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PORTADAS en ITALIANO 2009.qxp:30X21 28/10/09 11:07 Página 8 Cammino Portoghese Cammini a Santiago in Galizia PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 06/11/09 9:25 Página 2 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 06/11/09 9:26 Página 3 Il Cammino Portoghese Il pellegrinaggio jacopeo dal Portogallo, benché esistesse già presumibilmente dall’Alto Medioevo, s’intensifica a partire dalla sua indipendenza, a metà del XII secolo. Da allora il culto jacopeo e il pellegrinaggio a Compostella, ritenuto uno dei tratti d’identità della cultura europea, ebbero un’importante proiezione in terre lusitane. Lungo i secoli, il popolo portoghese contribuì a questa esperienza collettiva con alti livelli di partecipazione, appoggiato sempre, con grande fortuna, dall’esempio di re, nobili e alti chierici. Basta ricordare che la maggior parte della rete viaria del Portogallo fu testimone, dal XII secolo fino ai nostri giorni, del camminare dei pellegrini dai diversi nuclei abitati del paese –Lisbona, Santarem, Coimbra, Porto, Braga, Chaves, …– fino alla meta compostellana. Le motivazioni erano religiose, ma grazie a questo denso e secolare flusso di persone che popolarono i cammini di Santiago esistenti tra il Portogallo e la Galizia, si stabilirono anche fecondi canali di scambio culturale, economico, nonché di pensiero. Vista panoramica di Tui da Valença do Miño Testi Francisco Singul Coordinamento Ana B. Freire Rosa García Documenti: ostelli e servizi Pilar Cuíña Rosa Fernández Ana B. Freire Rosa García Coroni Rubio Fotografia Archivio della S.A. de Xestión do Plan Xacobeo Xulio Gil Tono Arias Consulenza tecnica Dipartimento di Architettura della S.A. de Xestión do Plan Xacobeo Revisione Dori Abuín Carla Fernández-Refoxo Carmo Iglesias Alfonso Salgueiro Traduzione all’italiano Interlingua Traduccións S.L. Isabel Iglesias Ruiz Revisione ed aggiornamento Carraig Linguistic Services Disegno e impaginazione Permuy Asociados Stampa LITONOR D.L.: C 3875-2009 3 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 5 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 4 Il Cammino ad Agra dos Muíños, nelle vicinanze di Caldas de Reis La configurazione del Cammino Portoghese in Galizia è il risultato di una dinamica storica. Ponti, cappelle rurali, santuari, cruceiros, palazzi e città storiche si sviluppano lungo una rotta che nasce sulle rive del fiume Miño, nella città di Tui, per concludere davanti al sepolcro di San Giacomo. Anche se questo canale di pellegrinaggio non significò la formulazione e la creazione di un repertorio monumentale di un periodo determinato, il Cammino Portoghese in Galizia costituisce una rotta di notabili monumenti, con forte realtà culturale, che vanno al di là dell’architettura e dell’aspetto museologico, per significare uno spazio privilegiato –tra quelli di maggiore potenziale storico-artistico in Galizia– dove, lungo il tempo, venne depositata la ricchezza della Storia. Trasferimento del corpo dell’Apostolo da Iria a Compostela. Opera portoghese del XVI secolo. Museo di Arte Antica di Lisbona. Cruceiro (crocifisso) di Santiguiño do Monte. Padrón Il Cammino Portoghese in Galizia, nel suo mite scorrere verso il Nord, percorre sentieri antichi che attraversano boschi, terre di coltivo, villaggi e città storiche. Sentieri che attraversano corsi d’acqua grazie a ponti –alcuni di essi di origine romana– di indubbia fabbrica medioevale. Cammini arricchiti dalla presenza di cappelle, chiese, conventi, petos de ánimas e cruceiros, dove non manca la confortatrice immagine di San Giacomo Pellegrino, accompagnando il romero e incoraggiando i camminanti. L’accoglienza della gente è proverbiale. Essa è uno dei segni d’identità del pellegrinaggio jacopeo. Iniziata nel Medioevo da monaci e chierici negli ospedali fondati da re e nobili, questa tradizione è oggi mantenuta dagli impiegati che sono a carico degli ostelli di pellegrini e dagli abitanti dei paesi che si trovano sulla rotta nell’attualità. Pellegrinaggio da Santa Isabella di Portogallo a Santiago. Miniature della “Genealogia dei re del Portogallo” (1530-1534), Londra, British Library Ciascuno dei vicini di questi piccoli paesi sente la devozione per San Giacomo e incoraggia gli sforzi di coloro che marciano verso Compostella seguendo i vecchi sentieri che confermano questa rotta jacopea; cammini che sono ereditieri di una delle più importanti vie romane che articolarono la Gallaecia romana e continuarono in vigore durante tanti secoli: la Via XIX, costruita nel primo secolo d.C., ai tempi di Augusto, nota nei documenti classici come l’itinerario di Antonino, composto ai primi del III secolo d.C., in epoca di Caracalla. Questo testimone così antico assicura la vitalità di questa via nei primi tempi. Il Cammino Portoghese manterrà dal Medioevo l’eredità di scambi tra i paesi vicini e fratelli che la strada romana inaugurò nell’Antichità. Malgrado questa memoria storica tanto significativa, la realtà viaria ai giorni nostri si impone nel Cammino Portoghese. In occasioni i pellegrini devono scordarsi dei sentieri di terra e di pietra, per camminare sul ciglio della strada nazionale N-550, Vigo - A Coruña. Il tracciato di questa strada si sovrappose a poco a poco su buona parte della rotta portoghese del Cammino di Santiago. Questo fatto suppone, per il pellegrinaggio tradizionale, un certo disagio. Ma si tratta di un disagio passeggero e puntuale che risulta del tutto ricompensato dalla conclusione di ciascuna delle diverse tappe di questa rotta di devozione, arte e cultura, posseditrice di una indiscussa forza monumentale ed ecologica. 