IO NON VOTO NEWS 89

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IO NON VOTO NEWS 89
La lotta di classe dei ricchi ... (continua da pag. 1)
In Italia come altrove il programma di
governo è oggi ancora quello tracciato a metà
dagli settanta da Huntington e compagnia e il
concetto della governabilità è apertamente
assunto come programma di governo globale.
La nota banca Jp Morgan l'ha messo nero su
bianco senza reticenze in un suo report del 28
maggio 2013: le cause della crisi non sono
economiche, ma politiche: "le costituzioni"
riflettono "la forza politica che i partiti di
sinistra hanno guadagnato dopo la sconfitta del
fascismo", basti pensare al "diritto di protestare
se i cambiamenti sono sgraditi" o al
riconoscimento della "tutela costituzionale dei
lavoratori", tutte garanzie oggi non più
tollerabifi (cfr. Luca Pisapia, Ricetta Jp Morgan
per Europa integratagrata: liberarsi delle
costituzioni antifasciste, in il Fatto Quotidiano",
19 giugno 2013).
Una spirale di ineguaglianze
La questione dei diritti è centrale e proprio la
costituzione materiale è l'oggetto della odierna
lotta di classe dei ricchi contro i poveri.
Ovviamente, nel 1975 come oggi, non si tratta
di "crisi della democrazia", ma di crisi di
consenso e autorità delle élites (Domenico
Moro, Club Bilderberg, gli uomini che
comandano il mondo, Aliberti, p. 127). Per
ristabilire tale autorità, per vincere la propria
battaglia le élite internazionali di governo
scatenano una reazione che trova attuazione nei
programmi neoliberisti degli ultimi trentacinque
anni: centralità del mercato, privatizzazioni,
flessibilità del mondo del lavoro, all'interno di
una politica di austerità varata in nome della
lotta all'inflazione e che viene fatta accettare
attraverso una politica di concertazione
neocorporativa con i sindacati.
Ecco perché il parlamento italiano, alla pari di
quelli di altri paesi europei come la Francia, la
Spagna, la Grecia e il Portogallo, ha introdotto
in un batter d'occhio nella costituzione il vincolo
di ridurre il debito sovrano dall'attuale 130 per
cento al 60 per cento sul pil, da raggiungersi
attraverso
un'ulteriore
dismissione
del
patrimonio pubblico, ulteriori privatizzazioni,
liberalizzazioni (dal mercato dei capitali al
mercato del lavoro, alle "utility": acqua,
elettricità, trasporti) e tagli alla spesa.
Una dopo l'altra si susseguono misure che
sottraggono quote sempre crescenti del prodotto
sociale, misure che hanno già posto le basi per
lo scoppio dell'ultima crisi nel 2007. E’ allora
che gli stati sono intervenuti in maniera
massiccia in soccorso del settore privato,
causando così una repentina, e ulteriore,
espansione del rapporto tra debito pubblico e
prodotto interno lordo. Fatto ciò, siamo entrati
nel mezzo di un'offensiva del settore privato e
statale insieme, in cui l'austerità ha l'effetto della
distruzione progressiva dei servizi sociali
e di riduzione della spesa pubblica (mai di
quella militare) - alimentando una spirale di
ineguaglianze. (Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos
Sabini, Le disuguaglianze insostenibili, in
"La Repubblica", 9 luglio 2013).
Un eccesso di democrazia?
Austerità significa infatti lotta di classe dei
ricchi contro i poveri, una "redistribuzione al
contrario" per cui banche, fondi di investimento,
le grandi imprese, lo stato drenano verso l'alto
redditi da lavoro e risparmi delle famiglie.
Cosa significhi tutto ciò lo dicono i dati, in Italia
crudi più che altrove: disoccupazione giovanile
al 50 per cento, 6 milioni quattrocentomila tra
disoccupati, "inoccupati" e "sottoccupati", otto
milioni di pensionati ricevono una pensione
inferiore a mille curo al mese, due milioni non
arrivano a 500 euro, quasi tre milioni e mezzo di
lavoratori precari, il cui reddito medio è di 927
euro mensili per gli uomini e 759 euro per le
donne. Il 10 per cento delle famiglie più ricche
possiede quasi il 45 per cento della ricchezza
totale, il 50 per cento delle famiglie più povere
non più del 10 per cento (Sergio Segio, a cura
di, Rapporto sui diritti globali. Il mondo al
tempo dell'austerity, Ediesse, 2013). L'Italia è il
secondo paese europeo, dietro al Regno Unito,
con la maggiore disuguaglianza nella
distribuzione dei redditi. Ma è questa una
dinamica in linea con quella di molti altri paesi,
Stati Uniti su tutti, se è vero che negli ultimi
trenta anni l'i per cento della popolazione
statunitense ha triplicato la sua ricchezza
(Exclusive Interview: Joseph Stiglitz Sees Bleak
Future for America If We Don't Reverse
Inequality, in alternet.org, 24 giugno 2012) e se
è vero che percentuali simili di disoccupazione
ci sono in Spagna, Grecia e Portogallo.
Questa lotta di classe dei ricchi contro i poveri
è dispiegata per mezzo degli stati il cui ruolo
risulta fondamentale. Un errore di parte del
movimento noglobal è stato quello di
minimizzare il ruolo degli stati nazionali, spesso
contrapponendo questi ultimi alle corporations o
multinazionali, o comunque scomponendo il
problema nel rispetto del mantenimento delle
istituzioni, dello stato. Alcuni ripropongono
ancora la stessa analisi sostituendo alle
"multinazionali" i "mercati", la "finanza", la cui
dittatura comporterebbe uno stato d'eccezione
(sovranazionale) rispetto alla normalità dello
stato di diritto (nazionale) (a es.: Ida
Dominijanni, Nello stato d'eccezione, in "Il
Manifesto", 19 novembre 2011, p. 14; Andrea
Fumagalhi, Collettivo di UniNomade, Il diritto
alla bancarotta come contropotere finanziario,
in 'Il Manifesto", 1 settembre 2011, p. 15).
