documento pdf - Città Metropolitana di Napoli
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Sant'Anastasia Sant'Anastasia è situato nella zona vesuviana ad est di Napoli[2] ed è parte integrante Parco Nazionale del Vesuvio. Il centro si sviluppa ai piedi del Monte Somma, l'antico cratere del Vesuvio propriamente detto, in un alternarsi di piccole salite e discesine derivanti dai tracciati degli antichi corsi d'acqua che dalla vetta del monte scendevano a valle. Nonostante l'area comunale non sia di grandi dimensioni (poco meno di 19 km2) il territorio è piuttosto vario e si presenta come una striscia di terra che parte dai 34 m s.l.m. (frazione Guadagni) in direzione nord, per giungere fino ai 1086 m sul livello del mare (Cognoli di Sant'Anastasia) a sud. Di particolare interesse sono dei corsi di acqua detti lagnie in particolare le sorgenti dell'Olivella che per la loro natura sono uniche in tutto il Parco Nazionale del Vesuvioe e le sorgenti Chiatanelle, nascoste dal verde della montagna. Santuario della Madonna dell'Arco A circa un Km dal centro del paese, nell'omonimo quartiere, si trova il Santuario della Madonna dell'Arco, secondo santuario in Campania, meta ogni anno, nel lunedì in albis, del tradizionale pellegrinaggio dei fujenti o battenti. Il Santuario è sorto intorno ad una edicola votiva rappresentante la Vergine Maria con in braccio Gesù bambino. Nel corso degli anni è stato ampliato ed oggi si presenta come un complesso monumentale di grande interesse costituito dalla Chiesa a croce latina con l'imponente cupola che ospita: al centro l'altare in stile barocco dove sorgeva l'edicola miracolosa; il coro di forma ellittica interamente in legno intagliato, sulle pareti poi, le tavolette votive donate da persone di tutta Italia che hanno ricevuto il Miracolo dalla Vergine Maria. Di lato alla destra del coro c'è la cappella del Rosario finemente decorata. Attraversando un corridoio vi è poi il chiostro formato da un colonnato che si affaccia sul giardino con al centro il pozzo, le aule presenti intorno al chiostro un tempo ospitavano il liceo classico. Alle spalle vi sono, infine, due edifici moderni; il primo è adibito in parte a biblioteca e in parte a museo (museo degli ex-voto), il secondo è una nuova aula liturgica. Villa Tortora Brayda Situata in Madonna dell'Arco è la villa comunale del comune di Sant'Anastasia. Ospita un'ampia area verde attrezzata. Chiesa di Santa Maria la Nova È la chiesa principale del capoluogo, risale al XVI sec sulla base di una precadente del 1200; l'ultimo restauro è avvenuto alla fine degli anni '80 in seguito ai danni causati dal terremoto in Irpinia; di particolare interesse è il campanile a cuspide ottagonale attribuito a frà Giuseppe Nuvolo (detto frà Nuvolo), nonché all'interno argenti del 1500 e tele del 1600 tra cui la Madonna del Rosario attribuita a Ronaldo il fiammingo. Viene qui, in Santa Maria la Nova, venerato il Patrono della città: San Francesco Saverio. Nel corso dei secoli la chiesa ha modificato il suo aspetto, innanzitutto la facciata guardava il monte Somma com'era d'uso nei paesi vesuviani secoli addietro mentre oggi dà ad esso le spalle; ma soprattutto in tempi non sospetti era un edificio decisamente più ampio (a testimonianza di ciò è il toponimo assunto da una zona poco distante dalla chiesa chiamata "fuori il coro", probabilmente, anticamente la zona combaciava con un'ala della chiesa che per l'appunto l'ospitava). In ultimo va detto che la chiesa era probabilmente dedicata a S. Maria della Neve, potrebbe esserci stato un mutamento di derivazione linguistica che ha modificato la parola "Neve" in "Nova". Palazzo Nicola Amore posto alla sommità del paese(210 metri sul livello del mare) in pienoParco Nazionale del Vesuvio c'è l'antico palazzo Nicola Amore; il palazzo fu costruito per volontà della famiglia Marigliano che soleva, nella persona della contessa Margherita, ospitare in un'aula del palazzo monaci ed eremiti. Nell'atto notarile che sancisce il passaggio all'avvocato Nicola Amore, il quale l'aveva ricevuto in cambio di prestazioni personali, si scopre che la struttura nacque come ricovero per gli strumenti agricoli. Una volta effettuato il passaggio l'edificio muta la sua destinazione da deposito agricolo a residenza estiva. Nonostante il valore architettonico, il comune nel corso degli anni non ha saputo conservare l'importante struttura la quale versa oggi in stato di totale abbandono; sono stati molti gli incontri tra varie personalità per il ripristino del palazzo, ma nulla di concreto è stato finora