Kennedy news Anno 6 - Istituto Comprensivo JF Kennedy
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Kennedy news Anno 6 - Istituto Comprensivo JF Kennedy
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN /Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected] WS E N Y D E N KEN LA SCUOLA ... AGINA P A M I R P IN SCUOLA SECONDARIA di I GRADO Trimestrale dell’I. C. di Cusano Mutri Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 CULTURA COME BENE COMUNE “Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro” Bob Dylan La frase di una canzone, pur essendo carica di malinconia, apre alla speranza. I giovani sono “sospesi” fra crisi mondiali e prospettive future incerte e quando questi scenari lasceranno il posto alla rinascita, come ha detto il Presidente Giorgio Napolitano, emergerà una nazione con un senso rafforzato di uguaglianza e di giustizia. Presupposto fondamentale per la realizzazione di tale speranza è che il tempo necessario sia sorretto da un impegno corale volto a sostenere la formazione dei giovani nella scuola e con la scuola. L’OCSE ha lanciato un grido di allarme: la scuola italiana è carente: giovani impreparati, cultura scientifica in forte declino, stipendi bassi, docenti demotivati ed anziani. Si parla, sovente, del nostro sistema formativo e tutti pensano che criticandolo si risolvono i problemi che si trascina dietro da anni. In generale si ha la percezione che non si crede che una buona scuola sia la nostra vera possibilità di riscatto dal presente difficile. E’ questo un dramma perché non credere nella scuola significa pensare che non c’è davvero davanti a noi un futuro che possiamo costruire. L’invito per chi è giovane ma anche per chi non lo è più è, invece, quello di fare buona formazione, di investire in conoscenza e in apprendimento per tutto l’arco della vita. A noi adulti, nella nuova distribuzione delle competenze richieste dall’economia globale e per rispondere fattivamente alle sue attese, il compito di offrire ai giovani conoscenza e innovazione concepiti come parte integrante di un progetto unico propulsore di nuova cittadinanza sociale, civile e fattore di competitività del Paese. Don Primo Mazzolari scriveva nel suo libro della pace: “Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si aiuta se noi ci aiutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura”. E’ un chiaro invito a rimettersi in gioco in tempi difficili di crisi, a guardare ciò che è sconosciuto pur essendo vicino, ad impegnarsi di più per sfruttare sapientemente questa opportunità dando corpo ed identità a quella speranza di futuro che le giovani generazioni, protagonisti del domani, si attendono prima di tutto da noi. Questo il nostro costante impegno. La Redazione Elezione del Presidente della Repubblica Napolitano bis: una rielezione tra consensi e dissensi Dopo mesi particolarmente difficili per l’Italia (elezioni politiche, formazione del nuovo governo, contrasti tra politica e società civile) finalmente il 20 aprile è stato eletto dal Parlamento il nuovo capo dello Stato. Giorgio Napolitano è il “vecchio-nuovo” Presidente della Repubblica, rieletto con 738 voti, ben 196 in più dei 543 voti dell’elezione del 2006“. Napolitano è il primo Presidente rieletto nella storia della Repubblica, un evento che non si era mai verificato, ma previsto dalla Costituzione. Qualche anno fa, al termine del suo settennato, il presidente Ciampi, al quale fu proposta la rielezione, rifiutò sostenendo che un secondo mandato era inconciliabile con un governo democratico per l’eccessiva durata della carica (ben 14 anni!). “E’ una prova difficile in un momento cruciale”, ha detto Napolitano subito dopo aver appreso la notizia, ed ha espresso gratitudine per la fiducia con cui tanti cittadini hanno atteso la positiva conclusione della difficile prova dell’elezione del Presidente della Repubblica. “Auspico fortemente che tutti sappiano onorare i propri doveri concorrendo al rafforzamento delle istituzioni repubblicane: dobbiamo guardare tutti, come io ho cercato di fare in queste ore, alla situazione difficile del paese, ai problemi dell’Italia e degli italiani, al ruolo internazionale del nostro Paese”. La rielezione ha destato alcune perplessità, sotto il profilo costituzionale e sotto quello dell’opportunità. Per alcuni è sintomo di una estrema debolezza della politica italiana, dell’incapacità di rinnovarsi e di guardare al futuro; per altri la disponibilità ad accettare la candidatura è stato un gesto di grande responsabilità e generosità per l’intero Paese. Napolitano, nel suo discorso di investitura del secondo mandato da Presidente davanti al Parlamento, ha rivolto un appello alla responsabilità accorato, ma con toni imperativi ai partiti definiti “sordi e sterili”. I temi dell’equità e della giustizia sociale, la sua costante preoccupazione per le crescenti diseguaglianze, per l’aumento della disoccupazione, in particolare tra i giovani, e per l’allargarsi della povertà nel nostro Paese, sono stati i punti centrali sui quali è intervenuto con maggiore veemenza. In quest’ottica ci auguriamo che il Presidente saprà essere garante della ripresa e del rilancio dell’economia, della lotta alle diseguaglianze, dell’attenzione ai deboli, dell’avanzamento civile del Paese con la rifondazione del sistema politico e istituzionale all’interno di un’Europa politicamente forte e solidale. Roberto Mendillo Classe II A Sommario Giovani e adulti Pag. 2 Progetti Pag. 3 Cittadinanza attiva Pag. 4 Esperienze fuori dall’aula Pag. 5 Un occhio sul mondo Pag. 6 Cronaca Pag. 7 Emozioni finali! Pag. 8 NOTIZ IE IN E VIDEN ZA Sempre in campo per la Legalità Pag. 4 Progetto “Primavera Longobarda” Pag. 8 Anno 6 - Numero 3 Giovani e adulti KENNEDY NEWS PAGINA 2 Giugno 2013 PROVE INVALSI “Istruzioni per l’uso” A cura della Redazione Il Dirigente e l’I.C. “Kennedy” salutano con grande affetto il Prof. Gennaro Belvivere per il suo meritato pensionamento, augurandogli una “nuova vita” all’insegna della serenità! Prof. ci mancherà... Sono circa 2 milioni gli studenti che tra maggio e giugno sosterranno la prova INVALSI: si parte il 7 e il 10 maggio con gli alunni della Primaria, per proseguire il 14 con i ragazzi della Secondaria di I grado e il 16 per i giovani della Secondaria di II grado; infine il 17 giugno, circa 600mila studenti affronteranno la prova inserita all’interno dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, prova che vale un sesto del voto d’esame complessivo. Numerose le novità introdotte quest’an- no: meno quiz e più spazio a domande aperte che consentano risposte più ricche, che favoriscano una maggiore argomentazione, per capire il ragionamento compiuto dallo studente per dare la risposta; domande che richiedano una comprensione complessiva dei testi. Per ogni prova sono state predisposte cinque versioni differenti, composti dalle stesse domande ma in ordine diverso, in modo che gli alunni non possanano comunicare tra loro. Inoltre il MIUR, quest’anno, ha elaborato un opuscolo informativo dedicato agli alunni in cui vengono date tutte le informazioni e i dati sulle prove INVALSI (che cosa sono, a chi sono rivolte, a cosa servono, chi le prepara, perché sono importanti…), sul Questionario studenti e sui risultati da restituire alle singole scuole. Centro Territoriale Permanente CORSI DI ISTRUZIONE PER ADULTI Licenza media, informatica, lingua inglese, arte e mestieri, linguaggi audiovisivi e corsi di medicina alternativa Bilancio Conclusivo E’ vero che per imparare "non è mai troppo tardi"! Lo dicono i dati del Centro Territoriale Permanente (CTP) per l'Istruzione e la Formazione degli Adulti dell'Istituto Statale "J.F. Kennedy" di Cusano Mutri, che con l'attivazione dei corsi "brevi modulari " in orario pomeridiano per l'anno scolastico 2012/2013 ha raccolto numerose iscrizioni. Con queste iniziative di educazione permanente per gli adulti, il "J.F. Kennedy" di Cusano si pone dunque, in modo aggiornato di fronte alla nuova domanda di formazione che le persone esprimono nel nostro contesto territoriale: una formazione non più comparata agli anni dell'adolescenza, ma un percorso di crescita continua, che costituisce nel suo insieme un'opportunità preziosa per quanti già operano sul territorio, talora senza qualifica e senza alcun titolo o per coloro i quali sentono semplicemente il bisogno di acquisire e arricchire un bagaglio di conoscenze e competenze adeguate da spendere nella quotidianità. I corsi, iniziati il 10 gennaio 2013 e terminati il 30 aprile 2013 ha visto 150 iscritti distribuiti su otto corsi tematici, ognuno dei quali ha registrato una partecipazione attiva e assidua da parte dei corsisti. I corsi liberi (CBM) sono un'opportunità formativa agile e diversificata rivolta ad adulti che intendono acquisire abilità nell'uso degli strumenti informatici o delle lingue, nell'apprendere arte e mestieri, con vantaggio per la propria vita personale, sociale e professionale. L'ubicazione del CTP di Cusano Mutri fa sì che esista sul territorio nell'ambito dell'educazione permanente per adulti un ventaglio di offerte, più o meno qualificate, assai vasto ed articolato, concentrandosi sui corsi d'istruzione, rivolti alle fasce più deboli dell'utenza, e su quei corsi di alfabetizzazione funzionale (informatica, lingue straniere e diploma di scuola secondaria di I° grado) in grado di fornire agli interessati al termine del corso una certificazione delle competenze acquisite. Tutto questo grazie all'impegno costante e attento del Dirigente Scolastico dott.ssa Giovanna Caraccio, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per aver permesso la realizzazione di questo progetto educativo. Il team del CTP Prof.ssa Nicolina Pezzillo Prof.ssa Daniela Russo Prof. Gianni Simeone Lavori realizzati dai corsisti Pittura su legno Arte e mestieri Presso l’Istituto J.F.Kennedy di Cusano Mutri si è tenuto il corso di “Pittura su legno”, la cui finalità è stata: “promuovere la conoscenza delle tecniche e dei segreti della decorazione su legno”. Infatti, un vecchio cassettone da recuperare, degli scaffali troppo anonimi in disuso, un tavolino fuori moda sono diventati occasione per cimentarsi nell’arte decorativa su legno. Il corso ha suscitato molto interesse e i partecipanti, a conclusione del percorso, con i lavori realizzati, con la guida della Prof.ssa Russo Daniela e con la collaborazione dei docenti del CTP, Prof. Gianni Simeone e Prof.ssa Nicolina Pezzillo, hanno allestito una mostra presso la Scuola Primaria Capoluogo di Cusano Mutri, nell’ambito della manifestazione di fine anno scolastico. Prof.ssa Daniela Russo Anno 6 - Numero 3 Progettare KENNEDY NEWS PAGINA 3 Giugno 2013 Vacanza Studio a MONTRÈAL Compito unitario in situazione Nell’ambito della progettazione didattica delle quattro unità disciplinari e interdisciplinari, il Consiglio di Classe ha individuato una tematica condivisa e trasversale, che gli alunni hanno sviluppato, nel corso del I quadrimestre Quest’anno i nostri docenti hanno affidato a noi ragazzi della classe II^ B un compito molto importante: programmare ed organizzare un viaggio-studio nella città canadese bilingue di Montréal, per migliorare le nostre competenze di lingua straPROGETTO CINEFORUM niera, organizzando tutto nei minimi dettagli come se fosse un viaggio reale. La Da spettatori a critici... Noi ci proviamo! finalità è stata quella di far emergere le nostre potenzialità e le nostre capacità, che vanno ben oltre il semplice studio quotidiano! Ogni docente ha messo a disposizione le proprie conoscenze, aiutandoci nelle ricerche, chiarendo ogni nostro dubbio; in special modo la coordinatrice del progetto, la prof. Concetta Ricciotti, ci ha guidati in tutto il percorso. Ognuno di noi si è impegnato al fine di realizzare un lavoro unico e speciale mai fatto prima. Non neghiamo sia stato complicato ed impegnativo, ma abbiamo cercato sempre di dare il meglio di noi, utilizzando in pieno le nostre capacità e mettendo in atto gli insegnamenti dei Il progetto Cineforum, dal titolo “Noi...spettatori attenti!”, nostri prof. Tra risate, idee e tanta buona volontà, siamo arrivati al termine di que- ha avuto inizio il 24 gennaio 2013. La rassegna cinemasto magnifico progetto... E alla fine ci eravamo talmente immedesimati nella tografica è stata dedicata a Totò, “Principe della risata” e “parte”, che sembrava dovessimo partire a breve e che avremmo avuto, alla fine quattro sono stati i film visionati: “Totò truffa”, “Miseria e nobiltà”, “La banda degli onesti”, “Totò a colori”. del nostro viaggio, tante avventure da raccontare nel nostro diario di bordo! Le schede di analisi dei films e il questionario guida che Oltre che interessante e