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TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI LECCO
Anno 60° - N. 1 Gennaio/Febbraio/Marzo 2013
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro
“Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento
Postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46)
art. 1. comma 2 DCB” - CMP Milano Roserio
Direttore Responsabile: Angelo Sala
Redattore Capo: Nino Venditti
Redattori: Luigi Bossi, Augusto Cogliati,
Emiliano Invernizzi, Ivan Piazza, Enzo Vavisa
Redazione presso A.N.A. Lecco:
Via Pescatori, 23 - Telefono 0341.364.108
Autoriz.: Trib. di Lecco n. 31 del 3-9-53
Grafica: PrePrint - Lecco
Stampa: La Grafica - Molteno (LC)
MERATE
pagina 6
Nikolajewka
La lunga marcia
MANDELLO DEL LARIO
pagina 12
Una serata per rivivere
due esperienze di vita
VITA DEI GRUPPI
pagina 13
NOTIZIE SPORTIVE
pagina 20
ANAGRAFE ALPINA
pagina 21
IL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE DURANTE L’ASSEMBLEA SEZIONALE DEL 9 MARZO
Marco Magni presidente
Il saluto del
nuovo presidente
Carissimi Alpini della Sezione
di Lecco, oggi ancora una volta, ho avuto la conferma che la
nostra Sezione seppur di medio piccole dimensioni, è una
Sezione di grandi valori e di
grandi tradizioni.
Oggi carissimi delegati, che
rappresentate gli Alpini che
ho avuto modo di conoscere
in questi anni, durante i quali
sono venuto a trovarvi nei vostri gruppi in occasione delle
vostre attività, ho la conferma
che quando indossiamo il cappello alpino succede qualcosa
di magico.
(continua a pagina 2)
A tutti i Soci
Auguri
di una serena
BUONA PASQUA
Due diversi presidenti della sezione in sala a Pescate il 9 marzo scorso! È un fatto che dopo
la presentazione della relazione
morale per l’anno 2012, la lettura
dei bilanci consuntivo e preventivo, la relazione dei revisori dei
conti, gli interventi e le varie delibere, Luca Ripamonti ha lasciato il comando. E le votazioni per
la nomina del nuovo presidente
sezionale, già chiamate subito
dopo la relazione morale dal presidente dell’assemblea Eugenio
Manzocchi, hanno poi premiato
l’alpino Marco Magni, capogruppo di Robbiate. Una situazione
prevedibile, perché Magni aveva
da tempo depositato la sua candidatura e Ripamonti non si era ripresentato, e comunque verificatasi per la prima volta nella nostra
L’abbraccio tra Luca Ripamonti a sinistra, e Marco Magni (foto Stefano Cardini)
sezione ora che l’assemblea dei
delegati è sovrana nella nomina
del presidente sezionale. Un lungo e commosso abbraccio ha caratterizzato il cambio della guar-
dia, emozione poi stigmatizzata
dal consigliere nazionale Cesare
Lavizzari - presente insieme con
(continua a pagina 2)
Gli Alpini solidali con il territorio
I punti principali della relazione morale di Luca Ripamonti all’assemblea sezionale
Intensa e ricca la relazione morale
presentata all’assemblea dei delegati da Luca Ripamonti, ultimo
suo atto da presidente sezionale.
Al ricordo di coloro che sono andati
avanti, ai saluti e ai ringraziamenti
di rito, il presidente ha aggiunto
«un pensiero riconoscente e affettuoso» che «va agli Alpini in armi,
impegnati in missioni in Italia e
all’estero e dovunque le circostanze lo richiedano; essi sono degli
ottimi soldati, hanno raggiunto un
eccellente livello di preparazione e
svolgono il lavoro loro affidato in
modo professionale e con umanità
laddove lo richiedano le circostanze. L’incontro con i comandanti e
gli alpini volontari sono diventati
una costante del nostro operare e
ritengo che vadano intensificati sia
a livello sezionale che di gruppi».
La relazione annuale documenta
tutta la vitalità della Sezione con
i suoi 70 gruppi, i 4572 soci alpini
(nel 2011 erano 4594) e i 1281 soci
aggregati (nel 2011 erano 1245).
Si comincia con l’attività del consiglio sezionale che Luca Ripamonti definisce «un consiglio giovane, unito e motivato», per poi
passare ad un esame dettagliato
di quanto fatto nel 2012, cominciando dalla commemorazione
(continua a pagina 3)
notizie alpine
(continua dalla pagina 1)
il nostro Mariano Spreafico a sottolineare il momento importante
per la sezione - come una costante, tra gli alpini, che lui era contento di avere colto: «… si è commosso Luca, ci siamo commossi
anche noi mentre si commuoveva
lui … e si è commosso giustamente Marco». Marco Magni è dunque
il nono presidente della sezione
ANA di Lecco dopo Ferdinando
Doniselli, Antonio Greppi, Giulio
Ceppi, Ugo Merlini, Raffaele Ripamonti, Gildo Molteni, Sandro
Merlini e Luca Ripamonti e vanta
buona conoscenza degli alpini e
delle attività sezionali per aver ricoperto la carica di vice presidente
della sezione dall’aprile 2011.
Ma procediamo con ordine presentando alcuni dati del suo curriculum.
(continua dalla pagina 1)
Mi avete insegnato che la condivisione, la gioia, la concretezza, la giovinezza, la caparbietà,
ma soprattutto la semplicità nel
portare avanti i valori che i nostri
veci ci hanno insegnato, sono
alla base del nostro essere alpini,
e non solo.
Tre anni fa quando arrivai in
consiglio di Sezione, ho trovato
un gruppo di Amici,
che mi hanno accolto in modo assolutamente fantastico,
e proprio con questi
alpini mi ritrovo qui
oggi a dire a tutti voi
il mio Grazie, grazie di vero cuore…a
tutti indistintamente, perché quando si
indossa il cappello
alpino non c’è nessuna differenza, non c’è presidente, vice presidente, capogruppo, ma ci sono
gli Alpini, ci sono persone che seguono tutti gli stessi ideali e che
hanno a cuore il bene comune,
spendendo parte del loro tempo per chi ne ha bisogno, per chi
bussa alla nostra porta, per chi si
trova in situazioni difficili.
Raccolgo uno zaino molto, molto
pesante affardellato di grandi sacrifici per chi è stato prima di me,
oltre che presidenti anche grandi
uomini che ci hanno lasciato una
eredità importantissima, che noi
tutti insieme abbiamo il dovere
pagina 2
Penna Nera delle Grigne
42 anni, di Robbiate, perito industriale (elettronico), libero professionista, sposato e padre. Quanto
alla «penna», ha svolto il servizio
militare a Bressanone e successivamente a Varna come trasmettitore
alpino della brigata Tridentina,
nella specializzazione di operatore
ponti radio con diploma ottenuto
a Bolzano. Ha inoltre conseguito
attestato di partecipazione all’operazione «Vespri Siciliani» tra marzo
e maggio 1993, essendo poi congedato a settembre.
Iscritto al gruppo alpini di Robbiate, ne divenne prima addetto
stampa e quindi capogruppo, poi
riconfermato. In sezione fu eletto
consigliere e referente della zona
Bassa Brianza in gennaio 2011 e,
qualche mese dopo, vice presidente e coordinatore del gruppo giovani, incarichi accolti e svolti sempre
con il massimo impegno e con una
di conservare, di migliorare, di
preservare, stando al passo con
i tempi. Questo avvicendamento
è stato condiviso con Luca, e rispecchia in modo assolutamente
vero il modo di agire di noi Alpini, ci siamo parlati apertamente,
con spirito di vera amicizia.
Ho sempre detto al presidente:
io presento la mia candidatura
solo ed esclusivamente se decidi
di non andare avanti in questo
incarico ed è quello
che è successo, ed
ora mi ritrovo ad intraprendere questa
nuova avventura.
Ragazzi, oggi vi chiedo di starmi vicino, e
lo chiedo a tutti voi e
vi invito ad estendere
questa mia richiesta,
a tutti i vostri alpini
che incontrerete durante le vostre attività di gruppo.
D’altro canto vi assicuro che
io, con tutti i consiglieri che
faranno parte del consiglio direttivo, metteremo in campo
tutta la nostra voglia di continuare sulla strada tracciata. Vi
chiedo di non esitare a darci e
darmi suggerimenti, a farci critiche sempre con lo spirito che
ci contraddistingue, perché solo
cosi possiamo ancora fare sentire la nostra voce, essere proposta concreta di vita per chi ogni
giorno sta vicino a noi.
MARCO MAGNI
PRESIDENTE SEZIONALE
I delegati presenti all’assemblea (foto Stefano Cardini)
presenza costante ai vari appuntamenti di sezione e gruppi. Ora
lo attendono un legame ancor più
continuo con le «sue» penne nere,
un confronto costante con questioni a cui trovare soluzione, ma
sicuramente anche tante soddisfazioni promesse dagli alpini tramite
il lungo applauso che i delegati dei
gruppi gli hanno tributato.
Per la cronaca dell’assemblea,
prima delle votazioni di relazioni
e bilanci, approvati all’unanimità, sono intervenuti nella discussione: Nino Venditti, sul Penna
Nera delle Grigne; Pierluigi Caglio e Tarcisio Colombo, per delucidazioni su voci del bilancio;
Cristoforo Manzoni, sulle gare di
sci sezionali con particolare riferimento all’ultima di Madesimo;
Renato Spreafico per informare
sui progetti portati avanti circa gli
immobili sezionali: chiesetta Betulle e rifugio Cazzaniga-Merlini
in primo luogo; Ivan Acquistapace, sulla distribuzione del Penna
Nera delle Grigne, e infine Maurizio Briacca, che ha informato
sulla lotteria lanciata dai gruppi
di Lecco e circondario per contribuire a portare l’acqua al nostro
rifugio in Artavaggio.
È seguita la consegna dei trofei:
Ugo Merlini, per l’incremento dello sport, al gruppo di Perledo; Guido Dore, per la gara sezionale di
slalom gigante 2013, al gruppo di
Esino Lario, ed Angelo Casari, per
il campione sezionale di slalom gigante 2013, ad Osvaldo Grassi.
Un premio speciale è andato a
Cristoforo Manzoni per la sua
partecipazione al campionato
quale atleta meno giovane.
Si sono infine svolte le votazioni
per:
- 5 consiglieri sezionali per il
triennio 2013 - 2015 con l’elezione di: Enrico Comini, Giordano Lori, e Renato Spreafico
(tutti scaduti e rieleggibili) ed
Edoardo Balbiani e Saul Formenti, nuovi candidati rispettivamente di Casargo e Brivio.
- 9 delegati all’assemblea nazionale i quali, tra l’altro, parteciperanno alla nomina del nuovo
presidente nazionale, con la designazione di: Marco Magni (di
diritto), Remo Arrigoni Marocco, Luigi Bossi, Roberto Bottari,
Franco Ciresa, Mario Gargantini, Cesare Goretti, Eugenio
Manzocchi e Luca Ripamonti.
LUIGI BOSSI
VENERDÌ 8 MARZO 2013
Saluto ai consiglieri da parte
del presidente uscente Luca Ripamonti
Venerdì 8 marzo scorso Luca
Ripamonti ha voluto incontrare
per un brindisi di ringraziamento e di saluto i consiglieri sezionali ed i più vicini collaboratori.
La serata si è svolta in un locale
nella bella cornice del lungolago
di Olcio, ospite anche il consigliere nazionale Cesare Lavizzari
il quale ha intrattenuto breve-
mente i presenti chiudendo l’intervento con una ideale stretta di
mano all’amico che lascia l’incarico. A sua volta il presidente Ripamonti ha espresso gratitudine
e riconoscenza a tutti ed ha donato a ciascuno un dvd ricordo
con le fotografie scattate nel 2012
durante le varie manifestazioni
del 90° della sezione.
Anno 60 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
(continua dalla pagina 1)
della battaglia di Nikolajewka,
a cura del gruppo di Merate, e
proseguendo con il concerto del
Coro Grigna e la consegna della
borsa di studio «Corrado Pedroni», ospiti del gruppo Monte Resegone al teatro di Belledo.
Poi, a tenere banco, sono le diverse manifestazioni che hanno
segnato il 90° di fondazione della Sezione, cominciando dalle
giornate di aprile con la marcia
per il 90° organizzata dai giovani
con partenza da Paderno d’Adda
e arrivo a Lecco; la presenza della
Fanfara dei congedati dell’Orobica; la presenza di un plotone
di giovani alpini in armi del Battaglione Morbegno; l’omelia del
cappellano don Diego Gabusi,
intensa, vibrante in un Santuario
della Vittoria stracolmo; la sfilata
per le vie della città: «Il lavoro per
il 90° sezionale è stato qualcosa di
più, è stato un momento di unione ideale tra tutti noi non tanto
per ricordare e nemmeno per
esibire, quanto per confermare
il piacere di esserci, di portare la
penna, di essere solidali con il nostro territorio e con tutta la società nella quale viviamo: un grande
sforzo per un motivo ideale. Al
successo di questa cerimonia,
oltre ai consiglieri sezionali, alla
segreteria, hanno contribuito in
modo decisivo alcuni capigruppo
e molti alpini. Grazie a tutti!».
Dopo aver ricordato la partecipazione sezionale all’Adunata
nazionale a Bolzano - «abbiamo
lasciato Bolzano con la sensazione che questa adunata è stata
una delle migliori vissute in tanti
anni, per l’accoglienza, per la bellezza del luogo, perché finalmente abbiamo vissuto un momento
di fratellanza e non di disunione
o, peggio, di inimicizia armata»
- e la presentazione della Linea
Cadorna, alla quale hanno lavorato squadre di alpini di tutta le
sezione, si è arrivati al raduno sezionale di luglio al Rifugio Cazzaniga Merlini ai Piani di Artavaggio
con ben tre anniversari - 60° del
rifugio, 90° della Sezione, 40° della inaugurazione della parte nuova del rifugio intitolata ad Ugo
Merlini – con l’incontro con il
presidente nazionale Corrado Perona: «Io credo che al presidente
nazionale non avremmo potuto
offrire di meglio – ha sottolineato
Luca Ripamonti - ed egli ha avuto parole molto belle nei nostri
confronti. Io invece ho avuto la
consapevolezza piena del valore
SABATO 9 MARZO 2013
Il nuovo presidente e il consiglio sezionale
ospiti del gruppo di Mandello del Lario
Il 9 marzo scorso, dopo l’assemblea annuale dei delegati, il
presidente sezionale Marco Magni, insieme a Luca Ripamonti,
a tutto il consiglio e ad alcuni
collaboratori, sono stati ospiti
a cena degli alpini di Mandello
del Lario. Nella bellissima baita
del gruppo hanno fatto gli onori
di casa il capogruppo Aldo Zucchi con consiglieri e soci.
Una calorosa serata in compagnia durante la quale il nuovo
presidente ha pronunciato alcune parole di presentazione e
di saluto.
dei miei collaboratori, della loro
capacità e del loro entusiasmo e
questo, tra i tanti di quella giornata, è stato il regalo più bello!».
Quindi la carrellata sull’ultima
parte dell’anno, cominciando
dal 53° di consacrazione della
chiesetta votiva del Battaglione
Morbegno al Pian delle Betulle
preceduto dalla marcia a cura di
tutti i gruppi della Valsassina dai
Roccoli Lorla al Pian delle Betulle;
il campionato nazionale di corsa in montagna a Perledo - «Una
gara svolta lungo un percorso
tecnicamente impeccabile, per
alcuni tratti molto bello e panoramico, una partecipazione di ottimo livello e piazzamenti davvero
notevoli per i nostri portacolori.
Soprattutto una festa di alpini
che hanno lavorato insieme, hanno collaborato per mesi gomito a
gomito a dimostrare, ove ce fosse
bisogno, che la forza sta nell’essere uniti, nello stare sereni e non
prendere mai le cose troppo con
seriosità ma con serietà. Un grazie ve lo devo e devo a ciascuno di
voi un sincero abbraccio, perché
siete stati davvero molto bravi!»
-; la 15ª edizione della traversata
del Triangolo Lariano, 4° Trofeo
«Antonio Rusconi»; la festa sezionale della protezione civile; la
cerimonia della memoria al Santuario di Lezzeno; per finire con il
concerto della Banda sezionale al
Teatro della Società di Lecco con
la consegna delle borse di studio in memoria di Ugo Merlini e
l’assegnazione del premio Raffaele Ripamonti al capogruppo di
Rancio-Laorca, Silvano Panzeri,
quale riconoscimento per la sua
importante e variegata attività in
seno alla nostra sezione.
Dopo la necessaria carrellata sugli
eventi principali, e un cenno allo
sport, Luca Ripamonti ha relazionato su altre novità importanti: la
nascita del 69° gruppo sezionale,
quello di Garbagnate MonasteroBrongio; il passaggio dalla Sezione di Como a quella di Lecco del
gruppo di Vendrogno; la sistemazione della sala di Pescate; i lavori
necessari per l’impianto fognario,
l’impianto elettrico e la cucina al
rifugio, dedicando due salette a
piano terra del rifugio vecchio ad
area museale; il Penna Nera delle
Grigne; la segreteria e concluso
con queste parole: «Questa è la
sezione che ho trovato, questa è
la sezione che ho servito, questi
sono i grandi alpini che mi sono
onorato di rappresentare! Grazie
per avermi permesso di farlo per
tanti anni!».