4 5 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 6 Tui – Redondela Durante secoli i pellegrini procedenti dal Portogallo giungevano alla città di Tui attraversando il fiume Miño in barca. Nel 1884 la costruzione del Ponte Internazionale offrì loro un passaggio pedonale. Dal ponte, il tracciato conduce al porto di Lavacuncas, dove un tempo avveniva lo sbarco di pellegrini, sito dietro l’attuale Parador de Turismo. Dal vecchio porto, segue verso il centro storico di Tui seguendo il cosiddetto Camiño da Barca, per continuare per le strade Obispo Maceira, Costa do Piñeiral e Tras da Obra. Tui appare come un punto di partenza del Cammino Portoghese in Galizia. La presenza di secoli di buona architettura è palese in qualsiasi delle stradine del centro storico. Passeggiando per questa città di nobile fascino, ci imbattiamo nella Piazza di San Fernando, dominata dalla silhouette dei merli della facciata occidentale della cattedrale. Cattedrale di Santa Maria di Tui PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 7 La cattedrale di Santa Maria de Tui è romanica e gotica, mentre le sue cappelle sono abbellite da pale d’altare, immagini e pitture del secoli XVI - XVIII.Si diede inizio all’edificazione tra il 1145 e il 1175, seguendo il modello della cattedrale compostellana. Dopo varie trasformazioni e cambiamenti nei piani, questo romanico puro è solo visibile nei bracci del transetto, divisi in tre navate, e nella facciata nord. La seguente tappa nella costruzione, eseguitasi tra il 1180 e il 1200, continuò nelle navate maggiori. Il finale gotico, del primo terzo del Duecento, impiegò pilastri fascicolati, volte di crociera quadripartite, trifore con archi a sesto acuto, nelle navate centrali del transetto e del braccio maggiore della croce. Sulla facciata ha inizio la scultura gotica spagnola. Nel 1225 ebbe inizio l’opera della facciata principale con artisti di Laon e Chartres (due cattedrali gotiche francesi). I portici che reggono gli architravi a sesto acuto sono statue-colonne che rappresentano, a sinistra, Mosè, San Pietro, Isaia e il Bautista; a destra, la coppia regia di Salomone e la Regina di Saba, accompagnati dai profeti Daniele e Geremia. Quest’ultimo regge un Crocefisso –culmine e sintesi della Passione di Cristo–, il primo dell’arte gotica ispana. Il timpano è diviso in tre registri. In quelli inferiori si succedono le scene dell’Annunciazione, la Nascita di Gesù Bambino, l’Annuncio dei Pastori, l’incontro dei Re Magi con Erode e l’Epifania. Una prima parte del programma iconografico della facciata è dedicata all’esaltazione mariana, con l’Incoronazione della Madonna, effettuata dagli angeli negli episodi dell’Infanzia di Gesù: la Natività e l’Epifania. Nel registro superiore del timpano, le architetture di una città simboleggiano la Gerusalemme Celeste, presupponendo l’annuncio del Giudizio Finale. L’idea unificatrice dell’opera, il messaggio centrale del racconto scolpito, è la comunione di Cristo e della sua Chiesa, concepita della Redenzione. 7 Cammino Portoghese Timpano della porta ovest della cattedrale di Santa María di Tui PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 9 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 8 Chiostro della cattedrale di Santa María di Tui Pala d’altare maggiore del convento delle Clarisse di Tui La cattedrale ha un chiostro della seconda metà del Duecento, il cui stile è molto influenzato dall’architettura cisterciense del monastero di Oia (Pontevedra). È l’unico chiostro medievale completo che conserva una cattedrale galiziana. Come valore aggiunto, possiede parte della sala capitolare romanica del XII secolo. collezione di scultura sacra e di oreficeria liturgica appartenenti a vari secoli che vanno dal Duecento al Settecento. All’interno si trovano diverse cappelle del Quattrocento di rilievo: la cappella maggiore e quelle laterali, dedicate a San Pietro ed a San Giacomo, la cappella di Sant’Andrea e la cappella museo di Santa Caterina. La cappella di San Giacomo ha una pala d’altare del 1696 dedicata al Matamoros, opera dello scultore di Tui José Dominguez La frontiera Galizia-Portogallo dall’alto della cattedrale di Tui Bugarín, che integra un rilievo di San Giacomo equestre, della fine del XVI secolo, del maestro Alonso Martínez. Del periodo barocco, bisogna citare la cappella di San Telmo, con una pala-reliquario, gli stalli del coro, opera dello scultore Castro Canseco, dei primi del XVIII, e le casse degli organi, tagliate nel 1714 da Domingo de Fornelos; hanno come rifiniture le immagine equestri di San Telmo e di San Giacomo. Nella piazza del Consistorio, accanto alla cattedrale, si trova il Museo Diocesano di Tui-Vigo, allestito in un antico ospedale per pellegrini sotto il patrocinio, a metà del Settecento, del vescovo Castañón. Si tratta di un centro di grande interesse perché annovera una splendida 8 Abside pre-romanica chiesa di San Bartolomeu de Rebordáns Il Cammino Portoghese continua attraverso a Rúa das Monxas, all’ombra delle mura del convento delle Clarisse, di clausura “las Encerradas”. Possiede una bella chiesa di navata unica della fine del XVII secolo, con una pala dell’altare maggiore dello scultore Domingo de Fornelos, dei primi del Settecento. La rotta passa attraverso il Túnel das Monxas, discende qualche gradino e arriva al luogo dove si trovava la Porta Bergana, uno degli accessi della città medievale. Andando avanti, seguendo le strade di Obispo Lago e Antero Rubín, fino alla chiesa di San Domingos de Tui (XIV secolo), costruita con le caratteristiche proprie del gotico mendicante: pianta di croce latina, crociera con risalto e capocroce a tre cappelle poligonali coperte da volte nervate e illuminate da alti vani geminati. È di rilievo la pala della Madonna del Rosario, del 1741, chiamata “della Battaglia di Lepanto”, data l’inedita presenza di un tale avvenimento bellico che ne occupa la parte superiore. Le strade Antonio Valiño e quella di San Bartonomé ci conducono fino alla chiesa romanica di San Bartolomé de Rebordáns. Costruito come tempio monastico a metà dell’XI secolo, presenta una pianta a tre navate e tre absidi. Nella cappella maggiore ci sono delle pitture murali della fine del XVI secolo riguardanti la Passione di Cristo. In questo antico monastero trovò ospitalità, ai primi del XII secolo, il prelato compostellano Diego Gelmírez, allorché trasportava le reliquie da Braga fino alla cattedrale di Santiago. 9 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 10 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:13 Página 11 Il Cammino Portoghese verso il Ponte das Febres Lasciandoci alle spalle questo gioiello del Cammino Portoghese, la rotta scorre, durante un tratto, per la strada nazionale N-550 fino alla cappella della Virxe do Camiño. De questo punto, la strada provinciale di Paredes de Abaixo conduce all’evocatore Ponte di San Telmo, chiamato Ponte das Febres. Qui si presentano due opzioni: quella di continuare il cammino che sorge di fronte al ponte, di difficile transito d’inverno, oppure andare verso sinistra, facendo un piccolo giro. Ambedue le opzioni portano fino ad A Madalena. Continuando vicino alla chiesa di Santa Columba de Ribadelouro, Ponte das Febres. Tui il Cammino passa il ponte de Orbenlle. Lasciando a ponente le Gándaras de Budiño, esso attraversa un’area industriale approfittando di un antico sentiero che scorre a bassa quota. La cappella della Virxe da Guía indica la vicinanza di O Porriño. Si attraversa la città per la piazza di San Sebastián e la piazza del Concello, per arrivare alla