IO NON VOTO NEWS 89
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IO NON VOTO NEWS 89
La lotta di classe dei ricchi ... (continua da pag. 1) In Italia come altrove il programma di governo è oggi ancora quello tracciato a metà dagli settanta da Huntington e compagnia e il concetto della governabilità è apertamente assunto come programma di governo globale. La nota banca Jp Morgan l'ha messo nero su bianco senza reticenze in un suo report del 28 maggio 2013: le cause della crisi non sono economiche, ma politiche: "le costituzioni" riflettono "la forza politica che i partiti di sinistra hanno guadagnato dopo la sconfitta del fascismo", basti pensare al "diritto di protestare se i cambiamenti sono sgraditi" o al riconoscimento della "tutela costituzionale dei lavoratori", tutte garanzie oggi non più tollerabifi (cfr. Luca Pisapia, Ricetta Jp Morgan per Europa integratagrata: liberarsi delle costituzioni antifasciste, in il Fatto Quotidiano", 19 giugno 2013). Una spirale di ineguaglianze La questione dei diritti è centrale e proprio la costituzione materiale è l'oggetto della odierna lotta di classe dei ricchi contro i poveri. Ovviamente, nel 1975 come oggi, non si tratta di "crisi della democrazia", ma di crisi di consenso e autorità delle élites (Domenico Moro, Club Bilderberg, gli uomini che comandano il mondo, Aliberti, p. 127). Per ristabilire tale autorità, per vincere la propria battaglia le élite internazionali di governo scatenano una reazione che trova attuazione nei programmi neoliberisti degli ultimi trentacinque anni: centralità del mercato, privatizzazioni, flessibilità del mondo del lavoro, all'interno di una politica di austerità varata in nome della lotta all'inflazione e che viene fatta accettare attraverso una politica di concertazione neocorporativa con i sindacati. Ecco perché il parlamento italiano, alla pari di quelli di altri paesi europei come la Francia, la Spagna, la Grecia e il Portogallo, ha introdotto in un batter d'occhio nella costituzione il vincolo di ridurre il debito sovrano dall'attuale 130 per cento al 60 per cento sul pil, da raggiungersi attraverso un'ulteriore dismissione del patrimonio pubblico, ulteriori privatizzazioni, liberalizzazioni (dal mercato dei capitali al mercato del lavoro, alle "utility": acqua, elettricità, trasporti) e tagli alla spesa. Una dopo l'altra si susseguono misure che sottraggono quote sempre crescenti del prodotto sociale, misure che hanno già posto le basi per lo scoppio dell'ultima crisi nel 2007. E’ allora che gli stati sono intervenuti in maniera massiccia in soccorso del settore privato, causando così una repentina, e ulteriore, espansione del rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo. Fatto ciò, siamo entrati nel mezzo di un'offensiva del settore privato e statale insieme, in cui l'austerità ha l'effetto della distruzione progressiva dei servizi sociali e di riduzione della spesa pubblica (mai di quella militare) - alimentando una spirale di ineguaglianze. (Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Sabini, Le disuguaglianze insostenibili, in "La Repubblica", 9 luglio 2013). Un eccesso di democrazia? Austerità significa infatti lotta di classe dei ricchi contro i poveri, una "redistribuzione al contrario" per cui banche, fondi di investimento, le grandi imprese, lo stato drenano verso l'alto redditi da lavoro e risparmi delle famiglie. Cosa significhi tutto ciò lo dicono i dati, in Italia crudi più che altrove: disoccupazione giovanile al 50 per cento, 6 milioni quattrocentomila tra disoccupati, "inoccupati" e "sottoccupati", otto milioni di pensionati ricevono una pensione inferiore a mille curo al mese, due milioni non arrivano a 500 euro, quasi tre milioni e mezzo di lavoratori precari, il cui reddito medio è di 927 euro mensili per gli uomini e 759 euro per le donne. Il 10 per cento delle famiglie più ricche possiede quasi il 45 per cento della ricchezza totale, il 50 per cento delle famiglie più povere non più del 10 per cento (Sergio Segio, a cura di, Rapporto sui diritti globali. Il mondo al tempo dell'austerity, Ediesse, 2013). L'Italia è il secondo paese europeo, dietro al Regno Unito, con la maggiore disuguaglianza nella distribuzione dei redditi. Ma è questa una dinamica in linea con quella di molti altri paesi, Stati Uniti su tutti, se è vero che negli ultimi trenta anni l'i per cento della popolazione statunitense ha triplicato la sua ricchezza (Exclusive Interview: Joseph Stiglitz Sees Bleak Future for America If We Don't Reverse Inequality, in alternet.org, 24 giugno 2012) e se è vero che percentuali simili di disoccupazione ci sono in Spagna, Grecia e Portogallo. Questa lotta di classe dei ricchi contro i poveri è dispiegata per mezzo degli stati il cui ruolo risulta fondamentale. Un errore di parte del movimento noglobal è stato quello di minimizzare il ruolo degli stati nazionali, spesso contrapponendo questi ultimi alle corporations o multinazionali, o comunque scomponendo il problema nel rispetto del mantenimento delle istituzioni, dello stato. Alcuni ripropongono ancora la stessa analisi sostituendo alle "multinazionali" i "mercati", la "finanza", la cui dittatura comporterebbe uno stato d'eccezione (sovranazionale) rispetto alla normalità dello stato di diritto (nazionale) (a es.: Ida Dominijanni, Nello stato d'eccezione, in "Il Manifesto", 19 