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Cammino del Nord
Cammini a Santiago
in Galizia
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Il Cammino del Nord
L’origine del pellegrinaggio a Santiago seguendo
la rotta della costa astur-galaica risale ai momenti
immediatamente posteriori alla scoperta della tomba
dell’apostolo San Giacomo il Maggiore (verso l’820).
I cammini dell’antico regno delle Asturie furono i
primi a guidare i pellegrini a Santiago. La rotta della
costa godette di una vitalità simile a quella degli altri
cammini jacopei “primitivi”, prima che nell’XI e XII
secolo i monarchi ispanici potenziassero il Cammino
Francese come l’itinerario jacopeo privilegiato,
dando vita ai regni cristiani del nord della penisola.
Tuttavia, la promozione del Cammino Francese non
suppose la decadenza dei cammini astur-galaici,
dato che il pellegrinaggio del tratto Leone-Oviedo
venne potenziato dalla fine dell’XI secolo.
Testo
Francisco Singul
Coordinamento
Ana B. Freire
Rosa García
Documenti:
ostelli e servizi:
Pilar Cuíña
Rosa Fernández
Ana B. Freire
Rosa García
Coroni Rubio
Fotografie
Archivio della S.A. de Xestión
do Plan Xacobeo
Pedro García
Tono Arias
Consulenza tecnica
Dipartimento di Architettura della
S.A. de Xestión do Plan Xacobeo
Revisione
Dori Abuín
Carla Fernández-Refoxo
Carmo Iglesias
Alfonso Salgueiro
Il Cammino del Nord non è un cammino costiero
locale, per l’uso esclusivo degli asturiani del litorale.
Attraverso questa rotta medievale si costituì una
corrente jacopea internazionale verso
i santuari di Oviedo e Santiago di Compostella,
non tanto praticata quanto quella del
Cammino Francese, ma con una vitalità
verificabile fino al XVIII secolo. Questi pellegrini
venivano per terra dalla Francia, o per mare,
approdando nei porti baschi e cantabri,
procedenti dai paesi atlantici (Inghilterra,
Fiandre, Germania e Scandinavia). Dopo di che
camminavano verso il santuario di San Salvador
di Oviedo e verso la cattedrale di Santiago.
Traduzione all’italiano
Interlingua Traduccións S.L.
Isabel Iglesias Ruiz
Arrivati a Castropol, i pellegrini dovevano imbarcare
ancora per attraversare la ría di Ribadeo o
circondarne il margine destro fino al ponte di
Santiago de Abres e arrivare così in terre galiziane.
Nell’attualità il ponte dei Santos, tra le Asturie e
Ribadeo, ne simplifica l’entrata. Una volta in Galizia,
Revisione ed aggiornamento
Carraig Linguistic Services
Disegno e impaginazione
Permuy Asociados
Stampa
LITONOR
D.L.: C 3898-2009
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Cammino del Nord
Alfonso II Il Casto.
Liber Testamenctorum (XII secolo).
Archivio della Cattedrale di Oviedo
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la rotta di pellegrinaggio è ben documentata: partiva dalla
frazione di Ribadeo, nel cui porto sbarcavano pure pellegrini,
si inoltrava nelle valli di Vilanova de Lourenzá e di Mondoñedo,
attraversava le terre alte e piane di Vilalba e di Guitiriz e riceveva
l’accoglienza del monastero di Sobrado dos Monxes, prima di
unirsi ad Arzúa al Cammino Francese. Poche giornate dopo
e sarebbero già stati davanti alla tomba dell’apostolo.
Durante il periodo barocco vi furono anche dei
pellegrini del Cammino del Nord che scrissero
le loro esperienze e i loro itinerari. Jacobo
Sobieski (1611), padre del re Giovanni III di
Polonia, pellegrinò per il Cammino Francese
fino a Leone, prese la biforcazione a Oviedo,
si rivolse a Ribadeo seguendo la strada della
costa e arrivò a Santiago per il Cammino del
Nord. L’italiano Sebastiano Gatti arrivò nel
1698 a Ribadeo via mare e continuò a piedi
fino a Santiago seguendo la stessa rotta.
Il francese Guglielmo Manier e i suoi
compagni di pellegrinaggio scelsero, nel 1726,
il Cammino del Nord come itinerario di ritorno
in Francia. Nel 1790 il francese Jean Pierre
Racq scrisse un racconto spiegando a
menadito il suo pellegrinaggio a San Salvador
di Oviedo e a Santiago di Compostella per
questo stesso Cammino.
Tra le migliaia di pellegrini che camminarono verso Santiago
seguendo il Cammino Francese fa spicco la figura di
San Francesco di Assisi. Secondo la tradizione, egli pellegrinò
a San Salvador di Oviedo e a Compostella nel 1214. Alla fine
del XV secolo il vescovo armeno Martire di Azerbaigian pellegrinò
a Roma e a Santiago; sia per l’andata che per il ritorno scelse
il Cammino del Nord, passando per il Paese Basco, la regione
di Cantabria, le Asturie e la Galizia. Del XVI secolo esistono
due leggende di pellegrini che seguirono una rotta simile:
Antonio Lalaing, signore di Montigny (1502) e l’italiano
Bartolomeo Fontana (1539).
Il tratto galiziano di questa rotta è, nell’attualità,
segnalato lungo i suoi 170 chilometri,
tra Ribadeo e Santiago, con pietre miliari
decorate con la conchiglia del pellegrino
realizzata in ceramica e una importante
informazione per i pellegrini: il punto
chilometrico in cui si trova. Oltre alla freccia
gialla delle Associazioni di Amici del Cammino,
queste pietre miliari aiutano ad identificare il
Cammino senza alcuna difficoltà, essendo ubicati
in luoghi strategici, quali bivi e biforcazioni.
Sinistra: Ponte sul fiume Arnela
Destra: Laguna di Sobrado
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Ponte del Pasatiempo. Mondoñedo
Isola Pancha. Ribadeo
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Cammino del Nord
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Ribadeo – Vilanova de Lourenzá
La villa di Ribadeo, nucleo turistico di
importanza e capitale del municipio, è il punto
di partenza del Cammino del Nord una volta
entrati in Galizia. Ribadeo si trova su un poggio
naturale che domina la ría e si presenta come
la porta d’ingresso della rotta di pellegrinaggio
più settentrionale che funge da nesso tra
i santuari di Oviedo e di Santiago. La villa di
Ribadeo è uno dei punti strategici e turistici
più importanti della costa nord e uno dei porti
storici della Galizia con maggior tradizione
jacopea. In questo senso, va ricordato che
dal XIII al XVIII secolo fu considerata come
la “difesa del mare Cantabrico”.
Casa dei Moreno. Ribadeo
Porto di Porcillán. Ribadeo
ben potrebbe trattarsi di una strada romana o di un cammino
medievale anteriore all’VIII secolo, ancora in uso all’inizio dei
pellegrinaggi e in tempi posteriori. All’uscita della villa costiera
bisogna dirigersi ad Ove, che conserva intatto un tratto del
cammino medievale, per incamminarsi diretti alla parrocchia
di Covelas, attraversando i nuclei di Valín e Pastoriza.