Ripamonti alla famiglia alpina
«Orgoglioso di farne parte»
Momenti di grande commozione ed emozione nel
saluto finale di Luca Ripamonti, che i 250 tra delegati e ospiti dell’assemblea sezionale hanno salutato,
in piedi, con un applauso che sembrava non finire
mai. Queste le sue parole.
«Cari Alpini delegati, ora vorrei rivolgermi personalmente a ciascuna delle
penne nere che rappresentate.
Era il 19 marzo del 1996 quando il Consiglio di Sezione di allora mi nominò
presidente della Sezione di Lecco. Prima di me Sandro Merlini, Raffaele Ripamonti, Gildo Molteni, Ugo Merlini
per dire solo i presidenti del dopoguerra. Quella sera guardai Sandro negli
occhi e chiesi la sua approvazione prima di accettare, era un’eredità molto
grande, uno zaino pieno di successi, di esperienze
di vita vissuta.
Me lo sono messo sulle spalle con consapevolezza
del passato e con l’incoscienza dei miei 41 anni.
E sono partito per fare da presidente la mia parte
di sentiero, accanto a me avevo voi e grazie a voi
sono arrivato ad oggi. Abbiamo viaggiato insieme
G
i F bb i M
Gennaio-Febbraio-Marzo
2013
per monti e valli, toccando vette sconosciute e evitando pericolose franate su sentieri difficili, impervi. Molti di coloro che ci accompagnavano sono
andati avanti, alcuni anche precocemente. Fin qui
ce l’abbiamo fatta, ce l’ho fatta, grazie a voi, e sono
trascorsi ben diciassette anni!
Me ne resi conto tre anni or sono e, riflettendo bene trovai la cosa non giusta; i tempi non erano ancora maturi
perché io lasciassi l’incarico, mentre lo
sono diventati oggi. Un presidente ha
due famiglie, una è la nostra di alpini e
come un padre deve amare i suoi figli,
così un presidente deve amare i suoi
alpini, perché… perché sono alpini,
come diceva Nelson Cenci, e basta!
Io non so se sono stato un buon presidente, non devo dirlo io; so di aver
amato molto questa famiglia e so che oggi, nel lasciare il testimone, sono orgoglioso di farne parte e
di avere ancora tanto da fare insieme a voi. Grazie
per avermi sostenuto, corretto, incoraggiato, sopportato e supportato, sono onorato di avervi
avuti tutti compagni in questa avventura
della mia vita. Grazie».
pagina 3
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Luca Ripamonti: «Torno nei ranghi»
Il momento è giunto. Luca Ripamonti, dopo 17 anni, cui aggiungere i precedenti 5 di responsabile della Protezione Civile, ha lasciato la presidenza della Sezione
di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini.
Con quale bilancio di questi anni?
Sono stati anni intensi, a volte anche difficili, ma belli ed esaltanti.
E proprio per questo sarà più facile tornare a fare l’alpino semplice, tra le persone e le cose che si
amano.
La presidenza passa ad un giovane. Come mai?
Quando sono stato eletto, nel
1996, ero giovane anch’io e, divenuto presidente, ho messo mano
ad un programma di lavoro che,
assieme al consiglio sezionale, ai
capigruppo, a tutti gli alpini della
sezione ho sviluppato nel corso
degli anni. Uno dei punti di forza
è stato quello di far crescere i giovani, dando loro sempre più spazio all’interno dell’associazione.
I giovani sono forze nuove, che
portano nuove idee e programmi
aggiornati. Si sono conquistati il
loro spazio e ne sono contento.
Non sarà comunque l’unica soddisfazione?
Certo che no. Ci sono sicuramente altre soddisfazioni. E una, in
particolare, la voglio sottolineare. Sono stati 17 anni intensi, alla
guida di una sezione viva e pulsante, e questo ci ha permesso di
fare cultura. Penso al libro sulla
storia degli Alpini a Lecco nell’80°
della sezione, al film dell’85°, alle
tante serate in città e nel territorio dedicate alla storia e alla tradizione alpine, alle presentazioni
di libri, organizzate da noi o partecipando ad incontri di altri, alla
spedizione in Albania dove siamo
stati i primi a ritrovare e ripercorrere alcune tracce del Battaglione Morbegno. Penso alle sedi
museali che abbiamo realizzato
e che arricchiscono il patrimonio culturale del nostro territorio,
cominciando dal museo sotto la
chiesa del Pian del Betulle, poi
quello del Rifugio CazzanigaMerlini ai Piani di Artavaggio, poi
quello all’aperto della Linea Cadorna salendo su per lo sperone
che domina Corenno Plinio.
Possiamo allora aggiungere una
seconda soddisfazione?
Proprio questo fare cultura ci ha
consentito di avere incontri con
tante persone, alpini e non, che
ci hanno arricchiti e hanno dato
alla nostra sezione la giusta visibilità e la considerazione che
le spetta. Penso, in particolare,
ai rapporti con le scuole, sia per
quanto è stato fatto e si continua
a fare ad esempio con le esercitazioni legate a possibili emergenze, sia per la diffusione della
conoscenza della nostra storia e
dei valori di cui siamo portatori.
Proprio per questo ho sempre
indicato a tutti gli alpini l’importanza assoluta di fare memoria e
di essere fedeli ai nostri principi e
ai nostri ideali.
E allora non sarà difficile metterci una terza soddisfazione?
È una somma di soddisfazioni, efficacemente sintetizzata dal nostro calendario sezionale annuale, e che comprende l’assegnazione delle borse di studio «Ugo
Merlini» a studenti meritevoli;
della borsa di studio «Corrado
Pedroni» ad un medico ricercatore; la festa dell’Unità di Protezione Civile con l’assegnazione
del premio «Raffaele Ripamonti»
ad un alpino che si è distinto per
impegno nella sezione; la commemorazione dell’anniversario
di Nikolajewka; i raduni sezionali al Rifugio Cazzaniga Merlini e
alla chiesa votiva del Pian delle
Betulle; la giornata del ricordo al
Santuario di Lezzeno… Tutte manifestazioni con le quali gli Alpini
di Lecco e del territorio vogliono
continuare ad essere testimoni e
protagonisti.
Testimoni e protagonisti. È un
appello?
Certo, lo dico a tutti gli alpini.
Continuate a stare vicini e attivi
alla sezione, ai gruppi, alle tante attività. Facendolo sempre da
alpini, cioè con limpidezza. Testimoni perché la nostra storia e
la nostra memoria sono i nostri
punti di riferimento. Protagonisti
perché è così il nostro modo di
essere alpini, esempi nel fare volontariato, nell’esprimere cultura,
nel professare una fede. Persone
solide, che si fanno apprezzare e
che sono apprezzate, e che sono
un importante punto di riferimento per unire le forze del bene.
E adesso?
Adesso rientro nei ranghi. Ma vi
assicuro che continuerò a fare
l’alpino. Cullando un sogno che
spero di concretizzare al più presto: tornare in Albania per rifare,
esattamente, l’intero percorso del
Battaglione Morbegno in quella
tragica e sanguinosa campagna
militare, un percorso segnato da
tante troppe croci lecchesi. Spero
poi che gli alpini continuino ad
essermi vicini come lo sono stati
in tutti questi anni. E quando ci
incontreremo, e spero che capiti
spesso, sarà bello come accade
con le amicizie più preziose.
ANGELO SALA
CONSIGLIO DIRETTIVO SEZIONALE - GIOVEDÌ 14 MARZO 2013
I nuovi incarichi sezionali
Nel corso del Consiglio direttivo sezionale del 14 marzo scorso, il presidente Marco Magni ha incaricato i consiglieri ed i suoi collaboratori in Sezione
come segue:
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Vicepresidenti: Mauro Farina (vicario), Luigi Bossi, Emiliano Invernizzi
Alfiere: Luigi Maggioni
Cerimoniere: Mauro Farina
Tesoriere: Raffaele Tavola
Contabilità sezionale: Giuseppe Villa (incaricato dal presidente)
Segretario di consiglio: Augusto Cogliati
Referenti di zona e rappresentanti di zona:
- LECCO e CIRCONDARIO: Luigi Bossi con Giordano Lori, Ivan Piazza
e Gian Luigi Galli (incaricato dal presidente)
- LAGO: Emiliano Invernizzi con Pietro Dell’Era e Enrico Comini
- VALSASSINA: Cesare Goretti con Franco Ciresa e Edoardo Balbiani
- ALTA BRIANZA: Mauro Farina con Mariano Spreafico, Renato
Spreafico e Roberto Bottari
- BASSA BRIANZA: Raffaele Tavola con Saul Formenti
• Direttore Penna Nera delle Grigne: Angelo Sala
• Redazione Penna Nera delle Grigne: Nino Venditti (caporedattore),
Augusto Cogliati, Emiliano Invernizzi, Enzo Vavisa, Ivan Piazza,
Luigi Bossi.
pagina 4
• Consiglieri incaricati per la comunicazione: Emiliano Invernizzi,
Luigi Bossi e Ivan Piazza
• Coordinatore Protezione Civile: Pietro Dell’Era coadiuvato da
Cesare Goretti
• Convenzioni con enti locali: Luca Ripamonti (incaricato dal
presidente) e Mariano Spreafico
• Linea Cadorna: Pietro Dell’Era, Cesare Goretti, Alberto Gavazzi e
Walter Cornara
• Grandi opere: Renato Spreafico, Pietro Dell’Era e Cesare Goretti
• Presidente Banda Sezionale: Flavio Rupani
• Consiglieri incaricati per la Banda: Emiliano Invernizzi, Enzo Vavisa
• Coro Grigna: Edo Balbiani
• Coro Stelutis: Saul Formenti
• Coro dell’Adda: Roberto Bottari
• Centro Studi - Scuole - Cultura: Luigi Bossi, Ivan Piazza; Edo Balbiani,
Cristian Mornico (incaricato dal presidente)
• Sport: Franco Ciresa, Giordano Lori, Saul Formenti, Enzo Vavisa
• Gruppo Giovani: Mauro Farina, Giordano Lori e Saul Formenti
• Rifugio Cazzaniga Merlini: Renato Spreafico e Saul Formenti
• Chiesetta votiva Battaglione Morbegno: Luigi Bossi, Renato Spreafico
e Luca Ripamonti (incaricato dal presidente)
• Sedi di Lecco e Pescate: Roberto Bottari
• Sede di Sala al Barro: Pietro Dell’Era
Anno 60 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Nel giorno della Memoria
Lecco non dimentica i suoi figli
Il «Giorno della Memoria» ci aiuta
a non dimenticare gli orrori e la
disumanità del nazismo e a capire quanto l’uomo possa essere
cattivo con i propri simili, homo
homini lupus, da millenni la storia non cambia. La tivù, in questa
ricorrenza, fa scorrere immagini
di esseri che chiamare umani è un
azzardo. Ridotti a fantasmi con le
ossa sporgenti, frastornati, senza
volontà, ci passano davanti agli
occhi come accusa di appartenere alla razza umana, ma in quelle
pupille incavate vogliono forse
donarci un messaggio di pace,
di perdono, di riconciliazione, di
non cadere preda dell’odio e la
speranza di giorni migliori. Perdonare forse, dimenticare mai!
Nell’ambito di questa celebrazione anche Lecco ha fatto la
sua parte, dando vita ad una cerimonia, presieduta dal prefetto
Antonia Bellomo, svoltasi nella
stipata sala conferenze del palazzo del commercio (molte penne
nere, sindaci con fascia tricolore,
presidenti di varie associazioni,
anziani reduci di guerra, da tutti
conosciuti, gente comune) dove
sono state consegnate le medaglie
d’onore concesse dalla presidenza del Consiglio dei Ministri a 15
cittadini della nostra provincia,
deportati o internati nei lager
Lecco - I sopravvissuti alla deportazione: due sono alpini
nazisti, tra cui tre sopravvissuti
alla deportazione ancora in vita:
Renato Acerboni, classe 1924
di Casargo, Rinaldo Beri, classe
1923 di Casargo e Franco Sacchi,
classe 1924 nato a Oggiono ma
residente a Valmadrera. Questi i
nomi degli altri deportati a cui è
stato riservato il riconoscimento della medaglia d’onore: Pietro
Acerboni (1924, Casargo), Ernesto
Casiraghi (1916, Robbiate), Beato
Castagna (1915, Valmadrera), Ersilio Crimella (1924, Valmadrera),
Luigi Dell’Oro (1914, Valmadrera),
Giuseppe Fumagalli (1917, Colle
Brianza), Marco Mapelli (1916,
Perego), Ambrogio Ratti (1913,
Barzago), Bernardo Rusconi
(1915, Valmadrera), Giovanni Sandionigi (1924, Valmadrera), Virgilio Sesana (1920, Annone Brianza)
e Domenico Tavola (1912, Colle
Brianza e papà del capogruppo
locale Gianni). Terminate le presentazioni, valorizzate dalla partecipazione del prevosto della città, monsignor Franco Cecchin, ed
arricchite da diapositive illustrate
da Lucia Ronchetti, i tre reduci
che grazie a Dio sono ancora con
noi, hanno ricordato, con semplici parole, parte delle peripezie,
delle violenze e degli stenti, dove
imperavano fame e paura.
NIVEN
Lecco - Il salone del palazzo del commercio stipato di attenti partecipanti
Da Bolzano 2012 a Piacenza 2013
L’11 e 12 maggio 2013 si svolgerà a Piacenza l’86ª Adunata nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini. «Onestà e solidarietà:
queste le nostre regole» il motto definito dal
Consiglio direttivo nazionale che funge da
filo conduttore per l’avvenimento. «Le motivazioni all’origine del motto scelto - come
abbiamo letto su L’Alpino - traggono spunto
da riflessioni e considerazioni su accadimenti che ahinoi!, sono sotto gli occhi di tutti».
In questi ultimi anni, ed in modo particolare,
negli ultimi mesi abbiamo vissuto e purtroppo stiamo ancora vivendo atteggiamenti irresponsabili e non dignitosi da parte di parecchi personaggi che dovrebbero avere come
obiettivo del loro impegno il bene comune.
Ecco allora la voglia degli alpini di ribadire con
fermezza e con dignità la strada che noi come
Associazione, ma con noi molta gente onesta,
vogliamo continuare a percorrere, non per seguire ideologie particolari ma “semplicemente” per ottenere il bene della nostra Patria e del
suo popolo.
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
È chiaramente anche per noi una dichiarazione o meglio una riconferma di un impegno importante che continuiamo ad assumerci. È quindi un impegno ed un esempio
che comincia da noi ma è anche la volontà di
trasmettere le incitazioni alla onestà ed alla
solidarietà nella società e l’Adunata nazionale è sicuramente un palcoscenico importante
ed unico nei nostri programmi dell’anno.
Da Bolzano 2012 a Piacenza 2013, dunque.
Occasione per ricordare che proprio lo scorso anno a Bolzano, tra le tante soddisfazioni
raccolte, c’è stata anche la premiazione di un
nostro alpino, Giovanni Fustinoni. L’artistica
pergamena con la sua composizione poetica
«Il Cappello Alpino» è stata infatti premiata
dalla giuria dell’Adunata di Bolzano nell’ambito del concorso «Quel giorno da Alpino che
non potrò mai dimenticare».
Un riconoscimento a livello nazionale che dà
lustro e onore a tutta la Sezione. Che naturalmente si aspetta il bis nell’Adunata di Piacenza.
pagina 5
notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Merate - Nikolajewka
La lunga marcia
La ricorrenza del 70° anniversario
della battaglia di Nikolajewka si è
celebrata, per la nostra Sezione, a
Merate. Venerdì 25 gennaio nella
chiesetta dell’oratorio maschile è
stata officiata la messa in ricordo
di tutti i Caduti in quella grande
battaglia. Come tutti gli anni grande presenza di alpini e cittadini. Il
Coro Monterosa di Busto Arsizio
ha accompagnato la messa con i
nostri più noti e significativi canti
e gli applausi hanno sottolineato la
bravura dei coristi e la commozio-
ne dei presenti. Le tragiche vicende che hanno segnato la ritirata di
Russia, con l’epilogo dell’ultima
tremenda battaglia che ha aperto
un varco verso il tanto sospirato
ritorno a baita, sono note a tutti.
Una folta documentazione scritta
esiste nei tanti libri che raccontano le innumerevoli testimonianze
vissute. Oggi giova ricordare e sottolineare come i nostri padri affrontarono questo tragico periodo.
Il nostro presidente Luca Ripamonti, insieme al sindaco di Me-
Merate - Alcune autorità alpine tra i fedeli
rate Andrea Robbiani, hanno ben
evidenziato nei loro interventi i
sentimenti che hanno pervaso
quegli uomini. L’umiltà, la dedizione alla Patria, lo spirito di sacrificio
i valori da cui traevano forza per
superare le indescrivibili sofferenze che erano costretti a patire.
Il generale Cesare Di Dato ebbe
modo di affermare durante la presentazione di un libro del reduce
Carlo Vicentini, con la presenza
del generale Morena e di Nelson
Cenci, che questi sono uomini da
venerare. Erano tutti eroi perché
compivano il loro dovere che arrivava fino a presupporre il sacrificio
della vita e della libertà. Fra loro
anche il Beato Don Carlo Gnocchi
che oltre ad essere, come tutti, un
eroe, era anche un Santo.