istruttivo, in quanto abbiamo imparato tante cose di un paese così lontano dal nostro, è stato molto divertente ed, inoltre, questo lavoro ci ogni alunno ha elaborato, sono stati per noi strumenti di lavoro importanti per un approccio corretto alla visione ha resi ancora più uniti di quanto non fossimo già, perché abbiamo avuto la possi- dei films. Con la guida dai docenti, abbiamo commentabilità di condividere tanti momenti, di fare delle scelte, spesso di scontrarci, ma to le situazioni, le storie e gli avvenimenti e abbiamo anche di crescere insieme. Abbiamo avuto grande soddisfazione sapendo che i capito che ogni film, seppur filtrato dalla comicità travolgente di Totò, racconta nei dettagli la realtà circostante, nostri docenti e soprattutto la dirigente sono stati positivamente colpiti per il bel della quale vengono delineati difetti, vizi ed abitudini. lavoro svolto. Speriamo, un giorno, di visitare per davvero i luoghi che abbiamo conosciuto solo virtualmente e di passeggiare per le bellissime strade di Montréal! Il Progetto è stato finalizzato alla conoscenza dell’aspetRosy Creta, Aurora Di Biase, Marica Fetto, Ilaria Vitelli Classe II B Progetto Teatro: “Teatro di vita” “Ho assorbito avidamente e con pietà la vita di tanta gente” Eduardo De Filippo La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola, per questo motivo quest’anno abbiamo deciso di rappresentare una commedia e abbiamo scelto “Non ti pago” di Eduardo De Filippo, che verrà rappresentata il 30 maggio all’Istituto Comprensivo “Eduardo De Filippo” di Morcone e nella nostra scuola il giorno 31 maggio 2013. Non ti pago è una commedia in tre atti scritta nel 1940. Contenuta fino al 1971 nella raccolta intitolata Cantata dei giorni dispari e inclusa nella Cantata dei giorni pari. La trama della commedia ruota intorno all’attribuzione della paternità di una vincita, ottenuta a seguito di una giocata al Banco Lotto da parte di Mario Bertolini. Il fortunato vincitore non gode delle simpatie del suo datore di lavoro, Ferdinando Quagliuolo, in quanto quest’ultimo, a differenza del suo dipendente, non riesce nonostante i mille tentativi compiuti a racimolare la benché minima vincita; inoltre ad aggravare ulteriormente la sua posizione c’è il fatto che il fortunato Bertolini è innamorato della figlia con conseguente oltraggio alla sua dignità di padre. Ovviamente l’intreccio del gioco risulta essere un pretesto attorno a cui si svilupperanno una serie di dinamiche psicologiche che vedranno scontrarsi fantasia con realtà, superstizione con religione, apparenza con sostanza in un continuo gioco di rimandi a seconda dei ruoli che man mano i vari protagonisti saranno costretti ad assumere a causa degli eventi. A emergere con grande senso ironico è l’ineludibile contraddittorietà che talvolta regola i comportamenti umani, fondati su esigenze opportunistiche più che etiche. Lo scopo di questo progetto è stato quello di offrire a noi ragazzi la possibilità di esprimerci, di farci acquisire sicurezza e maggiore capacità di comunicare con un linguaggio sempre più ricco. Crocco Giuseppina e Nocera Alessia Classe III B to tecnico (come si fa un film, come leggere le immagini...) e a coinvolgere lo “spettatore” che da semplice e passivo, diventa un vero appassionato cineofilo, consapevole di ciò che guarda. Al progetto hanno partecipato alcuni alunni delle classi I e II, che hanno condiviso risate, divertimenti e riflessioni, all’insegna della cultura. L’obiettivo finale è quello che ogni ragazzo deve conoscere e utilizzare il linguaggio cinematografico, la differenza tra realtà e ricostruzione della realtà e, infine, guardare un film con occhi critici. Il prodotto finale è stato la realizzazione di un CDrom che raccoglie le notizie storiche e biografiche del Principe De Curtis, l’analisi delle opere visionate e le riflessioni e i commenti degli alunni partecipanti. Gli alunni del Progetto Raccolta differenziata a scuola La strada è ancora lunga! Noi della classe IB abbiamo proposto, nell’ambito del Progetto Ambiente, la raccolta differenziata a scuola. Così ci siamo dati da fare... Abbiamo trasformato delle semplici scatole in contenitori per i rifiuti organici, per la plastica e per la carta (nelle classi), vetro (nella stanza dei collaboratori scolastici), e indifferenziata (nei bagni); abbiamo distribuito alle classi i cestini e abbiamo procurato loro le rispettive istruzioni per l’uso, realizzate con vignette e disegni. All’inizio, la raccolta ha avuto uno svolgimento positivo, poi forse per distrazione, forse per dispetto, o per altri motivi, la raccolta differenziata “è fallita”, perché non sono state rispettate le dovute istruzioni. Per noi è stata un’offesa non solo verso chi ha lavorato, ma verso l’ambiente in cui noi stessi viviamo. L’anno prossimo, però, continueremo a lavorare sperando di avere maggiori e migliori riscontri. Tutti devono rendersi conto che la raccolta differenziata è fondamentale per il rispetto della natura e dell’ambiente che ci circonda e tutti dobbiamo dare il nostro contributo. Classe I B KENNEDY NEWS Emozioni... finali Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 PAGINA 8 Manifestazioni di fine anno “Insieme per ricordare e condividere i momenti del sapere” Il “Kennedy” alla scoperta dei tesori musicali e storici del Conservatorio Nella Biblioteca "Alfredo Parente" del Anche quest’anno i ragazzi del “kennedy” hanno affrontaConservatorio Nicola Sala di Benevento, noi alunni del Progetto "Primavera to con responsabilità e impegno le numerose attività proLongobarda", accompagnati dai docenti poste e durante il percorso faticoso ma ricco di esperiene dalla dirigente, dott.ssa Giovanna ze. Gli alunni della Scuola Secondaria hanno “ festeggiaCaraccio, siamo stati accolti dalla direttrito” con emozionanti performance: dal 28 al 31 maggio è ce Maria Gabriella Della Sala con calore e disponibilità. Gli allievi del stata allestita la mostra dei lavori realizzati durante i progetti; Conservatorio si sono dedicati a spiegare in maniera semplice ed efficace i il 31 maggio gli alunni si sono esibiti nella commedia “Non ti loro strumenti quali il sax, il flauto, la chitarra, il contrabbasso e il mandolino, pago” di Eduardo De Filippo, nella manifestazione conclusi- invitando anche noi alunni a" suonare" qualche nota. La Dirigente si è mostrava del progetto ”Primavera Longobarda” e nella rappresen- ta molto soddisfatta per l'impegno e i risultati ottenuti da noi ragazzi, ed ha ringraziato la dott.ssa Della Sala per l'accoglienza ricevuta, nella speranza che tazione dei sugestivi quadri viventi: “La Primavera” di Botticelli e “Lo sposalizio della Vergine” di Raffaello”. Inoltre in futuro i giovani studenti del "kennedy", possano scegliere di studiare musica al "Nicola Sala", visto che già alcuni di loro suonano con merito nella banda gli alunni hanno partecipato al progetto “Infiorata” con la reamusicale di Cusano Mutri. Lo Sposalizio della Vergine lizzazione di un quadro floreale dedicato a Santa di Raffaello Q Gli alunni del progetto Teodolinda, in riferimento al progetto sui Longobardi. “Primavera Longobarda” u V furono, oltre Montecassino e Benevento a i (soprattutto lo scriptorium di Santa Sofia), d v Capua, Salerno, cava de’ Tirreni, Napoli, San r e Vincenzo al Volturno, Troia, Bari, Sulmona, le All’Istituto Kennedy i n isole Tremiti e la Dalmazia. un laboratorio di t Nella fase di formazione (s. VIII/IX), la scrittura Scrittura beneventana i Il laboratorio di “Scrittura beneventana”, inserito è irregolare, presenta spesso la scriptio continell’ambito del progetto “Primavera longobar- nua, l’alfabeto ancora non è ben definito nei da”, ha visto la partecipazione attiva e curiosa di suoi caratteri particolari, la punteggiatura è In un gruppo di alunni della Scuola Secondaria di variamente adoperata. Man mano diventa più scena calligrafica, con lettere rotonde, regolari, paro- le Classi I grado. Dopo un excursus sulla storia dei Longobardi, le ben divise, abbreviazioni particolari e alli- seconde peraltro già approfonditamente studiata nei suoi neamento dei tratti orizzontali delle varie lettevari aspetti in ambito disciplinare, e dopo aver re che dà vita al cosiddetto ”cordellato”. tracciato una breve storia dei manoscritti, gli Dopo aver definito le caratteristiche principali della scrittura, i partecipanti sono alunni sono stati introdotti poi passati alla fase pratica. Muniti allo studio della storia della di calami, inchiostro, pergamena e La Primavera di Botticelli scrittura beneventana o “litquant’altro hanno cominciato ad tera longobarda”, scrittura esercitarsi nella riproduzione di nazionale dell’Italia meridioqueste “lettere antiche” con pasnale longobarda. sione e accuratezza, ricreando … Le ipotesi sulla sua origine un vero “scriptorium”. Ed i risultati sono varie; verosimilmente sono stati soddisfacenti! la beneventana nacque, Oltre alle attività in laboratorio, a intorno al IX secolo, per una scuola, il percorso si è concluso Pergamene realizzate osmosi tra la cultura scritta dei Longobardi del Sud dagli alunni in scrittura beneventana con la visita alla Biblioteca Sfilata in abiti d’epoca Periodo longobardo Capitolare di Benevento dove sono conservati e la cultura benedettino-cassinese, verificatasi per i continui contatti politici, dinastici, religiosi, più di 40 codici in beneventana tra cui il economici, culturali tra i principi longobardi e gli Breviario-messale Benev. 19, sec. XII; il REDA ZION Dirige abati di Montecassino. Un esempio per tutti: l’a- Messale Egerton Benev. 29, da poco riconsente Sc E d ott.ssa o bate cassinese Desiderio (1027-1087) che con- gnato dalla British Library di Londra. Giovan lastico n a Car D o ce tribuì alla rinascita dell’abbazia, futuro papa con Grazie alla disponibilità di don Mario Iadanza, prof.ss nte referen accio te a Dolo il nome di Vittore III nel 1087, era di nobile fami- responsabile della Biblioteca Arcivescovile di res Pa Gli alu lm ieri nni e i glia beneventana. Caratteristica di tale scrittura Benevento, gli alunni hanno potuto ammirare della S docen ti c u ola Se che fisserà i suoi canoni tra il X e l’XI secolo nei da vicino il Messale Benev. 29, ricco di miniatuconda d r ia i I Gra do centri del principato beneventano, al tempo di re e lettere decorate, vergato in una beneventaPandolfo “Capodiferro” che riunificò tutta la na estremamente curata e calligrafica; don Langobardia Minor, e nello scriptorium cassine- Mario Iadanza ha risposto anche alle tante Buone Vacanze... se degli abati Teobaldo e Desiderio, che fu il curiosità, ad esempio sulla tecnica di scrittuin compagnia centro propulsore da cui di diffuse, è una estre- ra, di rigatura, di preparazione della pergamedi un buon libro! ma calligraficità. La sua storia fu indissolubil- na per la scrittura, suscitando ancor più interesternet! Siamo su In mente legata alle vicende che interessarono la se per questo aspetto della nostra storia locale. Progetto “Primavera longobarda” regione in cui nacque e fu usata, l’Italia meridionale, i cui centri più importanti di elaborazione Prof. ssa Angela Cofrancesco Prof. ssa Rita Sasso nedy.gov.it www.icken @scuola Repubblica KENNEDY NEWS Cittadinanza attiva PAGINA 4 Anno 6 - Numero 3 giugno 2013 21 marzo 2013 Stesso Giorno, Stessa Ora. Le mafie dopo la mafia In occasione della “Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno per tutte le vittime della mafia”, nell’ambito dell’iniziativa “Stesso giorno, stessa ora “, il 21 marzo, in contemporanea a tutti gli alunni delle diverse scuole italiane abbiamo visionato il film-documentario ‘’Le mafie dopo la mafia’’ creato dalla RAI in collaborazione con l’Associazione Polis e LIBERA. Il documentario ha offerto occasioni di riflessione sulla nuova condizione della mafia e di come si è espansa, specialmente negli ultimi anni. Quando si pensa alla mafia solitamente si pensa a criminali con pistole e passamontagna; pochi anni fa poteva anche essere così, ma oggi è cambiato tutto perché essa ha incominciato a sfruttare un tale potenziale di conoscenza finanziaria che potrebbe risanare la crisi mondiale. Tutto ha origine dalla mafia russa che ha avuto inizio col crollo dell’Unione Sovietica. Con l’uscita dei criminali dalle carceri e il fallimento delle privatizzazioni, nel 1993 la mafia ha preso campo nel mercato e ha iniziato la sua opera di espansione per cercare nuovi alleati e acquirenti, che oggi si presentano come normali cittadini, in modo da poter gestire i loro traffici, in maniera del tutto inosservato. Ad iniziare l’espansione in Italia sono state Cosa Nostra e la Camorra, ma a detenere il primato mondiale è la ‘Ndrangheta, che ha esteso i suoi traffici in tutto il