L` INSERIMENTO - Scuole Sassuolo

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L` INSERIMENTO - Scuole Sassuolo
Direzione Didattica 2°Circolo di Sassuolo
PROGETTO INSERIMENTO
Scuola dell’Infanzia”San Carlo Borromeo”
sez. 3 anni
formalizzazione
di
Anna Serradimigni
PREMESSA
La scuola dell’infanzia promuovere la formazione della personalità del bambino.
Per la maturazione dell’identità: sollecita atteggiamenti di stima di sé e delle proprie
capacità e favorisce una vita relazionale aperta allo scambio e al rispetto degli altri.
Per la conquista dell’autonomia: stimola il bambino a compiere delle scelte,quindi a
crescere e a maturare in un contesto per lui nuovo.
Per lo sviluppo delle competenze: propone attività concrete che stimolino la curiosità e
favoriscano l’apprendimento.
Ci proponiamo di documentare una giornata tipo alla scuola dell’infanzia
dalle routines alle attività.
Presenteremo i primi mesi di scuola cioè quel che riguarda l’inserimento,l’identità e
l’autonomia del bambino con foto relative alle routines e al gioco libero.
INSERIMENTO
Nella quotidianità del bambino si introducono elementi nuovi:
ambienti,persone e modalità di relazione diverse.
Si tratta perciò di un’esperienza interessante, nella quale il bambino
sviluppa le proprie potenzialità.
Alcuni vivono per la prima volta l’esperienza del vivere in gruppo,altri invece si
trovano a dover affrontare nuove situazioni ma per tutti si tratta di essere
guidati sempre da figure adulte che diventeranno dei punti di riferimento privilegiati
accanto alle figure già famigliari.
.
PRIMI GIORNI A SCUOLA
SI PARLA …
SI PIANGE …
SI GIOCA …
LE ROUTINES
La giornata a scuola è scandita da alcuni rituali per dare al bambino la
sicurezza del
“sapere che cosa succede dopo” .
La scansione temporale delle routines permette al bambino di farsi un suo
“concetto del tempo”
che è sì diverso dal nostro,ma che gli dà comunque la possibilità di capire in
che momento
della giornata si trova.
Attraverso i rituali e i gesti abituali, il bambino cerca una garanzia di stabilità,di
permanenza nella
realtà,di controllo contro la mutevolezza degli eventi.
L’APPELLO
E’ un momento fortemente socializzante in cui il bambino valorizza, riconosce
se stesso e gli altri raccontando agli amici le proprie esperienze e
manifestando le proprie emozioni.
NOI SUL TAPPETO …
LE FORMICHINE A TERRA
CERCO LA MIA
E POI … L’ATTACCO
SUL CARTELLONE !!
IL BAGNO
E’ un momento di conquista dell’autonomia. Rappresenta il primo passo verso l’assunzione di
corrette abitudini igienico sanitarie per acquisire maggiore stima di sé.
PRIMA LA PIPI’ …
POI PRENDO IL SAPONE …
E LAVO LE MANINE !!!
IL PASTO
Durante il pasto si cerca di favorire l’autonomia nel bambino nel rispetto
di regole semplici ma costanti, come ad esempio stare seduti ed usare le
posate nel modo più appropriato.
E’ BELLO MANGIARE TUTTI INSIEME !!!
GLI SPAGHETTI POI, SONO …
DIVERTENTI !!!
BUONI E …
IL SONNO
Il sonno rappresenta solitamente il distacco “pauroso” dalla realtà, per renderlo
più sereno viene preceduto dal racconto-ascolto di una fiaba o di una musica
rilassante. Ciò aiuta il bambino ad addormentarsi il più tranquillamente possibile.
ORA TUTTI A LETTO …
PRIMA UNA BELLA STORIA …
POI SI DORME !!!
IL GIOCO LIBERO
A scuola si gioca per …
°Sostenere il naturale piacere dei bambini nel pote r fare nuove esperienze
°Garantire occasioni di sperimentazione delle propr ie abilità e competenze
°Creare situazioni di ricerca di nuovi saperi intel lettuali e relazionali
°Sostenere ed incrementare la particolare forma del l’attività ludica,del gioco simbolico.
