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PORTADAS en ITALIANO 2009.qxp:30X21 28/10/09 11:06 Página 6 Cammino del Nord Cammini a Santiago in Galizia NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 05/11/09 9:17 Página 2 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 05/11/09 9:17 Página 3 Il Cammino del Nord L’origine del pellegrinaggio a Santiago seguendo la rotta della costa astur-galaica risale ai momenti immediatamente posteriori alla scoperta della tomba dell’apostolo San Giacomo il Maggiore (verso l’820). I cammini dell’antico regno delle Asturie furono i primi a guidare i pellegrini a Santiago. La rotta della costa godette di una vitalità simile a quella degli altri cammini jacopei “primitivi”, prima che nell’XI e XII secolo i monarchi ispanici potenziassero il Cammino Francese come l’itinerario jacopeo privilegiato, dando vita ai regni cristiani del nord della penisola. Tuttavia, la promozione del Cammino Francese non suppose la decadenza dei cammini astur-galaici, dato che il pellegrinaggio del tratto Leone-Oviedo venne potenziato dalla fine dell’XI secolo. Testo Francisco Singul Coordinamento Ana B. Freire Rosa García Documenti: ostelli e servizi: Pilar Cuíña Rosa Fernández Ana B. Freire Rosa García Coroni Rubio Fotografie Archivio della S.A. de Xestión do Plan Xacobeo Pedro García Tono Arias Consulenza tecnica Dipartimento di Architettura della S.A. de Xestión do Plan Xacobeo Revisione Dori Abuín Carla Fernández-Refoxo Carmo Iglesias Alfonso Salgueiro Il Cammino del Nord non è un cammino costiero locale, per l’uso esclusivo degli asturiani del litorale. Attraverso questa rotta medievale si costituì una corrente jacopea internazionale verso i santuari di Oviedo e Santiago di Compostella, non tanto praticata quanto quella del Cammino Francese, ma con una vitalità verificabile fino al XVIII secolo. Questi pellegrini venivano per terra dalla Francia, o per mare, approdando nei porti baschi e cantabri, procedenti dai paesi atlantici (Inghilterra, Fiandre, Germania e Scandinavia). Dopo di che camminavano verso il santuario di San Salvador di Oviedo e verso la cattedrale di Santiago. Traduzione all’italiano Interlingua Traduccións S.L. Isabel Iglesias Ruiz Arrivati a Castropol, i pellegrini dovevano imbarcare ancora per attraversare la ría di Ribadeo o circondarne il margine destro fino al ponte di Santiago de Abres e arrivare così in terre galiziane. Nell’attualità il ponte dei Santos, tra le Asturie e Ribadeo, ne simplifica l’entrata. Una volta in Galizia, Revisione ed aggiornamento Carraig Linguistic Services Disegno e impaginazione Permuy Asociados Stampa LITONOR D.L.: C 3898-2009 3 Cammino del Nord Alfonso II Il Casto. Liber Testamenctorum (XII secolo). Archivio della Cattedrale di Oviedo NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:16 Página 4 la rotta di pellegrinaggio è ben documentata: partiva dalla frazione di Ribadeo, nel cui porto sbarcavano pure pellegrini, si inoltrava nelle valli di Vilanova de Lourenzá e di Mondoñedo, attraversava le terre alte e piane di Vilalba e di Guitiriz e riceveva l’accoglienza del monastero di Sobrado dos Monxes, prima di unirsi ad Arzúa al Cammino Francese. Poche giornate dopo e sarebbero già stati davanti alla tomba dell’apostolo. Durante il periodo barocco vi furono anche dei pellegrini del Cammino del Nord che scrissero le loro esperienze e i loro itinerari. Jacobo Sobieski (1611), padre del re Giovanni III di Polonia, pellegrinò per il Cammino Francese fino a Leone, prese la biforcazione a Oviedo, si rivolse a Ribadeo seguendo la strada della costa e arrivò a Santiago per il Cammino del Nord. L’italiano Sebastiano Gatti arrivò nel 1698 a Ribadeo via mare e continuò a piedi fino a Santiago seguendo la stessa rotta. Il francese Guglielmo Manier e i suoi compagni di pellegrinaggio scelsero, nel 1726, il Cammino del Nord come itinerario di ritorno in Francia. Nel 1790 il francese Jean Pierre Racq scrisse un racconto spiegando a menadito il suo pellegrinaggio a San Salvador di Oviedo e a Santiago di Compostella per questo stesso Cammino. Tra le migliaia di pellegrini che camminarono verso Santiago seguendo il Cammino Francese fa spicco la figura di San Francesco di Assisi. Secondo la tradizione, egli pellegrinò a San Salvador di Oviedo e a Compostella nel 1214. Alla fine del XV secolo il vescovo armeno Martire di Azerbaigian pellegrinò a Roma e a Santiago; sia per l’andata che per il ritorno scelse il Cammino del Nord, passando per il Paese Basco, la regione di Cantabria, le Asturie e la Galizia. Del XVI secolo esistono due leggende di pellegrini che seguirono una rotta simile: Antonio Lalaing, signore di Montigny (1502) e l’italiano Bartolomeo Fontana (1539). Il tratto galiziano di questa rotta è, nell’attualità, segnalato lungo i suoi 170 chilometri, tra Ribadeo e Santiago, con pietre miliari decorate con la conchiglia del pellegrino realizzata in ceramica e una importante informazione per i pellegrini: il punto chilometrico in cui si trova. Oltre alla freccia gialla delle Associazioni di Amici del Cammino, queste pietre miliari aiutano ad identificare il Cammino senza alcuna difficoltà, essendo ubicati in luoghi strategici, quali bivi e biforcazioni. Sinistra: Ponte sul fiume Arnela Destra: Laguna di Sobrado NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:16 Página 5 Ponte del Pasatiempo. Mondoñedo Isola Pancha. Ribadeo 5 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 7 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 6 Ribadeo – Vilanova de Lourenzá La villa di Ribadeo, nucleo turistico di importanza e capitale del municipio, è il punto di partenza del Cammino del Nord una volta entrati in Galizia. Ribadeo si trova su un poggio naturale che domina la ría e si presenta come la porta d’ingresso della rotta di pellegrinaggio più settentrionale che funge da nesso tra i santuari di Oviedo e di Santiago. La villa di Ribadeo è uno dei punti strategici e turistici più importanti della costa nord e uno dei porti storici della Galizia con maggior tradizione jacopea. In questo senso, va ricordato che dal XIII al XVIII secolo fu considerata come la “difesa del mare Cantabrico”. Casa dei Moreno. Ribadeo Porto di Porcillán. Ribadeo ben potrebbe trattarsi di una strada romana o di un cammino medievale anteriore all’VIII secolo, ancora in uso all’inizio dei