Allegato al capitolato speciale "Progetto Educativa di Strada 2016

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Allegato al capitolato speciale "Progetto Educativa di Strada 2016
Allegato al CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DELLA
GESTIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL PROGETTO DI PREVENZIONE DEL
DISAGIO GIOVANILE DENOMINATO “EDUCATIVA DI STRADA”
PROGETTO ATTIVITA’
EDUCATIVA DI STRADA
2016-2018
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Le Amministrazioni Comunali di Campagna Lupia, Camponogara, Dolo,
Martellago, Mira, Mirano, Noale, Fiesso D’Artico, Fossò, Spinea, Stra e Vigonovo
per il coordinamento gestionale delle attività di Educativa di Strada Comunale,
concordano quanto segue.
Premessa
L'attività dell'Educatore/Operatore di Strada richiede un riallineamento a quelli
che sono i contesti, i bisogni dei giovani di oggi e il modo di fare sinergia con le
altre istituzioni (ULSS 13, Comuni, Scuole, ecc.). L’intervento dell’Educatore di
Strada ha una duplice funzionalità:
1. migliorare la condizione di singoli adolescenti, il loro protagonismo, e il loro
rapporto con il mondo degli adulti;
2. prevenire il disagio agendo sulle situazioni definite a rischio attraverso la
promozione del benessere delle comunità locali.
Visti anche i percorsi e le esperienze maturate nei progetti precedenti, vogliamo
ricordare alcune tappe che sono state condivise sia dai Comuni del Miranese che
da quelli della Riviera del Brenta.
Degno di nota è un percorso fatto tra Comuni, alcuni giovani rappresentanti del
territorio dell’area Nord e Sud e alcuni addetti ai lavori (amministratori,
funzionari, tecnici appartenenti ai Comuni e all’ULSS).
Il percorso ha generato un documento sottoscritto dai Comuni partecipanti:
“UNA ROTTA COMUNE: Un patto fra le istituzioni e i giovani del territorio del
Miranese e della Riviera del Brenta”. Da esperienze che nel tempo hanno visto
crescere una forbice tra Area Nord e Area Sud, e che hanno visto altresì offuscarsi
l'esplicitazione di come debba svolgersi e per quale scopo l'Educativa di Strada, in
un deperimento lento dello spirito delle convenzioni originarie, nasce l’esigenza
di mettere tutte queste esperienze a frutto in un unico progetto che cerca di
lasciare legittimamente ai Comuni la libertà di decidere territorialmente i tipi di
intervento necessari all’interno dei loro confini, ma che allo stesso tempo tende a
omogeneizzare ed eventualmente esportare i tipi di intervento e le buone prassi
esistenze nei territori delle aree Nord e Sud del nostro Territorio.
Riteniamo strategico il fatto che l'Operatività di Strada sia coordinata su alcuni
temi riconosciuti come urgenti su tutto il territorio rappresentato dai Comuni
aderenti. Allo stesso modo, tuttavia, la titolarità del progetto rimane ai Comuni,
che sono liberi di sviluppare le proprie iniziative e di avvalersi delle risorse più
appropriate per condurre l'Educativa di Strada secondo lo spirito dell'unitarietà e
della continuità nel territorio e nel tempo.
Facciamo un esempio: nella prevenzione dell'abuso di alcoolici, le modalità di
intervento possono variare a seconda delle specificità del territorio (per un
Comune i ragazzi si possono trovare in strada, per l'altro si possono trovare in
feste private, o nell'altro ancora negli esercizi pubblici...). Il messaggio e
l'obiettivo è comune per tutto il territorio, così come la collaborazione con le
famiglie, le agenzie educative e i servizi ULSS, mentre le modalità di aggancio e di
operatività per ciascun Comune possono variare per la massima efficacia.