novembre 2011, p. 14; Andrea Fumagalhi, Collettivo di UniNomade, Il diritto alla bancarotta come contropotere finanziario, in 'Il Manifesto", 1 settembre 2011, p. 15). Gli stati nazionali mettono in opera e difendono, tramite il monopolio dell'uso della forza, agende stabilite in maniera concorde a livello globale da una aristocrazia internazionale di governo. Dagli anni settanta a oggi gli stati nazionali, ancora una volta in nome della "governabilità"; hanno rafforzato le proprie funzioni di gendarmi e detentori legittimi della forza, delegando il proprio potere su questioni quali il bilancio, il debito e il deficit pubblico a entità sovranazionali come l'Unione Europea. Hanno svolto un ruolo di assoluto protagonismo nello smantellamento del proprio welfare e nella distruzione dei diritti dei lavoratori, sono stati artefici di quelle misure necessarie a contrastare "l'eccesso di democrazia" e a dare vita a una vera Restaurazione. Se anche Habermas dice che ... Il capitalismo, scrive Braudel ne La dinamica del capitalismo, trionfa quando si identifica con lo stato, quando è lo stato (La dinamica del capitalismo, Il Mulino, 1981, p. 76). Il suo trionfo oggi coincide con quella "accumulazione tramite spoliazione" individuata da David Harvey (La guerra perpetua. Analisi del nuovo imperialismo, Il Saggiatore, 2007), in cui il capitale non si limita a "sussumere" il lavoro, ma come sostengono Toni Negri e Michael Hardt in Comune. Oltre il privato e il pubblico (Rizzoli, 2010, p. 147), assorbe la vita umana in tutti i suoi aspetti. Lo vediamo con i nostri occhi: il capitale da una parte mette a valore territori e risorse naturali, dall'altra assoggetta la produzione umana, dentro e fuori l'orario di lavoro, dentro e fuori l'impresa capitalista. A fronte di tutto ciò non è un caso se il grande moderato della filosofia Jürgen Habermas scrive oggi che i mercati hanno esautorato di fatto il suffragio universale e giudica necessaria una legittimazione popolare di quanto sta avvenendo. Non deve stupire d'altra parte che coloro che fino a pochi anni fa si facevano paladini del più spietato neoliberismo, arrivando a teorizzare il capitalismo come acme e fine della storia, ora discettano della necessità di arginare le disuguaglianze prodotte dalla crisi. È il caso di Francis Fukuyama, già corifeo del trionfo capitalista con il suo La fìne della storia e l'ultimo uomo, Rizzoli, 2003, che oggi scrive della ribellione di una nuova classe media globale che chiede democrazia, diritti e una politica diversa, The Middle-Closs Revolution, online.wsj.com, 28 giugno 2013. Che brave personcine che sono questi ricchi, Maximilien, tu cosa ne faresti di loro? Io Robespierre, un’ideuzza l’avrei ... Ogni riferimento è puramente ... casuale!!! renzie-fonzie siamo al comico! Oggi facciamo questo, domani quello, dopodomani quell'altro.......... dobbiamo essere ottimisti e non disfattisti. Ma, che significa disfattisti: che si vuole disfare ciò che esiste ma tranquilli non si può disfare ciò che non esiste. Non c'è italia (minuscolissimo) tanto è vero che i seguaci di jenni a' carogna hanno sacrosantamente fischiato il nostro inno nazionale. Dov'è la nazione? forse fonzie ha in progetto, venerdì o sabato prossimi di fondarne una? Stiamo a vedere se dal suo bel faccione che esprime intelligenza e lungimiranza......... Un po’ di cocktail Classici Campana ♣ Gin 3,5/10 ♣ Campari 2/10 ♣ Vermouth dolce 2/10 ♣ Succo di lime 1/10 ♣ Sciroppo di zucchero 1,5/10 ♣ Fettine di lime per guarnire Shakerare tutti gli ingredienti e servire nella coppetta da cocktail precedentemente raffreddata, guarnire con le fettine di lime. da “Cocktail”, di Jane Rocca Edizione De Vecchi a cura di V. A. IO NON VOTO NEWS e se proprio devo … Voto Beppe Grillo [email protected] Fondato nel 2012 – Anno III NUMERO 89 Da “A” Rivista Anarchica La lotta di classe dei ricchi contro i poveri Savona Giovedì 8 Maggio 2014 http://www.iononvotonews.altervista.org/ €0 L’ANGOLO DEL RELAX di Antonio Senta L’associazione La politica dell'austerità dagli anni settanta ai giorni nostrie le "disuguaglianze insostenibili" Associa ad ogni una delle tre immagini Loro fanno la lotta di classe ... Edoardo Sanguineti 1. 2. 3. metà anni settanta Samuel P. antagonista", che è la nemica giurata di Gianni Huntington, insieme a Michel Crozier Agnelli. e Joji Watanuki, pubblicano The crisis Contro questa conflittualità operaia e sociale e of democracy. Esso diventa il programma per per garantire a sé la "governabilità" (la gestione tutti quegli organismi internazionali di governo esclusiva del potere) le classi dirigenti a b c più o meno formali che vanno dal Fondo reagiscono in diverse maniere, in primo luogo monetario internazionale ai vari G7, G8, G10, con la repressione militare: omicidi mirati, G20, dal Gruppo Bilderberg alla Banca decine di migliaia di imprigionati, stragi di stato. mondiale, dalla Commissione trilaterale alla Noi sappiamo tutto della strategia dello Banca Centrale Europa e all'Unione Europea. stragismo: che fu orchestrata dalla Cia, che fu Due anni più tardi, nel 1977, Franco Angeli ne avvallata dagli organismi internazionali di stampa un'edizione italiana, con introduzione governo, che fu attuata dalla struttura Gladio Risposta a fondo pagina di Gianni Agnelli. L'obiettivo di questa (Stay Behind) in supporto ai servizi segreti (non