Catalogue - Tania Dimitrakopoulou

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Catalogue - Tania Dimitrakopoulou
Exhibition
Mostra
Exhibition Organisers:
Maria Migadi
Dr. Maria Halkias
Responsabile della mostra:
Maria Migadi
Dr. Maria Halkias
Event Coordinator:
Elisa Mazzarella
Coordinatrice della mostra:
Elisa Mazzarella
Insurance of Works:
Assicurazione delle opere :
Exhibition Design:
Architetto Carlo Pellegrini
Progetto Allestimento:
Architetto Carlo Pellegrini
Lighting:
Atlas & Livelux
Luci:
Atlas & Livelux
Catalogue
Catalogo
Catalogue Supervision:
Dr. Maria Halkias
Maria Migadi
Supervisione Catalogo:
Dr. Maria Halkias
Maria Migadi
Translations:
Elisa Mazzarella
Dr. Maria Halkias
Traduzione :
Elisa Mazzarella
Dr. Maria Halkias
Photographer:
Yannis Vacharidis
& Odyssea Vacharidis
Fotografie:
Yannis Vacharidis
& Odyssea Vacharidis
Layout, Design & Printing:
Layout, Design & Printing:
Under the Auspices of the Greek Embassy in Italy
TANIA DIMITRAKOPOULOU
“The Sea, the City, the Nude”
30th October to 7th November 2010 at Palazzo Pandolfini, Florence
Palazzo Pandolfini
Nel variegate profilo dell’architettura fiorentina del primo Cinquecento segnata da Giuliano da Sangallo e dai Maiano e
Cronaca. Il Palazzo costituisce un’esperienza singolare, un’inedita testa di ponte di quel rinnovato modo di interpretare
l’antico che in quegli anni si andava affermando a Roma, grazie alle inprese architettoniche di Donato Bramante.
Il Palazzo fatto costruire da Giannozzo Pandolfini, vescovo di Troia costituì per Firenze una presenza sorprendente. Sorto
ai limiti della città murata, in una zona periferica della città, ricca di insediamenti religiosi,piccoli conventi e oratori disseminati nell’ampio spazio coltivato a prati e orti. Significatamente, è proprio grazie a questa ubicazione che l’edifizio,
più simile ad una villa extraurbana che a un palazzo cittadino, appare come il frutto prezioso di un immaginario dialogo
fra architettura e natura.
Il palazzo Pandolfini sarà dunque destinato a rimanere un caso isolato nel quadro urbano , tanto che persino le altre fabbriche di stile quasi romano, dal quasi coevo Palazzo Bartolini Salimbeni di Baccio d’Agnolo al più tardo Palazzo Uguccioni, recentemente attribuito a Francesco Salviati, denoteranno con esso solo labili, epidermiche assonanze.
Sono proprio queste le considerazioni che, forse più della stessa tradizione letteraria e certametne più delle fonti, suggeriscono e confortano l’assegnazione a Raffaello.
Già fino dall’inizi del 1494, Giannozzo Pandolfini aveva preso in affitto dai frati del conventodi Montesenario “unum
ortum...cum domo posita in populo Sancti Laurentij iuxta oratorium S. Silvestri”, con l’intento di costruire una propria
residenza in via San Gallo.
In realtà il Pandolfini si guardò bene dal pagare il canone dovuto almeno fino al 1511 e solo apartire da questa data, dopo
che il fratello Francesco il 18 giugno 1512 aveva firmato una nuova convenzione con i frati, egli sembra finalmente deciso
a dare inizio ai lavori per trasformare il convento in un Palazzo.
È assai probabile che esso sia stato eseguito immediatemente dopo la convenzione del 1512, dopo l’elezione di Leone X
de’ Medici, contatti romani fra il Pandolfini, intimo del Papa, e Raffaello, impegnato in quegli anni al proseguimento dei
lavori alle “stanze” e poi in San Pietro, furono certamente frequenti.
I lavori eseguiti fra il 1530 e il 1531 (il consolidamento del lato su via Silvestrina, solai, pavimentazioni e il completamento del lato sinistro della facciata con la collocazione della grande scritta dedicatoria) vengono tutti svolti sotto la direzione di Aristotele da Sangallo e per commissione di Ferrante Pandolfini, secondo vescovo di troia nipote di Giannozzo
e temporanamente residente nel Palazzo.