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1. Finalità e obiettivi del Lavoro di Strada
La finalità del Lavoro di Strada è duplice. Se da un lato gli interventi di strada
devono essere veicolati negli interventi per promuovere la “promozione
dell’agio” e mirare ad un aumento e rafforzamento della capacità partecipativa
degli adolescenti e dei giovani, tanto in forma aggregata, quanto singolarmente,
mediante azioni e relazioni che stimolino in essi processi di cittadinanza attiva, è
anche vero che gli interventi di prevenzione selettiva, in coordinamento agli altri
Servizi ULSS 13, si è spesso rilevato una buona prassi che implementa le attività
di “prevenzione del disagio” nell’ambito e nelle possibilità del Lavoro di Strada.
Queste finalità saranno raggiunte principalmente sviluppando due modalità
educative: quella di promozione, tesa a valorizzare le persone e a stimolarne la
crescita e la maturazione, e quella preventiva, tesa a ridurre il disagio e i
comportamenti a rischio individuali e collettivi.
Gli obiettivi specifici, locali e territoriali, annuali e pluriennali, nonché le modalità
operative saranno concordate in una programmazione sovracomunale, sulla base
degli indirizzi formulati dai Comuni aderenti e saranno poi declinati a livello
locale, secondo le indicazioni dei singoli Comuni.
2. Aspetti Organizzativi Generali del Progetto
Per la realizzazione degli obiettivi e delle finalità del Progetto si propone il
superamento delle modalità precedenti e l’individuazione di un unico soggetto,
previa selezione comparativa, che coordini e sovraintenda alla realizzazione delle
azioni e delle attività declinate nei punti successivi.
In particolare l’organizzazione del Servizio dovrà consentire di:
1. Mantenere una continuità con il lavoro di Educativa svolto fino ad oggi.
Tale continuità potrà essere assicurata da un'opportuna organizzazione
del lavoro, secondo uno schema che preveda operatori senior (che
potrebbero avere la difficoltà dell'aggancio) e operatori junior (più calati
nei contesti giovanili);
2. Concordare gli interventi per ciascun Comune aderente al progetto con
gli operatori attraverso riunioni periodiche, o al bisogno che
comprendano anche operatori dei servizi specialistici dell’ ULSS;
3. Garantire un coordinamento di area vasta attraverso il coinvolgimento
di tutti i soggetti partecipanti al Tavolo del Piano di Zona;
4. Assicurare la continuità e la collaborazione con i servizi specialistici
dell'ULSS (consultori, SER.D, SEPS).
5. Valutare l’efficacia degli interventi sul territorio secondo criteri generali
definiti con la collaborazione dei Servizi specialistici dell’ULSS e dei
Comuni.
6. Verificare l'efficacia del lavoro attraverso relazioni trimestrali ai Comuni.
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3. Ambiti, target e modalità di interventi degli Educatori di Strada
Il lavoro di Educazione di Strada (EdS) si compie e si realizza prettamente verso
un territorio formato da un tessuto sociale che richiede (a volte più palesemente
altre meno) una attenzione ed uno studio approfondito fino all’immersione
totale in esso.
Da sempre il Lavoro di Strada viene svolto negli ambienti informali del territorio
(quali strada, piazze, parchi, bar, ecc.) e si rivolge ai giovani della fascia
adolescenziale e post-adolescenziale compresi tra i 13 e i 22 anni. Pur rimanendo
questa la fascia d’età d’interesse, un’ attenzione sempre maggiore verrà dedicata
alla individuazione, in ciascun Comune, delle situazioni, gruppi informali o casi
individuali dove più manifesti siano i fattori di rischio. Laddove la conformazione
del territorio lo richieda, sarà possibile indirizzare l’azione di lavoro in particolari
aree o quartieri (“insule”) perché in presenza di una maggiore concentrazione di
gruppi a rischio.
Speciale riguardo deve essere garantito per i giovani dai 13 ai 19 anni. Vista la
mobilità che si verifica col passaggio alle scuole superiori, i Comuni si impegnano
a garantire la presentazione del Servizio per le classi delle scuole Medie
(soprattutto III Media), e a favorire l'accesso in classe per alcuni temi importanti
in accordo con la programmazione delle attività dei vari istituti (argomenti come
web e cyber-bullismo, consumo di alcool, altro potranno essere oggetto di
progetti specifici dedicati).