mondo, soprattutto in Germania, ricavando soldi per l’economia “pulita’’ e i vari trasferimenti dallo spaccio di cocaina. Nel corso degli anni, la camorra si è rivelata “ all’opinione pubblica, alle Istituzioni come un fenomeno esteso e terribile a livello nazionale e internazionale. Questo ha portato lo Stato, in primo luogo Magistratura e Forze dell’Ordine ad agire in maniera mirata per decapitare i vertici dell’organizzazione criminale e anche per scoprire la rete di affiliati. Un’altra categoria che si sta radicando nel nostro Paese è la “mafia dell’est”. Il primo approdo di queste mafie è stato la Puglia, dividendo con la ‘Ndrangheta, il traffico di cocaina milanese, che è diventato un vero ‘’business”. Inoltre, trovano spazio anche mafie minori come ‘’i guerrieri Balcanici’’ saliti al potere vendendo in modo illecito sigarette e armi di ogni tipo. Come la mafia si va espandendo, così l’impegno per contrastarla diventa sempre più forte: Istituzioni e associazioni hanno promosso tante iniziative positive per promuovere la legalità, tra le tante la confisca di immobili e terreni di boss e riutilizzati per il bene pubblico, come le ‘’Terre di Don Peppe Diana’’. Spesso si dice che dove ci sono italiani c’è la mafia, ma dai dati che sono stati raccolti, l’Italia è la prima nazione nel campo della politica antimafia. Noi ragazzi non possiamo rimanere indifferenti di fronte a testimonianze come il documentario visionato, che dimostra quanto sia potente la mafia. L’Italia deve continuare a neutralizzare l’illegalità, perché come viene detto nel documentario, “dove ci sono gli italiani c’è l’antimafia”. Classe III B SMONTA IL BULLO Uniti contro il bullismo e l'illegalità PAOLO BORSELLINO L'ultimo istante Il giorno 22 marzo 2013, noi dell'istituto "J.F.Kennedy" ci siamo recati al cinema Modernissimo di Telese Terme, per la visione dello spettacolo "Paolo Borsellino- l'ultimo istante" regia di Igor Canto e Cristina Recupito. Lo spettacolo è tratto da materiale di pubblico dominio ed è la storia di un giudice italiano, Paolo Borsellino. Paolo Borsellino nasce a Palermo nel 1940, a ventitré anni dopo aver vinto un concorso, diventa il più giovane magistrato d'Italia. Dopo dieci anni, il suo nome compare su tutti i giornali per i suoi continui scontri con Cosa Nostra. Era una domenica mattina del 1992, quando Paolo Borsellino, che stava andando dalla madre, perde la vita insieme agli uomini della scorta: un'esplosione di 150 kg di tritolo fa saltare in aria le macchine del giudice. La manifestazione teatrale vuole mettere in evidenza un aspetto inedito di Paolo Borsellino: un uomo con le sue paure, le sue incertezze, le sue passioni, i suoi ricordi. Un uomo che ha sacrificato la sua vita per la ricerca della giustizia e della verità, non un " eroe " come i mass media lo hanno ricordato. Ed così che gli attori hanno immaginato un incontro con il famoso magistrato: un esempio che ha cercato sempre di fare giustizia e di fermare l'operato delle mafie. La commedia ci ha fatto riflettere sulle domande più elementari che riguardano il tema della mafia e dell'illegalità: "Che cos'è la mafia e da dove trae il suo potere? "; "Perché è così difficile da sconfiggere? " Certamente non è un'impresa semplice ma con impegno e volontà ognuno di noi può contribuire al cambiamento della nostra società all'insegna della legalità. Crocco Giuseppina Pascale Giovanna Classe III B I ragazz i incon tr l’Arma dei Car ano abinier i Nell'ambito del progetto "Legalità", il giorno 3 aprile nella nostra scuola si è svolto l'incontro ''Cultura e legalità'' con il maresciallo dei carabinieri, Michele Fioraio. L'iniziativa è stata mirata a prevenire il bullismo e le sue varie 'evoluzioni' non solo nella scuola ma anche all'esterno. Sono state trattate molte tematiche, dal bullismo alla contraffazione di cd, dalla violenza all'inquinamento. Abbiamo capito che il bullismo può generare molte altre cose ben più gravi, come lo stalking o la continua illegalità vandalica e che per fronteggiare tali pericoli è necessario che le principali agenzie educative come la scuola, la famiglia, le istituzioni e le associazioni associazioni locali si adoperino per il bene della collettività. Il messaggio principale colto nell'incontro è quello di essere sempre uniti contro il bullo o colui che ne fa le veci, perché dalle piccole azioni illecite possono scaturire cose ben più grandi e gravi . Il concetto di bullo oggi, persona illegale domani, ci è rimasto molto impresso perché anche se nella nostra scuola questo problema sembra non toccarci, abbiamo idea di quello che potrebbe succedere alla società di domani se le persone trattate male dai cosiddetti bulli continuano ad avere paura. Per questo, noi ragazzi speriamo che la legalità, in tutte le sue forme, si diffonda al più presto in modo da contrastare le azioni violente e sconsiderate che caratterizzano la nostra società. Classe III B ” KENNEDY NEWS PAGINA 5 Imparare fuori dall’aula Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 Le visite guidate, i viaggi d’istruzione e le uscite sul territorio sono il momento conclusivo, tanto desiderato da noi ragazzi, di percorsi letterari, storici, scientifici, artistici che vengono progettati e sviluppati nel corso dell’anno. Tra le numerose visite, alle centrali eoliche e idroelettriche di Frosolone e Presenzano, alla Certosa di Padula e così via, alcune hanno suscitato in noi particolare interesse... Roma: Visita al museo del Risorgimento Tra Storia e Cultura Il giorno 8 aprile scorso, noi ragazzi delle terze dell’I. C. “Kennedy”, dopo il tranquillo e divertente viaggio in pullman verso Roma, ci siamo diretti al ‘’Museo del Risorgimento’’, tanto ricco di cultura e storia della nostra Italia. Nel 1878, alla morte di Vittorio Emanuele II, che nel 1861, con la creazione dello stato Italiano aveva assunto il titolo di re d’Italia, il Parlamento decise di edificare a Roma un monumento dedicato al primo sovrano dell’Italia unificata, chiamandolo perciò Vittoriano. Nel monumento, inaugurato nel 1911, avrebbe dovuto collocarsi anche il Museo Centrale del Risorgimento, destinato a raccogliere le testimonianze relative alla trasformazione politica, economica e sociale Castello Aragonese di Baia Destinazione Bacoli La prima gita alla scuola secondaria di I grado, per noi ragazzi delle classi prime! Che emozione! Tra scherzi, musica e chiacchierate... abbiamo intravisto dai finestrini il mare. Eravamo arrivati. Quando siamo entrati nel castello sembrava essere tornati indietro in un’altra epoca! Nelle 45 sale che abbiamo visitato, è stato allestito un museo che raccoglie reperti archeologici: statue, colonne, mosaici con tessere colorate, plastici e quadri che ripercorrono la storia del castello e della popolazione. La storia del castello è molto complessa; è situato dove prima era ubicata la villa di Giulio Cesare, su un’altura a 94 m slm. La struttura di oggi risale agli Aragonesi; nel 1544 fu ristrutturato in seguito a eruzioni vulcaniche che portarono alla nascita del Monte Nuovo (1538). Il castello è stato utilizzato anche come carcere per i militari della prima guerra mondiale, come istituto per orfani di guerra e, dopo la scoperta di alcuni reperti storici romani, è diventato museo. Terminata la suggestiva visita al castello, era prevista quella alla città sommersa di Baia, ma il mare mosso lo ha sconsigliato. Peccato! E’ stata comunque un’esperienza divertente e al tempo stesso importante perché abbiamo imparato tante cose e abbiamo conosciuto luoghi ricchi di storia e di bellezza non lontani da noi. Torrillo Antonella Amato Marika Classe IB dell’Italia nei secoli XVIII, XIX e XX. Queste testimonianze sono costituite da documenti cartacei (lettere, diari, manoscritti di opere), quadri, sculture, disegni, incisioni, stampe, armi che, rievocando fatti e protagonisti di questo importante periodo della storia del nostro paese, formano un grande archivio della memoria del Risorgimento. Lo spazio architettonico del Museo, all’interno del complesso del Vittoriano, reca lungo le pareti, incisi nel marmo, brani di testi significativi dei maggiori testimoni della storia d’Italia, in modo che la stessa struttura diventa parte integrante del museo. Il viaggio, il museo e la visita ai monumenti e ai palazzi più importanti della capitale, sono stati gli ingredienti principali per far diventare una semplice gita, un momento vissuto come occasione di crescita culturale, formativa e sociale. Per noi ragazzi è fondamentale, infatti, fare anche esperienze di questo tipo per accrescere il nostro bagaglio culturale, attraverso forme diverse di apprendimento. Classe III B Il Castello “animato” di Sermoneta Il giorno martedì 23 aprile 2013, noi alunni delle classi II A e II B, abbiamo partecipato alla visita guidata presso il Castello animato di Sermoneta. Questo paesino è uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia, ricco di cultura e di storia, le cui origini si perdono lontano nel tempo. Una volta arrivati a via della Fortezza, siamo stati accolti all’ingresso del castello dalla nostra guida. Ad aspettarci c’era anche un uomo, “l’araldo”, che ci ha spiegato di essere stato un funzionario con l’incarico di catalogare e conservare gli stemmi preesistenti e studiare ed elaborare quelli di nuova attribuzione. Passando per un ponte levatoio, siamo poi arrivati alla Piazza d’Armi. Qui la guida ci ha raccontato la storia della fortezza: le origini dell’attuale castello Caetani risalgono alla famiglia baronale romana degli Annibaldi, ma del castello di Sermoneta originario, eretto nella prima metà del XIII secolo, rimangono solo le imponenti torri. Gli Annibaldi tennero la rocca di Sermoneta per breve tempo, complici le avverse condizioni finanziarie che li costrinsero presto a cedere i loro possedimenti. Fu il papa Bonifacio VIII, della famiglia Caetani, che trattò per l’acquisizione degli ambìti feudi a favore di suo nipote Pietro II, conte di Caserta. I Caetani avviarono subito lavori di ampliamento e di ricostruzione del castello che stravolsero completamente la preesistente struttura: al suo interno furono eretti nuovi edifici e vennero innalzate le mura di cinta. Ad interrompere l’ascesa di casa Caetani intervenne il pontefice Alessandro VI Borgia, il quale nel 1499 scomunicò la famiglia e confiscò ad essa tutti i feudi, affidandoli a sua figlia Lucrezia. La signoria borgiana, però, durò appena quattro anni, finchè papa Giulio II, alla morte di Alessandro VI, revocò la scomunica e reintegrò nel possesso dei loro domini i Caetani. Il castello nel frattempo aveva subito ulteriori modifiche essendo stato utilizzato dai Borgia come fortezza militare. Sempre più interessati a proseguire, grazie all’esaustiva spiegazione, abbiamo visitato la Casa del Cardinale. A dire il vero le stanze erano un po’ spoglie ma ciò è plausibile, visto che la rocca è stata saccheggiata nel 1798 dalle truppe francesi. Tornati alla Piazza d’Armi abbiamo avuto un incontro con il cavaliere e il suo scudiero e abbiamo scoperto che un cavaliere portava in battaglia più di 32 kg di armatura! Abbiamo visitato anche quelle che erano le scuderie del castello e mentre ci venivano date informazioni su come venivano nutrite le bestie e su come si saliva a cavallo con quelle pesanti armature, ci immaginavamo tutto, era come se ci fossero davvero quei cavalli!!! Nell’antica cucina abbiamo trovato ad aspettarci la cuoca! Credeteci o meno ma a quei tempi venivano servite, nelle case nobiliari, più di 20 pietanze a pasto!!! Abbiamo camminato nell’immenso Salone dei Baroni, nelle Camere Pinte e nelle Stanze della Servitù. È stato come tuffarsi in quell’epoca! Alla fine del percorso siamo saliti sul maschio, a 42 m di altezza! E anche se per arrivarci ci sono venute le vertigini, ne è valsa veramente la pena! Questa visita è stata davvero bella e l’idea di vedere dal “vivo” ciò che magari nelle spiegazioni appare noioso, ci ha coinvolti e interessati piacevolmente! Strano pensare che tanti anni fa delle persone vivevano realmente nella rocca, che questo castello abbia visto infuriare numerose guerre, abbia assistito a giochi, duri lavori, cattiverie, amori …Se le mura potessero parlare quante cose avrebbero da raccontare! Classe II B KENNEDY NEWS Anno 6 - Numero 3 Un occhio sul mondo PAGINA 6 Giugno 2013 Giuramento del nuovo Governo tra paura e spari Andreotti simbolo di potere Tramonto di un’era Sparatoria davanti a Palazzo Chigi L’attentatore: “Volevo colpire i politici” Domenica 28 aprile 2013,ore 11:34- Caos, paura e sangue nel cuore di Roma, in una domenica che doveva essere ricordata per la cerimonia di giuramento del nuovo governo di Enrico Letta. Proprio nei minuti in cui al