documento di presentazione delle risoluzioni

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documento di presentazione delle risoluzioni
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Progetto Scienza Attiva – I giovani e la scienza partecipata
INCONTRO CONCLUSIVO DAL VIVO – EDIZIONE 2013-2014
ENERGIA
Mercoledì 16 aprile 2014
DOCUMENTO DI PRESENTAZIONE
DELLE RISOLUZIONI CONCLUSIVE
SU TEMA ENERGIA
FSE per il futuro
Scienza Attiva è un progetto del Centro Interuniversitario Agorà Scienza
Via Po 18 – 10123 Torino Tel (+39) 011 6702739-43 Fax (+39) 011 6702746
www.scienzattiva.eu - [email protected]
EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014
Torino, 16 aprile 2014
RISOLUZIONE N. 1
TEMA: ENERGIA
QUESTIONE: AMBIENTE E SALUTE
PREMESSO CHE
! Gli Enti pubblici possono essere coinvolti in un processo che ottimizzi il consumo di energia, partendo
proprio dal risparmio energetico negli edifici pubblici e dalle esigenze di chi utilizza questi spazi (sedi di
Comuni, Province, Regioni e Scuole).
! Sensibilizzare la cittadinanza alle tematiche del risparmio energetico significa promuovere buone
pratiche che modifichino lo stile dei vita dei cittadini, molte delle quali hanno un impatto positivo sulla
salute dei cittadini stessi.
! Prendersi cura del proprio territorio promuovendo uno sviluppo sostenibile e attento all’ambiente
significa prendersi cura della salute dei cittadini che lo abitano e, allo stesso tempo, promuovere nuove
forme di imprenditorialità.
! L’energia nucleare è un’ottima forma di energia pulita tuttavia rischiosa in termini di impatto ambientale
e, potenzialmente, sulla salute dei cittadini.
PROPONIAMO
! La creazione di palestre comunali (utilizzando spazi già esistenti o ancora da costruire) a basso costo e
accessibili a tutti. All'interno delle palestre saranno collocate cyclette in grado di produrre energia grazie
al movimento delle ruote per mezzo di dispositivi specifici (già testati a Hong Kong, dove 13 cyclette
utilizzate contemporaneamente producono 300 watt, pari a 5 lampadine da 60 watt). L’energia prodotta
coprirà il fabbisogno elettrico della palestra e, parzialmente, quello degli enti pubblici coinvolti. Saranno
coinvolti Enti pubblici (Regioni e Comuni) e C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), con una
sperimentazione che partirà dalla Regione Umbria da realizzarsi nell'arco di 3 anni sotto il nome di
“Cuoreverde”, tesa a unire la sensibilizzazione al risparmio energetico e la promozione di uno stile di
vita sano.
! Di incoraggiare nelle scuole la vendita di frutta prodotta localmente (“a km 0” anche detta “a filiera
corta”) che andrebbe a sostituire gli snack dei distributori automatici. Questo consentirebbe di diminuire
le emissioni CO2, perché i prodotti venduti non dovrebbero percorrere lunghe distanze. Inoltre sarebbero
valorizzati i prodotti locali e sarebbe promosso un comportamento alimentare più sano tra gli studenti.
! L’installazione di valvole termostatiche sui termosifoni degli ambienti scolastici che consentano di
regolare la temperatura dei singoli ambienti. Provvedimento da attuarsi utilizzando risorse che
provengano da campagne di auto-finanziamento dei privati oppure degli studenti (ex. Un torneo di calcio
a 5 cui parteciperebbero gli studenti della scuola) oppure dagli Enti pubblici che gestiscono il patrimonio
edilizio scolastico.