pellegrinaggi e in tempi posteriori. All’uscita della villa costiera bisogna dirigersi ad Ove, che conserva intatto un tratto del cammino medievale, per incamminarsi diretti alla parrocchia di Covelas, attraversando i nuclei di Valín e Pastoriza. Del suo nobile passato si conserva un apprezzabile insieme architettonico del basso Medioevo, ma anche moderno: in primo luogo, la chiesa parrocchiale di Santa María do Campo, appartenente in origine al convento francescano fondato, secondo la tradizione, nel 1214 da un discepolo di San Francesco. Del periodo del basso Medioevo, Ribadeo possiede il convento di Santa Chiara, fondato alla fine del XV secolo da suore provenienti da Oviedo, e la cappella della Trinità, del XIV secolo, sita nel belvedere di nome Atalaya. Questo belvedere era parte significativa del sistema difensivo della villa dal XVI al XVIII secolo. I palazzi civili più rappresentativi di Ribadeo sono il Palazzo Comunale, antico edificio neoclassico del marchese di Sargadelos, e la Torre dei Moreno, lussuosa villa di stile liberty ristrutturata che fa adesso le veci di biblioteca pubblica. Il Cammino del Nord conduce, in seguito, a Vilela, passa vicino a Cedofeita (cito facta, uno degli insediamenti dell’alto Medioevo della zona) e prosegue fino a Lourenzá, attraversando una serie di piccoli e bei posti dal pieno carattere tradizionale: Ponte de Arante –dove si alzò un ospedale per pellegrini dal XVI secolo e dove si conserva una interessante cappella di affreschi di quel periodo–, Vilamartín Pequeno, Vilamartín Grande, Gondán e O Corveiro. Uscendo da Ribadeo, la rotta segue il chiamato “Camino Viejo de Lorenzana”, una vecchia strada che appare denominata come antiqua stratta in un diploma del re Silo (774), il che ci indica che 6 7 Cammino del Nord Sinistra: Dipinti murari A Ponte. Ribadeo Destra: Hórreos (depositi di pietra e legno per conservare il racconto) a Ove. Ribadeo NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 8 In alto: Fiume Eo da Santiago de Abres In basso: Cappella di San Marcos di Cadeira Vilanova de Lourenzá, capoluogo del municipio, è una villa con molta storia, dato che le sue strade e piazze si formarono intorno all’accoglienza e la laboriosità del monastero benedettino fondato dal conte don Osorio Gutiérrez (il “Conte Santo”) nel 969. L’attuale monastero di Vilanova de Lourenzá è un grandioso palazzo barocco la cui chiesa fu progettata nel 1732 da Fernando de Casas Novoa, uno dei grandi architetti del barocco galiziano della prima metà del Settecento. La facciata della chiesa tracciata da Casas Novoa tra grosse torri è concepita come un precedente proprio dello stile della celebre facciata dell’Obradoiro della cattedrale di Santiago. Una volta all’interno dell’antica chiesa del monastero di Lourenzá, ricca di pale d’altare e di statue di devozione, il pellegrino può visitare la cappella di Valdeflores (XVIII secolo), dove si trova il sarcofago paleocristiano in marmo del VI secolo che don Osorio Gutiérrez importò nel X secolo da Aquitania (in Francia) perché NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 9 Monastero di Vilanova de Lourenzá diventasse la sua eterna dimora. Il legato barocco di Lourenzá viene arricchito dalla cappella di Nuestra Señora de Valbanera e l’impressionante pala d’altarereliquiario del monastero. Al periodo neoclassico corrispondono la solenne architettura della pala dell’altare maggiore e le sue immagini in legno policromato realizzate dal celebre scultore galiziano José Ferreiro. Le interessanti collezioni del Museo di Arte Sacra (immagini, pittura, oreficeria, arazzi, ecc.) rinforzano il potenziale culturale della villa. Sul tratto Ribadeo-Vilanova di Lourenzá esiste un’alternativa che, durante diversi periodi storici, condusse a Santiago importanti masse di pellegrini. È la variante che trascorre per la zona bassa del fiume Eo e attraversa le frazioni asturiane di Castropol, Vegadeo e Santiago de Abres, nonché il paese di Trabada, appartenente alla provincia di Lugo e di fondazione medievale. La rotta continua per la profondità della valle, dove si trova As Lóngaras, O Porto do Malle, San Esteban y Trapa, dove si unisce al Cammino Vecchio di Lourenzá e raggiunge la capella di San Marcos da Cadeira, nelle vicinanze di Vilanova di Lourenzá. 9 Cammino del Nord Pala d’altare-reliquario della chiesa di Vilanova de Lourenzá Sarcofago del Conde Santo (V secolo-inizio VI d.C.). Cappella di Valdeflores. Chiesa di Vilanova de Lourenzá NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 11 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 10 Vilanova de Lourenzá – Mondoñedo Fonte Vella. Mondoñedo Via di Mondoñedo Nell’uscire da Vilanova di Lourenzá, il vecchio cammino di pellegrinaggio attraversa la valle di Lourenzá e passa per Arroxo, Ogrobe, San Pedro da Torre, Reguengo e San Paio. Il pellegrino può visitare in ognuno di essi le particolari cappelle come quella dedicata alla Madonna di Guadalupe, a Ogrobe. La rotta jacopea del Nord utilizza in questo tratto la strada medievale della “brea”: un asse viario procedente dalle Asturie in direzione a Lugo e a Parga, che entra a Mondoñedo dal quartiere di San Lázaro, attraversando davanti la cappella dello stesso nome. La città di Mondoñedo, dichiarata insieme storico-artistico, è una delle sedi episcopali galiziane di maggior tradizione culturale e uno dei nuclei storici più rilevanti della Galizia. Il Cammino attraversa il quartiere di Os Muiños, dove si trova la cappella di Santiago (1645). Continua per la medievale rúa de Sindín (1328), oggi via Álvaro Cunqueiro, che comunicava con il nucleo urbano di dentro le mura e che, in realtà, era la fine del cammino regale che entrava nella città. Prima di arrivare alla cattedrale, principale edificio della città, i pellegrini potevano lavarsi e bere nella Fonte Vella (1548). La cattedrale di Santa Maria di Mondoñedo (XIII secolo) è di stile romanico con influenze cistercensi. Si costruì con pianta di croce latina a tre navate, crociera e tre absidi nel capocroce di cui ne rimane solo quella centrale. La facciata 10 conserva la sua aria medievale, benché abbastanza ristrutturata nel periodo barocco. Fa spicco in questa facciata romanica il grande rosone gotico che illumina la navata maggiore. La cappella maggiore medievale è circondata dalla navata dell’abside con delle cappelle del