Informazione dei lavoratori
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Informazione dei lavoratori
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SETTORE ANTINCENDIO Art. 21 – D.Lgs. 626/94 - INFORMAZIONE DEI LAVORATORI PERSONALE DEI REPARTI Il Decreto Legislativo 626 del ’94 attribuisce al datore di lavoro anche l’obbligo di adottare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza e configura i lavoratori come soggetti attivi delle sicurezza. A tale riguardo in Azienda, consapevoli di quanto sia fondamentale il ruolo della prevenzione, nel corso di questi anni ? ? ? si è provveduto a individuare, formare e addestrare gli operatori addetti alle Squadre di Emergenza presenti in tutti i presidi ospedalieri; sono stati predisposti i Piani di Emergenza, che dopo la fase di “primo intervento”(chiamata della squadra di emergenza per intervento su principio di incendio) con la revisione n° 4 emessa in data 07.06.06, sono stati estesi all’eventualità di un’evacuazione orizzontale di un reparto di degenza ( trasferimento dei degenti in un reparto o area sicura dello stesso piano); in attuazione dei suddetti Piani vengono periodicamente effettuate le prove di simulazione nel corso delle quali sono state affrontate , sia a livello teorico che pratico, le procedure di primo intervento e le varie tecniche di movimentazione e di trasferimento dei pazienti in caso di evacuazione. Forti di questa struttura organizzativa affronteremo gradatamente le altre problematiche legate principalmente all’evacuazione verticale (trasferimento dei degenti verso i piani sottostanti) rivolgendo una particolare attenzione all’addestramento del personale per accrescerne la rapidità e la capacità di intervento . Anche tu prima o poi sarai chiamato a far parte di queste simulazioni. Sarà estremamente importante partecipare seriamente con la coscienza dell’eventualità di potersi trovare, un giorno, in un’emergenza vera e propria. Durante la tua attività lavorativa cerca ogni tanto di porre l’attenzione sulla segnaletica affissa in reparto dove sono riportate le indicazioni principali in caso di emergenza incendio. Soffermati un attimo sul numero telefonico di chiamata della squadra di emergenza e fai in modo di memorizzarlo. In caso di impossibilità di comunicare con il suddetto numero, dovrai lanciare l’allarme direttamente a voce recandoti tempestivamente presso l’U.O. dove è presente la squadra di emergenza. Ricorda comunque che se per qualsiasi motivo non riesci ad allarmare il personale specializzato devi chiamare tempestivamente i Vigili del Fuoco (115) da un apparecchio fisso o da qualunque telefono cellulare. Inoltre, qualora ti venga richiesto, corri tempestivamente a sostituire i colleghi della squadra di emergenza i quali potranno attivarsi per intervenire sul principio di incendio solo dopo aver garantito la continuità dell’attività di reparto. Per maggiore conoscenza puoi consultare il Piano di Emergenza visitando il sito aziendale: www.asl.vt.it/azienda/area staff/spp LA DIREZIONE SANITARIA IL SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SETTORE ANTINCENDIO Art. 21 – D.Lgs. 626/94 - INFORMAZIONE DEI LAVORATORI OPERATORI ADDETTI ALLE SQUADRE DI EMERGENZA P.O. BELCOLLE Conseguentemente all’unificazione del centralino aziendale si è reso necessario rivedere le procedure di chiamata in caso di allarme incendio. L’apposito gruppo di lavoro ha ritenuto opportuno effettuare una revisione dei Piani di Emergenza in quanto, essendo variata la funzione del centralino dei PP.OO. territoriali che di fatto funzionano ora da portinerie, è stato necessario attribuire al centralino unico di Belcolle il compito di chiamare, in caso di allarme esteso (evento non controllato dalla sola squadra di emergenza e comunicato al centralino dalla stessa), il Comitato di Emergenza del P.O. interessato dall’evento. L’altra variante sostanziale di questa revisione dei Piani è quella che in caso di allarme esteso, allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di intervento, sarà compito della Squadra chiamare DIRETTAMENTE E TEMPESTIVAMENTE I VIGILI DEL FUOCO AL NUMERO 115 utilizzando gli apparecchi telefonici interni, se abilitati per l’esterno, o un qualunque telefono cellulare. Quindi i compiti del personale delle squadre possono essere così sintetizzati: ALLARME LIMITATO (situazione controllabile dalla sola squadra di emergenza) Ricevuto l’allarme: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Richiedere, se necessario, la sostituzione ad altro reparto, ovviamente diverso da quello che ha comunicato l’emergenza, così da garantire la continuità della propria attività sanitaria. Chiamare il centralino e comunicare luogo ed entità dell’evento. Ricevuta la sostituzione prelevare i DPI e le attrezzature antincendio e recarsi sul luogo dell’evento. Provvedere all’opera di spegnimento e all’eventuale evacuazione della stanza o dell’intero reparto. Se si ritiene necessario comunicare con i VVF e fornire le informazioni sull’accaduto. Informare il reperibile del Servizio Prevenzione e Protezione (turni presso il Pronto Soccorso) ALLARME ESTESO (situazione che necessita dell’intervento di forze esterne) 1. 