L’importanza di poter proporre un incontro all’interno degli Istituti (soprattutto
per le III Medie) è dettata dalla necessità di coinvolgere gli enti educativi e
rendere il servizio Educatori di Strada visibile a tutti i giovani della fascia di età
indicata prima che questi inizino a frequentare altri territori a seguito delle loro
scelte per quanto riguarda gli istituti superiori.
Le azioni dell'Operatività di Strada e il messaggio che i Comuni vogliono
trasmettere ai giovani del territorio vuole essere inteso “in positivo”, declinando
le proprie attività di intervento per la “promozione dell'agio” (es. costituzione di
associazione, gestione di spazi pubblici, proposte di eventi, concerti, eventi
sportivi, altro).
In particolare la modalità di Lavoro di Strada dovrebbe essere svolta con l’idea e
la metodologia che è rivolta al massimo coinvolgimento dei Giovani come parte
attiva del “progettare assieme”.
Base del tipo di intervento dovrebbe essere il lavoro teso alla visione di politiche
giovanili (o in questo caso parte di queste politiche) di coinvolgimento “CON” i
giovani. L’approccio deve essere quindi quello che rende i giovani il centro del
lavoro e non che ci siano delle attività pensate dagli operatori o dagli
amministratori e poi “riversate” sui giovani ai quali viene chiesta solo la
partecipazione postuma e non alla fase di creazione del progetto stesso. Anzi
l’idea sarebbe riuscire ad attuare attività e lavoro di comunità che preveda
addirittura alcuni interventi o alcune progettualità promosse “DAI” giovani stessi.
L’educativa di Strada in generale deve essere uno degli strumenti fondamentali
per dare gli strumenti ai territori di riscoprire delle Politiche Giovanili che partano
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dal basso proprio con attività e progettualità proposte e pensate “CON” e “DAI”
giovani piuttosto che progettualità “per” i giovani.
4. Ambiti di interventi di prevenzione degli Educatori di strada
Nell’ottica di massimizzare il beneficio proveniente da una progettualità di area
vasta condivisa tra Amministrazioni e ULSS, i Comuni riconoscono come ambito
di intervento privilegiato i comportamenti sociali a rischio che hanno ricadute
sulla comunità (es. consumo di sostanze, sesso, bullismo e cyber-bullismo,
solitudine, vandalismi e microcriminalità).
Nel dettaglio di questo tema:
1. La legalità è argomento trasversale;
2. Il Web è uno degli strumenti di monitoraggio e intervento insieme alla
relazione educativa;
3. La rete territoriale (Scuole, Parrocchie, Associazioni, Servizi Sociali ed
Educativa Domiciliare) diventa il luogo di confronto e valutazione sullo stare
(bene e/o male) dei giovani;
4. La rete dei Servizi ULSS partecipa e interviene come rete di aiuto e
confronto, mettendo a disposizione del progetto le proprie professionalità,
in particolare garantendo ove necessario un accompagnamento nel tempo
dei casi segnalati.
Ciascun Comune nell'adesione e nel corso del progetto, concorda le proprie
priorità con gli operatori, secondo le proprie possibilità economiche. Ciascun
Comune (Assessore e/o delegato e Assistenti Sociali) ha altresì la facoltà di
concordare con gli operatori interventi ulteriori mirati a raggiungere
situazioni/casi problematici su cui si rende necessario attivare una rete educativa
nel proprio territorio.
5. Articolazione del Lavoro di Strada
Considerando la necessità di spostare l’intervento verso un target più specifico
(gruppi a rischio), sarebbe facile la tentazione di fare altrettanto introducendo
modalità operative orientate alla sicurezza e al controllo delle trasgressioni e
della devianza: così facendo tuttavia si rischia di trasformare gli operatori in una
sorta di vigilantes o di informatori o di psicologi da strada.
Riteniamo invece che il Lavoro di Strada possa utilmente compiersi anche in
queste specificità poggiando su alcuni versanti fondamentali:
1. Il Lavoro Animativo: tenere vivo il momento ludico-ricreativo serve e sarà
sempre più importante fintantoché in strada si incontreranno ragazzi e
gruppi con percorsi complicati e difficili, sia per evitare che l’unico punto
di contatto e ragione della relazione risieda solo nella “problematicità
della persona” (con tutti i rischi collegati di etichettatura, ghettizzazione,
disconoscimento delle potenzialità evolutive delle persone), sia per offrire
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ai ragazzi l’opportunità di fare cose diverse, scoprire abilità e relazioni
positive, sperimentare contesti ricreativi e divertenti in cui non entri il
consumo o il comportamento deviante.
