e club di prodotto
Si è lavorato con gli operatori privati per studiare le modalità di costituzione di una rete di imprese
(ATI), che ha come obiettivo finale l’adesione a “club di prodotto”, orientati alla promocommercializzazione del prodotto turistico qui preso in considerazione, lavorando sia sul turismo
individuale che su quello di gruppo, con la realizzazione di PACCHETTI TURISTICI mirati.
PIANO OPERATIVO – 2^ fase
Tutte le azioni sono state realizzate
AZIONE 7
a) Realizzazione di una APP dedicata, scaricabile e navigabile tramite i più diffusi smartphone (iPhone e Android) presenti sul mercato.
b) Coinvolgimento e collaborazione con l’Apt servizi per il raccordo con il portale turistico
regionale e per la promozione nei vari contesti
I dati contenuti nel database realizzato nel corso delle precedenti azioni, sono stati elaborati per la
costruzione di un applicativo (APP) dedicato agli itinerari turistico-culturali lungo le Vie francigene
di montagna. E così, sfruttando le opportunità offerte dai dispositivi mobili, anche i territori meno
conosciuti turisticamente possono beneficiare di una visibilità ad ampio raggio ed entrare a far
parte di un patrimonio culturale più ampio e più facilmente riconosciuto. L’applicativo, prima
ancora che strumento per gli utenti, diventa così un «ferro del mestiere» per gli stessi operatori
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del settore ospitalità, rivolto in particolare ad albergatori, esercenti di aziende agrituristche (ecc.)
e a tutti coloro – aziende, professionisti, appassionati - che si occupano di web e nuove tecnologie
per il turismo.
Da questa azione di cross-marketing tra le diverse vie culturali anche la provincia piacentina,
divenuta nell’ultimo anno un vero e proprio laboratorio sperimentale delle nuove tecnologie per la
promozione turistica, ne trae importante visibilità.
E’ un’opportunità che ricade a pioggia anche sui piccoli comuni della collina e della montagna - con
i loro importanti riferimenti storici, religiosi, culturali - che possono finalmente godere di una
propria visibilità all’interno di una nota via culturale come la Via Francigena, e sui numerosi punti
di interesse collocati lungo gli itinerari delle francigene di montagna, offrendo un valore aggiunto
non indifferente all’esperienza del visitatore. L’applicazione sperimentale open source è in grado
di fornire all'utente informazioni specifiche e personalizzate sul luogo in cui si trova, dai consigli di
viaggio alle guide virtuali, dai percorsi turistici ed enogastronomici, passando per le numerose
iniziative culturali organizzate, mostre, musei e spettacoli tipici.
Per quanto riguarda il secondo punto, si sta procedendo al raccordo con il portale turistico della
Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di potenziare il collocamento sul mercato nazionale e
internazionale delle offerte turistiche costruite nell’ambito del progetto.
AZIONE 8
Organizzazione di iniziative seminariali dirette agli addetti degli enti pubblici ed addetti del
settore turismo, commercio ed agricoltura, finalizzati alla conoscenza e sensibilizzazione delle
potenzialità offerte dal territorio per un migliore approccio nei confronti del turista
Nel corso della realizzazione del progetto, sono stati organizzati sul territorio provinciale alcuni
incontri seminariali rivolti agli operatori turistici privati e pubblici mirati all’approfondimento della
conoscenza del data base completo dei dati sensibili relativi all’accoglienza ed alla ristorazione
provinciale e all’esame delle criticità relative all’accoglienza ed alla gestione del turista,
soprattutto straniero (insufficiente conoscenza delle lingue).
Gli incontri hanno pienamente raggiunto l’obiettivo prefissato: l’acquisizione di base da parte dei
partecipanti di conoscenze, competenze e capacità per la costruzione di un network territoriale
ispirato al brand “La Via Francigena”, in vista di una promozione territoriale integrata, mirata nel
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breve termine all’appuntamento mondiale di Expo 2015 e, nel medio-lungo termine a sviluppare la
crescita costante e non sporadica del turismo (non solo di nicchia) sul territorio considerato.