pubblicazione è quello di individuare i modi deviati) italiani, per scoraggiare ipotesi La rivoluzione pacifica migliori per garantire la "governabilità". Di cosa riformiste e "di sinistra". È quello che afferma è iniziata e non sarà un si tratta? Secondo Huntington: "la governabilità anche ormai un Presidente onorario aggiunto sindacato a fermarla! di una democrazia dipende dal rapporto tra della Suprema Corte di Cassazione (Ferdinando l'autorità delle sue istituzioni di governo e la Imposimato il 15 gennaio 2013 durante forza delle sue istituzioni di opposizione" la presentazione napoletana del suo libro (La crisi della democrazia, 1977, p. 91). La repubblica delle stragi impunite). Nell'introduzione all'edizione italiana Agnelli The crisis of democracy analizza altre tecniche chiarisce che il fine della governabilità è di rafforzamento della "governabilità" che si trasformare la conflittualità in cooperazione, dal affiancano all'azione militare, e di cui gli autori Certamente momento che la democrazia è minacciata dalla possono scrivere più liberamente: rafforzare il non la CGIL! "cultura antagonista" (Ivi, 1977, p. 23). potere esecutivo, ridurre l'indipendenza dei mass La stangata, ovvero "la politica dei sacrifici" media, liberarsi dall’“eccesso di democrazia" All'inizio degli anni settanta si chiude il ciclo favorendo l'apatia e il disimpegno tra i governati Differenze fra espansivo della ricostruzione post bellica con (La crisi della democrazia, cit., pp. 108-109). Letta e Renzi? la fine del sistema monetario di Bretton Come scrive Agnelli senza tanti fronzoli, il Woodprima (1971) e l'esplosione della crisi grado di democrazia e quello di governabilità petrolifera poi (1973). In tutto l'occidente si sono inversamente proporzionali tra loro. moltiplicano fenomeni di stagnazione e Più un sistema è democratico meno è recessione e aumenta progressivamente il tasso governabile. Se questi sono i desiderata delle di disoccupazione. In Italia la crisi è più forte élite transnazionali di governo, dei gruppi che altrove con un'inflazione intorno al venti- multinazionali e finanziari, essi collimano non venticinque per cento, il tasso più alto tra tutte le a caso con il famoso piano di rinascita economie occidentali. democratica della P2 di Gelli: concentrazione Questa politica dell'austerità tende a dei media, stravolgimento di partiti e sindacati, Il primo raccontava contrastare le conquiste operaie dell'autunno esecutivo forte; proprio quello che è avvenuto e balle in modo educato! caldo (1969) da parte di un movimento che sta avvenendo in Italia, last but not least la raggiunge il proprio apice nella primavera trasformazione in fieri del sistema politico e Soluzione: 1c – 2a - 3b del 1973 con l'occupazione di Miraflori istituzionale italiano in repubblica presidenziale (L'organizzazione diretta degli operai dentro la (cfr. Nico Macce, Quasi settant'anni di a pag. 2 crisi, in "Collegamenti per l'Organizzazione quasi democrazia. Anzi, per nulla, in · Continua da pag. 1 Diretta di Classe", marzo 1977) e che ottiene carmillaonline.com, 2 agosto 2013). · L’angolo del Dottor A. C. aumenti salariali di quasi il 50 per cento del (continua a pag. 2) · L’angolo della cucina valore iniziale e una significativa riduzione a pag. 3 Contro i comunisti sono dell'orario di lavoro (da 45 a 38 ore) in una · La fisica in casa per la pena di morte! prospettiva di piena occupazione. Tutte · Elezioni europee e ... dintorni questioni interne a una lotta più generale che nei a pag. 4 suoi settori più avanzati ha anche come obiettivi · Vocabolario dei personaggi storici il salario egualitario, l'autonomia proletaria, la Questa non è · L’angolo della fantascienza riappropriazione materiale, nonché la ricerca di democrazia! · Rassegna di Fantascienza un "diverso modello di sviluppo" in grado di · Commento al campionato di calcio mettere in discussione il paradigma del modo a pag. 5 di produzione capitalistico. È un ciclo di lotte Falso, li farei scegliere · Il personaggio che comporta una significativa ridistribuzione democraticamente fra camera a pag. 6 della ricchezza prodotta e una parziale riduzione gas, ghigliottina o fucilazione! · Una canzone per voi dei ruoli di potere risultato di quella "cultura A La fisica in camera da letto Viaggio stanza per stanza, tra fenomeni inaspettati e ingegnose scoperte Emiliano Ricci - Edizioni “Giunti” 12c – Di materassi a molle, orologi, calendari e borse dell'acqua calda La freccia del tempo Adesso che abbiamo ricordato e ulteriormente approfondito il significato del concetto di entropia e di come esso si leghi al secondo principio della termodinamica, possiamo finalmente affrontare la questione che ci eravamo posti all'inizio del precedente paragrafo relativa alla nostra esperienza dello scorrere del tempo, dal passato al futuro. Abbiamo visto come la termodinamica ci venga chiaramente incontro stabilendo un verso per qualunque tipo di trasformazione di un sistema chiuso: l'entropia aumenta nel tempo o, nella migliore delle ipotesi, non cambia. A questo punto ci siamo muniti addirittura di tre modi per determinare, almeno in linea di principio, in che verso scorre il tempo in un sistema termodinamicamente isolato: • in funzione del suo livello di entropia: il tempo scorre nel verso in cui questa aumenta; • in funzione della probabilità del suo stato: il sistema evolve sempre verso Stati più probabili; • in funzione, infine, del suo contenuto di informazione: il tempo scorre nel verso in cui questo diminuisce. Questo, in ultima analisi, era il proposito di Eddington: poter determinare oggettivamente il verso dello scorrere del tempo o, come la chiamò poeticamente egli stesso, la direzione della freccia del tempo. Sembrerebbe fatta, ma non è così semplice. Provando infatti anche a trascurare le varie difficoltà materiali dell'impresa di misurare le grandezze di cui sopra, o meglio le loro variazioni, rimane un dubbio, nemmeno di poco conto: non è forse che per svolgere delle misurazioni in momenti diversi occorre già sapere cos'è il tempo? Fra gli studiosi del problema dell'asimmetria del tempo, l'ipotesi più accreditata vede nel passaggio del tempo una nostra consapevolezza cosciente dell'aumento di entropia cosmica. In effetti, se consideriamo l'universo nel suo insieme, non possiamo non ritenerlo un sistema termodinamicamente isolato per cui valgano le stesse considerazioni svolte in precedenza, da cui ne discende che l'entropia dell'Universo, via via che questo si evolve, aumenta sempre. In altre parole, l'Universo sarebbe nato da uno stato estremamente ordinato per evolversi verso stati disordinati, e perciò sempre più probabili. Che cosa dire allora delle infinite strutture ordinate presenti nell'Universo (pianeti, stelle, galassie) che si formano continuamente grazie all'azione della gravitazione? Senza volerci addentrare nei meandri di una teoria complessa qual è la moderna cosmologia, che peraltro sui problema dell'entropia dell'Universo e della freccia del tempo mostra varie lacune, occorre dire che, in generale, diminuzioni locali di entropia sono ammesse a spese dell'entropia totale. In altri termini, per tornare all'esempio della stanza, noi possiamo certamente mettere in ordine gli oggetti in essa contenuta, riducendone perciò localmente il livello di entropia, ma quest'ultima sarà globalmente aumentata, non fosse altro che per le trasformazioni di energia avvenute all'interno del nostro corpo nell'operazione di riordinamento della stanza. Elezioni europee e ... dintorni 1 Vocabolario dei personaggi storici 6 Io voterò contro PD e PDL perché mi hanno lasciato nudo! L’entropia in parole semplici è una funzione fisica che misura lo stato di disordine Matteo Renzi segue sempre fedelmente le regole dell’entropia!! Voterò anch’io contro entrambi perché mi hanno lasciato nudo. Voterò per Beppe Grillo, al peggio spero di rimanere com’ero prima!!! Quando parla l’entropia aumenta, quando tace anche!!! Occorre fare molta attenzione alla definizione di sistema termodinamicamente chiuso: la stanza evidentemente non lo è, se noi agiamo al suo interno e non ci consideriamo facenti parte del sistema. In ogni caso, e malgrado gli innegabili problemi, la convinzione che identifica l'aumento di entropia cosmica con le origini del nostro senso del tempo rimane forte, proprio nello spirito dei principi esposti per la prima volta da Eddington. Chissà se i fisici, su questa questione osteggiati dai più, potranno davvero porre la parola fine oppure dovranno cedere il passo ai loro detrattori, un folto gruppo di biologi, psicologi, filosofi, sociologi che vedono nella freccia del tempo un problema legato essenzialmente alla vita e alla nostra coscienza, impossibile da relegare nell'angusto ambito della scienza delle cose inanimate. Oppure, quando forse avremo compreso l'ancora inafferrabile rapporto che lega la nostra mente e la nostra coscienza alla materia del nostro cervello, chissà che tutti non si debbano inchinare a una diversa e ancora ignota soluzione. Concludiamo questo paragrafo, e con esso il capitolo, sottolineando come, al termine delle nostre considerazioni di termodinamica, sia tornata alla ribalta la forza di gravitazione universale, già nella mente di Einstein quando teorizzò la relatività generale. E questa, infatti, che governa l'evoluzione a grande scala dell'Universo, è questa che governa la formazione di stelle e galassie e i loro moti reciproci, è da questa che, in ultima analisi, dipendono le origini di ogni forma di irreversibilità termodinamica nell'Universo reale. L'Universo volge inesorabilmente verso la morte termica e ciò avviene proprio in virtù dell'azione della forza di gravità. A questa sorte, indicata dai fisici, dobbiamo sottostare tutti, volenti o nolenti, filosofi, biologi e psicologi. E questa sarà, nonostante tutto, la fine del tempo, qualunque sia stata la direzione verso cui si è mossa la sua freccia. Vorrei sapere cosa c’era nella mente di Einstein!!! La vignetta che presenta questo articolo ne fa già prevedere, certamente, il contenuto. E’ stato scritto da uno che si ritiene un pentito, pentito di aver scelto anche alle ultime politiche la becera coalizione capeggiata dal PD. Fra non molto il popolo italiano sarà chiamato per l’ennesima volta alle urne, questa volta per le inutili ma costose elezioni europee. Per chi votare? Alle ultime politiche era mia ferma intenzione quella di non votare o di votare Beppe Grillo. Poi, forse perché preso sia dall’odio verso la Destra di Silvio Berlusconi, sia dalla paura di una sua nuova vittoria, forse perché inguaribile romantico di sinistra, anche se ora fortemente disilluso, ho votato lo schieramento di Bersani ma, almeno, per il Sel, avendo