cappella delle Angustias. Due chilometri al Nord s’incrociano la N-550 ed il fiume Louro, che dirigono il cammino verso la chiesa di Santa Eulalia ed il Palazzo dei Marchesi di Mos per poi intraprendere la salita della Rúa dos Cabaleiros. Per Inxertado, con la valle ad oriente, si arriva, in leggera salita, alla capella di Santiaguiño de Antas, un luogo tranquillo adatto per riposarsi. Poi, passando davanti al miliare romano di Vilar de Enfesta o di Saxamonde, si attraversa il pianale di Chan das Pipas. Seguendo la via romana il tracciato s’incorpora di nuovo alla N-550, internandosi in Redondela all’altezza del convento di Vilavella. Per Redondela la rotta scorre por la strada Padre Crespo, piazza di Ribadavia e via Isidoro Queimaliños, prima di arrivare alla chiesa di Santiago, la cui origine risale ai tempi di Gelmírez, anche se venne poi riedificata nel Cinquecento, con un’unica navata coperta con volte a crociera e capocroce poligonale che sostiene una bella coperta a stella. L’ostello della città, sito in un palazzo storico del XVI secolo, di nome “Casa da Torre”, è tra i principali del Cammino Portoghese. 11 Cammino Portoghese Casa da Torre. Albergo di Redondela PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 13 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 12 Redondela – Pontevedra All’uscita di Redondela, si trova la Cappella de Las Angustias o de Santa Marina, e varcato il ponte della ferrovia. Il Cammino s’inoltra in un bosco. La segnaletica conduce alle rovine di una delle case di posta conosciuta come Casa de la Mina, che biffavano la rotta. Una discesa circondata da pini varca Setefontes e ci introduce in Arcade per le tipiche strade Portas, Lavandeira, Cimadevila, Velero, Barroncas e Coutadas e giunge nello storico Ponte Sampaio. Il Cammino passa il ponte del fiume Verdugo, dove, durante la Guerra dell’Indipendenza, l’esercito napoleonico subì una delle maggiori sconfitte in Galizia, di fronte al popolo armato. La rotta percorre il paesino di Ponte Sampaio, salendo una stretta e pronunciata erta che troviamo a sinistra. Seguendola si abbandona il paese, potendo deviare il percorso di circa 300 mt verso Santa María de Ponte Sampaio, dove troviamo un bel esempio di romanico rurale; (XIII secolo); conserva i muri della navata, le porte laterali, con archivolti a tutto sesto e timpano, oltre al presbiterio rettangolare coperto da volta a botte. Ponte Sampaio Valle a mare di Vigo e isola di San Simón da Cesantes Attraversando la strada del cimitero, presto appare la vecchia “pontella” di A Ponte Nova sul fiume Ulló. Essa conduce alla Brea Vella da Canicouva, antichissima strada in pietra. L’incrocio che presiedeva il cruceiro di Cacheiro porta ai resti di un’altra casa da posta. Il Cammino si avvicina a Santa Marta de Gandarón, lasciandoci alle spalle Bergonde, Boullosa, Alcouce e Bértola. Seguendo l’asfalto, in un tragitto di tre chilometri si attraversano i luoghi di, O Pobo, Casal do Río, Lusquiños, e Cruce de Marco e poi, si giunge a Pontevedra. Si entra in città dalla strada di Gorgullón, Virxe do Camiño e Sagasta attraversando la Glorieta de Compostela, fino ad arrivare al santuario della Virxe Peregrina (XVIII secolo), uno dei punti di riferimento per le devozioni dei pellegrini. La suggestiva chiesa fu concepita nel 1778 dall’architetto Arturo Souto con pianta a forma di conchiglia di pettine di Venere. Si tratta di un tempio dell’Illuminismo, con ricordi decorativi della tradizione barocca. La solenne pala d’altare della Madonna è opera dell’architetto accademico Melchor de Prado, del 1789. Non molto lontano da qui, alla fine della strada Michelena, si trovano le evocatrici rovine del convento di Santo Domingo (XIV-XV secolo). La sua chiesa era il maggiore dei templi domenicani galiziani. A navata unica e coperta in legno a due falde, aveva crociera con risalto e tetto in legno, nonché tre absidi poligonali con volte nervate y finestre panoramiche, abbassate e a sesto acuto. Per fortuna si conservano in piedi le cinque absidi a volta della capocroce, il transetto e buona parte della sala del capitolo. Nell’attualità forma parte del Museo di Pontevedra. 12 13 Cammino Portoghese Santuario della Madonna Pellegrina. Pontevedra PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 15 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 14 Chiesa conventuale di San Francisco. Pontevedra Interno della basilica di Santa María a Grande. Pontevedra Partendo dalla Peregrina, il Cammino ci conduce all’immediata Ferrería, piazza abbellita dai Giardini di Casto Sampedro, la bella Fonte da Ferrería (XVI secolo) e la chiesa conventuale di San Francesco (XIV secolo), costruita con le caratteristiche proprie del gotico mendicante. Nella cappella maggiore si trovano diversi sepolcri della nobiltà locale del Basso Medioevo. Tra essi si distingue quello di Payo Gómez Chariño, ammiraglio di Castiglia e poeta eminente del Duecento. In una delle sue cantigas de amor appare un eccezionale riferimento all’apostolo San Giacomo: Ai, Sant’Iago, padrom sabido / vós mi-adugades o meu amigo! / sobre mar vem quem frores d’amor tem: / mirarei, madre, as torres de Geen / Ai Sant’Iago, padrom provado, / vós mi-adugades o meu amado! / sobre mar vem quem frores dámor tem: / mirarei, madre, as torres de Geen. Il Cammino Portoghese continua, qui a Pontevedra, per la strada Soportales, oltrepassando la blasonata piazza di Teucro e seguendo la rúa Real, asse principale di questa rotta di pellegrinaggio nel tracciato urbano della città bagnata dal fiume Lérez. Il pellegrino non può non visitare il Museo di Pontevedra. I suoi fondi si scoprono in vari edifici storici della città. Fa spicco la sua collezione di oreficeria preromana, le sale di pittura e di incisioni, nonché la sala di giaietti compostellani, tra le migliori di Spagna. 14 Piazza della Leña. Pontevedra Nella zona nordoccidentale del centro storico ci si imbatte nella basilica di Santa Maria la Maggiore, tempio sotto il patrocinio della gilda di pescatori di Pontevedra del XVI secolo. È caratterizzata da una bella architettura nella quale si coniuga l’ultimo gotico con le nuove tendenze rinascimentali. A essa contribuirono con le loro arti i maestri Juan de Cuetos e Diego Gil. Ha pianta basilicale a tre navate separate da pilastri gotici. Nel suo interno coesistettero celebrazioni liturgiche e riunioni delle diverse arti di marinai. Le volte a stella che ne coprono le navate risalgono al 1559. La facciata ha l’aspetto di una pala d’altare in pietra. Fu realizzata a metà del Cinquecento dallo scultore di origine fiamminga Corneilles da Olanda e dal portoghese João Nobre. Il suo programma iconografico si basa sull’esaltazione della Madonna e su quella della Chiesa. Gli episodi centrali sono il Transito di Maria e l’incoronazione della Madonna, assistita dalla Trinità. Nella parte superiore si trova il Calvario, momento culminante della Passione di Cristo, attraverso la quale si raggiunge la Redenzione del genere umano. A ambedue i lati della porta principale vi sono San Pietro e San Paolo, pietre basilari dell’Edificio della Chiesa. Allorché i fedeli passano sotto quest’arco di trionfo, si opera l’unione con Cristo attraverso la Sua Chiesa. 