Sognando Beckham

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Sognando Beckham
Sognando Beckham
Catalogazione
F 218
Collocazione
FILMS
Categoria tematica
Condizione femminile; Rapporto genitori-figli; Minoranze etniche-Conflitti
interculturali-Migrazioni
Origine
Stati Uniti - Gran Bretagna - Germania
Anno
2002
Regia
Gurinder Chadha
Principali interpreti
Parminder K. Nagra (Jesminder 'Jess/Jessie' Bhamra), Keira Knightley (Juliette 'Jules'
Paxton), Jonathan Rhys-Meyers (Joe), Anupam Kher (Mr. Bhamra), Archie Panjabi
(Pinky)
Supporto
DVD
Numero dischi
01
Genere
Commedia
Sceneggiatura
Paul Mayeda Berges, Guljit Bindra, Gurinder Chadha
Musiche
Craig Pruess
Produzione
Deepak Nayar e Gurinder Chadha
Distribuzione
Lucky Red
Durata – dati tecnici
107 minuti, colore
Lingua audio
Italiano, inglese
Lingua sottotitoli
Italiano, italiano per non udenti, inglese
Contenuti extra
Making of – Cucinare “Aloo Gobi” – Trailer italiano – Trailer originale – Clip Musicale
– Suddivisione in n° 16 capitoli – Note e filmografie regia e attori - Interviste
Trama
Jess è una ragazza indiana che vive a Londra con i genitori. Questi vorrebbero che la
figlia si sistemasse con un bravo ragazzo indiano, si laureasse in legge e imparasse a
preparare un ottimo chappati. Ma l'unica cosa che Jess desidera è giocare a calcio bene
come il suo idolo David Beckham. Quando Jules, una sua amica, le propone di entrare
in una squadra di calcio femminile Jess accetta anche se è ben conscia che i suoi
genitori non sarebbero d’accordo.
Critica 1
(…) Una storia divertente, che non diventa mai comica e macchiettistica (…).Si torna
naturalmente con la memoria ad "East is East" di Damien O'Donnell, sebbene le
situazioni estreme della società indiana in Inghilterra siano oggi decisamente risolte, in
nome di una integrazione più armonica e di un rapporto famigliare moderno e
costruttivo. Una commedia dal ritmo spedito, con una protagonista davvero
straordinaria, il cui viso intenso e mobile racconta ancora meglio di quanto non faccia
già la sceneggiatura, i tormenti giovanili nell'inutile tentativo di assecondare i propri e
gli altrui sogni.
Autore critica:Valeria Chiari
Fonte critica: FilmUp.it
Critica 2
Dribbling, scatto e tiro in porta: un film sul calcio dovrebbe un po' somigliargli e
l'attacco di Sognando Beckham, il film che ha catturato l'imprevedibile favore dei
botteghini britannici, inizia comunicandoti questa piacevole impressione. La
protagonista, una giovane di origine indiana che vive con la propria famiglia in
Inghilterra, sogna, come recita il titolo, di militare in campo insieme al noto calciatore
del Manchester United, destreggiandosi in partita come un fuoriclasse. Che sia solo un
sogno, lo spettatore lo capisce ancor prima che la ragazza venga bruscamente risvegliata
dalla routine domestica della sua vita familiare. Il film racconta con humor e ritmo
spedito le sue disavventure: già non è facile sognare di essere un calciatore se non hai il
sesso richiesto dal termine, figuriamoci se appartieni alla midlle class angloindiana e sei
destinata a fare un matrimonio di stordente intensità per poi diventare mamma e cuoca
in servizio permanente effettivo, per tutta la vita. Jess, la protagonista, ha talento e
vocazione sufficienti per allenarsi di nascosto, innamorandosi del giovane coach ed
entrando, per questa ragione, in rotta di collisione con la sua migliore amica in squadra.
Bisticci, equivoci, malintesi, sotterfugi e matrimoni costellano la pellicola fin quando il
tradizionalismo della famiglia e la determinazione della protagonista a non entrare in
conflitto con essa, non trovano, tutto sommato agevolmente, un compromesso. Dai
tempi dell'esordio di uno scrittore come Hanif Kureishi e di film come My Beautiful
Laundrette (passando per East is East), la componente anglopakistana e indiana della
società britannica, ha fatto sentire più volte la sua voce sul grande schermo. Stavolta,
però, per mano della regista Gurinder Chadha (la stessa di Picnic sulla spiaggia) adotta
senza traumi le forme di un mainstream saporito e convenzionale. La protagonista
(Parminder Nagra) recita con il magone impotente di una teenager di provincia, le
caricature dei suoi genitori potrebbero essere quelle di due borghesi di Glasgow
nostalgici delle colonie indiane e gli attori di contorno tendono a mettere i punti
esclamativi dopo ogni battuta: il tutto si svolge come in quelle partite dove un pareggio
di misura assicura un gioco senza pause in campo.(…)
Autore critica: Mario Sesti
Fonte critica: Kwcinema
Libro da cui è stato tratto il
film