avuto sentore dello schifo politico in forte aumento all’interno del PD. Infatti, poco tempo dopo, tale schifo ha raggiunto l’apice e mi ha propinato prima come Presidente della Repubblica il nuovo che “avanza” ovvero Giorgio Napolitano, re degli inciuci, e poi in rapida sequenza, trombato Bersani come da copione renziano, a Capo del Governo il democristiano Enrico Letta come traghettatore del Giuda, sempre democristiano ma della peggior specie, Matteo Renzi. Ora volendo punire, “elettoralmente”, alle europee (io sarei decisamente per qualcosina in più) quei due viscidi schieramenti quali sono il PD e il PDL ritengo che l’astensione o ancor peggio le scheda bianche o nulle servirebbero solo se questa scelta fosse molto, anzi moltissimo diffusa, fatto del tutto impensabile, e lascerebbero invariate le percentuali dei voti. Allora io, da pensionato della scuola, confortato dalle affermazioni dei dirigenti del sindacato che frequento, la Cisl (perché la Cisl?, la Cgil é decisamente peggio) che hanno palesato non solo timore ma bensì sacro terrore per Beppe Grillo, questa volta voterò per lui, convinto che se non sarà fatto “giusto” sarà certamente “non del tutto sbagliato”, dicendola alla De André. Se si vogliono continuare a fare le solite brutte figure e a prendere i soliti (nefasti per noi) ordini da Bruxelles, tanto vale farlo da casa nostra, con una telefonata e una mail dai costi contenuti e non attraverso una marea di cialtroni urlanti della politica, buoni solo a saccheggiare le nostre già misere casse, casse che poi saranno regolarmente riempite nuovamente coi proventi dei ladrocini (pardon leggasi delle tasse) imposti da questi “luridi” governi e tutto alla faccia di noi poveri cittadini italiani non ricchi!!! Che bella parata di capi di Stato! V. A. Mi accontenterei di sapere cosa c’è in quella di Renzi! Questa volta voto Beppe Grillo!!! L’angolo della fantascienza Rassegna di fantascienza Johnson Lyndon Baines E’ stato un politico statunitense, 36º presidente degli Stati Uniti d'America. Divenne presidente dopo l'improvvisa morte di John Fitzgerald Kennedy, ucciso in un attentato a Dallas il 22 novembre 1963. Johnson è noto principalmente come "il presidente dei diritti civili", della "guerra alla povertà" e della cosiddetta "Great Society" ("Grande Società"), ma anche per aver incrementato l'impegno del paese nella disastrosa guerra del Vietnam, in funzione anticomunista. Eroe o criminale? Qui una sola risposta: criminale. Kennedy John Fitzgerald E’ stato un politico statunitense, 35º presidente degli Stati Uniti d'America. Candidato del Partito Democratico, assunse la carica il 20 gennaio 1961 e la mantenne fino al suo assassinio. La sua breve presidenza, in epoca di guerra fredda, fu segnata da alcuni eventi molto rilevanti: lo sbarco nella Baia dei Porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, la conquista dello spazio, gli antefatti della Guerra del Vietnam e l'affermarsi del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Eroe o criminale? Mah! Krusciov Nikita Sergeevič E’ stato un politico sovietico. Dopo le lunghe lotte per il potere seguite alla morte di Stalin (1953) e il breve periodo di leadership di Georgij Malenkov, divenne il leader dell'Unione Sovietica. Fu Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS) dal 1953 al 1964, e anche il primo leader sovietico a visitare gli USA il 15 settembre 1959. Anch’esso interprete della Crisi di Cuba con Kennedy. Altro squallido personaggio di cui l’umanità avrebbe fatto volentieri a meno. Lenin Vladimir E’ stato un politico, rivoluzionario e filosofo russo naturalizzato sovietico. Artefice della Rivoluzione russa dell'ottobre 1917, fu capo del partito bolscevico e presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo della Russia sovietica e poi dell'URSS. Come tanti altri, buon inizio, brutta fine. Nixon Richard Milhous E’ stato un politico statunitense, repubblicano. e 37º Presidente degli Stati Uniti d'America. Rimase in carica dal gennaio del 1969 all'agosto del 1974. Fra le sue politiche vi furono il disimpegno dalla guerra del Vietnam, l'apertura alla Cina, l'anticomunismo, un parziale sostegno ai diritti civili, le prime politiche ambientali e l'incremento dei fondi per la ricerca medica, come per la "guerra al cancro". È stato l'unico Presidente americano a dimettersi dalla carica. Le sue dimissioni avvennero il 9 agosto 1974, per anticipare l'imminente impeachment in seguito allo Scandalo Watergate. Altro stupendo macellaio a stelle e strisce. Certo è che se fossero ancora in circolazione ... Questa volta il film scelto è un po’ più 1. Spettri con i Pidiessini recente, sia per l’ispirazione che per la produzione, ovvero «Stargate» del 1994, di 2. Misteriose forme di vita Ronald Emmerich interpretato, fra gli altri, da con Francesco Storace, Maurizio Gasparri Kurt Russell. 