in 4 comuni campani rischi inaccettabili causa inquinamento

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in 4 comuni campani rischi inaccettabili causa inquinamento
Se un uomo sogna
da solo, il
sogno rimane
solo un sogno...
ma se molti
uomini sognano
la stessa cosa,
il sogno diventa
realtà.
H.Camara
E DIT ORIALE
E SCLUSIVO
martedì 21 giugno 2011
DA UNO STUDIO DURATO QUATTRO ANNI EMERGONO DATI INQUIETANTI
RENATO BRUNETTA E I PRECARI
Ministro che rappresenta
parte peggiore del paese
di Adriana Spera
Ancora una volta, abbiamo assistito
allo spettacolo indecoroso di uno dei
tanti "imprenditori morali" che impazzano in questo paese. Gli "imprenditori" in questione sono quei politici o
falsi intellettuali che, di volta in volta,
indicano una categoria da blandire
per ottenere consensi nella parte più
becera. Nel caso del ministro
Brunetta, si tratta di coloro che, restii
a pagare le tasse, si lavano la
coscienza incolpando i dipendenti
pubblici di tutti i mali del paese.
Brunetta dimentica che ogni eletto
rappresenta tutti i cittadini (anche chi
non l’ha votato) e che, in quanto tale,
ha il dovere di confrontarsi e di ascoltare ogni istanza, altrimenti meglio
restarsene a casa. Tuttavia, la reazione dell'irascibile ministro non ci
meraviglia: è coerente con la cultura
dominante e trasversale, che non
ammette dissensi o perplessità sulle
soluzioni adottate, figuriamoci poi se
si parla di proposte alternative avanzate per risolvere i problemi che
affliggono il paese. Il precariato, l'efficienza e la razionalizzazione della
P.A. sono in testa. In questi anni, se
l'avesse voluto, anziché fare demagogia, dando la caccia sui media, a
fantomatici fannulloni, il ministro
poteva chiudere, una volta per tutte,
la piaga del precariato, emanando
una nuova legge sulle stabilizzazioni,
per poi tornare a bandire concorsi
pubblici trasparenti, con commissioni
serie, con prove selettive rigorose,
che possano essere superate dai
migliori e non da parenti, amici e
conoscenti di qualche maggiorente.
Infine, avrebbe dovuto emanare un
vero codice etico per dirigenti pubblici, per precludere ai parenti dei
medesimi di partecipare a concorsi
presso gli enti dove operano. Se il
ministro sapesse che la P.A. è il
motore del paese, avrebbe fatto questo e molto altro. Non è accaduto. E
gli elettori di recente hanno sancito
qual è la parte peggiore del paese.
Il caso
Il Venerdì di Repubblica
riprende Il Foglietto
Ancora una volta le notizie date dal
Foglietto finiscono sulla grande
stampa. Era già accaduto con il
Corriere della Sera. Ora è la volta del
Venerdì di Repubblica, che nell’editoriale del 10 giugno, “Se un dipendente in missione vuole risparmiare”, a
firma di Paolo Casicci, ha ripreso,
citando correttamente la fonte, il contenuto dell’articolo apparso sul
Foglietto del 31 maggio.
Esercito Usa: in 4 comuni campani
rischi inaccettabili causa inquinamento
pasta e lavarsi i denti il governo americadi Paolo Vita
L'esercito americano in fuga dalla no la sconsiglia anche per fare la doccia o
Campania a causa dell'inquinamento bac- per dissetare il cane. I bambini devono
chetta il governo italiano per le modalità di essere lavati con la spugna anziché fare il
rilevamento delle sostanze nocive in bagnetto perché far loro correre il rischio
acqua, aria e terra. Alcuni dei comuni più che la possano bere è un'eventualità che
popolosi d'Italia, Casoria, Villa Literno, non deve essere neppure presa in consiCasal di Principe e Marcianise, sono stati derazione. Un’acqua talmente inquinata
appena giudicati dall'ultimo Per gli americani le che in alcuni casi, mentre si effettuavano i test
studio realizzato dal ministero della Difesa Usa analisi fatte dall’Italia per lo studio, è stata
giudicata pericolosa
(durato quasi 4 anni) peri“tengono conto di
solamente se la si
colosi per la vita umana a
respira mentre evapocausa della presenza di interessi politici ed
ra. Il problema sta nel
sostanze talmente inquifatto che, benché l'acnanti da rendere inaccetta- economici”.