15 Cammino Portoghese San Jerónimo. Particolare della facciata della basilica di Santa María a Grande. Pontevedra PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 16 Pontevedra – Padrón Il Cammino abbandona Pontevedra dalla rúa da Santiña e, di seguito, le strade di A Gándara e Ferreira. Lasciandoci a destra del tracciato un placido castagneto, la rotta scorre parallela ai binari della ferrovia fino a Pontecabras, continuando verso il Nord, essa raggiunge, tra pini ed eucalipti, la chiesa e il rettorato di Santa Maria de Alba. Da qui, il Cammino prosegue verso Goxilde, sosta di Diego Gelmírez nel suo pellegrinaggio da Braga a Compostella. Superata la cappella di San Caetano, ci aspettano i profondi Boschi di Reirís e di Lombo da Maceira. Da San Mauro, si prosegue per San Mamede da Portela e Ponte Balbón, quest’ultimo con due croci, uno vicino alla casa di Amonisa, e l’altra il fusto di San Giacomo Pellegrino indica il cammino ai suoi pellegrini. Mulini nel fiume Barosa. Barro Casa parrocchiale di Santa Maria di Alba Pontevedra PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 17 A partire da Ponte Balbón, fino alla cappella di Santa Lucia, e Ameal, la rotta trascorre tranquilla, benché bisogni badare alla segnaletica, a causa dei continui incroci e dei bivi di sentieri. È rilevante, come deviazione in questo percorso, la chiesa di San Martino di Agudelo, a Barro, dei primi del Duecento. Il tempio mostra fino a dove arrivò, nell’ambiente rurale, l’influenza dell’officina del Maestro Mateo. Gli echi della sua arte appaiono negli archivolti della facciata, decorati con tematica vegetale ereditiera del Portico della Gloria. Sul timpano, vi è tagliata l’immagine di un personaggio con il bacolo e in atteggiamento di benedizione (probabilmente San Martino vescovo). Il bel villaggio di Tibo, con fonte, croce e lavatoio, è vicino a Caldas de Reis, la Aquae Celenis dell’itinerario di Antonino, bagnata dalle acque dei fiumi Umia e Bermaña. Va sottolineata la chiesa di Santa María de Caldas, solida costruzione dei primi del XIII secolo. Nella facciata si può rintracciare l’influenza dell’officina del Maestro Mateo: l’Agnus Dei del timpano è incorniciato da archivolti a tutto sesto, con listello ornato da archi e da angeli che portano libri. Nel centro storico della città si trova la chiesa di San Tommaso Becket, unico tempio galiziano dedicato al santo arcivescovo di Canterbury e grande cancelliere d’Inghilterra (1118-70), assassinato all’interno della sua cattedrale, ai piedi di un altare, dai cortigiani del re Enrico II d’Inghilterra. Tommaso Becket fu in pellegrinaggio a Santiago verso il 1167, e sostò in questa città. La chiesa sotto la sua avocazione fu costruita tra il 1890 e il 1894, con pietre della torre medievale della regina doña Urraca, dove era nato il re Alfonso VII, re di Castiglia e di Leone. Il ponte sull’Umia conduce il pellegrino alla fonte di acque termali che danno nome alla città dai tempi dei romani. Si segue la rúa Real, il Ponte Bermaña, pezzo medievale di enorme fascino, e si raggiunge la valle del fiume Bermaña, circondata da boschi centenari. Nelle vicinanze di Caldas si può visitare l’interessante chiesa romanica di Santa María de Bemil. Piazza del Cruceiro de Tibo. Caldas de Reis Chiesa di Santa Maria di Caldas Fontana das Burgas. Caldas de Reis PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 19 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 18 Il Cammino inizia una leggera salita per arrivare all’insieme di Santa Mariña de Carracedo, composto dalla chiesa, rettorato e hórreo (granaio). Poi trascorre per Casal de Eirixio e O Pino e penetra in boschi profondi attraverso il bosco Albor che scorrono, tra il rumore dell’acqua, vicino ad antichi mulini (San Gago, A Insua, Nabal…). All’altezza del mulino di Solleiros, il Cammino gira leggermente per raggiungere San Miguel de Valga. Vista del Cammino a O Pino. Valga Lasciando a est Pedreira e Cimadevila. lLa rotta passa Valga, nonché i villaggi di Cedelo dopo aver attraversato un ponte sul fiume Fontenlo e, dopo un mare di pini, entra in Condide. Segue quindi attraverso Couto e gira a Carreiras verso un bel cruceiro che ha incisa la data del 1797. Vista panoramica della chiesa di San Miguel di Valga Presto si arriva nei pressi di Infesta, in Pontecesures. Per la rúa dos Coengos, la chiesa romanica di San Xulián de Requeixo indica che siamo vicini al ponte di Cesures –Caesarobriga o Caesarobrix–, opera di origine romana, con resti del XII secolo, ricostruita e restaurata varie volte nei suoi duemila anni di storia. Varcato il ponte, la rotta continua verso Padrón, seguendo un tratto la strada nazionale N-550. Sull’altra sponda del fiume, Pontecesures 18 il Cammino Portoghese conduce al noto posto dove approdò la nave che condusse il corpo di San Giacomo il Maggiore da Jaffa (Palestina). La chiesa di San Giacomo di Padrón, di austero neoclassicismo, conserva testimoni dei templi precedenti, un’iscrizione dei tempi di Gelmírez, committente della chiesa romanica e un pulpito gotico, con l’immagine di San Giacomo Pellegrino, appartenente alla chiesa del XV secolo che ordinò costruire l’arcivescovo Rodrigo de Luna nel 1456. Questi templi medievali, vinti dal passo del tempo, nascondevano già nei loro presbiteri il pezzo più giacobeo della cittadina: el Pedrón, interpretata come ara romana dedicata a Nettuno e alla quale, secondo la tradizione, fu legata la Barca di Pietra che aveva trasportato i resti dell’Apostolo e di due suoi discepoli: Teodoro e Atanasio. Nell’Alto Medioevo si utilizzò il Pedrón come base dell’ara di altare della primitiva chiesa dedicata a San Giacomo, alzata dal vescovo Teodomiro nel IX secolo. Nel suo cadenzato discorrere, il Cammino segue diverse delle strade principali di Padrón come il Paseo del Espolón, mostrando ai pellegrini il suo patrimonio storico. Uno dei palazzi più notabili è il convento del Carmine, costruito tra il 1717 e il 1757 su un promontorio, dall’altra O Pedrón. Chiesa di Santiago di