Gli stati nazionali mettono in opera e
difendono, tramite il monopolio dell'uso della
forza, agende stabilite in maniera concorde a
livello globale da una aristocrazia internazionale
di governo. Dagli anni settanta a oggi gli stati
nazionali, ancora una volta in nome della
"governabilità"; hanno rafforzato le proprie
funzioni di gendarmi e detentori legittimi della
forza, delegando il proprio potere su questioni
quali il bilancio, il debito e il deficit pubblico a
entità sovranazionali come l'Unione Europea.
Hanno svolto un ruolo di assoluto protagonismo
nello smantellamento del proprio welfare e nella
distruzione dei diritti dei lavoratori, sono stati
artefici di quelle misure necessarie a contrastare
"l'eccesso di democrazia" e a dare vita a una
vera Restaurazione.
Se anche Habermas dice che ...
Il capitalismo, scrive Braudel ne La dinamica
del capitalismo, trionfa quando si identifica
con lo stato, quando è lo stato (La dinamica del
capitalismo, Il Mulino, 1981, p. 76). Il suo
trionfo oggi coincide con quella "accumulazione
tramite spoliazione" individuata da David
Harvey (La guerra perpetua. Analisi del nuovo
imperialismo, Il Saggiatore, 2007), in cui il
capitale non si limita a "sussumere" il lavoro,
ma come sostengono Toni Negri e Michael
Hardt in Comune. Oltre il privato e il pubblico
(Rizzoli, 2010, p. 147), assorbe la vita umana in
tutti i suoi aspetti. Lo vediamo con i nostri
occhi: il capitale da una parte mette a valore
territori e risorse naturali, dall'altra assoggetta
la produzione umana, dentro e fuori l'orario di
lavoro, dentro e fuori l'impresa capitalista.
A fronte di tutto ciò non è un caso se il grande
moderato della filosofia Jürgen Habermas scrive
oggi che i mercati hanno esautorato di fatto
il suffragio universale e giudica necessaria
una legittimazione popolare di quanto sta
avvenendo. Non deve stupire d'altra parte che
coloro che fino a pochi anni fa si facevano
paladini del più spietato neoliberismo, arrivando
a teorizzare il capitalismo come acme e fine
della storia, ora discettano della necessità di
arginare le disuguaglianze prodotte dalla crisi.
È il caso di Francis Fukuyama, già corifeo del
trionfo capitalista con il suo La fìne della storia
e l'ultimo uomo, Rizzoli, 2003, che oggi scrive
della ribellione di una nuova classe media
globale che chiede democrazia, diritti e una
politica diversa, The Middle-Closs Revolution,
online.wsj.com, 28 giugno 2013.
Che brave personcine
che sono questi ricchi,
Maximilien, tu cosa
ne faresti di loro?
Io Robespierre,
un’ideuzza
l’avrei ...
Ogni riferimento
è puramente ...
casuale!!!
renzie-fonzie
siamo al comico! Oggi facciamo questo,
domani quello, dopodomani quell'altro..........
dobbiamo essere ottimisti e non disfattisti.
Ma, che significa disfattisti: che si vuole disfare
ciò che esiste ma tranquilli non si può disfare
ciò che non esiste. Non c'è italia
(minuscolissimo) tanto è vero che i seguaci di
jenni a' carogna hanno sacrosantamente
fischiato il nostro inno nazionale. Dov'è la
nazione? forse fonzie ha in progetto, venerdì o
sabato prossimi di fondarne una? Stiamo a
vedere se dal suo bel faccione che esprime
intelligenza e lungimiranza.........
Un po’ di cocktail
Classici
Campana
♣ Gin 3,5/10
♣ Campari 2/10
♣ Vermouth dolce 2/10
♣ Succo di lime 1/10
♣ Sciroppo di zucchero 1,5/10
♣ Fettine di lime per guarnire
Shakerare tutti gli ingredienti e servire
nella coppetta da cocktail precedentemente
raffreddata, guarnire con le fettine di lime.
da “Cocktail”,
di Jane Rocca
Edizione De Vecchi
a cura di V. A.
IO NON VOTO NEWS
e se proprio devo … Voto Beppe Grillo
[email protected]
Fondato nel 2012 – Anno III NUMERO 89
Da “A” Rivista Anarchica
La lotta di classe dei ricchi contro i poveri
Savona Giovedì 8 Maggio 2014
http://www.iononvotonews.altervista.org/
€0
L’ANGOLO DEL RELAX
di Antonio Senta
L’associazione
La politica dell'austerità dagli anni settanta ai giorni nostrie le "disuguaglianze insostenibili"
Associa ad ogni una delle tre immagini
Loro fanno la lotta di classe ...
Edoardo Sanguineti
1.
2.
3.
metà anni settanta Samuel P. antagonista", che è la nemica giurata di Gianni
Huntington, insieme a Michel Crozier Agnelli.
e Joji Watanuki, pubblicano The crisis
Contro questa conflittualità operaia e sociale e
of democracy. Esso diventa il programma per per garantire a sé la "governabilità" (la gestione
tutti quegli organismi internazionali di governo esclusiva del potere) le classi dirigenti
a
b
c
più o meno formali che vanno dal Fondo reagiscono in diverse maniere, in primo luogo
monetario internazionale ai vari G7, G8, G10, con la repressione militare: omicidi mirati,
G20, dal Gruppo Bilderberg alla Banca decine di migliaia di imprigionati, stragi di stato.
mondiale, dalla Commissione trilaterale alla Noi sappiamo tutto della strategia dello
Banca Centrale Europa e all'Unione Europea. stragismo: che fu orchestrata dalla Cia, che fu
Due anni più tardi, nel 1977, Franco Angeli ne avvallata dagli organismi internazionali di
stampa un'edizione italiana, con introduzione governo, che fu attuata dalla struttura Gladio Risposta a fondo pagina
di Gianni Agnelli. L'obiettivo di questa (Stay Behind) in supporto ai servizi segreti (non
pubblicazione è quello di individuare i modi deviati) italiani, per scoraggiare ipotesi
La rivoluzione pacifica
migliori per garantire la "governabilità". Di cosa riformiste e "di sinistra". È quello che afferma
è iniziata e non sarà un
si tratta? Secondo Huntington: "la governabilità anche ormai un Presidente onorario aggiunto
sindacato a fermarla!
di una democrazia dipende dal rapporto tra della Suprema Corte di Cassazione (Ferdinando
l'autorità delle sue istituzioni di governo e la Imposimato il 15 gennaio 2013 durante
forza delle sue istituzioni di opposizione" la presentazione napoletana del suo libro
(La crisi della democrazia, 1977, p. 91). La repubblica delle stragi impunite).