2. L’informazione: altro caposaldo del Lavoro di Strada è essere un adulto
competente nelle “materie” di interesse giovanile. Le specificità in questo
senso toccano particolarmente la sfera del consumo di sostanze (rispetto
a cui è fondamentale trasmettere informazioni corrette sui rischi legali e
amministrativi nonché sui pericoli per la salute e la propria vita di
relazione), la sfera della sessualità dove emergono sempre più storie
preoccupanti legate al modo di vivere la sessualità: il sesso viene spesso
consumato prestissimo, in modo “acritico”, senza peraltro alcuna
percezione dei rischi collegati alla salute fisica (rischio di MTS e
gravidanze), psicologica e alla legalità (utilizzo/scambio di video e foto,
coinvolgimento di persone minorenni..), e infine comportamenti devianti
o trasgressivi (piccoli furti o bravate) che i ragazzi spesso esprimono come
provocazione o reazione senza coglierne il versante della responsabilità
legale e del danno verso gli altri.
3. Il ruolo educativo con i gruppi: rispetto ai temi individuati il ruolo
educativo si esplica:
• nella capacità di suscitare e/o cogliere discorsi e riferimenti dei
ragazzi e rispondervi con ascolto, atteggiamenti e informazioni
corrette e coerenti;
• nella capacità di porsi a fianco per rielaborare con gli adolescenti la
“storia” che porta al consumo e la domanda di senso sulla
quotidianità nascosta sotto gli atteggiamenti e i comportamenti
trasgressivi;
• nella capacità di accompagnare la ricerca e l’esperienza di stili di vita
“drug free”.
4. Il Lavoro Individualizzato: Il lavoro educativo su questi temi sfocia quasi
inevitabilmente in relazioni sempre più intense e profonde tra gli
operatori e quei ragazzi che manifestano le storie personali più
problematiche: qui emerge l’esigenza di indirizzare sforzi e “intenzionalità
educativa” maggiori. E’ una strada nuova da percorrere per la quale vanno
declinati diversi strumenti operativi quali ad esempio il colloquio
individuale, il coinvolgimento della rete adulta (genitori, insegnanti e altre
figure significative) e l’accompagnamento ai Servizi, azioni queste che
implicano un ripensamento del patto educativo con i ragazzi e un nuovo
equilibrio tra lavoro con i gruppi e lavoro con i singoli.
5. Lavoro di Strada e rete dei Servizi Territoriali: Indirizzare l’intervento
verso le situazioni individuali più problematiche porta con sé l’esigenza di
intensificare conoscenza e possibilità di collaborazione con i Servizi
Pubblici: Assistenti Sociali dei Comuni che si occupano dei minori, Ser.T.,
Consultori, Neuropsichiatria e Psichiatria. In questo modo sarà possibile
costruire degli interventi precoci e dotati di maggiore efficacia con ragazzi
già seguiti dai vari Servizi ma anche segnalare, accompagnare ed
interagire su nuove e altre situazioni.
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In tale scenario è possibile considerare anche il rapporto con le forze
dell’ordine presenti sul territorio: tale collaborazione potrebbe
permettere di confrontarsi sia su aree e situazioni del territorio da
monitorare, sia su azioni di contenimento (educativo o repressivo)
laddove la rilevanza di comportamenti illegali
o eccessivamente
trasgressivi rappresenti una minaccia per la comunità soprattutto per i
ragazzi più giovani.
Alcune innovazioni sia organizzative sia operative, che formano e sono oggetto
del presente accordo, nel corso dell’annualità 2016 saranno monitorate
periodicamente sia nello sviluppo delle attività collaborative tra ULSS, Referenti
dei Comuni e Educatori, sia del Lavoro di Strada vero e proprio. A fine anno, avrà
luogo una verifica generale finalizzata da un lato alla conferma dell’assetto
organizzativo e degli incarichi, e dall’altro ad una eventuale revisione del modello
operativo e collaborativo.
