notizie - Cassa Rurale Val di Sole
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N. 1 – MAGGIO 2014 NOTIZIE Cassa Rurale NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE PER I SOCI Poste Italiane Spa - spedizione in A.P. – 70% DCB Trento – Taxe Percue – Editore: Cassa Rurale Alta ValdiSole e Pejo – Registrazione Tribunale Trento sub. N. 1181 registro stampe del 24.06.2003 – Filiale di Trento – Direttore responsabile: Walter Liber – Testi a cura dell’Ufficio Organizzazione della Cassa Rurale Alta ValdiSole e Pejo – Realizzazione: Artimedia sas, Trento – Stampa: Temi, Trento Assemblea bilancio 2013 L’Assemblea generale dei Soci della Cassa Rurale Alta ValdiSole e Pejo avrà luogo SABATO 17 MAGGIO 2014 AD ORE 14.30 presso il Centro Congressi “Alla Sosta dell’Imperatore” a Folgarida di Dimaro Al termine dell’Assemblea tra i presenti saranno estratti 20 buoni acquisto del valore di € 150,00 spendibili presso gli esercizi commerciali della Val di Sole e Alta Val Camonica. La cena avrà luogo presso ristoranti siti nei Comuni di Pellizzano e Ossana. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 2 Indice • Organi sociali e Personale Dipendente al 31 dicembre 2013 • Relazione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio d’Esercizio 2013 Introduzione del Presidente Dati macroeconomici – Un quadro internazionale, europeo e italiano – Le BCC nel sistema bancario italiano – Cenni a livello provinciale – Economia in Val di Sole e in alta Valle Camonica – Il mercato creditizio e cooperativo provinciale e locale – La Cooperazione in Trentino – Risultanze della CR Alta ValdiSole e Pejo al 31/12/2013 e raffronto con i dati del Sistema I Dati di Bilancio della Cassa Rurale Alta ValdiSole e Pejo – Stato Patrimoniale – Conto Economico – Attività interna e organizzazione – Criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico – Informazioni sulle ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi Soci – Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 2013 – Informativa sulle operazioni con parti correlate – Evoluzione prevedibile della gestione – Conclusioni – Progetto di destinazione dell’Utile d’Esercizio • Relazione del Collegio Sindacale • Relazione del Controllo Contabile • Bilancio Sociale – I Soci – Gli interventi nel Sociale – Il Club Giovani Soci 3 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Organi sociali e Personale Dipendente al 31 dicembre 2013 Consiglio di Amministrazione Presidente:......................................................................................... Albasini Maurizio Vice Presidenti:.......................................................................... Aimi Ginetta, Magnini Lodovico Consiglieri:......................................................................................... Bezzi Carlo, Boni Marco, Callegari Gianmarco, Caserotti Cristian, Chiesa Flavio, Lazzaroni Andrea, Longhi Mauro, Mosconi Denise, Pedergnana Vito, Penasa Alberto, ............................................................................................................................... Tomaselli Fabrizio. ............................................................................................................................... Collegio dei Sindaci Presidente:......................................................................................... Slucca Mario Sindaci Effettivi:........................................................................ Brusaferri Attilio, Panizza Elisa Sindaci Supplenti:.................................................................. Dalla Torre Giannetto, Pedergnana Pierluigi Collegio dei Probiviri Presidente:......................................................................................... Visetti Vincenzo Altri componenti:...................................................................... Paternoster Bruno, Battistini Felice, Panizza Ivano e Dallatorre Flavio. Personale Dipendente Direttore Generale:................................................................ Berti Gino Vice Direttore:............................................................................... Costanzi Marco Area Organizzazione e Controlli:.................... Comina Emilio Consulente Imprese:........................................................... Santini Antonio Funzione Compliance:...................................................... Delpero Paolo Area Amministrazione:.................................................... Bresadola Fausto, Dell’Eva Annalisa Area Crediti:..................................................................................... Costanzi Marco, Canella Roberta, Fezzi Livia, Giuffrida Sara, Panizza Fernando, ............................................................................................................................... Vicenzi Floriano Area Finanza:.................................................................................. Ravelli Flavio, Martinelli Renzo Area Tesoreria Enti:............................................................. Dalla Valle Rino Area CED - Incassi e Pagamenti:.................... Podetti Diego, Brida Dario Segreteria:.......................................................................................... Cavallari Sabrina Centralino:........................................................................................... Ravelli Renato Sportelli di Mezzana e Marilleva:................ Mezzena Tito, Gallina Michela, Bezzi Cornelia Sportello di Monclassico:.......................................... Dalla Serra Graziano, Daldoss Jenny Sportelli di Dimaro e Folgarida:....................... Dalla Serra Roberto, Rosani Manuela, Pezzani Ivano, Albasini Martina Sportello di Commezzadura:.................................. Redolfi Matteo, Piazza Otello Sportello di Pellizzano:................................................. Bertolini Giovanni, Gionta Mauro Sportello di Fucine:.............................................................. Albasini Emanuela, Albasini Davide Sportello di Cogolo:............................................................. Bisoffi Maurizio, Dalla Valle Stefano, Veclani Mirko, Zalla Gino Sportello di Peio Paese:............................................... Dell’Eva Cristina Sportello di Vermiglio:.................................................... Dezulian Renzo, Callegari Annamaria, Dossi Tiziano Sportello di Passo Tonale:. ...................................... Delpero Adriano, Marsiglia Katia Sportello di Ponte di Legno:. ................................. Mondini Diego, Orsatti Daniel Sportello di Edolo:.................................................................. Donina Vincenzo, Fogliaresi Elena, Longhi Daniela NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 4 Relazione del Consiglio d’Amministrazione al Bilancio d’Esercizio 2013 INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE Cari Soci, oggi ci apprestiamo a presentare il bilancio 2013. Sono ormai diversi anni che le relazioni ai bilanci mettono in evidenza le grandi difficoltà e le preoccupazioni socio-economiche che gravano sul Paese. Ebbene anche per l’esercizio 2013 possiamo rinnovare molte riflessioni e considerazioni espresse nella relazione del 2012. Permane davanti a noi uno scenario ancora difficile anche se l’attività economica a livello nazionale ha mostrato, alla fine dell’anno 2013, timidi segnali di ripresa in un quadro economico che rimane di grande fragilità. Di questa situazione ha risentito l’intero sistema finanziario, comprese le Banche di Credito Cooperativo e le Casse Rurali, per le quali sono aumentati notevolmente i rischi e si è ridotta la redditività. In questo difficile scenario, per la nostra Cassa Rurale non sono però mancati motivi di soddisfazione che derivano in parte dai risultati economici dell’esercizio appena concluso, ma soprattutto dall’aver confermato la propria vicinanza concreta ed operativa ai Soci, ai Clienti ed all’intera Comunità locale e allo stesso tempo aver visto riconosciuto, da gran parte dell’opinione pubblica e dalle Istituzioni, questo ruolo prezioso ed indispensabile per lo sviluppo del nostro territorio. Per un sistema come il nostro, focalizzato sulla Clientela retail (famiglie, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori), sulla prossimità territoriale, il tradizionale ruolo di intermediazione del risparmio delle famiglie attraverso la selezione dei prenditori di credito meritevoli resta determinante, ma non più sufficiente. Il bagaglio di conoscenze sulla Clientela va sfruttato anche in altre direzioni: per migliorare il proprio modello di servizio, per continuare ad innovare l’offerta alle famiglie in modo da accrescere la capacità di risposta a tutti i bisogni finanziari e previdenziali, per accompagnare le imprese nella crescita, per favorirne l’innovazione di prodotto e soprattutto di processo. In sostanza è indispensabile modificare il nostro modello di business, dalla “gestione denaro” alla “gestione servizi” valorizzando le sinergie e i prodotti offerti dalle strutture di secondo livello, in primis Cassa Centrale Banca. Per superare i vincoli operativi e dimensionali mantenendo i tradizionali valori di localismo e criteri di efficienza è indispensabile che la Cassa abbia la capacità di cambiare e adattarsi al nuovo contesto. Maggiori sono le competenze e più grande è la capacità di cambiare e di adattarsi. Diventa fondamentale dedicare particolare attenzione alla crescita delle conoscenze, delle competenze e delle abilità dei nostri collaboratori in un’ottica pro-futuro. In tale situazione, gli obblighi normativi cui la Cassa è soggetta non vanno intesi come puro limite alla gestione d’impresa, ma come specificazione del criterio generale di prudente e sana gestione che deve costantemente guidare gli organi aziendali incentivando una cultura gestionale e professionale distintiva nella consapevolezza che oggi gli amministratori sono chiamati ad affrontare sfide di straordinaria complessità e responsabilità. Le scelte fatte dalla Cassa Rurale negli ultimi tre anni per il rafforzamento della governance, con l’approvazione del nuovo Statuto, il percorso di formazione e autovalutazione condotto dalla compagine amministrativa, si sono tradotte nello sviluppo di politiche strategiche prudenti che ci consentono di guardare al futuro con fiducia, nella consapevolezza che lo scenario che sogniamo per l’avvenire è condizionato dalle scelte attuali. È dunque con senso di responsabilità, spirito positivo e rinnovato dinamismo che dobbiamo guardare al domani nella certezza che una Cassa Rurale patrimonialmente solida ed efficiente potrà soddisfare la domanda di credito e sostenere i pur timidi segnali di crescita che si intravvedono dopo oltre due anni di recessione. DATI MACROECONOMICI Un quadro internazionale, europeo e italiano e la politica monetaria della BCE Nel 2013 l’andamento dell’economia mondiale ha proseguito il percorso di crescita moderata già intrapreso nel 2012, nonostante un’accelerazione registrata nell’ultimo trimestre dell’anno. L’attività economica e il commercio mondiale hanno intensificato la propria dinamica a partire dall’estate del 2013. Nelle economie emergenti, un rimbalzo delle esportazioni è stato il driver principale, mentre la domanda interna in generale è rimasta contenuta, tranne in Cina. Gli indicatori delle più recenti indagini congiunturali hanno continuato a mostrare solide condizioni economiche a partire dalla seconda metà del 2013, mantenendosi tutti fermamente in territorio espansivo. In particolare, nell’ultimo trimestre dell’anno l’indice mondiale complessivo dei responsabili degli acquisti (PMI) è rimasto sostanzialmente invariato, a 53,9 punti, rispetto al trimestre precedente. Tale valore si colloca su un livello prossimo alla media storica di lungo periodo (54,0) ed è riconducibile all’andamento abbastanza robusto della componente relativa al settore manifatturiero. L’indice settoriale dei servizi ha invece ceduto lievemente. Nello stesso orizzonte temporale, l’indicatore anticipatore composito dell’OCSE, concepito per anticipare i punti di svolta dell’attività economica rispetto al trend, ha segnalato un miglioramento delle prospettive di crescita di gran parte dei principali paesi dell’OCSE, oltre a un marginale recupero di slancio nelle maggiori economie emergenti (Cina, Russia e India). Il commercio mondiale ha 5 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO mantenuto vigore in chiusura d’anno, mostrando ulteriori segnali di stabilizzazione dopo un prolungato periodo di crescita modesta. D’altra parte, è probabile che la ripresa degli scambi internazionali prosegua in modo contenuto nel breve periodo, mantenendosi su livelli al di sotto di quelli osservati prima della crisi finanziaria. Secondo le previsioni adottate dal Servizio Studi di Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di Marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia mondiale dovrebbe crescere del 3,7 per cento nel 2014, del 3,9 per cento nel 2015 e del 4,0 per cento nel 2016. I rischi per le prospettive di crescita mondiale restano orientati verso il basso. L’evoluzione delle condizioni nei mercati monetari e finanziari globali e le connesse incertezze potrebbero influire negativamente sulla situazione economica. Negli Stati Uniti la crescita del PIL in termini reali ha evidenziato un’accelerazione nel terzo e quarto trimestre del 2013. L’economia USA è stata alimentata prevalentemente dal rafforzamento della spesa per consumi personali e delle esportazioni rispetto al periodo precedente, mentre l’accumulo delle scorte ha continuato a fornire un contributo positivo per il quarto trimestre consecutivo. Sia gli investimenti in edilizia residenziale sia la spesa pubblica hanno subito un calo, dovuto quanto meno nel secondo caso a una flessione della spesa federale che ha più che compensato l’aumento di quella statale e locale. Gli indicatori hanno recentemente segnalato la probabilità di una prosecuzione della ripresa economica nel primo trimestre del 2014, anche se presumibilmente ad un ritmo più contenuto rispetto a quelli piuttosto robusti osservati nella seconda metà del 2013. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione si è abbassato ulteriormente per l’uscita di un maggior numero di individui dalle forze di lavoro arrivando al 6,7 per cento (vicino al target fissato dalla Federal Reserve di 6,5 per cento). Nella Zona Euro il prodotto lordo ha segnato nel terzo trimestre del 2013 un lieve rialzo, tuttavia inferiore a quello del periodo precedente. Nel terzo trimestre del 2013 il PIL dell’area è cresciuto dello 0,1 per cento rispetto al secondo, traendo sostegno dall’incremento dei consumi (0,1 percento), dall’accumulo delle scorte e dall’aumento degli investimenti fissi lordi (0,5 per cento). La dinamica ancora sostenuta delle importazioni (1,2 per cento) si è accompagnata a un rallentamento delle esportazioni (0,3 per cento). Le indagini presso le imprese prefigurano una moderata espansione dell’attività economica nei primi mesi del 2014. L’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) è aumentato in dicembre, confermandosi al di sopra della soglia compatibile con l’espansione dell’attività economica (50 punti) per il sesto mese consecutivo. L’inflazione dell’area, misurata come tasso di variazione annuo dell’indice dei prezzi al consumo, si è collocata allo 0,8 per cento in chiusura d’anno, in calo rispetto alla prima metà dell’anno e significativamente al di sotto del livello soglia della BCE. In Italia, la prolungata caduta del PIL in atto dall’estate del 2011 si è arrestata nel terzo trimestre del 2013. Negli ultimi mesi del 2013 sono emersi segnali coerenti di una moderata intensificazione dell’attività economica, confermata a dicembre 2013 dalla crescita dello 0,1 per cento su base trimestrale del PIL. Si tratta della prima variazione con segno positivo dopo otto trimestri (l’ultima era stata a settembre 2011). Complessivamente nel 2013 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.560.024 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,4% rispetto all’anno precedente. In volume, il Pil è diminuito dell’1,9%, rispetto a -2,4% registrato nel 2012. Dal lato della domanda nel 2013 si registra una caduta in volume del 2,2% dei consumi finali nazionali e del 4,7% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento dello 0,1%. Le importazioni sono diminuite del 2,8%. A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un calo in volume in tutti i principali comparti, ad eccezione dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,3%). Le diminuzioni sono state del 3,2% nell’industria in senso stretto, del 5,9% nelle costruzioni e dello 0,9% nei servizi. La produzione industriale, il cui indice ha raggiunto durante la recessione del 2011-2013 valori comparabili a quelli degli anni Ottanta, è aumentata nel quarto trimestre nelle rilevazioni mensili, sospinta soprattutto dalla domanda estera. Nonostante il miglioramento del clima di fiducia delle imprese, sulla ripresa continua a gravare la fragilità del mercato del lavoro. La disoccupazione, che frena l’espansione del reddito disponibile, ha raggiunto il 12,9%. La disoccupazione giovanile ha fatto registrare una crescita esponenziale (42,4%). L’aggravamento della disoccupazione va di pari passo a quello dell’aumento dei fallimenti e delle liquidazioni. I dati relativi alle procedure concorsuali e alle liquidazioni indicano che la lunga recessione che ha investito l’economia ha avuto un impatto durissimo sul sistema delle aziende italiane nel 2013: i fallimenti, le procedure non fallimentari e le liquidazioni volontarie hanno infatti abbondantemente superato i precedenti record negativi e complessivamente si contano 111 mila chiusure aziendali, il 7,3% in più rispetto al 2012. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari al 3,0%, stabile rispetto all’anno precedente. Il rapporto debito pubblico su PIL è ulteriormente peggiorato dal 127% del 2012 al 132,6% del 2013. Il debito pubblico a fine 2013 era pari a 2.068.948 milioni di euro. Le BCC nel sistema bancario italiano Nell’ultimo anno si è consolidata la ripresa della raccolta da Clientela delle BCC-CR già evidenziatasi nell’ultimo scorcio dell’anno precedente e si è ampliata la capillarità della categoria in termini di presenza territoriale. D’altro canto, con l’ulteriore inasprirsi della crisi economica, anche nei mercati locali la domanda di credito dell’economia si è fortemente ridotta, mentre la necessità di contenere i rischi e preservare la dotazione patrimoniale ha indotto anche le BCC-CR contenere sensibilmente l’erogazione di nuovo credito. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Cenni a livello provinciale Al 1° gennaio 2013 la popolazione residente in Trentino ammonta a 530.308 abitanti, di cui 258.826 maschi (pari al 48,8%) e 271.482 femmine. Anche nel 2013, come avviene da alcuni anni il Trentino si conferma una delle poche realtà regionali a presentare un saldo naturale positivo. Gli stranieri residenti in provincia di Trento al 1° gennaio 2013 sono 48.710 (22.813 maschi e 25.897 femmine) e rappresentano il 9,2% della popolazione residente in Trentino (erano lo 0,6% nel 1992). In costante crescita risulta il numero di famiglie. La popolazione trentina è suddivisa in 229.852 famiglie (2.040 in più rispetto all’anno precedente), con un numero medio di componenti per famiglia di 2,3: nel lontano 1951 tale valore era pari a 3,9. Continua ad aumentare l’incidenza delle persone di 65 anni e oltre. L’indice di vecchiaia ha raggiunto il valore di 131,8, e indica che attualmente nella popolazione trentina ci sono circa 132 anziani (oltre i 65 anni) ogni 100 giovani (fino a 14 anni). La partecipazione all’istruzione post-obbligatoria si conferma più elevata della media nazionale. I livelli di scolarità in provincia sono costantemente in crescita: in 10 anni la partecipazione all’istruzione post-obbligatoria in Trentino è aumentata di oltre 8 punti percentuali e nell’anno scolastico 2012/2013 quasi la totalità dei giovani in età 14-18 anni frequenta la scuola secondaria superiore o un corso di formazione professionale. In flessione si conferma il numero degli studenti trentini iscritti all’università. Gli studenti trentini che studiano fuori provincia sono il 39,7% del totale, in costante crescita rispetto al passato. I laureati nel corso del 2011 sono stati 2.874. Rispetto al 1996, quando i trentini laureati erano stati 920, il numero di coloro che consegue una laurea è più che triplicato. Continua nelle famiglie trentine il processo di informatizzazione. Nel 2012 le famiglie che posseggono un PC sono il 65,8% e il 58,6% delle persone con più di 6 anni utilizza regolarmente Internet. A livello di occupazione, anche in Trentino si manifestano sul mercato del lavoro gli effetti della lunga crisi economica nazionale e internazionale. Nell’ultimo triennio il numero di occupati e di inattivi è piuttosto costante mentre aumentano gli individui in cerca di occupazione. Questo vuol dire che il mercato del lavoro trentino, nonostante la crisi economica, è risultato dinamico ma non è riuscito ad assorbire l’aumento di offerta di lavoro. Il tasso di disoccupazione è in aumento ed è pari al 6,6% (6,1% nel 2012). Per genere, quello maschile è al 5,4%, rispetto al 5,6% del 2012, e quello femminile è all’8,0% rispetto al 6,8%. Il numero di occupati nei servizi è in continua crescita mentre l’industria in senso stretto rileva un trend in calo e le costruzioni sono più o meno stabili con una tendenza alla contrazione. Nel 2012 il Prodotto Interno Lordo provinciale è risultato pari a 16.296 milioni di Euro a prezzi correnti. Dopo la leggera ripresa registrata nel 2011, per effetto del perdurare della pesante crisi economica nazionale e internazionale, nel 2012 il PIL trentino risulta in contrazione rispetto all’anno 6 precedente del 2,0% in termini reali. Il Prodotto Interno Lordo per abitante è risultato pari a circa 31 mila Euro a prezzi correnti, in flessione rispetto al 2011 sia a prezzi correnti che a prezzi costanti. Come per l’Italia nel suo complesso, alla base di questa contrazione vi è un calo significativo della domanda interna. In particolare, i consumi interni dei residenti sono diminuiti del 3,0%, mentre gli investimenti sono calati dell’8,9%. La forte contrazione della domanda provinciale si è riverberata sulla produzione di tutti i settori, provocando una generalizzata caduta del valore aggiunto (2012) dei comparti produttivi. Colpite in modo particolare sono state le costruzioni, con un calo reale del 12,9%. Un significativo decremento è stato sperimentato anche dal comparto agricolo (-6,4%), mentre diminuzioni più contenute hanno riguardato l’industria e i settori del terziario. L’occupazione prosegue il suo andamento negativo, con gli addetti che diminuiscono su base annua dello 0,3%. Il quadro congiunturale del comparto manifatturiero nel primo semestre del 2013 è rimasto complessivamente debole, pur in presenza di alcuni segnali di ripresa. Nella prima metà del 2013, l’industria manifatturiera ha risentito della contrazione della domanda interna, però nel secondo e nel terzo trimestre le esportazioni hanno ripreso a crescere. Nel IV trimestre 2013 il comparto manifatturiero industriale aumenta il fatturato su base annua dell’1,0%. Il risultato è determinato da un deciso aumento della domanda nazionale, mentre sia la domanda locale che le vendite estere sono in diminuzione. Le imprese che evidenziano un andamento decisamente positivo sono quelle che operano nel manifatturiero alimentare mentre registrano un calo del fatturato le industrie operanti nella metallurgia e nella meccanica. Dopo il consistente rallentamento registrato nel 2012, nel primo semestre del 2013 le esportazioni a prezzi correnti si sono contratte dell’1,4 per cento, in particolare quelle riferite a macchinari e apparecchi, mezzi di trasporto e prodotti chimici. Nel settore delle costruzioni e del mercato mobiliare, dopo 2 trimestri ancora negativi, nel terzo e quarto trimestre del 2013 si scorgono i primi segnali positivi: il fatturato delle costruzioni aumenta decisamente dell’8,7%, il valore della produzione mostra una crescita altrettanto interessante (+7,3%), il dato sugli ordinativi (+5,0%) alimenta un certo ottimismo anche per i prossimi mesi. Il buon esisto del comparto è sostenuto dalla domanda locale e dalla domanda nazionale; ciò sembra indicare che la manovra pubblica di sostegno messa in atto dalla Provincia nei primi mesi del 2013 e lo sblocco di risorse pubbliche per gli investimenti in infrastrutture abbiano prodotto i loro effetti. Nonostante i buoni esiti evidenziati dalle imprese esaminate nell’indagine non va comunque dimenticata la grave crisi strutturale che ha caratterizzato il settore negli ultimi tre anni e i cui effetti sono ben visibili nei dati sull’occupazione che diminuisce su base tendenziale del 5,0%. Per quanto riguarda i protesti e i fallimenti, i titoli di credi- NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 7 to (cambiali, tratte ed assegni bancari) protestati nel primi tre trimestri 2013 sono stati 1.979, per un ammontare complessivo di quasi 7 milioni di euro. Rispetto all’analogo periodo del 2012, si è riscontrata una contrazione del 12,9% nel numero ma un aumento del 19,2% nell’ammontare del valore complessivamente protestato. Sul fronte dei fallimenti dichiarati ai Tribunali di Trento e Rovereto la situazione si conferma molto difficile (con 76 casi a settembre 2013). Per quanto riguarda i settori economici: 29 dichiarazioni di fallimento hanno interessato l’industria, 18 il commercio e 29 le altre attività del settore terziario. sostanziale tenuta delle quotazioni per il “latte a grana” ed un leggero aumento per il “latte alimentare”. Il locale Caseificio Sociale Presanella ha mantenuto pressoché invariata la remunerazione ai Soci, pari a € 0,64/kg, lavorando circa 48.000 quintali di latte, conferito da 34 aziende locali. Il settore artigianale risente degli effetti della profonda crisi che ha investito il mercato immobiliare. Evidenti le ripercussioni negative che si riflettono sul calo delle forze lavoro occupate. Grande attenzione viene riservata ai programma di realizzo di opere pubbliche congiuntamente alle aspettative che gli Enti pubblici intavolino concrete azioni finalizzate al mantenimento in Valle dei lavori. È auspicabile che le parti intavolino un dibattito costruttivo per favorire l’ottimizzazione delle opportunità di lavoro nel comune interesse. Economia in Val di Sole e in Alta Valle Camonica A livello provinciale, la demografia delle imprese ha un saldo negativo, con 47.408 unità di imprese attive a fine 2013 (nuove iscrizioni 3.112 e cancellazioni 3.339, con un saldo negativo di 227 unità). Relativamente alle imprese artigiane, nel 2013 le nuove imprese sono risultate 868, le cancellazioni invece 1.044, con un saldo negativo per 176 unità e un totale di imprese artigiane attive di 13.227 unità a fine anno. In Val di Sole, il dato è pressoché invariato nel suo complesso, con un totale di 1.702 imprese attive a fine anno, di cui 979 attive nei comuni ove è presente un nostro sportello. Settore 2009 2010 2011 2012 2013 Agricoltura 435 432 417 409 400 Costruzioni 295 302 308 299 291 Commercio 281 275 272 269 272 Alberghi e ristorazione 277 286 283 279 285 Attività manifatturiere 131 132 130 132 131 Altro 248 316 312 311 323 1.735 1.743 1.722 1.699 1.702 Totale Agricoltura e artigianato Il settore zootecnico a livello provinciale è stabile da circa 10 anni per quanto riguarda il numero di capi allevati mentre continua un fisiologico trend negativo relativamente al numero di aziende. Il fenomeno è dovuto alla chiusura costante di piccole e piccolissime aziende gestite per lo più da persone anziane. Nonostante questo, si rileva che in zootecnia c’è un buon ricambio generazionale con diversi giovani, molti dei quali diplomati e qualcuno anche laureato, che subentrano nella conduzione dell’azienda di famiglia. Relativamente agli andamenti economici, il 2013 è stato un anno sostanzialmente positivo per quanto riguarda le quotazioni di bestiame, latte ed un po’ meno per la carne. È invece continuato anche quest’anno l’incremento dei costi di produzione. Si può dire che i maggiori costi hanno annullato i benefici derivanti dall’incremento dei prezzi di vendita delle produzioni. Per quanto riguarda il settore lattiero-caseario, i bilanci dei caseifici non sono ancora chiusi ma le previsioni indicano una Turismo in Val di Sole Nel comparto dei servizi, il turismo rappresenta per l’economia trentina un fenomeno di assoluta rilevanza. Nel 20122013 il movimento turistico ha risentito della difficile situazione economica nazionale che ha causato una riduzione dei flussi di turisti italiani a cui non è corrisposto un aumento dei turisti stranieri che negli anni passati avevano fornito un contributo positivo. Nonostante la contrazione del flusso di turisti italiani, risulta comunque positiva la capacità di attrarre consumi turistici, calcolata attraverso il rapporto tra le presenze annuali e la popolazione residente. La stagione invernale (novembre 2012 - aprile 2013), che si era aperta con una dinamica positiva nel primo bimestre, ha chiuso in flessione. In Trentino, i pernottamenti si sono contratti dello 0,6 per cento. La stagione estiva 2013 per il complesso delle strutture ricettive trentine fa segnare un incremento rispetto all’estate 2012 in termini di arrivi (+1,2%) e una sostanziale tenuta in termini di presenze (-0,3%). La componente straniera è a buoni livelli mentre quella italiana è in sofferenza. Nel settore alberghiero, la Val di Sole evidenzia un calo sia degli arrivi (-1,17%) che delle presenze (-3,58%). L’extra alberghiero vede invece dei dati positivi sia sul fronte degli arrivi (+1,98%) che su quello delle presenze (+2,04%). Arrivi 2012 - 2013 Arrivi 2012 2013 Variazione Var. % Alberghiero 286.112 282.752 -3.360 -1,17% Extra alberghiero 292.376 298.163 5.787 1,98% Totale 578.488 580.915 2.427 0,42% Presenze 2012 - 2013 Presenze 2012 2013 Variazione Var. % Alberghiero 1.536.686 1.483.469 -53.217 -3,58% Extra alberghiero 2.140.826 2.184.578 43.752 2,04% Totale 3.677.512 3.668.047 -9.465 -0,26% NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Relativamente alla provenienza della Clientela del comparto alberghiero, per il quale sono disponibili i dati, si evince una leggera contrazione negli arrivi di italiani (68,65% a confronto con il 69,21% dell’anno precedente) rispetto alla Clientela straniera; dato confermato anche nelle presenze. Arrivi Italiani Stranieri Totale 2009 184.270 90.456 274.726 % Italiani % Stranieri 67,07% 32,93% 2010 192.366 87.283 279.649 68,79% 31,21% 2011 200.904 84.497 285.401 70,39% 29,61% 2012 198.018 88.085 286.103 69,21% 30,79% 2013 194.124 88.628 282.752 68,65% 31,35% Presenze Italiani Stranieri Totale % Italiani % Stranieri 2009 1.008.941 543.533 1.552.474 64,99% 35,01% 2010 1.054.491 516.005 1.570.496 67,14% 32,86% 2011 1.085.678 489.152 1.574.830 68,94% 31,06% 2012 1.021.543 515.143 1.536.686 66,48% 33,52% 1.483.469 65,80% 34,20% 2013 976.091 507.378 Turismo in Alta Valle Camonica L’Alta Val Camonica, dai dati degli uffici turistici di Edolo e Ponte di Legno, evidenzia dei dati positivi sia in termini di arrivi che di presenze. Gli arrivi aumentano infatti complessivamente del 6,49% con particolare vivacità dell’alberghiero a Ponte di Legno e dell’extra alberghiero a Edolo; le presenze vedono un forte incremento nell’alberghiero a Ponte di Legno che viene però eroso da un generalizzato calo negli altri comparti. Arrivi 2012 - 2013 Arrivi 2012 2013 Variaz. Var. % 49.367 52.437 3.070 6,22% Ponte di Legno - Extra Alberghiero 9.153 9.211 58 0,63% Edolo - Alberghiero 4.162 4.186 24 0,58% Ponte di Legno - Alberghiero Edolo - Extra alberghiero Totale 3.366 4.500 66.048 70.334 1.134 33,69% 2012 2013 Variaz. Var. % 233.061 251.579 18.518 7,95% -3,74% 4.286 6,49% Presenze 2012 - 2013 Presenze Ponte di Legno - Alberghiero Ponte di Legno - Extra Alberghiero 53.486 51.488 -1.998 Edolo - Alberghiero 10.537 10.266 -271 -2,57% Edolo - Extra alberghiero 13.624 11.150 -2.474 -18,16% 310.708 324.483 13.775 4,44% Totale 8 IL MERCATO CREDITIZIO E COOPERATIVO PROVINCIALE La Cooperazione in Trentino Andamento del credito Cooperativo trentino nel 2013 A settembre 2013 le banche con sede amministrativa in provincia di Trento erano 46, in calo di 3 unità rispetto all’anno precedente (-2 Casse Rurali incorporate, -1 SPA). Il numero degli sportelli bancari ammontava a 537 unità, 8 in meno rispetto a dicembre 2012, ma 14 in meno rispetto a dicembre 2011. I comuni serviti da banche erano 187. Il numero di abitanti per sportello bancario in provincia di Trento è pari a 988 (690 se si tiene conto anche degli sportelli postali), contro una media italiana di 1.869 abitanti per sportello. A livello nazionale il numero degli sportelli bancari attivi a settembre 2013 era di 31.942, in calo di 939 unità rispetto a dicembre 2012. La compagine sociale A fine anno i Soci delle Casse Rurali Trentine risultano complessivamente 125.148, con una crescita netta di 1.072 unità rispetto al 2012. Di questi, il 6,9% sono residenti fuori dalla provincia di Trento. L’incidenza dei Soci sulle famiglie residenti in Trentino (considerando che normalmente è presente un Socio per famiglia) è di circa il 51% nel 2013. I crediti erogati a favore dei Soci rappresentano il 52,4% del totale di crediti erogati dalle Casse Rurali Trentine, mentre la raccolta diretta da Soci costituisce il 41,9% del totale. La gestione del risparmio Il risparmio intermediato dalle Casse Rurali trentine a fine 2013 ha raggiunto complessivamente 16.602 milioni di euro, di cui 13.145 milioni di raccolta diretta e 3.457 milioni di raccolta indiretta al valore di mercato, comprensiva dei titoli in amministrazione e del risparmio gestito. Nel corso del 2013 la raccolta complessiva a valori di mercato delle Casse Rurali trentine ha avuto un trend di crescita positivo, mediamente pari a +1,9%, chiudendo a dicembre 2013 a +2,5%. L’incremento della raccolta complessiva nel 2013 è stato sostenuto dall’andamento positivo della raccolta diretta (+2,78%), mentre la raccolta indiretta presenta valori in forte calo nel primo semestre, in leggero miglioramento nell’ultimo trimestre fino a tornare in crescita nel mese di dicembre 2013 (+1,45%). La raccolta diretta, dopo un trend negativo evidenziato per tutto il 2011 e gran parte del 2012 ha ripreso slancio ed è tornata a crescere ai ritmi di inizio 2010. La crescita della raccolta diretta è da attribuire principalmente ai certificati di deposito (+23% la variazione annua), i conti e depositi sia a vista (+6,3%) che vincolati (+6%), mentre sono in calo sia i PCT (-15,6%) che le obbligazioni (-4,2%). A dicembre 2013 la raccolta diretta era pari a 13.145 milioni