Quirinale giuravano i ministri, un uomo di 49 anni ha invece scatenato una sparatoria aprendo il fuoco di fronte a Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio. L’aggressore è Luigi Preiti, un muratore disoccupato e divorziato, immediatamente fermato sul luogo della sparatoria dopo il ferimento di due carabinieri e una passante. L’attentatore ha riportato lievi ferite alla testa durante la colluttazione con i carabinieri, che ne hanno bloccato il tentativo di fuga. Al momento del fermo, avrebbe chiesto ai carabinieri di allentargli le manette perché troppo strette, poi si è chiuso nel silenzio. L’uomo, che per molti anni ha vissuto a Predosa in provincia di Alessandria, ha da poco perso il lavoro e due anni fa, finito il su o matrimonio con la seconda moglie, è tornato a vivere con gli anziani genitori in Calabria. Uno dei carabinieri, Giuseppe Giangrande, 50 anni, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al collo e le sue condizioni sono serie. Il militare è stato operato. Ha un danno midollare importante. L’altro militare, Francesco Negri, 30 anni,è rimasto ferito a una gamba e le sue condizioni, pur se gravi, sarebbero meno preoccupanti. Una passante in stato di gravidanza risulta essere stata colpita da alcune schegge ed è stata ricoverata con lievi ferite. Il tragico episodio non è l’unico, poiché in questi ultimi mesi sono tanti coloro che, dopo aver perso il lavoro, si suicidano oppure scatenano la loro ira contro chi è ritenuto colpevole della loro situazione. Spero che i politici riflettano che è ora di darsi da fare per evitare che succedano altri casi del genere. Erica Bianco Classe II A Il senatore a vita Giulio Andreotti, l’uomo simbolo della Prima Repubblica, è scomparso il 6 maggio nella sua casa romana a 94 anni. È stato presidente del consiglio sette volte e ha ricoperto 26 mandati ministeriali. Aveva presieduto i suoi primi governi nel 1972, alleato con i liberali. Il terzo era stato quello del 1976, appoggiato dal PCI; e l’ultimo, il settimo, nel 1989, a capo di una alleanza con i socialisti di Craxi. La sua corrente democristiana era piccola ma combattiva e così variegata, per usare un eufemismo, che gli altri la chiamavano, con una punta di razzismo, “le truppe di colore” andreottiane. Stavolta è finita davvero. Andreotti sarà ricordato per sempre da tutti come un grande leader che ha segnato, nel bene e nel male, la nostra storia! Classe II B P R I M A ATTENTATO A BOSTON La maratona diventa tragedia Tutto è cominciato il 15 aprile. Nello Stato di Boston si festeggiava la festa nazionale e in molti avevano deciso di farsi un giro in centro per guardare lo spettacolo della tradizionale maratona, una tra le più antiche manifestazioni sportive. Tutto procedeva tranquillamente quando, poco prima delle 15, un’ora dopo che il primo maratoneta aveva tagliato il traguardo, si sono uditi due potenti esplosioni, poi il fumo si è levato fitto davanti al palco degli arrivi e la gioia della gara si è trasformata in tragedia. Feriti tra i corridori e il pubblico, che si è alzato in preda al terrore ed ha preso a fuggire. Tre morti, tra cui un bambino di 8 anni, e oltre 140 feriti, di cui almeno 19 gravi. Oltre 10 le amputazioni. Le due bombe sono state nascoste in due cestini della spazzatura posti lungo il marciapiede. Si era anche sparsa la notizia del ritrovamento di altri cinque ordigni inesplosi, oltre ad altre tre bombe che fortunatamente non sono scoppiate. Gli attentatori, sospettati di aver provocato il massacro alla maratona di Boston, sarebbero due fratelli di origine cecena, Dzokhar Tasarnaev e Tamerlan Tasarnaev, ucciso dalla polizia. L’altro, ricoverato in ospedale a causa delle ferite riportate, è stato interrogato dalla polizia, fornendo dettagli utili agli inquirenti. Sembra che i due, infatti, non abbiano agito da soli ma con l’aiuto di compagni di college. I due hanno costruito gli ordigni da soli, imparando grazie alle istruzioni pubblicate su Internet da siti vicini ad Al Qaeda. La pista è quella terrorista e islamista. Aurora Di Biase Classe II B D O P O Il dramma tocca anche Apice Il sottufficiale della Guardia Costiera, il trentacinquenne Gianni Iacoviello, originario di Apice, è scomparso nella tragedia navale al Molo di Giano nel porto di Genova. La sua ricerca da quel maledetto giorno non è mai stata mollata, ma il mare ha restituito ai suoi cari il corpo del giovane, l’ultimo delle nove vittime della tragedia. Gianni è stato da tutti descritto come una bella persona, un ragazzo solare, socievole, rispettoso. Non ci sono parole da usare in queste circostanze tristi, ci stringiamo intorno alla famiglia. GRAVE INCIDENTE AL MOLO DI GENOVA Martedì 7 maggio al molo di Genova è accaduto un incidente che ha sconvolto tutta l’Italia. Erano all’incirca le 23. La Jolly Nero, nave mercantile che percorreva in retromarcia i quasi due chilometri del canale, al momento di invertire la marcia e mettersi di prua per uscire dal porto, ha continuato la sua pesante navigazione al contrario alla velocità di 3 nodi, fino a schiantarsi sul molo Giano, demolendo la torre di controllo alta circa 50 m. Lo scontro tra la torre e la nave ha provocato morti, feriti e dispersi, per non parlare dei danni ambientali, come l’inquinamento dell’acqua. Le ricerche dei dispersi sono continuate ininterrottamente con l’aiuto dei sommozzatori e con la partecipazione dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera. Il giorno seguente tutta la città di Genova ha vissuto una giornata di commemorazione e lutto. Durante la settimana sono state svolte manifestazioni e proteste da parte dei lavoratori contro le morti sul lavoro e anche in ricordo dei loro colleghi. Per giorni si è continuato attivamente a rimuovere i resti di una immensa tragedia che i genovesi e gli italiani non potranno mai dimenticare. Classe III A Chronicles KENNEDY NEWS Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 PAGINA 7 Il gesto “eroico” di Pasqualina ArTelesia Film Festival 2013 Concorso Internazionale del Cinema Sociale Evento dedicato alle Scuole e alle Università Cronaca di un giorno speciale A come Amicizia VI Edizione La giuria siamo noi! Il giorno venerdì 12 aprile 2013, al Centro Congressi all'interno delle Terme di Telese, si è tenuto l'ArTelesia Film Festival Scuole e Università a cui siamo stati chiamati a fare da giuria, per selezionare i migliori cortometraggi che saranno premiati ad agosto. Al primo posto della classifica parziale vi sono i cortometraggi "Memorial" della School of Visual arts di New York, regia di Francesco Filippi per la Sezione Scuola Secondaria di II grado e Università, "My name's Simone" della Scuola Media Statale “M. Pluchinotta di Catania” e "Insieme si Può" della Scuola Primaria "G. Leopardi" di Valmadrera (Lc) per le Sezioni Scuola dell'obbligo. Si attende ora il giudizio della Giuria di Benevento sugli altri cortometraggi finalisti per decretare il vincitore di ogni sezione. Dai risultati emersi nelle prime selezioni "il Premio Scuole Sannio è stato attribuito ai corti "Insieme per la legalità" del nostro Istituto "J. F. Kennedy ", "La Divina Commedia…quel che ne resta" dell'Istituto per il Turismo "U. Fragola" di Faicchio, "Mangia sano e vivi meglio" dell'I.C. "A. Mazzarella" di Cerreto Sannita, "Ci siamo noi a difenderti. Smonta il bullo!" dell' I.C. "L. Da Vinci" di Limatola- Dugenta. Alla manifestazione del 12 e 13 aprile hanno partecipato insieme a noi, non solo gli studenti delle Scuole in concorso, ma anche, in veste di giurati, gli alunni di tante scuole della Campania. E' stato molto entusiasmante ed emozionante la partecipazione a tale evento non solo per l'impegno e la responsabilità del nostro ruolo di giuria, ma anche perché lo staff dell'animazione ci ha coinvolto a ballare, cantare e, naturalmente, a votare piacevolmente e attentamente i cortometraggi, vivendo una giornata diversa dagli schemi tradizionali del percorso scolastico. Vorremmo ripetere questa esperienza per l'importanza formativa assunta a livello di socializzazione in quanto abbiamo avuto la possibilità di conoscere alunni di altre scuole, confrontarci per migliorare culturalmente e aprirci anche al mondo del cinema. Classe III B Beh … sinceramente mi mancano le parole per esprimere che fantastica amica ho incontrato qualche tempo fa! La vera frequentazione cominciò dall’Azione Cattolica del paese e poi, dopo tempo, ho avuto la fortuna di conoscerla meglio, diventando una cara amica. Ma il suo gesto altruista mi ha fatto capire meglio chi è... Lascerò raccontarvi la vicenda dalla protagonista, Pasqualina Conte, che saprà riportare l’accaduto con precisione … “Tutto cominciò per caso, una domenica di maggio subito dopo aver partecipato alla Santa Messa officiata dal parroco Don Giuseppe Campagnolo, che mi ha insegnato tante cose. Camminando lentamente lungo la strada che conduce alla mia casa, accanto ai cassonetti dell’immondizia, ho visto una busta da spesa gialla, ma ad una prima occhiata non ci ho fatto troppo caso. In seguito, sono ritornata in dietro per il mio difetto o forse pregio della curiosità, ho preso la busta in mano e, con i battiti del cuore a mille, l’ho aperta. Wow!! Incredibile! 500 € in banconote da 50!! Non è di certo un avvenimento da tutti i giorni. In un primo momento ho pensato di prenderli; ma subito dopo ho pensato di consegnarli al mio parroco, in Chiesa, in attesa che lo sfortunato che aveva perso i soldi, andasse a chiedere informazioni. Così ho fatto. Il parroco è stato felice del mio gesto ed ha aggiunto che se nessuno li avesse reclamati, sarebbero andati in beneficenza ai bambini meno fortunati. Per fortuna, i 500 € appartenevano ad una zia di mio padre che li aveva ritirati per pagare i debiti di lavori svolti in casa. I complimenti che ho ricevuto sono stati tanti, ma il regalo più grande è stato il sentirmi felice per il gesto compiuto e ringrazio il Signore, che a mio parere, è stato l’ispiratore della mia scelta.“ A mio avviso non ci sono persone migliori di lei, anche perché, in questo periodo di crisi estrema, chiunque avrebbe tenuto i soldi senza esitare! Per fortuna a trovarli è stata lei! In fondo, prendendo quei soldi e godendoseli al posto di chi allo stesso tempo se li stava piangendo, non sarebbe stato un gesto né nobile, né sincero. La mia amica è diventata, dopo questo episodio, “l’eroina del paese”! Martina Porto Classe II A La scuola è finita! Ma... Gli alunni della III A riflettono sulla loro esperienza nella Scuola Secondaria di I grado A pochi giorni dalla fine della scuola, noi ragazzi di III A della Scuola Secondaria di I Grado “Kennedy”, mentre ci prepariamo per l’esame, facciamo affiorare alla nostra mente i ricordi tristi e felici del triennio passato in questa scuola, principalmente quelli riguardanti gli ormai lontani “primi giorni di scuola”. Eravamo i più piccoli, i “nuovi arrivati”, ma non del tutto sconosciuti, visto che viviamo in un piccolo paesino. Molti di noi non si conoscevano bene, perché venivamo da scuole di contrade diverse. Con il trascorrere dei mesi abbiamo imparato a conoscerci e a condividere “infinite” ore scolastiche, trascorrendo insieme momenti significativi ed indimenticabili di questo importante periodo della nostra vita. Abbiamo conosciuto non solo nuovi compagni, ma anche nuovi docenti, che ci hanno accompagnato in questo percorso e i collaboratori scolastici, sempre disponibili nei nostri confronti. Il secondo anno è stato bello e meno “faticoso”, perché già avevamo imparato a conoscerci, ad apprezzarci, a “sopportare” i nostri difetti, a collaborare. In quest’ultimo anno, invece, siamo i più grandi, quelli con più esperienza, ma anche quelli che hanno tanta paura nell’affrontare l’esame finale! Ricordiamo la tristezza di quando abbiamo lasciato la scuola primaria ed ora ci sembra di rivivere quella stessa tristezza e nostalgia. Ricordiamo l’ansia, la paura, ma anche la curiosità di conoscere e scoprire la nuova scuola e nuove persone. Ora sembra incredibile che siano passati così in fretta questi indimenticabili e fondamentali tre anni della nostra vita. Siamo al momento finale di questa esperienza scolastica molto importante, non solo dal punto di vista delle conoscenze, ma anche da quello dell’educazione e della maturità. Un ricordo affettuoso avremo sempre per la nostra Dirigente, che ci ha sostenuto in questa avventura! Ora ci aspetta un nuovo percorso, ma non dimenticheremo mai la “nostra” Scuola. Classe III A ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN /Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected] WS E N Y D E KENN A G IN A . . IN P R IM A P FA N Z IA N FA I ’ L L E D E R IM A R IA LA SCUOLA P . .. LEGALITA’e SICUREZZA: due