Padrón parte del Sar, sotto la direzione del carmelitano scalzo frate Pedro de la Madre de Dios. Ai suoi piedi si trova la fontana del Carmine, sul cui fronte si tagliò la scena della traslazione del corpo dell’Apostolo da Jaffa fino a Iria Flavia. Nella nicchia si rappresenta il battesimo della regina Lupa da parte di San Giacomo il Maggiore, scena che evoca la evangelizzazione portata a termine dall’Apostolo in queste terre. Convento del Carmen. Padrón Particolare della fontana del Carmen. Padrón PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 21 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 20 primo tempio nel 997. Nel XI secolo fu ricostruito diverse volte dai vescovi Cresconio –chi cambiò la sua avocazione per quella di Santa Maria– e Diego Peláez, promotore della cattedrale romanica di Santiago. Gelmírez ne restaurò lo splendore nel XII secolo, dandole la categoria di collegiata e nominando un capitolo di dodici canonici e un priore. Nel Duecento, il tempio fu ricostruito con pianta basilicale di tre navate e tre absidi. Del periodo medievale ne conserva la facciata occidentale, lavorata ai primi del XIV secolo. Sul timpano appare rappresentata l’Epifania. Nel periodo barocco si trasforma tutta l’opera. Nel 1666 il vescovo di Quito commissionò all’architetto Melchor de Velasco la cappella di San Ildefonso. Concepita come cappella funeraria di ordine dorico, fa spicco la sua cupola e la statua funeraria del fondatore, in atteggiamento di preghiera guardando verso la pala d’altare, ambedue opere di Mateo de Prado. Dall’altra parte della crociera si costruì la cappella del Sagrario, dedicata alla Madonna di Betlemme, anche essa con la cupola e il piano centrale. Tra il 1708 e il 1714, fu ricostruita la collegiata per ordine dell’arcivescovo Monroy, conservando le cappelle prima nominate. Il maestro Pedro García, Facciata del Palazzo del Vescovo di Quito. Padrón Nelle vicinanze, a un chilometro di distanza, il pellegrino può fermarsi a riposare nel Santiaguiño do Monte, che ha un bellissimo belvedere, una cappella dedicata a San Giacomo e un altare con l’immagine di San Giacomo su delle rocce dove, secondo la pietosa tradizione, aveva predicato il figlio di Zebedeo e Salomè. Sulla strada di Iria Flavia, la rotta si lascia alle spalle il centro storico di Padrón. Uno dei suoi edifici civili più considerevoli è quello del palazzo del Vescovo di Quito, sito nella rúa Dolores; è di opera barocca, commissionata nel 1666 all’architetto Melchor de Velasco da Alonso de la Peña y Montenegro, vescovo di Quito e vicerè del Perú. a carico del progetto, mantenne la pianta basilicale di tre navate staccate da pilastri, transetto con risalto e cappella maggiore rettangolare, presieduta da una pala del 1714 di Miguel de Romay. All’esterno, vanno evidenziate le torri di ritocchi piramidali. Di fronte alla facciata della collegiata si situano le case dei canonici, nell’attualità occupate in gran parte dalla sede della Fondazione Camilo José Cela, illustre scrittore di Padrón, Premio Nobel per la Letteratura. Ci mancano solo due chilometri per raggiungere la collegiata di Iria, circondata dal commovente cimitero di Adina, cantato in una poesia di Rosalía de Castro, i cui resti accolse la terra umida di Iria alla sua morte, avvenuta nel 1885, prima di riposare definitivamente nel compostellano Panteón de Gallegos Ilustres de San Domingos de Bonaval. La collegiata di Santa María de Iria mette di rilievo la devozione mariana del Cammino Portoghese. È di origine altomedievale –possono vedersi attorno ad essa vari sarcofagi del VI secolo– e fu costruita sotto l’avocazione di santa Eulalia. Almanzor dannò questo 20 Pala d’altare maggiore della chiesa collegiale di Santa María di Iria. Padrón 21 Cammino Portoghese Chiesa di Santa Maria di Iria Padrón PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 23 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 22 Padrón – Santiago di Compostella Santuario mariano di A Escravitude. Padrón Il pellegrino si dirige verso A Escravitude seguendo un percorso di tre chilometri attraversando i villaggi di Pousa, Souto, Rueiro, Cambelas, Anteportas, Tarrío e Vilar, nella valle del Sar. Il tracciato si avvicina al fastoso e barocco santuario mariano de A Escravitude, alzato tra il 1732 ed il 1743 sulla fontana davanti alla quale, nel 1732, ebbe luogo il miracolo che ne motivò la costruzione. Le donazioni fecero possibile la costruzione di un santuario barocco, con pianta di croce latina, navata unica, transetto con risalto, cupola con lanterna, alzata su pennacchi, e cappella maggiore rettangolare. Al suo interno spiccano le pale d’altare, realizzate con audace dinamismo barocco, con giochi di masse e volumi e un delirio decorativo come cornice di devozione alle sculture di Agustín Álvarez. La facciata è fiancheggiata da due torri e preceduta da un atrio con una scalinata d’accesso dal proprio Cammino di Santiago (oggi la strada nazionale N-550). La parte principale dell’opera si concluse nel 1750. Una volta superato il santuario, il Cammino passa davanti alla chiesa di Santa María de Cruces per poi continuare in mezzo a boschi e attraversare i binari della ferrovia nel pittoresco villaggio di Angueira de Suso. Si va avanti fino ad Areal e O Faramello, per raggiungere l’evocatore insediamento di Rúa de Francos; in un bosco vicino si trovano i resti di una strada 22 romana e di un ponte sul fiume Tinto. Sopra un colle, a sinistra, si situano le misteriose e abbandonate rovine di Castro Lupario. Un bel cruceiro gotico –uno dei più antichi della Galizia– e il campo della fiera salutano il pellegrino nel lasciare la Rúa di Francos. Si sale fino a Castañal lasciando il centro di Osebe alla sinistra e, dopo un brusco zigzag, dovuto al concentramento di proprietà terriere, si giunge a Pontepedreira. Ponte medievale del Rúa de Francos Ad Arieira, un’incantevole immagine di Santo Antoniño, sulla facciata di una casa –un tempo albergo di viaggiatori e di pellegrini–, fa da punto di riferimento per proseguire il Cammino, che sale già fino a Grela. Dopo un’altra mite salita, ci si lascia alle spalle Milladoiro. Intuendo già le torri della cattedrale, e dopo un breve tragitto, si giunge a Agro dos Monteiros, da dove è possibile vedere, in lontananza, la città dell’Apostolo. Il vecchio cammino medievale lascia a un lato le rovine del castello arcivescovile denominato A Rocha Vella, si avvicina a Santomil e Amañecida e attraversa un ponte sul fiume Sar. La rotta arriva al quartiere di A Choupana, vicino alla cappella di Santa Marta. 