XVI secolo. Nel 1769 essa venne decorata da una grande pala d’altare barocca e nel 1773 si coprì di pitture murali all’olio. I tesori artistici della cattedrale sono tanti e di grande qualità. Iniziando dalla navata centrale, bisogna sottolineare le pitture murali site sotto i begli organi barocchi. Questi affreschi sono opera del chiamato Maestro di Mondoñedo e furono dipinti nelle prime decadi del XVI secolo in stile gotico ispano-fiammingo. Dalla parte del vangelo, questi murali rappresentano diversi episodi della vita di San Pietro, mentre sul muro della parte dell’epistola si sviluppa, in vari registri, il drammatico episodio dello Decapitazione degli Innocenti e, nell’estremo destro di questo murale, la Fuga in Egitto. Tali murali furono trasportati qui dopo essere stati strappati dagli antichi muri che chiudevano 11 Cammino del Nord Vista panoramica di Mondoñedo NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 13 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 12 Da sinistra a destra: Chiostro e facciata della cattedrale di Mondoñedo il coro verso le navate laterali. Nel presbitero e nel transetto nord si trovano gli scanni del coro del rinascimento, di notabile interesse. Rosone della cattedrale di Mondoñedo Nell’estremo sud della crociera si apre la porta che comunica con il chiostro della cattedrale. Lì i pellegrini potevano riposare passeggiando sotto i portici prima di continuare la visita del tempio. I tratti di questo chiostro di stile “herreriano” corrispondono al maestro Diego Ibáñez Pacheco, che lo costruì tra il 1636 e il 1641 per commissione del vescovo don Antonio de Valdés e del capitolo della cattedrale. Il chiostro costituisce un solido edificio dalla pianta quadrata, con cortile centrale e di una sola pianta, organizzata con archi a tutto sesto uscenti in balaustre con sfere. L’ordine dorico garantisce il classicismo di questo hortus conclusus che circonda una crociera gotica, l’unico vestigio del chiostro medievale preesistente. La navata dell’abside della cattedrale di Mondoñedo possiede diverse cappelle. La prima a destra è quella del Santissimo Sacramento, nota popolarmente come la cappella della Madonna Inglese. La sua architettura fu concepita nel XIV secolo in stile ogivale e, in origine, era aperta al primitivo chiostro medievale. Al suo interno si conserva una immagine gotica della Madonna, molto amata in città e proveniente dall’Inghilterra della fine del XV secolo. Viene chiamata in due modi: Nostra Signora la Grande o “Madonna Inglese”. Secondo alcuni indizi, pare originaria della cattedrale di San Paolo di Londra. Arrivò in Galizia dopo il 12 Los Picos. Mondoñedo cambiamento anglicano, protetta da un nobile e ricco commerciante britannico John Dutton, che abitava a Viveiro. Una porta situata un po’ più avanti comunica con le stanze che configurano le attuali sale del Museo della Cattedrale e della Diocesi di Mondoñedo. In questo museo si trova un notabile insieme di pezzi d’arte sacra quali l’immagine romanica di Nostra Signora de la Sede (XII secolo), i rilievi inglesi di alabastro che appartenevano alla primitiva pala dell’altare maggiore (XIV secolo), la pala della Maddalena (del XVI, integrata in un rilievo del XIV secolo), diversi dipinti fiamminghi del XVI secolo, tele di Luis Tristán (discepolo di El Greco) dedicati a Santo Tomás de Villanueva, una Immacolata di Roelas (XVII secolo) e diversi oggetti santuari come un arca in mogano con lamine di tartaruga e argento elaborata nelle Filippine alla fine del XVII secolo. In più vi sono anche diverse pergamene di musica gregoriana. A Mondoñedo, altri palazzi storici abbelliscono strade e piazze: la vecchia Casa Consistorial (il Palazzo Comunale, del 1568), la chiesa del convento della Concezione (1716), la chiesa della Virgen de los Remedios (1733), l’Ospedale di San Paolo (1755), il Seminario (1775), il nuovo Comune (XVIII secolo), il palazzo episcopale (XVIII secolo) e la chiesa di Santiago (XIX secolo). Fuori città, da sottolineare il convento di San Martiño de Vilalourente, “Os Picos” (XVIII secolo). 13 Cammino del Nord Madonna Inglese. Cattedrale di Mondoñedo NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 14 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 15 Mondoñedo – Vilalba Si tratta di un itinerario medievale che si forma e si sviluppa in epoca tardiva, durante il basso Medioevo. Questo cammino del basso Medioevo esce da Mondoñedo seguendo le strade Fonte Vella e Rigueira per salire ai piccoli paesi di San Caetano, Valiñadares e Maariz. Il Cammino medievale continua in fondo alla valle bagnato dal fiume Valiñadares, passando per Valiña, Pacios e Lousada. Prosegue fino a Gontán e entra nella villa di Abadín, capoluogo del comune omonimo, sito all’inizio di Terra Chá. In questa villa si conserva ancora dell’epoca medievale la chiesa romanica di Santa María de Abadín, la cui facciata presenta archivolti dorici e un grande rosone che ne illumina la navata. Cimitero di Castromaior A partire da Abadín, il Cammino trascorre per Terra Chá attraverso le parrocchie di Castromaior e Goiriz. Prima arriva a Ponterroxal, passa un ponte medievale sul fiume Arnela, raggiunge Soutomaior Chiesa di Santa Maria di Vilalba e attraversa il magnifico ponte, anche esso medievale di Pontevella, che conduce i pellegrini per un’area spopolata nelle vicinanze di Mámoa e Outeiro. La rotta continua fino a Santiago de Goiriz, prosegue sino ad As Chouzas ed entra a Vilalba, nel cuore di Terra Chá, celebre per la sua gastronomia (castrati e formaggio di San Simón) e incrocio di cammini difeso dalla fortezza degli Andrade, del cui insieme difensivo del XV secolo ne resta la massiccia torre adibita oggi a Parador Nacional de Turismo. Il paese di Vilalba è una fortificazione del XIII sec., per cui suppone che la sua capacità di attrazione come punto economico e commerciale, non emerge fino al XV sec. inoltrato. A partire da questi anni Vilalba già può competere con l’attrazione che la città di Lugo mantiene nella rotta, aiutando a concretizzare un cammino più corto verso Compostela, evitando la deviazione fino alla città della muraglia. 