di euro, con un flusso positivo rispetto all’anno precedente pari a 356 milioni di euro (+2,8%). Quanto alla composizione della raccolta diretta, aumenta il peso dei conti a vista (dal 42,7% del 2012 al 44,3% del 2013), di quelli vincolati (dall’11,9% del 2012 al 12,4% del 2013) e dei certificati di deposito (dal 3,1% al 9 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 3,9%), mentre si riduce il peso delle obbligazioni (dal 41,8% del 2012 al 39% del 2013). La raccolta indiretta a valori di mercato ammonta a dicembre 2013 a 3.457 milioni di euro, in crescita dell’1,5% rispetto al 2012, grazie al buon incremento del risparmio gestito (+13,7%), mentre si riducono i titoli in amministrazione (-4,6%). L’andamento dei crediti alla Clientela I crediti per cassa lordi erogati dalle Casse Rurali Trentine ammontano a dicembre 2013 a 11.861 milioni di euro, in calo del 2,54% rispetto all’anno precedente, comprendendo anche la quota dei mutui cartolarizzati e le sofferenze lorde. Se aggiungiamo anche quelli erogati da Cassa Centrale e da Mediocredito (solo in Trentino), il complesso dei crediti erogati dal Credito Cooperativo Trentino sale a 13.072 milioni di euro. Anche nel 2013 è proseguita la diminuzione dello stock dei crediti erogati, iniziata a partire dal secondo semestre 2012, in particolar modo verso le imprese, a causa di un minor flusso di erogazioni rispetto ai rimborsi. Le nuove erogazioni di finanziamenti oltre il breve termine hanno infatti segnato un calo annuo dell’11,6%, a fronte di un calo dei rimborsi dell’8,7%. Le nuove erogazioni del 2013 sono state pari a 1,4 miliardi di euro rispetto a 1,6 miliardi di euro erogati nel 2012. Tale andamento riflette soprattutto il calo delle domande di finanziamento pervenute dalla Clientela (-7,3% quelle relative al 2013 sul 2012 e addirittura -25,6% rispetto al 2011). Peraltro rimane comunque elevata l’incidenza delle domande di finanziamento accolte rispetto a quelle pervenute da parte della Clientela nel corso del 2013, che è stata pari all’87,8%, rispetto all’86,7% del 2012. I crediti alle famiglie consumatrici hanno mantenuto un trend negativo per tutto il 2013 (in media annua -0,5%) chiudendo a fine anno con -0,1% rispetto al 2012. I prestiti alle imprese hanno registrato una caduta più marcata (in media -3,3%, con un -3,9% a fine 2013), sia nei confronti degli artigiani (-2,7%) che delle imprese di capitali (-3,7%). Per quanto riguarda le famiglie, queste hanno visto aumentare gli impieghi a medio-lungo termine (+0,7% fine 2013), mentre quelli a breve sono in calo (-8,5%). Il numero dei Clienti affidati dal sistema del Credito Cooperativo ammonta a dicembre 2013 a 120.809 unità, in calo di quasi 2.000 unità rispetto al 2012. Le famiglie consumatrici affidate sono 80.110 mentre le imprese ammontano a 39.409. Il buon recupero della raccolta diretta a fronte di una dinamica negativa dei crediti ha portato ad una riduzione del rapporto crediti / raccolta diretta, che dal 95,2% di fine 2012 è sceso a 90,2% di fine 2013, il valore più basso degli ultimi anni. Il 2013 segna un ulteriore peggioramento del credito deteriorato: le sofferenze lorde pari a 835 milioni di euro a dicembre 2013 registrano una crescita annua del 50,3% (dopo +33% nel 2012 e +31,6% registrato nel 2011) e sono pari al 7,04% degli impieghi complessivi (contro 4,56% del dicembre 2012). La crescita delle sofferenze rimane sostenuta per le famiglie consumatrici (28,8%) ma in particolar modo per le imprese (+54,4%). Anche l’incidenza delle sofferenze sul portafoglio crediti è più elevata per le imprese (9,16% di fine 2013, rispetto al 5,7% a fine 2012) rispetto alle famiglie (con 3,43% a fine 2013, contro 2,66% a fine 2012). Quote di mercato in provincia di Trento I crediti erogati dall’intero sistema bancario alla Clientela residente in provincia di Trento a fine 2013 ammontano a 19.052 milioni di euro in calo del 6% rispetto all’anno precedente. Di questi la quota delle Casse Rurali Trentine e Cassa Centrale è stata pari al 54,9%, rispetto al 53,6% dell’anno precedente. L’ammontare delle sofferenze relative alla Clientela residente in provincia di Trento a fine 2013 è pari a 1.273 milioni di euro (+39,4% rispetto al 2012), con un’incidenza del 6,7% del portafoglio crediti, rispetto al 4,7% di fine 2012. La raccolta in forma di deposito (conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, escluse le obbligazioni e i PCT) effettuata dall’intero sistema bancario dalla Clientela residente in provincia di Trento a fine 2013 ammonta a 11.944 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Di questi la quota delle Casse Rurali Trentine e Cassa Centrale è stata pari al 59,4%, rispetto al 58,7% dell’anno precedente. I tassi di remunerazione della raccolta e il rendimento dei crediti Anche nel 2013 il tasso ufficiale di riferimento della BCE è stato ritoccato al ribasso per ben due volte: a maggio 2013 è sceso allo 0,5% e a novembre allo 0,25%, livelli mai raggiunti dalla nascita dell’Euro. L’analisi dei tassi del mercato bancario evidenzia come l’Euribor 3 mesi, ovvero il tasso medio a cui avvengono le transazioni finanziarie in Euro tra le grandi banche europee abbia mantenuto un livello intorno allo 0,22%. Dal livello minimo pari allo 0,149% di dicembre 2012 è risalito oltre lo 0,20%, chiudendo a fine 2013 allo 0,272%. Nel 2013 le tensioni legate alla crisi del debito sovrano italiano sono rientrate, con una forte riduzione dello spread BTP-Bund tedeschi, sceso a fine anno verso i 200 punti base. Il rendimento dei BTP (misurato dall’indice Rendistato) nella media del 2013 è stato pari al 3,35%, contro il 4,64% del 2012. A gennaio 2014 il livello del Rendistato si attesta al 2,83%, livello più basso dall’inizio della crisi. Nella media del 2013 il tasso sugli impieghi alla Clientela delle Casse Rurali Trentine è rimasto pressoché invariato rispetto al 2012, intorno al 3,65%. I tassi passivi sono risultati invece in moderato rialzo. Nella media del 2013 il tasso sulla raccolta è stato pari all’1,61% contro l’1,54% del 2012 (+7 punti base). L’intensità diversa con cui i tassi attivi e passivi sono variati ha portato ad una lieve riduzione della forbice. In termini medi annui lo spread Clientela, ovvero la differenza tra tasso sugli impieghi e tasso sulla raccolta, è calato di 6 punti base (da 2,10 a 2,04). Risultanze della Cassa Rurale Alta ValdiSole e Pejo al 31/12/2013 e raffronto con i dati del Sistema Casse Rurali Trentine Di seguito vengono sinteticamente esposti i principali indicatori patrimoniali della Cassa Rurale al 31 dicembre 2012, pri- NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO ma delle rettifiche previste dai principi della Normativa IFRS e IAS secondo i quali viene poi redatto il Bilancio. I dati della Cassa sono raffrontati con i dati espressi dal Sistema delle Casse Rurali Trentine. La raccolta diretta e indiretta Nel corso del 2013 uno dei principali obiettivi della Cassa Rurale è stato quello di programmare la riduzione del rapporto Impieghi/Depositi, che negli anni precedenti aveva raggiunto delle percentuali oltre il 100%. Tale politica è stata di fatto perseguita favorendo un rallentamento della crescita della raccolta indiretta (nel 2012 era cresciuta del 15,47% rispetto ad un calo del 5,18% del Sistema) privilegiando lo sviluppo delle forme tecniche raggruppate nella raccolta diretta, assieme all’introduzione di strumenti di stimolo, (applicazione del tasso floor pari al 2% sulle cedole a tasso variabile pagate sulle obbligazioni per tutto il 2013) con evidenti ripercussioni negative sulla formazione del margine di interesse. A fine anno la raccolta diretta va ad attestarsi a poco più di 274 milioni di Euro, rispetto ai quasi 264 milioni dell’anno precedente, con un incremento del 3,92% (2,78% la crescita del Sistema). Nel dettaglio delle varie forme tecniche si assiste ad un rallentamento dei depositi vincolati (-5,86%), forma tecnica molto usata nel corso del 2012, conseguentemente alla vivace volatilità dei tassi. In forte crescita lo sviluppo della liquidità parcheggiata sui conti correnti della Clientela al + 10,54%. Positiva anche la crescita delle obbligazioni con un +1,53%. La raccolta indiretta subisce un lieve rallentamento, in valori assoluto di € 400.000 rispetto al 2012 (-0,56%); cala sia la raccolta amministrata (titoli di Stato), sia le gestioni patrimoniali, mentre si mantengono in crescita i fondi con il positivo apporto delle quote mensili dei NEF; i prodotti assicurativi si consolidano come uno strumento di investimento fra la Clientela in un’ottica di diversificazione dei propri portafogli. Nel complesso, la raccolta cresce del 2,97% rispetto al 2,50% del Sistema. Raccolta C.R. Alta ValdiSole e Pejo Scost. Sistema C.R. % % 2012 2013 C/C e depositi a vista 93.220 103.041 10,54% 6,69% C/C e depositi vincolati 27.194 25.601 -5,86% 6,43% 426 200 -53,05% 29,94% Certificati di deposito PCT C/C e d/r Certificati di deposito Obbligazioni 45,62% 46,90% 54,63% 56,67% 0,16% 0,07% 3,09% 3,91% 54,21% 52,96% 41,76% 38,97% 0% 0,06% 0,52% 0,44% 100% 100% 100% 100% 48,97% 67,12% 62,95% Raccolta gestita 50,51% 51,03% 32,88% 37,05% 100% 100% 100% 100% 27,13% 25,96% 26,75% 26,30% Raccolta indiretta Racc. indiretta/racc. diretta I crediti alla Clientela Il 2013 ha visto un generale calo dei crediti concessi alla Clientela, calo in parte imputabile alla stagnazione della domanda di finanziamenti e dall’altra per precise scelte strategiche legate alla necessità di contenere entro certi limiti il rapporto Impieghi/Depositi, per non ingenerare evidenti rischi di liquidità. La Cassa Rurale anche nell’esercizio in corso non ha fatto venir meno il proprio sostegno a famiglie e imprese, valutando con il Cliente anche eventuali soluzioni alternative, come il perfezionamento di prestiti in pool per accompagnare programmi di investimento particolarmente importanti. A fine 2013 il totale dei crediti si attesta a 271 milioni di Euro, con un calo del 4,67% rispetto a fine 2012 (-2,37% il Sistema) che sale al -4,91% considerando anche i mutui cartolarizzati nel 2007. Calano tutte le forme tecniche, seguendo quello che è l’andamento complessivo del Sistema. Le Sofferenze vedono invece confermato il trend di crescita che va ormai consolidandosi anno dopo anno, sebbene con percentuali inferiori al Sistema; il 2013 vede una crescita dell’11,21%, molto più contenuto rispetto al 50,33% del Sistema; lo scorso anno l’aumento era stato del 17,64% (33,22% il Sistema) e nel 2011 del 6,19% (31,58% il Sistema). Le partite anomale (Sofferenze e Incagli) ammontano a fine anno al 18,12% del totale dei crediti, in linea con il 18,45% del Sistema. 263.901 274.252 3,92% 2,78% Raccolta amministrata 35.424 34.858 -1,60% -4,58% Gestioni patrimoniali 16.428 15.322 -6,73% 18,43% Fondi 13.233 13.600 2,77% 4,96% 6.500 7.406 13,93% 20,66% Conti correnti 36.161 36.328 0,46% 13,66% Finanziamenti s.b.f. 71.585 71.185 -0,56% 1,45% Mutui 335.486 345.437 2,97% 2,50% Sofferenze La raccolta diretta depositata presso la Cassa Rurale è per più della metà (52,96%) costituita da obbligazioni, raccolta con caratteristica di medio/lungo periodo; i conti correnti e i de- 2013 49,49% Totale raccolta diretta Totale raccolta indiretta 2012 Raccolta amministrata 156 Totale raccolta 2013 Totale raccolta diretta 145.254 Raccolta gestita Sistema C.R. 2012 PCT 0 -4,07% C.R. Alta ValdiSole e Pejo Raccolta 143.061 Prodotti assicurativi -13,53% positi a risparmio ammontano al 46,90%, mentre è marginale la componente dei certificati di deposito e dei PCT. Il rapporto tra raccolta indiretta e diretta è pari al 25,96%, contro il 26,30% del Sistema. La raccolta indiretta è equamente allocata sulla raccolta amministrata (in particolare Titoli di Stato) e sulla raccolta gestita. Obbligazioni 1,53% 10 Crediti alla Clientela Totale Mutui cartolarizzati Totale crediti C.R. Alta ValdiSole e Pejo Scostamenti Sistema C.R. 2012 2013 % % 56.040 53.750 -4,09% -10,79% 9.713 8.031 -17,32% -15,05% 205.549 194.784 -5,24% -2,33% 12.962 14.415 11,21% 50,33% 284.264 270.980 -4,67% -2,37% 4.244 3.376 -20,45% -14,12% 288.508 274.356 -4,91% -2,54% NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Il rapporto impieghi/depositi a fine esercizio si attesta al 98,81% rispetto al 107,72% dello scorso anno e al 105,96% di fine 2011; rapporto che per il Sistema a fine 2013 è più contenuto rispetto a quello della Cassa Rurale, con un valore pari a 89,04%. La liquidità Nel corso dell’esercizio la liquidità della Cassa Rurale è stata investita parte in titoli di Stato e parte in depositi vincolati aperti in Cassa Centrale Banca e presso il Mediocredito Trentino Alto Adige. Una discreta liquidità rimane depositata sul conto corrente di corrispondenza per gestire le normali necessità dell’operatività bancaria corrente. Nel corso dell’anno la Cassa Rurale ha potuto continuare a beneficiare dei finanziamenti messi a punto con la BCE, attivati nell’esercizio 2012: a fronte dell’emissione di un prestito obbligazionario di 19 milioni di Euro, garantito dallo Stato, la Cassa Rurale ha ottenuto un finanziamento dalla BCE di 15,7 milioni di Euro e a seguito del perfezionamento dell’operazione di cartolarizzazione di posizioni di mutuo per circa 39 milioni, abbiamo potuto beneficiare di un’ulteriore finanziamento in BCE di ulteriori 18 milioni. Si ribadisce che trattasi di finanziamenti a breve termine che devono essere periodicamente rinnovati. È evidente che tale liquidità per la sua caratteristica di breve periodo non può essere quindi impiegata in operazioni di finanziamenti a medio e lungo termine con la Clientela. I tassi della raccolta e degli impieghi Nel corso del 2013 la BCE ha ritoccato al ribasso il tasso di sconto portandolo dallo 0,75% allo 0,50% e successivamente allo 0,25%. Il parametro Euribor, il tasso medio a cui avvengono le transazioni finanziarie tra le grandi banche europee nel corso del 2013, ha visto dei riallineamenti molto contenuti, restando sostanzialmente invariato fino a giugno 2013 per poi crescere leggermente nel corso della seconda parte dell’anno. Media mensile Euribor (365) Dicembre 2012 Giugno 2013 Dicembre 2013 1 mese 0,10% 0,10% 0,20% 3 mesi 0,20% 0,20% 0,25% 6 mesi 0,35% 0,30% 0,35% I tassi applicati dalla Cassa Rurale hanno portato ad un leggero aumento del costo della raccolta che è passato dall’1,64% medio del 2012 all’1,68% dell’esercizio in esame (1,19% il costo medio nel 2011); aumento che si evidenzia anche per il Sistema il cui costo si attesta all’1,61% rispetto all’1,54% del 2012 e all’1,27% del 2011. Sul versante degli impieghi alla Clientela, il tasso medio si è ridotto dal 3,77% del 2012 al 3,64% (3,41% nel 2011) mentre il tasso mediamente applicato dalle Casse Rurali del Sistema è rimasto sostanzialmente invariato con un 3,65% medio rispetto al 3,64% del 2012 (3,52% nel 2011). Il differenziale fra il tasso di raccolta e di impiego per la Cassa Rurale si è ridotto di 16 punti base attestandosi per il 2013 all’1,97% rispetto al precedente 2,13%; il differenziale del Sistema si è invece ridotto di soli 6 punti base, dal 2,10% al 2,04%. C.R. Alta ValdiSole e Pejo Sistema C.R. 2012 2013 2012 2013 Tasso medio impieghi 3,77% 3,64% 3,64% 3,65% Tasso medio raccolta diretta 1,65% 1,68% 1,54% 1,61% Differenziale Attivo-Passivo Clienti 2,13% 1,97% 2,10% 2,04% I DATI DI BILANCIO DELLA C.R. ALTA VALDISOLE E PEJO: STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO Si premette che il bilancio al 31 dicembre 2013 è redatto in conformità ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standard (IFRS) e dagli International Accounting Standard (IAS) – emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed adottati dalla Comunità Europea secondo la procedura di cui all’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 – e secondo le disposizioni della Circolare della Banca d’Italia n.262 del 22 dicembre 2005 “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”. Il Regolamento comunitario ha trovato applicazione in Italia per mezzo del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, entrato in vigore il 22 marzo 2005, il quale ha – tra l’altro – previsto l’applicazione obbligatoria dei suddetti principi internazionali ai bilanci individuali delle banche a partire dal 2006. Nell’ambito di tale contesto normativo, la Cassa Rurale ha redatto il bilancio al 31 dicembre 2013 – così come avvenuto per il bilancio relativo al bilancio 2012 – in ossequio ai nominati standard internazionali IAS/IFRS e nel rispetto delle citate disposizioni della Banca d’Italia. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche sono indicate nei Fogli informativi presso le filiali. 11 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 12 Stato Patrimoniale Voci dell’Attivo Voci dell’Attivo 31/12/13 31/12/12 Scost. Scost.% 10. Cassa e disponibilità liquide 7.248.697 6.829.871 418.826 6,13% 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.008.846 1.324.187 -315.341 -23,81% 30. Attività finanziarie valutate al fair value 78.426 89.197 -10.771 -12,08% 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 48.757.609 31.053.173 17.704.436 57,01% 60. Crediti verso banche 50.158.603 40.123.680 10.034.923 25,01% 70. Crediti verso Clientela 264.234.182 280.155.152 -15.920.970 -5,68% 110. Attività materiali 3.182.052 3.416.290 -234.238 -6,86% 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali a) correnti 150. 