Il nostro compito è di tenere viva
la memoria del passato anche con
queste cerimonie, propositive e
costruttive, nel ricordo di tutti gli
Alpini caduti per la pace. In questo modo noi abbiamo fermato il
tempo, lo abbiamo trattenuto nel
ricordo di queste passate esperienze, perché ci insegni il futuro.
Ricordiamo i reduci ancora presenti tra noi, ricordiamoli andando
di tanto in tanto a salutarli, a parlare con loro e invitandoli alle nostre
cerimonie. Ricordiamo tutti coloro
che non sono tornati e che sono rimasti là. Perché, come ha affermato lo scrittore argentino Jorge Luis
Borges, «nessun uomo muore mai,
finché è vivo qualche altro uomo
che lo ricordi».
AUGUSTO COGLIATI
Merate - Vessilli e gagliardetti affiancano l’altare
70° ANNIVERSARIO DI NIKOLAJEWKA
Anche a Colico il ricordo
di quell’epica battaglia
Ricordo e insegnamento, queste
le due parole chiave per leggere
la settantesima commemorazione della battaglia di Nikolajewka che ha riempito ancora una
volta Colico di penne nere. Una
marea di gagliardetti, nove le se-
zioni, un mezzo migliaio di alpini
che hanno partecipato alla sfilata
accompagnata da tre fanfare, la
«Taurinense», la «Alto Lario» e la
«Valtellina», autorità civili e militari, i gruppi della Protezione civile Ana e di Colico, le rappresen-
Colico - Nove i vessilli sezionali presenti
pagina 6
tanze delle scuole, delle associazioni e della gente comune. Monsignor Gianfranco Girotti, vescovo
della Penitenzieria apostolica
vaticana, ha celebrato la messa in
San Giorgio, solennizzata dal coro
«Musica Viva», riconoscendo agli
alpini l’imperativo morale della
solidarietà come elemento che li
caratterizza da abbinare al motto
«ricordare i morti significa aiutare
i vivi». «Voi state mantenendo vive
- ha affermato il presule - la storia
Colico - La sfilata per le vie del paese
e la memoria della vostra gente
e la vostra associazione è una
tra le cose più pulite che ci siano
oggi in Italia. Continuate allora
a tener vivo questo vostro spirito di corpo, sempre leali e fedeli
alle tradizioni alpine».
Nella successiva cerimonia sul
piazzale antistante il municipio,
malgrado il freddo pungente, il
presidente degli alpini di Colico, Luigi Bernardi, ha sottolineato come quella di Nikolajewka
sia una pagina tragica e al tempo stesso gloriosa della storia
alpina italiana che non dovrà
mai essere dimenticata. Altri
applauditi interventi da parte
del sindaco di Colico, Raffaele
Grega e del prefetto di Lecco,
Antonia Bellomo. Complimenti
ampi e sinceri dal vice comandante delle truppe alpine Fausto
Macor, il quale ha sottolineato
che la cerimonia di Colico è una
delle manifestazioni più belle e
sentite a cui ha partecipato.
Anno 60 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
A settant’anni dalla battaglia
A Madesimo il trofeo Nikolajewka
«Non mi si accuserà perché ricordo episodi della guerra che
io e i miei soldati abbiamo combattuto da onesti italiani, perché
chiamati al dovere con regolare
cartolina di precetto. Abbiamo
obbedito perché non stava a noi
criticare, decidere, volere la guerra. Nessuno ricorda i sacrifici di
questa guerra quasi fosse delitto a ricordarli; sarebbe delitto il
mio se non li ricordassi e se non
elevassi in questo momento un
riconoscente pensiero ai gloriosi
caduti dell’Albania e della Russia
che sono morti convinti di morire
per la loro patria».
Così scriveva, alcuni anni dopo
gli avvenimenti bellici, il tenente Angelo Damino del 3° Reggimento Artiglieria Alpina nella
testimonianza raccolta da Giulio
Bedeschi in «Nikolajewka: c’ero
anch’io» edito nel 1963, testimonianze vere di Alpini veri, autentici protagonisti di quella battaglia
tragica ed epica sostenuta da Alpini per salvare altri Alpini… verso la patria, la propria baita…
Le poche righe di Damino esprimono appieno la situazione imbarazzante e difficile che i reduci
della campagna d’Albania e Grecia e della campagna di Russia
si trovarono a vivere e sostenere
nell’immediato dopoguerra, di
fronte alle più anziane generazioni della Grande Guerra che facevano della loro “vittoria” lustro
e vanto. Situazione questa che
ebbe anche forti tensioni pure
nella nostra associazione, ma
che la saggia azione distensiva di
molti presidenti, come il nostro
Ugo Merlini in ambiente sezionale prima e nazionale poi, portò
ad una più giusta e riconoscente
Madesimo - La sfilata che ha aperto la manifestazione
lettura della loro eroicità vissuta
nel pieno compimento del loro
dovere.
Nostro dovere, invece, è ricordarli
ed esaltarne, come esempio alle
nuove leve, le loro gesta ed ancor più i principi ed i sentimenti
che li hanno fatti partecipi di fatti
tremendi ed umanamente insopportabili.
Con questo spirito a Madesimo, nei giorni 8, 9, 10 gennaio
si è svolta la “Lunga Marcia”, tre
giorni di eventi, organizzati dalle
sezioni di Colico, Como, Lecco e
Sondrio, insieme per celebrare il
70° anniversario della battaglia di
Nikolajewka.
La manifestazione ha avuto inizio il venerdì con l’apertura della
mostra storica fotografica “Partirono cantando, tornarono con le
parole gelate nel cuore”, che ha
avuto una afflusso considerevole
di visitatori.
Il sabato è stato il giorno dei sentimenti, delle riflessioni e delle
celebrazioni; nel pomeriggio,
presenti i vessilli sezionali e numerosi gagliardetti, sono stati
Madesimo - Gli onori alla bandiera
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
resi gli onori alla bandiera ed ai
caduti, con l’intervento del vice
presidente vicario Adriano Crugnola, del colonnello Fabio Asso,
in rappresentanza delle Truppe
Alpine, del console di Germania
Jurgen Bubendey, della viceconsole dell’Ucraina Svitlana Savchuk, oltre alle numerose autorità
locali. A seguire la messa officiata
da don Eugenio, parroco di Madesimo, accompagnata dalle note
vocali del coro Cuore Alpino.
La sera, però, è stato raggiunto
quanto di più solenne e spirituale
può dirsi di una rievocazione: oltre duecento alpini, partiti all’imbrunire dal paese, con una marcia
notturna nella neve, rischiarata
solo dalla flebile luce rossastra
delle fiaccole, sono giunti sino
all’Alpe Motta e alla Madonna
d’Europa a metri 1.950. Qui, l’Archimandrita di Kiev sopraggiunto
con l’effige della Madonna del
Don, ha invocato la protezione
della Vergine e sotto il cielo stellato della notte è risuonato il silenzio sulle parole della Preghiera
dell’Alpino coralmente recitata.
In quel momento gli Alpini, rapiti
da questa speciale atmosfera che
induceva al trascendente, hanno
sicuramente percepito l’unione
spirituale che si istaurava tra loro
e tra loro e gli Alpini che furono,
che in quella mistica adunanza
convenivano e partecipavano a
quei momenti di trasporto collettivo.
L’indomani mattina di buonora il
cancelletto di partenza della pista
di Motta era affollato di atleti che
aspettavano il loro turno per dare
il meglio di sé nello slalom gigante. Le quattro sezioni hanno così
svolto i loro rispettivi campionati
sezionali della disciplina dando,
per l’occasione, vita ad una competizione intersezionale con un
suo trofeo, il Trofeo Nikolajewka,
vinto in questa prima edizione
dalla sezione di Como. La nostra
squadra di sportivi della sezione,
capitanata dal referente Giordano
Lori, coadiuvato da Enzo Vavisa
e Beppe Saetti, presente in gran
numero, ha ottenuto risultati più
che soddisfacenti.
Hanno partecipato in vari tempi
alle tre giornate della manifestazione ed alla sua organizzazione
i vicepresidenti Marco Magni e
Cesare Goretti, i consiglieri Renato Spreafico, Franco Ciresa,
Lori Giordano, Raffaele Tavola ed
il sottoscritto. Un particolare apprezzamento va al nostro “avamposto” di zona: il gruppo di San
Giacomo Filippo, che oltre agli
addobbi tricolore di benvenuto
sulla statale della Valle Spluga ha
partecipato attivamente all’organizzazione.
Vista la riuscita dell’evento, l’importanza celebrativa e la compartecipazione alpina positiva che
ne è scaturita le sezioni intervenute hanno deciso di riproporre e
continuare negli anni a venire l’iniziativa. Un arrivederci dunque
alla “Lunga Marcia 2013”!!!
EMILIANO INVERNIZZI
Madesimo - Le squadre sezionali di slalom gigante
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notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
140 anni di vita delle Truppe Alpine
Como - Autorità presenti alla cerimonia nella Caserma De Cristoforis
Le truppe Alpine sono nate nel
1872 da un’idea del capitano di
fanteria Giuseppe Perrucchetti
che propose di creare unità speciali per difendere i 1540 km di
confine alpino del Regno d’Italia
da poco costituito. La storia a volte si svolge in maniera anomala
perché gli alpini hanno avuto un
“padre” capitano di fanteria e ricevettero il battesimo del fuoco
nel 1896 a Adua in Africa. E solo
durante la Grande Guerra (19151918) furono chiamati per la prima volta a difendere i confini italiani.
Due celebrazioni si sono svolte a
commemorazione di tale anniversario a Como e Cassano d’Adda. A Como, sabato 27 ottobre
2012, inaugurazione della mostra
del 140°. Eravamo presenti con
Como - L’intervento del generale Giorgio Battisti
Cassano d’Adda - La sfilata sotto la pioggia
pagina 8
Cassano d’Adda - I vessilli presenti al 140° tra cui il nostro
una piccola delegazione in rappresentanza della nostra Sezione.
La cerimonia si è svolta nel cortile
della Caserma Carlo De Cristoforis, già distretto militare.
«Alpini in bella mostra» è stato
il titolo dato alla manifestazione. Sulla parete della caserma di
fronte all’ingresso campeggiava
al centro il Tricolore, sul lato sinistro un grande poster Fratelli
d’Italia con l’inno nazionale, sul
lato destro un altrettanto grande
poster con una bellissima gigantografia di Nelson Cenci. Schieramento nel cortile, ingresso del
vessillo di Como e a fianco il nostro. Dopo i rituali di inizio, alzabandiera, onore ai Caduti, discorsi delle autorità, fra cui il generale
Giorgio Battisti, si è proceduto
all’inaugurazione.
La mostra è stata qualcosa di veramente molto interessante e fra
i particolari una postazione protetta, un mulo completamente
bardato, un altare da campo, parecchie armi e divise, cimeli e foto
d’epoca. Tra l’altro anche una
mostra di quadri del pittore alpino Piero Gauli.
Cassano d’Adda, domenica 28
ottobre 2012. Presente sempre la
piccola delegazione della nostra
Sezione e il nostro consigliere
nazionale Mariano Spreafico a
scortare il Labaro. Schieramento
sul piazzale della chiesa. Molte
le penne bianche presenti fra cui
ancora il generale Giorgio Battisti
e molti altri ufficiali. Il picchetto
in armi non ha partecipato alla
sfilata in segno di lutto per la
morte di un alpino in Afghanistan. Molti i vessilli, almeno una
cinquantina, e tantissimi i gagliardetti, almeno 100. Tempo mi-
naccioso. All’uscita dalla messa
piove e fa freddo e cosi per tutta la
durata della sfilata.
Sosta per l’omaggio al monumento ai Caduti e termine della sfilata
nella piazza al cospetto del grande
monumento eretto in ricordo del
capitano Giuseppe Perrucchetti che qui ebbe i natali. Discorsi
molto sentiti da parte delle autorità, seguiti con attenzione dai
presenti in un clima veramente
partecipe nonostante le avversità del tempo. Una bella medaglia
commemorativa, appositamente
coniata, è stata donata a tutte le
Sezioni e gruppi presenti.
AUGUSTO COGLIATI
PENNA NERA DELLE GRIGNE
Redazione:
alcuni
consigli ai gruppi
1° Si prega di inviare articoli non
troppo lunghi (il numero delle
pagine del nostro periodico è
prestabilito ed è doveroso ospitare gli scritti di tutti i gruppi
che desiderano inviare le proprie notizie).
2° Negli articoli e anagrafe il nome
delle persone va sempre inserito prima del cognome.
3° al posto delle virgolette ‘’ inserire « » - Ciò aiuterebbe in parte
gli addetti ad esplicare meglio
il lavoro di correzione.
Grazie della collaborazione
Orario apertura Segreteria:
lunedì, mercoledì,
venerdì 9.00-12.00
Anno 60 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
L’assemblea annuale
della Protezione Civile
Riuscitissima
e
molto interessante
l’assemblea
annuale dell’Unità di
Protezione Civile
«Sandro Merlini». La giornata è
stata aperta dall’alzabandiera sul
piazzale antistante la sede operativa di Pescate, presenti oltre un
centinaio di volontari, con il presidente sezionale Luca Ripamonti
affiancato dal vicepresidente Mariano Spreafico, anche consigliere
nazionale, e Pietro Dell’Era coordinatore dell’Unità. Quest’ultimo ha relazionato in merito agli
interventi effettuati dalle varie
squadre nel 2012, dopo aver ricordato Edoardo Cordani, noto
a tutti come il “nonno”, «andato
avanti in silenzio» che tanto ha
fatto per la Protezione Civile degli
Alpini di Lecco.
Mariano Spreafico ha sottolineato la sempre numerosa presenza
delle penne nere d’Italia nelle diverse calamità, tanto da risultare in ogni occasione i gruppi più
consistenti. Ha poi spiegato che,
vista la riuscita della costruzione
della «casa» per Luca Barisonzi,
a livello nazionale si è già deciso
di provvedere alla costruzione di
una scuola per 100 bambini, probabilmente nel comune di Cento.
L’assemblea è stata chiusa da Ripamonti che ha ricordato l’importanza dei corsi di aggiornamento
da parte dei volontari, «sempre
più necessari per poter mantenere la nostra operatività e soprattutto la sicurezza nei cantieri».
Pescate - I partecipanti all’assemblea
Pescate - Rombo con la squadra cinofili
Al termine dell’assemblea, Luca
Ripamonti e Walter Gargantini,
caposquadra dei cinofili, hanno
assegnato il brevetto a Giorgio,
accompagnatore del cane Rombo.
È stata quindi celebrata la messa,
cui è seguita la deposizione di una
ciotola di fiori sulle tombe dei presidenti Ugo Merlini, Raffaele Ripamonti e Sandro Merlini, e di Rino
Aldeghi «che si è ricordato di noi al
momento della sua morte».
Tornando alla relazione di Pietro
Dell’Era, il coordinatore dell’Unità
di Protezione Civile ha ricordato
i numerosi interventi ai quali gli
alpini lecchesi hanno partecipato
nel corso dell’anno, dal terremoto nella Pianura Padana ai lavori
effettuati sulla Linea Cadorna, sui
corsi d’acqua e il verde in diversi
comuni, sottolineando anche il
lavoro di Lorenzo Buzzetti, capo-
gruppo di San Giacomo Filippo, e
Silvano Scaramella, effettuato sulla vecchia strada Chiavenna-Spluga. In occasione dell’alluvione in
Liguria i volontari sono intervenuti a Pignone, mentre i sommozzatori hanno organizzato la pulizia
dei fondali a Monterosso. Intenso
è stato pure il lavoro svolto dal
gruppo del logistico. L’antincendio boschivo è stata invece reperibile per una settimana al mese per
tutto il 2012, 24 ore al giorno, ed è
intervenuta in Emilia, per il sisma
e in Puglia, in occasione degli incendi dell’estate. Anche la squadra dei cinofili è stata impegnata,
soprattutto negli addestramenti
bisettimanali a Malgrate, e negli
interventi nelle scuole. Stesso impegno è toccato al gruppo culturascuole e ai subacquei.
ORNELLA GNECCHI
Il reduce Giancarlo Vanini è andato avanti
Martedì 29 gennaio scorso parenti
ed amici hanno reso l’ultimo saluto a Giancarlo Vanini nella basilica di San Nicolò in Lecco, dove
si è svolto il rito funebre. Ai lati
dell’altare erano presenti vessilli e
gagliardetti dell’Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia e della nostra sezione degli alpini per
rendere omaggio a questo reduce
novantatreenne dal fronte russo e
dalla prigionia, durante la secon-
Giancarlo Vanini negli anni della guerra e in una immagine recente
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
da guerra mondiale. Conosciuto
e stimato per aver contribuito in
modo notevole a far crescere l’azienda Icam sin dal suo trasloco
da Morbegno a Lecco dopo la fine
della guerra, ci piace ricordarlo
per la straordinaria modestia e
per le poche parole, ma espresse
con estrema gentilezza tanto da
rendere agevole parlargli, con cui
gratificava ogni incontro. Anche
quello al Pian delle Betulle dove
un giorno giunse, senza preavviso
e in sordina benché più volte sollecitato, alla chiesetta ex voto del
«Morbegno» per prendere visione
del pannello, apposto nel sottostante museo «Casa della Memoria», che lo ritrae con il fratello
Urbano e in alcune foto di Russia
che ci aveva concesso di utilizzare.