6. Alcuni Parametri di rilevazione del Lavoro di Strada
Per facilitare il rilevamento e comparazione dei parametri di valutazione del
Lavoro di Strada e per dare dei parametri univoci, che indichino il tipo di lavoro
che i Comuni vogliono che sia svolto nei loro territori, è necessario verificare il
Progetto rispetto a efficacia/efficienza per capire i punti di forza e debolezza sia
come macroarea che nello specifico Comune.
In particolare i Comuni chiedono di monitorare alcuni parametri riguardanti la
divisione oraria impiegata nel Progetto, qui di seguito descritti in dettaglio.
La prima e più netta divisione che viene delineata è quella tra il contatto con l’
“utenza” (Front-Line), declinata in Giovani, Adulti, o Associazioni (quando esse
sono oggetto di progettualità che non coinvolgano il loro coinvolgimento nel
progetto stesso), e le attività rivolte alla preparazione, organizzazione e incontri
(Back-Office) che servono per le attività rivolte al Front-Line.
Inoltre un dato che si vuole monitorare (nuovo rispetto al passato ma che i
Comuni chiedono di implementare nel progetto) sono le ore dedicate dagli
operatori al Web ed in particolare articolandolo anche qui (ove possibile) in
Front-Line e Back-Office.
Essendo questo difficile da quantificare, proprio per la natura stessa del mezzo e
per la possibile promiscuità, soprattutto se vengono usati i cosiddetti “Social
Network”, questo parametro sarà oggetto di verifica continua per la sua
interpretazione.
Per essere più specifici si chiede di creare uno strumento di rendicontazione
oraria che abbia delle voci uguali per tutti i Comuni coinvolti in questo progetto.
Quindi:
Lavoro con i Giovani
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Questo parametro sarà diviso in:
• Front-Line
Tutto Ciò che viene fatto con i giovani in presenza
• BackOffice
Tutti gli interventi che vengono fatti a favore dei giovani ma non in loro
presenza (incontri tra operatori, creazione di strumenti/materiali, etc)
Lavoro con Adulti
Questo parametro sarà diviso in:
• Front-Line
Tutto Ciò che viene fatto con gli adulti (incontri genitori o colloqui con
adulti Significativi del territorio)
• BackOffice
Tutti gli interventi che vengono promossi per gli Adulti (incontri tra
operatori, creazione di strumenti/materiali, organizzazione di incontri per
adulti o colloqui con adulti significativi)
Lavoro con Strumenti Web (Siti, Social Network, progettazione per progetti
web)
Questo nuovo parametro da monitorare è più flessibile e quindi è possibile
specificare oltre per capire come e se in futuro è utile parametrare, per ora:
• Front-Line
Tutto ciò che viene on-line in contatto con l’ ”utenza” (sia essa formata da
giovani o adulti)
• BackOffice
Tutti gli interventi che vengono promossi per promozione/prevenzione
nell’ambito Web (es. promozione dei progetti o micro-progetti o
creazione di Applicazioni o materiali on-line su tematiche come
Cyberbullismo o simili)
Back-Office Ufficio (Ufficio/ Equipe/ report incontri p.a., SEPS,)
Questo parametro, che ovviamente per sua natura è solo un parametro di BackOffice, si può dividere in due categorie.
Nell’esperienza di alcuni Comuni questa divisione è servita per comprendere
quanto è il peso dell’intervento del comune stesso nei confronti dell’équipe.
Quindi le due categorie che si chiede di monitorare sono:
• Back-Office Ufficio (Ufficio, equipe, report, etc)
Tutto ciò che è l’incontro tra gli Educatori tra loro e che riguarda il
normale funzionamento dell’équipe e che è al di fuori dalle specifiche
progettualità per i giovani, gli adulti o il lavoro di rete.