! Di sostituire i banchi delle scuole italiane con banchi “riciclati” prodotti con noccioli di olive e rifiuti
della produzione industriale dei pannolini. I banchi vecchi sarebbero riutilizzati per farne di nuovi. A
fronte di uno spreco pari a zero (questi banchi sono riciclabili all’infinito) l’iniziativa consentirebbe di
non arrecare danni all'ambiente (non sarebbero utilizzati alberi) e di promuovere l’imprenditorialità
giovanile, dal momento che il brevetto di questi banchi è di un giovane calabrese che ha beneficiato della
legge sull'Imprenditorialità Giovanile nel Mezzogiorno.
! Di rimettere in funzione le centrali nucleari dismesse che, se lasciate deperire, costituiscono un grande
costo per lo Stato e non arrecano nessun tipo di vantaggio. Al contrario, se rimesse in funzione
utilizzando le tecnologie e i sistemi di protezione più moderni, genererebbero energia pulita e avrebbero
minore probabilità di degenerare nei disastri che tutti conosciamo. Sarebbe tuttavia necessario
accompagnare questa proposta con una campagna di informazione rivolta alla cittadinanza, dal momento
che per ora la paura per i disastri nucleare è ancora viva nell’opinione pubblica.
EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014
Torino, 16 aprile 2014
RISOLUZIONE N. 2
TEMA: ENERGIA
QUESTIONE: COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE, DIDATTICA
PREMESSO CHE
! Quello dell’energia è un tema di fondamentale importanza che riguarda tutti i cittadini, sia nella
dimensione collettiva sia nella sfera individuale della vita quotidiana.
! Una corretta informazione rivolta alla cittadinanza su temi come la sostenibilità ambientale e il
risparmio energetico è fondamentale perché questi possano formulare una propria opinione in
merito.
! Si parla molto di energia e risparmio energetico, tuttavia non è semplice distinguere le fonti
attendibili da una comunicazione superficiale, e verificare quali siano le informazioni corrette
può essere complicato. Mancano inoltre adeguati spazi di approfondimento che vadano oltre
l'informazione occasionale e puntuale.
! I luoghi rivolti ai giovani in cui è possibile informarsi, approfondire e discutere di questo tema
sono pochi e spesso non facilmente accessibili perché poco conosciuti.
! È necessario informare i cittadini di domani (gli studenti, in particolare i più piccoli) attraverso
azioni didattiche diffuse in tutte le scuole del nostro Paese.
PROPONIAMO
! Di promuovere a livello nazionale una campagna di informazione sull’energia sostenibile, che si
avvalga della collaborazione di esperti per diffondere informazioni attendibili e che sperimenti
un nuovo linguaggio che punti non solo a sottolineare l'emergenza collettiva legata a questo
tema ma che ne evidenzi i vantaggi sui singoli individui. Si tratterebbe di una campagna diffusa
che sfrutti al meglio tutti i mezzi di comunicazione (tv, quotidiani e riviste e internet) e che allo
stesso tempo proponga metodi più attivi di cittadinanza partecipata come Scienza Attiva.
! Una campagna di sensibilizzazione sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico condotta
dal MIUR e rivolta agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola
primaria, con iniziative specifiche rivolte agli studenti di età diverse: promozione di buone
pratiche per i più piccoli (raccolta differenziata e raccolta tappi), conferenze e incontri con
esperti per gli studenti delle scuole secondarie (utili anche per orientamento universitario) e
organizzazione di uscite didattiche per tutti che permettano agli studenti di vedere con i propri
occhi i luoghi in cui si produce energia da fonti rinnovabili.
! Di estendere alle scuole superiori italiane l’azione di informazione già realizzata a scuola dalla
classe proponente. L’azione si è così articolata:
o Somministrazione di un questionario per verificare le conoscenze pregresse sul tema del
risparmio energetico di tutti gli studenti dell’Istituto;
o Elaborazione dei risultati e confronto con gli studenti durante apposita Assemblea d’Istituto;
o Preparazione di manifesti e schede con i dati sul consumo energetico della scuola raccolti in
4 mesi di lavoro e con le proposte degli studenti ottimizzare il consumo energetico
dell’Istituto alla luce di questi risultati.