Nell'introduzione all'edizione italiana Agnelli
The crisis of democracy analizza altre tecniche
chiarisce che il fine della governabilità è di rafforzamento della "governabilità" che si
trasformare la conflittualità in cooperazione, dal affiancano all'azione militare, e di cui gli autori
Certamente
momento che la democrazia è minacciata dalla possono scrivere più liberamente: rafforzare il
non
la CGIL!
"cultura antagonista" (Ivi, 1977, p. 23).
potere esecutivo, ridurre l'indipendenza dei mass
La stangata, ovvero "la politica dei sacrifici" media, liberarsi dall’“eccesso di democrazia"
All'inizio degli anni settanta si chiude il ciclo favorendo l'apatia e il disimpegno tra i governati
Differenze fra
espansivo della ricostruzione post bellica con (La crisi della democrazia, cit., pp. 108-109).
Letta e Renzi?
la fine del sistema monetario di Bretton
Come scrive Agnelli senza tanti fronzoli, il
Woodprima (1971) e l'esplosione della crisi grado di democrazia e quello di governabilità
petrolifera poi (1973). In tutto l'occidente si sono inversamente proporzionali tra loro.
moltiplicano fenomeni di stagnazione e
Più un sistema è democratico meno è
recessione e aumenta progressivamente il tasso governabile. Se questi sono i desiderata delle
di disoccupazione. In Italia la crisi è più forte élite transnazionali di governo, dei gruppi
che altrove con un'inflazione intorno al venti- multinazionali e finanziari, essi collimano non
venticinque per cento, il tasso più alto tra tutte le a caso con il famoso piano di rinascita
economie occidentali.
democratica della P2 di Gelli: concentrazione
Questa politica dell'austerità tende a dei media, stravolgimento di partiti e sindacati,
Il primo raccontava
contrastare le conquiste operaie dell'autunno esecutivo forte; proprio quello che è avvenuto e
balle in modo educato!
caldo (1969) da parte di un movimento che sta avvenendo in Italia, last but not least la
raggiunge il proprio apice nella primavera trasformazione in fieri del sistema politico e
Soluzione: 1c – 2a - 3b
del 1973 con l'occupazione di Miraflori istituzionale italiano in repubblica presidenziale
(L'organizzazione diretta degli operai dentro la (cfr. Nico Macce, Quasi settant'anni di a pag. 2
crisi, in "Collegamenti per l'Organizzazione quasi democrazia. Anzi, per nulla, in
· Continua da pag. 1
Diretta di Classe", marzo 1977) e che ottiene carmillaonline.com, 2 agosto 2013).
· L’angolo del Dottor A. C.
aumenti salariali di quasi il 50 per cento del
(continua a pag. 2)
· L’angolo della cucina
valore iniziale e una significativa riduzione
a pag. 3
Contro i comunisti sono
dell'orario di lavoro (da 45 a 38 ore) in una
· La fisica in casa
per la pena di morte!
prospettiva di piena occupazione. Tutte
· Elezioni europee e ... dintorni
questioni interne a una lotta più generale che nei
a pag. 4
suoi settori più avanzati ha anche come obiettivi
· Vocabolario dei personaggi storici
il salario egualitario, l'autonomia proletaria, la
Questa non è
· L’angolo della fantascienza
riappropriazione materiale, nonché la ricerca di
democrazia!
· Rassegna di Fantascienza
un "diverso modello di sviluppo" in grado di
· Commento al campionato di calcio
mettere in discussione il paradigma del modo
a pag. 5
di produzione capitalistico. È un ciclo di lotte
Falso, li farei scegliere
· Il personaggio
che comporta una significativa ridistribuzione
democraticamente fra camera
a pag. 6
della ricchezza prodotta e una parziale riduzione
gas, ghigliottina o fucilazione!
· Una canzone per voi
dei ruoli di potere risultato di quella "cultura
A
La fisica in camera da letto
Viaggio stanza per stanza, tra fenomeni inaspettati e ingegnose scoperte
Emiliano Ricci - Edizioni “Giunti”
12c – Di materassi a molle, orologi, calendari e borse dell'acqua calda
La freccia del tempo
Adesso che abbiamo ricordato e ulteriormente
approfondito il significato del concetto di
entropia e di come esso si leghi al secondo
principio della termodinamica, possiamo
finalmente affrontare la questione che ci
eravamo posti all'inizio del precedente paragrafo
relativa alla nostra esperienza dello scorrere del
tempo, dal passato al futuro.
Abbiamo visto come la termodinamica ci
venga chiaramente incontro stabilendo un verso
per qualunque tipo di trasformazione di un
sistema chiuso: l'entropia aumenta nel tempo o,
nella migliore delle ipotesi, non cambia.
A questo punto ci siamo muniti addirittura di
tre modi per determinare, almeno in linea di
principio, in che verso scorre il tempo in un
sistema termodinamicamente isolato:
• in funzione del suo livello di entropia: il
tempo scorre nel verso in cui questa aumenta;
• in funzione della probabilità del suo stato: il
sistema evolve sempre verso Stati più
probabili;
• in funzione, infine, del suo contenuto di
informazione: il tempo scorre nel verso in cui
questo diminuisce.
Questo, in ultima analisi, era il proposito di
Eddington: poter determinare oggettivamente il
verso dello scorrere del tempo o, come la
chiamò poeticamente egli stesso, la direzione
della freccia del tempo.