Dopo svariate vicende che portarono nel 1536 addirittura alla vendita all’asta del Palazzo, Ferrante vide finalmente
riconosciuti i propri diritti e vi si stabilì definitivamente fino al 1560, anno della sua morte.
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Palazzo Pandolfini
Nel variegate profilo dell’architettura fiorentina del primo Cinquecento segnata da Giuliano da Sangallo e dai Maiano e
Cronaca. Il Palazzo costituisce un’esperienza singolare, un’inedita testa di ponte di quel rinnovato modo di interpretare
l’antico che in quegli anni si andava affermando a Roma, grazie alle inprese architettoniche di Donato Bramante.
Il Palazzo fatto costruire da Giannozzo Pandolfini, vescovo di Troia costituì per Firenze una presenza sorprendente. Sorto
ai limiti della città murata, in una zona periferica della città, ricca di insediamenti religiosi,piccoli conventi e oratori disseminati nell’ampio spazio coltivato a prati e orti. Significatamente, è proprio grazie a questa ubicazione che l’edifizio,
più simile ad una villa extraurbana che a un palazzo cittadino, appare come il frutto prezioso di un immaginario dialogo
fra architettura e natura.
Il palazzo Pandolfini sarà dunque destinato a rimanere un caso isolato nel quadro urbano , tanto che persino le altre fabbriche di stile quasi romano, dal quasi coevo Palazzo Bartolini Salimbeni di Baccio d’Agnolo al più tardo Palazzo Uguccioni, recentemente attribuito a Francesco Salviati, denoteranno con esso solo labili, epidermiche assonanze.
Sono proprio queste le considerazioni che, forse più della stessa tradizione letteraria e certametne più delle fonti, suggeriscono e confortano l’assegnazione a Raffaello.
Già fino dall’inizi del 1494, Giannozzo Pandolfini aveva preso in affitto dai frati del conventodi Montesenario “unum
ortum...cum domo posita in populo Sancti Laurentij iuxta oratorium S. Silvestri”, con l’intento di costruire una propria
residenza in via San Gallo.
In realtà il Pandolfini si guardò bene dal pagare il canone dovuto almeno fino al 1511 e solo apartire da questa data, dopo
che il fratello Francesco il 18 giugno 1512 aveva firmato una nuova convenzione con i frati, egli sembra finalmente deciso
a dare inizio ai lavori per trasformare il convento in un Palazzo.
È assai probabile che esso sia stato eseguito immediatemente dopo la convenzione del 1512, dopo l’elezione di Leone X
de’ Medici, contatti romani fra il Pandolfini, intimo del Papa, e Raffaello, impegnato in quegli anni al proseguimento dei
lavori alle “stanze” e poi in San Pietro, furono certamente frequenti.
I lavori eseguiti fra il 1530 e il 1531 (il consolidamento del lato su via Silvestrina, solai, pavimentazioni e il completamento del lato sinistro della facciata con la collocazione della grande scritta dedicatoria) vengono tutti svolti sotto la direzione di Aristotele da Sangallo e per commissione di Ferrante Pandolfini, secondo vescovo di troia nipote di Giannozzo
e temporanamente residente nel Palazzo.
Dopo svariate vicende che portarono nel 1536 addirittura alla vendita all’asta del Palazzo, Ferrante vide finalmente
riconosciuti i propri diritti e vi si stabilì definitivamente fino al 1560, anno della sua morte.
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“The Sea, The City, The Nude”
The work of Tania Dimitrakopoulou presents a balance between the realms of dream and reality: shiny glimpses of the
sea during summer days, sluggish walks through the world’s bazaars and the studies of female nudes. Each one of these
visions draws us into singular memories with a single stroke of her spatula.
Tania Dimitrakopoulou is an artist filled with creative energy, inspiration and knowledge which she transfers on to the
canvas with mastery and dexterity. Her work balances the teachings of her traditional schooling at the School of Fine
Arts in Athens and her inner lyricism. Within her paintings we can observe abstract elements blending harmoniously
with those of realism.