! Realizzazione di una piccola Scienza Attiva per gli studenti del primo biennio della scuola
superiore di ogni città, perché si crei una vera occasione di approfondimento per questi temi cui
saranno affiancate occasioni di dibattito e confronto dal vivo tra gli studenti da svolgersi nelle
scuole della città che vorranno mettere a disposizione i propri spazi.
EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014
Torino, 16 aprile 2014
RISOLUZIONE N. 3
TEMA: ENERGIA
QUESTIONE: ECONOMIA E POLITICA
PREMESSO CHE
! Lo sfruttamento di petrolio, carbone e gas naturale – oltre ai gravissimi danni causati a livello di
ecosistema terrestre – è capace di compromettere i rapporti tra gli Stati. Le guerre nate per il
controllo di queste materie prime infatti sono numerosissime e un utilizzo diffuso delle energie
rinnovabili teso a garantire l’autonomia energetica di ogni Paese potrebbe rivelarsi un garante di
pace e libertà insperato e inatteso.
! L’autonomia energetica di un Paese ne può determinare la forza economica, riducendone la
dipendenza energetica da altre Nazioni e allo stesso tempo permettendo ai cittadini, in un
periodo di forte crisi come quello attuale, di beneficiare di questa nuova ricchezza.
! In Italia ci sono i margini per potenziare l’energia proveniente da energie rinnovabili, come
fotovoltaico e sfruttamento delle biomasse.
! Una parte consistente della spesa energetica degli Enti pubblici potrebbe essere ridimensionata,
grazie all’utilizzo di energia derivata da fonti rinnovabili.
PROPONIAMO
! Un piano energetico che abbia l’obiettivo di promuovere l’autonomia energetica italiana,
basato sullo sfruttamento di nuovi impianti fotovoltaici. Il piano sarà sostenuto quasi
interamente dallo Stato e i benefici economici saranno percepibili nell’arco di 5-10 anni, con
effetti positivi su tutta l’economia del Paese. Il piano sarà articolato in 4 punti:
1) Si rende obbligatoria l’installazione di pannelli fotovoltaici del tipo grid-connected in tutti
gli edifici pubblici di nuova costruzione di grandezza tale da permettere la suddetta
installazione. I costi di tale operazione saranno totalmente sostenuti dallo Stato. Da questo
provvedimento sono esclusi gli edifici pubblici costruiti nelle zone non favorevoli
all'utilizzo dell'energia solare: prima dell'installazione si richiede perciò una valutazione da
parte di esperti del potenziale energetico solare della zona di costruzione dell'edificio.
2) Si rende obbligatoria l’installazione di pannelli fotovoltaici del tipo grid-connected in tutti
gli edifici privati di nuova costruzione di grandezza tale da permettere la suddetta
installazione. I costi di tale operazione saranno così ripartiti: il 65% sarà a carico dello Stato,
il 35% sarà a carico dell'ente privato costruttore, sia esso un singolo cittadino o un'impresa
privata. I proprietari del suddetto edificio godranno di uno sgravio fiscale pari al 2% della
tassa IRPEF per un periodo di tempo pari a 10 anni dall'installazione dei pannelli. Da questo
provvedimento sono esclusi gli edifici privati costruiti nelle zone non favorevoli all’utilizzo
dell’energia solare: prima dell’installazione si richiede perciò una valutazione da parte di
esperti del potenziale energetico solare della zona di costruzione dell’edificio.
3) Si raccomanda l’installazione di pannelli fotovoltaici del tipo grid-connected in tutti gli
edifici pubblici e privati già presenti sul territorio nazionale. Tale installazione sarà a
discrezione dei proprietari – enti pubblici o privati – degli edifici. I costi dell’operazione
saranno, nel caso di edifici pubblici, totalmente a carico dello Stato, mentre nel caso di
edifici privati saranno così ripartiti: il 60% sarà a carico dello stato, il 40% sarà a carico
dell’ente privato proprietario dell'edificio.