3. Reptilicus Recensione di: con MatteoRenzi «Stargate» 4. Incubi L’egittologo Daniel Jackson scopre come fare con E. Fornero, R. Cancelieri, R. Bindi, funzionare lo Stargate, un grande anello forgiato 5. L'armata delle tenebre in un metallo sconosciuto sulla Terra, ritrovato con Silvio Berlusconi e i forzisti sotto una piramide a Giza, e risalente ai tempi 6. Metamorfosi letale degli antichi egizi. Anni dopo una equipe di con M. Borghezio, R. Calderoli, U. Bossi scienziati scopre che l’anello é la porta per 7. L’uomo terminale accedere ad un pianeta lontano. con Giorgio Napolitano Il colonnello Jonathan “Jack” O’ Neil riceve l’incarico di guidare Jackson ed un piccolo 8. Il corvo con Ignazio La Russa gruppo di soldati statunitensi attraverso lo a cura di V. A. Stargate per esplorare il pianeta di quella galassia sconosciuta al di là della porta. Commento al campionato di calcio 2013–2014 Scopriranno un popolo devoto al Dio Sole e 36° giornata dovranno opporsi al piano malvagio del sovrano, della razza dei Gould, parasiti a forma Catania – Roma 4-1 Doveva essere la giornata che avrebbe sancito di serpente che si insinuano nei corpi umani, che intende gettare una bomba nello Stargate per la retrocessione del Catania invece una Roma vergognosa non è praticamente scesa in campo. distruggere la Terra. Questi atteggiamenti andrebbero severamente $ puniti perché hanno falsato il campionato in Commento zona retrocessione. A mio, sempre modesto parere, è uno dei dieci migliori film di fantascienza fino ad ora Chievo – Torino 0-1 Torino sempre più in alto verso la prodotti: possiede una “trama”, ha buoni effetti qualificazione all’Europa League e Chievo speciali ed è ben recitato. Ha ispirato fra l’altro le due serie di telefilm sempre più in basso, verso la serie B? «Stargate SG1» dalla durata di dieci stagioni e Fiorentina – Sassuolo 3-4 Anche i giocatori viola si danno alla «Stargate Atlantis» dalla durata di cinque stagioni, oltre cha a due film per la TV che sono beneficenza. Con la difesa rimasta a Napoli per serviti a chiudere alcune “trame” che erano motivi turistici affondano fino all’1-4 senza rimaste aperte nella serie «Stargate SG1» cioè: combattere e ciò significherebbe falsare il campionato in zona retrocessione. Poi entra 1. «Stargate continuum» Giuseppe Rossi e finisce che presi, dalla 2. «Stargate l’arca di Noè». vergogna, i viola si svegliano e dopo il 3-4 sfiorano il pareggio con una rete annullata. Genoa – Bologna 0-0 Ancora una partita indegna del Genoa che nonostante l’impegno non riesce a far vincere il Bologna, anche se c’è da dire che non era così facile farlo, senza dare troppo nell’occhio. Juventus – Atalanta 1-0 Passerella della Juventus, con lo scudetto già vinto ormai non c’era più niente da rubare! Lazio – Verona 3-3 Risultato che fa felici gli altri pretendenti alla Europa League: Torino, Parma e Milan. Partita che può essere definita del tipo di quelle Scapoli-Ammogliati con moltissimi errori gratuiti, arbitro compreso. Milan – Inter 1-0 Un Milan appena normale batte un’Inter non pervenuta. Da una parte un gol buono e uno annullato, un palo e un discreto dominio nel secondo tempo, dall’altra il nulla cosmico, confusione in campo e nella testa di Mazzarri, ammesso e non concesso che ci sia lo spazio a cura di V. A. necessario per contenere tale confusione. Napoli – Cagliari 3-0 $ Il Napoli liquida facilmente la pratica Cagliari Resta sempre e comunque inteso che questa rubrica per essere resa più dinamica e varia con Hamsik che sbaglia anche un rigore. avrebbe bisogno di voi lettori, della proposta dei Parma – Sampdoria 2-0 I blucerchiati sono ancora attesi sul campo di vostri film di fantascienza (valgono anche horror e fantasy) e sopratutto delle vostre Parma dove lasciano i 3 punti senza colpo ferire. recensioni. Udinese – Livorno 5-3 L’Udinese distrugge il Livorno e le sue Ringraziandovi anticipatamente aspetto con ... noi saremmo speranze di serie A. molto interesse i vostri contributi. senza lavoro! a cura di V. A. a cura di V. A. Il personaggio Dracula (parte prima) Uccelli d’Italia – Gli Squallor Dracula è un romanzo scritto dall'irlandese Bram Stoker nel 1897, ispirato alla figura di Vlad III principe di Valacchia. Scritto in forma di stralci di diari e di lettere, Dracula è uno degli ultimi, se non l'ultimo, tra i grandi romanzi gotici. Riprendendo il mito del vampiro, lanciato nella letteratura da John William Polidori, Stoker realizza un romanzo dalle atmosfere cupe e oscure, in cui l'orrore e la minaccia, sempre ben presenti, assillano i protagonisti, in un crescendo rossiniano di emozioni che conduce alla scoperta dell'orrore rappresentato dal tetro vampiro. La vicenda è narrata sotto forma di una raccolta degli scritti di alcuni dei protagonisti del racconto, che inizia il 3 maggio 1890 con il giovane avvocato Jonathan Harker, inviato in Transilvania dal suo capo, Peter Hawkins, per curare l'acquisto di un'abitazione a Londra fatto da un nobile locale: il Conte Dracula. L'inizio del viaggio del giovane, però, è all'insegna del contatto con il mondo superstizioso e pauroso della gente locale, che cerca di scoraggiarlo dall'andare dal Conte, ma nessuno degli sforzi dei civili riesce ad impedire il contatto con il nobile, che si rivela essere un affabile anziano che ha deciso di trasferirsi in Inghilterra. Con il passare dei giorni alcuni particolari diventano terrificanti, fino alla scoperta del terribile segreto del Conte: egli è in realtà un terribile mostro che si nutre del sangue dei viventi. In una parola è un vampiro, che si accinge ad azzannare la vecchia Inghilterra per prolungare ancora la sua insana esistenza. A questo punto, quando ormai sembra giunta l'ultima ora per Harker, l'azione si sposta in Inghilterra, dove da uno scambio di lettere tra Mina Murray e Lucy Westenra iniziamo a conoscere gli altri