Sembrerebbe fatta, ma non è così semplice.
Provando infatti anche a trascurare le varie
difficoltà materiali dell'impresa di misurare le
grandezze di cui sopra, o meglio le loro
variazioni, rimane un dubbio, nemmeno di poco
conto: non è forse che per svolgere delle
misurazioni in momenti diversi occorre già
sapere cos'è il tempo?
Fra gli studiosi del problema dell'asimmetria
del tempo, l'ipotesi più accreditata vede nel
passaggio del tempo una nostra consapevolezza
cosciente dell'aumento di entropia cosmica.
In effetti, se consideriamo l'universo nel suo
insieme, non possiamo non ritenerlo un sistema
termodinamicamente isolato per cui valgano le
stesse considerazioni svolte in precedenza, da
cui ne discende che l'entropia dell'Universo, via
via che questo si evolve, aumenta sempre.
In altre parole, l'Universo sarebbe nato da uno
stato estremamente ordinato per evolversi verso
stati disordinati, e perciò sempre più probabili.
Che cosa dire allora delle infinite strutture
ordinate presenti nell'Universo (pianeti, stelle,
galassie) che si formano continuamente grazie
all'azione della gravitazione?
Senza volerci addentrare nei meandri di una
teoria complessa qual è la moderna cosmologia,
che peraltro sui problema dell'entropia
dell'Universo e della freccia del tempo mostra
varie lacune, occorre dire che, in generale,
diminuzioni locali di entropia sono ammesse a
spese dell'entropia totale. In altri termini, per
tornare all'esempio della stanza, noi possiamo
certamente mettere in ordine gli oggetti in essa
contenuta, riducendone perciò localmente il
livello di entropia, ma quest'ultima sarà
globalmente aumentata, non fosse altro che
per le trasformazioni di energia avvenute
all'interno del nostro corpo nell'operazione di
riordinamento della stanza.
Elezioni europee e ... dintorni 1
Vocabolario dei personaggi storici 6
Io voterò contro PD
e PDL perché mi
hanno lasciato nudo!
L’entropia in parole semplici è una funzione
fisica che misura lo stato di disordine
Matteo Renzi segue sempre
fedelmente le regole dell’entropia!!
Voterò anch’io contro entrambi
perché mi hanno lasciato nudo.
Voterò per Beppe Grillo, al peggio
spero di rimanere com’ero prima!!!
Quando parla l’entropia
aumenta, quando tace anche!!!
Occorre fare molta attenzione alla definizione
di sistema termodinamicamente chiuso: la
stanza evidentemente non lo è, se noi agiamo al
suo interno e non ci consideriamo facenti parte
del sistema.
In ogni caso, e malgrado gli innegabili
problemi, la convinzione che identifica
l'aumento di entropia cosmica con le origini del
nostro senso del tempo rimane forte, proprio
nello spirito dei principi esposti per la prima
volta da Eddington.
Chissà se i fisici, su questa questione
osteggiati dai più, potranno davvero porre la
parola fine oppure dovranno cedere il passo ai
loro detrattori, un folto gruppo di biologi,
psicologi, filosofi, sociologi che vedono nella
freccia del tempo un problema legato
essenzialmente alla vita e alla nostra coscienza,
impossibile da relegare nell'angusto ambito
della scienza delle cose inanimate.
Oppure, quando forse avremo compreso
l'ancora inafferrabile rapporto che lega la nostra
mente e la nostra coscienza alla materia del
nostro cervello, chissà che tutti non si debbano
inchinare a una diversa e ancora ignota
soluzione.
Concludiamo questo paragrafo, e con esso il
capitolo, sottolineando come, al termine delle
nostre considerazioni di termodinamica, sia
tornata alla ribalta la forza di gravitazione
universale, già nella mente di Einstein quando
teorizzò la relatività generale.
E questa, infatti, che governa l'evoluzione a
grande scala dell'Universo, è questa che governa
la formazione di stelle e galassie e i loro moti
reciproci, è da questa che, in ultima analisi,
dipendono le origini di ogni forma di
irreversibilità termodinamica nell'Universo
reale. L'Universo volge inesorabilmente verso la
morte termica e ciò avviene proprio in virtù
dell'azione della forza di gravità.
A questa sorte, indicata dai fisici, dobbiamo
sottostare tutti, volenti o nolenti, filosofi, biologi
e psicologi. E questa sarà, nonostante tutto, la
fine del tempo, qualunque sia stata la direzione
verso cui si è mossa la sua freccia.
Vorrei sapere cosa c’era
nella mente di Einstein!!!
La vignetta che presenta questo articolo ne fa
già prevedere, certamente, il contenuto. E’ stato
scritto da uno che si ritiene un pentito, pentito
di aver scelto anche alle ultime politiche la
becera coalizione capeggiata dal PD.
Fra non molto il popolo italiano sarà chiamato
per l’ennesima volta alle urne, questa volta per
le inutili ma costose elezioni europee.
Per chi votare? Alle ultime politiche era mia
ferma intenzione quella di non votare o di votare
Beppe Grillo. Poi, forse perché preso sia
dall’odio verso la Destra di Silvio Berlusconi,
sia dalla paura di una sua nuova vittoria, forse
perché inguaribile romantico di sinistra, anche
se ora fortemente disilluso, ho votato lo
schieramento di Bersani ma, almeno, per il Sel,
avendo avuto sentore dello schifo politico in
forte aumento all’interno del PD. Infatti, poco
tempo dopo, tale schifo ha raggiunto l’apice e
mi ha propinato prima come Presidente della
Repubblica il nuovo che “avanza” ovvero
Giorgio Napolitano, re degli inciuci, e poi in
rapida sequenza, trombato Bersani come da
copione renziano, a Capo del Governo il
democristiano Enrico Letta come traghettatore
del Giuda, sempre democristiano ma della
peggior specie, Matteo Renzi.