Del suo nobile passato si conserva un
apprezzabile insieme architettonico del basso
Medioevo, ma anche moderno: in primo luogo,
la chiesa parrocchiale di Santa María do
Campo, appartenente in origine al convento
francescano fondato, secondo la tradizione,
nel 1214 da un discepolo di San Francesco.
Del periodo del basso Medioevo, Ribadeo
possiede il convento di Santa Chiara,
fondato alla fine del XV secolo da suore provenienti da Oviedo,
e la cappella della Trinità, del XIV secolo, sita nel belvedere di
nome Atalaya. Questo belvedere era parte significativa del
sistema difensivo della villa dal XVI al XVIII secolo. I palazzi civili
più rappresentativi di Ribadeo sono il Palazzo Comunale,
antico edificio neoclassico del marchese di Sargadelos,
e la Torre dei Moreno, lussuosa villa di stile liberty ristrutturata
che fa adesso le veci di biblioteca pubblica.
Il Cammino del Nord conduce, in seguito, a Vilela, passa vicino
a Cedofeita (cito facta, uno degli insediamenti dell’alto
Medioevo della zona) e prosegue fino a Lourenzá, attraversando
una serie di piccoli e bei posti dal pieno carattere tradizionale:
Ponte de Arante –dove si alzò un ospedale per pellegrini dal
XVI secolo e dove si conserva una interessante cappella di
affreschi di quel periodo–, Vilamartín Pequeno, Vilamartín
Grande, Gondán e O Corveiro.
Uscendo da Ribadeo, la rotta segue il chiamato “Camino Viejo
de Lorenzana”, una vecchia strada che appare denominata come
antiqua stratta in un diploma del re Silo (774), il che ci indica che
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Cammino del Nord
Sinistra: Dipinti murari
A Ponte. Ribadeo
Destra: Hórreos (depositi di pietra
e legno per conservare il racconto)
a Ove. Ribadeo
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In alto:
Fiume Eo da Santiago de Abres
In basso: Cappella di
San Marcos di Cadeira
Vilanova de Lourenzá, capoluogo del municipio, è una villa con
molta storia, dato che le sue strade e piazze si formarono intorno
all’accoglienza e la laboriosità del monastero benedettino fondato
dal conte don Osorio Gutiérrez (il “Conte Santo”) nel 969.
L’attuale monastero di Vilanova de Lourenzá è un grandioso
palazzo barocco la cui chiesa fu progettata nel 1732 da Fernando
de Casas Novoa, uno dei grandi architetti del barocco galiziano
della prima metà del Settecento. La facciata della chiesa tracciata
da Casas Novoa tra grosse torri è concepita come un precedente
proprio dello stile della celebre facciata dell’Obradoiro della
cattedrale di Santiago.
Una volta all’interno dell’antica chiesa del monastero di Lourenzá,
ricca di pale d’altare e di statue di devozione, il pellegrino può
visitare la cappella di Valdeflores (XVIII secolo), dove si trova il
sarcofago paleocristiano in marmo del VI secolo che don Osorio
Gutiérrez importò nel X secolo da Aquitania (in Francia) perché
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Monastero di Vilanova de Lourenzá
diventasse la sua eterna dimora. Il legato barocco di
Lourenzá viene arricchito dalla cappella di Nuestra
Señora de Valbanera e l’impressionante pala d’altarereliquiario del monastero. Al periodo neoclassico
corrispondono la solenne architettura della pala
dell’altare maggiore e le sue immagini in legno
policromato realizzate dal celebre scultore galiziano
José Ferreiro. Le interessanti collezioni del Museo
di Arte Sacra (immagini, pittura, oreficeria, arazzi, ecc.)
rinforzano il potenziale culturale della villa.
Sul tratto Ribadeo-Vilanova di Lourenzá esiste
un’alternativa che, durante diversi periodi storici,
condusse a Santiago importanti masse di pellegrini.
È la variante che trascorre per la zona bassa del fiume
Eo e attraversa le frazioni asturiane di Castropol,
Vegadeo e Santiago de Abres, nonché il paese di
Trabada, appartenente alla provincia di Lugo e di
fondazione medievale. La rotta continua per la profondità
della valle, dove si trova As Lóngaras, O Porto do Malle,
San Esteban y Trapa, dove si unisce
al Cammino Vecchio di Lourenzá e
raggiunge la capella di San Marcos
da Cadeira, nelle vicinanze di
Vilanova di Lourenzá.
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Cammino del Nord
Pala d’altare-reliquario della chiesa
di Vilanova de Lourenzá
Sarcofago del Conde Santo
(V secolo-inizio VI d.C.). Cappella di
Valdeflores. Chiesa di Vilanova de Lourenzá
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Vilanova de Lourenzá – Mondoñedo
Fonte Vella. Mondoñedo
Via di Mondoñedo
Nell’uscire da Vilanova di Lourenzá, il vecchio
cammino di pellegrinaggio attraversa la valle
di Lourenzá e passa per Arroxo, Ogrobe,
San Pedro da Torre, Reguengo e San Paio.
Il pellegrino può visitare in ognuno di essi
le particolari cappelle come quella dedicata
alla Madonna di Guadalupe, a Ogrobe. La
rotta jacopea del Nord utilizza in questo tratto
la strada medievale della “brea”: un asse viario
procedente dalle Asturie in direzione a Lugo
e a Parga, che entra a Mondoñedo dal
quartiere di San Lázaro, attraversando
davanti la cappella dello stesso nome.
La città di Mondoñedo, dichiarata insieme
storico-artistico, è una delle sedi episcopali
galiziane di maggior tradizione culturale e
uno dei nuclei storici più rilevanti della Galizia.
Il Cammino attraversa il quartiere di Os Muiños,
dove si trova la cappella di Santiago (1645).
Continua per la medievale rúa de Sindín (1328),
oggi via Álvaro Cunqueiro, che comunicava con
il nucleo urbano di dentro le mura e che, in
realtà, era la fine del cammino regale che entrava
nella città. Prima di arrivare alla cattedrale,
principale edificio della città, i pellegrini
potevano lavarsi e bere nella Fonte Vella (1548).
La cattedrale di Santa Maria di Mondoñedo (XIII
secolo) è di stile romanico con influenze
cistercensi. Si costruì con pianta di croce latina
a tre navate, crociera e tre absidi nel capocroce
di cui ne rimane solo quella centrale. La facciata
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conserva la sua aria medievale,
benché abbastanza ristrutturata nel
periodo barocco. Fa spicco in questa
facciata romanica il grande rosone gotico che
illumina la navata maggiore. La cappella maggiore medievale
è circondata dalla navata dell’abside con delle cappelle del XVI
secolo. Nel 1769 essa venne decorata da una grande pala d’altare
barocca e nel 1773 si coprì di pitture murali all’olio. I tesori artistici
della cattedrale sono tanti e di grande qualità.
