Ideogrammi (Kanji) - S.K.I.

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Ideogrammi (Kanji) - S.K.I.
IDEOGRAMMI (KANJI) – LETTURA – SIGNIFICATO
IDEOGRAMMA
(KANJI)
LETTURA
SIGNIFICATO
松濤館
Shotokan
Letteralmente “La casa nel fruscio della
pineta”, termine utilizzato dal M° G.
Funakoshi per indicare la sua scuola
空手
Karate
Letteralmente “Mano vuota”. Termine
impiegato dal M° G. Funakoshi all’inizio
del 20° secolo
空手道
礼
立礼
座礼
師範
Karatedō
Letteralmente la “Via del Karate”
Rei
Saluto; viene eseguito accompagnato
da un inchino
Ritsurei
Saluto eseguito in piedi
Zarei
Saluto eseguito in ginocchio, attraverso
la posizione di “seiza”
Shihan
Titolo formale che significa,
approssimativamente, "Insegnante di
insegnanti".
師範に礼
先生
先生に礼
お互いに礼
先輩
Shihan ni rei
Saluto al “Shihan”
Sensei
Maestro
Sensei ni rei
Saluto al “Sensei”
Otagai ni rei
Saluto reciproco tra i praticanti
Senpai
道場
Dōjō
Anziano di palestra.
Generalmente indica un Allievo di
grado superiore rispetto ad altri
Palestra di arti marziali (Letteralmente
“luogo dove si segue la via”)
道場訓
Dōjō-kun
Regola (kun) del luogo (jō) in cui si
segue la via (dō) e si traduce in una
formula che, generalmente, viene
recitata alla fine di ogni allenamento
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IDEOGRAMMA
(KANJI)
LETTURA
SIGNIFICATO
Shōmen
Lato d’onore del Dōjō
Shōmen ni
rei
Saluto rivolto al lato d’onore del Dōjō
Kamiza
Posto d’onore, situato a Nord del Dōjō
Shimoza
Lato posto a Sud del Dōjō
Shinzen
Altare Shintō
Shinzen ni rei
Saluto rivolto all’Altare Shintō
Seiza
Posizione in ginocchio, seduti sui talloni
Kiritsu
Comando di alzarsi al termine del
“Seiza”
Seiritsu
Comando di allinearsi
Yōi
Comando di allerta alle tecniche da
eseguire
押忍
OSS
気
Ki
Termine formato dall’ideogramma “O”,
nel significato di “spingere, sollevare,
premere” e da “SU”, indicante
“resistere, perseverare, soffrire in
silenzio”
Mente, spirito, volontà, energia vitale,
energia universale.
気合い
Kiai
Manifestazione sonora dell’energia del
“Kime”, durante l’esecuzione di una
tecnica, causata dalla contrazione dei
bassi muscoli addominali (sotto il
diaframma “Hara”)
組手
Kumite
Applicazione pratica di tecniche di
difesa ed attacco estratte dai “Kata” e
studiate nel “Kihon”. Il Kumite viene
eseguito in coppia con un avversario e
si articola a seconda del livello
raggiunto nella pratica del Karate
正面
正面に礼
上座
下座
神前
神前に礼
正座
起立
整列
良い
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IDEOGRAMMA
(KANJI)
LETTURA
SIGNIFICATO
型形
Kata
"Forma". Sequenza di tecniche per
difesa/attacco contro avversari
immaginari da più direzioni, in un
ordine prestabilito ed abbinate ad un
preciso percorso
分解
基本
Bunkai
Applicazione (studio dell'applicazione
delle tecniche di un “Kata”)
Kihon
技
当て身
Waza
Fondamentale, base. Genericamente il
Kihon indica la parte di allenamento o
di esame in cui si eseguono tecniche
fondamentali di base
Tecnica
決め
Kime
黙想
始め
止め
前
後ろ
右
左
外
Mokusō
Meditazione
Hajime
Comando per incominciare una
tecnica
Yame
Comando per fermarsi
Mae
Davanti/Avanti
Ushiro
Indietro/Dietro
Migi
Destra
Hidari
Sinistra
Soto
Esterno
Yoko
Lato/Laterale
Atemi
Indica colpi inferti con l’arto superiore
(Ude ate: punta delle dita, pugno,
gomito, ecc.) e tecniche portate con
l’arto inferiore (Ashi ate: ginocchio,
tallone ecc.).