Ovviamente all’interno delle eventuali riunioni di équipe ci saranno alcuni
momenti di confronto rispetto a queste progettualità speciali, ma la
differenza sostanziale è la divisione tra équipe (quindi lo strumento per la
condivisione delle progettualità) e riunioni per progetti specifici (che
quindi sono al di fuori del momento delle équipe)
• Back-Office Istituzionale (incontri P.A., SEPS, incontro con l’Ente
erogatore del Servizio)
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Tutti gli incontri con P.A., il SEPS e l’eventuale Ente erogatore del
Servizio.In particolare dunque tutti gli incontri a cui gli Educatori
dovranno partecipare e che saranno esclusivamente con questi Enti (con
uno o tutti quelli indicati). Qui saranno indicate le ore degli incontri che
vedono partecipare Educatori, gli Enti coinvolti nel Progetto in questo
Accordo o con delega per Ente erogatore del Servizio Educativa di Strada
(quindi NON saranno inseriti qui incontri con altri Enti ed Associazioni che
prevedono la presenza di tutti gli Enti qui sopra indicati visto che per
quello c’è la successiva suddivisione “lavoro di rete”).
Lavoro di Rete (Con tutti gli enti formalmente al di fuori del progetto educatori
di strada)
Il Lavoro di Rete si può anch’esso declinare con Front-Line e Back-Office.
Quindi:
• Front-Line
Tutto ciò che viene fatto con gli enti terzi al progetto (Scuole, Associaizoni,
Patronati, Cooperative, Fondazioni, professionisti, etc…) senza la presenza
dell’utenza.
Ad esempio una riunione di un Osservatorio Giovanile o delle riunione a
con i responsabili delle attività per pensare delle attività all’interno di
scuole o patronati.
• BackOffice
Tutte le azioni o riunioni tra i soli Educatori che servono per sviluppare i
materiali, documenti, progetti per la creazione/gestione del Progetto da
proporre all’Ente o ad una rete di Enti.
La complessità iniziale di monitorare tutti questi parametri servirà a unificare i
dati dell’Operatività di Strada e in questo modo comparare i tipi di intervento tra i
vari Comuni per capire in futuro quali sono i tipi di intervento e le modalità più
efficaci.
Nella speranza che questo favorisca il passaggio di buone prassi all’interno dei
Comuni che partecipano al progetto esso vuole essere la base per una
pianificazione di interventi del Progetto che vada sempre più a delineare quali
sono le necessità e come possono essere ottimizzate.
Questo modo di pensare alle politiche giovanili ha anche l’intento di dare un
generale indirizzo da parte dei Comuni del tipo di attività che si svolge nei propri
territori.
I Comuni firmatari di questo accordo chiedono di rispettare le percentuali di
Front-line e Back office, definiti come sopra, seguenti:
Front-Line tra 55% al 65%
BackOffice tra 35% al 45%
Questi pesi percentuali potranno essere oggetto di modifiche o aggiustamenti a
fronte delle valutazioni del progetto.
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7. Formazione e valutazione
Particolare attenzione sarà riservata a due aspetti generali dai quali
dipenderanno il funzionamento e l’efficacia dell’Operatività di Strada: la
formazione dei vari soggetti coinvolti e la valutazione dei processi e dei risultati.
La formazione sarà finalizzata, da un lato all’implementazione delle competenze,
e delle capacità collaborative tanto degli Operatori di Strada, quanto dei Referenti
Comunali e degli Assessori interessati, e dall’altro al rafforzamento delle relazioni
positive già in essere nell’ambito delle politiche giovanili dei Comuni coinvolti.
L'Ente erogatore del Servizio dovrà riservare anche una somma alla formazione
continua degli operatori.
La valutazione sarà indirizzata verso due aree:
a) verificare le capacità, le abilità e le attitudini necessarie ad un efficace
Lavoro di Strada e di équipe con tutte le competenze che esso richiede;
b) verificare, tanto i processi quanto i risultati, per una sempre maggior
trasparenza dell’azione sociale dei Comuni, in modo che il Lavoro di
Strada possa essere sempre più efficacemente condiviso con la
cittadinanza, a partire dagli investimenti che esso comporta.