Iniziando dalla navata centrale, bisogna sottolineare le pitture
murali site sotto i begli organi barocchi. Questi affreschi sono
opera del chiamato Maestro di Mondoñedo e furono dipinti nelle
prime decadi del XVI secolo in stile gotico ispano-fiammingo.
Dalla parte del vangelo, questi murali rappresentano diversi
episodi della vita di San Pietro, mentre sul muro della parte
dell’epistola si sviluppa, in vari registri, il drammatico episodio
dello Decapitazione degli Innocenti e, nell’estremo destro di
questo murale, la Fuga in Egitto. Tali murali furono trasportati
qui dopo essere stati strappati dagli antichi muri che chiudevano
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Cammino del Nord
Vista panoramica
di Mondoñedo
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Da sinistra a destra:
Chiostro e facciata della cattedrale di Mondoñedo
il coro verso le navate laterali.
Nel presbitero e nel transetto
nord si trovano gli scanni del coro
del rinascimento, di notabile interesse.
Rosone della cattedrale
di Mondoñedo
Nell’estremo sud della crociera si apre
la porta che comunica con il chiostro
della cattedrale. Lì i pellegrini potevano
riposare passeggiando sotto i portici
prima di continuare la visita del tempio.
I tratti di questo chiostro di stile “herreriano”
corrispondono al maestro Diego Ibáñez Pacheco,
che lo costruì tra il 1636 e il 1641 per commissione del
vescovo don Antonio de Valdés e del capitolo della cattedrale.
Il chiostro costituisce un solido edificio dalla pianta quadrata,
con cortile centrale e di una sola pianta, organizzata con archi a
tutto sesto uscenti in balaustre con sfere. L’ordine dorico garantisce
il classicismo di questo hortus conclusus che circonda una crociera
gotica, l’unico vestigio del chiostro medievale preesistente.
La navata dell’abside della cattedrale di Mondoñedo possiede
diverse cappelle. La prima a destra è quella del Santissimo
Sacramento, nota popolarmente come la cappella della Madonna
Inglese. La sua architettura fu concepita nel XIV secolo in stile
ogivale e, in origine, era aperta al primitivo chiostro medievale.
Al suo interno si conserva una immagine gotica della Madonna,
molto amata in città e proveniente dall’Inghilterra della fine del
XV secolo. Viene chiamata in due modi: Nostra Signora la Grande
o “Madonna Inglese”. Secondo alcuni indizi, pare originaria della
cattedrale di San Paolo di Londra. Arrivò in Galizia dopo il
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Los Picos. Mondoñedo
cambiamento anglicano, protetta da un nobile e ricco
commerciante britannico John Dutton, che abitava a Viveiro.
Una porta situata un po’ più avanti comunica con le stanze che
configurano le attuali sale del Museo della Cattedrale e della
Diocesi di Mondoñedo. In questo museo si trova un notabile
insieme di pezzi d’arte sacra quali l’immagine romanica di Nostra
Signora de la Sede (XII secolo), i rilievi inglesi di alabastro che
appartenevano alla primitiva pala dell’altare maggiore (XIV secolo),
la pala della Maddalena (del XVI, integrata in un rilievo del
XIV secolo), diversi dipinti fiamminghi del XVI secolo, tele di
Luis Tristán (discepolo di El Greco) dedicati a Santo Tomás de
Villanueva, una Immacolata di Roelas (XVII secolo) e diversi oggetti
santuari come un arca in mogano con lamine di tartaruga
e argento elaborata nelle Filippine alla fine del XVII secolo.
In più vi sono anche diverse pergamene di musica gregoriana.
A Mondoñedo, altri palazzi storici abbelliscono strade e piazze:
la vecchia Casa Consistorial (il Palazzo Comunale, del 1568),
la chiesa del convento della Concezione (1716), la chiesa della
Virgen de los Remedios (1733), l’Ospedale di San Paolo (1755),
il Seminario (1775), il nuovo Comune (XVIII secolo), il palazzo
episcopale (XVIII secolo) e la chiesa di Santiago (XIX secolo).
Fuori città, da sottolineare il convento di San Martiño de
Vilalourente, “Os Picos” (XVIII secolo).
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Cammino del Nord
Madonna Inglese.
Cattedrale di Mondoñedo
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Mondoñedo – Vilalba
Si tratta di un itinerario medievale che si forma e si sviluppa in
epoca tardiva, durante il basso Medioevo.
Questo cammino del basso Medioevo esce da Mondoñedo
seguendo le strade Fonte Vella e Rigueira per salire ai piccoli
paesi di San Caetano, Valiñadares e Maariz. Il Cammino medievale
continua in fondo alla valle bagnato dal fiume Valiñadares,
passando per Valiña, Pacios e Lousada. Prosegue fino a Gontán e
entra nella villa di Abadín, capoluogo del comune omonimo,
sito all’inizio di Terra Chá. In questa villa si conserva ancora
dell’epoca medievale la chiesa romanica di Santa María de Abadín,
la cui facciata presenta archivolti dorici e un grande rosone che ne
illumina la navata.
Cimitero di Castromaior
A partire da Abadín, il Cammino trascorre per Terra Chá attraverso
le parrocchie di Castromaior e Goiriz. Prima arriva a Ponterroxal,
passa un ponte medievale sul fiume Arnela, raggiunge Soutomaior
Chiesa di Santa Maria di Vilalba
e attraversa il magnifico ponte, anche esso
medievale di Pontevella, che conduce
i pellegrini per un’area spopolata nelle vicinanze
di Mámoa e Outeiro. La rotta continua fino a
Santiago de Goiriz, prosegue sino ad As
Chouzas ed entra a Vilalba, nel cuore di Terra
Chá, celebre per la sua gastronomia (castrati e
formaggio di San Simón) e incrocio di cammini
difeso dalla fortezza degli Andrade, del cui
insieme difensivo del XV secolo ne resta la
massiccia torre adibita oggi a Parador
Nacional de Turismo.
Il paese di Vilalba è una fortificazione del XIII
sec., per cui suppone che la sua capacità di
attrazione come punto economico e
commerciale, non emerge fino al XV sec.
inoltrato. A partire da questi anni Vilalba già
può competere con l’attrazione che la città
di Lugo mantiene nella rotta, aiutando a
concretizzare un cammino più corto verso
Compostela, evitando la deviazione fino alla
città della muraglia.
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Cammino del Nord
Torre degli Andrade.
Hotel di Vilalba
Formaggio di San Simón
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Vilalba – Sobrado
Nell’uscire da Vilalba, il Cammino si dirige a
Baamonde e a Sobrado dos Monxes, incrociando
alcuni cammini reali ben documentati nel XVII secolo
e che con tutta probabilità avrebbero ripreso antiche
strade medievali.
Il tragitto è il seguente: il Cammino esce da Vilalba,
attraversa Ponte Rodríguez, Boizán, Gabín, San Xoán
de Alba, Pedrouzos, continua fino a Insua, attraversa
il ponte di Saa, prosegue fino a Ferreira de Pacios ed
entra a Baamonde. I pellegrini erano soliti riposare
in questa piccola località e offrivano la loro devozione
nella chiesa di Santiago de Baamonde,
un’interessante edificazione gotica di metà del XIV
Sinistra: Chiesa di Santiago de Baamonde
secolo, costruita con elementi di
tradizione romanica per quanto
riguarda la decorazione scultorea.