obiettivi del nostro ISTITUTO Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 PREMIO ARTISTICO LETTERARIO "DON PEPPE DIANA- "Terra nostra", x EDIZIONE- 2013 Martedì 7 maggio 2013 insieme ai miei compagni di classe, la dirigente dott.ssa Giovanna Caraccio, la maestra Angela, la prof.ssa Masella, due mamme ci siamo recati a Castel Volturno, presso il centro di formazione del Corpo forestale dello Stato, alla premiazione del concorso "Terra nostra". La maestra , nei giorni precedenti, ci aveva comunicato che un alunno della nostra classe era il vincitore di uno dei premi del concorso. Eravamo tutti emozionati e ci chiedevamo chi di noi poteva essere. All'arrivo ci hanno fatto accomodare in un auditorium.La sala, con poltroncine marrone, era piena di ragazzi e bambini accompagnati da insegnanti e genitori. La cerimonia è iniziata con la premiazione dei disegni e delle poesie fuori concorso, con le menzioni speciali; poi sono passati alle poesie vincitrici e ai disegni, ognuno per la propria categoria. Erano presenti molte autorità civili, militari e religiose e alcuni familiari di don Peppe Diana. Quando, per la sezione disegni, abbiamo sentito dalla presenta- trice pronunciare il nome della nostra scuola, ma soprattutto il mio nome, sono balzata dalla poltrona e mi sono girata verso la mia mamma, perché non sapevo che cosa fare. Il cuore mi batteva a mille all'ora. La mamma mi ha accompagnata al palco e, insieme alla Dirigente e all'insegnante referente del progetto, siamo saliti sul palco per ritirare il premio. Abbiamo ricevuto due attestati di partecipazione: uno per me e uno per la scuola su cui c'era scritto il mio nome e terzo classificato della categoria. Il disegno è stato mostrato su una parete, mentre veniva letta la menzione. E' stato emozionante ricevere questo premio, non solo perché è la prima volta che ho vinto un concorso, ma anche perché il disegno è stato scelto tra 1400 disegni. Un componente della giuria ci ha spiegato che è stato difficile selezionare i lavori; ci sono volute oltre 40 ore di lavoro, ma che per loro è stato bello vedere la partecipazione e l'impegno di tanti ragazzi. Anche la mia famiglia, come pure la nostra Dirigente, mi ha fatto i complimenti per l'ottimo lavoro svolto. E' stata una giornata entusiasmante e piena di sorprese. Sono contenta di aver partecipato e vinto, ma soprattutto per aver portato in alto il nome della scuola primaria "J.Kennedy". Francesca Iuliani classe V capoluogo" Progetto sicurezza: incontro con i VIGILI DEL FUOCO 5 aprile 2013: incontro con i Vigili del Fuoco Oggi, venerdì 5 aprile, nel refettorio della scuola primaria Capoluogonoi alunni abbiamo incontrato i Vigili del Fuoco di Benevento. Ci siamo seduti in ordine di classe e, una volta accomodati, i pompieri si sono presentati: Angelo, Giovanni , un altro Giovanni e Anna. I primi tre si sono definiti "nonni" pompieri perché non sono più in servizio. La prima cosa che ci hanno spiegato è stato come affrontare i pericoli presenti dentro e fuori casa: quello più frequente è l'incendio. Per avere il fuoco occorrono tre elementi: il combustibile, l'aria e la fiamma. Se ne manca uno non si ha la fiamma. Ci è stato spiegato che gli oggetti più pericolosi sono: il televisore, il computer, la cucina a gas. Se si sente odore di gas non dobbiamo usare il telefono, gli elettrodomestici e neanche accendere la luce perché potrebbero innescare un incendio, dobbiamo invece aprire porte e finestre. I vigili ci hanno anche spiegato che non dobbiamo mai mettere più di una spina in una sola presa perché potrebbe scattare una scintilla e provocare un incendio, invece è corretto usare una ciabatta. Quando poi si usa il phon bisogna evitare il contatto con l'acqua perché si rischia di prendere la “PR LON IMAVER G A pagg OBAR . 10D A ” 11 O PROGETT LETTURA DIMENSIONE BIBLIOTECA pag.12 A SCRITTUR CREATIVA pag. 13 CRESCER E FELIX scossa. pag. 14 I pompieri ci hanno spiegato che la loro divisa è gialla e nera perché hanno copiato i colori della natura, infatti il serpente a sonagli è bianco e nero e anche la vespa. Hanno fatto vestire la maestra Angela con la divisa: le hanno messo una cintura, dove ci sono un gancio che serve per arrampicarsi, e il "filo di Arianna", che serve per non perdersi nell'incendio e le hanno fatto indossare il casco per proteggere la testa. Il casco ha due maschere: una per gli incendi piccoli e un'altra per quelli grandi. ESPERIENZE Il loro numero è il 115 e tutti dobbiamo ricordarlo sempre. pag. 16 Infine ci è stata data la possibilità di fare delle domande su tutto quello che abbiamo sentito. Il pompiere Giovanni ci ha raccontato come è nato il corpo dei pompieri, l'altro Giovanni ha cantato e ci ha insegnato il bellissimo Inno dei pompieri. Poi, noi bambini, ci siamo fatti autografare un foglio e loro ci hanno regalato degli adesivi. Infine ci siamo salutati e siamo tornati in aula. Questa esperienza mi è piaciuta perché ho conosciuto da vicino i pompieri e ho appreso tante cose sul loro lavoUN SALUTO ro. Cristian Perfetto Classe 3^ Capoluogo A... pag. 15 KENNEDY NEWS “PRIMAVERA LONGOBARDA”... Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 PAGINA 10 Scuola di Pietraroja I e delle BELLEZZE ARTISTICHE DIC RA e str no le del ta per sco a All i progetti del territorio sannita attraverso ’" e "XV SETTIMANA SCIENTIFICA "PRIMAVERA LONGOBARDA" Ducato Due dei progetti che abbiamo portato avanti nel secondo quadrimestre si sono fusi insieme perchè hanno avuto come base la conoscenza della città di Benevento, dal punto di vista storico con il progetto “Primavera longobarda” e dal punto di vista geografico con quello relativo alla XV Settimana della cultura scientifica e della creatività studentesca con tematica “La città”. Abbiamo ricercato immagini e testi che ci potessero far conoscere da vicino le caratteristiche di una città: territorio, fiumi, palazzi, monumenti, storia ed in particolare Benevento, per noi la città più vicina oltre che nostro capoluogo di provincia. Arriviamo, poi, a ricercare notizie sulla storia della città ed eccoci soffermarci sul periodo in cui Benevento costituiva un luogo Scuola Primaria Cusano Capo O VISITA GUIDATA A BENEVENT sotto il dominio del Longobardi. Internet in questo ci ha aiutato: con la maestra abbiamo navigato e trovato informazioni interessanti riguardanti l’abbigliamento di questo popolo venuto dalla Lapponia, i suoi costumi e tradizioni, la sua religione, le leggende nate intorno alla figura di Teodolinda, regina dei Longobardi, che operò la conversione del suo popolo al cattolicesimo. Abbiamo scoperto anche che i Longobardi, essendo un popolo di guerrieri, scelse come protettore San Michele arcagelo. Anche nella nostra chiesa si trova una statua del Santo. Forse tale devozione deriva dal periodo longobardo, visto che tale popolo ha abitato anche le nostre zone? Un’altra cosa interessante troviamo nel nostro paese: c’è il monte Sant’Angelillo che ricorda il monte Sant’Angelo su cui sorge il Santuario di San Michele arcangelo in Puglia. E’ solo una coincidenza? Lasciamo agli sorici la possibilità di rispondere alle nostre domande. Inoltre presso i Longobardi avveniva la tinteggiatura dei tessuti con metodi naturali. Ad esempio per tingere di rosso un tessuto essi usavano la robbia, pianta spontanea che cresce anche nel nostro paese e con cui i nostri antenati coloravano le famose cappuccelle, coperte sottili di lana con cui avvolgevano i bambini quando avevano il morbillo. Secondo noi anche questo fatto potrebbe derivare dalla presenza nel nostro territorio dei Longobardi. Dopo ricerche e studio arriviamo al momento finale: sulla canzone di Giorgio Gaber “Com’è bella la città” mostreremo una città con i suoi palazzi, i suoi negozi, le sue strade percorse dalle automobili. Al suono di tamburi, invece, porteremo in scena Oggi, 9 aprile 2013, insieme alle classi 3^ e 5^ ci siamo recati a Benevento per la visita guidata alla biblioteca provinciale , alla chiesa S. Sofia a al museo attiguo, a conclusione del Progetto Biblioteca. Come prima tappa siamo andati alla grande e bella Biblioteca Provinciale. Abbiamo appreso che il termine "biblioteca" deriva dal greco "biblios" che significa "luogo in cui si custodiscono i libri". La Biblioteca Provinciale apparteneva alla famiglia del marchese Ferragnoli. Dopo la visita alla biblioteca ci siamo recati nella chiesa longobarda di S. Sofia. La chiesa è un antico edificio religioso, testimonianza dell'architettura longobarda nella Longobardia Minor, e sorge nella piazza Giacomo Matteotti. Fondata dal duca Arechi II intorno al 760 d.C. , fu costruita sul modello della chiesa palatina (Liumandro….) di Pisa. Lo stabile subì molti danni nei terremoti del 1688 e del 1702: a causa del primo crollarono le aggiunte medievali e la cupola primitiva. alcuni frammenti della vita dei Longobardi nel Ducato di Benevento: la nomina del duca Arechi II, il suo matrimonio con Adelperga, figlia del re Desiderio, il giuramento di fedeltà dello stesso duca al re longobardo. Abbiamo ricostruito l’abbigliamento essenziale in uso presso questo popolo che fa parte delle nostre radici storiche e lo mostreremo in un corteo all’interno della performance in cui compariranno Gli alunni durante le prove del progetto Primavera longobarda tamburini, cortigiane, soldati, popolani e regnanti. Dai documenti trovati su Internet e la rievocazione storica effettuata a Benevento lo scorso anno abbiamo ricavato i dialoghi della nostra drammatizzazione ma non è mancata la fantasia e l’immaginazione di quanto poteva accadere in quell’epoca storica nel realizzare il copione. Il percorso dei due progetti è stato davvero interessante perchè ci ha portato a scoprire una parte delle nostre radici e alcune bellezze artistiche del territorio sannita, territorio di cui siamo orgogliosi di far parte. Gli alunni di IV-V di Pieraroja Plesso Civitella Licinio Gli alunni scoprono la cucina longobarda Nell'ambito del progetto Primavera Longobarda, abbiamo avuto modo di scoprire la storia dei Longobardi che per circa cinquecento anni dominarono nell'Italia meridionale (Langobardia Minor), fondando il Ducato di Benevento che, con questo popolo, raggiunse il massimo splendore culturale, spirituale, politico e commerciale. In particolare, siamo andati alla ricerca di notizie riguardanti le loro abitudini alimentari che ci hanno fatto capire che i Longobardi erano amanti della buona cucina. Con essi si verificò un grande cambiamento, ossia l'abitudine di usare le forchette a tavola e di mangiare non più sdraiati sui divani ma seduti. I Longobardi erano abili cacciatori ed allevatori di maiali. Essi, essendo nomadi, avevano bisogno di alimenti molto energetici e al tempo stesso facili da conservare e trasportare. Ecco perché avevano imparato a conservare in budello e sotto sugna le carni sminuzzate di questo animale. Se i prosciutti necessitavano di una lunga stagionatura, salsicce e salami invece, potevano essere consumati dopo pochi giorni dalla lavoDall'anno 2011 la chiesa è razione e allo stesso tempo per mesi. stata dichiarata Patrimonio Essi consumavano anche molti cereali per preparare zuppe d'orzo o di farro. dell'Umanità dall' UNESCO. Mangiavano inoltre: pesci d'acqua dolce, erbe selvatiche, formaggi freschi e stagioIl museo del Sannio, istinati, pane spesso di segale, legumi, castagne, mele e pere, frutti di bosco, miele e tuito nel 1873 dal Consiglio aceto anche balsamico. Provinciale di Benevento, Il condimento avveniva con lardo e strutto, venne sistemato da Almerio più raramente con olio e burro. Meomartini nella trecenteA tavola portavano birra e vino. sca Rocca dei Retti Come digestivo dei ricchi signori venivano Pontefici. serviti acquavite e vini speziati. Durante la visita, la guida Tante sono le pietanze longobarde di cui ci ha mostrato i vasi di bronsiamo venuti a conoscenza come la faraozo e d'argento, le statue romane, le monete e i monili longobardi, la ricostruzio- na all’argilla (nella foto a lato), alcune per ne di un guerriero sannita. noi nuove, perché sono rimaste nella tradiQuesta visita è stata molto suggestiva, interessante e istruttiva perché ci ha zione culinaria del nord Italia, altre invece che mangiamo spesso. arricchiti di informazioni sulla cultura longobarda. Classi IV e V di Civitella Licinio Classe IV Capoluogo KENNEDY NEWS PAGINA 11 ...progetto in continuità Scuola dell’Infanzia “Antonio e Carlo Tammaro” “GLI UOMINI DALLE LUNGHE LANCE” Il progetto Primevera Longobarda al quale il nostro Istituto Comprensivo ha aderito con i tre ordini di scuola,ha visto l'impegno concreto dei bambini della scuola dell'infanzia "Antonio e Carlo Tammaro",ritenendo opportuno avvicinarli alla conoscenza