Ora volendo punire, “elettoralmente”, alle
europee (io sarei decisamente per qualcosina
in più) quei due viscidi schieramenti quali sono
il PD e il PDL ritengo che l’astensione o ancor
peggio le scheda bianche o nulle servirebbero
solo se questa scelta fosse molto, anzi
moltissimo diffusa, fatto del tutto impensabile, e
lascerebbero invariate le percentuali dei voti.
Allora io, da pensionato della scuola, confortato
dalle affermazioni dei dirigenti del sindacato
che frequento, la Cisl (perché la Cisl?, la Cgil é
decisamente peggio) che hanno palesato non
solo timore ma bensì sacro terrore per Beppe
Grillo, questa volta voterò per lui, convinto che
se non sarà fatto “giusto” sarà certamente “non
del tutto sbagliato”, dicendola alla De André.
Se si vogliono continuare a fare le solite brutte
figure e a prendere i soliti (nefasti per noi)
ordini da Bruxelles, tanto vale farlo da casa
nostra, con una telefonata e una mail dai costi
contenuti e non attraverso una marea di cialtroni
urlanti della politica, buoni solo a saccheggiare
le nostre già misere casse, casse che poi saranno
regolarmente riempite nuovamente coi proventi
dei ladrocini (pardon leggasi delle tasse) imposti
da questi “luridi” governi e tutto alla faccia di
noi poveri cittadini italiani non ricchi!!!
Che bella parata
di capi di Stato!
V. A.
Mi accontenterei
di sapere cosa c’è
in quella di Renzi!
Questa volta voto
Beppe Grillo!!!
L’angolo della fantascienza
Rassegna di fantascienza
Johnson Lyndon Baines
E’ stato un politico statunitense, 36º presidente
degli Stati Uniti d'America. Divenne presidente
dopo l'improvvisa morte di John Fitzgerald
Kennedy, ucciso in un attentato a Dallas il 22
novembre 1963. Johnson è noto principalmente
come "il presidente dei diritti civili", della
"guerra alla povertà" e della cosiddetta "Great
Society" ("Grande Società"), ma anche per aver
incrementato l'impegno del paese nella
disastrosa guerra del Vietnam, in funzione
anticomunista. Eroe o criminale? Qui una sola
risposta: criminale.
Kennedy John Fitzgerald
E’ stato un politico statunitense, 35º
presidente degli Stati Uniti d'America.
Candidato del Partito Democratico, assunse la
carica il 20 gennaio 1961 e la mantenne fino al
suo assassinio. La sua breve presidenza, in
epoca di guerra fredda, fu segnata da alcuni
eventi molto rilevanti: lo sbarco nella Baia dei
Porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione
del Muro di Berlino, la conquista dello spazio,
gli antefatti della Guerra del Vietnam e
l'affermarsi del movimento per i diritti civili
degli afroamericani. Eroe o criminale? Mah!
Krusciov Nikita Sergeevič
E’ stato un politico sovietico. Dopo le lunghe
lotte per il potere seguite alla morte di Stalin
(1953) e il breve periodo di leadership di
Georgij Malenkov, divenne il leader dell'Unione
Sovietica. Fu Primo Segretario del Comitato
Centrale del Partito Comunista dell'Unione
Sovietica (PCUS) dal 1953 al 1964, e anche il
primo leader sovietico a visitare gli USA il 15
settembre 1959. Anch’esso interprete della Crisi
di Cuba con Kennedy. Altro squallido
personaggio di cui l’umanità avrebbe fatto
volentieri a meno.
Lenin Vladimir
E’ stato un politico, rivoluzionario e filosofo
russo naturalizzato sovietico. Artefice della
Rivoluzione russa dell'ottobre 1917, fu capo del
partito bolscevico e presidente del Consiglio dei
Commissari del Popolo della Russia sovietica e
poi dell'URSS. Come tanti altri, buon inizio,
brutta fine.
Nixon Richard Milhous
E’ stato un politico statunitense, repubblicano.
e 37º Presidente degli Stati Uniti d'America.
Rimase in carica dal gennaio del 1969
all'agosto del 1974. Fra le sue politiche vi
furono il disimpegno dalla guerra del Vietnam,
l'apertura alla Cina, l'anticomunismo, un
parziale sostegno ai diritti civili, le prime
politiche ambientali e l'incremento dei fondi per
la ricerca medica, come per la "guerra al
cancro". È stato l'unico Presidente americano a
dimettersi dalla carica. Le sue dimissioni
avvennero il 9 agosto 1974, per anticipare
l'imminente impeachment in seguito allo
Scandalo Watergate. Altro stupendo macellaio a
stelle e strisce.
Certo è che se fossero
ancora in circolazione ...
Questa volta il film scelto è un po’ più 1. Spettri
con i Pidiessini
recente, sia per l’ispirazione che per la
produzione, ovvero «Stargate» del 1994, di 2. Misteriose forme di vita
Ronald Emmerich interpretato, fra gli altri, da
con Francesco Storace, Maurizio Gasparri
Kurt Russell.
3. Reptilicus
Recensione di:
con MatteoRenzi
«Stargate»
4. Incubi
L’egittologo Daniel Jackson scopre come fare
con E. Fornero, R. Cancelieri, R. Bindi,
funzionare lo Stargate, un grande anello forgiato 5. L'armata delle tenebre
in un metallo sconosciuto sulla Terra, ritrovato
con Silvio Berlusconi e i forzisti
sotto una piramide a Giza, e risalente ai tempi
6. Metamorfosi letale
degli antichi egizi. Anni dopo una equipe di
con M. Borghezio, R. Calderoli, U. Bossi
scienziati scopre che l’anello é la porta per
7.
L’uomo terminale
accedere ad un pianeta lontano.
con Giorgio Napolitano
Il colonnello Jonathan “Jack” O’ Neil riceve
l’incarico di guidare Jackson ed un piccolo 8. Il corvo
con Ignazio La Russa
gruppo di soldati statunitensi attraverso lo
a cura di V. A.
Stargate per esplorare il pianeta di quella
galassia sconosciuta al di là della porta.