6.586 9.816 -3.230 -32,91% 1.649.496 1.170.295 479.201 40,95% 308.771 251.208 57.563 22,91% b) anticipate 1.340.725 919.087 421.638 45,88% - di cui alla L. 214/2011 1.257.713 778.556 479.157 61,54% Altre attività 3.712.658 4.552.884 -840.226 -18,45% 380.037.155 368.724.544 11.312.611 3,07% Totale dell'Attivo La voce 10 dello Stato Patrimoniale riporta i saldi delle casse contanti euro e valuta, nonché le giacenze degli ATM della banca. Il valore registra un incremento rispetto all’anno precedente del 6,13%, attestandosi a € 7.248.697. Le voci 20 e 40 dell’Attivo rappresentano i titoli di proprietà della Cassa Rurale. Sono pari a € 49.766.454 rispetto ai € 32.377.360 dello scorso anno, in aumento del 53,71%, e possono essere così dettagliati: TITOLI DI PROPRIETÀ Voce 20: Attività finanziarie detenute per la negoziazione (HFT) 2013 2012 49.766.454 32.377.360 1.008.846 1.324.187 – titoli emessi dallo Stato italiano (BTP) 282.488 260.137 – titoli emessi da altri governi 235.691 231.594 – titoli di debito di banche 62.435 51.548 – titoli di capitale emessi da banche - 10.433 – titoli di capitale di altri emittenti - 173.148 – strumenti derivati di banche, a copertura di prestiti obbligazionari emessi dalla Cassa Rurale 428.232 597.327 Voce 40: Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) 48.757.609 31.053.173 – titoli emessi dallo Stato italiano 38.615.333 20.878.091 – titoli emessi da altri governi - 436.667 – titoli debito emessi da banche 5.085.963 4.987.917 – titoli di altri emittenti 1.150.939 1.001.503 3.419.874 3.261.495 485.500 487.500 –partecipazioni – quote di OICR (fondi aperti obbligazionari) Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche sono indicate nei Fogli informativi presso le filiali. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 13 IMPIEGHI VERSO CLIENTELA Voce 30: Attività valutate al fair value Mutui (con copertura) 2013 2012 264.312.608 280.244.349 78.426 89.197 78.426 89.197 264.234.182 280.155.152 56.073.937 59.568.369 197.376.563 202.565.496 3.396.042 4.279.411 – di cui mutui per auto-cartolarizzazione 29.505.891 35.457.909 Altri finanziamenti 10.783.682 18.021.287 Voce 70: Crediti verso Clientela Conti correnti Mutui – di cui mutui cartolarizzati TIPOLOGIE ESPOSIZIONI Esposizioni per cassa Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche sono indicate nei Fogli informativi presso le filiali. Gli impieghi verso la Clientela sono raggruppati alle voci 30 e 70, per un totale di € 264.312.608, in diminuzione del 5,68% rispetto ai € 280.244.349 del 2012. Sono così suddivisibili per forma tecnica: Rettifiche di valore specifiche Valore % Esposizione lorda Rettifiche di valore di portafoglio Valore % Esposizione netta Valore % Valore % a)Sofferenze 12.845.337,17 4,68% 6.830.934,71 67,70% - - 6.014.402,46 2,28% b)Incagli 34.698.697,85 12,63% 3.221.606,83 31,93% - - 31.477.091,02 11,91% - - - - - - - - c) Esposizioni ristrutt. d) Esposizioni scadute deter. e) Altre attività 9.589.253,61 3,49% 36.934,28 0,37% - - 9.552.319,33 3,61% 217.493.437,26 79,20% - 0,00% 224.641,61 100% 217.268.795,65 82,20% TOTALE 274.626.725,89 100% 10.089.475,82 100% 224.641,61 100% 264.312.608,46 100% Concentrazione dei rischi (incidenza dei primi clienti/gruppi sul complesso degli impieghi per cassa) Importo 2013 % Importo 2012 % Primi 10 45.802 16,69% 44.958 15,58% Primi 20 69.351 25,28% 68.952 23,90% Primi 30 85.235 31,07% 88.425 30,65% Primi 40 96.936 35,33% 98.523 34,15% Primi 50 107.002 39,00% 109.526 37,96% Considerando i crediti verso Clientela in base alla loro qualità, si rilevano € 217.268.796 di posizioni in bonis (82,20%) e € 47.043.812 di posizioni deteriorate (17,80%), queste ultime in aumento del 15,27% rispetto al 2012. QUALITÀ DEI CREDITI V/CLIENTELA (AL NETTO DELLE RETTIFICHE) I crediti verso banche alla voce 60 sono pari a € 50.158.603 rispetto ai € 40.123.680 del 2012 e sono costituiti dai rapporti intrattenuti con banche (Cassa Centrale Banca e Banca Intermobiliare) sotto forma di conti correnti e depositi liberi per € 24.907.094, di depositi vincolati per € 19.197.329, tra cui è ricompresa la riserva obbligatoria, e di altri titoli di debito per € 6.054.180. Alle voci 110 e 120 sono riportate le attività materiali e immateriali della Banca, per un totale di € 3.188.638 così costituite: IMMOBILIZZAZIONI Voce 110: Attività materiali –terreni 2013 2012 3.188.638 3.426.106 3.182.052 3.416.290 692.315 692.315 2.014.190 2.139.944 223.917 309.944 2013 2012 Sofferenze 6.014.402 4.883.972 –mobili Incagli 31.477.091 27.885.210 – impianti elettronici 40.318 45.919 Esposizioni scadute deteriorate 9.552.319 8.043.026 – altri impianti e macchinari 211.312 228.168 Totale posizioni deteriorate 47.043.812 40.812.208 Voce 120: Attività immateriali 6.586 9.816 Esposizioni scadute non deteriorate 39.302.475 40.307.382 – software aziendale 6.586 9.816 Posizioni in bonis 177.966.321 199.124.759 Totale posizioni non deteriorate 217.268.796 239.432.141 Totale impieghi verso Clientela 264.312.608 280.244.349 –fabbricati Da rilevare la vendita, tra i fabbricati, dei locali di proprietà a Peio Fonti, dovuta alla chiusura della filiale posizionata in locale di proprietà, per la quale si è generato l’utile da cessione di investimenti contabilizzato alla voce 240 di Conto Economico. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 14 Voce 150: ALTRE ATTIVITÀ Crediti verso Erario Partite in corso di lavorazione 2013 3.712.658 1.337.203 368.469 2012 4.552.884 962.615 284.827 - 305.513 400 171.297 10.722 73.521 1.173.821 1.364.223 661.468 1.551.463 Debitori diversi per operazioni in titoli Anticipi a fornitori Migliorie su beni di terzi Ratei e risconti attivi Crediti verso Società Veicolo (cartolarizzazione) Altre partite attive Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche sono indicate nei Fogli informativi presso le filiali. La voce 130 riporta il saldo delle attività fiscali IRES e IRAP, in crescita del 40,95% rispetto al 2012, e passa da € 1.170.295 a € 1.649.496 di fine 2013. Di queste ultime, € 308.771 sono riferite ad attività fiscali correnti e € 1.340.725 ad attività anticipate. Le altre attività alla voce 150, pari a € 3.712.658, sono costituite da: Voci del Passivo e del Patrimonio Netto Voci del Passivo e del Patrimonio Netto 31/12/13 31/12/12 Scost. Scost.% 10. Debiti verso banche 44.083.161 44.126.505 -43.344 -0,10% 20. Debiti verso Clientela 131.612.831 124.065.267 7.547.564 6,08% 30. Titoli in circolazione 138.058.508 135.701.917 2.356.591 1,74% 40. Passività finanziarie di negoziazione 50. Passività finanziarie valutate al fair value 60. Derivati di copertura 80. Passività fiscali 8.365 11.632 -3.267 -28,09% 9.083.821 9.548.934 -465.113 -4,87% 33.090 49.728 -16.638 -33,46% 334.085 185.188 148.897 80,40% a) correnti 100.569 73.758 26.811 36,35% b) differite 233.516 111.429 122.087 109,56% Altre passività 9.799.955 8.957.785 842.170 9,40% 110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.530.769 1.519.105 11.664 0,77% 120. Fondi per rischi e oneri 170.924 135.927 34.997 25,75% b) altri fondi 170.924 135.927 34.997 25,75% 100. 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del Passivo e del Patrimonio Netto 462.300 11.922 450.378 3777,71% 44.103.582 42.880.944 1.222.638 2,85% 113.543 110.065 3.478 3,16% 58.135 56.081 2.054 3,66% 584.086 1.363.544 -779.458 -57,16% 380.037.155 368.724.544 11.312.611 3,07% Alla voce 10 del Passivo, i debiti verso banche si attestano a € 44.083.161, pressoché invariati rispetto al 2012. Fanno parte di questa voce gli importi relativi alle operazioni di finanziamento in BCE, attivate nel 2012, una di 15,7 milioni di euro (dietro emissione di un prestito obbligazionario garantito dallo Stato di 19 milioni di euro) e una di 18 milioni di euro (per l’auto-cartolarizzazione di 39 milioni di mutui), nonché 10 milioni, in essere dal 2011. Il ricorso al finanziamento presso la BCE ha permesso alla Banca di disporre di una provvista sostitutiva stabile, più coerente con la politica di bilanciamento delle scadenze prevista dalla policy aziendale. Oltre a ciò, nella voce 10 sono ricompresi anche € 125.032 riferiti al conto con Cassa Centrale Banca per il Fondo Giovani e € 258.128 di depositi vincolati per finanziamenti in valuta. Le voci 20, 30 e 50 del Passivo rappresentano la raccolta diretta da Clientela che da € 269.316.118 del 2012 passa a € 278.755.160 di fine 2013, in crescita del 3,50%. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 15 RACCOLTA DIRETTA Voce 20: Debiti verso Clientela 2013 2012 Voce 120: FONDI RISCHI E ONERI 2013 2012 170.924 135.927 278.755.160 269.316.118 131.612.831 124.065.267 Fondo controversie legali 28.749 3.796 39.453 34.540 115.492.739 108.441.455 Fondo oneri per il Personale (anzianità) Depositi vincolati 12.745.514 11.522.669 Residui fondo beneficenza e mutualità 48.299 34.987 PCT con Clientela 156.535 - Fondo Garanzia Depositanti del Credito Coop. 54.423 62.604 3.218.043 4.101.143 Voce 30: Titoli in circolazione 138.058.508 135.701.917 Obbligazioni emesse dalla Cassa Rurale 137.857.643 135.272.463 200.865 429.454 9.083.821 9.548.934 Passività a fronte di attività cedute non cancellate (riferite alla cartolarizzazione) Certificati di deposito Voce 50: Passività finanziarie valutate al fair value (obbligazioni emesse con copertura) In particolare sono aumentati del 6,08% i debiti verso Clientela, ovvero le giacenze su conti correnti, depositi a risparmio liberi e vincolati (voce 20), e dell’1,74% i titoli in circolazione, composti dalle obbligazioni emesse dalla Cassa Rurale (voce 30). Si riducono invece del 4,87% le obbligazioni emesse con copertura (voce 50). La passività finanziarie di negoziazione alla voce 40 passano da € 11.632 a € 8.365 e rappresentano gli strumenti derivati connessi a poste patrimoniali a cui viene applicata la fair value option. Alla voce 60, i derivati finanziari emessi a copertura di mutui presenti nell’Attivo sono pari a € 33.090, in calo del 33,46% rispetto all’anno precedente. Le passività fiscali alla voce 80 sono aumentate dell’80,40% e si attestano a € 334.085, di cui € 100.569 riferite a passività fiscali correnti e € 233.516 a passività fiscali differite. Alla voce 100 sono imputate le Altre passività per € 9.799.955, incrementatesi del 9,40% rispetto al 2012, tra cui figurano: Voce 100: ALTRE PASSIVITÀ Debiti verso Erario 2013 2012 9.799.955 8.957.786 958.685 214.403 Partite in corso di lavorazione 1.248.193 806.423 Rettifiche per partite illiquide 3.389.205 3.115.295 180.054 157.582 2.153.294 1.718.611 46.626 68.241 167.914 131.821 Debiti verso fornitori Somme a disposizione della Clientela Acconti versati dalla Clientela Debiti verso Enti Previdenziali Ratei e risconti passivi 606.820 458.058 Fondo ferie maturate dal Personale 195.700 188.175 Altre partite passive 853.462 2.099.177 La voce 110 del TFR per il Personale Dipendente della Cassa Rurale si attesta a € 1.530.769, pressoché invariata rispetto al 2012. La valutazione del TFR del Personale Dipendente è stata effettuata da un attuario indipendente in conformità alla metodologia indicata dal principio IAS 19. Alla Voce 120, i fondi per rischi e oneri sono aumentati del 25,75% e sono così suddivisi: Nel fondo controversie legali è stata accantonata la quota di perdita presunta sul finanziamento al Fondo Garanzia dei Depositanti riferita al Credito Fiorentino. Al 31 dicembre 2013, il Patrimonio della Cassa Rurale ammonta a € 45.321.646 che, confrontato con i € 44.422.556 del 31 dicembre 2012, risulta incrementato del 2,02% e così composto: PATRIMONIO 2013 2012 45.321.646 44.422.556 Voce 130: Riserve da valutazione 462.300 11.922 - riserva da valutazione monetaria 213.107 213.107 - riserva AFS 367.465 -27.563 - riserva di utili/perdite attuariali IAS 19 -118.272 -173.622 Voce 160: Riserve 44.103.582 42.880.944 - riserva legale 42.633.692 41.411.054 - riserva prima applicazione IAS 1.174.111 1.174.111 - riserva di fusione 318.270 318.270 - riserva di utili IAS 8 -22.491 -22.491 Voce 170: Sovrapprezzo di emissione 113.543 110.065 Voce 180: Capitale sociale Voce 200: Utile dell’esercizio 58.135 56.081 584.086 1.363.544 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche sono indicate nei Fogli informativi presso le filiali. Conti correnti e depositi NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO L’incremento delle riserve da valutazione rispetto al 31/12/2012 è connesso alle variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita contabilizzate nell’esercizio 2013. 16 Il patrimonio di vigilanza, la cui composizione è riportata in dettaglio nella parte F della Nota Integrativa, assomma a 45.172 mila euro, a fronte di attività di rischio ponderate per 315.067 mila euro, come di seguito dettagliato: 31/12/13 31/12/12 Var. Assoluta 44.779.469,00 44.058.726,49 720.742,51 1,64% 392.710,00 213.107,41 179.602,59 84,28% - - - - Patrimonio di vigilanza complessivo 45.172.179,00 44.271.833,90 900.345,10 2,03% Requisiti prudenziali 25.205.353,00 25.940.924,48 -735.571,48 -2,84% 315.066.912,50 324.261.556,00 -9.194.643,50 -2,84% Patrimonio di base Patrimonio supplementare Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare Attività di rischio ponderate Con riferimento ai requisiti prudenziali di vigilanza, il coefficiente di capitale complessivo (total capital ratio) si attesta al 14,34% (rispetto al 13,65% del 31/12/2012), mentre il rapporto tra patrimonio di vigilanza di base ed il totale delle attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) risulta pari al 14,21% (rispetto al 13,59% del 31/12/2012). Si ricorda che con provvedimento del 18 maggio 2010 e successiva comunicazione del 23 giugno 2010 (“Chiarimenti sulle disposizioni di vigilanza in materia di patrimonio di vigilanza – filtri prudenziali”), la Banca d’Italia ha emanato nuove disposizioni di vigilanza sul trattamento delle riserve da rivalutazione relative ai titoli di debito detenuti nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available For Sale – AFS)” ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali). In particolare, in alternativa all’approccio “asimmetrico” (integrale deduzione della minusvalenza netta dal Tier 1 e inclusione al 50% della plusvalenza netta nel Tier 2) già previsto dalla normativa italiana, è stata riconosciuta la possibilità di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009 limitatamente ai soli titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’UE (approccio “simmetrico”). La Banca, comunicando la propria scelta alla Banca d’Italia in data 28/06/2010, ha ritenuto non necessario avvalersi della nuova facoltà di trattamento dei titoli ai fini prudenziali e di mantenere il filtro asimmetrico. Il 1° gennaio 2014 è divenuto applicabile il nuovo pacchetto legislativo costituito dal Regolamento 575/2013/UE (CRR) e dalla Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) con il quale, tra l’altro, sono state trasposte nell’ordinamento dell’Unione europea le raccomandazioni contenute nel nuovo schema di regolamentazione internazionale per il rafforzamento delle banche e dei sistemi bancari definito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria nel mese di dicembre del 2010 (cosiddetto “Basilea 3”). I testi legislativi richiamati sono completati da: – le collegate disposizioni di carattere tecnico-applicativo Var. % (“Regulatory Technical Standard” - RTS e “Implementing Technical Standard” - ITS) definite dall’EBA (“European Banking Authority”) e in via di adozione da parte della CE; – le collegate disposizioni di vigilanza e segnaletiche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 285/2013 (“Disposizioni di vigilanza per le banche” con la quale, con particolare riferimento alla disciplina attuativa del CRR, vengono tra l’altro precisate le scelte di competenza dell’Autorità di vigilanza relative al regime transitorio per l’applicazione delle disposizioni in materia di fondi propri.”) e con la circolare n. 286/2013 (“Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare”); – la collegata documentazione tecnica Puma2 prodotta dal Gruppo Interbancario per l’applicazione delle suddette disposizioni segnaletiche della Banca d’Italia. Con riferimento ai fondi propri, la nuova disciplina tende ad accrescere sia la qualità sia il livello minimo regolamentare del patrimonio di vigilanza nell’ambito di un quadro complessivo di maggiore armonizzazione delle regole inerenti gli aggregati patrimoniali. Nel più ampio contesto della revisione del framework prudenziale e, in tale ambito, della nuova definizione dei Fondi Propri, il CRR introduce una modifica di estremo rilievo rispetto alle strategie di classificazione in bilancio degli strumenti finanziari. Viene infatti introdotto il divieto di applicare le rettifiche di valore (cd. filtri prudenziali) volte a eliminare, totalmente o parzialmente, i profitti o le perdite non realizzati/e sulle attività o passività valutate al fair value in bilancio. Pertanto, relativamente alle attività classificate in bilancio alla voce 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for sale – AFS), il CRR prevede l’eliminazione dei corrispondenti filtri prudenziali (simmetrici o asimmetrici, a seconda dei casi). Tenuto anche conto del processo di radicale revisione dell’attuale principio di riferimento in materia di strumenti finanziari, lo IAS 39, è stata prevista la possibilità di neutralizzare gli impatti sui Fondi Propri delle variazioni di fair value degli strumenti finanziari classificati in AFS, qualora tali strumenti siano rappresentativi di esposizioni verso am- NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 17 ministrazioni centrali dell’Unione Europea. La citata deroga rientra nella discrezionalità delle autorità di vigilanza nazionali e può essere applicata sino all’adozione da parte della Commissione di un regolamento che omologhi l’IFRS 9, il principio internazionale d’informativa finanziaria che sostituirà lo IAS 39. Tra le tante disposizioni attuative di rilievo, nella Circolare viene previsto il mantenimento in vigore del filtro prudenziale su utili e perdite non realizzati relativi a esposizioni verso Amministrazioni centrali dell’Unione Europea classificate nel portafoglio AFS. La Banca, avvalendosi della facoltà introdotta nel CRR e accolta dalla Banca d’Italia, ha deliberato in data 29/01/2014 e successivamente comunicato a Banca d’Italia il 31/01/2014, di adottare l’impostazione che permette di neutralizzare le plus-minus rilevate a partire dal 1° gennaio 2014. La Banca monitora con estrema attenzione le dinamiche dei differenziali valutativi dei titoli in argomento anche in ordine alla prevista abrogazione dei filtri prudenziali in argomento a valle dell’adozione del nuovo IFRS 9. Conto Economico Conto Economico 31/12/13 31/12/12 10. Interessi attivi e proventi assimilati 11.899.435 11.953.656 -54.221 -0,45% 20. Interessi passivi e oneri assimilati -5.297.301 -4.540.229 -757.072 16,67% 30. Margine di interesse 6.602.134 7.413.427 -811.293 -10,94% 40. Commissioni attive 2.170.343 2.059.657 110.686 5,37% 50. Commissioni passive -397.325 -414.462 17.137 -4,13% 60. Commissioni nette 1.773.018 1.645.195 127.823 7,77% 70. Dividendi e proventi simili 76.043 118.525 -42.482 -35,84% 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 32.444 75.788 -43.344 -57,19% 90. Risultato netto dell'attività di copertura 17.138 -17.960 35.098 -195,42% Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: -28.246 -35.798 7.552 -21,10% 259 -58 317 -546,55% -28.505 -35.740 7.235 -20,24% 9.050 -5.861 14.911 -254,41% 8.481.581 9.193.316 -711.735 -7,74% 100. b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie Scost. Scost.