storica longobarda sannita.Attraverso letture,conversazioni,libri e visioni di immagini, abbiamo presentato ai bambini questo popolo di guerrieri,allevatori e bravi artigiani nel modellare lamine d'oro e creare manufatti con pietre preziose. Con l'uso di pasta di sale ,cartoncini ed altro materiale hanno cercato di riprodurre oggetti del loro quotidiano.come le famose lance dal quale forse deriva il loro nome "uomini dalle lunghe lance",le croci funerarie ,"il famoso tesoretto,"un vaso di coccio nel cui interno venivano conservate monete.I bambini hanno poi creato piatti, ciotole, fibule con pasta di sale preparata La colomba di Alboino Una leggenda narra che Alboino, il primo Re longobardo di Pavia, dopo aver conquistato la città, ordinò che tutti i suoi abitanti fossero uccisi e che la città fosse distrutta. A far cambiare idea ad Alboino ci pensò per prima il suo cavallo che si fermò appena sorpassato le mura della città e, in seguito, una giovane e bellissima fanciulla, forse figlia di un fornaio, che si presentò davanti a lui con un dolce a forma di colomba per implorare pace e clemenza. Il re si commosse e, deposti i suoi propositi di morte, risparmiò la città e ne fece la capitale del suo regno. Oggi la colomba è rimasto il simbolo della pace e della tradizione pasquale. Ecco gli ingredienti per prepararla: 500 g di faina 160 g di strutto o burro 130 g di zucchero 50 g di lievito naturale 5 g di sale 3 uova 150 g di canditi misti mandorle dolci Il Panesillo Il Panesillo di Ponte è un dolce di origini antiche. Stando alle notizie attinte dai manoscritti conservati nella Chiesa di Sant'Anastasia dall'Arciprete di Ponte, Don Vittorio Morone ( deceduto nel 1996), la preparazione di questo dolce risale all'arrivo dei Longobardi nel Sannio (VI sec.). Il nome PANESILLO deriva da "PANIS ILLE" quel pane dall'impasto particolarmente soffice ed appena guarnito che era riservato solitamente alle occasioni speciali, quali il Natale. Si prepara con uova, zucchero, farina di grano tenero, latte, lievito naturale, succo d'arancia, cioccolato per la copertura. Gli alunni della scuola primaria di Civitella Licinio Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 da loro che hanno poi impastato formando tanti panetti che hanno poi modellato con le mani creando appunto questi oggetti che una volta asciugati sono stati pitturati miscelando i colori per renderli simili a quelli del periodo longobardo. Il lavoro organizzato in attività di laboratorio, grafico,pittorico e manuale ha favorito la socializzazione,lo scambio di idee stimolando la fantasia e la curiosità dei bambini. A conclusione di questo percorso, noi insegnanti abbiamo potuto rilevare quanto interesse ed entusiasmo è emerso da questa conoscenza storica cosi' lontana, ma tanto vicina grazie alle tante attività proposte.La curiosità ha spinto alcuni bambini ad aggiornarsi ancora di piu' per poi socializzare le notizie con insegnanti e compagni. Tutti i lavori prodotti dai bambini dei vari plessi sono stati documentati con foto e saranno esposti dal 28 maggio 2013 al 31 maggio 2013 presso la scuola primaria di Capoluogo, dove è stata allestita una mostra finale. Le docenti Plesso San Felice A scuola con i fiori Nell'ambito del progetto "Primavera Longobarda", gli alunni e i docenti della Scuola Primaria di San Felice, in collaborazione con il Dirigente Scolastico dott.ssa Giovanna Caraccio, partecipano all'Infiorata in occasione del Corpus Domini, il 2 giugno a Cusano Mutri. Quest'anno il "quadro" floreale raffigura Santa Teodolinda, venerata come beata, anche se il suo culto non è stato mai confermato ufficialmente dalla Chiesa. Teodolinda era la figlia del re di Baviera Garibaldo e sposò nel 589 il re longobardo Autari. Rimasta subito vedova, sposò due anni dopo il duca di Torino, Agilulfo, al quale trasmise il titolo regio. Si prodigò, con la collaborazione del papa San Gregorio Magno, nella conversione al cristianesimo del popolo longobardo. I Longobardi si stabilirono anche nella nostra provincia e la elessero capitale del Ducato. Per il Sannio, il periodo governato dai Longobardi fu di eccezionale splendore culturale, spirituale, Gli alunni disegnano il “quadro” con la politico e commerciale. figura di Santa Teodolinda Benevento, soprattutto dopo la conversione al cristianesimo dei Longobardi, divenne centro di produzione. Noi alunni, grazie alle tecniche apprese nel corso degli anni e la guida delle nostre insegnanti e di qualche genitore, partecipiamo anche quest'anno all'evento artistico e religioso divenuto ormai tradizione per il nostro paese. Con i fiori, i semi e le erbe si realizzano quadri raffiguranti immagini sacre, riproduzioni di quadri d'autore e quant'altro suggerito dalla fantasia degli ideatori. Ogni quadro evidenzia la meraviglia del Creato e contempla, medita e festeggia la solennità del Corpus Domini. La dedizione, la passione e la maestria con cui uomini, donne, anziani e bambini s'impegnano, per giorni e giorni e per una notte intera, consentono di realizzare delicatissime opere d'arte che "sbocciano" solo per alcune ore e che rendono strade, piazze e vicoli del centro storico ravvivarsi di colori e l'aria satura di profumi. Gli alunni di classe IV plesso di San Felice KENNEDY NEWS PAGINA 12 PROGETTO LETTURA Il progetto biblioteca, già avviato nel precedente anno scolastico, ha voluto quest'anno trovare una dimensione più ampia; la biblioteca, deve trasformarsi in un forum di esperienze, confronti, ricerca, conoscenza, al fine di suscitare piacere, curiosità e amore per la lettura. In un'era altamente tecnologica i mezzi multimediali ed informatici, le attività sportive, le attività ricreative, pur presentando validi strumenti di conoscenza e formazione, spesso lasciano poco "spazio" e "tempo" alla lettura del libro che, insieme alle altre forme espressive, concorrere allo sviluppo della personalità dell'alunno, all'educazione della persona nella sua globalità, nella totalità delle sue dimensioni. Del sapere, del saper fare, del saper essere. La biblioteca nei confronti della scuola non deve limitarsi a soddisfare le esigenze di ricerca e lettura ma, la lettura deve rappresentare un bisogno, un piacere, una libera scelta, non dimenticando mai che "in ogni scritto" si scopre sempre qualcosa di prodigioso, di unico che deve coinvolgere emotivamente il piccolo lettore. Qualora la lettura non incontrasse il favore del fanciullo provocherebbe inevita- Gli alunni in visita nella biblioteca provinciale Chiudo gli occhi… libero la fantasia (ovvero: mi improvviso narratore) SCONTRI FANTASTICI C' era una volta una principessa di nome Elisa. Un giorno, mentre Elisa stava passeggiando,fu rapita,e nessuno sapeva da chi. Passato qualche giorno, un bel giovane, di nomeGiacomo, venne a conoscenza della notizia e decise di salvare la principessa. Allora andò dalla fata della Luce per chiederle consiglio ed ella gli disse: " Non so come raggiungerla ma so chi ha rapito la principessa". "Chi è?" Chiese Giacomo. "E' la strega della Luna! Senti, prendi questa spada, le ali, un po' di poteri magici e, questo dovrai usarlo con molta attenzione, è un ipercubo, qualunque cosa colpisce lo trasporta in uno spazio tridimensionale, e anche questa mappa, ti porterà alla fine della foresta." Così Giacomo arrivò all' inizio della foresta ed incominciò ad attraversarla. Nella foresta trovò un mucchio di piante spinose che bloccavano il passaggio, allora Giacomo prese la spada le tagliò e proseguì nel cammino. Successivamente trovò un grosso muro nella foresta e non sapeva come proseguire, ma usò le ali e scavalcò il muro. Giunto alla fine della foresta si mise a cercare la strega, ma non la trovò. Allora si sedette su una roccia a pensare e, all' improvviso, la roccia si abbassò e si aprì un passaggio segreto che portava sotto terra. Una volta sotto terra vide un gigantesco castello senza la porta. Giacomo si mise a toccare su tutte le mura del castello finche un passaggio segreto si aprì e apparve una porta, così Giacomo potè passare. Nella seconda stanza c' era un grandissimo Trol! Allora Giacomo usò i poteri magici per immobilizzarlo e proseguì. Nella seconda stanza trovò una biblioteca, non c' era neanche una bilmente la noia, l'indifferenza, la delusione e il malumore. A conclusione del progetto "Risvegliamo i libri che dormono " la dirigente scolastica ha dato agli alunni coinvolti l' opportunità di vivere un momento significativo ed un' esperienza altamente formativa con la visita alla biblioteca provinciale per concretizzare le conoscenze apprese durante il perLa janara poteva entrare nelle case facendosi corso progettuale. vento e passando sotto le finestre. Classe IV Primaria Capoluogo Una delle credenze più inquietanti e antiche, diffusa nella credenza popolare napoletana, soprattutto in quella contadina, oltreché diffusissima anche ai nostri giorni, è quella delle famose Janare. La parola è antica e proviene da Dianara, cioè sacerdotessa di Diana. L'etimologia proposta per il termine popolare metteva invece in connessione il suo nome con il latino ianua = porta, in quanto essa è insidiatrice delle porte per introdursi nelle case. La Janara, nell'immaginario popolare delle genti dei borghi, è una specie di strega, completamente nuda e vecchia che, se scoperta, aggrediva e addirittura sbranava le sue vittime. Usciva di notte per entrare nelle stalle a rubare asini o cavalli (o altri animali), riportandoli, all'alba, sfiancati e sudati. Aveva l'abitudine di praticare delle treccine inverosimili alla criniera del cavallo che aveva preso, lasciando così un segno della sue presenza. Tante volte le bestie non sopportavano lo sforzo immane a cui erano sottoposte, e morivano di fatica. Contrariamente a tutte le altre streghe, la janara era solitaria e tante volte anche nella vita personale di tutti i giorni aveva un carattere aggressivo e acido. Dicembre 2012 "I libri sono ali, insegnano a volare…" Dimensione BIBLIOTECA In biblioteca per conoscere la “ janara” Anno 6 - Numero 1 Secondo una credenza antica, se una famiglia sospettava di essere visitata di notte da una janara poteva scoprirla apostrofandola durante la notte con la frase magica: "Janà vie' pe' sale" (ossia "Janara vieni per il sale") Al mattino, irresistibilmente, la donna che di notte era la janara si sarebbe presentata per chiedere il sale. Un'altra possibilità per scoprire una janara è quella di mettere una scopa dietro la porta della Chiesa durante la Messa della notte di Natale. Al termine della funzione, mentre tutti potevano liberamente tornarsene a casa, la janara restava intrappolata a contare i fili della scopa. Anche nelle case, per difendersi dalle visite notturne delle janare, si poteva mettere dietro alle finestre e alle porte una scopa in modo che la janara, impegnata a contare i fili per tutta la notte, non avesse il tempo di entrare e con la scomparsa della luna scompariva anche il pericolo e doveva quindi tornarsene a casa. Un'altra cosa che poteva fermare la janara nell'entrare nella casa di qualcuno era mettere una stola da prete, benedetta, dietro la porta. Per poterla acciuffare, bisognava immergersi completamente in una botte piena d'acqua per poi afferrarla per i capelli (il suo punto debole) accendendo la luce: la janara scoperta era obbligata a lasciare in pace quella casa. La janara, prima di morire doveva sopportare una porta, allora prese un libro e improvvisamente si spostarono tutti gli scaffali e Giacomo potè continuare a camminare. Nel terzo corridoio c' era un mucchio di rocce, quando Giacomo provò a spostarle si trasformarono in un Golem! Ma Giacomo vide una porta sul soffitto e ci entrò. Nel successivo corridoio c'era la strega! E c'era anche la principessa che era richiusa in una gabbia. La strega ripeteva sempre: " Mi prenderò la tua bellezza con questa formula che devo perfezionare!" Allora Giacomo uscì allo scoperto, prese la spada per ucciderla, ma lei la evitò, prese le ali per evitare i suoi attacchi e il potere magico per bloccarli, ma la strega recitò una formula magica: "Abracadabra!" E Giacomo fu subito legato come un salame al soffitto. Pensò di non avere speranze ma si ricordò dell' ipercu- bo, lo lanciò contro la strega e lei finalmente morì. Giacomo tagliò la corda con la spada, liberò Elisa che chiese in sposa. Il giorno dopo i due si sposarono e vissero felici e contenti. Cristian Perfetto Classe 3^ "Capoluogo" lunga e dolorosa agonia: la sofferenza durava fino a che non avesse trovato una persona disposta ad accettare l'eredità della sua arte. La janara Erbanina e il cavaliere spagnolo Correva l'anno del Signore '500. Il castello e il feudo di Gioia Sannitica appartenevano, in quel tempo, ad un prode