°Restituire ai bambini i tempi per giocare,cioè la p ossibilità di giocare quando vogliono,
come vogliono, se lo vogliono senza l’obbligo di voler ultimare qualcosa o avere un
prodotto da realizzare ad ogni costo.
Tutti gli oggetti, dal più semplice al più strutturato, diventano, in rapporto all’azione del
bambino, mezzi di interesse, di conoscenza e di apprendimento.
GIOCHI IN SEZIONE
GIOCHI DA TAVOLO
IN CUCINA
ALLA LAVAGNA MAGNETICA
GIOCHI IN GIARDINO
SI PASSEGGIA
SI VA IN BICI
CHIACCHIERE AL CASTELLO
LE ATTIVITA’
Molteplici e diversificate sono le attività che caratterizzano le giornate della Scuola dell’Infanzia.
Offrono ai bambini attrezzature specifiche,materiali, strumenti utili e opportunità per progettare,
ipotizzare,costruire, produrre, ideare o realizzare percorsi nei quali imparare non dall’esposizione
didattica o dalla presentazione dei modi, ma costruendo teorie proprie, attraverso la discussione
e la verifica di possibili strade e di modi diversi.
Consentono di attivare le menti dei bambini, rendendole attive e protagoniste.
Abituano i bambini a riconoscere una verità non solo perché derivante da un’autorità:
“Me l’ha detto la maestra”, ma che arrivino a comprenderla attraverso le dimostrazioni,le
argomentazioni e le ricostruzioni.
Attraverso le attività,l’insegnante cerca di entrare nei pensieri del bambino, nei racconti fatti dall’uno
all’altro,promuovendo l’incontro,nello sforzo di ricostruire il loro punto di vista.
ATTIVITA’ MOTORIA: per raggiungere e consolidare agilità,sicurezza e coordinamento.
ATTIVITA’GRAFICO-MANIPOLATIVA: per trasferire pensieri, idee o racconti utilizzando varie
tecniche in modo espressivo ed intenzionale
ATTIVITA’ LINGUISTICA: per arricchire il vocabolario e rafforzare le competenze linguistiche
attraverso l’ascolto di storie e filastrocche
ATTIVITA’ MUSICALE: per rasserenare e divertire i bambini con canzoncine,conte e filastrocche
mimate.
CONTINUITA’ NIDO-INFANZIA
E’ un percorso di condivisione,un viaggio comune finalizzato a favorire il passaggio dei bambini da un
ciclo educativo al ciclo successivo,valorizzandoli come protagonisti e destinatari del progetto
pedagogico di accoglienza e continuità. Non è solo un passaggio di informazioni,ma si configura in un
vero e proprio progetto che si evolve in relazione al progressivo sviluppo del bambino.
I bambini in passaggio e le loro famiglie sono coinvolti nel progetto di continuità nel quale educatori e
insegnanti dei due cicli educativi operano sullo stesso tema per realizzare un filo conduttore che i
bambini ritrovano e riconoscono nel passaggio da un contesto educativo all’altro in modo che il nuovo
si innesti e acquisti senso nella famigliarità dello sfondo comune.
I bambini che hanno giocato con la lettura del libro “Le formiche e l’uovo” nell’ultimo periodo di
permanenza al nido, ritrovano la storia, con i suoi personaggi,come sfondo integratore al loro ingresso
alla Scuola dell’Infanzia che li accompagnerà durante tutta la prima parte dell’anno scolastico.
LE FORMICHE E L’UOVO
di Eric Battut
Un-due,un-due: tre formiche nere marciano verso il formicaio. Hanno fatto provviste per l’inverno: un pezzetto di
mela,una noce,una spiga. Nello stesso momento …un-due,un-due:tre formiche rosse marciano verso casa. Anche loro
hanno fatto provviste per l’inverno: una ciliegia,un fungo e una ghianda. Lungo la strada le formiche nere trovano un
uovo,un grande uovo fresco.”Un uovo così ci basterebbe per tutto l’inverno” dicono le formiche nere. Ma anche le
formiche rosse vedono l’uovo. “Un uovo come questo fa al caso nostro Potremmo mangiare a sazietà tutto l’inverno”
Pensano le formiche rosse. Le formiche nere cominciano a tirare l’uovo da una parte, le formiche rosse dall’altra. Ma
l’uovo non si sposta. All’improvviso si sente cric,croc,crac! L’uovo si spacca e un grosso uccello nero balza fuori.