4) Si rende obbligatoria la manutenzione di tutti gli impianti fotovoltaici, siano essi installati su
edifici pubblici o privati. I costi di tale manutenzione saranno a carico dei proprietari – enti
!
!
!
pubblici o privati - degli edifici. Nel caso di mancata manutenzione, si impongono sanzioni
pari al 300% del costo di manutenzione.
Di potenziare lo sfruttamento delle biomasse per la produzione di energia coinvolgendo i
cittadini in prima persona. Si propone di creare punti di raccolta dove i privati possano portare
gli scarti o i residui di origine animale e vegetale, provenienti dalla raccolta differenziata, e
fornire loro la possibilità di ricevere in cambio beni di prima necessità o di scalare una somma
in denaro (equiparata al contributo apportato) dalla tassa sui rifiuti. I materiali organici raccolti
saranno venduti a industrie, centrali o impianti in grado di ricavarne energia, in modo indiretto e
diretto e in base al tipo di biomassa.
Di varare una legge che obblighi le amministrazioni cittadine a sostituire i vecchi impianti di
illuminazione pubblica con nuovi lampioni fotovoltaici entro un periodo di tempo consono al
reperimento dell’investimento necessario.
Di sostituire le auto blu utilizzate dai politici e dalla classe dirigente con auto “verdi” cioè auto a
propulsione elettrica che riducano i consumi (e quindi la spesa pubblica) e l'impatto
sull’ambiente. Le nuove auto potrebbero essere acquistate con risorse provenienti dalla vendita
dalle attuali auto blu o acquistate dagli stessi utilizzatori (politici/dirigenti).
EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014
Torino, 16 aprile 2014
RISOLUZIONE N. 4
TEMA: ENERGIA
QUESTIONE: ETICA E LEGISLAZIONE
PREMESSO CHE
! L’aumento globale della domanda di energia determina un aumento della costruzione di centrali
e, più in generale, di complessi in grado di trarre profitto dalle risorse energetiche del territorio,
indipendentemente dai danni che questi causano all'ecosistema in cui si inseriscono.
! Non esiste una legge che miri complessivamente a rendere l’Italia un Paese autonomo dal punto
di vista energetico.
! Appare fondamentale informare correttamente i cittadini e in particolare i più giovani attraverso
azioni educative specifiche.
PROPONIAMO
! Che ogni costruzione di centrali o impianti di sfruttamento di energia sia prima supervisionata
da associazioni di protezione ambientale riconosciute e che sia dichiarata illegale l’edificazione
laddove essa comporti l’estinzione diretta di specie animali e vegetali occupanti il territorio.
Qualora queste condizioni non venissero rispettate, si richiede di sospendere le attività
danneggianti l’ecosistema e di multare la società o l’ente responsabile del reato facendo pagare
una somma che verrà stabilita da uno speciale Tribunale (possibilmente Ambientale).
! Di presentare una proposta di legge che garantisca il raggiungimento dell'indipendenza
energetica dell’Italia, così articolata:
Articolo 1 - Lo Stato si impegna a sovvenzionare la ricerca sulle metodologie di sfruttamento
delle fonti energetiche di tipo rinnovabile così da aumentare il rendimento degli impianti che
producono tale energia. Saranno erogati finanziamenti fino a un massimo di 1.000.000 euro agli
Istituti di Ricerca e Università che inizieranno questa attività di ricerca a partire dal 2015, sulla
base del carattere innovativo presentato da tali ricerche. L’obiettivo è di aumentare del 30% il
rendimento degli impianti che utilizzano fonti rinnovabili entro i prossimi 15-20 anni.