protagonisti: John Seward, direttore di un manicomio, Mina, fidanzata di Jon e la sua amica Lucy (corteggiata da Seward, dal texano Quincey P. Morris e da Lord Arthur Holmwood, col quale si fidanzerà). Mina, quindi, in attesa del ritorno di Jonathan, va a soggiornare a Whitby con Lucy e la sua famiglia: è questo l'inizio di una serie di fatti strani. Sul diario di Mina, infatti, vengono registrati, oltre ad una serie di comportamenti anomali da parte dell'amica, anche il rocambolesco arrivo a Whitby, in un giorno di tempesta, di una nave il cui capitano è stato ritrovato morto e legato al timone. Al diario, per meglio descrivere l'accaduto, è allegato il servizio di un anonimo giornalista che descrive l'arrivo nel porto della nave fantasma, da cui esce un cane inferocito, e quindi un estratto dal diario di bordo, che sembra riecheggiare il romanzo di William Hodgson I pirati fantasma, in cui si narra di un terribile demone che infesta la nave naufragata. Dal suo arrivo in poi, contemporaneamente, Renfield, paziente del dottore Seward, inizia a peggiorare, delirando di un fantomatico Signore, mentre Lucy è evidentemente la vittima di un vampiro (porta gli evidenti segni sul collo): tutti indizi dell'arrivo del Conte Dracula in Inghilterra. Inaspettatamente Mina viene a sapere che Jonathan, riuscito a fuggire dal castello di Dracula, si trova ricoverato a Budapest e lo raggiunge sposandolo presso un ospizio gestito da suore, per poi tornare in Inghilterra. Intanto la salute di Lucy, che iniziava a peggiorare, subisce un terribile attacco. Seward, allora, non vede soluzione migliore se non quella di chiamare, da Amsterdam, il suo insegnante, l'esimio professore Abraham Van Helsing. All'inizio provano a fermare il deperimento con una serie di trasfusioni di sangue - tutti i protagonisti maschili si prestano alla delicata operazione - ma l'attacco finale di Dracula porta alla morte della ragazza e della madre, che in quella notte finale si trovava nella stanza della figlia e che era già gravemente malata. La minaccia, però, è solo all'inizio: come Van Helsing sa, Lucy è ormai diventata un vampiro a sua volta e, infatti, inizia subito a "cacciare" bambini che giocano nei dintorni del cimitero dove il suo corpo è stato sepolto. La notizia sarebbe passata quasi anonima se non fosse che le vittime sono bambini, ma le poche informazioni che giungono dalla stampa fanno interessare i due studiosi (Seward e Van Helsing), che esaminano le ferite dell'ultimo bambino: questa prova basta a Van Helsing per convincersi che è ora di agire. Prima, però, deve convincere dell'esistenza di un tale orrore sia il suo allievo che Quincey Morris e, cosa più importante, il buon Arthur, ormai Lord Godalming dopo la morte del padre. Fatto ciò, in una terribile notte, rinchiudono nella sua tomba il corpo di Lucy, per poi tornare il giorno dopo e distruggere definitivamente la non morta mediante un paletto di legno piantato sul cuore. A questo punto, grazie al controllo sulle carte e la corrispondenza di Lucy, Van Helsing entra in contatto con Mina e ha la possibilità di leggere il diario del marito sul suo soggiorno in Transilvania. L'incontro con Mina non è fondamentale solo per capire finalmente chi è l'avversario che si deve affrontare, ma soprattutto per l'aiuto che lei e il marito daranno all'impresa: proprio grazie alla coraggiosa giovane, infatti, si inizieranno a mettere insieme tutti i piccoli segnali, i piccoli indizi che Stoker ha disseminato, primo fra tutti l'anomalo comportamento di Renfield, che in un ultimo momento di lucidità cercherà di avvisare i nostri eroi del pericolo imminente. I protagonisti penetrano nella proprietà di Dracula a Carfax e benedicono le casse di terra che il vampiro aveva portato dalla Transilvania per riposarvi. Ma quella stessa notte il Conte penetra nel manicomio, uccide Renfield e vampirizza Mina, per farla sua sposa per l'eternità. Così Van Helsing, Harker, Seward, Lord Godalming e Morris stringono i tempi e, utilizzando delle ostie consacrate, sterilizzano tutti gli altri nascondigli londinesi del Conte che si vede così costretto a fuggire con l'unica cassa di terra che aveva tenuto nascosta per sé. Il gruppo decide di mettersi all'inseguimento del Conte, per distruggerlo definitivamente e salvare l'anima di Mina e si recano a Varna, in attesa della nave su cui viaggia la cassa. Dracula, però, riesce ad evitarli e risale lungo il fiume che costeggia da vicino il suo castello: per prenderlo in trappola i cacciatori si dividono in tre gruppi: Jonathan e Lord Godalming, Seward e Quincey Morris, Van Helsing e Mina. La sfida finale si svolge sulle montagne dove sorge il castello, il 6 novembre 1897, ed è narrata dal diario di Mina. Dopo che Van Helsing ha sterilizzato il luogo e ucciso le spose di Dracula, il professore e Mina si ritrovano con il resto della compagnia ad assediare il gruppo di zingari che scorta la cassa del vampiro. Alla fine, dopo una strenua lotta con gli zingari, poco prima del tramonto, Jonathan e Quincey, morente, sferrano i colpi letali a Dracula, che diventa polvere, non senza un sorriso di sollievo sulle sue stesse labbra. Quest'episodio si conclude con la morte di Quincey Morris, dovuta a una ferita incurabile contratta in combattimento. L'intera vicenda si svolge sette anni prima di quando è raccontata (presumibilmente la data di