fatto. Convento di Sant'Antonio È un convento francescano del '5-600 edificato da Beato Fra Ludovico da Casoria, un tempo era dedicato a San Bernardino. È posto nel cuore del centro storico di Sant'Anastasia, affacciato inPiazza San Francesco. L'edificio, a forma di croce latina, ha una facciata e gli esterni piuttosto semplici che però nascondono degli interni incantevoli e raffinati. Pregevole è un dipinto raffigurante la consegna del cingolo a San Francesco attribuita al pittore fiammingo Cornelis Smet, il dipinto è suddiviso in due parti: in una Dio porge i cordigli francescani a Cristo dalla cui mano si snoda un altro cordiglio che viene preso da San Francesco, l'altra parte raffigura un papa, forse Sisto V che riceve i cordigli; presenti in questa scena anche un frate ed un cavaliere. Nelle vicinanze della Convento c'è la casa-museo del venerabile Francesco Maria Castelli, nonché una cappellina a lui dedicata. È per volonta di un gruppo di persone afferenti alla parrocchia di Sant'Antonio che si svolge ogni Vigilia di Natale, per le vie del centro storico, il presepe vivente che si conclude con la scena della Natività proprio in piazza San Francesco. Palazzo Marra Inizialmente casa coloniale e successivamente residenza di villeggiatura, anche questo edificio è purtroppo in stato di abbandono; ha come elemento di spicco la colombaia. Palazzo Siano Affacciato in parte sull'omonima piazza è la sede principale del municipio. Interessante è il portale in piperno. Nell'atrio ospita una statua della pudicizia risalente al periodo romano e rinvenuta nel territorio comunale. Un secondo lato del municipio che ne costituisce una vera e propria dépendance è invece d'aspetto moderno costituito da vetri specchiati. Aree protette Parco Nazionale del Vesuvio Itinerari naturalistici sul versante anastasiano del Parco del Vesuvio Sant'Anastasia insieme ad altri dodici comuni della Provincia di Napoli, rientra nel Parco Nazionale del Vesuvio. Si trova ai piedi dell'antico cratere, il Monte Somma, il quale a differenza del cono vesuviano presenta una vegetazione molto più rigogliosa (sono state censite 900 specie vegetali, 79 uccelli, 30 mammiferi e 2 anfibi). In particolare nel comune di Sant'Anastasia sono presenti due itinerari molti interessanti entrambi possibili solo nelle ore di luce: •L'Olivella è una località che si trova circa a 400 metri sul livello del mare; si presenta come un anfiteatro naturale in cima al quale si trova lo sbocco superiore della sorgente dell'Olivella, poco distante allo sbocco superiore c'è lo sbocco inferiore della sorgente sormontata da un arco in pietra che faceva parte dell'acquedotto voluto all'epoca da Ferdinando di Borbone per far giungere le acque fino a Napoli. La natura permeabile di queste rocce è più unica che rara nel sistema Somma-Vesuvio. Di notevole interesse è anche la cresta sparti-acque a monte della sorgente che separa il vallone del Piano dal vallone del Sacramento. Tali valloni, frutto di profonde incisioni, hanno in alcuni casi rimosso gli strati piroclastici di copertura riportando alla luce le antiche colate laviche di quando ilMonte Somma era un vulcano attivo monocipite. Suggestiva è pure la strada che conduce alle sorgenti poiché ospita delle stazioncine della Via Crucis. •Nel percorso che porta dal centro di Sant'Anastasia alla Cappella di Sant'Angelo è obbligatorio il passaggio (nonché buona parte del percorso) nel comune di Pollena Trocchiaattraverso il Lagno di Trocchia risalendo il quale, dopo un lungo tragitto si rientra nel comune di Sant'Anastasia fino a giungere alla menzionata cappella (circa 440 metri sul livello mare). Parte del percorso rientra in un terreno privato per cui è indispensabile chiedere il permesso per poter passare. Il 3 maggio si tiene una suggestiva processione che risale il Monte Somma fino a Sant'Angelo. Il piazzale antistante la cappellina regala al turista una vista mozzafiato di un lato del Golfo di Napoli e della Pianura Campana. Nelle giornate molto terse si scorge addirittura la Reggia di Caserta. •Di difficile accesso, poste a più di 700 m s.l.m. vi sono le sorgenti Chiatanelle; data la difficoltà di collegamento sono sconosciute addirittura agli stessi abitanti anastasiani. •Infine i "cognoli di sant'Anastasia", zona posta a 1086 metri sul livello del mare, è questo la parte più alta del comune e costituisce un piccolo lembo della cresta del Monte Somma. Maggiori informazioni sul sito del comune: www.comune.santanastasia.it Alcune notizie sono tratte dal sito istituzionale del Comune e della Proloco