bile il rischio di farci vivere e lavorare citta- qua potabile degli acquedotti campani sia
dini americani. E per indicare con certezza giudicata dagli americani teoricamente
quali sono i luoghi inquinati dove i militari sicura mentre è considerata pericolosa
statunitensi non devono andare a vivere è quella per irrigazione, talvolta le due acque
stata messa a punto una mappa si mischiano a causa di allacci abusivi agli
(http://www.cnic.navy.mil/Naples/About/H acquedotti, così provocando la contaminaealthAwareness/MapofNewLeasesSuspe zione. I responsabili principali di questo
nsionZones/index.htm). Nelle stesse zone stato di cose sono idrocarburi aromatici,
l'acqua che gli italiani usano per cuocere la diossina, furani, pce ed arsenico, ma in
FATT O
tutto sono centinaia le sostanze monitorate nell'acqua, nell'aria e nel suolo.
Questa situazione ha portato il comando
americano a vietare a tutti i suoi dipendenti di stanza a Napoli di bere acqua
diversa da quella in bottiglia e, beffa
delle beffe, le acque minerali italiane
considerate sicure dall'esercito Usa
sono solo sette. Gli americani hanno
deciso di farsi in proprio questo studio
(http://www.cnic.navy.mil/Naples/About/
HealthAwareness/FactSheets/index.ht
m) perché gli standard del nostro paese
"considerano la salute umana ma sono
adattati alle circostanze economiche,
tecnologiche e politiche" mentre quelli
americani "sono basati completamente
sulla protezione della vita umana".
Come dire: il governo di Roma potrebbe
adottare degli standard migliori anche in
considerazione del fatto che le sostanze
pericolose monitorate dalle autorità italiane sono 90, mentre quelle prese in
considerazione dall'esercito Usa sono
circa 400.
(1 - continua)
Sapete che...
CENTRALE
Quando l’antenna di Dio non inquinerà più?
di Franco Mostacci
La "Perizia Marconi" del dottor Andrea
Micheli, dell'Istituto nazionale dei tumori di
Milano, avente carattere di incidente probatorio in sede penale, non lasciava adito a
dubbi sugli effetti nocivi dell'inquinamento
da elettrosmog di Radio Vaticana. Gli oltre
150mila residenti di Cesano, alle porte di
Roma, e dei comuni limitrofi, sono rimasti
esposti per numerosi anni ad emissioni ben
oltre i limiti di cautela. Il rigoroso studio epidemiologico, conclusosi a giugno dello
scorso anno dopo 4 anni di analisi di tipo
caso-controllo, in cui sono stati considerati
anche possibili fattori confondenti (la vicinanza di MariTele, lo stile di vita e la esposizione ad altri possibili agenti inquinanti),
ha riconosciuto che i 137 decessi avvenuti
nel periodo 1997-2003 e i 47 casi di leucemie e linfomi infantili nel periodo 1989-2005
sono davvero troppi. Nelle conclusioni si
legge che l'associazione tra esposizione
residenziale all'emittente ed eccesso di
rischio di morte per leucemia è ritenuta
F OGLIETTINO
importante, coerente e significativa. Nei
giorni scorsi si è concluso un altro procedimento penale con il deposito delle motivazioni della sentenza n. 23262 della Corte di
Cassazione e la definitiva condanna degli
allora responsabili di Radio Vaticana,
anche se i reati sono ormai prescritti. Nel
frattempo, l'Associazione di genitori e cittadini Bambini senza onde (www.bambinisenzaonde.org) prosegue la sua battaglia,
con denunce relative ai nuovi casi insorti. A
fronte dell'atteggiamento di chiusura di
Padre Lombardi, che ritiene i ripetitori di
Radio Vaticana perfettamente in regola dal
2001 con i limiti imposti dalla normativa italiana, non resta che sperare nelle parole di
Benedetto XVI pronunciate nei giorni precedenti il referendum sul nucleare:
"L'uomo a cui Dio ha confidato la buona
gestione della natura non può essere
dominato dalla tecnica e diventare suo
soggetto". Augurandosi che si traducano al
più presto in una definitiva chiusura dell'impianto di radiotrasmissione di Cesano.