15 Cammino del Nord Torre degli Andrade. Hotel di Vilalba Formaggio di San Simón NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 17 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:17 Página 16 Vilalba – Sobrado Nell’uscire da Vilalba, il Cammino si dirige a Baamonde e a Sobrado dos Monxes, incrociando alcuni cammini reali ben documentati nel XVII secolo e che con tutta probabilità avrebbero ripreso antiche strade medievali. Il tragitto è il seguente: il Cammino esce da Vilalba, attraversa Ponte Rodríguez, Boizán, Gabín, San Xoán de Alba, Pedrouzos, continua fino a Insua, attraversa il ponte di Saa, prosegue fino a Ferreira de Pacios ed entra a Baamonde. I pellegrini erano soliti riposare in questa piccola località e offrivano la loro devozione nella chiesa di Santiago de Baamonde, un’interessante edificazione gotica di metà del XIV Sinistra: Chiesa di Santiago de Baamonde secolo, costruita con elementi di tradizione romanica per quanto riguarda la decorazione scultorea. Nell’atrio ci sono alberi centenari e un calvario formato da tre cruceiros. Si esce da Baamonde dalla strada nazionale N-VI, parallela alla ferrovia e al fiume Parga. Più avanti, per arrivare a Santa Leocadia de Parga, la rotta trascorre attraverso un pittoresco paesaggio che circonda la bella cappella di San Alberte e attraversa il ponte bassomedievale di San Alberte, formato da due archi ogivali staccati da un tagliamare centrale. La cappella è gotica, costruita nella In basso: Ponte di Saa Cappella di Santo Alberte di Parga Fiume Parga 17 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 18 seconda metà del XVI secolo: a navata unica e presbitero a volta di crociera che viene illuminato da un finestrone ogivale. All’esterno spicca la nobiltà della muratura rafforzata da contrafforti e aperta da porte di archi ogivali. Il Cammino prosegue fino a San Breixo de Parga e arriva a Santa Leocadia de Parga. Il Cammino di pellegrinaggio prosegue fino a Carballedo, passa per San Paio de Seixón (Friol), la cui chiesa romanica alzata in mezzo alla pianura conserva la facciata originale, senza il timpano, composta da archivolti dorici decorati con il tema inusuale nel romanico galiziano delle rosette. Sul muro settentrionale un epigrafe informa sull’autore del tempio e sulla data di costruzione: il Maestro Juan e l’anno 1140. Il Cammino continua per Ponte Leijosa e arriva a Santiago de Miraz, dove ancora si alza parte dell’antica fortezza dei Saavedra: una torre con i merli a pianta quadrata del XV secolo, oggi restaurata. Vicino a questa casa-torre si alza la possente fortezza di San Paio de Narla, che nell’attualità alberga la sezione di NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 19 etnografia del Museo Provinciale di Lugo. Dalla sua torre dell’omaggio si può contemplare un impressionante panorama. A quattro chilometri si trova il palazzo-fortezza noto come “Torre de Friol”, originariamente del XIII secolo, che appartenne all’antico lignaggio dei Prado, discendenti dai re di Galizia e di León. Si riprende il Cammino del Nord e si segue sino a Mantelle, Cabana, Ledro, Travesa, Pedramaior e Marco das Pías, limite della provincia di Lugo. A partire da qui, e attraversando Esgueva, si arriva al monastero cistercense di Santa María de Sobrado (Sobrado dos Monxes, A Coruña). Fortezza di San Paio da Narla Ponte di Parga Sinistra: Il Cammino attraverso Santa Leocadia di Parga In basso: Marco das Pías 19 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 20 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 21 Cucina del Monastero di Sobrado dos Monxes Sobrado – Arzúa – Santiago de Compostela Il monastero di Sobrado ha più di mille anni di antichità. Fu fondato come monastero familiare e duplice (per donne e per uomini) nell’anno 952. Durante la seconda metà del X secolo visse un periodo di prosperità sotto i conti di Présaras e di San Pedro de Mezonzo, abate di Sobrado prima di venir nominato vescovo di Santiago. Nel 1142 si integrò all’Ordine del Cister, grande Chiostro del pellegrini. Monastero di Sobrado dos Monxes diffonditrice dei valori dell’accoglienza monastica, il che suppose un appoggio fondamentale al pellegrinaggio. Sobrado fu il primo monastero cistercense di Spagna; la costruzione della grande abbazia si iniziò nel 1150 e nel XVII secolo venne sostituita dell’attuale tempio barocco. Della chiesa medievale sussiste la cappella di San Giovanni (1230), nella crociera nord, la bella sala del capitolo (1215-20) e la cucina del XIII secolo. Il monastero di Sobrado si incorporò alla Congregazione Cistercense di Castiglia nel 1498, nell’ambito della riforma degli ordini religiosi portata a termine dai Re Cattolici, A partire dalla fine del XV secolo ebbe inizio un periodo di profondo rinnovamento che affettò anche alla chiesa e alle dipendenze monastiche. Questa rinnovazione si iniziò dalla costruzione di un nuovo chiostro a partire dal 1560, in sostituzione a quello medievale. Venne realizzato a pianta rettangolare e alzato di due piante di ordine toscano. Monastero di Sobrado dos Monxes 21 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 23 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 22 La sagrestia della chiesa fu anche realizzata in epoca rinascimentale, tracciata seguendo il piano centrale e con squisito gusto classicista dal maestro di Santander Juan de Herrera, chi vi lavora dal 1569 al 1572. Sita nel braccio sud della crociera del tempio, occupa lo spazio delle primitive cappelle aperte di questa parte della chiesa medievale. È di pianta quadrata coperta da una cupola a tutto sesto retta da due trombe a forma di conchiglia di pellegrino e vi si accede da un ingresso a forma di arco trionfale a tutto sesto su dei pilastri ionici. Facciata del monastero di Sobrado dos Monxes Il Seicento sarà il periodo di maggior slancio costruttivo nel monastero di Sobrado. I lavori di rinnovamento si iniziano nel 1623, con la costruzione del chiostro dei Pellegrini, a pianta quadrata e di due piani di altezza, con prospetto di ordini classici sovrapposti: dorico all’interno e ionico sopra. Le dipendenze di questo chiostro annunciano l’interesse del monastero di essere degno ospedale per coloro che passavano per il cenobio seguendo la rotta di Santiago di Compostella. Pochi anni dopo, nel 1630, si diede inizio alle opere di una nuova chiesa del monasterio, la cui costruzione continuò nel 1647, seguendo le nuove indicazioni dell’architetto Pedro Monteagudo, che vi lavorerà fino alla sua morte, avvenuta nel 1700, ove creerà una delle più impressionanti opere di barocco