2. 3. 4. Chiamare tempestivamente i Vigili del Fuoco al numero telefonico 115 fornendo informazioni dettagliate sull’evento in corso. Richiamare il centralino per comunicare la situazione di allarme esteso. Allertare il reparto adiacente per l’eventuale ricezione di pazienti evacuati. Provvedere all’evacuazione delle persone presenti e dei degenti. Si allega lo stralcio del Piano di Emergenza dove risulta illustrato il diagramma di flusso delle chiamate e degli spostamenti del personale coinvolto. Per maggiore conoscenza puoi consultare il Piano di Emergenza visitando il sito aziendale: www.asl.vt.it/azienda/area staff/spp LA DIREZIONE SANITARIA IL SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SETTORE ANTINCENDIO Art. 21 – D.Lgs. 626/94 - INFORMAZIONE DEI LAVORATORI OPERATORI ADDETTI ALLE SQUADRE DI EMERGENZA Conseguentemente all’unificazione del centralino aziendale si è reso necessario rivedere le procedure di chiamata in caso di allarme incendio. L’apposito gruppo di lavoro ha ritenuto opportuno effettuare una revisione dei Piani di Emergenza in quanto, essendo variata la funzione del centralino dei PP.OO. territoriali che di fatto funzionano ora da portinerie, è stato necessario attribuire al centralino unico di Belcolle il compito di chiamare, in caso di allarme esteso (evento non controllato dalla sola squadra di emergenza e comunicato al centralino dalla stessa), il Comitato di Emergenza del P.O. interessato dall’evento. L’altra variante sostanziale di questa revisione dei Piani è quella che in caso di allarme esteso, allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di intervento, sarà compito della Squadra chiamare DIRETTAMENTE E TEMPESTIVAMENTE I VIGILI DEL FUOCO AL NUMERO 115 utilizzando gli apparecchi telefonici interni, se abilitati per l’esterno, o un qualunque telefono cellulare. Quindi i compiti del personale delle squadre possono essere così sintetizzati: ALLARME LIMITATO (situazione controllabile dalla sola squadra di emergenza) Ricevuto l’allarme: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Richiedere, se necessario, la sostituzione ad altro reparto, ovviamente diverso da quello che ha comunicato l’emergenza, così da garantire la continuità della propria attività sanitaria. Chiamare la portineria del presidio e comunicare luogo ed entità dell’evento. Ricevuta la sostituzione prelevare i DPI e le attrezzature antincendio e recarsi sul luogo dell’evento. Provvedere all’opera di spegnimento e all’eventuale evacuazione della stanza o dell’intero reparto. Se si ritiene necessario comunicare con i VVF e fornire le informazioni sull’accaduto. Informare il reperibile del Servizio Prevenzione e Protezione. ALLARME ESTESO (situazione che necessita dell’intervento di forze esterne) 1. 2. 3. 4. Chiamare tempestivamente i Vigili del Fuoco al numero telefonico 115 fornendo informazioni dettagliate sull’evento in corso. Chiamare il centralino di Belcolle per comunicare la situazione di allarme esteso. Allertare il reparto adiacente per l’eventuale ricezione di pazienti evacuati. Provvedere all’evacuazione delle persone presenti e dei degenti. Si allega lo stralcio del Piano di Emergenza dove risulta illustrato il diagramma di flusso delle chiamate e degli spostamenti del personale coinvolto. Per maggiore conoscenza puoi consultare il Piano di Emergenza visitando il sito aziendale: www.asl.vt.it/azienda/area staff/spp LA DIREZIONE SANITARIA IL SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SETTORE ANTINCENDIO Art. 21 – D.Lgs. 626/94 - INFORMAZIONE DEI LAVORATORI OPERATORI ADDETTI AL CENTRALINO UNICO DI BELCOLLE Conseguentemente all’unificazione del centralino aziendale si è reso necessario rivedere le procedure di chiamata in caso di allarme incendio. L’apposito gruppo di lavoro ha ritenuto opportuno effettuare una revisione dei Piani di Emergenza in quanto, essendo variata la funzione del centralino dei PP.OO. territoriali che di fatto funzionano ora da portinerie, è stato necessario attribuire al centralino unico di Belcolle il compito di chiamare, in caso di