Istat, più che celebrazione, quasi un funerale
Non proprio appassionante, la storia della statistica ufficiale è tematica piuttosto
negletta. Non se ne occupano gli statistici, già troppo impegnati con i numeri; è
trascurata dai giuristi, che all’attività tecnica della pubblica amministrazione hanno
sempre dato poca importanza; restano gli storici, ma purtroppo anche loro non
sembrano averne subito il fascino. Dedicare al “percorso storico della statistica
nell’Italia unita” un workshop è stato un grosso azzardo da parte dell’Istat. Se si
aggiunge che per metà esso si è svolto non in lingua italiana, la débacle era assai
probabile. L’aria che il 7 giugno scorso si respirava tra i pochi eroici intervenuti
all’evento nell’Aula Magna di via Balbo più che di celebrazione è sembrata quella
di un mesto evento. D’altro canto, l’età della statistica ufficiale, nata in Itala nel
1926, c’è, e pure tutta. Con l’avanzare degli anni, gli acciacchi si fanno sentire e
le cure sono sempre meno efficaci. Comunque, finché c’è vita c’è speranza.
Presidenza degli enti,
sono 150 le candidature
Sarebbero circa centocinquanta le
domande pervenute al Comitato di
valutazione, coordinato da Francesco
Salamini, che ha il compito di indicare
al ministro Gelmini una rosa di candidati per la carica di presidente e di
membro del cda dei dodici enti di
ricerca vigilati dal Miur. Per il Cnr, il più
importante degli enti in attesa di un
nuovo board, confermate le candidature di Marcello Pera e Luigi Nicolais,
oltre a quella di Luciano Maiani. La
Gelmini conta di chiudere la partita
entro il 15 luglio.
Dohrn, consigliere valuterà
curriculum del presidente?
Con una interrogazione (n. 4-05331
del 7 giugno 2011), il senatore
dell’Italia dei Valori, Elio Lannutti, ha
chiesto al ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca se risponde
al vero che Roberto Di Lauro, presidente della Stazione Zoologica Anton
Dohrn, abbia presentato domanda
per essere confermato nell’incarico.
In caso affermativo, chiede al ministro se è al corrente che tra i componenti del Comitato di valutazione, che
dovrà indicare una rosa di cinque
nomi tra cui scegliere il presidente,
figura Gaetano Lombardi, che, oltre a
essere ordinario alla Federico II di
Napoli, è anche membro del cda
della Stazione Zoologica.
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martedì 21 giugno 2011
Che dolore per il Cnr punto dagli spin off
Nel mirino degli ispettori della ragioneria dello Stato, anche la partecipazione in due società
di Paolo Vita
Columbus siano lievitati del 401% pasAllarme degli ispettori della Ragioneria sando da 132mila euro a oltre 650mila a
Generale dello Stato per la partecipa- fronte di ricavi da vendite (nello stesso
zione del Cnr alle società spin off; periodo) passati da 168mila a 272mila
Columbus Superconductors spa di euro. Ma perché nonostante le cose
Genova che tra il 2005 e il 2009 ha andassero in questo modo il Cnr ha conperso 4,7 milioni di euro e Tethis srl tinuato per anni ad investire i soldi in queche tra il 2005 e il 2008 ha perso 1,3 st'impresa? La risposta arriva dagli stessi
mln. La Columbus fu costituita nel ispettori che scrivono: "In totale dissonan2003 tra il laboratorio Lamia dell'Infm e za con i dati contabili esposti dalla sociela Ansaldo Superconduttori per la ricerca e la messa a punto di tecnologie per
I vincitori del week end
la produzione di cavi superconduttori.