In this show the artist intends to unite under a single entity three varied and independent themes. Equilibrium and
continuity within this body of works can be found on the basis of the artist’s application of light and colour in a clearly
impressionistic fashion as these travel from the private interiors of rooms inhabited by female nudes, into the bustle and
light of old Athenian streets, into a child’s playground by the sea.
This exhibition draws the viewers into the magical realm of the painterly world that unleashes the myth of creativity
amidst the following three themes:
The Sea – also known as a place of purification and source of beauty and civilisation, yet unknown, feared and loved.
Tania Dimitrakopoulou’s seascapes represent a key stage in her artistic career. These water-based themes have been present throughout her career as she explored them continuously. In the first instance she painted beaches, followed by the
deep seas and more recently, the waves, which weave in the various strands of the artist’s endless pursuit of the theme.
The City- Athens lies under the protection of the Goddess of Wisdom Athena (Minerva), and the blessings of the Goddess of Beauty Aphrodite (Venus). Throughout the centuries it demonstrated both a unique and diverse spirit. Athens
has performed lyrical acts of wisdom and beauty, such as the birth of Democracy and the creation of Acropolis. However,
it has also been a city with plenty self destructive moments. In Tania Dimitrakopoulou’s depictions of Athens we get a
glimpse of reality along with the feeling of beauty and grace, which characterises Athens’ historical centre.
The Nude – Dimitrakopoulou’s female nudes can be observed as the mirror of the soul, clothed in diverse and often unexpected emotions. The painter’s touch defines a personal and irreplaceable moment; a multitude of colours, an embrace
of light and shadow decrypting facets, either sacred and cherished or deeply humane. Within classical academic canons
these contemporary Aphrodites’ (Venuses) surface in a highly innovative and novel fashion that is characteristic of the
artist’s work.
Within the Palazzo Pandolfini- a historical site of great architectural and artistic significance- Tania Dimitrakopoulou
pays tribute to a city which not only represents a bottomless source of artistic inspiration and creativity but one which
contributed, perhaps the most, to the Renaissance of Ancient Greek ideology.
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Maria Migadi
“The Sea, The City, The Nude”
Il lavoro di Tania Dimitrakopoulou presenta un equilibrio tra il regno del sogno e della realtà: lucidi scorci del mare
durante i giorni d’estate, passeggiate lente attraverso il bazar del mondo e gli studi sui nudi femminili. Con un solo colpo
di spatola è in grado di coinvolgerci, di farci sognare con mente, cuore e ricordi.
Tania Dimitrakopoulou è un’artista piena di energia creativa, ispirazione e conoscenza che trasferisce il suo lavoro sulla
tela con maestria e destrezza, bilanciandosi tra gli insegnamenti della tradizione appresi presso la Scuola di Belle Arti di
Atene e il suo lirismo interiore. Nei suoi quadri si possono osservare elementi astratti che si fondono armoniosamente
con quelli appartenenti al realismo.
In questa mostra l’artista si propone di riunire sotto un unico ente tre temi diversi e indipendenti. L’equilibrio e la
continuità sono facilmente individuabili all’interno delle opere dell’artista: basandosi sull’applicazione della luce e del
colore con mano chiaramente impressionista. Ritroviamo immagini che viaggiano dagli interni privati di locali con nudi
femminili, al trambusto e alla luce delle vecchie strade ateniesi , ad un parco giochi per bambini sul mare. La mostra attrae gli spettatori nel magico regno del mondo della pittura che scatena il mito della creatività grazie ai seguenti temi:
Il mare - noto anche come luogo di purificazione e sorgente di bellezza e di civiltà,tuttavia sconosciuto, temuto e amato.
I paesaggi marini di Tania Dimitrakopoulou rappresentano una tappa fondamentale nella sua carriera artistica. Queste
opere, in cui la protagonista indiscussa è l’acqua, sono state sempre presenti in tutta la sua carriera. In un primo momento
ha dipinto spiagge, seguite da mari profondi e più di recente, le onde,che si intrecciano nei vari filoni di ricerca senza
fine del tema dell’artista.