Articolo 2 - Lo Stato si impegna ad agevolare le grandi aziende che risparmiano energia e che
sfruttano o investono nelle energie rinnovabili per alimentare i propri impianti. Lo Stato ridurrà
il carico fiscale di queste aziende in base alla quantità di energia “pulita” prodotta o utilizzata
dalle stesse. Le agevolazioni saranno concesse a partire dal 2015 fino al 2050.
Articolo 3 - Lo Stato si impegna a ridurre l’impatto paesaggistico e ambientale dei grandi
impianti attualmente in uso incentivandone le sostituzioni con impianti di dimensioni minori e
più avanzati, con un maggiore rendimento. Le sostituzioni inizieranno nel 2020 e dovranno
terminare entro il 2050.
Articolo 4 - Lo Stato si impegna a incrementare lo sfruttamento dei terreni non coltivabili per la
costruzione di centrali energetiche rinnovabili fino al 50% durante i prossimi 30-40 anni, per
mezzo di adeguati incentivi ai proprietari di terreni che metteranno a disposizione i propri
possedimenti per la costruzione di codesti impianti (fotovoltaici o eolici).
! Di inserire, entro il 2016, nell’orario scolastico delle scuole italiane secondarie di secondo grado
un’ora settimanale di educazione ambientale, al fine di approfondire le tematiche di attualità
riguardo la salvaguardia dell’ambiente. Si riporta la proposta di legge, così articolata:
Articolo 1 - Secondo quanto afferma la legge numero 133/2008 riguardo gli orari di
programmazione degli istituti scolastici varieranno: sia al biennio che al triennio verrà aggiunta
un’ora.
Articolo 2 - Le lezioni saranno tenute da docenti con laurea o certificazioni proprie dell’ambito
scientifico e energetico, inoltre queste verranno integrate con illustrazioni del lavoro da parte di
alcuni tecnici esperti.
Articolo 3 - Le tematiche affrontate saranno diverse in ogni anno scolastico. BIENNIO:
introduzione sull’energia in generale, tipi diffusi e in via di sviluppo. TRIENNIO: trattare il
tema dell’inquinamento in modo approfondito, evidenziando le problematiche del territorio in
cui si trova la scuola. Inoltre le lezioni saranno integrate con attività e progetti che permettano
agli studenti di partecipare attivamente per migliorare il territorio in cui vivono.
Articolo 4 - L’attività verrà finanziata tramite il prelievo del 2 per mille dalle bollette della luce
e l’1 per mille dalla tassa sui rifiuti per raggiungere parità tra consumo e tasse.
EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014
Torino, 16 aprile 2014
RISOLUZIONE N. 5
TEMA: ENERGIA
QUESTIONE: RICERCA E TECNOLOGIA
PREMESSO CHE
! È necessario sostenere una ricerca responsabile: l’unica in grado di consentire di individuare fonti di
energia rinnovabile e sostenibile che garantiscano la massima efficienza e che, al tempo stesso, siano in
grado di preservare l'integrità del pianeta.
! La ricerca deve sviluppare metodologie tecnologicamente avanzate per garantire la produzione di energia
“verde”, a emissioni zero, e possibilmente con la stessa efficienza, se non maggiore, dei combustibili
fossili. L’obiettivo, dunque, è di ideare dispositivi e tecnologie per poter produrre la maggior quantità di
energia possibile inquinando e danneggiando l’ambiente il meno possibile. I più interessanti margini di
sviluppo in questo senso sono presentati da: energia nucleare, energia solare ed energia eolica.
! In molti Paesi sono state progettate e testate innovazioni tecnologiche che favoriscono la produzione e
l’utilizzo di energie rinnovabili che vale la pena importare in Italia.
PROPONIAMO
! Di sostenere la ricerca che porti a risolvere le due questioni più spinose legate all’energia nucleare: la
sicurezza degli impianti e la soluzione del problema dello smaltimento delle scorie.
! Di favorire, nel campo della ricerca per l’energia eolica, la progettazione di dispositivi con impatto
visivo minore ed efficienza maggiore.