8. Ruolo dei Comuni
Le Amministrazioni Comunali di Campagna Lupia, Camponogara, Dolo,
Martellago, Mira, Mirano, Noale, Fiesso D’Artico, Fossò, Spinea, Stra e Vigonovo
impegnano a:
stanziare annualmente la cifra necessaria alla realizzazione del progetto,
secondo quanto indicato al successivo articolo 10. L'ente erogatore del
Servizio dovrà tener conto che la cifra totale delle Amministrazioni
comprenderà i compensi degli Operatori di Strada, i rimborsi spese per le
attività connesse, la formazione continua, la partecipazione a bandi e/o
progetti di interesse Comunale, intercomunale, Regionale, Nazionale o
Comunitario;
dare il necessario sostegno all’Operatività di Strada che si sviluppa nel
territorio in particolare mettendo a disposizione una sede, adeguata
strumentazione e risorse economiche per la realizzazione di
microprogetti;
individuare, tra il personale comunale degli uffici dedicati, un Funzionario
referente per l’Operatività di Strada;
formulare specifici indirizzi circa gli interventi da sviluppare nel territorio;
promuovere momenti di verifica a livello comunale e sovracomunale.
Individuare nel tavolo del Piano di Zona Area Giovani il luogo in cui i
Comuni aderenti possano verificare assieme all’ ULSS valutazioni degli
interventi ed eventuali decisioni in merito al progetto.
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9. Ruolo dell’Azienda ULSS 13
L’Azienda ULSS 13, si impegna a:
• svolgere i necessari compiti di gestione organizzativa e amministrativa del
servizio di operatività di strada, individuando un soggetto erogatore del
servizio mediante selezione comparativa;
• individuare un referente di progetto aziendale;
• fornire la propria consulenza, attraverso i servizi specialistici, sia agli
Operatori di Strada sia agli Amministratori e ai Funzionari dei Comuni del
Miranese e Riviera del Brenta;
• concorrere con i Comuni alle verifiche sull’andamento della
programmazione sovracomunale e delle sue declinazioni locali.
10. Finanziamento e trasferimenti
La realizzazione del Progetto di Educativa di Strada è a carico dei Comuni aderenti
ed è finanziato dai Comuni stessi attraverso il trasferimento annuale all’ULSS 13
di specifici fondi ovvero nelle quote per la gestione dei Servizi Sociali e Socio
Sanitari. I Comuni aderenti si impegnano a trasferire, per ciascun anno:
Campagna Lupia
Camponogara
Dolo
Fiesso
Fossò
Martellago
Mirano
Mira
Noale
Spinea
Stra
Vigonovo
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
10.000,00
10.000,00
13.000,00
7.000,00
7.000,00
10.000,00
10.000,00
5.000,00
10.000,00
13.000,00
6.000,00
5.000,00
Tot.
euro 106.000,00
Fermo restando la condivisione delle finalità del Progetto e, all’interno di questa,
la quota di personalizzazione degli interventi che ciascun Comune potrà costruire
nell’ambito degli interventi di cui al precedente punto 4 si precisa che, in
relazione alle condizioni economiche che saranno definite con l’affidamento del
Progetto attraverso procedura di gara si verranno a determinare l’ammontare
delle attività consentite a ciascun Comune aderente in relazione alle quote
stanziate.
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I Comuni che intendessero partecipare al Progetto Educativa di Strada nel corso
del triennio possono essere ammessi e dovranno assicurare le condizioni previste
nei punti precedenti.
11. Collaborazioni
I Comuni del Miranese, della Riviera del Brenta e l'Azienda ULSS 13 si impegnano,
ove possibile, a coinvolgere le Associazioni di volontariato e privato sociale; si
impegnano altresì ad avviare processi di interazione e di integrazione, in materia
di Lavoro di Strada, con gli altri Enti Educativi del territorio.
12. Condizioni generali e durata
Tutte le parti interessate al Progetto devono assicurare livelli qualitativi di
prestazione, efficienza operativa, continuità delle attività, idoneità e
qualificazione professionale, rispetto dei diritti e della dignità delle persone,
garanzia di accessibilità dei servizi, modalità di verifica correnti e finali.
La durata del presente progetto è fissata fino al 31 dicembre 2018.
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