Si tratta della riproduzione della
testimonianza resa a Giulio Bedeschi, e da lui pubblicata sul volume «Nikolajewka c’ero anch’io»,
dell’incontro in Russia, nel gennaio 1943, con il fratello che aveva
i piedi congelati, e delle vicende
successive che avevano permesso
loro di salvarsi. Abbiamo intitolato il riquadro: «Quando si parla di
miracoli». Per noi alpini il «signor»
Giancarlo era dunque soprattutto
la penna nera reduce di Russia che
aveva fatto parte della 33a batteria
del gruppo Bergamo, 2° reggimento artiglieria alpina. Ne avremo a
lungo memoria ora che ci ha preceduto nel Paradiso di Cantore,
senza peraltro dimenticare la sua
presenza importante nella società
civile della quale anche chi scrive
serba ricordi personali.
LUIGI BOSSI
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notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Santa Cecilia della Banda con gli alpini di Dolzago
Gente schietta, gli alpini familiarizzano e socializzano ovunque
e comunque. Francamente adorano farlo davanti ad un tavolo
imbandito e ad un bicchiere. Il
pranzo sociale è quindi un momento importante per un sodalizio e perché no, per un complesso musicale, oltre che quanto mai
gradito momento conviviale. Diviene anche occasione di incontro e discussione all’interno sui
programmi e gli impegni questa
volta in «do maggiore». Quindi,
quest’anno anche Santa Cecilia
può essere contenta.
In suo onore il gruppo di Dolzago,
nella propria accogliente baita, ha
organizzato un genuino succulento menù, preparato con tutti i
dovuti modi dal super chef Roberto Bottari e dai suoi aiutanti, per i
musicanti e familiari appartenenti alla nostra invidiabile Banda
sezionale. La baita praticamente
piena di commensali i quali, oltre
che assaporare i manicaretti della
casa, hanno ascoltato allegri brani di antiche musiche mai dimenticate e gli applauditi interventi
del presidente della banda Flavio
Rupani, del consigliere Emiliano
Invernizzi e del vice presidente
della Sezione, Marco Magni. Hanno presenziato, tra gli altri, naturalmente il maestro Gigi Fioroni,
il segretario Marco Ramponi, il
consigliere Raffaele Tavola, il revisore conti Enzo Vavisa, nonché il
capogruppo Carluccio Rigamonti
con il segretario Angelo Colombo.
L’organizzatore fac totum Mauro
Farina, purtroppo, ha dato forfait per una malattia di stagione.
Crediamo che questi incontri in
«chiave di violino» si possano ripetere anche in futuro.
NIVEN
Dolzago - Alcune immagini della festa di Santa Cecilia della nostra Banda sezionale
Cremeno, Cassina
e Maggio: gli Alpini
aiutano Telethon
Sabato 15 e domenica 16 dicembre, il gruppo alpini di Cremeno,
con la collaborazione dei gruppi di
Cassina e Maggio, hanno partecipato alla maratona Telethon per la
raccolta fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche. Anche
quest’anno, i fondi raccolti con
la vendita di panettoni e pandori
sono stati superiori ai 1000 euro;
un buon risultato se si considera
che molte persone, pur non ritirando il consueto dolce natalizio,
hanno comunque voluto lasciare un’offerta volontaria, segno di
quanto sia sentita la necessità di
contribuire alla ricerca. Ancora
una volta quindi, la gente dell’altopiano valsassinese si è dimostrata generosa di fronte a questo
tipo di iniziative e i ringraziamenti
giunti da Gerolamo Fontana, presidente Uildm della provincia di
Lecco, vanno pertanto estesi a tutti i volontari che hanno dedicato il
proprio impegno nel realizzare la
raccolta fondi e soprattutto a tutti coloro che hanno liberamente
scelto di dare il proprio contributo
a favore di Telethon.
PRESENTE IL VESSILLO SEZIONALE
Il 49° Pellegrinaggio in Adamello
Il pellegrinaggio si è svolto in
Val di Pejo. Partenza il venerdì
alle ore 6.30 per la Cima Vioz a
quota 3650 dove, a mezzogiorno, è stata celebrata la messa in
ricordo degli Alpini della Grande Guerra. In rappresentanza
della Sezione, il vessillo è stato
scortato dall’alpino Cesare Goretti, vicepresidente. Erano presenti
anche i gagliardetti dei gruppi
di Cortabbio, Primaluna, Esino,
Ballabio e Galbiate Si è trattato
di una piccola cerimonia molto
sentita da tutti i partecipanti. Poi
il pernottamento al rifugio Città
Adamello - Alzabandiera a Cima Vioz
pagina 10
di Mantova. Sabato mattina, alle
ore 5, la partenza per il Pian della
Vegaia per la partecipazione alla
manifestazione ufficiale, insieme
alle altre due colonne che provenivano dal Passo Tonale e dal
paese di Pejo. Qui si è aggiunto
anche il gagliardetto del gruppo
di Olgiate Calco. A seguire la sfilata, la messa, i discorsi ufficiali
e il pranzo nel paese di Cogolo,
tutto splendidamente organizzato dalle Sezioni di Trento e
della Valle Camonica. Sono stati
giorni eccezionali, ricchi di fatica fisica, di spirito di sacrificio
ma anche di tanta, tanta gioia
alpina.
CESARE GORETTI
Adamello - I nostri baldi partecipanti
Anno 60 - numero 1
notizie alpine
Trimestrale della Sezione di Lecco
Nell’annuario Unuci 2013
il ricordo di Ugo Merlini
Nel salone del Collegio Volta a
Lecco si è svolta la presentazione
dell’annuario Unuci 2013, presenti il sindaco Virginio Brivio,
il prefetto Antonia Bellomo, il
generale Pino Campa, il tenente
colonnello degli Alpini Alberto
Fioretto e il capitano degli Alpini
L’intervento di Mario Nasatti
Giovanni Stabilini. Sul palco Giuseppe Faccinetto, reduce e medaglia d’argento al valor militare,
Giovanni Bartolozzi, presidente
Unuci, Osvaldo Agostani, Antonio Molinari ufficiale di Marina e
il tenente Vittorio Ragno. Ospite il
tenente colonnello dell’Aviazione, Luigi Gnecchi, classe 1914.
Bartolozzi ha voluto ricordare
Ugo Merlini mostrando la copia
de «L’Alpino» del gennaio 1972,
in cui veniva riportata la storia di
questo grande reduce, scomparso
il mese prima. Quindi il tenente
colonnello Alberto Fioretto e il
capitano medico Paolo Tricomi
hanno ricordato la bellissima figura del “presidentissimo” Ugo
Merlini; Antonio Molinari ha invece ricordato Giacomo Nasatti,
fondatore del gruppo di Valmadrera; Mario Nasatti, segretario
del Nastro Azzurro, ha infine presentato le motivazioni del riconoscimento a Enzo Curti.
Una goccia d’acqua
per il rifugio Cazzaniga - Merlini
Mentre prosegue con successo la bella iniziativa del giro delle baite
alpine, organizzato a suo tempo dai capigruppo della zona di Lecco
e circondario per conoscersi meglio e rinvigorire sentimenti di stima e amicizia, gli stessi gruppi si sono fatti promotori di una lotteria
a carattere sezionale.
Essa ha lo scopo di raccogliere fondi per contribuire alla realizzazione dell’acquedotto che dovrà portare quanto prima l’acqua al
rifugio Cazzaniga – Merlini in Artavaggio. A Maurizio Briacca, capogruppo della Bonacina, ispiratore dell’iniziativa, ed a tutti
i capigruppo della zona che hanno volentieri aderito, giunga
il riconoscimento del giornale e un grazie dalla sezione.
NEL 1984 ERA ALLE BETULLE
Il generale Luigi Poli è andato avanti
Leggiamo su L’Alpino la notizia
della scomparsa del generale
Luigi Poli e desideriamo ricor-
darlo anche sul nostro giornale,
in particolare rammentando la
visita che ci fece atterrando in
elicottero al Pian
delle Betulle, il 2
settembre 1984,
in occasione del
XXV° della chiesetta ex voto dei
«morbegnini».
Ricopriva allora
l’incarico di comandante del 4°
corpo d’armata
alpino, cui seguì poi quello
di capo di stato
maggiore dell’esercito e quindi
la nomina a senatore.
Il generale Luigi Poli al Pian delle Betulle il 2 settembre 1984
4 Novembre: alpini protagonisti
Durante la prima guerra mondiale
un’altra Italia, straziata dalle perdite e dalle malattie, si rialzava in
piedi dopo il disastro di Caporetto. Si rialzava vincendo la guerra
più spaventosa che fino ad allora
il mondo avesse vissuto. Oggi in
questa Italia che naviga continuamente in mille crisi e in mille
emergenze, quel 1918 sembra quasi una leggenda. Invece è storia.
Una storia che ogni 4 Novembre
ricordiamo non solo per una vittoria ma come rinascita di un Paese
sorto dalle ceneri di un mosaico di
Stati rinascimentali che solo il Risorgimento ha saputo ricucire.
Il 4 novembre 1921 l’Italia si stringeva attorno alla figura del Milite
Ignoto, un soldato senza nome,
IL CALENDARIO SEZIONALE ANA
una bara scelta da una mamma
con il cuore spezzato dal dolore.
Quel gesto rappresentò la prima
forma di riflessione del lutto collettivo e, soprattutto, un simbolo
di identità sociale e di unione.
Ora nell’Europa unita, dopo il disastroso secondo conflitto mondiale, da tempo tutti gli europei
si sono messi alle spalle vincitori
e vinti. Questa giornata deve continuare in futuro per ricordare
ai giovani non solo che è la festa
delle Forze Armate, ma anche
della conciliazione con i nemici
di allora nella consapevolezza che
valore, sacrificio e coraggio sono
valori universali che uniscono e
non dividono.
NIVEN
VIENI A CANTARE CON NOI
APRILE
14 Gr. Esino Lario - 90° di fondazione
MAGGIO
11-12 86ª adunata nazionale a Piacenza
26 Gr. Olgiate Calco - 75°anniversario di fondazione
GIUGNO
8 SPORT - Gara internazionale di tiro per pattuglie militari, denominata ISISC a Tirano (SO)
9 Gr. Casargo - 90°anniversario di fondazione
16 Gr. Maggianico Chiuso - 60°anniversario di fondazione
16 SPORT - Campionato Nazionale ANA corsa montagna a staffetta a Forca di Presta Marche
30 Raduno sezionale al rifugio Cazzaniga Merlini ai Campelli (Artavaggio)
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
Visto il buon esito dei precedenti inviti, replichiamo
ancora una volta l’esortazione del maestro Scaioli
e del presidente Piazza a far parte di questo storico
Coro di penne nere della Sezione lecchese - Grazie.
Il Coro Grigna ti Aspetta
info: 339 6945840
pagina 11
per non dimenticare
Penna Nera delle Grigne
A Mandello per rivivere
due esperienze di vita
Tanta emozione ha fatto da padrona in una fredda serata di
gennaio (sabato 26) a Mandello
del Lario. Gli Alpini del gruppo,
in collaborazione con la Sezione
di Lecco, hanno voluto farci rivivere due episodi di vita, due gesti
di condivisione, di altruismo, di
eroica fratellanza. Due episodi
di vita raccontati da Renzo Fallati, Marco Frigg e Marco Merlini,
fratello di Ugo Merlini che è stato
nostro presidente sezionale oltre
che presidente nazionale.
Sono intervenuti, davanti ad una
platea gremita di alpini, anche dei
gruppi limitrofi con i loro gagliardetti, i famigliari di Giovannino
Della Nave e quelli di Ugo Merlini,
alcuni alpini del gruppo di Morbegno con il loro sindaco Alba
Rapella accompagnata dall’assessore Oreste Muccio, accolti dal
nostro presidente sezionale Luca
Ripamonti.
La serata è stata allietata dalle voci del coro Ana dell’Adda,
che con i canti a tema ha saputo
rendere questa serata ancora più
suggestiva. A presentare la serata
stessa, Emiliano Invernizzi, consigliere della nostra Sezione, che
in apertura ha voluto sottolineare
che l’evento è stato organizzato in
concomitanza con il Giorno del
Ricordo.
I protagonisti dell’episodio raccontato da Renzo Fallati sono
Regina Zimet-Levy con il papà e
la mamma, una famiglia di religione ebraica. Regina Zimet nella
sua autobiografia fatta tradurre
dallo stesso Fallati e pubblicata
pagina 12
Mandello - Tre momenti della serata del 26 gennaio
dal Comune di Morbegno, racconta quanto questa ragazzina
all’eta di tredici anni ha vissuto
e visto nel periodo tra il 1939 e
1945. La famiglia di Regina Zimet
aveva trovato ospitalità proprio
a Morbegno, nella frazione di
Mombello, nella casa della famiglia Della Nave, in quanto costretta a fuggire alle persecuzioni
anti ebraiche.
Renzo Fallati, nel suo racconto, ha
fatto rivisitare la cittadina di Morbegno, con la chiesa di San Bello,
per ricordare Mariangela e Giovanni Della Nave, i quali riuscirono a salvaguardare la famiglia
di Regina Zimet dalle numerose
incursioni da parte dei tedeschi,
tenendoli nascosti proprio nella
loro casa, all’insaputa di tutto e
tutti. Mariangela e Giovanni, pur
consapevoli dei rischi ai quali si
andava incontro nel proteggere
una famiglia ebrea in quel periodo, furono sostenuti dal coraggio
e dalla forza di volontà, e nel 2003
furono inseriti tra i “Giusti tra le
nazioni” per il loro gesto eroico
nel salvare dal genocidio nazista
la famiglia Zimet.
L’intervento di Marco Frigg ha
saputo mettere in evidenza la
semplice concretezza di Giovanni
Della Nave, quando per la prima
volta nella frazione di San Bello
lo ha incontrato, attratto da un
uomo di montagna, dal suo grande amore per la vita, come lo sono
gli alpini.
L’alpino Giovannino Della Nave,
figlio di Giovanni, è il protagonista del secondo episodio raccontato nella serata di Mandello,
avvenuto durante la ritirata dal
Don, nella battaglia di Nikolajewka. Per una promessa fatta
proprio al suo sottotenente Ugo
Merlini della 44a compagnia del
Battaglione Morbegno, il quale,
una volta ferito, fu trascinato a
piedi, per ben 500 km, fuori dalla
sacca proprio dal suo alpino.
L’intervento di Marco Merlini,
fratello del “presidentissimo”
Ugo, ha coinvolto tutti i presenti
in momenti di grande commozione quando, salito sul palco, ha
fatto rivivere quei momenti con le
parole scritte nelle lettere del fratello Ugo alla madre durante quei
drammatici eventi.
Giovannino Della Nave è stato
definito un grande Alpino, e sotto
quel meraviglioso cappello con la
penna, tanta concretezza, sobrietà, semplicità, aiuto reciproco. In
sostanza, il vero spirito alpino.
All’alpino Lazzaro Poletti, ragazzo
della classe 1930, un particolare
ringraziamento per aver proposto
e fortemente desiderato questo
evento proprio a Mandello. Coadiuvato da Fabiola Bertassi, ha
coinvolto gli Alpini di Mandello
che, con il capogruppo Aldo Zucchi, sono riusciti a trasformarlo
in un momento magico e suggestivo.
Il sogno di Lazzaro Poletti si è
avverato. Questo alpino ha voluto far conoscere a tutti noi questi avvenimenti, proprio perché
sapeva il legame tra la famiglia
Della Nave e la famiglia Merlini.
Giovannino, una volta tornato
dalla steppa russa, fu chiamato a
lavorare proprio nell’azienda di
Ugo Merlini a Mandello, dove incontrò il padre di Lazzaro Poletti
e tra i due si instaurò un legame
di amicizia vera. In nome di questa amicizia, la serata organizzata
a Mandello ha assunto un sapore tutto particolare. Ancora una
volta i valori che i nostri “veci” ci
hanno insegnato sono alla base
della vita di ciascuno di noi.
MARCO MAGNI
Anno 60 - numero 1
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
VITA DEI GRUPPI
a cura dei gruppi della sezione di Lecco
la collaborazione al capogruppo
Giancarlo Frigerio, nella certezza che nel prossimo triennio, il
gruppo alpini di Barzanò acquisirà maggior pregio e considerazione, grazie all’impegno condiviso.
RAFFAELE COLOMBO
Annone Brianza
Carlo non è più tra noi
È con viva commozione che annunciamo la scomparsa di un nostro carissimo alpino del 5°, Carlo
Sala, classe 1940, che con instancabile operosità è sempre stato
presente e attivo non solo nel
gruppo come alfiere e factotum,
ma anche tra i concittadini che
ricorrevano a lui, sapendolo sempre disponibile, per qualsiasi soccorso, aiuto, collaborazione. Impegnato anche nell’oratorio, ha
dato una preziosa mano al papà
del nostro don Davide al quale
vanno i nostri ringraziamenti per
la commovente omelia nel giorno
dell’addio.
«Caro Carlo, ci hai preceduto, sei
andato avanti. Noi alpini abbiamo avuto in eredità dai nostri
padri il Paradiso di Cantore, ci
ritroveremo lì. Riservaci un posto
all’ombra di quel gagliardetto che
impugnavi con tanto orgoglio.