La città - Atene si trova sotto la protezione della dea della saggezza Atena (Minerva), e la benedizione della Dea della
bellezza Afrodite (Venere). Nel corso dei secoli ha dimostrato sia uno spirito unico che diversificato. Atene ha compiuto
atti di lirica, di sapienza e di bellezza, come la nascita della democrazia e la creazione di Acropoli. Tuttavia, nel corso
della sua lunga storia ha anche dimostrato di avere sperimentato momenti di auto distruttivà. Tania Dimitrakopoulou
nelle sue raffigurazioni di Atene, riesce a far intravedere il centro storico di Atene con un barlume di realtà, di bellezza e
di grazia.
Il nudo - i nudi femminili di Dimitrakopoulou possono essere considerati come lo specchio dell’anima, vestita di emozioni diverse e spesso inaspettati. Il tocco della pittrice definisce un momento personale e insostituibile, una moltitudine
di colori, un abbraccio di luce ed ombre, descrivendo aspetti, sia sacri che profondamente umani. All’interno di questi
classici canoni accademici queste contemporanee Aphroditi (Veneri), emergono in un romanzo altamente innovativo e
di moda, tipiche della mano dell’artista.
Tania Dimitrakopoulou nella sua mostra all’interno del Palazzo Pandolfini, un luogo storico di grande importanza architettonica e artistica, rende omaggio ad una città che non solo rappresenta una grande fonte d’ispirazione artistica e di
creatività ma che ha contribuito al Rinascimento dell’ideologia degli Antichi Greci.
Maria Migadi
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The Sea...
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The Sea
01. Blue Swimsuit, 50 x 150 cm
“These moments are gathered with devotion: they are recorded with tenderness and persistence, at instants when young children inscribe their slight existence, when they imprint time with their traces, entrust their circular movements on the sand to
this poetical landscape by Dimitrakopoulou, where ease of drawing and sensitivity to colour converse with unfading tenderness”.*
* Iris Criticou, “The eternity of summer”, fragment from Tania Dimitrakopoulou, Nicosia, 2007
The Sea
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02. Sunset Joy, 150 x 90 cm (Diptych)
The Sea
03. Against the Waves, 50 x 150 cm
The Sea
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The Sea
04. Ball Games, 150 x 200 cm
The Sea
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05. The Waves, 40 x 160 cm
14
06. The Surf, 40 x 150 cm
The Sea
The Sea
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The Sea
07. The Boy and the Wave, 120 x 160 cm
The Sea
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The Sea
08. Wave Dance, 100 x 180 cm
The Sea
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09. Surfboard, 40 x 160 cm
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10. Canoe Adventure II,
40 x 150 cm
The Sea
The Sea
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The Sea
11. Nine Little Kids, 100 x 180 cm
The Sea
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12. Boy Playing, 90 x 120 cm
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The Sea
13. Canoe Adventure, 50 x 150 cm
14. Sunset, 40 x 140 cm
The Sea
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15. Red Bikini, 40 x 140 cm
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The Sea
The Sea
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16. Into the Wave, 70 x 110 cm
The Sea
The Sea
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The City...
”Where on the Aegean shore a city stands, built nobly, pure the air and light the soil - Athens, the eye of Greece, mother of Arts
and Eloquence, native to famous wits or hospitable, in her sweet recess, city or suburban, studious walks and shades.”*
* John Milton, Paradise Regained (Book IV, l. 240)
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The City
17. One Way Street, 130 x 90 cm
The City
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18. Life Under the Acropolis,
130 x 90 cm
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The City
19. The Lane, 130 x 90 cm
The City
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The City
20. Into the Streets of Plaka, 100 x 120 cm
The City
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21. Under the Rock, 110 x 70 cm
The City
22. Plaka, 130 x 90 cm
The City
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The Nude...
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The Nude
23. Velvet Socks, 50 x 150 cm
“From what materials? agate? quartz? wheat? Did your body come together? Swelling like baking bread to signal silvered hills.