L’uccello vede le formiche ,le insegue,le vuole mangiare!Allora le formiche scappano,tutte sia le nere che le rosse e si
mettono in salvo nel formicaio. L’uccello pensa:”Me ne starò qui,prima o poi dovranno uscire!”. Intanto le formiche
pensano a come cacciare via l’uccello. Ammucchiano le provviste e con il guscio dell’uovo preparano una trappola per
l’uccello. Il piano funziona! L’uccello finisce intrappolato nel suo stesso uovo! Non gli rimane che darsi alla fuga.
Le formiche si congratulano a vicenda. Ora vogliono festeggiare la vittoria. Le formiche nere hanno raccolto provviste
per la festa: un pezzetto di torta,una fragola, un cetriolino sott’aceto. Anche le formiche rosse hanno fatto provviste per
la festa: un pezzetto di salsiccia,una scaglietta di formaggio,una fettina d i pane. E da quel giorno le tre formiche rosse
e le tre formiche nere abitano insieme nello stesso formicaio,là nel mezzo del prato.
LE FORMICHE E L’UOVO
Filastrocca di Anna Serradimigni
Tre nere formiche marciano in riga,portando la mela,la noce e la spiga.
Di tre rosse formiche,lì accanto, una banda trascina ciliegie,un fungo,una ghianda.
Ma lungo la strada che porta giù al covo, ora vedono tutte …GIGANTESCO …un uovo!
“Che grande fortuna!Ma che scorpacciata! Potremmo mangiarne per tutta l’annata!”
Ciò detto, le nere già legano l’uovo con chiara intenzione di portarlo giù al covo.
Le rosse,felici di tanta abbondanza,tirano l’uovo mimando una danza.
Le nere ora tirano l’uovo di qua e le rosse lo tirano invece di là
ma l’uovo,tranquillo,ahimè non si sposta restando là fermo “ma chè? lo fa apposta?”
E mentre le amiche si chiedono ciò, di colpo si sente cric crac croc!
L’uovo si rompe e un uccello nero esce dal guscio con un solo pensiero:
“Che belle formiche le mangerò intere:mi piaccion le rosse,ma anche le nere!”
Le piccole amiche, ahimè spaventate, scappano in fila, tutte sudate
e arrivano presto giù nel formicaio facendola in barba a quel BUONGUSTAIO!
L’uccello allor pensa:” Me ne starò qui, dovranno uscire in fondo da lì!”
Le formiche si uniscono e pensano a un piano per prendere in trappola il vile marrano.
Col guscio dell’uovo e le loro provviste la trappola è pronta:CHE PROFESSIONISTE!
Il piano funziona e l’uccello, goloso, via scappa deluso e un poco furioso
“Evviva! Abbiam vinto” ora cantano in coro le rosse e le nere già amiche tra loro.
“Dobbiam celebrare la grande vittoria:facciamo una festa, facciamo baldoria!”
La tavola è pronta di cibo imbandita,con pane e salsiccia un po’ abbrustolita
e in più una montagna di grana a scagliette, portato là sopra dalle nere amichette.
Arrivan le rosse con un cetriolo,avvolto ben bene in un tovagliolo
e portano ancora nella loro sporta una fragola rossa e una fetta di torta.
“Ma che bella festa mangiamo e balliamo!L’uccello è scappato e amiche noi siamo”
Le nostre amichette, le rosse e le nere,ora brindano insieme alzando il bicchiere.
“Felici e contente vivremo qui dentro e il formicaio sarà il nostro centro!”
DIPINGO CON GLI ACQUERELLI
E’ MOLTO DIVERTENTE !!!
CHE BEL LIBRO
E’ NATALE
CONCLUSIONI
Il periodo dedicato all’inserimento non scandisce solo
l’inizio dell’anno scolastico, ma costituisce l’essenza
dell’esperienza educativa delle relazioni, il presupposto
di tutto il cammino scolastico.
Superata infatti questa fase, quando i bambini sono più
autonomi e sicuri all’interno dell’ambiente scolastico, le
proposte saranno più varie e arricchite e permetteranno
ai bambini di autogestire alcuni momenti inserendo
nuove idee e concetti.