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CINEFORUM ESTATE 2013 10 luglio
Il corpo come luogo autentico della relazione
Departures (おくりびと Okuribito, Giappone 2008) di Yojiro Takita; con Masahiro Motoki, Ryoko Hirosue, Tsutomu Yamazaki, Takashi Sasano Daigo Kobayashi è un violoncellista la cui orchestra si è sciolta, lasciandolo senza lavoro. Stanco e privo di speranza, decide di fare ritorno insieme alla moglie alla sua città natale, con l'intento di ricominciare una nuova vita. Là ottiene un incarico come nokanshi, praticamente un becchino. Il suo lavoro consiste nel prendersi cura dei corpi delle persone decedute, pulendoli, sistemandoli e collocandoli nella loro bara, per accompagnarli nell'altro mondo nel miglior modo possibile. Nonostante la moglie e i vicini non nutrano molta stima per ciò che fa, Daigo scopre in questo suo nuovo lavoro ciò che mancava alla sua vita. Vincitore dell’Oscar come “miglior film straniero” e di dieci Japan Academy Prizes (film, regia, attore protagonista, attore non protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura, fotografia, montaggio, mixaggio sonoro, illuminazione) “Il corpo come..” Suggestioni cinematografiche per una ermeneutica anatomica Relatore: Davide Brambilla, seminarista di II Teologia Dottore in Scienze dei Beni Culturali Tesi di laurea in Storia e Critica del Cinema 12 giugno
Il corpo come mezzo di comunicazione e/o di autodistruzione
Il cigno nero (Black Swan, USA 2010) di Darren Aronofsky; con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Winona Ryder, Barbara Hershey Nina, una ballerina di una compagnia di New York soggiogata dalle ambizioni delle madre, vive per la danza, con completa abnegazione. Scelta come prima ballerina per interpretare Il lago dei cigni di Čajkovskij, viene indotta dal coreografo a scoprire il proprio lato oscuro, così che possa incarnare il Cigno Nero con la stessa efficacia con cui incarna la purezza del Cigno Bianco. Sulla strada incontrerà i fantasmi, oltre che della madre e dell’insegnante Leroy, della conturbante compagna Lily, della stella in caduta Beth e, soprattutto, di se stessa. Golden Globe e Oscar a Natalie Portman come “migliore attrice protagonista” su cinque nomination (anche miglior film, regia, fotografia, montaggio.) Premio “Marcello Mastroianni al migliore attore esordiente” a Mila Kunis al Festival di Venezia 2010. 19 giugno
Quattro Oscar come miglior film, regia, attrice protagonista (Swank), attore non protagonista (Freeman) su sette nomination (anche attore protagonista Eastwood, sceneggiatura non originale, montaggio). Due Golden Globe come miglior regia e miglior attrice in un film drammatico. Il corpo come contenitore di una “falsa” identità
Il Diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada, USA 2006) di David Frankel; con Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt, Stanley Tucci, Adrian Grenier, Simon Baker La volubile e crudele Miranda Priestly è un mito della moda: dirige la rivista più venduta e prestigiosa a livello internazionale, Runaway. Andy Sachs, ventitreenne che sogna di diventare scrittrice, accetta di lavorare per lei in cambio di una futura raccomandazione. Da quel momento la sua vita cambierà per sempre trasformandosi in un inferno dove i demoni portano i tacchi a spillo. Golden Globe e nomination all’Oscar a Meryl Streep come “migliore attrice protagonista”. 26 giugno
Il corpo come strumento per modificare e migliorare la realtà
Million Dollar Baby (USA 2004) di Clint Eastwood; con Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman, Jay Baruchel, Lucia Rijker Frankie Dunn ha passato l'esistenza sul ring, allenando tanti pugili. Il suo unico amico è Scrap, anche lui ex-­‐boxeur, con cui gestisce una palestra a Los Angeles. L'arrivo di Maggie Fitzgerald, una ragazza determinata a combattere, cambia le abitudini e l'atteggiamento di Frankie: lui ne farà una campionessa, ma il prezzo che lei dovrà pagare sarà altissimo. 3 luglio
Il corpo come contenitore della “vera” identità
TransAmerica (USA 2005) di Duncan Tucker; con Felicity Huffman, Kevin Zegers, Fionnula Flanagan, Burt Young, Graham Greene Bree è una transessuale che vive a Los Angeles ed è in attesa dell'ultimo intervento, quello che la renderà definitivamente donna. Un giorno riceve la chiamata da un carcere di New York: è Toby, un ragazzo in cerca del padre che non ha mai conosciuto. Bree capisce di essere il padre del ragazzo, nato da un rapporto occasionale avuto ai tempi del college. Per chiudere con il suo passato, Bree decide di incontrarlo e vola a New York. Sarà l’occasione per dare forma alla propria identità una volta per tutte. Golden Globe e nomination all’Oscar a Felicity Huffman (Lynette in Desperate Housewives) come “migliore attrice protagonista”. Nomination al Golden Globe e all’Oscar come “miglior canzone originale” per Travelin’ Thru di Dolly Parton.