La partecipazione iniziale dell'Infm a L'annuale estrazione di Usi/RdBquesto spin off era del 46%. Dopo 9 Ricerca, abbinata al Lotto, riseranni consecutivi di perdite, aumenti di vata ai propri iscritti, ha premiato,
capitale, trasformazioni societarie, martedì scorso, Alessia Freddi
(Istat-Ancona), Giovanna Di Salvo
abbattimenti di capitale, ricostituzione
(Ispra), Arianna Fortini (Isfol),
del capitale e passaggi di quote, oggi al
Anna Lanzillotta (Istat-Roma) e
Cnr resta il 10% della Columbus. Ma
Ignazio Balsamo (Cra-Acireale),
alla data della compilazione della rela- che hanno vinto ciascuno un
zione degli ispettori l'ente guidato da week end, per due persone, con la
Maiani doveva ancora decidere se par- formula "Smart box due notti e
tecipare nuovamente a un iniezione di una meta".
liquidità nello spin off. Comunque, a tale Ai fortunati vincitori, le congratudata l'avventura era già costata al Cnr lazioni di Usi/RdB e della redaziopoco meno di 500 mila euro. Gli ispet- ne del Foglietto della Ricerca.
tori hanno evidenziato come tra il 2006
e il 2009 i costi per il personale della
ISFOL, LA DIREZIONE GENERALE
IL
tà partecipata Columbus risultano, poi,
le relazioni trasmesse al Cnr dal referente per la suddetta partecipazione,
che esortavano l'ente a persistere nella
partecipazione alla luce di una sicura
crescita del valore della produzione".
Per gli Ispettori, il comportamento tenuto dal Cnr in relazione allo spin off della
Columbus costituisce "un uso non oculato del denaro pubblico che ipotizza, a
parere degli scriventi, l'ipotesi di danno
erariale pari all'ammontare dell'impegno finanziario sostenuto dal Cnr in tale
partecipazione". Altro esempio è la
Tethis srl, società partecipata da personale ex Infm e ora dipendente del Cnr.
Tra il 2005 e il 2008 la società ha
messo a segno continue perdite per
complessivi 1,3 mln di euro e tale circostanza, secondo gli ispettori, "in ottemperanza con quanto disposto dallo
stesso regolamento disciplinare posto
in essere dal Cnr che prevede il possibile sostegno dell'ente per l'ottimale sviluppo imprenditoriale delle imprese di
ricerca, consiglierebbe, invece, il venir
meno dell'apporto del Cnr in competenze e personale visti i negativi risultati
conseguiti da tale spin off".
CASO
DA PIÙ DI UN MESE NON RISPONDE
SESTO VITICOLI: VOTATEMI E FARO’ GRANDE IL NUOVO CNR
Con una polemica nota del responsabile Enrico Mari, la sezione sindacale Usi/RdB dell’Isfol stigmatizza il biasimevole comportamento della
direzione generale dell’ente che, nonostante gli impegni assunti nel corso
della riunione sindacale dell’11 maggio scorso, ha fatto perdere le proprie
tracce. E’ rimasta pertanto lettera
morta la precisa e indifferibile necessità di riconvocarsi a breve, per approfondire e iniziare il percorso per l'applicazione di alcuni istituti contrattuali
(articolo 8, 15 e 54 nonché per il varo
di un piano ordinario di assunzioni utilizzando le risorse del turn-over. Per
Mari, qualora l’inaccettabile comportamento dell’Isfol non dovesse essere
interrotto da una immediata convocazione del tavolo di trattativa, diventerà
inevitabile il ricorso all’Autorità
Giudiziaria, per la tutela dei diritti sindacali e dei lavoratori.
Il 20 e il 21 luglio, al Cnr si celebrerà forse la più inutile delle elezioni. Soltanto ricercatori (chissà perché) dovranno eleggere potenziali rappresentanti tra candidati che
però dovranno essere dirigenti di ricerca o dirigenti tecnologi, anche di altri enti, oppure professori ordinari o personalità di alta qualificazione tecnico scientifica in campo
nazionale e internazionale. Gli eletti, assieme a quelli designati dalla Conferenza dei
Rettori, da quella Stato/Regione, dalla Confindustria e dall’Unione delle Camere di
Commercio, formeranno una “rosa” dalla quale il titolare del Miur, alias ministro
Gelmini, individuerà due componenti del cda, che andranno ad aggiungersi agli altri
tre, compreso il presidente, scelti dallo stesso ministro da un’altra “rosa” predisposta
dal Comitato di selezione. E’ opinione diffusa che la Gelmini difficilmente scontenterà
i Rettori e la Confindustria, per cui le designazioni elettive del Cnr sembrano destinate a restare lettera morta. Ciò nonostante, nei giorni scorsi è stata ufficializzata la prima
candidatura. Si tratta di quella di Sesto Viticoli, ex direttore di dipartimento progettazione molecolare, in quiescenza da qualche mese, dopo molte polemiche. Viticoli, ora
associato all’Istituto di Cristallografia, ha mandato una mail a circa 500 dipendenti,
anche a quelli che non hanno diritto di voto, evidenziando, tra l’altro, che nel Cnr del
futuro sarà necessaria “la valorizzazione degli Istituti di ricerca e la capacità di lavorare per grandi progetti”. Prima, però, è necessario che Viticoli venga eletto e che la
Gelmini decida di aprire le porte del cda ai rappresentanti del personale del Cnr.