Nell’atrio ci sono alberi centenari e
un calvario formato da tre cruceiros.
Si esce da Baamonde dalla strada
nazionale N-VI, parallela alla
ferrovia e al fiume Parga. Più avanti,
per arrivare a Santa Leocadia de
Parga, la rotta trascorre attraverso
un pittoresco paesaggio che
circonda la bella cappella di
San Alberte e attraversa il ponte
bassomedievale di San Alberte,
formato da due archi ogivali
staccati da un tagliamare centrale.
La cappella è gotica, costruita nella
In basso: Ponte di Saa
Cappella di Santo Alberte di Parga
Fiume Parga
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Cammino del Nord
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seconda metà del XVI secolo: a navata unica e
presbitero a volta di crociera che viene illuminato
da un finestrone ogivale. All’esterno spicca la
nobiltà della muratura rafforzata da contrafforti e
aperta da porte di archi ogivali. Il Cammino
prosegue fino a San Breixo de Parga e arriva a
Santa Leocadia de Parga.
Il Cammino di pellegrinaggio prosegue fino
a Carballedo, passa per San Paio de Seixón
(Friol), la cui chiesa romanica alzata in mezzo
alla pianura conserva la facciata originale,
senza il timpano, composta da archivolti
dorici decorati con il tema inusuale nel
romanico galiziano delle rosette. Sul muro
settentrionale un epigrafe informa
sull’autore del tempio e sulla data di
costruzione: il Maestro Juan e l’anno 1140.
Il Cammino continua per Ponte Leijosa e
arriva a Santiago de Miraz, dove ancora
si alza parte dell’antica fortezza dei
Saavedra: una torre con i merli a pianta
quadrata del XV secolo, oggi restaurata.
Vicino a questa casa-torre si alza la
possente fortezza di San Paio de Narla,
che nell’attualità alberga la sezione di
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etnografia del Museo
Provinciale di Lugo. Dalla
sua torre dell’omaggio si
può contemplare un
impressionante panorama.
A quattro chilometri si
trova il palazzo-fortezza
noto come “Torre de
Friol”, originariamente
del XIII secolo, che
appartenne all’antico
lignaggio dei Prado,
discendenti dai re di
Galizia e di León.
Si riprende il Cammino
del Nord e si segue sino a
Mantelle, Cabana, Ledro,
Travesa, Pedramaior e
Marco das Pías, limite
della provincia di Lugo.
A partire da qui, e
attraversando Esgueva,
si arriva al monastero
cistercense di Santa María
de Sobrado (Sobrado dos
Monxes, A Coruña).
Fortezza di San Paio da Narla
Ponte di Parga
Sinistra: Il Cammino attraverso Santa Leocadia di Parga
In basso: Marco das Pías
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Cammino del Nord
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Cucina del Monastero di Sobrado dos Monxes
Sobrado – Arzúa – Santiago de Compostela
Il monastero di Sobrado ha
più di mille anni di antichità.
Fu fondato come monastero
familiare e duplice (per donne
e per uomini) nell’anno 952.
Durante la seconda metà del
X secolo visse un periodo di
prosperità sotto i conti di
Présaras e di San Pedro de
Mezonzo, abate di Sobrado
prima di venir nominato vescovo
di Santiago. Nel 1142 si integrò
all’Ordine del Cister, grande
Chiostro del pellegrini. Monastero di Sobrado dos Monxes
diffonditrice dei valori dell’accoglienza monastica, il che suppose
un appoggio fondamentale al pellegrinaggio. Sobrado fu il primo
monastero cistercense di Spagna; la costruzione della grande
abbazia si iniziò nel 1150 e nel XVII secolo venne sostituita
dell’attuale tempio barocco. Della chiesa medievale sussiste la
cappella di San Giovanni (1230), nella crociera nord, la bella sala
del capitolo (1215-20) e la cucina del XIII secolo.
Il monastero di Sobrado si incorporò alla Congregazione
Cistercense di Castiglia nel 1498, nell’ambito della riforma
degli ordini religiosi portata a termine dai Re Cattolici, A partire
dalla fine del XV secolo ebbe inizio un periodo di profondo
rinnovamento che affettò anche alla chiesa e alle dipendenze
monastiche. Questa rinnovazione si iniziò dalla costruzione
di un nuovo chiostro a partire dal 1560, in sostituzione a quello
medievale. Venne realizzato a pianta rettangolare e alzato
di due piante di ordine toscano.
Monastero di Sobrado dos Monxes
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Cammino del Nord
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La sagrestia della chiesa fu anche realizzata in epoca
rinascimentale, tracciata seguendo il piano centrale e con squisito
gusto classicista dal maestro di Santander Juan de Herrera, chi vi
lavora dal 1569 al 1572. Sita nel braccio sud della crociera del
tempio, occupa lo spazio delle primitive cappelle aperte di questa
parte della chiesa medievale. È di pianta quadrata coperta da una
cupola a tutto sesto retta da due trombe a forma di conchiglia di
pellegrino e vi si accede da un ingresso a forma di arco trionfale
a tutto sesto su dei pilastri ionici.
Facciata del monastero
di Sobrado dos Monxes
Il Seicento sarà il periodo di maggior slancio costruttivo nel
monastero di Sobrado. I lavori di rinnovamento si iniziano nel 1623,
con la costruzione del chiostro dei Pellegrini, a pianta quadrata e
di due piani di altezza, con prospetto di ordini classici sovrapposti:
dorico all’interno e ionico sopra. Le dipendenze di questo chiostro
annunciano l’interesse del monastero di essere degno ospedale
per coloro che passavano per il cenobio seguendo la rotta di
Santiago di Compostella.
Pochi anni dopo, nel 1630, si diede inizio alle opere di una nuova
chiesa del monasterio, la cui costruzione continuò nel 1647,
seguendo le nuove indicazioni dell’architetto Pedro Monteagudo,
che vi lavorerà fino alla sua morte, avvenuta nel 1700, ove creerà
una delle più impressionanti opere di barocco galiziano. Questa
bella chiesa a pianta di croce latina mostra uno spettacolare alzato
di ordine composto, cupola sulla crociera e una facciata,
conclusasi nel 1666, di straordinaria verticalità e di grande
plasticità nella decorazione.
Chiesa di San Lourenzo
de Carelle
All’architetto Pedro Monteagudo si deve anche la realizzazione
della cappella del Rosario (1673), sita nel transetto nord,
configurando un magnifico spazio centrale coperto da cupola
su pennacchi. Il suo carattere barocco viene arricchito dagli effetti
teatrali che alterano l’ambiente, la decorazione, la disposizione
delle pale d’altare e l’illuminazione. I ricchi dettagli ornamentali
di questa cappella si realizzano in base a decorazioni in rilievo
di grande naturalismo, orchestrati in un programma di
esaltazione del trionfo del Rosario sul peccato originale.