! Che la ricerca sul fotovoltaico compia un passo avanti verso una maggiore efficienza del fotovoltaico
stesso, possibilmente favorendo l’applicazione del solare all’eolico, attraverso l’impiego di pale solari al
posto delle consuete pale eoliche oppure mediante l’applicazione di superfici fotovoltaiche ai dispositivi
Kitegen.
! Di estendere l’utilizzo della tecnologia dei pavimenti piezoelettrici anche in Italia, eventualmente
rendendola ancora più efficiente. Si tratta di mattonelle intelligenti, rivestite in gomma riciclata dai
vecchi copertoni, capaci di immagazzinare l’energia cinetica tramite la pressione esercitata dalla
camminata delle persone che ci camminano sopra, poi convertita in energia elettrica da appositi cristalli
che si comportano di fatto come condensatori. Questa tecnologia è stata utilizzata a Londra durante le
Olimpiadi 2012 e in varie città inglesi.
! Di unire la tecnologia sviluppata da Stati uniti e Germania alla creatività, per la realizzazione di un
impianto balneare interamente rivolto al risparmio energetico e alla produzione di energia: gran
parte delle strutture che lo compongono sfrutteranno infatti energia fotovoltaica. I costumi da bagno
(forniti dal residence stesso) sono muniti di piccoli pannelli solari in grado di produrre energia tale da
ricaricare piccoli dispositivi portatili, come lettori MP3, MP4 o cellulari, attraverso una particolare porta
USB. (Inconvenienti: questi costumi non possono essere utilizzati in acqua, il loro prezzo si aggira sui
200 dollari americani e vengono elaborati in più di 2 settimane) I classici ombrelloni da spiaggia avranno
installati sul telo pannelli fotovoltaici di terza generazione di dimensioni adatte alla struttura. La
produzione elettrica possibile, fino ai circa 60 W, sarà accumulata in una batteria posta alla base inferiore
del manico dell'ombrellone, così che, anche possano essere collegati piccoli dispositivi elettronici
portatili, come telefoni cellulari, tablet o qualsiasi supporto elettronico utile in qualsiasi momento della
giornata. Le strutture sono collocabili senza timore presso spazi aperti anche in caso di cattivo tempo
poiché appositamente realizzate con rivestimenti impermeabili e resistenti al sole.
Sotto gli ombrelloni ci saranno sdraio fotovoltatiche: normali sdraio cui saranno aggiunti dei pannelli
fotovoltatici. Essa permette di ricavare energia, facendo così funzionare dei tecnogadgets in riva al mare.
A volte l’energia ricavata potrebbe non essere sufficiente alle nostre esigenze, per questo sarà possibile
caricare i nostri apparecchi elettronici attraverso l’energia cinetica scaturita dal movimento dello sdraio
come fosse un dondolo.
Inoltre il residence sarà ricoperto di pannelli sul tetto e sarà prettamente in vetro, così che possa entrare
più luce solare e sia usata meno la corrente elettrica.
EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014
Torino, 16 aprile 2014
RISOLUZIONE N. 6
TEMA: ENERGIA
QUESTIONE: AMBIENTE E CULTURA
PREMESSO CHE
 È auspicabile evitare di deturpare i paesaggi meravigliosi del nostro Paese, che sono anche fonte
di sostegno per il territorio grazie al turismo di cui sono oggetto.
PROPONIAMO
 Che siano scelti con maggior attenzione, e in accordo con la cittadinanza, i luoghi per
predisporre gli impianti di sfruttamento di energia rinnovabile, in particolare i parchi eolici.
Questo consentirebbe di non sollevare l’opinione contraria della cittadinanza, che corre il
rischio di trasformarsi in una opinione sfavorevole all’energia eolica in generale invece che alla
sola questione del posizionamento degli impianti.
FSE per il futuro
Scienza Attiva è un progetto del Centro Interuniversitario Agorà Scienza
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