I L FATT O
DI
giurisprudenza
La lettera di dimissioni
può essere revocata
L’atto delle dimissioni è annullabile,
secondo la disposizione generale di
cui all’art. 428, comma 1, del C.c.,
ove il dichiarante provi di trovarsi, al
momento in cui è stato compiuto
tale atto, in uno stato di privazione
delle facoltà intellettive e volitive –
anche parziale purché tale da impedire la formazione di una volontà
cosciente – dovuto a qualsiasi
causa, pure transitoria, e di aver
subito un grave pregiudizio a causa
dell’atto medesimo, senza che sia
richiesta, a differenza che per i contratti, la malafede del destinatario
(Cass. Sez. Lav - sent. n. 11900 del
31 maggio 20110 - Pres. Miani
Canevari, Rel. Mammone).
Non era falso invalido,
deve essere risarcito
Ha diritto al risarcimento del danno
morale il lavoratore considerato illegittimamente un falso invalido e per
questo licenziato. Lo ha stabilito Il
Tribunale di Roma che, con la sentenza numero 8512 del 27 aprile
2011, ha condannato il Ministero
delle finanze a risarcire un ex dipendente licenziato perché ritenuto
ingiustamente un falso invalido. I giudici hanno chiarito che il lavoratore
illegittimamente licenziato ha diritto
al risarcimento del danno morale
derivante dalla lesione del diritto al
lavoro costituzionalmente tutelato
nell'art. 4 Cost.. Tale pregiudizio, da
ritenersi sussistente in via presuntiva, è qualificabile come danno morale, appunto, e consiste “nel transeunte turbamento psichico subito e
deve essere liquidato in via equitativa in virtù del combinato disposto di
cui agli artt. 2056 e 1226 c.c.”.
C ODA
Il contenzioso dell’Asi
allarma la Corte dei conti
Redazione
Depositata nei giorni scorsi dalla Corte
dei conti la Relazione sulla gestione
finanziaria dell’Agenzia Spaziale Italiana
(Asi) per il 2008-2009. Significativo, tra
l’altro, il richiamo dei magistrati contabili
al vasto contenzioso dell’Agenzia. In primis, quello tra l'Asi e l'Università "La
Sapienza" seguito al passaggio della
gestione del Centro Spaziale di Malindi
"Luigi Broglio", disposto dal decreto
legislativo n. 128 del 4 giugno 2004. Nel
2009 è intervenuta una sentenza del Tar
Lazio che ha condannato l'Agenzia al
pagamento in favore dell'Università di
2,7 mln di euro, oltre ad interessi e
spese legali. Avverso tale sentenza
l'Agenzia a febbraio 2009 ha presentato
appello al Consiglio di Stato. Altro contenzioso consistente è quello in materia
di rapporto di lavoro del personale
dell'Agenzia, su questioni relative all'inquadramento ed al riconoscimento di
IF
mansioni superiori, anche con riferi- L OGLIETTO
mento al mobbing. Secondo dati forniti
DELLA RICERCA
al Collegio dei revisori, nel corso del
2010 risultano pendenti 56 giudizi, di Supplemento a IlFoglietto
cui 22 dinanzi all'autorità giudiziaria Agenzia di informazione on line
ordinaria e 34 in sede amministrativa. In Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004
due casi vi è stata soccombenza Editrice: Nameless Line Inc
Anno VIII numero 22
dell'Agenzia con conseguente condan- • Direttore responsabile: Maurizio Sgroi
na al pagamento, rispettivamente, di Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31
euro 193.126,19 e 26.981,96, cui è 00184 - Roma - tel 064819930-fax 0662204550
seguita da parte del Collegio dei reviso- e-mail: [email protected]
ri segnalazione alla competente • Progetto grafico : Bios
Procura erariale.