I monaci cistercensi di Sobrado, dopo i disagi causati dai processi
di alienazione dei beni del XIX secolo, nonché il posteriore
abbandono dell’edificio, ritornarono nel monastero per
ristrutturarlo e ridargli vita. Nell’attualità è del tutto ricuperato
e si mostra nel suo antico splendore.
22
Il Cammino attraverso Boimorto
Abbandonando l’accoglienza e la sicurezza di Sobrado, la rotta
prosegue fino alle località di Vilarchao, O Peruxil e Carelle,
dove si può visitare la chiesa di San Lourenzo de Carelle,
per raggiungere poi Corredoiras. Dopo aver superato un
incrocio di cammini, ci incamminiamo a Boimorto e a Gándara.
Il Cammino del Nord si unisce alla fine al Cammino Francese nel
municipio di Arzúa, noto per la sua ricchezza di formaggi,
dove il Cammino diventa urbano. Vi sono fonti documentali
del Duecento che fanno riferimento a questo tratto locale
e lo denominano “Cammino di Oviedo”; e ancora oggi
questa strada riceve il nome di “rúa do Camiño” (‘strada del
Cammino’). In questo modo la infrastruttura viaria e assistenziale
del Cammino Nord ritrova suo cammino fratello e insieme si
dirigono verso Compostella, la meta sognata. Ad Arzúa
si visita la chiesa di Santiago e la cappella della Maddalena,
che apparteneva a un altro ospedale per pellegrini oggi
scomparso, e, se si ha del tempo a disposizione, si può fare
agriturismo nel bel paraggio della diga di Portodemouros.
Il Cammino di Santiago si addentra tra prati, querceti ed eucalipti
che circondano piccoli villaggi come Calzada, Calle, Ferreiros,
Salceda, Brea, Santa Irene –dove si fa una sosta per visitare la sua
chiesa– e Rúa, prima di entrare ad Arca, capitale municipale di
O Pino, ultimo comune prima di arrivare a Santiago.
Nelle terre compostellane, il pellegrino arriva A Lavacolla, passa
attraverso le immediatezze dell’aeroporto compostellano
e raggiunge il celebre Monte do Gozo –area residenziale per
pellegrini e visitatori– e, dalle sue alture, riesce a vedere per
la prima volta il profilo della città apostolica e le torri della
cattedrale che accoglie la tomba di San Giacomo il Maggiore.
23
Cammino del Nord
Pellegrini ad Arzúa
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A Santiago
Il Cammino Francese, rotta naturale di ingresso a Santiago (258 m.)
dei pellegrini del Cammino del Nord, entra nella zona urbana
della città attraversando il quartiere di San Lázaro, diventato una
zona di servizi dove si trovano il Palazzo di Congressi e Esposizioni,
il palasport, diversi centri amministrativi del Governo galiziano,
il Padiglione di Galizia, con una mostra permanente su Galizia
e sui Cammini di Santiago. I due palazzi di maggiore rilevanza
storica, ma comunque di fattura recente, di questo quartiere sono
quello del vecchio lazzaretto (del XIX secolo) e la cappella
di San Lazzaro (della metà del XX secolo).
Dopo essersi lasciato alle spalle la zona residenziale di Fontiñas,
dove si apre una delle maggiori superfici commerciali della città, il
pellegrino raggiunge l’antico quartiere e la strada di Os
Concheiros, in cui si ubicavano i banchi che vendevano le
conchiglie di Santiago (conchiglie di pettine) ai pellegrini appena
arrivati. A causa di questa tradizione, i pellegrini vennero pure
chiamati popolarmente ‘concheiros’.
Il centro storico della città si mostra al pellegrino dalla piccola
piazza di San Pietro, dove si alza un “cruceiro” carico di leggende.
Scendendo la strada di San Pietro, il bivio della Porta do Camiño
(‘la Porta del Cammino’) –di significativo nome– permette al
pellegrino di osservare a destra due delle più rappresentative
costruzioni della città: l’antico convento di San Domigos de
Bonaval –sede del ‘Museo do Pobo Galego’– che alberga la sola
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chiesa gotica della città –sede del ‘Panteón de Galegos Ilustres’–
e il Centro Galego de Arte Contemporánea (CGAC), opera dell’architetto
portoghese Álvaro Siza, che si è consolidato come uno degli spazi più
notevoli dell’arte contemporanea in Spagna.
Una volta superata la Porta do Camiño, la rotta entra nel suo ultimo tratto
seguendo diverse strade e piazze pedonali. La prima è la strada de Casas
Reais, con diversi palazzi di rilievo, e dove si ubicava anticamente la
corporazione dei cambiamonete. A sinistra si lascia la piccola ma bella
parrocchia neoclassica di A Nosa Señora do Camiño, per passare alcuni metri
più in là davanti all’imponente cappella di As Ánimas, ambedue della fine
del XVIII secolo e con delle interessanti collezioni che si possono visitare.
Il penultimo passo prima di entrare nella basilica passa dalla piazza di
Cervantes, il primo grande spazio storico di ritrovo e commercio della
città, dove si ubicò il Comune fino alla fine del XVIII secolo. La chiesa
parrocchiale di San Bieito do Campo –del XVIII secolo–, pure essa
neoclassica, è uno degli edifici più antichi di questa piazza.
Da qui, il Cammino Francese ha come sentiero tradizionale quello segue
la via di A Acibechería, lascia a destra l’imponente facciata dell’antico
monastero di San Martiño Pinario (dei secoli XVII-XVIII), da cui si ha accesso
a uno dei più impressionanti chiostri di Galizia, ed entra nella cattedrale
dall’antica porta romanica del Paraíso. Questa porta, nota oggi con il nome
di A Acibechería, fu sostituita nella seconda metà del XVIII secolo con
un’opera di transizione dal barocco al neoclassico.
Durante gli Anni Santi Compostellani i pellegrini sono soliti optare
per entrare nella basilica dalla Porta Santa, nella piazza della Quintana,
che rimane aperta soltanto durante i suddetti anni.
San Domingos de Bonaval
Piazza della Quintana
Piazza dell’Obradoiro
Porta Santa della cattedrale
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La città storica
Dopo aver visitato la cattedrale compostellana,
punto di arrivo e di ritrovo dei pellegrini, la città
di Santiago si offre al visitatore in tutto il suo
splendore storico, in tutta la sua diversità
e dinamismo presenti.
L’attuale città di Santiago di Compostella
nacque come un piccolo nucleo di monaci
custodi intorno al sepolcro dell’Apostolo San
Giacomo nel momento della sua scoperta,
verso l’anno 820. Lo sviluppo della città nel
Medioevo è spettacolare, grazie all’auge
europeo dei pellegrinaggi, e diventa, insieme
a Gerusalemme e Roma, uno dei tre grandi
centri della Cristianità.