allarme esteso (evento non controllato dalla sola squadra di emergenza e comunicato al centralino dalla stessa), il Comitato di Emergenza del P.O. interessato dall’evento. L’altra variante sostanziale di questa revisione dei Piani è quella che in caso di allarme esteso, allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di intervento, sarà compito della Squadra chiamare DIRETTAMENTE E TEMPESTIVAMENTE I VIGILI DEL FUOCO AL NUMERO 115 utilizzando gli apparecchi telefonici interni, se abilitati per l’esterno, o un qualunque telefono cellulare. Quindi i compiti del personale del centralino possono essere così sintetizzati:: ALLARME LIMITATO (situazione controllabile dalla sola squadra di emergenza) Ricevuto l’allarme: 1. 2. Chiamare la ditta addetta alla manutenzione e fornire le indicazioni sull’evento. Informare il Direttore Sanitario del presidio. ALLARME ESTESO (situazione che necessita dell’intervento di forze esterne) 1. Chiamare il Comitato di Emergenza relativo al presidio ospedaliero interessato dall’evento. Si allega lo stralcio del Piano di Emergenza dove risulta illustrato il diagramma di flusso delle chiamate e degli spostamenti del personale coinvolto. Si allega inoltre il quadro sintetico delle figure che compongono il COMITATO DI EMERGENZA da chiamare immediatamente in caso di ricevuta comunicazione di allarme esteso. Per maggiore conoscenza puoi consultare il Piano di Emergenza visitando il sito aziendale: www.asl.vt.it/azienda/area staff/spp LA DIREZIONE SANITARIA IL SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SETTORE ANTINCENDIO Art. 21 – D.Lgs. 626/94 - INFORMAZIONE DEI LAVORATORI OPERATORI ADDETTI ALLE PORTINERIE DEI PP.OO. TERRITORIALI Conseguentemente all’unificazione del centralino aziendale si è reso necessario rivedere le procedure di chiamata in caso di allarme incendio. L’apposito gruppo di lavoro ha ritenuto opportuno effettuare una revisione dei Piani di Emergenza in quanto, essendo variata la funzione del centralino dei PP.OO. territoriali che di fatto funzionano ora da portinerie, è stato necessario attribuire al centralino unico di Belcolle il compito di chiamare, in caso di allarme esteso (evento non controllato dalla sola squadra di emergenza e comunicato al centralino dalla stessa), il Comitato di Emergenza del P.O. interessato dall’evento. L’altra variante sostanziale di questa revisione dei Piani è quella che in caso di allarme esteso, allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di intervento, sarà compito della Squadra chiamare DIRETTAMENTE E TEMPESTIVAMENTE I VIGILI DEL FUOCO AL NUMERO 115 utilizzando gli apparecchi telefonici interni, se abilitati per l’esterno, o un qualunque telefono cellulare. Quindi i compiti del personale addetto alle portinerie possono essere così sintetizzati: ALLARME LIMITATO (situazione controllabile dalla sola squadra di emergenza) Ricevuto l’allarme: 1. 2. Chiamare gli operatori addetti alla squadra tecnica e fornire le indicazioni sull’evento. Informare il Direttore Sanitario del presidio. ALLARME ESTESO (situazione che necessita dell’intervento di forze esterne) 1. Favorire l’accesso ai mezzi di soccorso e fornire le indicazioni precise sul luogo dell’evento. Si allega lo stralcio del Piano di Emergenza dove risulta illustrato il diagramma di flusso delle chiamate e degli spostamenti del personale coinvolto. Per maggiore conoscenza puoi consultare il Piano di Emergenza visitando il sito aziendale: www.asl.vt.it/azienda/area staff/spp LA DIREZIONE SANITARIA IL SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE COMITATO DI EMERGENZA P.O. BELCOLLE ORGANIGRAMMA DELLA STRUTTURA COORDINATORE DELL’EMERGENZA (Direttore San. del presidio) CAPO DIPARTIM. EMERGENZA Dott. G .Cimarello 340.5332773 Dott. Laurini 333.3968170 U.O. PROGRAMMAZ. E PROGETTAZ. Arch. M. Iobbi SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE Ing. A. Selbmann DITTA MANUTENZ. IMPIANTI 339.7909895 393.7772446 334 6615879 COFATHEC 2253 - 2394 REFERENTE S.A.I.O. D. Cappelli RESP. S.A.I.O. AREA EMERGENZA L. Mecorio 347 3634393 338 1094706 COMITATO DI EMERGENZA PP.OO. TERRITORIALI ORGANIGRAMMA DELLA STRUTTURA P.O. ACQUAPENDENTE Dott. F. Bizzarri 338 7918767 P.O. MONTEFIASCONE Dott. G. Cimarello 340 5332773 339 7909895 COORDINATORE DELL’EMERGENZA (Direttore San. del presidio) P.O. RONCIGLIONE Dott. G. Cimarello 340 5332773 339 7909895 P.O. TARQUINIA Dott. F. Bifulco 335 5282861 P.O. CIVITACASTELLANA Dott. Laganà 334 6615893 CAPO DIPARTIM. EMERGENZA Dott. Laurini 333 3968170 U.O. PROGRAMMAZ. E PROGETTAZ. Arch. M.Iobbi 393 7772446 SERV. PREVENZIONE E PROTEZIONE Ing. A. Selbmann 334 6615879