cavaliere spagnolo di nome Ugo di Villalumo. Questi aveva ricevuto il Castello da Carlo V per ricompensa del suo valore dimostrato nella battaglia di Pavia. Il cavaliere spagnolo s'innamorò presto di una bellissima fanciulla di Gioia di nome Erbanina. La fanciulla, che in realtà era una terribile janara, preparava filtri e pozioni magiche e di notte volava per il feudo ungendosi di grasso di cadavere ed entrando così in ogni casa e in ogni luogo. Ben presto il cavaliere s'insospettì, anche dietro il mormorio popolare, e cercando conferma di quanto il popolo diceva sorprese la janara mentre si ungeva di grasso. Allora il nobiluomo invocò subito San Michele e questi fece precipitare la janara Erbanina dalla torre del castello. Il suo ululato si sentì per tutto il feudo per oltre un mese per poi scomparire per sempre. Gli alunni di Cusano Capoluogo Anno 6 - Numero 3 SCRITTURA CREATIVA Giugno 2013 Dedicato alla mia mamma Cara mammina ti voglio dire una cosa : tu sei sempre nel mio cuore , sei una rosa che profuma d'amore. Tu sei un raggio di sole che cura ogni dolore ; sei il gioiello della famiglia che risplende di ogni meraviglia . Mamma, con un abbraccio e un bacione, tu mi trasmetti tutto il tuo calore. Tu per me sei una donna molto speciale e, almeno in questo giorno, Il cuore puntaspilli: lavoretto realizti voglio coccolare: zato per la festa della mamma 2013 chiedimi ciò che più ti sta a cuore e io ce la metterò tutta per ricambiare il tuo amore. Intanto una cosa te la voglio dire, fermati un attimo e stammi a sentire: "Sei la mamma migliore che ci sia, nessun' altra è come te: tu sei la mamma giusta per me!" Classe terza "Capoluogo" Cara mamma LA MIA MAMMA Mamma Adorata, dolce come il Miele Mamma ti voglio un mondo di bene Angelo custode che mi accompagna. Mamma Amorosa e comprensiva come Me Meritevole e buona come un Angelo del paradiso. Mamma sei un gran tesoro più prezioso dell’oro. Sei la mia amica cara, al mondo tanto rara. Quando mi stringi al petto per te provo tanto affetto. Al mondo non ce n’è di mamme come te. Nel giorno della tua festa un bel regalo ti aspetta. E’ il mio augurio per te che sei unica per me. Classe terza Pietraroja Cara mammina, sei così dolce e così carina, sei la mamma più amorevole del mondo, ti darei un abbraccio ogni secondo. Hai uno sguardo dolce e solare, anche se ti faccio arrabbiare. Hai un bacio per me sempre pronto ed io un sorriso sempre giocondo. Cara mammina, il tuo caro Salvatore ti vuole bene a tutte le ore. Salvatore Florio classe IV San Felice Per te mamma KENNEDY NEWS PAGINA 13 La mia mamma fantastica La mia mamma è dolce, gentile, amichevole e bella: ha gli occhi rotondi e verdi, il naso dritto, la bocca sottile e i capelli corti. Indossa sempre i pantaloni lunghi. Mi perdona tutti i disastri che faccio e mi difende dalle sgridate di papà. La mia mamma mi insegna a cucinare, a cucire, a fare i servizi di casa, a rispettare le altre persone. Spesso mi accompagna a fare una passeggiata. Mi consola quando sono triste. Per me lei è la mamma più brava del mondo, anzi dell' universo. Anastasia Petrillo Classe terza "Capoluogo" COM' E' BELLA LA PRIMAVERA Com'è bella la primavera, questa stagione è una gioia vera. Le rondinelle tornano dalla migrazione e noi le accogliamo con grande calore. Le api ronzano intorno ai fiori, attratte dai loro sgargianti colori. Gli animaletti si rotolano nei prati gioiosi, inalando il profumo dei fiori odorosi. I monotoni bruchi si ancorano ai fiori e si trasformano in farfalle dai mille colori. Gli uccelli svolazzano nel cielo infinito per poi tornare felici ai nidi. Temporali e raggi di sole Formano nel cielo un incantevole arcobaleno. Le lucciolette danzano intorno alle vispe caprette coprendole tutte di tante lucette. I fiori odorosi aprono gli occhietti richiamando gli insetti, ancora sdraiati nei loro letti. L'annoiata lucertola si sdraia al sole accogliendo sulla pelle il suo tepore. Le formichina laboriosa già pensa alle provviste: di sicuro in inverno non sarà mai triste! La dolce stagione finalmente è arrivata: mettiamoci al sole e facciamo esplodere nel cuore infinite emozioni! Mirco Giaccio, Cristian Perfetto, Luca Candiello Classe terza Capoluogo Mamma Mammina sei un fiore Nel cielo non ho visto mai una stella i teneri rondinini. che sboccia nel mio cuore, Che bella, che di te sia più bella. L'arcobaleno dai sette colori profumi la mia vita Al mondo non c'è persona la primavera! danza sui fiori come una margherita che di te sia più buona. Che bella la primavera, e gli animali, felici, colorata e delicata Sei un gran tesoro nel bel tempo adesso si spera! corrono sul prato come una marmellata. più prezioso dell'oro. Gli uccelli cantano invitando i bambini Mamma Se fossi un uccello sugli alberi rinverditi, in un mondo fatato. tu sei la mia stella ti donerei il canto più bello. le api si posano sui fiori I coniglietti bianchi che rende la mia vita bella, Se fossi una stella del firmamento dagli stupendi colori. si confondono tranquilla e serena ti darei la luce in ogni momento. Le rane nello stagno con le margheritine stretta a te con una catena Poiché sono una bambina fanno cra cra e rincorrono allegri d'amore e di affetto ti voglio stare sempre vicina, e le anatre nell'acqua le laboriose formichine. che fa ogni giorno perfetto. per dimostrarti il mio amore fanno qua qua. Grazie primavera, Mamma che è racchiuso nel mio cuore. Che belli i nuovi fiori GLI ANIMALI dolce stagione, ti voglio bene! Benedetta Di Biase che diffondo intorno che porti a tutti IN PRIMAVERA Gli alunni di classe terza classe IV San Felice deliziosi odori allegria e calore! Plesso di San Felice Le rondinelle svolazzano e rallegrano il prato IO AMO Intorno al proprio nido, di mille colori. Anastasia Petrillo, LA PRIMAVERA si spegne il camino Le rondini tornano Marisa Petrillo e spunta un fiorellino. Le rondini svariano cercando i nidi, Classe 3^ "Capoluogo" sbocciano fiori di mille colori sopra prati vellutati e fioriti, dove far nascere che attirano tanti insetti golosi sbocciano le primule, le viole con i loro odori appetitosi. e anche i fiordalisi. CIRO il piccolo Un'esplosione di verde Le api succhiano il nettare Da un uovo giallino nasconde il serpente dai profumati fiori nacque Ciro il Piccolino. vestito di un colore nuovo, splendente. e si ubriacano dei loro colori. Con le sorelle lui giocava Il vermiciattolo mangia e mangia, Gli uccelli sorvolano i prati e in giro curiosava. compie la metamorfosi sempre più verdi Imparare non voleva e si sveglia farfalla. e sembrano tante e il sole lui prendeva. Il letargo è finito: stelle cadenti. A caccia se ne andava scoiattoli, marmotte e ricci Immersi nel sole e le prede lui mangiava. escono dalla loro prigione siam tutti gioiosi: Faceva il coraggioso e festeggiano evviva la primavera con il verme vischioso. la nuova stagione. con tutti i suoi odori! Scappava a piè veloce Esplodono i fiordalisi insieme ai narcisi alla vista di un animale feroce. rendendo tutti più allegri e felici. Danilo Di Muzio, Una tempesta lontano lo portò Giuseppe Civitillo, Michael Di Muzio, Giuseppe Cassella, ma nell’ottanta si svegliò. Nicola Vitelli Mastrillo Pasquale Gli alunni di I-II di Pietraroja Classe terza Capoluogo Classe terza Capoluogo KENNEDY NEWS PAGINA 14 “CRESCERE FELIX” Anno 6- Numero 3 Giugno 2013 ENTARE"… con "IL BENESSERE ALIM ERALI nella scuola VITAMINE E SALI MIN lla Licinio dell’Infanzia di Civite Negli ultimi decenni, si è registrato un crescente interesse a livello mondiale, per il tema della salute, concepita come diritto e dovere che chiama in causa l'intera collettività. A tal proposito, la scuola dell'infanzia, vuole educare i bambini ad una corretta educazione alimentare, indispensabile sin dall'età infantile, per la qualità della vita adulta. Compito della scuola è quello di accompagnare i bambini nella conquista di un atteggiamento consapevole, positivo verso il cibo e gli alimenti, che consenta loro di capire e trovare il proprio benessere a tavola. Coinvolgimento, emozione ed entusiasmo ha suscitato tra bambini e insegnanti la partecipazione al progetto "CRESCERE FELIX", che ha avuto come tema "VITAMI- NE E SALI MINERALI", ed ha costituito una significativa occasione di crescita e di partecipazione di tutto il contesto socio-educativo, impegnato a promuovere il benessere di ciascun bambino mediante esperienze ed iniziative condivise. Attraverso strategie e proposte didattiche, abbiamo educato ciascun bambino alla consapevolezza che il nostro corpo, ha bisogno di principi nutritivi per favorire una sana crescita e difenderci dalle malattie. Abbiamo impostato il progetto in maniera ludica, coinvolgendo tutti i bambini in attività in cui frutta e verdura, vitamine e proteine, latte e formaggi, carboidrati e zuccheri, sono stati stimolo di lavoro, per realizzare un laboratorio di educazione alimentare. Ad ulteriore supporto abbiamo guidato ciascun bambino alla realizzazione di schede operative, trattate con tecniche varie che rilegate , risulteranno elaborati finali. Le conversazioni in piccolo e grande gruppo, i giochi linguistici come la costruzione di RIMEDI NATURALI PER CRESCERE… FELIX ! Il mondo naturale è ricco di erbe e di piante che l'uomo, da sempre, ha usato per curare malesseri e dolori. La natura ci offre la possibilità di ricavare bevande che non solo sono naturali ma anche buone, profumate e sane. Tante bevande salutari possono nascere dall'infusione di piante, fiori, frutti. Rosa canina I fiori della rosa canina sono formati da cinque petali dal colore delicato. In autunno la pianta produce dei frutti rossi di forma ovale . Proprio dai frutti seccati si ottiene un infuso ricco di vitamina C. L'infuso, bevuto freddo è dissetante, bevuto caldo è un ottimo rimedio per il raffreddore. Biancospino Il biancospino è la pianta del benessere del cuore. Calma l'ansia e il nervosismo. Della pianta si utilizzano i fiori e la preparazione più semplice e utilizzata è l'infuso che si può bere più volte nel corso della giornata. rime, assonanze, filastrocche e indovinelli, sono risultati funzionali per l'arricchimento linguistico. In sezione abbiamo effettuato "esperimenti scientifici", per osservare la trasformazione della frutta in: spremuta, macedonia, spiedini, marmellate, sollecitando in ciascun bambino competenze sensoriali, curiosità e fantasia. L'esperienza della semina del grano, inserita in questo contesto, ha permesso ai bambini di sperimentare da vicino nuove emozioni legate al meraviglioso mondo della natura: attesa, sorpresa, nascita e crescita di un seme. I bambini hanno trovato l'esperienza stimolante e interessante. Ogni fase dell'itinerario didattico è stata ripresa da scatti fotografici che ,utilizzeremo come documentazione da far rivivere a ciascuno come momento magico. Grande stupore ha suscitato l'uscita didattica presso l'Azienda Agrituristica "TORRE VECCHIA DI MARAFI", proposta per educare alla conoscenza ed alla curiosità dell'ambiente che ci circonda, stimolando lo spirito di osservazione e l'emozione del contatto diretto con la natura e gli animali. Ciascun bambino così, si abitua a conoscere i ritmi della natura, i processi di trasformazione degli alimenti e viene a contatto con le catene di distribuzione. Speriamo che questo tipo di interesse per la scuola continui nel tempo e con le stesse caratteristiche, affinché accompagni i bambini e i ragazzi nella conquista di un atteggiamento consapevole, positivo verso il cibo e gli alimenti, che consenta loro di capire, di scegliere, di trovare la propria strada e il proprio benessere a tavola.Non meno importante è stato il progetto "Primavera Longobarda" sviluppato in quest'ultimo bimestre.I bambini, attraverso la lettura di storie, racconti, visione di immagini, attività manipolative, grafiche e pittoriche hanno scoperto usi costumi e tradizioni del popolo longobardo. Tutti i lavori realizzati dai bambini relativi a tutti i progetti sviluppati, verranno esposti in una mostra e tutte le famiglie saranno invitate a visionarli. Le Docenti Alessandrelli e Mendillo A scuola un pieno di vitamine con la nostra marmellata Quest' anno il progetto "Crescere Felix" ci ha permesso di approfondire la tematica dei nutrienti e in particolare, noi alunni della scuola primaria di Civitella Licinio abbiamo avuto modo di scoprire l' importanza dei micronutrienti come vitamine e sali minerali che regolano e assicurano la buona funzionalità del nostro organismo. Frutta, verdura e ortaggi ne sono ricchi per cui sono indispensabili per una corretta alimentazione in quanto contribuiscono al benessere psicofisico dell'individuo. La cosa più curiosa è stata scoprire che in base al proprio colore, frutta e verdura