galiziano. Questa bella chiesa a pianta di croce latina mostra uno spettacolare alzato di ordine composto, cupola sulla crociera e una facciata, conclusasi nel 1666, di straordinaria verticalità e di grande plasticità nella decorazione. Chiesa di San Lourenzo de Carelle All’architetto Pedro Monteagudo si deve anche la realizzazione della cappella del Rosario (1673), sita nel transetto nord, configurando un magnifico spazio centrale coperto da cupola su pennacchi. Il suo carattere barocco viene arricchito dagli effetti teatrali che alterano l’ambiente, la decorazione, la disposizione delle pale d’altare e l’illuminazione. I ricchi dettagli ornamentali di questa cappella si realizzano in base a decorazioni in rilievo di grande naturalismo, orchestrati in un programma di esaltazione del trionfo del Rosario sul peccato originale. I monaci cistercensi di Sobrado, dopo i disagi causati dai processi di alienazione dei beni del XIX secolo, nonché il posteriore abbandono dell’edificio, ritornarono nel monastero per ristrutturarlo e ridargli vita. Nell’attualità è del tutto ricuperato e si mostra nel suo antico splendore. 22 Il Cammino attraverso Boimorto Abbandonando l’accoglienza e la sicurezza di Sobrado, la rotta prosegue fino alle località di Vilarchao, O Peruxil e Carelle, dove si può visitare la chiesa di San Lourenzo de Carelle, per raggiungere poi Corredoiras. Dopo aver superato un incrocio di cammini, ci incamminiamo a Boimorto e a Gándara. Il Cammino del Nord si unisce alla fine al Cammino Francese nel municipio di Arzúa, noto per la sua ricchezza di formaggi, dove il Cammino diventa urbano. Vi sono fonti documentali del Duecento che fanno riferimento a questo tratto locale e lo denominano “Cammino di Oviedo”; e ancora oggi questa strada riceve il nome di “rúa do Camiño” (‘strada del Cammino’). In questo modo la infrastruttura viaria e assistenziale del Cammino Nord ritrova suo cammino fratello e insieme si dirigono verso Compostella, la meta sognata. Ad Arzúa si visita la chiesa di Santiago e la cappella della Maddalena, che apparteneva a un altro ospedale per pellegrini oggi scomparso, e, se si ha del tempo a disposizione, si può fare agriturismo nel bel paraggio della diga di Portodemouros. Il Cammino di Santiago si addentra tra prati, querceti ed eucalipti che circondano piccoli villaggi come Calzada, Calle, Ferreiros, Salceda, Brea, Santa Irene –dove si fa una sosta per visitare la sua chiesa– e Rúa, prima di entrare ad Arca, capitale municipale di O Pino, ultimo comune prima di arrivare a Santiago. Nelle terre compostellane, il pellegrino arriva A Lavacolla, passa attraverso le immediatezze dell’aeroporto compostellano e raggiunge il celebre Monte do Gozo –area residenziale per pellegrini e visitatori– e, dalle sue alture, riesce a vedere per la prima volta il profilo della città apostolica e le torri della cattedrale che accoglie la tomba di San Giacomo il Maggiore. 23 Cammino del Nord Pellegrini ad Arzúa NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 24 A Santiago Il Cammino Francese, rotta naturale di ingresso a Santiago (258 m.) dei pellegrini del Cammino del Nord, entra nella zona urbana della città attraversando il quartiere di San Lázaro, diventato una zona di servizi dove si trovano il Palazzo di Congressi e Esposizioni, il palasport, diversi centri amministrativi del Governo galiziano, il Padiglione di Galizia, con una mostra permanente su Galizia e sui Cammini di Santiago. I due palazzi di maggiore rilevanza storica, ma comunque di fattura recente, di questo quartiere sono quello del vecchio lazzaretto (del XIX secolo) e la cappella di San Lazzaro (della metà del XX secolo). Dopo essersi lasciato alle spalle la zona residenziale di Fontiñas, dove si apre una delle maggiori superfici commerciali della città, il pellegrino raggiunge l’antico quartiere e la strada di Os Concheiros, in cui si ubicavano i banchi che vendevano le conchiglie di Santiago (conchiglie di pettine) ai pellegrini appena arrivati. A causa di questa tradizione, i pellegrini vennero pure chiamati popolarmente ‘concheiros’. Il centro storico della città si mostra al pellegrino dalla piccola piazza di San Pietro, dove si alza un “cruceiro” carico di leggende. Scendendo la strada di San Pietro, il bivio della Porta do Camiño (‘la Porta del Cammino’) –di significativo nome– permette al pellegrino di osservare a destra due delle più rappresentative costruzioni della città: l’antico convento di San Domigos de Bonaval –sede del ‘Museo do Pobo Galego’– che alberga la sola NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 25 chiesa gotica della città –sede del ‘Panteón de Galegos Ilustres’– e il Centro Galego de Arte Contemporánea (CGAC), opera dell’architetto portoghese Álvaro Siza, che si è consolidato come uno degli spazi più notevoli dell’arte contemporanea in Spagna. Una volta superata la Porta do Camiño, la rotta entra nel suo ultimo tratto seguendo diverse strade e piazze pedonali. La prima è la strada de Casas Reais, con diversi palazzi di rilievo, e dove si ubicava anticamente la corporazione dei cambiamonete. A sinistra si lascia la piccola ma bella parrocchia neoclassica di A Nosa Señora do Camiño, per passare alcuni metri più in là davanti all’imponente cappella di As Ánimas, ambedue della fine del XVIII secolo e con delle interessanti collezioni che si possono visitare. Il penultimo passo prima di entrare nella basilica passa dalla piazza di Cervantes, il primo grande spazio storico di ritrovo e commercio della città, dove si ubicò il Comune fino alla fine del XVIII secolo. La chiesa parrocchiale di San Bieito do Campo –del XVIII secolo–, pure essa neoclassica, è uno degli edifici più antichi di questa piazza. Da qui, il Cammino Francese ha come sentiero tradizionale quello segue la via di A Acibechería, lascia a destra l’imponente facciata dell’antico monastero di San Martiño Pinario (dei secoli XVII-XVIII), da cui si ha accesso a uno dei più impressionanti chiostri di Galizia, ed entra nella cattedrale dall’antica porta romanica del Paraíso. Questa porta, nota oggi con il nome di A Acibechería, fu sostituita nella seconda metà del XVIII secolo con un’opera di transizione dal barocco al neoclassico. Durante gli Anni Santi Compostellani i pellegrini sono soliti optare per entrare nella basilica dalla Porta Santa, nella piazza della Quintana, che