% 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: -1.833.128 -1.695.075 -138.053 8,14% a) crediti -1.833.128 -1.701.604 -131.524 7,73% - 6.529 -6.529 -100,00% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 140. Risultato netto della gestione finanziaria 6.648.453 7.498.241 -849.788 -11,33% 150. Spese amministrative: -6.475.907 -6.380.292 -95.615 1,50% a) spese per il personale -3.477.265 -3.387.051 -90.214 2,66% b) altre spese amministrative -2.998.642 -2.993.241 -5.401 0,18% -24.952 -14.016 -10.936 78,03% -285.451 -345.289 59.838 -17,33% -6.134 -5.210 -924 17,74% 821.956 734.509 87.447 11,91% -5.970.488 -6.010.298 39.810 -0,66% 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 190. Altri oneri/proventi di gestione 200. Costi operativi 240. Utili da cessione di investimenti 250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 270. Utile dell'operatività corrente al netto delle imposte 280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 290. Utile d'Esercizio 91.951 89.269 2.682 3,00% 769.916 1.577.212 -807.296 -51,18% -185.830 -213.667 27.837 -13,03% 584.086 1.363.545 -779.459 -57,16% - - - nc 584.086 1.363.545 -779.459 -57,16% NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Il margine d’interesse alla voce 30 passa da € 7.413.427 del 2012 a € 6.602.134 del 2013, riducendosi del 10,94%. Gli interessi attivi sono rimasti pressoché invariati mentre quelli passivi sono aumentati del 16,67%. Essi scaturiscono da: MARGINE D’INTERESSE Voce 10: Interessi attivi (da voci dell’Attivo) – da attività fin. detenute per la negoziazione (voce 20) – da attività fin. valutate al fair value (voce 30) – da attività fin. disponibili per la vendita (voce 40) 2013 2012 2012 -5.970.488 -6.010.299 Voce 150: Spese amministrative -6.475.907 -6.380.292 - spese per il Personale dipendente -3.349.991 -3.240.902 -127.273 -146.149 - spese per amministratori e sindaci 6.602.134 7.413.427 - spese di amministrazione -2.293.568 -2.375.878 11.953.656 - imposte indirette e tasse -705.075 -617.363 Voce 160: Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri -24.952 -14.016 - a Fondo Interbancario di Garanzia -24.952 -14.016 Voce 170: Rettifiche di valore nette attività materiali -285.451 -345.289 - ammortamenti -285.451 -345.289 -6.134 -5.210 214.775 175.337 3.940 4.324 805.483 – da crediti verso banche (voce 60) 787.643 429.374 – da crediti verso Clientela (voce 70) 10.153.278 10.537.991 1.147 1.147 – da altre attività (voce 150) 2013 COSTI OPERATIVI 11.899.435 738.652 Voce 20: Interessi passivi (da voci del Passivo) 18 Voce 180: Rettifiche di valore nette attività immateriali - ammortamenti -6.134 -5.210 821.956 734.508 -5.297.301 -4.540.229 Voce 190: Altri oneri/proventi di gestione - 257.510 -238.738 - recuperi imposte (bollo sui c/c – imposta sost.mutui) 666.823 575.768 – da debiti verso Clientela (voce 20) - 1.370.661 -1.074.870 - altri proventi di gestione 238.699 247.436 – da titoli in circolazione (voce 30) - 3.426.829 -2.924.225 - altri oneri di gestione -83.566 -88.696 - 226.496 -289.318 - 15.805 -13.078 Le commissioni nette alla voce 60 registrano un aumento del 7,77% rispetto all’anno precedente, attestandosi a € 1.773.018. Nel dettaglio: COMMISSIONI NETTE Voce 40: Commissioni attive - garanzie rilasciate - servizi di gestione, intermediazione e consulenza - servizi di incasso e pagamento 2013 2012 1.773.018 1.645.195 2.170.343 2.059.657 186.890 153.875 366.013 311.719 495.597 510.031 - servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 102.227 69.006 - tenuta e gestione dei Conti correnti 739.510 757.539 - altri servizi 280.106 257.487 Voce 50: Commissioni passive -397.325 -414.462 - garanzie ricevute -199.735 -171.390 -32.905 -38.443 -133.564 -137.045 -31.121 -67.584 - servizi di gestione e intermediazione - servizi di incasso e pagamento - altri servizi Il margine d’intermediazione alla voce 120 si riduce del 7,74% e passa da € 9.193.316 di fine 2012 a € 8.481.581 di fine 2013. Tra le voci che lo compongono, da rilevare la sensibile riduzione, come già menzionato, del margine d’interesse. Le rettifiche di valore nette alla voce 130 aumentano dell’8,14% attestandosi a € 1.833.128 e si riferiscono agli accantonamenti sui crediti deteriorati. Si giunge quindi ad un risultato netto della gestione finanziaria pari a € 6.648.453, in diminuzione dell’11,33% rispetto al 2012. Alla voce 200, i costi operativi sono pari a € 5.970.488, in leggero calo rispetto al 2012. Essi sono così costituiti: Alla voce 240 si rileva un’utile da cessione di immobilizzazioni per 92 mila euro riferito alla vendita dei locali di proprietà ove era operativa la filiale di Peio Fonti. A seguito di queste movimentazioni, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte, riportato alla voce 250, si attesta a € 769.916, in calo del 51,18% rispetto ai € 1.577.212 dell’anno precedente. Le imposte dell’esercizio alla voce 260 sono pari a € 185.830, in calo del 13,03% rispetto al 2012. Conseguentemente, l’utile netto dell’esercizio si attesta a € 584.086 in calo del 57,16%. L’utile 2012 era pari a € 1.363.545. Carte di Credito A ciascuno la sua Per te, per la tua famiglia, oppure per la tua azienda, le Carte sono strumenti di credito semplici e sicuri che si adattano a tutte le esigenze. Tramite i circuiti Visa, MasterCard ed American Express, le nostre Carte sono accettate ovunque, negli esercizi commerciali, online, in Italia e all’estero. Scegli la Carta di Credito più adatta alle tue esigenze nell’ampia gamma offerta dalla tua Banca. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche sono indicate nei Fogli informativi presso le filiali. – da derivati di copertura (voce 60) Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali ed economiche sono indicate nei fogli informativi a disposizione del pubblico presso gli sportelli di Cassa Centrale Banca e delle banche aderenti al progetto. – da passività fin. valutate al fair value (voce 50) 12/2008 – da debiti verso banche (voce 10) 19 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Attività interna e organizzazione La rete territoriale In Val di Sole, la rete commerciale della Cassa Rurale si sviluppa attraverso l’attività di dieci sportelli che assicurano al territorio di competenza un capillare servizio annuale. La maggior parte di tali realtà periferiche hanno iniziato la loro attività, in forma autonoma, sul finire del 18° secolo. A partire dagli anni Settanta, con lo sviluppo delle stazioni turistiche in quota di Marilleva, Folgarida e Pejo, è sorta l’esigenza/opportunità di allestire presso le località degli sportelli bancari leggeri, la cui attività ha contributo a migliorare la qualità dei servizi a supporto degli operatori e dei turisti. Negli anni Ottanta, l’attività creditizia è stata ulteriormente potenziata attraverso l’installazione di sportelli ATM che hanno contribuito a migliorare e facilitare il sistema dei pagamenti. Tali attività, dapprima viste come volano di crescita per lo sviluppo delle attività delle banche, con il passare del tempo hanno evidenziato evidenti difficoltà organizzative, con ripercussioni negative anche sui conti economici. Tali difficoltà, unitamente alla profonda trasformazione che stava intervenendo nel sistema bancario, hanno indotto gli istituti di credito a ragionare con chiari obiettivi di redditività dei servizi erogati. Pertanto, anche in Val di Sole, è iniziata una repentina fase di semplificazione della rete, privilegiando logiche reddituali rispetto a esigenze di garanzia nell’erogazione di servizi bancari, a fronte di evidenti squilibri dei singoli centri di costo. A partire dagli anni Novanta, le cinque Casse Rurali che autonomamente operavano nel territorio della media-alta Val di Sole hanno aderito a dei progetti di aggregazione, attività che nel 2001 è sfociata nella creazione della Cassa Rurale Alta ValdiSole e Pejo. L’attività di semplificazione ha interessato anche tagli nella distribuzione degli sportelli Bancomat, a fronte dei costi che le banche dovevano sostenere per mantenere efficienti tali strutture. La politica di revisione della rete perseguita nel decennio è stata mitigata dalla volontà della Cassa Rurale di farsi carico di attività periferiche dismesse da altri Istituti (filiale di Folgarida e sportelli ATM installati in svariate località), in una logica di dare continuità all’attività di erogazione di servizi bancari ritenuti essenziali e strategici per il territorio. La stagnazione economica, unitamente ad alcune concause: nascita della moneta unica, processo che ha comportato la riduzione dell’operatività di cambio valute unitamente alla costante migrazione dell’operatività sulle transazioni on-line, hanno indotto il Consiglio a pianificare operazioni di riordino della rete attraverso la chiusura di filiali stagionali con priorità a partire dagli sportelli ove il conto economico di filiale evidenziava, già da tempo, importanti squilibri reddituali. Tale decisione, che è stata oggetto di approfondite verifiche nella fase di stesura del nuovo “Piano strategico 2013-2015”, ha portato alla chiusura della filiale di Pejo Fonti con l’obiettivo di assumere una decisione nel breve periodo a riguardo delle filiali stagionali di Folgarida e di Marilleva 1400. È stata confermata, per il momento, l’opportunità di mante- nere inalterata la rete ATM dislocata presso le località interessate, con evidenti rilevanti sforzi organizzativi per garantire alle località un servizio capillare a beneficio di ospiti e valligiani. In Val Camonica, la Cassa Rurale opera attraverso l’attività di due filiali, entrambe dotate di sportello ATM. L’attività bancaria che ruota attorno alla filiale di Ponte di Legno ha raggiunto un importante consolidamento sia dal punto di vista logistico (è stata indovinata la scelta di riposizionare gli uffici fuori dal centro storico), sia nelle attività di inserimento nel tessuto economico locale. Anche le attività che si riconducono alla filiale di Edolo evidenziano un pareggio gestionale (Break-Even). Siamo consapevoli che l’operatività sul territorio di Edolo evidenzi delle potenzialità tuttora inespresse che, a fronte di mirate azioni di sostegno all’azione commerciale, potranno contribuire ad accrescere le potenzialità di sviluppo nella bassa Val Camonica. Tale processo va comunque accompagnato da iniziative che favoriscano il radicamento dei valori che contraddistinguono l’operatività di una Banca di Credito Cooperativo. Il patrimonio immobiliare Il Consiglio di Amministrazione, fin dal suo insediamento, ha riservato particolare attenzione alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio immobiliare della Cassa Rurale attraverso: – Un’attenta verifica dei costi di gestione riconducibili sia alle porzioni di immobili adibite a sportello, sia alle unità immobiliari che non vengono attualmente usufruite nell’attività bancaria. Trattasi di superfici che in passato erano utilizzate per le attività di back office (Uffici Fidi e Finanza, C.E.D. e Amministrazione) che, a seguito dei processi di fusione, gradualmente sono state accentrate presso la sede di Mezzana per evidenti opportunità logistiche e contenimento dei costi di gestione; – Redazione di aggiornate perizie di stima particolarmente attente ad evidenziare i valori riconducibili alle porzioni di immobili attualmente non utilizzate, per pianificare un’azione graduale di dismissione di questo patrimonio immobiliare. La brusca frenata del mercato ha allentato tale attività, che comunque rimane obiettivo primario del Consiglio di Amministrazione. Elencazione degli immobili di proprietà con evidenziazione delle parti non utilizzate per l’attività bancaria: Filiale Spazi inutilizzati Descrizione Pellizzano Sala Consiglio ex C.R. di Pellizzano Attualmente concessa in comodato d’uso alla Consulta cacciatori Cogolo Back office e Sala Consiglio ex C.R. di Cogolo 160 mq Fucine Due piani 250 mq Fucine Terreno edificabile, zona D a valle dell’edificio Edificabilità di circa 1500 metri cubi Vermiglio Back office e Sala Consiglio ex C.R. Vermiglio 170 mq (in parte concesso in comodato d’uso al Gruppo Alpini di Vermiglio) NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Parallelamente è stata avviata una fase di verifica dei canoni di locazione con obiettivi di programmare un’azione di mitigazione dei medesimi, azioni che in alcuni casi hanno già portato evidenti risparmi di costi: Canone di locazione Unità immobiliare Filiale di Monclassico Note € 8.000 Canone da rivedere Filiale di Mestriago € 9.400 Canone da rivedere Filiale di Folgarida € 13.000 Disdetta del contratto Filiale di Marilleva € 5.200 Disdetta del contratto Filiale di Pejo Paese € 3.000 Canone rivisto Filiale di Ponte di Legno Filiale di Edolo € 22.000 Canone da rivedere € 27.000 Riduzione canone già concordata a partire dall’esercizio 2014, con minori costi per € 7.000 Le risorse umane L’attività del Credito Cooperativo fin dalle sue origini ha ricoperto e continua a ricoprire, tra l’altro, un importante ruolo occupazionale che vede l’Istituto ai primi posti per forza lavoro occupata tra le aziende operanti in Alta Val di Sole. È rimasta invariata, rispetto all’esercizio precedente, la forza lavoro fissata in 49 unità: 33 maschi e 16 femmine. Il personale risulta tutto assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Tra questi si evidenzia la presenza di 7 contratti part-time, concessi con validità semestrale, tutti assegnati a personale femminile e così strutturati: • 1 contratto part-time 20 ore settimanali a tempo indeterminato; • 4 contratti part-time 25 ore settimanali a tempo determinato; • 2 contratti part-time 30 ore settimanali a tempo determinato A fine esercizio l’organico evidenziava l’assenza di una risorsa in maternità obbligatoria. Evoluzione della forza lavoro dalla fusione ai tempi nostri: 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Maschi 25 27 26 29 30 31 34 35 33 33 33 33 Femmine 13 13 13 14 15 15 17 14 16 16 16 16 TOTALE 40 39 43 45 46 51 49 49 49 49 49 38 Dal 2010 ad oggi le unità lavoro sono rimaste invariate. La tabella evidenzia un fase di staticità con evidente stallo nel ricambio generazionale che si riflette inevitabilmente sul venir meno delle opportunità di impiego delle nuove generazioni. Queste le motivazioni principali che hanno portato a una tale situazione: - L’innalzamento dei requisiti minimi per accedere ai diritti pensionistici, Legge “Fornero”; - L’intervenuta insostenibilità di mantenere attiva la peculiare ramificazione della rete commerciale; - Lo sviluppo delle attività di “Remote Banking” che hanno 20 trasferito buona parte dell’operatività su canali telematici con evidenti risparmi di forza lavoro. Nel mese di novembre è stato disdettato il contratto nazionale di lavoro per i Quadri Direttivi e il Personale delle aree professionali delle Casse Rurali e del contratto collettivo nazionale di lavoro per i Dirigenti delle medesime. Tale disdetta produrrà effetti a decorrere dal 1° luglio 2014. La Federazione Trentina, a fronte di precisi sondaggi raccolti anche tra le Casse Rurali associate, ha individuato soluzioni improntate alla moderazione salariale in taluni comparti assieme a proposte volte alla ricerca di forme di pre-pensionamento anticipato per favorire azioni di ricambio generazionale. Il sistema bancario sta subendo una profonda ristrutturazione. Le