svolgono azioni diverse e hanno molteplici virtù preventive e curative. Abbiamo realizzato un arcobaleno della salute con tutti i colori di frutta e verdura scoprendo che per esempio una bella insalata con tante verdure o una buona macedonia di frutta mista non è solo un piacere degli occhi, con tutti quegli stupendi colori, ma anche un toccasana per la salute del corpo e della mente. Nell'approfondire le nostre conoscenze sulla frutta, l'attività che maggiormente ci ha coinvolto è stata la realizzazione della marmellata a scuola. E' stata un'esperienza unica, abbiamo preparato due tipi di marmellate, alle fragole e alle castagne, tutte con ingredienti naturali senza utilizzare nessun tipo di conservante o colorante. Qui di seguito, riportiamo tutte le fasi di lavorazione utili a preparare una gustosa marmellata di castagne che è molto nota nel nostro paese in quanto le castagne sono un prodotto tipico civitellese. Gli alunni di V di Civitella Licinio Tiglio Nell'alimentazione , le foglie giovani di tiglio hanno un aroma fresco e delicato tale da poter essere aggiunte a insalate estive, con la lattuga e la menta. Il tiglio è noto e usato in molti paesi europei come nella nostra nazione la camomilla. Il suo infuso concilia il riposo e il rilassamento. I fiori del tiglio erano usati nella medicina popolare per migliorare la circolazione sanguigna. L'arancia L'arancia è un frutto succoso, dissetante e digestivo ed è ricco di vitamina C. L'infuso si fa con le scorze. E? un po' aspro e addolcito col miele è buonissimo sia caldo che freddo. L'infuso freddo è ideale dopo una partita, una corsa o un pomeriggio di giochi perchè disseta e restituisce zuccheri e vitamine di cui il corpo ha bisogno. L'infuso caldo, invece, aiuta la digestione. Classe 1^ Capoluogo Classe 2^ Cusano Capoluogo UN SALUTO ... KENNEDY NEWS PAGINA 15 ... alla MAESTRA PASQUALINA cuola senza la mata, all’ Antico e Nuovo Testamento sono stati il pane quotidiano così insegnamenti e informazioni abbiamo appreso nelle tue ore. nanimità, te a comunità educante Cara maestra Pasqualina, dolce, affettuosa più di una mammina, con te l'ora di religione è stata interessante perché ricca di tanti insegnamenti. Ci hai sempre guidato verso la giusta via e ora ti lasciamo con nostalgia. Di te ricorderemo i bei momenti quando di Gesù ci parlavi dolcemente , e noi attenti scoprivamo che la natura è stata creata da Dio bella e pura. Quante cose tu ci hai raccontato: dell'uomo, della vita e del creato, e per ogni festa religiosa canzoncine e poesie meravigliose. Ora che sei arrivata alla pensione, noi alunni e le maestre per l'occasione, vogliamo ringraziarti con amore augurandoti il meglio dal profondo del cuore. Gli alunni della Scuola Primaria di Civitella Licinio Alla maestra Pasqualina n saluto ffettuoso. Severa con noi sei stata ma bene con te ci siamo trovati; noi due bambine della quinta, dai nostri compagni incaricate, stima e affetto ti porgiamo per ciò che ci hai saputo dare. Per due ore a settimana con te abbiamo lavorato e la lezione iniziato con la preghiera comunitaria. u nvia Nello studio ci hai spronato e nella conoscenza rafforzato della cattolica disciplina nella scuola da te insegnata. Sol quest’anno sei venuta su pei monti a Pietraroja, una pluriclasse hai trovato e ti ci sei riappacificata. ver la Alla maestra Pasqualina Giugno 2013 A te, che lasci la scuola er P a s q a u a l i u a Anno 6 - Numero 3 Col suo animo gentile e il suo spirito servile, si distingue facilmente in mezzo a tanta gente. Religione lei ci insegna e lo fa con tanto impegno. Quando giunge a scuola la mattina la maestra Pasqualina si fa amare da tutti i bambini da quelli bravi e da quelli birichini. Questo è l'anno dei saluti e che poi Dio ci aiuti a trovare un insegnante che abbia di pazienza tanta. Ti vogliamo molto bene e dir questo or ci preme. Spero solo un pochino che ci porti nel tuo cuoricino. Nel futuro, siamo sicuri, instancabile, continuerai a dare alle persone che ti saranno vicine della tua famiglia e del tuo “paesino”. Gli alunni di Pietraroja La maestra Pasqualina La maestra Pasqualina, quando arriva la mattina, è allegra e solare, come un raggio ci fa illuminare. Anche se a volte la facciamo arrabbiare lei ci sa sempre perdonare. Molte cose ci ha insegnato e tanto ci ha amato. È arrivato, però, il momento di salutarla, ma soprattutto di ringraziarla. Grazie per averci educato, grazie per la pazienza, grazie per la silenziosa presenza. Alla scuola hai dato anni ricchi di dedizione durante i quali hai insegnato "religione". Ora che vai in pensione passa la vita più bene che puoi, ma ogni tanto pensa anche a noi che ti teniamo sempre nel cuore, da ognuno di noi ti giunge un pensiero d'amore. Benedetta Di Biase, Emanuela Petrillo, Floriana Orsino classe IV San Felice Arianna De Carlo classe IV San Felice CIAO SCUOLA CIAO… Siamo ormai alla fine di questo anno scolastico…….. La stanchezza si fa sentire………. Siamo già proiettati verso le vacanze, il mare, il sole, i giochi…… Invece ancora tanto lavoro attende noi bambini di cinque anni che lasceremo questa scuola per la primaria: le prove per la manifestazione di fine anno, il nostro saluto alle insegnanti , a questa scuola, ai nostri collaboratori. Gli impegni di questo anno scolastico sono stati tutti per noi, come a voler lasciare in ognuno un ricordo indelebile, delle tracce incancellabili . Abbiamo avuto giornate intense e piene di emozioni come la visita alla biblioteca comunale. Qui, i volontari del servizio civile ci hanno deliziato con una simpaticissima lettura animata: " Gatti al volante" un modo divertente ed istruttivo per farci capire l'importanza del rispetto delle regole comprese quelle della circolazione stradale. Non è finita qui…. Perché l'uscita didattica ci ha portato in visita alla fattoria " Marafi " di Faicchio (nella foto), dove abbiamo trascorso una splendida giornata a contatto con la natura e gli animali, assistito alla preparazione del formaggio in tutte le sue varie fasi. Noi bambini abbiamo preparato la nostra buona " ricottina " che poi abbiamo mangiato. Adesso incontreremo i nostri compagni della primaria per il Progetto Continuità, la manifestazione finale e poi….. ? poi le meritate vacanze…… Ciao scuola ciao, sei stata un posto bellissimo dove abbiamo fatto tante cose, abbiamo cantato, giocato, disegnato, riso, pianto e siamo diventati amici. L'amicizia è un sentimento davvero importante, spesso gli adulti dimenticano come è bello avere un amico su cui contare e con il quale condividere ogni momento della nostra vita. Forse tocca a noi bambini ricordarglielo! CIAO SCUOLA, CIAO MAESTRE E GRAZIE! Siamo pronti per una nuova magnifica avventura che ci farà diventare di giorno in giorno più grandi ma di questa scuola e di questi tre anni di spensieratezza conserveremo sempre un magnifico ricordo. Quanto abbiamo lavorato! Buone vacanze………. I bambini di cinque anni della scuola dell'infanzia " Antonio e Carlo Tammaro" Esperienze KENNEDY NEWS PAGINA 16 Anno 6 - Numero 3 Giugno 2013 Cr on ac a di un via gg io dell’ Istitu to Com pren sivo ata indim entic abile per tutti gli alun ni Una giorn ata Oggi 11 maggio 2013 insieme a tutti gli alunni della scuola primaria siamo andati a fare un viaggio d'istruzione al parco divertimento "ZOOMARINE" A TORVAJANICA IN PROVINCIA DI Roma. Alle ore sei siamo partiti con il pullman a due piani e durante il viaggio abbiamo cantato e rso, divertendoci tantissimo. All'arrivo, dopo aver preso i biglietti d'entrata, siamo andati a vedere la piana dei rapaci: c'erano tanti uccelli, ma quelli che a me sono piaciuti di più sono stati gli uccelli notturni: la civetta e il gufo, forse perché non li vediamo spesso. Subito dopo siamo andati a vedere lo spettacolo delle foche. Sbalorditive!! Le foche, insieme ai loro istruttori, hanno rappresentato uno spettacolo simpaticissimo: era in corso un'indagine per scoprire chi avesse rubato dei pesci. Per risolvere il mistero arriva in aiuto un " poliziotto foca" che cercava in tutti i modi di dire che il colpevole era il gatto. La scena più bella è stata alla fine quando il poliziotto e la foca in acqua hanno fatto bellissime acrobazie. Sorprendente è stato anche lo spettacolo dei delfini. Le addestratrici davano i comandi e i delfini eseguivano con eleganza. Quello che mi ha colpito di più è stato quando i delfini e le loro addestratrici si sono tuffati in acqua ed hanno ballato, corso, giocato; i delfini hanno lanciato sugli spettatori palloni. Chi li ha raccolti ha portato a casa un bel souvenir. Dopo la pausa pranzo siamo andati a comprare un souvenir. A termine del percorso siamo andati a curiosare nella foresta pluviale, ricostruita con i dinosauri computerizzati, perfetta ed istruttiva. Ci è sembrato di ritornare indietro nel tempo. Io e la maestra siamo state preda di un dinosauro che spruzzava acqua: ci siamo un po' bagnate, però è stato divertente. A rendere ancora più piacevole questa splendida giornata è stato poter fare alcuni giri sullo "squalotto", un trenino elettrico molto divertente. Da Zoomarine mi sono portato, oltre ai souvenir, anche la tosse e la voce rauca, ma nonostante ciò voglio ringraziare tutte le maestre, i nostri genitori e la dirigente scolastica per averci fatto fare questa bella esperienza. Spero che possa ripetersi alla scuola secondaria. Giulia Di Biase classe quinta Cusano Capoluogo Rebus a cura degli alunni di classe III di Pietraroja Finalmente dopo alcuni cambiamenti di data, l'11 maggio 2013 siamo andati al Parco di Zoomarine. Siamo partiti alle ore 6,15 dal bar Petrillo, tutti carichi di entusiasmo e tanta curiosità! Verso le ore 10,00 siamo arrivati a Zoomarine. Appena entrati ci hanno immortalati con una foto di gruppo e subito dopo siamo andati a vedere il primo spettacolo: era un'esibizione " super" di rapaci addestrati che volavano su di noi come dei missili. Tra tutti quelli che c'erano, i più belli sono stati il gufo reale e l'aquila. Poi siamo andati a vedere lo spettacolo dei pinnipedi: che divertimento assistere alle interpretazioni delle foche che, accuratamente addestrate, hanno realizzato un piccolo sketch. Dopo siamo andati a vedere i delfini che lanciavano simpaticamente dei palloni al pubblico. Peccato che non siamo riusciti a prenderne uno! Il quarto spettacolo è stato quello dei pappagalli che provenivano da Pesi diversi ed erano tutti colorati. Dopo aver pranzato nel centro del parco, comodamente seduti , siamo andati al galeone dei tuffatori. Il primo tuffatore si è lanciato da 5 m, il secon- do da 10 m, il terzo da 15 m e infine il quarto da 25 m. Il penultimo spettacolo è stato per noi il più interessante: la visita al parco giurassico dei dinosauri. Abbiamo visto la riproduzione di tante specie di dinosauri che appartenevano a diversi periodi. Peccato che mancava solo il calco del nostro dinosauro "Ciro" ritrovato a Pietraroja. C'erano degli alberi che sembravano veri e tutti i dinosauri erano robotizzati. L'ultima cosa che abbiamo fatto è stata vedere un film in 4D con tutti i suoi effetti speciali. Di sicuro non dimenticheremo mai questa meravigliosa giornata, perché abbiamo veramente vissuto delle esperienze nuove, interessanti e… indimenticabili! Simone Topputo e Antonio Rodia Plesso di San Felice Un fuso, una nonna, buona volontà Oggi, l’atrio della nostra scuola si è trasformato in un laboratorio speciale: oltre agli alunni e alle maestre c’erano alcune nostre mamme ed una nonna; sui tavoli tovaglie e tovaglioli e bene in vista sfoglie per preparare i “carrati”, pasta fatta a mano della tradizione pietrarojese. Alcuni di noi già avevano imparato a farli mentre molti hanno provato questa mattina per la prima volta. La buona volontà e l’impegno sono stati importanti ma non è stato molto difficile apprendere l’uso del “fuso”, un ferretto sferico necessario per ottenere i “carrati” che, se conditi col ragù di pecora e formaggio pecorino sono proprio una squisitezza. Tale esperienza le nostre maestre ce l’hanno fatta vivere nell’ambito del progetto Crescere Felix per scoprire cibi genuini e salutari. I carrati preparati, messi nei sacchetti, saranno esposti per la Gli alunni dell’infanzia mostrano vendita nella mostra che si svolgerà da martedì 28 al 1 i “carrati” pronti e messi ad asciugare giugno 2013 presso la scuola primaria di Cusano capoluogo. Diremmo proprio che è stata un’esperienza davvero interessante! Gli alunni di IV-V di Pietraroja A ug ur i di B uo ne va ca nz e La R e d a z i o n e : Dirig ente Scol astic o dott. ssa Giov anna Cara ccio Refe rente Vendi tto ins. Mich elina Venditto Gli alun ni e i doce nti della Scuo la Prim aria e dell’ Infan zia Siam o su Inte rnet ! edy.it www.ick www.ick enn edy.it