Hai lasciato un vuoto incolmabile nel gruppo e nella tua famiglia
alla quale rinnoviamo le nostre
condoglianze più sincere. Ciao
Carlo, ci mancherai».
FRANCO MARTINOIA
Casargo
Barzago - Il nuovo cippo alla memoria degli alpini andati avanti
questa volta hanno fatto qualcosa
in più. Dopo la messa, la tradizionale sfilata valorizzata dalla presenza di autorità civili e religiose
e naturalmente di tanti alpini, ha
raggiunto il monumento ai Caduti dove il sindaco Mario Tentori
ha sottolineato i valori della pace,
della fratellanza, della solidarietà,
il valore di chi ha donato la propria vita per la patria, tema ripreso dagli alunni della 5ª, assistiti
dall’insegnate Luisella Maggioni,
che con tanta contagiosa emozione hanno letto diversi testi sulla
pace. Quindi, dopo l’omaggio floreale al monumento all’Alpino, il
corteo è arrivato al cimitero dove
il gruppo ha eretto, in ricordo di
chi non c’è più, un artistico cippo con inciso: «In memoria degli
alpini andati avanti». Il cippo è
stata benedetto da don Fabrizio
Crolla tra il suono di una tromba
che scandiva le note commoventi
del «Signore delle Cime».
IERARDO IERARDI
Barzanò
Annone Brianza - Il compianto Carlo Sala
Barzago
4 Novembre: una cerimonia
sentita e partecipata
È questo che continua ad essere il
4 Novembre, festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia, e il paese di Barzago con i suoi alpini non
è stato da meno. Il ritrovarsi permette di trasmettere alle nuove
generazioni il significato profondo di manifestazioni come queste. Ma le penne nere barzaghesi
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
Elezione nuovo consiglio
triennio 2013 - 2015
Il 30 gennaio nella sede del gruppo si è tenuta la riunione dei consiglieri, eletti nel corso dell’assemblea annuale del 27 gennaio,
per determinare gli incarichi di
ciascuno per il mandato 20132015. Il presidente onorario Antonio Scaccabarozzi – ottima la
sua relazione morale – procedeva quindi alla individuazione del
nuovo capogruppo. Giancarlo
Frigerio, capogruppo uscente,
aveva comunicato la volontà di
rinunciare alla carica, per diver-
si impegni, consigliando di trasmetterla ad un uno dei nuovi
consiglieri eletti, assicurando comunque il suo apporto come vice
capogruppo.
Francesco Motta, vice capogruppo uscente, si rendeva disponibile ad assumere la carica di
capogruppo. Alcuni consiglieri,
apprezzando il lavoro svolto nel
triennio passato, hanno suggerito di affiancare al capogruppo
due vice capigruppo, alleggerendone in tal modo gli impegni.
La proposta è stata approvata e
Giancarlo Frigerio, stimolato anche dall’entrata nel consiglio di
nuovi giovani soci, ha accettato
la riconferma a capogruppo per il
triennio 2013-2015.
Pertanto, a voto unanime del consiglio, Giancarlo Frigerio è stato
rieletto capogruppo degli alpini
di Barzanò.
Il nuovo consiglio, con i relativi
incarichi, risulta così composto:
capogruppo e coordinatore Giancarlo Frigerio alpino; vicecapigruppo Francesco Motta alpino e
Roberto Redaelli alpino; tesoriere
Sergio Perego alpino; vice tesorieri Marino Cazzaniga alpino e
Valentino Riva alpino; segretario
Raffaele Colombo alpino; vice segretari Stefano Cazzaniga amico
e Raffaele Perego amico; alfiere
Luigi Maggioni alpino; revisori
dei conti Anselmo Colzani alpino, Luigi Proserpio alpino e Carlo
Salvioni alpino; consiglieri Alessandro Frigerio amico, Giuseppe
Girani amico, Mario Rocca alpino
e Ivan Vukmirovic alpino.
Il segretario, a nome e per conto
del nuovo consiglio, ha assicurato
Medaglia d’onore a tre alpini
reduci dai campi nazisti
Forse in questo periodo
le nuove generazioni
fanno fatica a ricordare
ciò che accadde oltre 70
anni fa: il sacrificio di
tanti soldati che, dopo
aver fatto il proprio dovere, erano finiti tra i reticolati
dei lager nazisti. In tanti anni se
ne è parlato poco, sia nelle famiglie, sia nelle scuole. Se sappiamo qualcosa lo dobbiamo agli
scrittori che hanno vissuto quella
realtà. In quell’inferno i militari italiani (alleati prima, nemici
dei tedeschi dopo l’8 settembre)
usufruivano di minori garanzie
rispetto ai soldati di altri paesi
combattenti che condividevano
con loro i campi di concentramento. A loro poco o niente veniva applicata la Convenzione di
Ginevra (forse solo i russi stavano
peggio). Ai nostri alpini i lavori a
cui erano sottoposti erano spesso
peggiori della prigionia stessa dei
campi.
La presidenza del Consiglio dei
Ministri ha accolto la petizione
per assegnare la medaglia d’onore a tre nostri deportati valsassinesi dalla penna nera: Renato
Acerboni, Rinaldo Beri e Pietro
Acerboni. Si tratta di storie diverse ma comune è il senso dell’onore che da esse si può trarre.
Quindi anche Casargo e il locale
gruppo alpini, guidato da Edo Balbiani, hanno i propri eroi. Renato
Acerboni, proposto dalla penna
nera Mario Nasatti di Valmadrera
(segretario dell’Associazione Nastro Azzurro di Lecco), alpino del
Battaglione Morbegno, catturato
dai tedeschi il giorno dopo l’armistizio, fu portato a Danzica, quindi
in Prussia (Kaliningrad). Essendo
un ottimo tornitore, fu scelto per
lavorare in una fabbrica. 12 ore di
lavoro giornaliero con scarso cibo
e botte a iosa.
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vita dei gruppi
Casargo - Renato Acerboni
Casargo - Rinaldo Beri
Casargo - Pietro Acerboni
Penna Nera delle Grigne
Liberato dai sovietici, fu trasferito, dopo otto giorni di cammino
sotto una tempesta di neve, in
una città bombardata e deserta
della Bielorussia, quindi finalmente in Italia, ma dopo ben 30
giorni di treno. Era passato un
anno e mezzo dalla cattura. Renato aveva solo 19 anni.
La sua storia è simile a quella di
Pietro Acerboni, purtroppo scomparso nel 1988, suo cugino e con
le stesse traversie, con le stesse
tremende condizioni lavorative,
freddo, insufficienza del vitto e
precaria assistenza medica, con le
stesse tappe di dolori e speranze.
Rinaldo Beri, fratello del compianto capogruppo degli alpini di
Casargo, Pio Beri (del quale, chi
scrive, lo ricorda come fraterno
amico), anch’egli del Morbegno,
fu catturato dai nazisti nel giorno
del suo ventesimo compleanno.
Muratore, fu trasferito nella stessa città di Renato Acerboni e li rimase sino alla liberazione (maggio 1945). Rinaldo ricorda: «Ci facevano posare le traversine della
ferrovia. Se non procedevamo in
parallelo, fioccavano pesanti punizioni». Dopo la liberazione, ha
dovuto aspettare ben tre mesi il
rientro in Italia, perchè mancavano i vagoni ferroviari.
La loro è stata definita «l’altra resistenza o resistenza silenziosa»
rispetto alla resistenza armata
contro il nazifascismo. La loro fu
una scelta coraggiosa nonostante
il duro lavoro, la fame, il freddo,
le malattie, il terrore della morte.
È una pagina, ripetiamo, ancora
oggi poco conosciuta a livello di
opinione pubblica italiana e grazie ai volontari di alcune Associazioni d’Arma ora sta emergendo
dai meandri dei ricordi storici.
Meglio tardi che mai!
NIVEN
Cernusco Lombardone - Mario Gargantini e il sindaco De Capitani scoprono l’artistico monumento
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Cassago Brianza
Un’ottima chiusura
dell’anno sociale degli alpini
Il paese di Cassago Brianza
ha sempre avuto un legame particolare con gli alpini, considerando anche che
molti compaesani, giovani e
meno giovani, hanno fatto in
passato parte di questo storico Corpo. La presenza degli alpini è sempre stata una
costante in paese, sia nei momenti di festa e sia in quelli
dedicati al ricordo dei Caduti
o di chi è «andato avanti».
Ricordiamo inoltre l’importanza della baita. Questa è la
sede dove si ritrovano alpini,
amici, simpatizzanti, dove si
fanno le riunioni, dove si decidono le varie attività, nonché il luogo dove si consumano
squisite «cassoeule», dove soci e
non possono fare una partita a
carte in compagnia, bere un bicchiere di vino o anche solo due
chiacchiere con un buon caffè...
Altro momento di aggregazione per la vita associativa è sicuramente il pranzo sociale. Un
incontro di amicizia e simpatia
intorno ad un desco ben imbandito. Così è stato anche l’8 dicembre. Gli alpini hanno rinnovato
l’appuntamento partecipando in
gran numero al pranzo sociale in
un ristorante di Garbagnate Monastero degustando un ottimo
menù in una atmosfera simpaticamente all’alpina. Inaspettata
e piacevole è stata la visita del
consigliere nazionale, nonché
vice presidente vicario sezionale,
Mariano Spreafico.
L’amicizia e la convivialità alpina
hanno appassionato i partecipanti che, trascinati dal capogruppo
Luigi Bosisio e dagli ottimi consiglieri, hanno intonato canti alpi-
Cassago Brianza
Il capogruppo Luigi Bosisio e Nino Venditti
ni coinvolgendo tutti i presenti.
Il convivio è stato onorato dalle
partecipazioni del sindaco Gian
Mario Fragomeli, del parroco don
Adriano Valagussa, del maresciallo comandante della stazione dei
carabinieri di Cremella, Stefano
Toro, e del capo redattore del periodico sezionale, l’artigliere alpino Nino Venditti.
Cernusco Lombardone
Inaugurazione
monumento alpino
Il gruppo ha festeggiato il proprio
75° anniversario di fondazione il
23 settembre dello scorso anno,
inaugurando un monumento dedicato a tutti gli alpini, raffigurante un cappello alpino. I festeggiamenti sono iniziati al sabato nel
salone cine teatro dell’oratorio
con il concerto tenuto dal Coro
Stelutis con un grande successo
di pubblico e di gradimento del
repertorio eseguito. I festeggiamenti sono proseguiti la domenica con l’ammassamento nel cortile del municipio e la sfilata verso
Cernusco Lombardone - Foto di gruppo con il sindaco e Marco Magni
Anno 60 - numero 1
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
il monumento ai Caduti con deposizione di una corona d’alloro
e il suono del Silenzio. Il corteo
è poi proseguito raggiungendo la
chiesa parrocchiale per la messa.
Al termine del rito si è riformato
il corteo per sfilare per le vie del
paese e raggiungere il luogo dove
è avvenuta l’inaugurazione del
monumento.
Lo scoprimento è stato effettuato
dal capogruppo Mario Gargantini, unitamente al sindaco Giovanna De Capitani. Tutta la cerimonia, coronata da una grande
partecipazione popolare, con i
tanti bambini delle scuole elementari che portavano il tricolore, si è conclusa con i discorsi
del capogruppo, del sindaco e
dal vice presidente della Sezione,
Marco Magni. Ognuno di loro ha
voluto esprimere il proprio apprezzamento per gli alpini e per
le loro lodevoli attività fondate su
lavoro, solidarietà, tradizione e
memoria, riscuotendo apprezzamenti ed applausi. Con il pranzo
consumato nell’oratorio, in un
clima di gioiosa allegria, si sono
conclusi i festeggiamenti per il
75° di fondazione del gruppo.
CESANA BRIANZA
La reliquia di Papa Giovanni Paolo II tra gli alpini
Mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio. Giornate storiche per Cesana Brianza ed il gruppo alpini,
per la presenza della reliquia di
Papa Giovanni Paolo II. Si tratta
di sangue del Santo Padre, prelevato dai medici il 2 aprile 2005
poco prima della morte. Ad oggi
il sangue non si è coagulato e
mantiene il suo colore naturale.
È custodito in un reliquiario, un
prezioso artistico messale, opera
nel maestro Carlo Balljana.
Un po’ di cronaca: mercoledì
21 alle ore 20 arrivo della reliquia alla grotta della Madonna
di Lourdes in piazza Borromeo.
È il sindaco Eugenio Galli ad accoglierla con gli alpini capitanati
da Ernesto Camerin ed i sacerdoti
della comunità pastorale Santa
Maria, don Francesco Grasselli
parroco di Suello, don Piergiorgio
Barbanti parroco di Cesana Brianza e don Luigi Moretti parroco di
Pusiano in una cornice formata da
tantissima gente raccolta in silenzio. La Banda diretta dal maestro
Jose Ratti ha contribuito a creare
un’atmosfera molto emozionante.
Dopo le preghiere di rito tutti in
processione con la reliquia scortata dalle penne nere. Poi la messa celebrata dai tre parroci. La
Colle Brianza
Festa alpina al San Genesio
Dopo che per 20 anni avevamo
festeggiato la nostra ricorrenza sul
monte Crocione, con l’aiuto del
Santo, degli antichi frati Camaldolesi e del bel tempo, la festa alpina delle penne nere del Gruppo
«Campanone» si è svolta tra il verde di quel luogo benedetto dalla
natura che circonda la nostra baita
adibita a ristoro. C’era una piccola preoccupazione in quella data:
ben tre feste alpine nel territorio.
Ma tutto è andato per il meglio.
Una presenza molto partecipata
Cesana Brianza - la reliquia circondata dagli alpini
non è mancata, anzi, di anno in
anno constatiamo una sempre
maggior partecipazione da parte
della gente, siano penne nere, siano simpatizzanti, molti accompagnati dai propri familiari.
Con una certa soddisfazione e
con, lasciatemelo dire, una punta
d’orgoglio, abbiamo ancora una
San Genesio - Il momento dell’alzabandiera
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
volta notato la presenza, oltre di
tanti gruppi alpini con i relativi
gagliardetti (che ringraziamo)
anche dalle Sezioni di Monza e di
Milano, dell’Alta e Bassa Brianza,
Valsassina, Centro Lago, Lecco…
quella delle autorità militari e civili (i sindaci di Colle Brianza, Sirone, Castello Brianza, Ello e Ni-
reliquia posizionata al centro
dell’altare, scortata da due alpini. Dopo la celebrazione tutti in
fila per onorarla ed ammirarla.
Momento molto toccante per
chi ha fede e crede.
Giovedì 22 alle ore 6,30 apertura della chiesa e tanta gente
che inizia la visita alla reliquia
scortata da due alpini in turni di
un’ora. Durante la giornata i riti
religiosi, con sottofondo la voce
del Papa (molto emozionante e
commovente) vengono animati dalla presenza dei bambini
della scuola materna e ragazzi
dell’oratorio dei tre paesi. Presenti anche gli ammalati e anziani accompagnati dal nostro
capogruppo Ernesto Camerin e
dal vice Damiano Ratti. Alla sera
la messa per il saluto concelebrata dal vicario episcopale di
Lecco monsignor Maurizio Rolla e dai tre parroci. Alla fine don
Piergiorgio ringrazia gli organizzatori e gli alpini per il servizio
d’ordine e la costante presenza
alla reliquia per tutto il giorno.
Infine foto di gruppo con la reliquia, don Piergiorgio e alpini:
un ricordo indelebile per la storia del nostro gruppo.
MARCO GEROSA
bionno, i vicesindaco di Galbiate
e di Annone, il vicepresidente
della Provincia di Lecco) e i vertici
sezionali con il presidente Luca
Ripamonti e il consigliere Mauro
Farina.
Non ci sono mancate le 7 note
del pentagramma musicale suonate e cantate magnificamente
San Genesio - Padre Domenico attorniato dalle autorità
pagina 15
vita dei gruppi
dal Corpo musicale San Fermo di
Cesana Brianza e dal Coro ANA
dell’Adda. I due complessi hanno
reso più suggestiva la cerimonia
dell’alzabandiera e la breve sfilata
per la pineta, fino a giungere alla
chiesa dell’Eremo, dove la messa
è stata celebrata da padre Domenico, frate di Sabbioncello.
Penna Nera delle Grigne
Prima della funzione religiosa, il
sindaco di Colle Brianza, Marco
Manzoni, ha voluto ringraziare
tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo
evento, principalmente noi alpini che con la nostra passione per
il nostro territorio ogni giorno
offriamo un aiuto insostituibile
all’amministrazione comunale e
a tutto il paese.
Altri applauditi interventi da parte
del presidente sezionale Luca Ripamonti, che ha ribadito l’importanza di un gruppo alpini nella
vita sociale di una comunità e del
sottoscritto che ha voluto ringraziare, ed ancora ringrazia, principalmente la famiglia Cattaneo
per la sua sensibile disponibilità
ad utilizzare ogni anno l’antica
cappella «Sancti Genexii in Monte
Suma». Arrivederci alla prossima.