Palazzo (Pazo)
de Raxoi
Botafumeiro
Dal XV al XIX secolo, la città alterna momenti
di dinamismo e di una certa decadenza, al ritmo
dei viavai della storia galiziana, spagnola ed
europea. I pellegrinaggi perdono peso, ma
Santiago si consolida come centro culturale,
con la creazione dell’Università, e mantiene la
sua influenza religiosa. Questo si riflette sul suo
rinnovamento urbano rinascimentale e barocco,
così presente e palpitante nei palazzi storici di
più rilievo della città.
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La città attuale
Santiago vive, dalla seconda metà del XX
secolo, un continuo periodo di espansione.
Al progressivo rinascere dei pellegrinaggi,
che mantengono il loro significato spirituale
tradizionale, si aggiunge il singolare e
imparabile fascino turistico-culturale del
Cammino di Santiago.
Negli ultimi anni Santiago, capitale
amministrativa della comunità autonoma
galiziana, è stata dotata di grandi
infrastrutture culturali e turistiche ed ha
consolidato la sua proiezione internazionale
come centro storico-culturale ed europeista,
cosa che viene confermata giorno per
giorno dalle migliaia di pellegrini e turisti
che, in qualsiasi epoca dell’anno, la visitano.
Città dichiarata Bene Patrimonio
dell’Umanità dall’UNESCO,
vuole mantenere in questo nuovo secolo
la sua millenaria chiamata allo spirito,
alla concordia ed al progresso,
attraverso il significato storico del Cammino
di Santiago.
Nella cattedrale
La Cattedrale di Santiago, la cui costruzione
ebbe inizio nel 1075, è uno dei grandi
monumenti europei, tanto a livello artistico
quanto simbolico. Dalla sua origine romanica,
ebbe un’evoluzione attraverso i più diversi stili,
specie quello barocco, che raggiunse il culmine
con la facciata di O Obradoiro (1738-1750).
Nel percorrere le navate e il Museo è possibile
accedere a un patrimonio tanto singolare quanto
diversificato nei contenuti e nei significati.
Durante la visita all’insieme della Cattedrale,
il pellegrino, di solito, compie un rituale che lo
porta alla cappelletta dietro l’altare maggiore
per cingere l’apostolo San Giacomo –una
scultura di origine romanica– con il tradizionale
‘abbraccio’, e a visitare la cripta dove se ne
conservano i resti. La visita al Portico della
Gloria forma pure parte di questo rituale,
nonché l’assistenza alla messa del pellegrino
–a mezzogiorno–, in cui, di frequente, si può
presenziare il funzionamento del ‘botafumeiro’,
il grande incensiere il cui volo sorprende tutti
i visitatori dall’alto della navata del transetto.
Dopo essere stato nella Cattedrale,
il pellegrino, se dispone delle credenziali che
attestino il suo pellegrinaggio a piedi, a cavallo
o in bicicletta, può chiedere nell’Ufficio del
Pellegrino la ‘compostela’, il documento che
accredita il suo pellegrinaggio, concesso dal
Capitolo della Cattedrale. A partire da questo
momento, si apre davanti a sé, in tutta la sua
pienezza, la città di Santiago di Compostella.
27
Cammino del Nord
Città della Cultura
Centro Galiziano di Arte Contemporanea
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Piano del centro storico di Santiago
1 Cattedrale - Porta Santa Palazzo di Xelmírez
2 Palazzo di Raxoi
3 Hostal dos Reis Católicos
4 Collegio di San Xerome
5 Chiesa di San Fructuoso
6 Collegio di Fonseca
7 Casa del Capitolo
8 Casa della Conga
9 Casa della Parra
10 Convento di San Paio de Antealtares
11 Monastero di San Martiño Pinario
12 Chiesa di San Martiño Pinario
13 Casa del Deán. Ufficio del Pellegrino
14
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16
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18
19
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Palazzo di Vaamonde
Palazzo di Bendaña
Chiesa di Santa Mª Salomé
Convento di San Francisco
Convento del Carme
Convento di Santa Clara
Chiesa e antico ospedale di San Roque
21 Casa Gotica. Museo dei Pellegrinaggi
22 San Domingos de Bonaval.
Museo do Pobo Galego
23 Centro Galego de Arte Contemporánea
24 Facoltà di storia
25 Chiesa dell’Università
26 Chiesa di San Fiz de Solovio
27 Convento e chiesa delle Madri
dell’ordine dei Mercedari
28 Collegio di As Orfas
29 Chiesa di San Miguel dos Agros
30 Chiesa di Santa María do Camiño
31
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34
35
36
37
Chiesa di San Bieito do Campo
Convento di Santo Agostiño
Collegio di San Clemente
Cappella Generale di Ánimas
Cappella di Santiago
Chiesa del Pilar
Collegiata de Santa María a Real de Sar
Cammino del Nord / Cammino Francese
28
29
Cammino del Nord
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Rete di ostelli
A partire dal 1º gennaio 2008, per accedere agli
ostelli del pellegrino, bisognerà acquistare in ogni
ostello un buono ostello (3 €) che permetterà di
utilizzare le installazioni dove è stato comprato il
buono durante il periodo di tempo che figura sul
retro. Non potrà essere utilizzato in nessun altro
ostello e non sarà valido in altre date. In ogni ostello
si potrà rimanere una sola notte, fatta eccezione del
Monte do Gozo e di San Lázaro, entrambi a
Santiago di Compostela ed il numero giornaliero dei
pellegrini alloggiati sarà soggetto al numero di letti
di cui dispone ogni installazione. L’ordine di
preferenza è quello di sempre: pellegrini a piedi, a
cavallo, in bicicletta e quelli che viaggiano con una
macchina d’appoggio.
De sinistra a destra, alberghi di
Ribadeo, Lourenzá, Vilalba e Sobrado
Una volta acquistato il buono, è imprescindibile
conservarlo fino al momento in cui si abbandona
l'installazione dal momento che, in caso contrario,
i proprietari dello stabile saranno autorizzati ad
esigervi di abbandonare l’ostello. Bisognerà
lasciare libero l'ostello prima delle 8 di mattina
per poter permettere di pulirlo. Rimarrà aperto
dalle ore 13.00 alle 22.00.
Nel caso in cui arrivi un pellegrino con mobilità
ridotta quando l’ostello è al completo, si potrà
richiedere la collaborazione delle persone già
alloggiate, al fine di sistemarlo nell’installazione.
In ogni caso, il pellegrino e, insomma,
tutti coloro che vengono a Santiago dispongono
di altre alternative all’ora del loro riposo.
Diversi centri religiosi e municipali si prendono
pure cura del pellegrino, soprattutto nei
momenti di maggiore affluenza. Negli ultimi anni
è anche sorta, lungo le diverse rotte, una
moderna e variegata rete di alberghi e case di
agroturismo che diversifica i servizi
e le attrattive del Cammino.
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1. Ribadeo
7. Sobrado dos Monxes
2. Vilanova de Lourenzá
8. Arzúa
3. Mondoñedo
9. Santa Irene
4. Gontán
10. O Pino
5. Vilalba
11. Monte do Gozo
6. Baamonde
12. San Lázaro
Ostello
Punto d’información del Cammino
Gontán
Edificio restaurato
Gontán, Abadín
26 posti
Prossimo ostello, a 22 km
(Vilalba)
Vilalba
Nuovo edificio*
Polígono industrial de Vilalba.