Commento al campionato di calcio 2013–2014
Scopriranno un popolo devoto al Dio Sole e
36° giornata
dovranno opporsi al piano malvagio del
sovrano, della razza dei Gould, parasiti a forma Catania – Roma 4-1
Doveva essere la giornata che avrebbe sancito
di serpente che si insinuano nei corpi umani,
che intende gettare una bomba nello Stargate per la retrocessione del Catania invece una Roma
vergognosa non è praticamente scesa in campo.
distruggere la Terra.
Questi atteggiamenti andrebbero severamente
$
puniti perché hanno falsato il campionato in
Commento
zona retrocessione.
A mio, sempre modesto parere, è uno dei dieci
migliori film di fantascienza fino ad ora Chievo – Torino 0-1
Torino sempre più in alto verso la
prodotti: possiede una “trama”, ha buoni effetti
qualificazione
all’Europa League e Chievo
speciali ed è ben recitato.
Ha ispirato fra l’altro le due serie di telefilm sempre più in basso, verso la serie B?
«Stargate SG1» dalla durata di dieci stagioni e Fiorentina – Sassuolo 3-4
Anche i giocatori viola si danno alla
«Stargate Atlantis» dalla durata di cinque
stagioni, oltre cha a due film per la TV che sono beneficenza. Con la difesa rimasta a Napoli per
serviti a chiudere alcune “trame” che erano motivi turistici affondano fino all’1-4 senza
rimaste aperte nella serie «Stargate SG1» cioè: combattere e ciò significherebbe falsare il
campionato in zona retrocessione. Poi entra
1. «Stargate continuum»
Giuseppe Rossi e finisce che presi, dalla
2. «Stargate l’arca di Noè».
vergogna, i viola si svegliano e dopo il 3-4
sfiorano il pareggio con una rete annullata.
Genoa – Bologna 0-0
Ancora una partita indegna del Genoa che
nonostante l’impegno non riesce a far vincere il
Bologna, anche se c’è da dire che non era così
facile farlo, senza dare troppo nell’occhio.
Juventus – Atalanta 1-0
Passerella della Juventus, con lo scudetto già
vinto ormai non c’era più niente da rubare!
Lazio – Verona 3-3
Risultato che fa felici gli altri pretendenti alla
Europa League: Torino, Parma e Milan. Partita
che può essere definita del tipo di quelle
Scapoli-Ammogliati con moltissimi errori
gratuiti, arbitro compreso.
Milan – Inter 1-0
Un Milan appena normale batte un’Inter non
pervenuta. Da una parte un gol buono e uno
annullato, un palo e un discreto dominio nel
secondo tempo, dall’altra il nulla cosmico,
confusione in campo e nella testa di Mazzarri,
ammesso e non concesso che ci sia lo spazio
a cura di V. A.
necessario per contenere tale confusione.
Napoli – Cagliari 3-0
$
Il Napoli liquida facilmente la pratica Cagliari
Resta sempre e comunque inteso che questa
rubrica per essere resa più dinamica e varia con Hamsik che sbaglia anche un rigore.
avrebbe bisogno di voi lettori, della proposta dei Parma – Sampdoria 2-0
I blucerchiati sono ancora attesi sul campo di
vostri film di fantascienza (valgono anche
horror e fantasy) e sopratutto delle vostre Parma dove lasciano i 3 punti senza colpo ferire.
recensioni.
Udinese – Livorno 5-3
L’Udinese distrugge il Livorno e le sue
Ringraziandovi
anticipatamente
aspetto
con
... noi saremmo
speranze di serie A.
molto
interesse
i
vostri
contributi.
senza lavoro!
a cura di V. A.
a cura di V. A.
Il personaggio
Dracula (parte prima)
Uccelli d’Italia – Gli Squallor
Dracula è un romanzo scritto dall'irlandese Bram Stoker nel 1897, ispirato alla figura di Vlad III principe di Valacchia. Scritto in forma di stralci di
diari e di lettere, Dracula è uno degli ultimi, se non l'ultimo, tra i grandi romanzi gotici. Riprendendo il mito del vampiro, lanciato nella letteratura da
John William Polidori, Stoker realizza un romanzo dalle atmosfere cupe e oscure, in cui l'orrore e la minaccia, sempre ben presenti, assillano i
protagonisti, in un crescendo rossiniano di emozioni che conduce alla scoperta dell'orrore rappresentato dal tetro vampiro.
La vicenda è narrata sotto forma di una
raccolta degli scritti di alcuni dei protagonisti
del racconto, che inizia il 3 maggio 1890 con il
giovane avvocato Jonathan Harker, inviato in
Transilvania dal suo capo, Peter Hawkins, per
curare l'acquisto di un'abitazione a Londra fatto
da un nobile locale: il Conte Dracula.
L'inizio del viaggio del giovane, però, è
all'insegna del contatto con il mondo
superstizioso e pauroso della gente locale, che
cerca di scoraggiarlo dall'andare dal Conte, ma
nessuno degli sforzi dei civili riesce ad impedire
il contatto con il nobile, che si rivela essere un
affabile anziano che ha deciso di trasferirsi in
Inghilterra.
Con il passare dei giorni alcuni particolari
diventano terrificanti, fino alla scoperta del
terribile segreto del Conte: egli è in realtà un
terribile mostro che si nutre del sangue dei
viventi. In una parola è un vampiro, che si
accinge ad azzannare la vecchia Inghilterra per
prolungare ancora la sua insana esistenza.
A questo punto, quando ormai sembra giunta
l'ultima ora per Harker, l'azione si sposta in
Inghilterra, dove da uno scambio di lettere tra
Mina Murray e Lucy Westenra iniziamo a
conoscere gli altri protagonisti: John Seward,
direttore di un manicomio, Mina, fidanzata di
Jon e la sua amica Lucy (corteggiata da Seward,
dal texano Quincey P. Morris e da Lord Arthur
Holmwood, col quale si fidanzerà).