rimane aperta soltanto durante i suddetti anni. San Domingos de Bonaval Piazza della Quintana Piazza dell’Obradoiro Porta Santa della cattedrale NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 26 La città storica Dopo aver visitato la cattedrale compostellana, punto di arrivo e di ritrovo dei pellegrini, la città di Santiago si offre al visitatore in tutto il suo splendore storico, in tutta la sua diversità e dinamismo presenti. L’attuale città di Santiago di Compostella nacque come un piccolo nucleo di monaci custodi intorno al sepolcro dell’Apostolo San Giacomo nel momento della sua scoperta, verso l’anno 820. Lo sviluppo della città nel Medioevo è spettacolare, grazie all’auge europeo dei pellegrinaggi, e diventa, insieme a Gerusalemme e Roma, uno dei tre grandi centri della Cristianità. Palazzo (Pazo) de Raxoi Botafumeiro Dal XV al XIX secolo, la città alterna momenti di dinamismo e di una certa decadenza, al ritmo dei viavai della storia galiziana, spagnola ed europea. I pellegrinaggi perdono peso, ma Santiago si consolida come centro culturale, con la creazione dell’Università, e mantiene la sua influenza religiosa. Questo si riflette sul suo rinnovamento urbano rinascimentale e barocco, così presente e palpitante nei palazzi storici di più rilievo della città. NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 27 La città attuale Santiago vive, dalla seconda metà del XX secolo, un continuo periodo di espansione. Al progressivo rinascere dei pellegrinaggi, che mantengono il loro significato spirituale tradizionale, si aggiunge il singolare e imparabile fascino turistico-culturale del Cammino di Santiago. Negli ultimi anni Santiago, capitale amministrativa della comunità autonoma galiziana, è stata dotata di grandi infrastrutture culturali e turistiche ed ha consolidato la sua proiezione internazionale come centro storico-culturale ed europeista, cosa che viene confermata giorno per giorno dalle migliaia di pellegrini e turisti che, in qualsiasi epoca dell’anno, la visitano. Città dichiarata Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, vuole mantenere in questo nuovo secolo la sua millenaria chiamata allo spirito, alla concordia ed al progresso, attraverso il significato storico del Cammino di Santiago. Nella cattedrale La Cattedrale di Santiago, la cui costruzione ebbe inizio nel 1075, è uno dei grandi monumenti europei, tanto a livello artistico quanto simbolico. Dalla sua origine romanica, ebbe un’evoluzione attraverso i più diversi stili, specie quello barocco, che raggiunse il culmine con la facciata di O Obradoiro (1738-1750). Nel percorrere le navate e il Museo è possibile accedere a un patrimonio tanto singolare quanto diversificato nei contenuti e nei significati. Durante la visita all’insieme della Cattedrale, il pellegrino, di solito, compie un rituale che lo porta alla cappelletta dietro l’altare maggiore per cingere l’apostolo San Giacomo –una scultura di origine romanica– con il tradizionale ‘abbraccio’, e a visitare la cripta dove se ne conservano i resti. La visita al Portico della Gloria forma pure parte di questo rituale, nonché l’assistenza alla messa del pellegrino –a mezzogiorno–, in cui, di frequente, si può presenziare il funzionamento del ‘botafumeiro’, il grande incensiere il cui volo sorprende tutti i visitatori dall’alto della navata del transetto. Dopo essere stato nella Cattedrale, il pellegrino, se dispone delle credenziali che attestino il suo pellegrinaggio a piedi, a cavallo o in bicicletta, può chiedere nell’Ufficio del Pellegrino la ‘compostela’, il documento che accredita il suo pellegrinaggio, concesso dal Capitolo della Cattedrale. A partire da questo momento, si apre davanti a sé, in tutta la sua pienezza, la città di Santiago di Compostella. 27 Cammino del Nord Città della Cultura Centro Galiziano di Arte Contemporanea NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 29 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 28 Piano del centro storico di Santiago 1 Cattedrale - Porta Santa Palazzo di Xelmírez 2 Palazzo di Raxoi 3 Hostal dos Reis Católicos 4 Collegio di San Xerome 5 Chiesa di San Fructuoso 6 Collegio di Fonseca 7 Casa del Capitolo 8 Casa della Conga 9 Casa della Parra 10 Convento di San Paio de Antealtares 11 Monastero di San Martiño Pinario 12 Chiesa di San Martiño Pinario 13 Casa del Deán. Ufficio del Pellegrino 14 15 16 17 18 19 20 Palazzo di Vaamonde Palazzo di Bendaña Chiesa di Santa Mª Salomé Convento di San Francisco Convento del Carme Convento di Santa Clara Chiesa e antico ospedale di San Roque 21 Casa Gotica. Museo dei Pellegrinaggi 22 San Domingos de Bonaval. Museo do Pobo Galego 23 Centro Galego de Arte Contemporánea 24 Facoltà di storia 25 Chiesa dell’Università 26 Chiesa di San Fiz de Solovio 27 Convento e chiesa delle Madri dell’ordine dei Mercedari 28 Collegio di As Orfas 29 Chiesa di San Miguel dos Agros 30 Chiesa di Santa María do Camiño 31 32 33 34 35 36 37 Chiesa di San Bieito do Campo Convento di Santo Agostiño Collegio di San Clemente Cappella Generale di Ánimas Cappella di Santiago Chiesa del Pilar Collegiata de Santa María a Real de Sar Cammino del Nord / Cammino Francese 28 29 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:18 Página 30 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 31 Rete di ostelli A partire dal 1º gennaio 2008, per accedere agli ostelli del pellegrino, bisognerà acquistare in ogni ostello un buono ostello (3 €) che permetterà di utilizzare le installazioni dove è stato comprato il buono durante il periodo di tempo che figura sul retro. Non potrà essere utilizzato in nessun altro ostello e non sarà valido in altre date. In ogni ostello si potrà rimanere una sola notte, fatta eccezione del Monte do Gozo e di San Lázaro, entrambi a Santiago di Compostela ed il numero giornaliero dei pellegrini alloggiati sarà soggetto al numero di letti di cui dispone ogni installazione. L’ordine di preferenza è quello di sempre: pellegrini a piedi, a cavallo, in bicicletta e quelli che viaggiano con una macchina d’appoggio. De sinistra a destra, alberghi di Ribadeo, Lourenzá, Vilalba e Sobrado Una volta acquistato il buono, è imprescindibile conservarlo fino al momento in cui si abbandona l'installazione dal momento che, in caso contrario, i proprietari dello stabile saranno autorizzati ad esigervi di abbandonare