GIANNI TAVOLA
Cortabbio
San Genesio - L’intervento del sindaco prima della messa
Il gruppo rinnova il consiglio
ma conferma il capogruppo
Nella serata dell’11 gennaio il
gruppo alpini era chiamato alla
elezione del capogruppo. Con 38
voti su 40 votanti è stato riconfermato Giovanni Beri, da oltre 47
anni alla guida del gruppo, che
con il prossimo triennio passa i
50 anni di presidenza.
Giovanni con grande emozione
ma soprattutto spirito di disponibilità e conoscenza dei doveri
degli alpini, sempre a disposizione di fronte ad ogni problema, accetta. Ringrazia tutti i suoi alpini
e simpatizzanti, che lo rivogliono
dopo tutti questi anni, ancora a
condurre il gruppo, sottolineando
il proprio impegno con responsabilità, disponibilità, concertazione, tenendo conto anche della sua
età essendo della classe 1932. Orgogliosi tutti gli alpini e simpatizzanti presenti. Non si può parlare
del gruppo alpini di Cortabbio in
qualsiasi sede o con qualsiasi persona del territorio che subito spicca il nome di Giovanni Beri.
Gli altri eletti sono Guido Schiavetti vice capogruppo; Gelindo
COSTA MASNAGA
Il gruppo festeggia i suoi primi 40 anni
Domenica 9 dicembre si è festeggiato il 40° di fondazione del
gruppo, sorto nel 1972. Ritrovo di
buon mattino al Centro riabilitativo Villa Beretta, dove è stato donato ai degenti un omaggio natalizio e, come di consuetudine,
il gruppo musicale Santa Cecilia
ha affiancato gli alpini e suonato
alcuni brani natalizi e alpini.
Quindi nella sede municipale,
punto di ammassamento, hanno cominciato a confluire alpini
provenienti dai paesi del territorio. Dopo l’alzabandiera è stata
deposta una corona di alloro in
memoria dei Caduti di tutte le
guerre. Con l’accompagnamento della banda si è dato il via
alla sfilata per le vie del paese,
imbandierato a festa. In testa
il gonfalone comunale, i vessilli
dell’Avis, del CSC Costa Masnaga, della Croce Verde di Bosisio,
il sindaco Umberto Bonacina affiancato dal sindaco di Nibionno,
dal vicesindaco di Lambrugo e
dal comandante dei carabinieri
della locale caserma. A seguire il
grande bandierone tricolore impugnato dalle penne nere di Costa Masnaga, il capogruppo Gerolamo Canali, il vicepresidente
della Sezione Marco Magni con i
consiglieri Emiliano Invernizzi e
Mauro Farina, il presidente della
Sezione di Tirano, Mario Rumo,
il gruppo di Protezione Civile e
i vessilli delle Sezioni di Lecco
e Tirano che precedevano oltre
venticinque gagliardetti. Infine a
file ordinate tantissimi alpini. Il
Costa Masnaga - Autorità alpine, civili e militari presenti
pagina 16
corteo ha raggiunto la chiesa parrocchiale dove la messa è stata
celebrata da don Aurelio Redaelli.
Al termine di nuovo in corteo
verso la baita. Lungo il percorso
è stato deposto un vaso di fiori
sull’altare del monumento degli
alpini, dedicato alla Madonna di
Lourdes. Giunti in sede, prima del
rinfresco, le autorità hanno tenuto i discorsi di rito. Il capogruppo,
dopo i ringraziamenti, ha sintetizzato in pochi minuti la storia
del gruppo, ricordando il fondatore Paolo Arrigoni e tutti gli alpini andati avanti.
Ha inoltre ricordato i numerosi
interventi fatti sul territorio locale e non solo. Tra questi spiccano quello di Maiano in seguito
al terremoto del 1976 e quello di
Canelli nel 1994 dopo l’alluvione. Il sindaco Umberto Bonacina ha ribadito l’importanza del
gruppo come presenza viva e
attiva nel paese e ha augurato
che il traguardo raggiunto sia
un nuovo punto di partenza. Il
presidente della Sezione di Tirano, Mario Rumo, ha sottolineato
l’importanza dell’impegno dei
giovani all’interno della nostra
associazione.
Il vicepresidente della Sezione
di Lecco, Marco Magni, ha portato i saluti del presidente Luca
Ripamonti.
Al termine è stato consegnato il
guidoncino del gruppo a tutte le
associazioni e ai gruppi intervenuti. La festa si è conclusa al ristorante in un’atmosfera di vera
cordialità alpina.
MASSIMO ABBIATI
Costa Masnaga - La sfilata con il bandierone
Anno 60 - numero 1
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
Manzoni segretario; Alfio Arrigoni tesoriere; consiglieri effettivi
Abele Agostoni, Gabriele Selva,
Maurizio Melesi, Santino Acquistapace, Nico Diana, Giuseppe
Selva, Vittorio Soano; consiglieri
supplenti Francesco Selva e Veronica Casagrande; delegato rapporti fiscali e stampa Giandomenico Beri.
In febbraio il tradizionale pranzo
sociale. La scelta è caduta su un
ristorante di Ballabio ove i commensali, numerosi, hanno potuto
gustare ottimi cibi allietati da un
gruppo di musicanti. Durante il
pranzo il capogruppo Giovanni
Beri ha espresso la propria riconoscenza per essere stato riconfermato alla guida del gruppo:
«Con grande emozione in questo
triennio passo i 50 anni di presidenza. Questi tre anni li affronterò con spirito di disponibilità e
conoscenza dei doveri degli alpini. In questi 48 anni il gruppo si è
ingrandito formando una grande
famiglia, alpini e simpatizzanti
sempre attivi e numerosi, donne,
ragazzi e ragazze con il cuore alpino». Termina ricordando le doti
tradizionali degli alpini: fede, famiglia, lavoro, patria, montagna.
L’alpino ha il senso del dovere e
della solidarietà, è un uomo sincero, l’umiltà è la sua forza, è amico di tutti, ama l’allegria, è leale e
schietto. Esempio per i giovani.
Il caporedattore del Penna Nera,
Nino Venditti, in un suo breve intervento ha elogiato il gruppo per
riavere riconfermato Beri e ricordato Francesca, l’amata consorte
del capogruppo, recentemente
scomparsa. Infine, un fiore dai
petali dorati donato alle nostre
preziose compagne di vita, ed un
mazzo più consistente a due collaboratrici che hanno raggiunto
una bella età.
Garlate
Maggianico Chiuso
Ciao Umberto!
Dal Gruppo alpini Garlinda le più
sentite condoglianze alla moglie e
ai figli per la prematura scomparsa
dell’alpino Umberto Sabadini. La
sua memoria vivrà nell’animo degli alpini in quanto, di professione
marmista, ha collaborato alla realizzazione del nostro monumento, sormontando sulla cima del
masso di granito un’aquila dalle
ali aperte come a cercare l’infinito
e scolpendo con maestria un artistico cappello alpino. Ricordiamo
ancora, con gratitudine, di aver
usufruito della sua preziosa esperienza per la sistemazione della
nostra sede. «Ciao Umberto, un
grazie di cuore da tutto il gruppo
alpini Garlinda».
BRUNO GNECCHI
Festa del gruppo
Si è svolta con numerosa partecipazione la festa del gruppo Ana
«Monte Magnodeno» di Maggianico-Chiuso. Sabato 10 novembre, almeno una quindicina di
penne nere hanno fatto ala all’altare della chiesa parrocchiale di
Sant’Andrea, durante la celebrazione della messa. A presiedere la
funzione religiosa, nel ricordo di
coloro che sono andati avanti, è
stato il parroco don Adriano Bertocchi. Nell’omelia il sacerdote ha
ricordato «la presenza silenziosa
ma costruttiva degli alpini nella
comunità». Parlando poi di Cristo
Re ha sottolineato come tutti, un
giorno, ricchi e potenti, umili e
semplici, dovremo inginocchiarci davanti a Lui. «Anche voi, miei
cari alpini. E forse sarà l’unica volta che avrete il cappello in mano
e non sulla testa», ha dichiarato.
Prima della benedizione il capogruppo Paolo Pozzoni ha recitato
la Preghiera dell’Alpino con molta
espressività ed emozione. Quindi
alpini, simpatizzanti e parenti si
sono trasferiti al ristorante per la
cena sociale.
Il giovedì precedente, invece,
quasi una cinquantina di soci
ha partecipato all’assemblea annuale, presieduta da Paolo Pozzoni. Gianbattista Minchiotti ha
reso partecipi i presenti di tutte
le manifestazioni organizzate e
partecipate nel corso dell’anno.
Tra le più significative la messa
in Duomo a Milano in memoria
di tutti i Caduti sul fronte russo,
il 69° anniversario della battaglia
di Nikolajewka a Colico, la partecipazione alle manifestazioni
per il novantesimo di fondazione
della Sezione, l’Adunata nazionale a Bolzano, i Raduni sezionali al
rifugio Cazzaniga-Merlini e alla
Garlate - Il compianto Umberto Sabadini
e l’artistico cippo realizzato dallo scultore
Cortabbio - Pranzo sociale: Venditti, Beri e le due collaboratrici premiate dal capogruppo.
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
chiesetta votiva delle Betulle, la
partecipazione ai lavori della Linea Cadorna, con ben 7 volontari,
per due volte, la partecipazione
alla festa del Ricordo al santuario della Madonna di Lezzeno, la
festa della Protezione civile a Pescate. Tra le manifestazioni organizzate dal gruppo il tradizionale
assalto al Magnodeno nel mese
di giugno, la serata alpina all’oratorio di Maggianico per la festa
rionale, la burollata a favore delle
missioni all’oratorio di Maggianico e al Centro di Solidarietà La
Fonte.
ORNELLA GNECCHI
Malgrate
L’assemblea prepara
il 45° del gruppo
Assemblea annuale, l’1 febbraio
scorso, del gruppo alpini che in
questo 2013 festeggerà il 45° di
fondazione. Presiede l’assemblea
l’alpino Adolfo Fumelli affiancato
dal segretario Clorindo Riva.
Il capogruppo Emilio Giovari presenta la relazione morale e finanziaria sull’attività dell’anno 2012,
che viene approvata all’unanimità. Anche il bilancio di gestione
dell’anno 2012, presentato dal
segretario, viene approvato all’unanimità.
Si passa quindi alle proposte dei
soci in ordine al programma ed
alle attività per il 2013. Considerato che nell’anno ricorrono il 45°
di fondazione del rruppo ed il 90°
dell’inaugurazione del Parco delle Rimembranze di Viale Italia, si
decide di proporre al Comune di
fare, con noi, le celebrazioni del 4
novembre al monumento ai Caduti, con corteo dalla chiesa e di chiudere la festa con il pranzo sociale.
Viene poi deciso di partecipare
all’Adunata nazionale associandosi per il bus, ad altro gruppo,
Maggianico Chiuso - Un bel gruppo di alpini del «Monte Magnodeno»
pagina 17
vita dei gruppi
Penna Nera delle Grigne
possibilmente con Valmadrera,
come lo scorso anno; di effettuare la festa sociale al cippo nella
pineta di Pian Sciresa domenica
16 giugno; di mantenere le attività benefiche e partecipare, come
sempre, alle manifestazioni che ci
vedono impegnati su vari fronti.
Mandello Lario
Un nuovo pulmino
per il Soccorso
Domenica 20 dello scorso gennaio il Soccorso degli Alpini, presieduto dalla figura storica di Luigi
Conato e da ottimi corresponsabili, ha inaugurato un altro mezzo, donato da alcuni amici milanesi, per incentivare il lodevole
aiuto disinteressato che il sodalizio offre ai propri concittadini e
non solo, da molti anni. Il veicolo
viene usato per trasportare gli anziani al Centro Diurno. Ulteriore
dimostrazione dell’utilità preziosa di una Associazione che ha
fatto della solidarietà il proprio
motivo di vita. Complimenti!
E una visita costellata di ricordi
«Onorare i vivi per ricordare chi è
andato avanti», parafrasando un
motto caro alle penne nere. Gli
eredi del reduce Giovanni Zucchi
(1917-1999), fuciliere della 44°
compagnia del «Morbegno», e
cioè i due figli Antonio e Nunzio
e i tre nipoti Michele, Giancarlo
e Giovanni – tutti soci del gruppo di Mandello del Lario – hanno
pensato di iniziare l’anno 2013
(70° anniversario della battaglia
di Nikolajewka) nel migliore dei
modi: rendere visita a un “protagonista” di quella tragica pagina
di storia alpina. Il veterano, nella
fattispecie, è Mario Richini, classe 1915, mitragliere dell’«Edolo»:
abita con la moglie Bice nella casa
della figlia, alla periferia di Pavia.
La figlia Rina e il genero Andrea
hanno accolto gli ospiti lecchesi
per un pranzo conviviale, durante il quale gli Zucchi hanno voluto
ricordare alcuni momenti trascorsi insieme al loro papà e nonno.
Mario, 98 splendide primavere ad
aprile, non ha voluto proprio sottrarsi ai ricordi. Inoltre, l’incontro
si è tenuto in un clima festoso,
rinvigorito da alcuni canti intonati da questo inedito sestetto.
Sì, perché anche Mario non ha
voluto mancare di dare supporto
vocale. Una giornata, quella del 2
gennaio scorso, che, tra lacrime di
commozione e abbracci calorosi e
sentiti, è servita a rinsaldare un legame di amicizia che la scomparsa di papà e nonno Giovanni non
ha mai fatto cessare. E chissà che
non sia stata l’ultima occasione
per questo abbraccio...
GIOVANNI ZUCCHI
Benemerenze alle penne nere
Domenica 4 novembre le celebrazioni a Perledo si sono svolte in
forma ridotta causa maltempo.
Dopo il deposito della corona sul
monumento ai Caduti si è passati
alla consegna della benemerenza
civica al gruppo alpini in sala civica alla presenza del sindaco Carlo
Signorelli, dei sindaci di Lierna
e Bellano e di numerosi alpini i
quali hanno organizzato il 9 novembre, nelle ex-scuole, una festa
per ringraziare tutti i volontari
mobilitati per il Campionato ANA
del 30 settembre.
Caduti. Nella sua omelia il parroco don Mauro Ghislanzoni ha
ricordato il 70° dell’anniversario
della ritirata di Russia. All’uscita
dalla chiesa, sotto una copiosa
nevicata, i partecipanti si sono recati nella sede del gruppo, per un
piccolo rinfresco che ha preceduto l’ottimo pranzo. Nel primo pomeriggio si è svolta l’assemblea
annuale la quale prevedeva anche
il rinnovo del consiglio del gruppo. La giornata si è protratta fino
a sera rallegrata da canti alpini in
ottima compagnia.
Questi gli eletti per il triennio
2013-2015: Luigi Pomoni capogruppo, Renzo Fazzini (1946) vice
capogruppo, Daniele Rusconi alfiere, Daniele Gianola responsabile Protezione Civile, consiglieri
Antonio Fazzini (1952), Antonio
Fazzini (1968), Ferdinando Fazzini, Renzo Fazzini (1949), Ruggero
Gianola, Alvaro Spazzadeschi.
Premana
Sirtori
Luigi Pomoni
rieletto capogruppo
Domenica 20 gennaio gli alpini si
sono ritrovati per l’annuale pranzo sociale. La domenica è iniziata
con la messa in onore agli alpini
4 Novembre
È stata una giornata speciale
quella vissuta a Sirtori nella giornata del 4 novembre. In un giorno
dove una pioggia sottile ma insistente ha modificato i program-
Perledo
Sirtori - Riconoscimenti
pagina 18
Perledo - La meritata benemerenza al gruppo
mi delle celebrazioni previste in
piazza, ci siamo ritrovati numerosi in aula magna con l’amministrazione comunale, il gruppo alpini e molti ragazzi. Dopo il saluto del sindaco, che ha ricordato il
valore di questa data nella nostra
storia, c’è stata la consegna della
Costituzione ai ragazzi diciottenni. Un breve rinfresco e poi gli alpini in corteo hanno deposto una
corona d’alloro al monumento ai
Caduti.
Si è ripetuto poi l’annuale appuntamento con la «cassoeula»
che come da trazione riunisce
ogni anno, a novembre nel salone
dell’oratorio, alpini e amici simpatizzanti. Quest’anno gli alpini
hanno invitato gli ospiti della comunità «Il Girasole» di Dolzago
che hanno aderito numerosi. Ottima la verzata, piatto abilmente
preparato dall’affiatata squadra
di cuochi alpini. A rendere ancora più ricca la giornata c’è stata la
presenza, assai gradita, del presidente sezionale Luca Ripamonti.
Nell’atrio dell’oratorio si sono
potuti ammirare i numerosi pensieri e disegni fatti dagli alunni
della scuola primaria di Sirtori,
nell’ambito del progetto “Gli alpi-
Sirtori - Intervento Luca Ripamonti
Anno 60 - numero 1
vita dei gruppi
Trimestrale della Sezione di Lecco
Valmadrera - Foto di gruppo con il dono alla Casa di Riposo
ni ieri, oggi e domani”. È stata una
domenica bella, intensa, all’insegna dell’accoglienza e dell’amicizia, valori semplici ma importanti
che non mancano mai dove sono
gli alpini.