conseguenze di questo processo di rinnovamento del mondo del credito saranno pesanti. Un dato su tutti, a livello Nazionale entro il 2020 sono preventivati 20 mila esuberi, con prospettive di chiusura di circa 800 sportelli. L’intero personale dovrà adattarsi a un ambiente ove sempre più saranno tenuti in particolare considerazione qualità e orientamento al servizio. Non si tratterà quindi solo di un cambiamento di processi operativi, ma anche e soprattutto di cultura. Lo sviluppo organizzativo Nel corso del 2013 l’attività dell’Istituto è stata in gran parte profusa ad improntare soluzioni e garantire continuità all’insorgere di crisi aziendali che hanno interessato Aziende e Clientela privata. Proposte di ristrutturazione di debitorie, richieste di concessioni di moratorie su rate in scadenza, verifiche su proposte di soluzioni di concordato sono casistiche emergenti e in costante crescita, operatività ormai di routine che quotidianamente l’ufficio crediti deve valutare ed approfondire per fronteggiare nel migliore dei modi un peggioramento della qualità del credito. Tali attività hanno confermato il ruolo fortemente strategico della gestione del credito che manifesta inevitabilmente evidenti ripercussioni sulla redditività della Banca. Si incrementano i crediti deteriorati, classificati nelle diverse svariate forme tecniche rappresentate da partite a sofferenza, incaglio e scadute/sconfinate oltre i 90 giorni. La voce 130 del conto economico (accantonamenti per perdite di valore su crediti) ha acquisito negli ultimi esercizi un ruolo determinante nella quantificazione del risultato economico della Cassa Rurale. Per questo, il Consiglio di Amministrazione ha riservato prioritariamente particolare cura nell’evolvere l’organigramma aziendale per cercare di interpretare le sfide incombenti e così riuscire a fronteggiare e gestire le criticità emergenti con un ordine di priorità assoluta. Particolare cura è stata rivolta alla crescita professionale delle figure preposte all’attività di consulenza con la consapevolezza che solo attraverso un’attività pianificata di approccio alla Clientela potrà essere ottimizzata la capillare distribuzione della rete di vendita che nel passato ha di fatto contribuito a favorire il veloce e costruttivo contatto con la Clientela. Il resto del sistema bancario ha pianificato da tempo azioni di snellimento della propria rete per evidenti opportunità reddituali. Il mutato contesto economico, assieme alle importanti sfide che ci aspettano per rispettare gli impegni introdotti con gli 21 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Accordi sulle nuove regole della Vigilanza Europea, impattano in maniera sostanziale sui modelli organizzativi degli Istituti di Credito minori. Rimaniamo comunque fermamente convinti che la nostra Cassa può mantenere il proprio spazio vitale e strategico all’interno del tessuto economico del territorio di competenza. Tale convinzione trae origine dalle seguenti considerazioni: • La solidità patrimoniale acquisita nel tempo, che evidenzia parametri di assoluta tranquillità ben superiori alle percentuali che entreranno in vigore con i nuovi vincoli di capitale introdotti nei trattati di Basilea; • La prudente attività di valutazione degli Attivi che l’Istituto va portando avanti da alcuni anni, attraverso la contabilizzazione di importanti svalutazioni di posizioni debitorie parallelamente ad una condivisa azione di riposizionamento di documenti di stime per favorire un approccio al mercato e ai valori in sintonia con la perdurante stasi del mercato immobiliare; • La ferma volontà di non dar corso ad azioni di contenimento nello sviluppo del credito, azioni che di certo non aiuterebbero l’economia valligiana in un contesto già di per sé problematico. Per riuscire a dare continuità all’azione di supporto nell’erogazione del credito e garantire la miglior tutela e redditività dei Vostri risparmi, abbiamo bisogno del contributo attivo e prezioso di Voi tutti. Solo così il nostro piccolo Istituto potrà continuare ad alimentare la preziosa attività di supporto e sostegno al territorio. Revisione dei processi e adeguamenti normativi Sepa End Date In base a quanto stabilito dal Regolamento UE n.260/2012 e dal Provvedimento di Banca d’Italia recante istruzioni applicative dello stesso, dal 1° febbraio 2014 i servizi di bonifico e di addebito diretto nazionali sono stati sostituiti con gli analoghi servizi attivi in ambito europeo - rispettivamente SCT e SDD - creati per la realizzazione dell’area unica dei pagamenti in Euro, la Single Euro Payments Area - SEPA. Al fine di minimizzare i possibili rischi di interruzione dei pagamenti per i consumatori e le imprese, il 9 gennaio scorso la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di modifica del Regolamento (UE) 260/2012 che prevede l’introduzione di un periodo transitorio di sei mesi, avallato dalla BCE, durante il quale possono essere accettate le operazioni di bonifico e di addebito diretto disposte nei formati nazionali. Il Parlamento e il Consiglio europei hanno approvato, rispettivamente il 4 e il 18 febbraio 2014, la modifica proposta, con validità retroattiva a partire dal 1° febbraio 2014. La modifica introdotta non ha comportato una variazione del termine per la migrazione alla SEPA, fermo al 1° febbraio 2014, ma la previsione di un “grace period” finalizzato alla migliore gestione di casi eccezionali o di emergenza. L’adeguamento ai requisiti generali imposti dal Regolamento citato ha determinato impatti significativi su i processi di trattamento/elaborazione delle operazioni, le infrastrutture preposte, gli strumenti di conferimento degli ordi- ni e di relativa rendicontazione a disposizione della clientela sui diversi canali. La Banca, per garantire il corretto e completo processo di adeguamento alla SEPA, in ottemperanza a quanto richiesto dall’art. 9 del Provvedimento attuativo citato, ha predisposto e adottato, con delibera del 04/09/2013 un piano di migrazione delle operazioni di bonifico e di addebito diretto. In tale ambito, la Banca ha individuato gli interventi necessari sui profili organizzativi e procedurali interni alla definizione delle conseguenti modifiche ai regolamenti e alle disposizioni attuative attinenti, nonché all’implementazione dei connessi presidi di controllo. Regolamento EMIR Il 16 agosto 2012 è entrato in vigore il “Regolamento (UE) N. 648/2012 sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni” (di seguito EMIR). L’EMIR dà seguito alle comunicazioni adottate dalla Commissione Europea e agli impegni assunti dai leader del G-20, nel 2009 e nel 2010, con riferimento all’adozione di misure volte ad accrescere la trasparenza e la vigilanza regolamentare, ridurre il rischio di controparte e il rischio operativo, rafforzare l’integrità del mercato con riferimento alle negoziazioni dei derivati OTC. In particolare, l’EMIR introduce l’obbligo, per le controparti finanziarie e non finanziarie, di: – ricorrere a “controparti centrali” (c.d. CCPs) per la compensazione dei derivati OTC; – adottare tecniche di mitigazione del rischio per i derivati OTC non oggetto di compensazione; – segnalare ai “repertori di dati” (c.d. Trade Repositories) le informazioni relative ad ogni contratto derivato stipulato e ogni modifica o cessazione dello stesso. Nel corso del 2013 sono entrati in vigore gli standard tecnici regolamentari e di implementazione emanati dalle competenti Autorità Europee di Vigilanza ai fini dell’applicazione degli obblighi previsti, ad eccezione di quelli relativi alla compensazione presso una CCP. La Banca, in qualità di controparte finanziaria soggetta agli obblighi dell’EMIR, ha adottato con delibera del 17/10/2013 gli opportuni presidi per le segnalazioni ai “repertori di dati” e l’applicazione delle tecniche di mitigazione del rischio previste dalla normativa. Accordi in relazione alla moratoria debiti PMI Per far fronte alla situazione generale di crisi e promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività, dopo le proroghe dei termini di validità dell’intesa “Nuove misure per il credito alle Pmi” firmata il 28 febbraio 2012 e da ultimo prorogata fino al 30 settembre 2013, l’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese in data 1° luglio 2013 hanno siglato un nuovo “Accordo per il credito 2013”, che propone misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti in favore delle piccole e medie imprese, sostanzialmente analoghe a quelle messe in campo precedentemente, nonché la concessione di specifici finanziamenti connessi ad aumenti dei mezzi propri effettuati dalle PMI. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Rete informatica e tecnologia Nel corso del 2013 la rete informatica dell’Istituto non ha subito sostanziali modifiche. È proseguita l’attività di riordino e affinamento delle attività a seguito della definitiva migrazione del programma gestionale sul pacchetto “Gesbank Evolution”. È continuata anche nel 2013 l’attività di graduale sostituzione delle apparecchiature Bancomat, dando priorità agli ATM maggiormente datati, installazioni risalenti ai primi anni Novanta. Tale attività si esaurirà entro la chiusura del prossimo esercizio. La sostituzione completa del parco ATM apporterà benefici in termine di sviluppo dei pacchetti applicativi ampliando così la gamma dei servizi che la Clientela potrà agevolmente predisporre per il tramite delle postazioni Bancomat. Il presidio dei rischi e il sistema dei controlli interni La Cassa Rurale è quotidianamente esposta a diverse tipologie di rischi che attengono principalmente alla tradizionale operatività di intermediazione creditizia e finanziaria: prevalentemente rischio di credito e talune manifestazioni di rischi operativi intrinseci all’attività bancaria. Il complesso dei rischi aziendali è presidiato nell’ambito di un modulo organizzativo che distingue in maniera netta le funzioni di controllo da quelle produttive, modello che integra metodologie e presidi di controllo a diversi livelli convergenti con gli obiettivi aziendali di assicurare efficienza ed efficacia dei processi operativi, salvaguardare l’integrità del patrimonio aziendale, tutelare dall’insorgere di perdite, garantire l’affidabilità e l’integrità delle informazioni, verificare il corretto svolgimento dell’attività nel rispetto della normativa interna ed esterna. Il complessivo sistema di controllo e gestione dei rischi posto in essere è articolato nei seguenti livelli definiti dall’Organo di Vigilanza: I livello: – Controlli di linea, effettuati dalle stesse strutture produttive che hanno posto in essere le operazioni o incorporato nelle procedure, e diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni; II livello: – Controlli sulla gestione dei rischi, condotti a cura di strutture diverse da quelle produttive, con il compito di definire metodologie di misurazione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi rischio/rendimento, quantificando il grado di esposizione ai rischi e gli eventuali impatti economici; – Controlli di conformità normativa, svolti dalla Funzione di Compliance – indipendente – all’uopo costituita con lo specifico compito di promuovere il rispetto delle norme (leggi e normative regolamentari) e della regolamentazione dei codici interni di comportamento, per minimizzare 22 il rischio di non conformità e i rischi reputazionali ad esso collegati; – Controlli in materia di gestione del rischio di riciclaggio, controlli pure svolti dalla Funzione indipendente all’uopo costituita con lo specifico compito di verificare nel continuo che le procedure aziendali siano coerenti con l’obiettivo di prevenire e contrastare la violazione di norme e di regolamentare l’attività di controllo in materia di riciclaggio. III Livello: – Attività di revisione interna (Internal Auditing), indirizzata a valutare l’adeguatezza e la funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni. Tale attività è condotta sulla base del piano annuale delle attività di auditing, esternalizzate presso la Federazione delle Cooperative che promuove annualmente un piano di interventi con verifiche puntuali sull’operatività delle funzioni coinvolte nei singoli Processi. Per quanto attiene all’esercizio 2013 tale attività hanno interessato il Processo del Credito e il Processo Incassi, Pagamenti e Normative. Il ricorso all’esternalizzazione di funzioni aziendali anche importanti e di controllo rappresenta un elemento strutturale e imprescindibile del modello organizzativo della Cassa Rurale, in considerazione non solo delle dimensioni aziendali e della limitata complessità operativa che la caratterizza, ma anche frutto della sua appartenenza al Sistema del Credito Cooperativo. Gli accordi sottoscritti prevedono che tali attività esternalizzate siano svolte da strutture autonome, reciprocamente indipendenti con responsabili e risorse umane dotate di adeguate capacità professionali, assegnate stabilmente. Inoltre specifici riferimenti dispositivi assicurano che responsabile e addetti non operino in conflitto di interessi con le attività della funzione né svolgano attività che sarebbero chiamati a controllare. I vertici dell’Istituto hanno preso visione dei report prodotti per ogni verifica di processo intrapresa e della valutazione espressa dalla Funzione di Internal Auditing sul complessivo sistema dei controlli della Banca e riporta l’elencazione degli interventi di miglioramento ritenuti opportuni al fine di riportare i rischi residui entro un livello coerente con la propensione al rischio definita dai vertici aziendali. La gestione dei rischi La Banca, nell’espletamento delle proprie attività, si trova ad essere esposta a diverse tipologie di rischio. Sulla base di quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia, specifiche informazioni di carattere qualitativo e quantitativo sui rischi, sono fornite nell’ambito della “Parte E” della Nota Integrativa, dedicata alle “informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” e alla quale si rimanda per una più compiuta trattazione. La Banca, in ossequio alle disposizioni contenute nella Circolare 263/06 del 27 dicembre 2006 della Banca d’Italia e dei successivi aggiornamenti (“Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche”), ha definito un processo di valutazione interna dell’adeguatezza della dotazione patrimoniale (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP). Tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica 23 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO sia attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui la Banca è esposta. Con riguardo ai rischi difficilmente quantificabili, nell’ambito del processo viene valutata l’esposizione agli stessi, sulla base di un’analisi che tiene conto dei presidi esistenti, e sono predisposti/aggiornati i sistemi di controllo e di attenuazione ritenuti adeguati in funzione della propensione al rischio definita. La Banca determina il capitale interno complessivo mediante un approccio basato sull’utilizzo di metodologie standard per la misurazione dei rischi quantificabili e si avvale di linee guida per la gestione ed il monitoraggio degli altri rischi non quantificabili. I rischi identificati dalla normativa sono, dunque, classificati in due tipologie: – rischi quantificabili, in relazione ai quali la Banca si avvale di apposite metodologie di determinazione del capitale interno: rischio di credito e controparte, rischio di mercato, rischio operativo, rischio di concentrazione e rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario; – rischi non quantificabili, per i quali, non essendosi ancora affermate metodologie robuste e condivise di determinazione del relativo capitale interno, non viene determinato un assorbimento patrimoniale, bensì vengono predisposti adeguati sistemi di controllo ed attenuazione: rischio di liquidità, rischio residuo, rischio derivante da cartolarizzazioni, rischio strategico, rischio di reputazione. Ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi quantificabili, la Banca utilizza le metodologie di calcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari per i rischi compresi nel I Pilastro (di credito, controparte, di mercato e operativo) e gli algoritmi semplificati indicati dalla normativa per i rischi quantificabili rilevanti e diversi dai precedenti (concentrazione e tasso di interesse del portafoglio bancario). Per quanto riguarda invece i rischi non quantificabili, come già detto, coerentemente con le indicazioni fornite dalla Banca d’Italia nella citata normativa, la Banca ha predisposto adeguati presidi interni di controllo e attenuazione. Nell’ambito delle attività di misurazione, sono altresì definite ed eseguite prove di stress in termini di analisi semplificate di sensibilità riguardo ai principali rischi assunti. La Banca effettua analisi semplificate di sensibilità relativamente al rischio di credito, al rischio di concentrazione sul portafoglio crediti ed al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sulla base delle indicazioni fornite nella stessa normativa e mediante l’utilizzo delle suddette metodologie standard di misurazione dei rispettivi rischi. I relativi risultati, opportunamente analizzati, conducono ad una miglior valutazione dell’esposizione ai rischi stessi e conseguente determinazione del capitale interno, nonché del grado di vulnerabilità dell’azienda al verificarsi di eventi eccezionali ma plausibili. Nel caso in cui l’analisi dei risultati degli stress test evidenzi l’inadeguatezza dei presidi interni posti in essere, viene valutata l’opportunità di adottare appropriate misure di integrazione, anche in termini di stanziamento di specifici buffer addizionali di capitale. Informazioni sulla continuità aziendale Con riferimento ai documenti Banca d’Italia, Consob e Isvap n. 2, norme emanate nel mese di febbraio 2009 e successive modifiche, relativi alle informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulle prospettive aziendali, con particolare riferimento alla continuità aziendale, ai rischi finanziari, alle verifiche per riduzione di valore delle attività e alle incertezze nell’utilizzo delle stime, il Consiglio di Amministrazione conferma di avere la ragionevole aspettativa che la Banca possa continuare la propria attività in un futuro prevedibile e attesta pertanto che il bilancio dell’esercizio è stato predisposto in tale prospettiva di continuità. Nella struttura patrimoniale e finanziaria della Banca e nell’andamento operativo non sussistono elementi o segnali che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale. Per l’informativa relativa ai rischi finanziari, alle verifiche per riduzione di valore delle attività e alle incertezze nell’utilizzo delle stime si rinvia alle informazioni fornite nella presente relazione, a commento degli andamentali gestionali, e nelle specifiche sezioni della Nota Integrativa. Criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico Il Consiglio di Amministrazione attesta, in ottemperanza alle disposizioni sancite dall’art. 2545 del Codice Civile assieme all’art. 2 della Legge 59/1992, che l’attività dell’Istituto è stata improntata nel rispetto degli scopi mutualistici e statutari. Nel concreto tale attività è stata destinata nei confronti dei tradizionali interlocutori: Soci, Clienti, Personale e Enti Pubblici, individuando mirate azioni per conseguire il raggiungimento degli scopi statutari in conformità al carattere cooperativo della società: – nello svolgimento dell’attività bancaria la Cassa Rurale ha mantenuto inalterato il proprio impegno per cercare di migliorare le condizioni economiche della Comunità, di Soci e Clienti, garantendo continuità allo svolgimento della delicata fase di concessione del credito e nel favorire la raccolta del risparmio alle migliori condizioni possibili. È stata riservata la consueta attenzione alle iniziative di supporto al credito messe in campo sia dalla PAT sia dai nostri Organismi Centrali per mitigare le emergenti difficoltà di accesso al credito; – per i finanziamenti in essere particolare e personalizzata attenzione è stata dedicata all’attività di rimodulazione dei piani di rientro, alla concessione di moratorie, all’erogazione di servizi di consulenza in un delicato e duraturo contesto economico; – particolare attenzione è stata riservata alla remunerazione dei nostri prodotti obbligazionari attraverso l’introduzione di un tasso floor (2% minimo per le cedole accreditate nell’esercizio) sulle obbligazioni emesse a Tasso variabile, conseguentemente al valore minimale raggiunto dal parametro di riferimento; - attraverso l’erogazione di importanti risorse abbiamo contribuito al proseguimento dell’attività portata avanti dal mondo dell’Associazionismo che, senza scopo di lucro, interagisce con dedizione e serietà sul territorio nelle attività NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO – – – – – di coordinamento delle innumerevoli attività di supporto al mondo del volontariato in generale, accanto alla valorizzazione/commercializzazione della nostra località; è stata garantita nell’esercizio la copertura assicurativa gratuita stipulata sui rapporti bancari, attivi e passivi, a fronte di infortuni mortali e/o che comportano intervenute forme di invalidità permanente; è stata garantita continuità all’azione di formazione del Personale, privilegiando azioni rivolte a promuovere assieme alla crescita delle competenze professionali, attitudini che mirino al miglioramento della disponibilità all’ascolto e alla disponibilità verso il servizio; è stata rivolta particolare attenzione all’educazione del risparmio, alla promozione e allo sviluppo della Cooperazione, attraverso specifici e mirati progetti intrapresi congiuntamente con il mondo della scuola; è stata data continuità informativa verso Soci e Clienti attraverso i consueti canali comunicativi: fase di invio estratti conto, sito internet, notiziario periodico inviato dall’Istituto; ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della Cooperazione, a fronte della devoluzione dell’utile di esercizio 2013, saranno destinati € 17.522,59. Informazioni sulle ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi Soci Grazie all’intraprendenza di un gruppo di giovani Soci ha iniziato la propria attività, nel corso dell’esercizio, il “Club giovani Soci”. Il Consiglio di Amministrazione ha felicemente accolto la nascita del gruppo che aiuta a meglio interpretare la necessità di riuscire a focalizzare le aspettative delle nuove generazioni con evidente impulso ad azioni di ringiovanimento della compagine sociale. Sono già oltre 60 le realtà aggregative dei “Club giovani Soci” distribuite sul territorio nazionale (6 nella Provincia di Trento). Parallelamente il Consiglio ha rinnovato, nei confronti della rete sportelli, precise direttive per promuovere azioni di ampliamento della compagine sociale con particolare riguardo alle fasce giovanili. Il Consiglio di Amministrazione è convinto che dobbiamo rivolgere una particolare e ferma attenzione al mondo giovanile. Nuove generazioni intese non tanto come destinatari di prodotti e servizi mirati, ma anche come interlocutori privilegiati dei territori nei quali opera la Cassa, per cercare di mitigare le innumerevoli difficoltà che incontrano con l’obiettivo di individuare e promuovere concrete azioni per il loro inserimento nel mercato del lavoro. Un grazie particolare quindi al giovani Soci promotori del Club con l’augurio, associato al nostro impegno, per una proficua attività. All’interno della struttura si va sviluppando un profondo ed articolato dibattito circa la necessità di mirare all’individuazione di azioni per migliorare dal punto di vista qualitativo la posizione del Socio. Nella sostanza deve essere perseguita un’attività che promuova un serio dibattito sui contenuti dell’art. 9 dello Statuto (diritti e doveri dei Soci). 24 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 2013 • In considerazione del mutato contesto dei mercati determinatosi nella seconda metà del 2013 (riduzione dei rendimenti dei titoli governativi e riattivazione del mercato dei depositi interbancari), la Cassa Rurale ha richiesto nel primo trimestre 2014 l’annullamento della garanzia statale, particolarmente onerosa, concessa nel 2012. Tale decisione è supportata da un’analisi di sostenibilità ed equilibrio finanziario condotta con opportune simulazioni di impatto sulla situazione di liquidità dell’Istituto. Pertanto la Cassa Rurale, una volta ottenuto l’annullamento della citata garanzia, provvederà alla sostituzione della garanzia dell’operazione attraverso la costituzione in pegno di titoli di Stato per il mantenimento del finanziamento in origine rilasciato con garanzia statale; • Nel mese di aprile la CONSOB ha approvato il Prospetto Informativo redatto a margine dell’operazione di aumento del Capitale Sociale della società Funivie Folgarida e Marilleva S.p.a.. Decorso il periodo riservato ai vecchi azionisti per esercitare il diritto di opzione, la Società potrà dar corso al rilascio degli Strumenti partecipativi, azione riservata alla Banche esposte verso la Società. L’operazione sarà il preludio dell’uscita della Società Funivie Folgarida e Marilleva S.p.a. dalla procedura concorsuale conseguentemente al Fallimento Aeroterminal, Società nella quale Funivie Folgarida aveva investito importanti mezzi finanziari; • È in corso un’importante azione di rivisitazione del mansionario aziendale a fronte dell’avvicendamento programmato per il primo semestre 2014 nei ruoli di Direzione. Parallelamente saranno pianificate, per poi essere approvate dal nuovo Consiglio di Amministrazione che uscirà da questa Assemblea, azioni di ricambio in alcune aree strategiche della Banca; • Nel mese di aprile hanno definitivamente smesso di operare, con caratteristica stagionale, le filiali di Marilleva 1400 e Folgarida. Come precedentemente anticipato, il Consiglio si è reso garante della continuità operativa dei tre sportelli ATM installati presso le località turistiche; • Nel 1° trimestre è stata perfezionata un’azione di riallocazione del portafoglio titoli di proprietà con contabilizzazione a conto economico di un’importante plusvalenza, mezzi che saranno di particolare aiuto nell’azione di riposizionamento di posizioni affidate che manifestano squilibri valutativi; • La trimestrale di marzo 2014, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, evidenzia un sostanziale recupero del margine di interesse, favorito anche da mirate e ricercate azioni di contenimento delle voci di spesa con evidenti ripercussioni positive sui dati previsionali di conto economico 2014. Informativa sulle operazioni con parti correlate Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nella parte H “operazioni con parti correlate” della nota integrativa, cui si fa rinvio. In aggiunta al contenuto della Nota 25 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Integrativa di bilancio, fornito tenendo conto di quanto previsto dallo IAS 24, a seguito del 9° aggiornamento della Circolare 263/06 (disciplina prudenziale in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati), è necessario fornire un’ulteriore informativa all’Assemblea con riferimento alle operazioni di maggiore rilevanza sulle quali la Commissione degli Amministratori Indipendenti e/o il Collegio Sindacale abbiano reso parere negativo o formulato rilievi. Si evidenzia che non sono state compiute operazioni della specie. Evoluzione prevedibile della gestione Ci apprestiamo ad archiviare un esercizio impegnativo che non ha contribuito a definire del tutto se il peggio sia passato. Affiorano i primi segnali di svolta, di una auspicata ripresa, segnali che traspaiono un cauto ottimismo. Conforta la sostanziale tenuta del settore turistico che, con visioni lungimiranti e ben calibrate, è riuscito a sopperire al crollo delle presenze italiane, investendo risorse per promuovere le nostre località sui mercati dell’Est Europeo. Preoccupa invece il calo di redditività delle nostre aziende che assistono quasi impotenti alla crescita dei costi unitamente alla necessità di dover promuovere importanti investimenti per cercare di dare garanzia di continuità al fatturato. Non si arresta il crollo dei prezzi evidenziati dal comparto immobiliare, settore che a partire dall’inizio della grande crisi ha subito un importante riposizionamento dei valori immobiliari con difficile equilibrio tra costi di costruzione e valori di mercato. La scarsità di risorse pubbliche unitamente a un percorso contrastato nella fase di ritorno della fiducia si riflettono negativamente sull’auspicata ripresa degli investimenti. Da parte nostra Vi diamo assicurazione che daremo continuità al nostro impegno per svolgere al meglio il nostro ruolo, con la consapevolezza che l’attività dell’Istituto riflette sempre maggiori responsabilità particolarmente nella gestione del credito. Siamo caricati di grandi responsabilità, non solo quando esprimiamo qualche sofferto diniego su richieste di credito, ma siamo sempre più convinti che anche nella fase di approvazione di richieste di intervento, grande è la responsabilità dell’Istituto a fronte del venir meno di certezze che in passato venivano date per scontate. Ci riferiamo principalmente alla stagnazione dei valori immobiliari ma anche ai rischi che investimenti non calibrati comportino problemi di tenuta sui piani di rientro pianificati con ottimismo. Un chiaro invito a Voi tutti, Soci e Clienti, a supportare la nostra attività, a raccogliere qualche suggerimento che a volte può evidenziare contrasti con precedenti pianificazioni. Da parte nostra ci rendiamo garanti sulla continuità del nostro impegno, con la consapevolezza che la Cassa Rurale vuole mantenere inalterata la propria penetrazione sul territorio sia nello svolgimento dell’attività creditizia sia nelle attività di supporto al variegato mondo dell’associazionismo in generale. Conclusioni Il Bilancio che sottoponiamo alla Vostra approvazione presenta un importante incremento delle principali voci dello Stato Patrimoniale. La raccolta complessiva si incrementa in linea con gli indici di sviluppo Provinciali. Gli impieghi si riducono per le motivazioni sopra citate ma ci preme ricordare che nel corso dell’esercizio sono irrilevanti le richieste di credito non accolte. Assicuriamo che la Cassa Rurale ha saputo accompagnare le attività operanti sul territorio servito cercando di interpretare al meglio il proprio ruolo. L’importante attività dell’erogazione del credito è stata finalizzata alla ricerca di soluzioni che aiutino a mitigare le difficoltà emergenti in capo alle aziende e ai privati che abbiamo finanziato. Nel corso dell’esercizio, molteplici sono state le moratorie concesse e i piani di ristrutturazione intrapresi in evidenti situazioni di sostenibilità del debito e in assenza di pregiudizievoli. Sul fronte della raccolta la Cassa ha messo in atto delle politiche di aumento della remunerazione con l’introduzione del tasso minimo per le cedole dei prestiti Obbligazionari. L’utile di esercizio vede un’evidente contrazione del risultato netto a seguito delle importante rettifiche sui crediti che sono state contabilizzate. Prima di concludere desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a tutta la struttura per l’impegno profuso. Ringraziamo l’Organo di Vigilanza, tutti gli Organismi Centrali che ci supportano e il Collegio Sindacale che vigila sull’attività della Banca. Ma il più sentito ringraziamento va comunque riservato a Voi, Soci e Clienti della Cassa Rurale, che con il Vostro quotidiano operare e con il radicato attaccamento, Vi rivolgete fiduciosi a questa preziosa Istituzione che continua a promuovere con orgoglio i sani principi della cooperazione e si sforza di coniugare al meglio la complessità dell’attività bancaria con le aspettative delle persone, delle famiglie e delle imprese. Progetto di destinazione dell’Utile d’Esercizio L’Utile netto d’Esercizio ammonta a € 584.086,24. Si formula all’Assemblea la seguente proposta di ripartizione: Alla riserva legale € 516.563,65 Ai fini di beneficenza e mutualità € 50.000,00 Ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della Cooperazione (3%) € 17.522,59 Utile netto d’Esercizio 2013 € 584.086,24 All’Assemblea viene perciò proposto l’esame e l’approvazione del Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, come esposto della documentazione di Stato Patrimoniale, Conto Economico, nonché nella Nota Integrativa. Mezzana, 26 marzo 2014 Il Consiglio di Amministrazione NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 26 Relazione del Collegio Sindacale Signori Soci, ai sensi dell’art. 2429, 2° comma, del Codice Civile, Vi relazioniamo circa l’attività da noi svolta durante l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. Come noto, l’attività di revisione legale dei conti è demandata alla Federazione Trentina della Cooperazione per quanto disposto dalla Legge Regionale 9 luglio 2008 n. 5 e dal D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39. Il Collegio sindacale ha, quindi, concentrato la propria attività, anche per l’esercizio 2013, sugli altri compiti di controllo previsti dalla legge, dallo Statuto e dalle vigenti istruzioni di vigilanza. In generale, l’attività del Collegio sindacale si è svolta attraverso: – visite presso la sede sociale e presso le filiali, nel corso delle quali hanno avuto luogo anche incontri e scambi di informazioni con i revisori della Federazione Trentina della Cooperazione, incaricata della revisione legale dei conti e con i responsabili delle altre strutture organizzative che assolvono funzioni di controllo (Internal Audit, Compliance e Controllo Rischi), a seguito dei quali sono state regolarmente acquisite e visionate le rispettive relazioni, rilevando la sostanziale adeguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni della Cassa Rurale, la puntualità dell’attività ispettiva e la ragionevolezza e pertinenza degli interventi proposti. – n. 21 partecipazioni alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nel corso delle quali abbiamo acquisito informazioni relative all’attività svolta dalla Cassa Rurale e sulle operazioni di maggior rilevanza patrimoniale, finanziaria, economica e organizzativa. Abbiamo anche ottenuto informazioni, laddove necessario, sulle operazioni svolte con parti correlate, secondo quanto disposto dalla normativa di riferimento. In base alle informazioni ottenute, il Collegio sindacale ha potuto verificare che le azioni deliberate e poste in essere sono conformi alla legge e allo Statuto sociale e che non appaiono manifestatamene imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le deliberazioni assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio. – n. 9 adunanze del Collegio sindacale, nel corso delle quali sono state riepilogate le attività di controllo svolte. Tutta l’attività di cui sopra è documentata analiticamente