23 Cammino Portoghese Cruceiro (crocifisso) gotico del Rúa de Francos PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 24 A Santiago Già sulla strada Rosalía de Castro, nel centro urbano di Compostella, si avanza verso la chiesa del Pilar, bel tempio barocco sito nell’Alameda e, sia per la Carreira do Conde, sia per la via Xoán Carlos I, si arriva a Porta Faxeira, tradizionale entrata del Cammino Portoghese nella città di Santiago. La strada del Franco conduce fino al collegio di Santiago Alfeo, edificio universitario del XVI secolo dedicato all’apostolo San Giacomo il Menore, il cui capo viene conservato nel reliquiario della cattedrale. Sulla stessa via, di fronte a questo nobile edificio, si trova la cappella di Santiago, che ricorda il posto dove, secondo la tradizione, si fermò il carro che trasportò la salma dell’Apostolo da Iria fino a Compostella. A pochi metri si trova il chiostro della cattedrale, notabile costruzione rinascimentale. A partire da qui l’itinerario entra nella piazza di O Obradoiro, dove si trova la facciata principale della basilica jacopea, il cui ingresso guida il pellegrino fino al Portico della Gloria. Un’altra possibilità PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 25 di accesso all’interno della basilica –quella preferita dai pellegrini medievali– è quella di seguire fino alla via Fonseca, girando intorno all’ala meridionale del chiostro, fino alla piazza di As Praterías, dove si situa la facciata sud della cattedrale, l’entrata più antica di quelle conservate nel venerabile edificio. La facciata romanica di As Praterías, elaborata ai primi del XII secolo, rappresenta, con la sua profusione di sculture e di rilievi, uno dei momenti di apogeo culturale della Compostella medievale e dell’arte del Cammino di Santiago. Oltrepassando la soglia di una di queste porte, oppure superando il celebre portico occidentale del Maestro Mateo, il pellegrino conclude il Cammino Portoghese davanti alla tomba apostolica. Finisce così un itinerario integrale motivato dall’immortale spirito di pellegrinaggio; una rotta di spettacolo artistico, splendore ecologico e di tenera devozione alla Madonna e all’Apostolo San Giacomo il Maggiore. Piazza di As Praterías Porta Santa della cattedrale Alameda Collegio di Fonseca PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 26 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 27 La città attuale La città storica Dopo aver visitato la cattedrale compostellana, punto di arrivo e di ritrovo dei pellegrini, la città di Santiago si offre al visitatore in tutto il suo splendore storico, in tutta la sua diversità e dinamismo presenti. L’attuale città di Santiago di Compostella nacque come un piccolo nucleo di monaci custodi intorno al sepolcro dell’Apostolo San Giacomo nel momento della sua scoperta, verso l’anno 820. Lo sviluppo della città nel Medioevo è spettacolare, grazie all’auge europeo dei pellegrinaggi, e diventa, insieme a Gerusalemme e Roma, uno dei tre grandi centri della Cristianità. Dal XV al XIX secolo, la città alterna momenti di dinamismo e di una certa decadenza, al ritmo dei viavai della storia galiziana, spagnola ed europea. I pellegrinaggi perdono peso, ma Santiago si consolida come centro culturale, con la creazione dell’Università, e mantiene la sua influenza religiosa. Questo si riflette sul suo rinnovamento urbano rinascimentale e barocco, così presente e palpitante nei palazzi storici di più rilievo della città. Santiago vive, dalla seconda metà del XX secolo, un continuo periodo di espansione. Al progressivo rinascere dei pellegrinaggi, che mantengono il loro significato spirituale tradizionale, si aggiunge il singolare e imparabile fascino turistico-culturale del Cammino di Santiago. Negli ultimi anni Santiago, capitale amministrativa della comunità autonoma galiziana, è stata dotata di grandi infrastrutture culturali e turistiche ed ha consolidato la sua proiezione internazionale come centro storicoculturale ed europeista, cosa che viene confermata giorno per giorno dalle migliaia di pellegrini e turisti che, in qualsiasi epoca dell’anno, la visitano. Città dichiarata Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, vuole mantenere in questo nuovo secolo la sua millenaria chiamata allo spirito, alla concordia ed al progresso, attraverso il significato storico del Cammino di Santiago. Città della Cultura Palazzo (Pazo) de Raxoi Centro Galiziano di Arte Contemporanea Botafumeiro Nella cattedrale La Cattedrale di Santiago, la cui costruzione ebbe inizio nel 1075, è uno dei grandi monumenti europei, tanto a livello artistico quanto simbolico. Dalla sua origine romanica, ebbe un’evoluzione attraverso i più diversi stili, specie quello barocco, che raggiunse il culmine con la facciata di O Obradoiro (1738-1750). Nel percorrere le navate e il Museo è possibile accedere a un patrimonio tanto singolare quanto diversificato nei contenuti e nei significati. Durante la visita all’insieme della Cattedrale, il pellegrino, di solito, compie un rituale che lo porta alla cappelletta dietro l’altare maggiore per cingere l’apostolo San Giacomo –una scultura di origine romanica– con il tradizionale ‘abbraccio’, e a visitare la cripta dove se ne conservano i resti. La visita al Portico della Gloria forma pure parte di questo rituale, nonché l’assistenza alla messa del pellegrino –a mezzogiorno–, in cui, di frequente, si può presenziare il funzionamento del ‘botafumeiro’, il grande incensiere il cui volo sorprende tutti i visitatori dall’alto della navata del transetto. Dopo essere stato nella Cattedrale, il pellegrino, se dispone delle credenziali che attestino il suo pellegrinaggio a piedi, a cavallo o in bicicletta, può chiedere nell’Ufficio del Pellegrino la ‘compostela’, il documento che accredita il suo pellegrinaggio, concesso dal Capitolo della Cattedrale. A partire da questo momento, si apre davanti a sé, in tutta la sua pienezza, la città di Santiago di Compostella. 