RENATO SPREAFICO
Sirtori
Rinnovate le cariche
Mercoledì 20 febbraio, al termine
di una messa serale che ha ricordato anche i numerosi alpini che
sono andati avanti, il folto gruppo dei partecipanti si è ritrovato
nella baita alpina. Con ancora
nel cuore le melodiose note del
canto del «Signore delle cime»
abilmente interpretato dal coro
parrocchiale, si è aperta l’assemblea annuale dei soci. Dopo una
relazione del capogruppo uscente che ha ricordato le numerose
iniziative intraprese e realizzate
nell’ultimo triennio, è seguita la
relazione del cassiere che ha confermato la stabilità del bilancio.
C’è stato spazio per parlare delle
proposte e iniziative future.
Si è passato poi al rinnovo delle
cariche per il triennio 2013-2015.
Il capogruppo Renato Spreafico ha lasciato l’incarico dopo 23
anni di mandato motivando le
sue dimissioni perché attualmente svolge l’incarico sezionale a
Lecco. Parole di ringraziamento e
di affetto sono state espresse dai
presenti; insieme si è fatto tanto,
dalle iniziative più impegnative
a quei tanti momenti di amicizia
trascorsi insieme all’insegna dello spirito alpino. Sono stati assegnati all’unanimità le cariche di
presidente onorario a Francesco
Bonfanti e di nuovo capogruppo
a Roberto Limonta, giovane alpino, al quale viene affidata la continuità del gruppo con il coinvolgimento di nuovi iscritti.
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
Questo l’elenco completo delle
nuove cariche: presidente onorario Francesco Bonfanti, capogruppo Roberto Limonta, vice
capogruppo Roberto Spreafico,
cassiere e segretario Felice Crippa, consiglieri Carlo Sirtori, Nando Allieri, Mario Motta, Angelo
Besana, Palmiro Volpi, Antonio
Perego, Maurizio Ravasi, Enrico
Spreafico, Angelo Limonta, Mario
Panzeri.
Valmadrera
Gli alpini non perdono...
l’abitudine
Dal piccolo gruppo alle grandi
Sezioni si delineano sempre più
spontanee iniziative rivolte alla
solidarietà, senza enfasi e poca
pubblicità, quasi con pudore per
un qualcosa ritenuto normale. Le
Valmadrera - Ivan Piazza recita le sue poesie
penne nere valmadreresi da anni
sono legate con doppio nodo d’amicizia con gli ospiti della Casa
di Riposo locale, Opera Pia Magistris, donando qualcosa di utile,
sia per il fisico che per le lunghe
ore di riposo che spesso, per un
anziano, non passano mai. Il valore del regalo ha la sua importanza, ma fino ad un certo punto.
L’importante è che la nonnina o
il nonnino, abbia la sensazione di
sentirsi amato e non dimenticato
Il dono degli alpini è stato un
«Magnetotherapya», ideale per
trattamento di magnetoterapia
che è stato molto apprezzato dal
personale della struttura.
Il pomeriggio è stato animato dal
Coro San Valentino di Olginate,
con canti popolari di varie regioni d’Italia, guidato del maestro
Valter Sala e accompagnato da
Ignazio Dell’Oro, già maestro del
Coro ANA dell’Adda, alla fisarmonica.
Valorizzando il pomeriggio ha
partecipato il poeta alpino lecchese - dilettante come si è definito lui stesso - Ivan Piazza (che,
ricordiamo, è presidente del Coro
Grigna e attiva figura della nostra
Protezione Civile), invitato dal
capogruppo Giuliano Sala. Ivan
ha recitato tra gli applausi di tutti,
tre poesie dialettali: La fin de l’an;
Ave Maria; Il Cappello Alpino..
Erano presenti al simpatico incontro il sindaco Marco Rusconi
e il parroco don Massimo Frigerio. Dopo i vari discorsi applauditi, vi è stato un brindisi accompagnato con dolci.
LUIGI DE LUCIA/NIVEN
Attività dei gruppi della Sezione di Lecco
APRILE
1
12
14
25
Gr. San Giovanni - Apertura ufficiale Baita Bressanella
Gr. Acquate - Pasquetta in allegra compagnia a Cavagiozzo
Gr. Esino Lario - 90° anniversario di fondazione
Gr. Garlate - 29° anniversario
MAGGIO
26
Gr. Olgiate Calco - 75°anniversario di fondazione
GIUGNO
9
9
9
13
15
16
16
16
16
16
16
Gr. Casargo - 90°anniversario di fondazione
Gr. Sueglio - Inaugurazione nuovo gagliardetto
Gr. Maggianico Chiuso - Assalto al Magnodeno
Gr. Belledo - Messa a suffragio dei soci defunti nella chiesetta di Sant’Alessandro
Gr. Margno Crandola - Festa annuale al Cippo degli Alpini
Gr. Acquate - Festa a Cavagiozzo. assegnazione annuale Fondo di Solidarietà Alpina
Gr. Bonacina - Festa al Baitello
Gr. Maggianico Chiuso - 60°anniversario di costituzione del gruppo
Gr. Malgrate - Festa sociale al Cippo degli Alpini in Pian Sciresa
Gr. Margno Crandola - Festa annuale al Cippo degli Alpini
Gr. San Giovanni - Festa sociale in Baita Bressanella
pagina 19
notizie sportive
Penna Nera delle Grigne
NOTIZIE SPORTIVE
Al 78° campionato ANA di sci di fondo
ottime le prove dei nostri portacolori
a cura di Nino Venditti
Gianfranco Polvara
L’Associazione Nazionale Alpini,
con la collaborazione della Sezione Monte Grappa e del Gruppo
Alpini di Enego, ha organizzato in
data 9-10 febbraio 2013 la 78ª edi-
Natalino Arrigoni
zione del Campionato nazionale
ANA di sci di fondo, che si è svolta
in località Valmaron con partenza
alle ore 9 del 10 febbraio dal centro fondo. Al campionato hanno
A Madesimo il campionato
sezionale di slalom gigante
A 70 anni da Nikolajewka alpini di nuovo in marcia. Nella tre giorni di
eventi organizzati a Madesimo dalle sezioni di Colico, Como, Lecco
e Sondrio, dedicati alla ritirata di Russia (di cui si parla in altra parte
del Penna Nera), si sono svolti anche i campionati sezionali di slalom
gigante, e così anche la Sezione di Lecco ha eletto il proprio campione sezionale 2013.
Felice Rosa
potuto partecipare tutti i soci in
regola col tesseramento ANA per
l’anno 2012 ed in possesso del
certificato medico attestante l’idoneità sportiva.
Alle competizioni sono stati ammessi i militari in servizio alle
truppe alpine indipendentemente siano anche soci ANA. I concorrenti si sono misurati in una
prova a tecnica libera con partenza a cronometro individuale per
CATEGORIA
A5
44,68
46,17
48,08
1° Polvara Gianfranco - tempo 27.47.2 su 32 concorrenti
13° Devizzi Lorenzo in 32.38.1 su 44 concorrenti
B1
21° Carnovali Giuseppe in 40.03.5 su 44 concorrenti
B1
22° Invernizzi Francesco in 40.06.2 su 44 concorrenti
1° Arrigoni Natalino in 36.01.3 su 45 concorrenti
B3
TEMPO
PIAZZAMENTO
A4
B2
CLASSIFICA
CATEGORIE
GRUPPO
Anno 1955 e precedenti
1° SAETTI GIUSEPPE
LECCO CENTRO
2° TICOZZI PIO
PASTURO
3° BRIZZOLARI LUIGI
PASTURO
Anno 1956-1965
1° ALIPPI MICHELE
MANDELLO
2° POMONI FAUSTO
PREMANA
3° TAGLIAFERRO MAURIZIO
GRIGNA CASTELLO
Anno 1966-1977
1° GRASSI OSVALDO
ESINO
2° ARTUSI ANTONIO
MARGNO
3° PENSA LUCA
ESINO
Anno 1978-SUCCESSIVI
1° TANTARDINI PAOLO
MARGNO CRANDOLA
2° ACERBONI P.GIACOMO
CASARGO
Amici degli alpini
1ª MONDANI MICHELE
GRIGNA CASTELLO
2ª ACERBONI PIETRO
CASARGO
3° BARINDELLI PIERCARLO
ESINO
CAMPIONE SEZIONALE 2013 e TROFEO DORE
1° GRASSI OSVALDO
ESINO
2° ALIPPI MICHELE
MANDELLO
3° POMONI FAUSTO
PREMANA
7° Rosa Felice in 20.09.1 su 35 concorrenti
A4
13° Devizzi Lorenzo in 32.38.1 su 44 concorrenti
SENIOR
7° Rosa Marco in 54.34.6 su 8 concorrenti
37,70
38,02
38,91
37,44
39,20
41,22
42,62
45,12
41,23
43,28
43,49
37,44
37,70
38,02
Gianfranco Polvara
pagina 20
tutte le categorie.
Percorso: 15 km per le categorie
Seniores - Master A1 - Master A2
10 km per le categorie Master A3 Master A4 - Master A5 - Master B1
5 km per le categorie Master B2 B3 - B4 - B5
Le premiazioni si sono svolte domenica 10 febbraio alle ore 14.30
a Enego, nella tensostruttura.
Ed ecco i podi e i piazzamenti dei
nostri bravi atleti:
Natalino Arrigoni
Anno 60 - numero 1
anagrafe alpina
Trimestrale della Sezione di Lecco
ANAGRAFE ALPINA
Acquate
(Nascite) La nonna Mariagrazia e il nonno, socio alpino, Silvano Locatelli, annunciano orgogliosi la nascita
della nipotina Viola. Alla
piccola, tantissimi auguri.
A mamma Cristina e a papà
Nicola, congratulazioni da
noi tutti.
Airuno
(Nascite) Felicitazioni all’alpino Gianni Oliveto, nonno
del bocia Daniele. Alla mamma Laura e papà Vincenzo le
più vive congratulazioni.
Annone Brianza
(Lutti) Annunciamo con dolore le scomparse dei soci e
familiari: Enrico Gioia; Gina,
nonna del socio Romolo
Galli; Carlo, cognato del socio Erminio Arrigoni. Sentite
condoglianze alle famiglie.
(Nascite) Con gioia annunciamo che per le nascite di
bocia e stelline sono diventati nonni i soci: Romolo Galli
di Samuel, Erminio Arrigoni
di Thomas, Natale Bartesaghi di Davide, Angelo Bartesaghi di Daniel, Giuseppe
Sesana di Viola. Complimenti alpini ai piccoli, nonni e
genitori.
Barzago
(Lutti) Il gruppo annuncia
con dolore la scomparsa del
socio alpino Domenico Isacchi classe 1928, e porge sentite condoglianze ai familiari.
Barzago - Domenico Isacchi
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
Barzanò
(Lutti) Sentite condoglianze
al socio alpino Luigi Proserpio per la perdita della cara
mamma Speranza.
(Nascite) Il gruppo si congratula con il socio alpino Marco
Fumagalli per la nascita del
nipotino Luca e manda tanti
cari auguri ai genitori. Auguri
e felicitazioni al papà alpino
Massimo Tebaldi e al nonno
alpino Anselmo Colzani per
la nascita del bocia Nicolò.
Barzio
(Nascite) La nascita del nipotino Nicolò ha reso felici
il nostro socio Sandro Arrigoni, i genitori e familiari
tutti ai quali auspichiamo un
mondo di felicità.
Belledo
(Lutti) Ha raggiunto il Paradiso di Cantore l’alpino reduce
di guerra Massimiliano Del
Mistro. Classe 1918, socio
storico del nostro gruppo.
Alla moglie Piera ed ai familiari esprimiamo il nostro più
sentito cordoglio. Il gruppo
partecipa al dolore del consigliere Guido Tenderini per
la perdita del fratello don
Carlo; del socio alpino Mario
Marai per la scomparsa della moglie Carmela; del socio
Bruno Vanoli per la dipartita
del papà Mario, ed esprime
le più sentite condoglianze a
loro e a tutti i familiari.
Casargo
(Nascite)
Felicitazioni
a
mamma, papà e al nonno
alpino Lazzaro Muttoni per
la nascita del bocia Pietro. È
nata la piccola Beatrice facendo felici mamma, papà
ed il nonno alpino Carlo Villa.
Auguroni con la penna. Fiocchi rosa e celeste in casa Pozzi per la venuta al mondo dei
gemellini Letizia e Daniele
per la gioia dei genitori e del
nonno alpino Adelio. A tutti i
complimenti del gruppo.
Cassago Brianza
(Lutti) Condoglianze all’alpino Natale Redaelli per la
scomparsa della moglie Giuliana. Sentite condoglianze
al nostro capogruppo Luigi Bosisio per la scomparsa
della cara suocera Maria.
Si uniscono quelle sincere
della famiglia Venditti. Condoglianze ai familiari per la
scomparsa dell’alpino Franco Giussani.
(Nascite) Fiocco rosa per l’alpino Ernesto Giovenzana per
la nascita della nipote Adele
Castello Brianza
(Lutti) Il gruppo si unisce al
dolore del socio alpino Enzo
Pirola per la scomparsa della
mamma Clelia.
Cernusco Lombardone
(Nascite) Gli auguri e le felicitazioni del gruppo vanno ai
nonni: tenente Angelo Crippa per la nascita
della nipotina Irene; alpino Giuseppe Casiraghi per
il nipote Thomas;
alpino
Giancarlo Perego per il
nipote Luca. Augurando ai nuovi
nati una vita piena
di gioia e felicità
estendendo gli auguri ai genitori dei
neonati.
Cesana Brianza
(Lutti) Siamo vicini nel dolore all’alpino Marco Corti, per
la perdita della cara mamma
Erminia. Il gruppo comunica
che l’alpino Lorenzo Giussani, vice segretario e vice cas-
Cesana Brianza - Lorenzo Giussani
siere, sempre presente in tutte le iniziative, ha raggiunto
prematuramente il Paradiso
di Cantore. Una grave perdita per tutti noi. Ci uniamo al
dolore della moglie Tiziana e
dei figli Mauro, Silvia e Marta.
Colle Brianza
(Matrimoni) La redazione
è lieta di annunciare le avvenute nozze alpine tra due
giovani di Colle e Olginate:
la gentile Stefania Tavola, figlia del capogruppo Gruppo
Campanone, e l’alpino Luca
Laini, presidente del Coro
ANA dell’Adda e figlio del capogruppo delle penne nere
di Olginate. Felicitazioni vivissime da entrambi i gruppi
agli sposi e ai loro genitori. Si
uniscono gli auguri cordiali
della redazione.
Colle/Olginate - Stefania e Luca,
un amore sbocciato tra le penne
Cortabbio
(Lutti) Il gruppo partecipa
al dolore del socio Antonio
Paroli per la scomparsa della
cara mamma; inoltre è vicino al socio Giuseppe Baruffaldi colpito dalla grave perdita della moglie Guerrina.
Cortenova
Lutti) Sentite condoglianze
alla famiglia per la scomparsa dell’alpino Giacomo Manzoni, membro del consiglio
direttivo del nostro gruppo.
(Nascite) Sentite felicitazioni
all’alpino Mario Grigi diventato nonno, a suo figlio, l’alpino Alessandro, diventato
papà, alla mamma e a tutta la famiglia per la nascita
della stellina Martina. Tanti
pagina 21
anagrafe alpina
complimenti all’alpino Enrico Benedetti, divenuto nonno, ai genitori e parenti tutti,
rallegrati dalla nascita del nipotino, il bocia Davide. Sinceri rallegramenti all’alpino
Walter Sanvito, diventato
papà per la seconda volta, e
a tutta la famiglia, per la nascita della figlia Eleonora.
Cremeno
(Lutti) Il gruppo alpini si unisce al dolore dei soci: Pierambrogio Pozzoni per la
perdita della moglie Santina;
Mario Locatelli per la morte
della sorella Adelaide; Rossano Feltrin per la prematura
scomparsa dello zio Giancarlo Manzoni. Da tutti i soci
condoglianze alle famiglie. A
Pierambrogio, a Mario, si uniscono quelle sincere di Nino
Venditti e della redazione.
(Nascite) Con gioia ci uniamo
alla felicità del socio Roberto Bolognani, nonno per la
seconda volta grazie al bocia
Achille. Felicitazioni vivissime a mamma Elena e papà
Hinilo da tutto il gruppo.
Dolzago
(Lutti) Condoglianze agli alpini: Alberto e Angelo Colombo per la scomparsa delle zie
Antonia e Giuseppina; Silvio
Rigamonti per la scomparsa
della mamma Ida Colombo vedova Rigamonti e zia
dell’alpino Angelo Colombo,
segretario del gruppo.
(Nascite) Gli alpini Elio (nonno) e Omar (papà) Fumagalli, unitamente a Rossella annunciano la nascita di Siria.
L’alpino Lucio Toffolo annuncia la nascita del bocia
Riccardo. L’aggregato Ugo
Bonfanti, annuncia la nascita del nipote Pietro, felicitazioni al papà Stefano con
Viviana. L’alpino Maurizio
Mapelli annuncia la nascita della primogenita Adele.
L’alpino Antonio Spreafico
annuncia la nascita del nipotino Matteo, felicitazioni ai
genitori Benedetta e Cristian
e a tutte le famiglie in festa.
Galbiate
(Lutti) Il gruppo si stringe intorno ai propri associati Sergio e Umberto per la morte
dell’amata madre.
pagina 22
Penna Nera delle Grigne
(Nascite) Il gruppo si congratula con il socio Antonio
Anghileri (il barbis) per la
nascita della bisnipote Iris.