Mina, quindi, in attesa del ritorno di Jonathan,
va a soggiornare a Whitby con Lucy e la sua
famiglia: è questo l'inizio di una serie di fatti
strani. Sul diario di Mina, infatti, vengono
registrati, oltre ad una serie di comportamenti
anomali da parte dell'amica, anche il
rocambolesco arrivo a Whitby, in un giorno di
tempesta, di una nave il cui capitano è stato
ritrovato morto e legato al timone.
Al diario, per meglio descrivere l'accaduto, è
allegato il servizio di un anonimo giornalista che
descrive l'arrivo nel porto della nave fantasma,
da cui esce un cane inferocito, e quindi un
estratto dal diario di bordo, che sembra
riecheggiare il romanzo di William Hodgson
I pirati fantasma, in cui si narra di un terribile
demone che infesta la nave naufragata. Dal suo
arrivo in poi, contemporaneamente, Renfield,
paziente del dottore Seward, inizia a peggiorare,
delirando di un fantomatico Signore, mentre
Lucy è evidentemente la vittima di un vampiro
(porta gli evidenti segni sul collo): tutti indizi
dell'arrivo del Conte Dracula in Inghilterra.
Inaspettatamente Mina viene a sapere che
Jonathan, riuscito a fuggire dal castello di
Dracula, si trova ricoverato a Budapest e lo
raggiunge sposandolo presso un ospizio gestito
da suore, per poi tornare in Inghilterra. Intanto
la salute di Lucy, che iniziava a peggiorare,
subisce un terribile attacco. Seward, allora, non
vede soluzione migliore se non quella di
chiamare, da Amsterdam, il suo insegnante,
l'esimio professore Abraham Van Helsing.
All'inizio provano a fermare il deperimento
con una serie di trasfusioni di sangue - tutti i
protagonisti maschili si prestano alla delicata
operazione - ma l'attacco finale di Dracula porta
alla morte della ragazza e della madre, che in
quella notte finale si trovava nella stanza della
figlia e che era già gravemente malata.
La minaccia, però, è solo all'inizio: come Van
Helsing sa, Lucy è ormai diventata un vampiro a
sua volta e, infatti, inizia subito a "cacciare"
bambini che giocano nei dintorni del cimitero
dove il suo corpo è stato sepolto. La notizia
sarebbe passata quasi anonima se non fosse
che le vittime sono bambini, ma le poche
informazioni che giungono dalla stampa fanno
interessare i due studiosi (Seward e Van
Helsing), che esaminano le ferite dell'ultimo
bambino: questa prova basta a Van Helsing per
convincersi che è ora di agire. Prima, però, deve
convincere dell'esistenza di un tale orrore sia il
suo allievo che Quincey Morris e, cosa più
importante, il buon Arthur, ormai Lord
Godalming dopo la morte del padre. Fatto ciò,
in una terribile notte, rinchiudono nella sua
tomba il corpo di Lucy, per poi tornare il giorno
dopo e distruggere definitivamente la non morta
mediante un paletto di legno piantato sul cuore.
A questo punto, grazie al controllo sulle carte
e la corrispondenza di Lucy, Van Helsing entra
in contatto con Mina e ha la possibilità di
leggere il diario del marito sul suo soggiorno in
Transilvania. L'incontro con Mina non è
fondamentale solo per capire finalmente chi è
l'avversario che si deve affrontare, ma
soprattutto per l'aiuto che lei e il marito daranno
all'impresa: proprio grazie alla coraggiosa
giovane, infatti, si inizieranno a mettere insieme
tutti i piccoli segnali, i piccoli indizi che Stoker
ha disseminato, primo fra tutti l'anomalo
comportamento di Renfield, che in un ultimo
momento di lucidità cercherà di avvisare i nostri
eroi del pericolo imminente. I protagonisti
penetrano nella proprietà di Dracula a Carfax e
benedicono le casse di terra che il vampiro
aveva portato dalla Transilvania per riposarvi.
Ma quella stessa notte il Conte penetra nel
manicomio, uccide Renfield e vampirizza Mina,
per farla sua sposa per l'eternità. Così Van
Helsing, Harker, Seward, Lord Godalming e
Morris stringono i tempi e, utilizzando delle
ostie consacrate, sterilizzano tutti gli altri
nascondigli londinesi del Conte che si vede così
costretto a fuggire con l'unica cassa di terra che
aveva tenuto nascosta per sé.
Il gruppo decide di mettersi all'inseguimento
del Conte, per distruggerlo definitivamente e
salvare l'anima di Mina e si recano a Varna, in
attesa della nave su cui viaggia la cassa.
Dracula, però, riesce ad evitarli e risale lungo il
fiume che costeggia da vicino il suo castello: per
prenderlo in trappola i cacciatori si dividono in
tre gruppi: Jonathan e Lord Godalming, Seward
e Quincey Morris, Van Helsing e Mina.
La sfida finale si svolge sulle montagne dove
sorge il castello, il 6 novembre 1897, ed è
narrata dal diario di Mina. Dopo che Van
Helsing ha sterilizzato il luogo e ucciso le spose
di Dracula, il professore e Mina si ritrovano con
il resto della compagnia ad assediare il gruppo
di zingari che scorta la cassa del vampiro. Alla
fine, dopo una strenua lotta con gli zingari, poco
prima del tramonto, Jonathan e Quincey,
morente, sferrano i colpi letali a Dracula, che
diventa polvere, non senza un sorriso di sollievo
sulle sue stesse labbra. Quest'episodio si
conclude con la morte di Quincey Morris,
dovuta a una ferita incurabile contratta in
combattimento.
L'intera vicenda si svolge sette anni prima di
quando è raccontata (presumibilmente la data di
uscita, 1897) e la chiusura è lasciata a un
messaggio di Jonathan, che esprime la sua gioia
per la felice conclusione del fatto: sia Arthur
Holmwood sia John Seward sono felicemente
sposati e Jonathan e Mina sono stati allietati
dalla nascita di un figlio. Il bambino porta tutti
i nomi di coloro che parteciparono alla
distruzione di Dracula, ma viene chiamato dai
genitori Quincey, poiché è nato proprio il
6 novembre, nell'anniversario della morte di
Quincey Morris.