The cleavage of one petal, sweet fruits of a deep velvet until alone remained, astonished the fine and firm feminine form.”*
* Pablo Neruda, fragment of “Ode to a Beautiful Nude” in Love: Ten Poems, 21
The Nude
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24. Reflection, 160 x 40 cm
40
25. Posing Nude, 160 x 40 cm
The Nude
26. Nude Study, 110 x 70 cm
The Nude
41
27. Into the Mirror, 120 x 100 cm
42
The Nude
28. Reflection II, 120 x 100 cm
The Nude
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30. White Pillow, 50 x 150 cm
The Nude
29. Soundless Sleep, 40 x 160 cm
The Nude
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Curriculum Vitae
Tania Dimitrakopoulou was born in Athens in 1969. She
studied Molecular and Cellular Biology at Kingston University in the United Kingdom from 1988 until 1991, and
continued with her postgraduate studies at City University
in London between 1991 and 1993. In 1998 she joined the
artist Dimitri Mytara’s workshop as a student at the School of
Fine Arts in Athens, graduating in 2003.
Solo Exhibitions:
May 2004
May 2006
May-June 2006 June 2007
Ocotber 2008
May 2009 June 2009
October-November 2010 Selini Gallery, Athens
Periple Galerie, Brussels
Skoufa Gallery, Athens
CK Gallery, Nicosia
Skoufa Gallery, Athens
Atrion Gallery, Salonika
Periple Galerie, Brussels
Palazzo Pandolfini, Florence
The artist has also participated in numerous group shows
in Greece and abroad, amongst them the “Cow Parade” in
Greece; “Hearts in Athens”; “Birth Place” organised by Alpha Trust at the Benaki Museum; “Experiencing Greece:
travels through an enchanted landscape” organised by the
Greek Tourism Board in Beijing; “Ioannis Gennadius and his
world” at the Gennadius Library; and most recently, “Tracing Instanbul” held at the Sismanoglio Megaron in Instanbul
and at the Theological School in Chalkis.
Many of Tania’s paintings can be found in very important
collections in Greece and abroad.
Her work has also been held at auction and exhibited for
charity scopes.
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Curriculum Vitae
Tania Dimitrakopoulou e’ nata ad Atene nel 1969. Ha
studiato biologia molecolare e cellulare presso la Kingston University nel Regno Unito dal 1988 fino al 1991, e
ha continuato con i suoi studi post-laurea presso la City
University di Londra tra il 1991 e il 1993. Nel 1998
inizia gli studi della Scuola di Belle Arti di Atene partecipando al workshop dell’artista Dimitri Mytara. Tania
si laureò nel 2003.
Mostre personali:
Maggio 2004
Maggio 2006 Maggio-Giugno 2006 Giugno 2007 Ottobre 2008 Maggio 2009 Giugno 2009 Ottobre-Novembre 2010
Galleria Selini, Atene
Galerie Periple, Bruxelles
Galleria Skoufa, Atene
Galleria CK, Nicosia
Galleria Skoufa, Atene
Galleria Atrion, Salonicco
Galerie Periple, Bruxelles
Palazzo Pandolfini, Firenze
L’artista ha inoltre partecipato a numerose mostre di
gruppo in Grecia e all’estero, tra cui: “Cow Parade” in
Grecia, “Cuori di Atene”, “Luogo di nascita” organizzato da Alpha Trust presso il Museo Benaki, “Vivere la
Grecia: viaggia attraverso un paesaggio incantato “, organizzato dal Consiglio del Turismo Greco di Pechino,”
Ioannis Gennadio e il suo mondo “presso la Biblioteca
Gennadio, e, più recentemente,” Tracing Instanbul “che
si tiene presso il Megaron Sismanoglio a Istanbul e presso la Scuola Teologica di Chalkis.
Molti dei dipinti di Tania si trovano in collezioni molto
importanti in Grecia e all’estero.
Il suo lavoro è stato anche esposto in aste e per beneficenze.
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This catalogue was published on the occasion of Tania Dimitrakopoulou’s exhibition
“The Sea, The City, The Nude” at Palazo Pandolfini, Florence,
in September 2010.
Questo catalogo è stato pubblicato in occasione della mostra di Tania Dimitrakopoulou
“The Sea, The City, The Nude “ al Palazzo Pandolfini di Firenze
nel Settembre 2010.
1 Makras Stoas str, 185 31, Piraeus, Greece. T: 6948 388 436 F: 210 4137008 E: [email protected]