l’ostello. Bisognerà lasciare libero l'ostello prima delle 8 di mattina per poter permettere di pulirlo. Rimarrà aperto dalle ore 13.00 alle 22.00. Nel caso in cui arrivi un pellegrino con mobilità ridotta quando l’ostello è al completo, si potrà richiedere la collaborazione delle persone già alloggiate, al fine di sistemarlo nell’installazione. In ogni caso, il pellegrino e, insomma, tutti coloro che vengono a Santiago dispongono di altre alternative all’ora del loro riposo. Diversi centri religiosi e municipali si prendono pure cura del pellegrino, soprattutto nei momenti di maggiore affluenza. Negli ultimi anni è anche sorta, lungo le diverse rotte, una moderna e variegata rete di alberghi e case di agroturismo che diversifica i servizi e le attrattive del Cammino. NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 33 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 32 1. Ribadeo 7. Sobrado dos Monxes 2. Vilanova de Lourenzá 8. Arzúa 3. Mondoñedo 9. Santa Irene 4. Gontán 10. O Pino 5. Vilalba 11. Monte do Gozo 6. Baamonde 12. San Lázaro Ostello Punto d’información del Cammino Gontán Edificio restaurato Gontán, Abadín 26 posti Prossimo ostello, a 22 km (Vilalba) Vilalba Nuovo edificio* Polígono industrial de Vilalba. Zona de la Cruz Roja. Vilalba 48 posti 10 posti per biciclette Prossimo ostello, a 18 km (Baamonde, Begonte) Baamonde Casa restaurata* Carretera Terra Chá, 9. Baamonde. Begonte 94 posti Posti per biciclette Prossimo ostello, a 41 km (Sobrado dos Monxes) Interno dell’ostello di Baamonde Ribadeo Edificio restaurato* Area ricreativa O Cargadeiro. Ribadeo 12 posti 8 posti per biciclette Prossimo ostello, a 30 km (Vilanova de Lourenzá) Vilanova de Lourenzá Edificio restaurato* Campo da Feira, 15. Vilanova de Lourenzá 20 posti 5 posti per biciclette Prossimo ostello, a 8 km (Mondoñedo) Mondoñedo Ristrutturazione della sacrestia della cappella della Venerabile Ordine di San Francesco* San Pedro de Alcántara, s/n. Mondoñedo 28 posti 5 posti per biciclette Prossimo ostello, a 17 km (Gontán, Abadín) 32 Sobrado dos Monxes Zon riaibilitate della “Casa das audiencias” del monastero di Sobrado dos Monxes* Monastero di Sobrado dos Monxes. C/ Convento, s/n. Sobrado dos Monxes 66 posti Prossimo ostello, a 23 km (Arzúa) Arzúa Casa urbana tradizionale restaurata* Cima do Lugar, 6. Arzúa 48 posti 10 posti per biciclette Prossimo ostello, a 17 km (Santa Irene, O Pino) Santa Irene Agriturismo restaurato* Santa Irene. Arca. O Pino 36 posti 5 posti per biciclette Prossimo ostello, a 4 km (Arca, O Pino) O Pino Nuovo edificio* Pedrouzo. Arca. O Pino 126 posti Prossimo ostello, a 15 km (Monte do Gozo, Santiago de Compostela) Monte do Gozo Complesso di edifici di nuova costruzione* Monte do Gozo. Santiago de Compostela 400 posti (800 nell' Anno Santo) 100 posti per biciclette San Lázaro (residenza dei pellegrini) Edificio nuovo* Via San Lázaro, s/n Santiago de Compostela 80 posti Posti per biciclette * Abilitato per invalidi. 33 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 35 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 34 Servizi Comuni Pronto soccorso Ribadeo Vilalba Arzúa Pronto soccorso Pza. de España, 1 Tf.: 982-120701 Fax: 982-130975 [email protected] www.ribadeo.org Pza. da Constitución, 1 Tf.: 982-510305 Fax: 982-511815 [email protected] www.vilalba.org Rúa Santiago, 2 Tf.: 981-500000 Fax: 981-500914 [email protected] www.concellodearzua.org 061 Barreiros Guitiriz O Pino Rúa Vila, 63. San Cosme de Barreiros Tf.: 982-124002 Fax: 982-124110 [email protected] Rúa do Concello, 4 Tf.: 982-370109 Fax: 982-372178 [email protected] Pedrouzo, s/n. Arca Tf.: 981-511002 Fax: 981-511123 [email protected] www.concellodeopino.com Informazione Xacobeo Trabada Begonte Rúa do Concello, 15 Tf.: 982-135011 Fax: 982-135257 Pza. dos Irmáns Souto-Montenegro, 1 Tf.: 982-396143 Fax: 982-396155 [email protected] Vilanova de Lourenzá Friol Pza. do Conde Santo, s/n Tf.: 982-121006 Fax: 982-121506 [email protected] Pza. de España, 1 Tf.: 982-375001 Fax: 982-375206 [email protected] www.lugonet.com/friol Mondoñedo Pza. do Concello, 1 Tf.: 982-524003 Fax: 982-507421 [email protected] www.mondonedo.com Abadín Xeneral Franco, 29 Tf.: 982-508021 Fax: 982-508051 [email protected] [email protected] Emergenza (di qualsiasi tipo, gratuito ed ineternazionale) 112 Ufficio Informazione, Santiago Tf.: 902-332010 Rúa do Vilar, 30-32, piano basso [email protected] Santiago de Compostela Pagina Web Pza. do Obradoiro, s/n Pazo de Raxoi Tf.: 981-542300 Fax: 981-563864 [email protected] www.santiagodecompostela.org www.xacobeo.es Centrale di prenotazione Agriturismo Tf.: 902-200432 [email protected] Offici del Turismo Sobrado dos Monxes Ribadeo Pza. Portal, 1 Tf.: 981-787508 Fax: 981-787577 [email protected] www.sobrado-es.com Rúa Dionisio Gamallo Fierros, s/n Tf.: 982-128689 Lugo Pza. Maior, 27-29 Tf.: 982-231361 Boimorto A Coruña Vilanova, 1 Tf.: 981-516020 Fax: 981-516045 [email protected] Dársena da Mariña, s/n. Tf.: 981-221822 Santiago de Compostela Rúa do Vilar, 30-32, piano basso Tf.: 981-584081 Turgalicia Tf.: 902-200432 Fax: 981-542510 www.turgalicia.es 34 35 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 36 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 37 Cammini a Santiago La scoperta del sepolcro dell’apostolo San Giacomo il Maggiore, agli inizi del IX secolo, generò molto presto una grande corrente di pellegrinaggio verso la sua ubicazione, nel posto dove oggi si alza la città galiziana di Santiago di Compostella. Questa massiva affluenza finì per formare, dai più diversi punti di Europa, una densa rete di itinerari conosciuta, nel suo insieme, come il Cammino di Santiago, o Rotta di San Giacomo. I momenti di maggiore apogeo di questo pellegrinaggio si diedero nell’XI, XII e XIII secoli con la concessione di determinate indulgenze spirituali. Questa corrente si mantenne, con maggiore o minore intensità, lungo i secoli seguenti. Dalla seconda metà del XX secolo, il Cammino di Santiago vive una nuova rinascita internazionale che combina il suo insieme di beni culturali e morali di tradizionale spirituale con un potere di attrazione turistica e diventa luogo di incontro aperto a tutti i tipi di gente e di culture. Tradizionalmente, i periodi di maggiore affluenza di pellegrini e di visitatori del Cammino coincidono con gli Anni Santi Compostellani, che vengono celebrati ogni 6, 5, 6 e 11 anni, ma qualunque anno e momento è idoneo per realizzare un qualche itinerario di questa rotta e per visitarne la città meta, Compostella. 