Zona de la Cruz Roja. Vilalba
48 posti
10 posti per biciclette
Prossimo ostello, a 18 km
(Baamonde, Begonte)
Baamonde
Casa restaurata*
Carretera Terra Chá, 9.
Baamonde. Begonte
94 posti
Posti per biciclette
Prossimo ostello, a 41 km
(Sobrado dos Monxes)
Interno dell’ostello di Baamonde
Ribadeo
Edificio restaurato*
Area ricreativa O Cargadeiro.
Ribadeo
12 posti
8 posti per biciclette
Prossimo ostello, a 30 km
(Vilanova de Lourenzá)
Vilanova de Lourenzá
Edificio restaurato*
Campo da Feira, 15.
Vilanova de Lourenzá
20 posti
5 posti per biciclette
Prossimo ostello, a 8 km
(Mondoñedo)
Mondoñedo
Ristrutturazione della sacrestia
della cappella della Venerabile
Ordine di San Francesco*
San Pedro de Alcántara, s/n.
Mondoñedo
28 posti
5 posti per biciclette
Prossimo ostello, a 17 km
(Gontán, Abadín)
32
Sobrado dos Monxes
Zon riaibilitate della “Casa das
audiencias” del monastero di
Sobrado dos Monxes*
Monastero di Sobrado dos Monxes.
C/ Convento, s/n.
Sobrado dos Monxes
66 posti
Prossimo ostello, a 23 km (Arzúa)
Arzúa
Casa urbana tradizionale restaurata*
Cima do Lugar, 6. Arzúa
48 posti
10 posti per biciclette
Prossimo ostello, a 17 km
(Santa Irene, O Pino)
Santa Irene
Agriturismo restaurato*
Santa Irene. Arca. O Pino
36 posti
5 posti per biciclette
Prossimo ostello, a 4 km
(Arca, O Pino)
O Pino
Nuovo edificio*
Pedrouzo. Arca. O Pino
126 posti
Prossimo ostello, a 15 km
(Monte do Gozo,
Santiago de Compostela)
Monte do Gozo
Complesso di edifici
di nuova costruzione*
Monte do Gozo.
Santiago de Compostela
400 posti (800 nell' Anno Santo)
100 posti per biciclette
San Lázaro (residenza dei pellegrini)
Edificio nuovo*
Via San Lázaro, s/n
Santiago de Compostela
80 posti
Posti per biciclette
* Abilitato per invalidi.
33
Cammino del Nord
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Servizi
Comuni
Pronto soccorso
Ribadeo
Vilalba
Arzúa
Pronto soccorso
Pza. de España, 1
Tf.: 982-120701
Fax: 982-130975
[email protected]
www.ribadeo.org
Pza. da Constitución, 1
Tf.: 982-510305
Fax: 982-511815
[email protected]
www.vilalba.org
Rúa Santiago, 2
Tf.: 981-500000
Fax: 981-500914
[email protected]
www.concellodearzua.org
061
Barreiros
Guitiriz
O Pino
Rúa Vila, 63.
San Cosme de Barreiros
Tf.: 982-124002
Fax: 982-124110
[email protected]
Rúa do Concello, 4
Tf.: 982-370109
Fax: 982-372178
[email protected]
Pedrouzo, s/n. Arca
Tf.: 981-511002
Fax: 981-511123
[email protected]
www.concellodeopino.com
Informazione Xacobeo
Trabada
Begonte
Rúa do Concello, 15
Tf.: 982-135011
Fax: 982-135257
Pza. dos Irmáns Souto-Montenegro, 1
Tf.: 982-396143
Fax: 982-396155
[email protected]
Vilanova de Lourenzá
Friol
Pza. do Conde Santo, s/n
Tf.: 982-121006
Fax: 982-121506
[email protected]
Pza. de España, 1
Tf.: 982-375001
Fax: 982-375206
[email protected]
www.lugonet.com/friol
Mondoñedo
Pza. do Concello, 1
Tf.: 982-524003
Fax: 982-507421
[email protected]
www.mondonedo.com
Abadín
Xeneral Franco, 29
Tf.: 982-508021
Fax: 982-508051
[email protected]
[email protected]
Emergenza
(di qualsiasi tipo, gratuito ed ineternazionale)
112
Ufficio Informazione, Santiago
Tf.: 902-332010
Rúa do Vilar, 30-32, piano basso
[email protected]
Santiago de Compostela
Pagina Web
Pza. do Obradoiro, s/n
Pazo de Raxoi
Tf.: 981-542300
Fax: 981-563864
[email protected]
www.santiagodecompostela.org
www.xacobeo.es
Centrale di prenotazione
Agriturismo
Tf.: 902-200432
[email protected]
Offici del Turismo
Sobrado dos Monxes
Ribadeo
Pza. Portal, 1
Tf.: 981-787508
Fax: 981-787577
[email protected]
www.sobrado-es.com
Rúa Dionisio Gamallo Fierros, s/n
Tf.: 982-128689
Lugo
Pza. Maior, 27-29
Tf.: 982-231361
Boimorto
A Coruña
Vilanova, 1
Tf.: 981-516020
Fax: 981-516045
[email protected]
Dársena da Mariña, s/n.
Tf.: 981-221822
Santiago de Compostela
Rúa do Vilar, 30-32, piano basso
Tf.: 981-584081
Turgalicia
Tf.: 902-200432
Fax: 981-542510
www.turgalicia.es
34
35
Cammino del Nord
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Cammini a Santiago
La scoperta del sepolcro dell’apostolo
San Giacomo il Maggiore, agli inizi del IX secolo,
generò molto presto una grande corrente di
pellegrinaggio verso la sua ubicazione, nel posto
dove oggi si alza la città galiziana di Santiago
di Compostella. Questa massiva affluenza finì
per formare, dai più diversi punti di Europa,
una densa rete di itinerari conosciuta,
nel suo insieme, come il Cammino di Santiago,
o Rotta di San Giacomo.
I momenti di maggiore apogeo di questo
pellegrinaggio si diedero nell’XI, XII e
XIII secoli con la concessione di determinate
indulgenze spirituali. Questa corrente si
mantenne, con maggiore o minore intensità,
lungo i secoli seguenti. Dalla seconda metà
del XX secolo, il Cammino di Santiago vive
una nuova rinascita internazionale che combina
il suo insieme di beni culturali e morali
di tradizionale spirituale con un potere
di attrazione turistica e diventa luogo di
incontro aperto a tutti i tipi di gente e di culture.
Tradizionalmente, i periodi di maggiore
affluenza di pellegrini e di visitatori del Cammino
coincidono con gli Anni Santi Compostellani,
che vengono celebrati ogni 6, 5, 6 e 11 anni,
ma qualunque anno e momento è idoneo per
realizzare un qualche itinerario di questa rotta
e per visitarne la città meta, Compostella.