Focalizzazione e concentrazione psicofisica dell'energia
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IDEOGRAMMA
(KANJI)
LETTURA
SIGNIFICATO
帯
Obi
Cintura. Nella S.K.I.-I. i colori delle
cinture indicano il grado acquisito
durante la pratica del Karate (cintura
Bianca, Gialla, Arancione, Verde, Blu,
Marrone e Nera)
段
Dan
Grado o livello. Utilizzato per indicare il
livello per le cinture Nere (dal 1° DAN e
oltre)
級
Kyū
Grado inferiore. Nella S.K.I.-I. indica il
livello inferiore al DAN e va dal 9° al 1°
Kyū
丹田
Tanden
Il centro dell'energia, situato al di sotto
dell'ombelico (indicato anche come
HARA)
心
Kokoro
oppure
Shin
Samurai
Spirito, Cuore. Nella cultura
giapponese, lo spirito risiede nel cuore
侍
Il nome deriva dal verbo “ saburau”
che significa “servire, e letteralmente
significa “colui che serve”.
Apparteneva alla casta giapponese
dei guerrieri
Letteralmente: “guerriero”; risale al
periodo Edo (1615 – 1868)
武士
武士道
Bushi
Bushidō
Via del guerriero. Con questo termine si
indica l'insieme delle regole che
codificavano il comportamento
osservato dai Samurai
武道
菩提達磨
Budō
Via dell'arte marziale
Bodhidharma
Originario dell'India e secondo la
tradizione ritenuto primo patriarca del
Buddhismo Chàn (“Zen” in Giappone);
da lui sarebbe nato anche, secondo
alcune tarde leggende, lo stile di
combattimento di Shàolinquan (少林拳).
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IDEOGRAMMA
(KANJI)
LETTURA
禅
Zen
坐禅
Zazen
禅堂
Zen-dō
oppure
oppure
選仏場
無心
SIGNIFICATO
Scuola del Buddhismo Mahāyāna. Il
termine giapponese “Zen” è una
derivazione del Cinese “Chàn” a sua
volta proveniente dal Sanscrito
“Dhyāna” che significa “meditazione”
Traducibile con "meditazione seduti",
attualmente riferita a pratiche, per lo
più, dell'ambito delle scuole Zen
giapponesi
Traducibile dal giapponese come “sala
di meditazione”, in cui viene praticato
lo “Zazen”
Senbutsu-jō
Mushin
Assenza di mente, lo stato di vuoto
mentale
和室
Washitsu
床の間
Tokonoma
畳
Tatami
障子
襖
Shōji
Stanza tradizionale giapponese il cui
pavimento è ricoperto da tatami,
mentre le porte divisorie si chiamano
“Shoji” oppure “Fusuma”. Quest'ultimo
tipo viene usato anche come ante
armadio
Piccola nicchia rialzata presente nelle
“washitsu”, dove solitamente sono
appesi disegni, dipinti o scritte detti
“emakimono”
Stuoie in paglia usate per ricoprire il
pavimento; costituiscono l’unità di base
del pavimento tradizionale giapponese
e sono di misura standard (90 x 180 cm)
Porta scorrevole su intelaiatura
reticolata in legno e ricoperta di carta
絵巻物
Emakimono
鳥居
Torii
Fusuma
Pannelli verticali rettangolari che
scorrendo, ridefiniscono la struttura
delle stanze, o fungono da porte,
all'interno delle abitazioni tradizionali
Disegni, dipinti o scritte, spesso più
semplicemente chiamate “emaki
(絵巻)”; si tratta di narrazioni illustrate
create in Giappone nei secoli 11° - 16°
Tradizionale portale d'accesso che
porta ad un “jinja” (santuario shintoista)
o, più semplicemente, ad un'area sacra
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