37 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 38 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 39 Cammino di Europa Il Cammino di Santiago generò, lungo i suoi dodici secoli di esistenza, una straordinaria vitalità spirituale, culturale e sociale. E, come conseguenza di esso, nacque la prima grande rete assistenziale di Europa e vennero costruiti monasteri, cattedrali e nuovi nuclei urbani. Dall’incontro di gente della più varia provenienza che questa rotta propiziò nacque una cultura basata sullo scambio aperto di idee e di correnti artistiche e sociali, nonché un dinamismo socioeconomico che favorì, soprattutto durante il Medioevo, lo sviluppo di diverse zone dell’Europa. Le orme del Cammino e dei pellegrini verso Compostella sono riconoscibili in infinità di testimonianze pubbliche e private, in diverse manifestazioni dell’arte o, per esempio, nei più dei mille libri che in queste ultime decadi si sono occupati, in tutto il mondo, di questo sentiero, opera e patrimonio di tutti gli europei. Le principali vie del Cammino di Santiago vennero dichiarate Primo Itinerario Culturale Europeo (1987) dal Consiglio di Europa e Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nei suoi tracciati lungo la Spagna e la Francia (1993 e 1998, rispettivamente) e Premio Principe d’Asturia della Concordia 2004, consegnato dalla Fondazione Principe d’Asturia. NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 41 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:19 Página 40 Barreiros Ferrol La Galizia, il paese di Santiago Xubia Neda Fene Cabanas Pontedeume Miño A Coruña O Burgo Cammino del Sud-Est– Via de la Plata Cammino Portoghese Bruma Ordes Olveiroa A Fonsagrada Miraz Sigüeiro O Pino Boiro Ponte Ulla Catoira Rianxo Caldas de Reis Vilagarcía Ribeira Illa de Vilanova Portas de Arousa Arousa Aguiño O Grove Cambados Barro Pontevedra Arcade Redondela Mos Vigo Cammino Inglese Sarria Triacastela O Cebreiro Silleda Cammino Primitivo Oseira Piñor de Cea San Cristovo de Cea Vilamarín Cambeo Ourense San Cibrao das Viñas Augas Santas O Porriño Tui Taboadela Xunqueira de Ambía Vilar de Barrio Allariz Sandiás A Gudiña Vilavella Laza Xinzo de Limia Campobecerros Monterrei Oímbra Porto da Canda As Vendas da Barreira Verín Chaves Cammini di Santiago in terre galiziane A causa della grande diversità di luoghi di provenienza dei pellegrini, i sei itinerari principali di arrivo da tutta l’Europa cominceranno mano a mano a definirsi sul suolo galiziano. L’itinerario più frequentato e di maggior rilevanza, sia socioeconomica, sia artistica e culturale, é quello denominato Cammino Francese, che entra in Spagna, dalla Francia, attraverso i monti Pirenei, e in Galizia per il mitico valico di O Cebreiro. Ma si possono annoverare altri cinque itinerari che sono diventati importanti nella storia dei pellegrinaggi a Santiago. 40 Cammino del Nord Samos Lalín Castro Rotta del Mare di Arousa e Rio Ulla Cammino di Fisterra-Muxía Palas de Rei Monterroso Portomarín Cualedro Diventata l’attraente meta di un pellegrinaggio che portava al sepolcro del solo apostolo di Cristo seppellito in suolo europeo, insieme a San Pietro, a Roma, a Santiago arriveranno, lungo i secoli, pellegrini di ogni provenienza attraverso i più vari itinerari. Paradavella O Cádavo Arzúa Pobra do Caramiñal Vilaboa Castroverde Porto do Acebo Melide San A Lavacolla Marcos Rúa de Francos Padrón Lestedo Valga Vilabade Lugo Boimorto A Igrexa Negreira Ponte Maceira Santiago di Compostella I difficili tempi dei primi anni del cristianesimo e lo spopolamento di grande parte del Nord della Penisola avrebbero benissimo portato all’oblio il luogo del seppellimento. Tuttavia, verso l’anno 820 vengono scoperti dei resti che le autorità ecclesiastiche e civili ritennero fossero quelli di San Giacomo il Maggiore. Accadde in uno sperduto bosco galiziano e l’evento avrebbe dato luogo alla nascita della città attuale di Santiago di Compostella. Cammino Francese Baamonde Sobrado Cee Corcubión Fisterra Ribadeo Betanzos Abegondo Muxía Dumbría Hospital Arante Trabada Santiago de Abres Abadín Vilalba Viñas Cambre Carral La Penisola Iberica avrebbe formato parte, secondo determinati testi antichi, delle terre dove l’apostolo San Giacomo predicò il cristianesimo. Dopo essere decapitato in Palestina, verso l’anno 44 d.C., i suoi discepoli, secondo la tradizione, trasportarono la sua salma in un vascello diretto verso la Galizia, una delle terre della Penisola dove aveva predicato. Lourenzá Mondoñedo 41 Cammino del Nord NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:20 Página 43 NORTE EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 27/10/09 22:20 Página 42 Sono i Cammini Primitivi e quello del Nord, che raggiunsero grande rilevanza nei primi tempi di questo pellegrinaggio, con due tracciati principali che entravano in Galizia dalle Asturie, provenienti dai Paesi Baschi e da Cantabria; il Cammino Inglese, seguito soprattutto da pellegrini che dal Nord dell’Europa e dalle Isole Britanniche approdavano a porti galiziani quali quelli di A Coruña e Ferrol; il Cammino Portoghese, che dal Sud-Ovest della Galizia seguivano i pellegrini procedenti dal Portogallo; e il Cammino del Sud-Est, attraverso cui si avviavano verso Santiago i pellegrini che, dal Sud e dal Centro della Penisola, seguivano la popolare Via de la Plata, tra Mérida e Astorga, per continuare, attraversando le terre di Ourense, verso Compostella. Si ritiene che siano pure itinerari di Santiago, per la loro simbologia storica, altri due. Sono il Cammino di Fisterra – Muxía, percorso da pellegrini medievali che, dopo aver venerato la tomba apostolica, si sentivano attratti dal viaggio fino al capo di Finisterre, l’estremo occidentale della terra conosciuta in quei tempi, e quella chiamata Rotta del Mare di Arousa e Fiume Ulla, che ricorda l’itinerario che, secondo la tradizione, seguirono i resti mortali dell’Apostolo arrivati via mare in Galizia nel primo secolo dopo Cristo. O Cebreiro. Cammino Francese Oseira. Cammino del Sud-Est – Via de la Plata “Compostela” e credenziale A Coruña. Caminno Inglese 42 43 Cammino del Nord Capo Fisterra. Cammino di Fisterra-Muxía