uscita, 1897) e la chiusura è lasciata a un messaggio di Jonathan, che esprime la sua gioia per la felice conclusione del fatto: sia Arthur Holmwood sia John Seward sono felicemente sposati e Jonathan e Mina sono stati allietati dalla nascita di un figlio. Il bambino porta tutti i nomi di coloro che parteciparono alla distruzione di Dracula, ma viene chiamato dai genitori Quincey, poiché è nato proprio il 6 novembre, nell'anniversario della morte di Quincey Morris. Fonte Internet Wikipedia 1980 Al Traditore (Pace, Bigazzi, Savio) Mi sono nascosto per 1973 anni, ma sono uscito alla grande Mi chiamo Scariota Giuda Ho fondato un ristorante della Madonna che si chiama "Al Traditore" Vengono tutti da me L'ho aperto anche in centro, a Betlemme Prezzo fisso trenta denari, più tre di IVA: trentatré denari Mannaggia Lesalasier! Ho una percentuale di clienti impressionante Entrano ed escono in cinque minuti e spendono delle cifre enormi Perché io sono di una cattiveria senza confine Non per altro mi chiamo Giuda, sono falso come...come me Stranamente però da un po' di giorni c'è uno avanti qui ava...proprio a la mia ristorante Con un carretto che vende e moltiplica pani e pesci Tra l'altro lo conosco... Ma adesso io mi faccio anima e coraggio...eh... - Giovanotto? Giovanotto? - toc toc toc toc - giovanotto? - Vengo, vengo... - Che c'ha, il piede anchilosato? - Vengo... - Ma cosa fa qui, davanti, eeh, al ristorante? - Beati gli ultimi, saranno i primi... - Perché, lei i secondi non li fa? - Ehmmm...chi scagli la prima pie...eeh, chi non ha peccato scagli la prima pietra... - E c...eeh, e-e-e-è u-un, che cos'è, un soufflé, un...un gelato? Un primo piatto? Eeh, lei parla come un computer! - Tu sei Pietro! - E chi, io sono Iscariota! - Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherai... - E chi è, Berlusconiiih...senta, lei mi deve spiegare ma...ce l'ha la licenza, qualcosa, u-u-u-un...una patente, ??? con questo carretto, si alza, abbassa da solo... - Prima che il pollo canti, tu mi tradirai... - Ah, il pollo che canta mi piace...lo fa di secondo? - Prima che il pollo canti, tu mi tradirai... - E dove canta il pollo? - Lasci perdere, lasci perdere... - No, dammi del tu, perché sei u...sei giovane, mi ricordi qualcuno... stra-stranamente mi ricorda qualcuno lei...questa veste bianca, 'sti capelloni lunghi, biondi... Shulz! - Ricordati...ricordati... - Ma lei parla sempre così, eeh, eh, non gli viene una...un colpo di tosse, uno starnuto... un computer... - Lazzaro... - Chi è? - ... alzati e cammina! - Chi è, il suo cameriere? - Lazzaro, alzati e cammina! - Ehi, Lazzaro...guarda come cammina Lazzaro! È strano, lei ha dei... senta, devo fare una proposta, se può venire...domani mattina verso le...tre, tre e mezza di pomeriggio...devo dire u...una cosa...un fatto di affari... - Mi vuole fare una proposta? - Si...facciamo una cena...in...in dodici...eh, chissà, esce qualcosa, u...a... - Però...però non veniamo da lei, andiamo al Cenacolo... - Ah, hanno aperto un altro ristorante? - Si... - E lei come lo sa? - Lo so...noi ci troveremo alle dodici esatte, in dodici... - Porta anche il pollo? - Si, porto anche il pollo, saremo Pietro, Paolo, Giovanni, Matteo... - Un complesso? - No, no, no, siamo tutti amici... - Che suonate? Che musica fate? - Non scherzi, non scherzi, perché succederà di tutto a quella...a questa cena... - Lei il pollo lo porta? - Lo porto, il pollo... - Allora ci vediamo domani sera a mezzanotte...al Cenacolo... - Al Cenacolo... - A che ora? - A mezzanotte...ecco... - Eeh...può aprire un aperitivo, u-u-un...un Colgate...un...uno scassamento...? Mò è finita la base, mo' che stavamo 'ncasando è finita la base! E come il destino volle, si ricompì un'altra volta quello che fu fatto il tre A. C. avanti tri... avanti tu...avanti...Andalù. E’ il momento di dedicare un angolo alla musica trash e nulla di meglio, in sua rappresentanza, della pubblicazione di una canzone del complesso “improvvisato” ovvero i famigerati «Squallor» al secolo, capeggiati da Alfredo Cerruti e gli ormai deceduti Gaetano (Totò) Savio, Giancarlo Bigazzi e Daniele Pace. Nell’estate de ’73 “esplodeva” nei Juke-box la loro prima canzone di successo, il singolo «Il 38 luglio», più parlata che cantata e seguita qualche anno dopo da altri LP fra cui «Arraphao», rimasto a lungo nelle Hit-parade. Anche l’omonimo film ebbe un discreto successo di pubblico, meno, ovviamente, di critica. Il loro secondo film «Uccelli d’Italia» ovviamente ispirato all’omonimo LP contiene, fra le altre, appunto la canzone, anch’essa “parlata”, «Al Traditore». $ Spero che i lettori mi vogliano benevolmente perdonare per la scelta di questa canzone, una licenza poetica e, per me, una simpatica goliardata. Credo che prima o poi ritenterò l’esperimento. A mia discolpa posso affermare che se i testi, appunto Trash, sono spesso abominevoli, la musica che li accompagna è al contrario a mio parere il più delle volte stupenda. Voglio concludere questa carrellata nel mondo trash ricordando che il complesso è nato casualmente in una sala di incisione della CGD dove i musicisti attendevano alcuni cantanti per una audizione. Per ingannare l’attesa hanno cominciato a suonare e l’amico Alfredo Cerruti con la sua voce Napoletaneggiante ha cominciato a sparare c.....e, nacque così la canzone «Il 38 luglio» e con essa gli «Squallor». V. A.