I contenuti degli incontri hanno riguardato i seguenti argomenti:
1 – approfondimento della conoscenza della Via Francigena e degli itinerari francigeni di montagna
a livello locale, nazionale e internazionale;
2 – conoscenza del nuovo database contenente i dati e la georeferenziazione delle eccellenze
storico-culturali e religiose e delle strutture di accoglienza del territorio. Questo punto è risultato
essenziale affinché gli operatori potessero, finalmente, essere messi nella condizione di
comprendere con esattezza le potenzialità turistiche offerte dal territorio provinciale. Una
conoscenza indispensabile per la costruzione di pacchetti turistici realmente spendibili non solo sul
territorio nazionale, ma anche all’estero;
3 – incontri mirati con tour-operator nazionali e stranieri. Si è puntata l’attenzione soprattutto sul
mercato turistico russo, vista la concomitanza con l’anno incrociato del turismo con la Federazione
Russa, programmato per il 2014. Si è evitato con cura – e a questa scelta riteniamo sia da
attribuire il successo degli incontri – di insegnare agli operatori a svolgere il proprio mestiere
(tentativo, quest’ultimo, che ha portato al fallimento di numerose precedenti esperienze), ma si è
voluto mettere direttamente in contatto i privati con gli operatori del settore. In questo modo, è
stato possibile vagliare criticità e punti di forza del territorio: incontri che verranno ripetuti
periodicamente, anche ben oltre la conclusione di questo progetto.
4 – conoscenza dei principi per una valorizzazione sostenibile del territorio e comprensione delle
trasformazioni e del turismo in atto.
AZIONE 9
Censimento e selezione delle manifestazioni di livello qualitativo a carattere storico,
enogastronomico, religioso, culturale, ecc, ai fini della loro messa in rete e costruzione di un
cartellone coordinato.
Sono state censite le manifestazioni di maggior richiamo organizzate sul territorio considerato.
Con “maggior richiamo” si è voluto intendere quelle che hanno un bacino di utenza sovraprovinciale, mirate ad attirare un pubblico non solo occasionale o locale, ma improntate sulla
promozione del territorio e delle relative offerte turistiche ed eno-gastronomiche, aperte a una
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tipologia di utenza proveniente anche da altre Regioni (con particolare attenzione alla Lombardia,
Liguria, Piemonte e Toscana) e da paesi stranieri. Tra queste manifestazioni, sono stati scelti 5
eventi che possono a buon diritto essere considerati di livello qualitativo superiore agli standard
della zona esaminata.
AZIONE 10
Progettazione di un evento coordinato tra tutti i Comuni del territorio, con il coinvolgimento
diretto ed attivo degli operatori turistici.
L’evento è stato studiato ed elaborato – in collaborazione diretta con gli operatori privati – con lo
scopo di coinvolgere le quattro valli interessate dal progetto, sfruttando la caratteristica tipica
della provincia piacentina, e cioè il suo tradizionale ruolo di crocevia tra Nord Europa e mondo
mediterraneo. E’ nata così l’idea di un “Festival dell’Incontro”, da organizzarsi in 3 week end del
2014 – si è valutato come periodo quello tardo primaverile – con la partecipazione sia delle
amministrazioni pubbliche sia degli operatori privati, senza dimenticare il ruolo fondamentale,
delle associazioni di volontariato quali le Pro Loco e i numerosi comitati di festeggiamento di cui è
ricco il territorio piacentino.
AZIONE 11
Progettazione di pacchetti turistici attraverso affidamento ad Agenzia di viaggi privata;
Stampa depliant;
Offerta di soggiorni a carico del progetto.
In collaborazione con l’agenzia di viaggi individuata, sono state costruite precise offerte turistiche,
sintetizzate nel master plan allegato alla relazione. I pacchetti turistici rispondono alle seguenti
tematiche: 1) accoglienza; 2) shopping; 3) manifestazioni; 4) enogastronomia; 5) religione; 6) ville;
7) sport e benessere; 8) archeologia; 9) borghi; 10) monumenti; 11) castelli e fantasmi; 12) arte.
La struttura dei pacchetti, nuova come concezione, vuole permettere al potenziale turista sia di
costruire un periodo di vacanza seguendo nella loro completezza i sei itinerari proposti dal
progetto, sia “spacchettare” l’offerta per creare direttamente da casa o una volta giunti sul
territorio il proprio viaggio personalizzato.
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Si è ritenuto opportuno, con lo scopo di far conoscere le offerte del territorio direttamente a
giornalisti del settore e a tour operator specializzati, soprattutto esteri, offrire una serie di
soggiorni e di visite guidate in alcune delle strutture censite dal progetto.
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