27 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 29 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:14 Página 28 Piano del centro storico di Santiago 1 Cattedrale - Porta Santa Palazzo di Xelmírez 2 Palazzo di Raxoi 3 Hostal dos Reis Católicos 4 Collegio di S. Xerome 5 Chiesa di S. Fructuoso 6 Collegio di Fonseca 7 Casa del Capitolo 8 Casa della Conga 9 Casa della Parra 10 Convento di San Paio de Antealtares 11 Monastero di San Martiño Pinario 12 Chiesa di San Martiño Pinario 13 Casa del Deán. Ufficio del Pellegrino 14 Palazzo di Vaamonde 15 Palazzo di Bendaña 16 Chiesa di Santa Mª Salomé 17 Convento di San Francisco 18 Convento del Carme 19 Convento di Santa Clara 20 Chiesa e antico ospedale di San Roque 21 Casa Gotica. Museo dei Pellegrinaggi 22 San Domingos de Bonaval. Museo do Pobo Galego 23 Centro Galego de Arte Contemporánea 24 Facoltà di storia 25 Chiesa dell’Università 26 Chiesa di San Fiz de Solovio 27 Convento e chiesa delle Madri dell’ordine dei Mercedari 28 Collegio di As Orfas 29 Chiesa di San Miguel dos Agros 30 Chiesa di Santa María do Camiño 31 Chiesa di San Bieito do Campo 32 Convento di Santo Agostiño 33 Collegio di San Clemente 34 Cappella Generale di Ánimas 35 Cappella di Santiago 36 Chiesa del Pilar 37 Collegiata de Santa María a Real de Sar Cammino Portoghese 28 29 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 30 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 31 Rete di ostelli A partire dal 1º gennaio 2008, per accedere agli ostelli del pellegrino, bisognerà acquistare in ogni ostello un buono ostello (3 €) che permetterà di utilizzare le installazioni dove è stato comprato il buono durante il periodo di tempo che figura sul retro. Non potrà essere utilizzato in nessun altro ostello e non sarà valido in altre date. In ogni ostello si potrà rimanere una sola notte, fatta eccezione del Monte do Gozo e di San Lázaro, entrambi a Santiago di Compostela ed il numero giornaliero dei pellegrini alloggiati sarà soggetto al numero di letti di cui dispone ogni installazione. L’ordine di preferenza è quello di sempre: pellegrini a piedi, a cavallo, in bicicletta e quelli che viaggiano con una macchina d’appoggio. De sinistra a destra, alberghi di Tui, Pontevedra, Teo e Redondela Una volta acquistato il buono, è imprescindibile conservarlo fino al momento in cui si abbandona l'installazione dal momento che, in caso contrario, i proprietari dello stabile saranno autorizzati ad esigervi di abbandonare l’ostello. Bisognerà lasciare libero l'ostello prima delle 8 di mattina per poter permettere di pulirlo. Rimarrà aperto dalle ore 13.00 alle 22.00. Nel caso in cui arrivi un pellegrino con mobilità ridotta quando l’ostello è al completo, si potrà richiedere la collaborazione delle persone già alloggiate, al fine di sistemarlo nell’installazione. In ogni caso, il pellegrino e, insomma, tutti coloro che vengono a Santiago dispongono di altre alternative all’ora del loro riposo. Diversi centri religiosi e municipali si prendono pure cura del pellegrino, soprattutto nei momenti di maggiore affluenza. Negli ultimi anni è anche sorta, lungo le diverse rotte, una moderna e variegata rete di alberghi e case di agroturismo che diversifica i servizi e le attrattive del Cammino. PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 33 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 32 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Tui O Porriño Mos Redondela Pontevedra Briallos Padrón Teo Monte do Gozo San Lázaro Ostello Punto d’informazione del Cammino Sala di Esposizioni dell’ostello di Redondela Ostello di Padrón Tui Mos Pontevedra Padrón Monte do Gozo Antica casa canonica ristrutturata* Rúa Párroco Rodríguez Vázquez, s/n. Tui 40 posti Posti per biciclette Prossimo ostello, a 16 km (O Porriño) Ristrutturazione del edificio Pazo dos Marqueses. Santa Eulalia. Mos 16 posti Prossimo ostello, a 9 km (Redondela) Nuovo edificio* Rúa Otero Pedrayo, s/n. Pontevedra 56 posti Posti per biciclette Prossimo ostello, a 16 km (Briallos, Portas) Casa urbana ristrutturata* Costiña do Carme, s/n. Padrón 48 posti Posti per biciclette Prossimo ostello, a 10,1 km (Teo) Complesso di edifici di nuova costruzione* Santiago de Compostela 400 posti (800 nell' Anno Santo) 100 posti per biciclette Redondela Briallos Teo Casa signorile rinascimentale del XVI sec.* Casa da Torre. Pza. de Rivadavia, s/n. Redondela 44 posti 5 posti per biciclette Prossimo ostello, a 18,5 km (Pontevedra) Nuovo edificio* Lugar de Castro e San Roque. Briallos. Portas. 27 posti Posti per biciclette Prossimo ostello, a 24 km (Padrón) Nuovo edificio* Vilares de Rúa de Francos, s/n (antiga nacional 550). Teo 28 posti Posti per biciclette Prossimo ostello, a 12,9 km (Monte do Gozo, Santiago de Compostela) (residenza dei pellegrini) Edificio nuovo Via Calle San Lázaro, s/n. Santiago de Compostela 80 posti Posti per biciclette O Porriño Nuovo edificio* Avda. de Buenos Aires, s/n. O Porriño 52 posti Posti per biciclette Prossimo ostello, a 7 km (Mos) 32 33 Cammino Portoghese San Lázaro * Abilitato per invalidi PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 35 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 34 Servizi Comuni Pronto soccorso Tui Pontevedra Teo Pronto soccorso Pza. do Concello, 1 Tel.: 986-603625 Fax: 986-600570 [email protected] www.concellotui.org Pza. España, s/n Tel.: 986-804300 Fax: 986-860102 [email protected] www.concellopontevedra.es Ramallosa, s/n Tel.: 981-815700 Fax: 981-809401 [email protected] www.concellodeteo.com 061 O Porriño Barro Ames Antonio Palacios, 1 Tel.: 986-335000 Fax: 986-337598 [email protected] www.concellodoporrino.net San Antoniño, 8. Perdecanai Tel.: 986-711002 Fax: 986-711001 [email protected] www.concellodebarro.com Informazioni Xacobeo Mos Portas Pza. do Concello, 2 Bertamiráns Tel.: 981-883002 Fax: 981-883925 [email protected] www.concellodeames.org Rexenxo-Petelos, 1 Tel.: 986-331200 Fax: 986-336618 [email protected] A Rapeira, 1 Tel.: 986-536161 Fax: 986-536348 [email protected] www.concelloportas.fegamp.es Redondela Alfonso XII, 2 Tel.: 986-400300 Fax: 986-403894 [email protected] www.concelloredondela.es Soutomaior Alexandre Bóveda, 8 Tel.: 986-705106 Fax: 986-705333 [email protected] www.soutomaior.com Vilaboa Toural, 1 Tel.: 986-708215 Fax: 986-708387 [email protected] www.vilaboa.org Caldas de Reis Ferrería, 1 Tel.: 986-540002 Fax: 986-530393 Emergenze (di qualsiasi tipo, gratuito ed internazionale) 112 Ufficio Informazioni, Santiago Tel.: 902-332010 Rúa do Vilar, 30-32, piano basso [email protected] Páxina Web Santiago de Compostela www.xacobeo.es Pza. do Obradoiro, s/n Pazo de Raxoi Tel.: 981-542300 Fax: 981-563864 Centrale di prenotazione Agriturismo [email protected] www.santiagodecompostela.org Tel.: 902-200432 [email protected] Uffici del Turismo [email protected] Tui www.caldasdereis.com Pza. da Inmaculada, s/n (solo da giugno a settembre) Tel.: 986-603625 Valga Avda. da Coruña, 14 Tel.: 986-559456 Fax: 986-559455 [email protected] www.valga.org Edificio Área Panorámica Colón, s/n Tel.: 986-601789 Pontecesures Pontevedra Avda. Cidade de Vigo, 2 Tel.: 986-557125 Fax: 986-557554 Gutiérrez Mellado, 1 Tel.: 986-850814 Santiago de Compostela [email protected] Rúa do Vilar, 30-32, piano basso Tel.: 981-584081 Padrón Xeneral Franco, 27 Tel.: 981-810451 