37
Cammino del Nord
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Cammino di Europa
Il Cammino di Santiago generò, lungo i suoi dodici secoli di
esistenza, una straordinaria vitalità spirituale, culturale e sociale.
E, come conseguenza di esso, nacque la prima grande rete
assistenziale di Europa e vennero costruiti monasteri, cattedrali
e nuovi nuclei urbani.
Dall’incontro di gente della più varia provenienza che questa rotta
propiziò nacque una cultura basata sullo scambio aperto di idee
e di correnti artistiche e sociali, nonché un dinamismo socioeconomico che favorì, soprattutto durante il Medioevo, lo sviluppo
di diverse zone dell’Europa. Le orme del Cammino e dei pellegrini
verso Compostella sono riconoscibili in infinità di testimonianze
pubbliche e private, in diverse manifestazioni dell’arte o,
per esempio, nei più dei mille libri che in queste ultime decadi
si sono occupati, in tutto il mondo, di questo sentiero,
opera e patrimonio di tutti gli europei.
Le principali vie del Cammino di Santiago vennero dichiarate Primo
Itinerario Culturale Europeo (1987) dal Consiglio di Europa e Bene
Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nei suoi tracciati lungo la
Spagna e la Francia (1993 e 1998, rispettivamente) e Premio
Principe d’Asturia della Concordia 2004,
consegnato dalla Fondazione
Principe d’Asturia.
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Barreiros
Ferrol
La Galizia, il paese di Santiago
Xubia
Neda
Fene
Cabanas
Pontedeume
Miño
A Coruña
O Burgo
Cammino del Sud-Est–
Via de la Plata
Cammino Portoghese
Bruma
Ordes
Olveiroa
A Fonsagrada
Miraz
Sigüeiro
O Pino
Boiro
Ponte Ulla
Catoira
Rianxo
Caldas de Reis
Vilagarcía
Ribeira Illa de
Vilanova Portas
de Arousa
Arousa
Aguiño
O Grove
Cambados
Barro
Pontevedra
Arcade
Redondela
Mos
Vigo
Cammino Inglese
Sarria
Triacastela
O Cebreiro
Silleda
Cammino Primitivo
Oseira
Piñor de Cea
San Cristovo de Cea
Vilamarín
Cambeo
Ourense
San Cibrao das Viñas
Augas Santas
O Porriño
Tui
Taboadela
Xunqueira de Ambía
Vilar de Barrio
Allariz
Sandiás
A Gudiña Vilavella
Laza
Xinzo de Limia
Campobecerros
Monterrei
Oímbra
Porto da Canda
As Vendas da Barreira
Verín
Chaves
Cammini di Santiago in terre galiziane
A causa della grande diversità di luoghi di provenienza dei
pellegrini, i sei itinerari principali di arrivo da tutta l’Europa
cominceranno mano a mano a definirsi sul suolo galiziano.
L’itinerario più frequentato e di maggior rilevanza, sia socioeconomica, sia artistica e culturale, é quello denominato
Cammino Francese, che entra in Spagna, dalla Francia, attraverso
i monti Pirenei, e in Galizia per il mitico valico di O Cebreiro.
Ma si possono annoverare altri cinque itinerari che sono diventati
importanti nella storia dei pellegrinaggi a Santiago.
40
Cammino del Nord
Samos
Lalín
Castro
Rotta del Mare di Arousa
e Rio Ulla
Cammino di Fisterra-Muxía
Palas de Rei
Monterroso
Portomarín
Cualedro
Diventata l’attraente meta di un pellegrinaggio che
portava al sepolcro del solo apostolo di Cristo seppellito
in suolo europeo, insieme a San Pietro, a Roma, a Santiago
arriveranno, lungo i secoli, pellegrini di ogni provenienza
attraverso i più vari itinerari.
Paradavella
O Cádavo
Arzúa
Pobra do Caramiñal
Vilaboa
Castroverde
Porto do
Acebo
Melide
San A Lavacolla
Marcos
Rúa de Francos
Padrón
Lestedo
Valga
Vilabade
Lugo
Boimorto
A Igrexa
Negreira
Ponte Maceira
Santiago di Compostella
I difficili tempi dei primi anni del cristianesimo e lo
spopolamento di grande parte del Nord della Penisola
avrebbero benissimo portato all’oblio il luogo del
seppellimento. Tuttavia, verso l’anno 820 vengono scoperti
dei resti che le autorità ecclesiastiche e civili ritennero
fossero quelli di San Giacomo il Maggiore. Accadde in uno
sperduto bosco galiziano e l’evento avrebbe dato luogo
alla nascita della città attuale di Santiago di Compostella.
Cammino Francese
Baamonde
Sobrado
Cee
Corcubión
Fisterra
Ribadeo
Betanzos
Abegondo
Muxía
Dumbría
Hospital
Arante
Trabada Santiago de Abres
Abadín
Vilalba
Viñas
Cambre
Carral
La Penisola Iberica avrebbe formato parte, secondo
determinati testi antichi, delle terre dove l’apostolo
San Giacomo predicò il cristianesimo. Dopo essere
decapitato in Palestina, verso l’anno 44 d.C., i suoi
discepoli, secondo la tradizione, trasportarono la sua
salma in un vascello diretto verso la Galizia, una delle
terre della Penisola dove aveva predicato.
Lourenzá
Mondoñedo
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Cammino del Nord
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Sono i Cammini Primitivi e quello del Nord,
che raggiunsero grande rilevanza nei primi
tempi di questo pellegrinaggio, con due
tracciati principali che entravano in Galizia
dalle Asturie, provenienti dai Paesi Baschi
e da Cantabria; il Cammino Inglese, seguito
soprattutto da pellegrini che dal Nord
dell’Europa e dalle Isole Britanniche
approdavano a porti galiziani quali quelli di
A Coruña e Ferrol; il Cammino Portoghese,
che dal Sud-Ovest della Galizia seguivano
i pellegrini procedenti dal Portogallo;
e il Cammino del Sud-Est, attraverso cui
si avviavano verso Santiago i pellegrini che,
dal Sud e dal Centro della Penisola,
seguivano la popolare Via de la Plata,
tra Mérida e Astorga, per continuare,
attraversando le terre di Ourense,
verso Compostella.
Si ritiene che siano pure itinerari di
Santiago, per la loro simbologia storica,
altri due. Sono il Cammino di Fisterra –
Muxía, percorso da pellegrini medievali
che, dopo aver venerato la tomba
apostolica, si sentivano attratti dal
viaggio fino al capo di Finisterre,
l’estremo occidentale della terra
conosciuta in quei tempi, e quella
chiamata Rotta del Mare di Arousa
e Fiume Ulla, che ricorda l’itinerario che,
secondo la tradizione, seguirono i resti
mortali dell’Apostolo arrivati via mare
in Galizia nel primo secolo dopo Cristo.
O Cebreiro. Cammino Francese
Oseira. Cammino del Sud-Est – Via de la Plata
“Compostela” e credenziale
A Coruña. Caminno Inglese
42
43
Cammino del Nord
Capo Fisterra. Cammino
di Fisterra-Muxía