Fonte Internet
Wikipedia
1980
Al Traditore
(Pace, Bigazzi, Savio)
Mi sono nascosto per 1973 anni, ma sono uscito alla grande
Mi chiamo Scariota Giuda
Ho fondato un ristorante della Madonna che si chiama "Al Traditore"
Vengono tutti da me
L'ho aperto anche in centro, a Betlemme
Prezzo fisso trenta denari, più tre di IVA: trentatré denari
Mannaggia Lesalasier!
Ho una percentuale di clienti impressionante
Entrano ed escono in cinque minuti e spendono delle cifre enormi
Perché io sono di una cattiveria senza confine
Non per altro mi chiamo Giuda, sono falso come...come me
Stranamente però da un po' di giorni c'è uno avanti qui ava...proprio a la mia ristorante
Con un carretto che vende e moltiplica pani e pesci
Tra l'altro lo conosco...
Ma adesso io mi faccio anima e coraggio...eh...
- Giovanotto? Giovanotto? - toc toc toc toc - giovanotto?
- Vengo, vengo...
- Che c'ha, il piede anchilosato?
- Vengo...
- Ma cosa fa qui, davanti, eeh, al ristorante?
- Beati gli ultimi, saranno i primi...
- Perché, lei i secondi non li fa?
- Ehmmm...chi scagli la prima pie...eeh, chi non ha peccato scagli la prima pietra...
- E c...eeh, e-e-e-è u-un, che cos'è, un soufflé, un...un gelato? Un primo piatto?
Eeh, lei parla come un computer!
- Tu sei Pietro!
- E chi, io sono Iscariota!
- Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherai...
- E chi è, Berlusconiiih...senta, lei mi deve spiegare ma...ce l'ha la licenza,
qualcosa, u-u-u-un...una patente, ??? con questo carretto, si alza, abbassa da solo...
- Prima che il pollo canti, tu mi tradirai...
- Ah, il pollo che canta mi piace...lo fa di secondo?
- Prima che il pollo canti, tu mi tradirai...
- E dove canta il pollo?
- Lasci perdere, lasci perdere...
- No, dammi del tu, perché sei u...sei giovane, mi ricordi qualcuno...
stra-stranamente mi ricorda qualcuno lei...questa veste bianca,
'sti capelloni lunghi, biondi... Shulz!
- Ricordati...ricordati...
- Ma lei parla sempre così, eeh, eh, non gli viene una...un colpo di tosse, uno starnuto...
un computer...
- Lazzaro...
- Chi è?
- ... alzati e cammina!
- Chi è, il suo cameriere?
- Lazzaro, alzati e cammina!
- Ehi, Lazzaro...guarda come cammina Lazzaro! È strano, lei ha dei...
senta, devo fare una proposta, se può venire...domani mattina
verso le...tre, tre e mezza di pomeriggio...devo dire u...una cosa...un fatto di affari...
- Mi vuole fare una proposta?
- Si...facciamo una cena...in...in dodici...eh, chissà, esce qualcosa, u...a...
- Però...però non veniamo da lei, andiamo al Cenacolo...
- Ah, hanno aperto un altro ristorante?
- Si...
- E lei come lo sa?
- Lo so...noi ci troveremo alle dodici esatte, in dodici...
- Porta anche il pollo?
- Si, porto anche il pollo, saremo Pietro, Paolo, Giovanni, Matteo...
- Un complesso?
- No, no, no, siamo tutti amici...
- Che suonate? Che musica fate?
- Non scherzi, non scherzi, perché succederà di tutto a quella...a questa cena...
- Lei il pollo lo porta?
- Lo porto, il pollo...
- Allora ci vediamo domani sera a mezzanotte...al Cenacolo...
- Al Cenacolo...
- A che ora?
- A mezzanotte...ecco...
- Eeh...può aprire un aperitivo, u-u-un...un Colgate...un...uno scassamento...?
Mò è finita la base, mo' che stavamo 'ncasando è finita la base!
E come il destino volle,
si ricompì un'altra volta quello che fu fatto il tre A. C. avanti tri...
avanti tu...avanti...Andalù.
E’ il momento di dedicare un angolo alla
musica trash e nulla di meglio, in sua
rappresentanza, della pubblicazione di una
canzone del complesso “improvvisato” ovvero i
famigerati «Squallor» al secolo, capeggiati da
Alfredo Cerruti e gli ormai deceduti Gaetano
(Totò) Savio, Giancarlo Bigazzi e Daniele
Pace.
Nell’estate de ’73 “esplodeva” nei Juke-box
la loro prima canzone di successo, il singolo
«Il 38 luglio», più parlata che cantata e seguita
qualche anno dopo da altri LP fra cui
«Arraphao», rimasto a lungo nelle Hit-parade.
Anche l’omonimo film ebbe un discreto
successo di pubblico, meno, ovviamente, di
critica.
Il loro secondo film «Uccelli d’Italia»
ovviamente ispirato all’omonimo LP contiene,
fra le altre, appunto la canzone, anch’essa
“parlata”, «Al Traditore».
$
Spero che i lettori mi vogliano benevolmente
perdonare per la scelta di questa canzone, una
licenza poetica e, per me, una simpatica
goliardata.
Credo che prima o poi ritenterò l’esperimento.
A mia discolpa posso affermare che se i testi,
appunto Trash, sono spesso abominevoli, la
musica che li accompagna è al contrario a mio
parere il più delle volte stupenda.
Voglio concludere questa carrellata nel mondo
trash ricordando che il complesso è nato
casualmente in una sala di incisione della CGD
dove i musicisti attendevano alcuni cantanti per
una audizione.
Per ingannare l’attesa hanno cominciato a
suonare e l’amico Alfredo Cerruti con la sua
voce Napoletaneggiante ha cominciato a sparare
c.....e, nacque così la canzone «Il 38 luglio» e
con essa gli «Squallor».
V. A.