Lecco Centro
(Lutti) Dolorosamente annunciamo che il sergente
maggiore Giancarlo Vanini,
classe 1919, Gruppo Bergamo, Reduce di Russia, è andato avanti. Alla famiglia le
più sentite condoglianze alpine.
(Nascite) L’alpino Luigi Bossi
annuncia con gioia la nascita del nipotino Alessandro,
figlio di Elisa Ravasi e del figlio Luca. Tantissimi auguri
al bocia, al nonno Luigi, alla
nonna, ai genitori e parenti
tutti da parte del gruppo, sezione e particolarmente dalla redazione del Penna Nera
delle Grigne.
Lomagna
(Nascite) Felicitazioni dal
gruppo al socio Pierangelo Crippa per la nascita del
nipotino Leonardo. Doppie
felicitazioni ai soci Riccardo
e Carlo Carozzi per la nascita
della figlia e nipote Giada.
Maggianico Chiuso
(Lutti) Il gruppo e annuncia
la scomparsa del socio Iovarez Ghislanzoni, classe 1925,
già consigliere del gruppo.
Sentite condoglianze a tutti i
famigliari.
(Felicitazioni) In febbraio,
all’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, Francesca Minchiotti ha conseguito la laurea triennale in
scienze dei beni culturali
con la votazione di 110 su
110. Il gruppo si complimenta per il bellissimo traguardo
raggiunto e le auspica maggiori ulteriori traguardi. Ricordiamo che la giovane era
stata premiata nel 2012 con
la borsa di studio «Ugo Merlini».
Maggio
(Lutti) Il gruppo porge le più
sentite condoglianze al socio
alpino Sem Invernizzi per
l’improvvisa scomparsa della moglie Elsa ed all’aggregato Renzo Invernizzi per la
perdita della mamma.
(Nascite) Il gruppo esprime
congratulazioni al socio alpino Luigino Carissimi per la
nascita della stellina Arianna, tantissimi auguri ai neo
genitori.
Olginate
(Lutti) Gli alpini partecipano al dolore della famiglia
per la scomparsa del socio
Giulio Rolandi, classe 1939,
e esprimono le proprie condoglianze.
Maggio - Francesco Invernizzi
(Compleanni) Al socio alpino Francesco Invernizzi,
classe 1923, un augurio speciale per i suoi 90 anni da
parte di tutte le penne nere e
dei suoi famigliari.
Malgrate
(Lutti) Gli alpini sono vicini
al socio Marco Crippa per
la prematura scomparsa del
fratello alpino Luca.
Margno Crandola
(Lutto) Il gruppo, porgendo sincere condoglianze,
partecipa al dolore del vice
capogruppo Andrea Tantardini, degli alpini Narcisio,
Stefano e Paolo Tantardini e
dell’amico Alberto Brigatti
per la scomparsa rispettivamente del papà, fratello
e zio Giuseppe Tantardini
detto Pippo. Porge sentite
condoglianze alla famiglia
Tenderini per la scomparsa
di don Carlo, cappellano del
gruppo.
(Nascite) Felicitazioni agli alpini Guido e Carlo Maggioni
e al papà, amico degli alpini,
Marco Ferrari per la nascita
del piccolo Nicola. Congratulazione a mamma Silvia.
Merate
(Nascite) Felicità in casa
dell’alpino Giuliano Motto
per l’arrivo della nipotina
Anita. Ai genitori Elena e Tito
ed ai nonni, le felicitazioni
da parte del gruppo.
Olginate - Giulio Rolandi
Pasturo
(Lutti) Il gruppo è ancora
scosso per la perdita improvvisa del socio Adalberto Ticozzi, ex consigliere. Attivo
e sempre disponibile, lo ricorderemo per la sua spontaneità e la sua allegria, ci
mancherà tantissimo. Sentite condoglianze ai familiari
tutti.
Pasturo - Il compianto Berto
Il sodalizio annuncia altresì
la perdita del socio Marco
Pigazzi e porge sincere condoglianze ai familiari. Siamo
vicini al nostro capogruppo
Franco Camesaschi nel dolore per la perdita della cara
sorella Antonia (si uniscono
le condoglianze di Adele e
Nino Venditti), al socio Antonio Orlandi Arrigoni per
Anno 60 - numero 1
anagrafe alpina
Trimestrale della Sezione di Lecco
la scomparsa della mamma
Anna e al socio Antonino
Mercadante per la morte del
fratello Ignazio. Sentite condoglianze ai familiari.
(Nascite) Felicitazioni al
socio Ambrogio Ticozzelli
nonno per la nascita dei gemellini Greta e Achille e al
nonno Giuseppe Negri per
la nascita del nipotino. Congratulazioni vivissime a tutti
i familiari.
(Matrimoni) Felicitazioni al
socio Felice Invernizzi per il
matrimonio del figlio Davide
(amico degli alpini) con la
gentile Barbara.
Pescate
(Lutti) Il gruppo è vicino al
consigliere Fausto Borghetti
per l’improvvisa scomparsa
del fratello Ambrogio. Condoglianze al socio Giuseppe
Mauri ed al fratello Enzo per
la prematura scomparsa del
cugino Vittorio, aggregato e
molto vicino alla nostra associazione. Sentite condoglianze al socio alpino Giovanni Nasatti per la scomparsa della cognata Lucia,
moglie del compianto Angelo Nasatti, socio alpino.
(Nascite) Non solo dolori ma
anche gioie per il consigliere
Fausto Borghetti. Felicitazioni da parte di tutto il gruppo
per la nascita della nipotina
Giulia. Complimenti anche
alla mamma Emma ed al
papà Marco.
Perledo
(Lutti) Il gruppo porge le
più sentite condoglianze ai
famigliari del socio Aristide
Ongania, classe 1938, andato
avanti; per la scomparsa di
Maria Ongania il gruppo si
unisce al dolore dei figli Ugo
e Fernando e della nipote
Elena Degiambattista; sentite condoglianze anche al
socio Moreno Maglia per la
perdita del padre Giuseppe.
(Nascite) Auguri vivissimi al
socio Alessandro Ongania ed
alla consorte Lia per la nascita del piccolo Davide.
(Anniversari) Per le nozze d’
argento auguri da parte del
gruppo al socio, sempre presente, Germano Ongania ed
alla moglie Franca (che ancora lo sopporta).
Gennaio-Febbraio-Marzo 2013
Primaluna
(Nascite) Gli alpini si congratulano con il loro ex capogruppo Angelo Buzzoni divenuto bisnonno del
piccolo Davide e augurano
tanta felicità al neonato
(complimenti anche dal suo
socio di leva Nino Venditti).
Il gruppo si rallegra con il socio Gaspare Paroli per la nascita delle nipotine Ambra e
Giada. Auguri alle gemelline
e ai genitori.
(Nozze) Il gruppo esprime
felicitazioni al papà Andrea
Melesi e al fratello Giuliano
per le nozze di Rosanna con
Stefano. Tanti auguri agli
sposi.
Rancio Laorca
(Lutti) È improvvisamente
deceduto, lo scorso dicembre, il socio alpino Gualtiero
Longhi, classe 1932, abitava
con moglie e figlia a Lecco.
Per un disguido del nostro
gruppo, ci scusiamo con i famigliari: purtroppo nessun
alpino ha seguito la salma o
partecipato alla sua sepoltura. Di questa grave mancanza, amaramente, il gruppo si
assume le proprie responsabilità ma rinnova le proprie
sincere condoglianze alla famiglia.
(Nascite) Si comunica l’avvenuta nascita del bocia
Matteo, nello scorso novembre, in casa del nostro socio
Michele Carsana e Fulvia
Bolis. Complimenti da parte
del gruppo.
Redazione Penna Nera delle
Grigne
(Lutti) Il Signore ha chiesto
un’ulteriore prova di dolore
ad Angelo Sala ed alla sua famiglia, chiamando a sé serenamente, nel primo pomeriggio del 29 gennaio, la cara
mamma Ada Testi, vedova
Sala, di 89 anni. Ad Angelo e
parenti tutti le condoglianze
più sincere da tutti gli alpini
della Sezione di Lecco.
Robbiate
(Lutti) Sentite condoglianze
all’artigliere Alessandro Oggioni per la scomparsa della
cara sorella Piera.
Il gruppo partecipa al profondo dolore dei soci: Carlo
Oltolini, per la scomparsa
del cognato Loreto Noerli; Giancarlo Brigatti per la
scomparsa della sorella Maria; al socio simpatizzante
Giampietro Valtolina, per la
scomparsa prematura del
nipote Marco Merlo.
(Nascite) Tantissimi auguri
al socio alpino Diego Romano, felice papà per la nascita
della piccola stellina Anna.
Complimenti anche alla
mamma e familiari tutti.
San Genesio
(Lutti) Il consiglio, gli alpini
e gli amici degli alpini porgono le più sentite condoglianze alla moglie Antonietta ed
al cognato Gaetano Piazza
per la perdita del carissimo
alpino Mario Ripamonti, nostro storico ed instancabile
cuciniere. Vogliamo davvero ricordarlo come una delle colonne dell’attività del
Gruppo San Genesio e ci
impegniamo a tenerne viva
la memoria per gli anni a venire. Mario è andato avanti,
ma il suo esempio e la sua
memoria ci accompagneranno per sempre e ci siano
da stimolo per continuare
nel solco tracciato da chi ci
ha preceduto. Grazie Mario. Adesso possiamo dirti,
senza farti arrossire, «sei un
grande!».
Un sentito ringraziamento al
Coro Stelutis che ha onorato
Mario con il canto durante le
esequie e soprattutto al momento della tumulazione: il
canto dell’Ave Maria ha toccato il cuore di tutti i presenti ed ha reso meno amaro il
momento del distacco.
San Genesio - Mario Ripamonti 1947-2012
Sirone
(Lutti) Sentite condoglianze
agli alpini Giancarlo Spreafico e Pierluigi Sala per la scomparsa della cara Luigia Bosisio
vedova Tansini. Annuncia con
dolore la scomparsa dell’alpino Martino Molteni, classe
1940. porge le più sentite condoglianze al figlio Alessandro
vice capogruppo, alla figlia
Carla, al genero Ambrogio,
socio aggregato ed a tutti i familiari. Inoltre rende nota con
dolore la scomparsa dell’alpino Innocente Mauri, reduce
della campagna di Russia e
socio fondatore del gruppo,
le più sentite condoglianze
ai parenti. Si unisce al dolore
dei familiari per la scomparsa dell’amica simpatizzante
Gina Colombo vedova Riva.
(Nascite) Il gruppo è felice di
annunciare la nascita di Alessandra nipote del neo nonno
alpino Mario Rovida. Auguri
al prozio Giuliano Pelucchi
per la nascita della nipotina
Ginevra.
Valmadrera
(Lutti) Il Gruppo si unisce al
dolore dell’alpino Severino
Aldeghi, ex capogruppo, per
la perdita del caro fratello Vittorio, classe 1951, alpino alla
Scuola Militare Alpina di Aosta ed ex maestro della locale
banda. Sentite condoglianze
anche alla moglie e alla figlia di Vittorio. Condoglianze
all’alpino consigliere Giancarlo Invernizzi e a tutta la
famiglia per la scomparsa del
suocero Mario Ferrari classe
1914, militare guardia di frontiera, reduce dall’Albania e internato in Germania. Sentite
condoglianze al socio alpino
Enrico Butti per la perdita del
fratello Antonio e al cognato
alpino Giuseppe Masetti.
(Nascite) Felicitazioni all’alpino consigliere Carlo Rusconi
e alla consorte Vittoria per la
nascita del nipotino (bocia)
Luca. Auguri anche al piccolo,
alla mamma Mariapina e al
papà Alessandro.
Vendrogno
(Lutti) Sentite condoglianze ai familiari del socio alpino Claudio Acerboni, classe 1937, deceduto lo scorso
mese di dicembre.
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notizie alpine
Penna Nera delle Grigne
Il concerto di Natale
al Teatro della Società
La nostra Banda diretta dal maestro Gian Luigi Fioroni nell’applaudito concerto
Pioggerellina con nevischio all’esterno il 14 dicembre scorso, ma
grande calore nel Teatro della Società in Lecco per l’annunciato
concerto di Natale della banda
sezionale e per i due eventi (poi
moltiplicatisi durante il percorso con alcuni fuori programma)
della consegna delle borse di
studio «Ugo Merlini» a studenti
meritevoli e del premio «Raffaele
Ripamonti» all’alpino dell’anno.
Grande calore, dicevamo, ricompensato da esecuzioni impeccabili della nostra banda che si è
esibita in brani molto applauditi.
Dall’intermezzo dall’opera Cavalleria Rusticana di Mascagni alla
polca veloce Auf Der Jagd, con
l’accompagnamento di «strumentini» e al gran valzer Sul bel
Danubio blu di Strauss, a canti
patriottici e popolari italiani. Con
tre esibizioni fuori dal comune: il
concerto per tuba e banda «Tuba
splendour» di Reinter con il maestro solista di tuba Michele Fioroni applauditissimo; il brano
folcloristico «Alphorn Ballad» di
Dennis Armitage con la partecipazione, anche qui molto applaudita, del maestro di corno delle
Alpi Stefano Pedratti e, infine, il
brano natalizio «O holy night»
(santa notte) di Adolphe Adan accompagnato dal canto del tenore
alpino Adriano Bellati.
Al termine del programma il maestro Gian Luigi Fioroni ha concesso, quale bis, l’esecuzione dell’inno del Morbegno, seguito sull’attenti da numerosi alpini presenti
tra il pubblico e da un caporal
maggiore in divisa, ospite in rappresentanza del battaglione.
Unico neo l’assenza di numerosi
gagliardetti di gruppi che, in tal
modo, non hanno partecipato
alla chiusura dei festeggiamenti
per il 90° della sezione.
Le borse di studio intitolate a Ugo
Merlini, più numerose per l’occasione, sono state consegnate agli
studenti meritevoli: Francesca
Minchiotti, gruppo MaggianicoChiuso; Mauro Platti, gruppo
Pasturo; Houda Fajoui, gruppo
Airuno: primi tre classificati; ed
a pari merito a: Ilaria De Capitani, gruppo Rancio-Laorca; Luca
e Ilaria Brambilla, gruppo Robbiate; Valentina Selva e Claudio
Maroni, gruppo Pasturo; Alessia
Pulici, gruppo Barzanò e Giulia
Lori, gruppo Lecco centro.
Il presidente Ripamonti, in rappresentanza della madre, ha poi
consegnato il premio «Raffaele
Ripamonti» all’alpino dell’anno
Silvano Panzeri, dicendosi molto
orgoglioso di poter dare il premio
all’amico capogruppo di Rancio-
Laorca, che, nel tempo, ha partecipato attivamente alla vita della
sezione svolgendo con cura vari
incarichi, non ultimo quello importante di responsabile dell’unità di protezione civile sezionale.
Sorpresa quindi per il presidente
dal Comune e dal sindaco di Lecco con la consegna di una targa
quale corale ringraziamento agli
alpini per l’attività svolta dalla
sezione durante i novant’anni
trascorsi. E ulteriore sorpresa con
la chiamata sul palco, da parte
di Luca Ripamonti, di Maurizio
Briacca, capogruppo della Bonacina, il cui attaccamento alla sezione si è di recente concretizzato
con l’ausilio per la concessione del
Teatro Sociale per il concerto. A lui
il presidente ha donato una copia
numerata del «testamento del capitano» di Caccia Dominioni.
Inaspettato infine anche il riconoscimento al presidente da
parte del consigliere Galli a nome
della sezione. Ripamonti, ricevendo la medaglia, ha ringraziato
alpini e amici dicendosi poi particolarmente emozionato per lo
svolgersi della serata e per il concerto memorabile della banda.
Animatori della festa, che poi si
è conclusa sul piazzale del teatro con offerta di panettone e vin
brûlé beneauguranti, sono stati
sul palco i consiglieri Emiliano
Invernizzi e Giordano Lori.
LUIGI BOSSI
BANDA
Nasce la Scuola Musicale Alpina
La Banda degli Alpini ha creato
al suo interno la Scuola Musicale
Alpina, atta ad istruire ed avviare
alla “carriera” bandistica chiunque voglia appassionarsi alla musica con gli Alpini e partecipare
alle numerose attività culturali ed
associative del nostro corpo musicale. La scuola sta organizzando per mano del suo direttore, il
maestro Giovanni Luigi Fioroni,
dei corsi di strumento fiato e percussioni per banda. Si potrà partecipare solo se iscritti all’ANA.
Le iscrizioni dovranno pervenire alla segreteria sezionale in
Lecco, via Pescatori 23, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì
dalle ore 9 alle 12.
Per info tel. 333 3656850
email: [email protected]
Il termine di scadenza per l’iscrizione del 31 marzo 2013 non
è tassativo, ma necessario per
l’organizzazione dei corsi.
Confidiamo nell’opera di divulgazione e nell’azione di sensibilizzazione presso tutti gli associati Alpini, le loro famiglie, le
istituzioni comunali locali e le
scuole.
Se hai in programma un anniversario solenne, o una festa alpina, e non hai disponibilità di
realtà musicali nella tua zona, la
Banda degli Alpini è disponibile.
Silvano Panzeri riceve dal presidente Luca il premio «Raffaele Ripamonti»
La numerosa schiera degli studenti meritevoli premiati
Anno 60 - numero 1