Fax: 981-811550 [email protected] www.ayuntamientodepadron.com Turgalicia Tel.: 902-200432 Fax: 981-542510 www.turgalicia.es 34 35 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 36 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 37 Cammini a Santiago La scoperta del sepolcro dell’apostolo San Giacomo il Maggiore, agli inizi del IX secolo, generò molto presto una grande corrente di pellegrinaggio verso la sua ubicazione, nel posto dove oggi si alza la città galiziana di Santiago di Compostella. Questa massiva affluenza finì per formare, dai più diversi punti di Europa, una densa rete di itinerari conosciuta, nel suo insieme, come il Cammino di Santiago, o Rotta di San Giacomo. I momenti di maggiore apogeo di questo pellegrinaggio si diedero nell’XI, XII e XIII secoli con la concessione di determinate indulgenze spirituali. Questa corrente si mantenne, con maggiore o minore intensità, lungo i secoli seguenti. Dalla seconda metà del XX secolo, il Cammino di Santiago vive una nuova rinascita internazionale che combina il suo insieme di beni culturali e morali di tradizionale spirituale con un potere di attrazione turistica e diventa luogo di incontro aperto a tutti i tipi di gente e di culture. Tradizionalmente, i periodi di maggiore affluenza di pellegrini e di visitatori del Cammino coincidono con gli Anni Santi Compostellani, che vengono celebrati ogni 6, 5, 6 e 11 anni, ma qualunque anno e momento è idoneo per realizzare un qualche itinerario di questa rotta e per visitarne la città meta, Compostella. 37 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 38 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 39 Cammino di Europa Il Cammino di Santiago generò, lungo i suoi dodici secoli di esistenza, una straordinaria vitalità spirituale, culturale e sociale. E, come conseguenza di esso, nacque la prima grande rete assistenziale di Europa e vennero costruiti monasteri, cattedrali e nuovi nuclei urbani. Dall’incontro di gente della più varia provenienza che questa rotta propiziò nacque una cultura basata sullo scambio aperto di idee e di correnti artistiche e sociali, nonché un dinamismo socio-economico che favorì, soprattutto durante il Medioevo, lo sviluppo di diverse zone dell’Europa. Le orme del Cammino e dei pellegrini verso Compostella sono riconoscibili in infinità di testimonianze pubbliche e private, in diverse manifestazioni dell’arte o, per esempio, nei più dei mille libri che in queste ultime decadi si sono occupati, in tutto il mondo, di questo sentiero, opera e patrimonio di tutti gli europei. Le principali vie del Cammino di Santiago vennero dichiarate Primo Itinerario Culturale Europeo (1987) dal Consiglio di Europa e Bene Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nei suoi tracciati lungo la Spagna e la Francia (1993 e 1998, rispettivamente) e Premio Principe d’Asturia della Concordia 2004, consegnato dalla Fondazione Principe d’Asturia. PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:16 Página 41 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:15 Página 40 La Galizia, il paese di Santiago Cammino Francese Cammino del Sud-Est– Via de la Plata La Penisola Iberica avrebbe formato parte, secondo determinati testi antichi, delle terre dove l’apostolo San Giacomo predicò il cristianesimo. Dopo essere decapitato in Palestina, verso l’anno 44 d.C., i suoi discepoli, secondo la tradizione, trasportarono la sua salma in un vascello diretto verso la Galizia, una delle terre della Penisola dove aveva predicato. Cammino Portoghese Rotta del Mare di Arousa e Rio Ulla Cammino di Fisterra-Muxía Cammino Inglese Cammino del Nord Cammino Primitivo I difficili tempi dei primi anni del cristianesimo e lo spopolamento di grande parte del Nord della Penisola avrebbero benissimo portato all’oblio il luogo del seppellimento. Tuttavia, verso l’anno 820 vengono scoperti dei resti che le autorità ecclesiastiche e civili ritennero fossero quelli di San Giacomo il Maggiore. Accadde in uno sperduto bosco galiziano e l’evento avrebbe dato luogo alla nascita della città attuale di Santiago di Compostella. Diventata l’attraente meta di un pellegrinaggio che portava al sepolcro del solo apostolo di Cristo seppellito in suolo europeo, insieme a San Pietro, a Roma, a Santiago arriveranno, lungo i secoli, pellegrini di ogni provenienza attraverso i più vari itinerari. Cammini di Santiago in terre galiziane A causa della grande diversità di luoghi di provenienza dei pellegrini, i sei itinerari principali di arrivo da tutta l’Europa cominceranno mano a mano a definirsi sul suolo galiziano. L’itinerario più frequentato e di maggior rilevanza, sia socioeconomica, sia artistica e culturale, é quello denominato Cammino Francese, che entra in Spagna, dalla Francia, attraverso i monti Pirenei, e in Galizia per il mitico valico di O Cebreiro. Ma si possono annoverare altri cinque itinerari che sono diventati importanti nella storia dei pellegrinaggi a Santiago. 40 41 Cammino Portoghese PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:16 Página 43 PORTUGUES EN ITALIANO 2009=IMP.qxd:Maquetación 1 28/10/09 1:16 Página 42 Sono i Cammini Primitivi e quello del Nord, che raggiunsero grande rilevanza nei primi tempi di questo pellegrinaggio, con due tracciati principali che entravano in Galizia dalle Asturie, provenienti dai Paesi Baschi e da Cantabria; il Cammino Inglese, seguito soprattutto da pellegrini che dal Nord dell’Europa e dalle Isole Britanniche approdavano a porti galiziani quali quelli di A Coruña e Ferrol; il Cammino Portoghese, che dal Sud-Ovest della Galizia seguivano i pellegrini procedenti dal Portogallo; e il Cammino del Sud-Est, attraverso cui si avviavano verso Santiago i pellegrini che, dal Sud e dal Centro della Penisola, seguivano la popolare Via de la Plata, tra Mérida e Astorga, per continuare, attraversando le terre di Ourense, verso Compostella. Si ritiene che siano pure itinerari di Santiago, per la loro simbologia storica, altri due. Sono il Cammino di Fisterra – Muxía, percorso da pellegrini medievali che, dopo aver venerato la tomba apostolica, si sentivano attratti dal viaggio fino al capo di Finisterre, l’estremo occidentale della terra conosciuta in quei tempi, e quella chiamata Rotta del Mare di Arousa e Fiume Ulla, che ricorda l’itinerario che, secondo la tradizione, seguirono i resti mortali dell’Apostolo arrivati via mare in Galizia nel primo secolo dopo Cristo. Capo Fisterra. Cammino di Fisterra-Muxía O Cebreiro. Cammino Francese Oseira. Cammino del Sud-Est – Via de la Plata “Compostela” e credenziale La Coruña. Cammino Inglese 42 43 Cammino Portoghese