nei verbali delle riunioni del Collegio sindacale, conservati agli atti della Società. Particolare attenzione è stata riservata al rispetto della legge e dello Statuto Sociale. Al riguardo, si comunica che nel corso dell’esercizio non sono pervenute al Collegio denunce di fatti censurabili, ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile, né sono emerse irregolari- tà nella gestione o violazioni delle norme disciplinanti l’attività bancaria tali da richiedere la segnalazione alla Banca d’Italia, ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs 1° settembre 1993, n. 385. Sotto il profilo della gestione dei rapporti con la Clientela, il Collegio ha verificato che i reclami pervenuti all’apposito ufficio interno della Cassa Rurale hanno ricevuto regolare riscontro nei termini previsti. Per quanto concerne i reclami della Clientela attinenti alle prestazione dei servizi e alle attività di investimento, il Collegio sindacale ha preso atto dalla relazione della funzione di Compliance, presentata agli Organi aziendali ai sensi dell’art. 16 del Regolamento Congiunto Banca d’Italia - Consob, ed attesta che la Cassa Rurale non ha ricevuto reclami. Al 31 dicembre 2013 non risultano pendenti denunce o esposti innanzi alle competenti autorità di vigilanza. Per quanto riguarda il rispetto dei principi di corretta amministrazione, la partecipazione alle riunioni degli organi amministrativi hanno permesso di accertare che gli atti deliberativi e programmatici erano conformi alla legge e allo Statuto, in sintonia con i principi di sana e prudente gestione e di tutela dell’integrità del patrimonio della Cassa con le scelte strategiche adottate. Non sono emerse anomalie sintomatiche di disfunzioni nell’amministrazione o nella direzione della Società. In tema di controllo sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società, nonché l’efficienza dei vari processi riguardanti il governo, il credito, il risparmio, le finanze, gli incassi - pagamenti e normative, sono stati oggetto di verifica, anche attraverso la costante collaborazione con le altre funzioni di controllo. Al riguardo, il Collegio sindacale ha constatato l’impegno della Cassa nel perseguire la razionale gestione delle risorse umane e il continuo affinamento delle procedure. Si è potuto constatare, in particolare, che il sistema dei controlli interni risulta efficiente e adeguato, tenendo conto delle dimensioni e della complessità della Cassa, e che lo stesso si avvale anche di idonee procedure informatiche. Nel valutare il sistema dei controlli interni, è stata posta attenzione all’attività di analisi sulle diverse tipologie di rischio e sulle modalità per il loro governo, con specifica attenzione al processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP). Il sistema informativo, inoltre, garantisce un elevato standard di sicurezza, anche sotto il profilo della protezione dei dati personali trattati, anche ai sensi del Disciplinare Tecnico - Allegato “B” al codice della privacy (D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196). In conclusione, non è emersa l’esigenza di apportare modifiche sostanziali all’assetto dei sistemi e dei processi sottoposti a verifica. Il Collegio sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui 27 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO all’art. 2 Legge 59/92 e art. 2545 del Codice Civile, condivide i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità con il carattere cooperativo della Società. Criteri illustrati in dettaglio nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori. Ai sensi del disposto dell’articolo 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, nell’esplicazione della funzione di “Comitato per il controllo interno” attesta che la contabilità sociale è stata sottoposta alle verifiche e ai controlli previsti dalla citata legge, demandati ad oggi alla Federazione Trentina della Cooperazione. Nella propria attività di vigilanza, il Collegio sindacale prende atto dell’attività da questa svolta e delle conclusioni raggiunte. Per quanto attiene nello specifico alla vigilanza di cui al punto d) del comma 1 del citato articolo, in materia di indipendenza del revisore legale con specifico riferimento alle prestazioni di servizi non di revisione svolte dalla Federazione Trentina della Cooperazione a favore della Cassa Rurale si rimanda a quanto disposto dalla L.R. 9 luglio 2008 n. 5 e successivo Regolamento di attuazione. Per quanto riguarda il Bilancio di esercizio, copia dei documenti contabili (Stato patrimoniale, Conto economico, Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, Rendiconto finanziario, Prospetto della redditività complessiva e Nota integrativa) e della relazione sulla gestione sono stati messi a disposizione del Collegio sindacale dagli Amministratori nei termini di legge. Non essendo a noi demandato il controllo contabile di merito sul contenuto del Bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione generale data allo stesso e sulla conformità alla legge per quanto riguarda la sua formazione e struttura. Il Bilancio di esercizio è stato redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, ai sensi del regolamento comunitario n. 1606/2002, e recepiti nell’ordinamento italiano con D.Lgs 28 febbraio 2005, n. 38, nonché in conformità alle istruzioni per la redazione del bilancio delle banche di cui al provvedimento del Direttore Generale della Banca d’Italia del 22 dicembre 2005 – e successivi aggiornamenti. Abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti e alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo. La Nota integrativa e la Relazione sulla gestione contengono tutte le informazioni richieste dalle disposizioni in materia, con particolare riguardo ad una dettagliata informativa circa l’andamento del Conto economico, all’illustrazione delle singole voci dello stato Patrimoniale e dei relativi criteri di valutazione. Ne risulta un’esposizione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Cassa Rurale e del risultato economico dell’esercizio. Unitamente al Bilancio 2013 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al 31 dicembre 2012, determinati applicando i medesimi principi contabili internazionali IAS/IFRS. Sul Bilancio nel suo complesso è stato rilasciato un giudizio senza rilievi dalla Federazione, incaricata della revisione legale dei conti, che ha emesso, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D. Lgs. n. 39/2010, apposita relazione in data 11 aprile 2014. Precisiamo, inoltre, che nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato periodicamente il revisore della Federazione, con il quale sono state scambiate reciproche informazioni nel rispetto dell’art. 2409-septies del cod. civ.. Le risultanze del bilancio si possono sintetizzare nei seguenti termini: STATO PATRIMONIALE Attivo Passivo e Patrimonio netto Utile d’esercizio CONTO ECONOMICO Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell’esercizio Utile d’esercizio 380.037.154,26 379.453.068,02 584.086,24 769.915,81 185.829,57 584.086,24 Il Collegio Sindacale ha verificato l’osservanza da parte degli Amministratori delle norme procedurali inerenti alla formazione e al deposito e pubblicazione del bilancio, così come richiesto anche dai principi di comportamento emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. In considerazione di quanto sopra, il Collegio sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2013, come redatto dal Consiglio di Amministrazione, e della conseguente proposta di riparto dell’utile. Signori Soci, con l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2013 scade il mandato conferito a questo Collegio. Vi ringraziamo per la fiducia che ci avete concesso, e vi invitiamo a deliberare ai sensi di legge. Mezzana, 11 aprile 2014 I Sindaci Rag. Mario Slucca Attilio Brusaferri Dott.ssa Elisa Panizza NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 28 NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 29 Bilancio Sociale I Soci Ad inizio anno la compagine Sociale era composta da 3.055 Soci. Nel corso dell’anno abbiamo acquisito 89 nuovi Soci, 43 maschi, 45 femmine e 1 Società, e ne sono usciti 13, 10 maschi e 3 femmine. È bello rimarcare di anno in anno il costante aumento della componente femminile. Al 31/12/2013 i Soci hanno raggiunto quota 3.131, così suddivisi: Natura giuridica 2010 2011 2012 2013 % Maschi 2.189 2.227 2.198 2.231 71,26% 699 765 804 846 27,02% 51 53 53 54 1,72% 2.939 3.045 3.055 3.131 100,00% Femmine Società Totale Comune di residenza 2010 2011 2012 2013 % Mezzana 266 268 261 263 8,40% Commezzadura 247 253 251 260 8,30% Dimaro 243 247 249 253 8,08% Monclassico 147 149 161 169 5,40% Pellizzano 198 207 200 204 6,52% Ossana 238 234 234 235 7,51% Peio 596 595 581 599 19,13% Vermiglio 623 632 625 648 20,70% Ponte di Legno 93 91 78 81 2,59% Edolo 19 21 23 24 0,77% Comuni limitrofi 85 84 134 135 4,31% Fuori zona, con operatività in zona nd 129 159 161 5,14% Fuori zona 184 135 99 99 3,16% Totale 2.939 3.045 3.055 3.131 100,00% Età anagrafica 2010 2011 2012 2013 % Fino 30 anni 181 193 188 178 5,69% Da 31 a 50 anni 1.060 1.081 1.057 1.053 33,63% Da 51 a 70 anni 1.190 1.241 1.281 1.324 42,29% 453 477 476 522 16,67% 55 53 53 54 1,72% 2.939 3.045 3.055 3.131 100,00% Oltre 71 anni Società Totale Nel corso della serata di consegna dei Premi allo Studio svoltasi a marzo 2014, sono stati premiati i Soci che da oltre 50 anni fanno parte della compagine Sociale. Una dimostrazione di attaccamento ai valori cooperativi e di fiducia nella nostra Cassa Rurale, che col passare degli anni cerca di mantenere il più possibile vivi i principi etici e morali dei nostri predecessori. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Gli interventi nel Sociale Anche nel corso del 2013 la Cassa Rurale ha svolto il suo ruolo di Banca di Credito Cooperativo radicata sul territorio, elargendo oltre 530.000 euro, sotto forma di beneficenza e di iniziative a favore di Soci e Clienti. Sono stati 192 gli Enti e le Associazioni che hanno ricevuto contributi a sostegno della loro quotidiana attività di volontariato o per l’organizzazione di manifestazioni in molteplici settori: Numero interventi Settore Importo Agricoltura - manutenzione del territorio 21.350,00 7 Attività ricreative 14.493,00 37 Attività culturali 17.950,00 22 6.470,00 26 15.348,00 12 Solidarietà - assistenza e volontariato Protezione civile e sanità Religione 1.600,00 8 Scuola e istruzione 8.665,00 13 52.744,00 52 Sport Turismo 97.329,00 15 Totale 235.949,00 192 Svariate sono state anche le iniziative promosse dalla Cassa Rurale a favore di Soci e Clienti, in cui sono stati investiti oltre 300.000 euro: Iniziative a favore di: Importo Bambini e ragazzi 10.794,51 Premi allo studio 31.550,00 Correntisti "Conto Sereno" 73.788,43 Assicurazioni gratuite 87.304,85 Omaggistica, Assemblea e Gita 101.931,15 Totale Iniziative 305.368,94 Il Club Giovani Soci È passato già un anno dalla fondazione del Club Giovani Soci della Cassa Rurale. Possiamo dire con soddisfazione che il bilancio di questa prima annata di attività è stato più che positivo. Il numero degli iscritti è aumentato notevolmente passando da 32 a quasi 60, con una buona partecipazione a tutte le attività organizzate. Una delle prime cose che abbiamo deciso di fare è stato ricercare ciò che sta alla base del Mondo Cooperativo di cui facciamo parte, analizzandone i principi ed i valori fondamentali. A tal proposito abbiamo organizzato delle serate durante le quali diversi esponenti della Cooperazione Trentina ci hanno parlato di tutto ciò che gira attorno a questa vasta realtà ed in particolare al mondo del Credito Cooperativo. Oltre al tema riguardante la Cooperazione, abbiamo deciso di af- 30 frontare alcuni argomenti che interessano da vicino i giovani: il lavoro, l’imprenditoria giovanile, la formazione e le opportunità per andare all’estero. Durante queste serate abbiamo avuto l’occasione di confrontarci anche con alcuni giovani imprenditori del territorio che riportando le loro esperienze, con tutte le difficoltà ma anche le soddisfazioni che ogni giorni vivono sulla loro pelle, ci hanno dato un quadro chiaro e completo riguardo a tutte queste tematiche. La mobilità verso l’estero è uno degli aspetti che abbiamo deciso di sviluppare anche durante il prossimo anno di attività, in maniera più concreta e dettagliata; riteniamo sia una delle esperienze in grado di arricchire maggiormente noi stessi ma anche la nostra valle. L’andare all’estero nella nostra concezione è sempre finalizzato ad un ritorno sul territorio per portare conoscenze ed esperienze in grado di far crescere e progredire tutto il nostro sistema. Sono molti gli aspetti interessanti che caratterizzano la nostra valle e la nostra Cassa Rurale; l’intenzione è quella di andare ad affrontarli uno ad uno. Tra i più importanti vi è senza dubbio il turismo, settore che caratterizza gran parte dell’economia della Val di Sole. A tal proposito stiamo cercando di creare un progetto che ci permetta di sviluppare alcuni concetti interessanti con l’aiuto di esperti ed esponenti di spicco del settore turistico a livello provinciale. Quest’iniziativa, interessante non solo per i giovani del nostro Club, ma anche per tutte le persone che operano e lavorano nel settore turistico-ricettivo, può essere un punto di partenza per portare avanti nuove soluzioni in un contesto in continua evoluzione, e dare nuovo slancio a tutto il settore. Sono molte le iniziative che vorremmo portare avanti, ma è importante concretizzarle una alla volta e fare in modo che possano essere organizzate in maniera precisa e siano in grado di lasciare qualcosa di tangibile ed utile ad ognuno di noi. Tutte queste considerazioni riguardanti ciò che è stato fatto e ciò che andremo a fare, sono emerse durante l’assemblea annuale del Club tenutasi venerdì 11 aprile presso la Baita Velon a Vermiglio. La serata è stata l’occasione ideale per ritrovarci con tutti i Soci, fare il punto della situazione e capire in che direzione muoverci in futuro. La serata è stata suddivisa in due momenti, nella prima parte si sono tenuti i lavori dell’assemblea, seguiti poi dalla cena che il Club ha deciso di offrire a tutti i suoi Soci. Nella parte dedicata ai lavori è stato discusso ed approvato il bilancio ed in seguito sostituito parte del direttivo del Club, in scadenza. I tre nuovi membri del direttivo sono: Gabriele Bisoffi di Dimaro, Marco Tomaselli di Pellizzano e Debora Daldoss di Vermiglio. Dobbiamo un doveroso ringraziamento ai tre consiglieri uscenti: Ivan Benvenuti di Pejo, Andrea Panizza di Vermiglio e Francesca Leo di Dimaro, che in questo primo anno di attività hanno sempre dato man forte per portare avanti il Club e raggiungere gli obiettivi prefissati. Cogliamo l’occasione per ricordare ancora una volta che per iscriversi al Club Giovani Soci basta passare nelle filiali della Cassa Rurale, richiedere e compilare il modulo e versare la quota d’iscrizione. Più siamo, più idee e progetti saremo in grado di realizzare e maggiore sarà il beneficio che ogni singolo membro del Club potrà trarre da questa splendida opportunità. Il Direttivo del Club NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO 31 www.nef.lu NEF OBIETTIVO 2018 IL COMPARTO OBBLIGAZIONARIO A SCADENZA PREFISSATA E CEDOLA SEMESTRALE NEF Obiettivo 2018 è la soluzione per gli investitori che vogliono conoscere con certezza la durata del loro investimento. Il fondo investe in obbligazioni con scadenza nel 2018 e prevede la distribuzione di 9 cedole semestrali. ISIN: LU1060814842 INIZIO SOTTOSCRIZIONE 28 aprile 2014 INIZIO VALORIZZAZIONE 3 luglio 2014 SOCIETÀ DI GESTIONE DISTRIBUZIONE CEDOLE VALUTA Dicembre-giugno EUR (rischio di cambio coperto) COMMISSIONI DI SOTTOSCRIZIONE: 0.00% VERSAMENTO MINIMO: 500 euro COMMISSIONI DI PERFORMANCE: 0.00% DIRITTI FISSI: 0 euro CLASSE a distribuzione COMMISSIONI DI GESTIONE: 1.00% annuo ACCREDITO CEDOLE COMMISSIONE DI ANTIDILUIZIONE * Le cedole percepite saranno unicamente accreditate sul conto corrente del cliente 2.00% del valore della quota nei primi 2 anni, 1.00% dal 1° luglio 2016 MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE Versamenti in unica soluzione PERIODO DI SOTTOSCRIZIONE Dal 28 aprile al 2 luglio 2014. Dopo tale data non saranno ammesse ulteriori sottoscrizioni. Il sottoscrittore ha la facoltà di uscire dal comparto in qualunque momento, pagando una commissione di antidiluizione * * Per operazione di rimborso / switch-out Questo documento contiene Informazioni riservate agli operatori professionali. Prima dell’adesione leggere il Prospetto Informativo nonché le Informazioni chiave per gli Investitori - KIID - disponibili sul sito web www.nef.lu o presso la propria Banca Collocatrice. NOTIZIE E BILANCIO 2013 – CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO CASSA RURALE ALTA VALDISOLE E PEJO Banca di Credito Cooperativo – Società Cooperativa www.cr-avaldisole.net Sede legale e amministrativa: Via IV Novembre, 56 – 38020 Mezzana (TN) Tel. 0463.757132 – Fax 0463.757294 – [email protected] Filiali: COGOLO Via Roma, 22 – Tel. 0463.754072 COMMEZZADURA Via del Pont, 6 - Mestriago – Tel. 0463.974485 DIMARO Via Campiglio, 104 – Tel. 0463.974488 EDOLO Via G.Marconi, 59 – Tel. 0364.770136 FUCINE Via III Novembre, 16 – Tel. 0463.751109 MEZZANA Via IV Novembre, 56 – Tel. 0463.757132 MONCLASSICO Via Don T.V.Bottea, 46 – Tel. 0463.973207 PASSO TONALE Via Nazionale, 12 – Tel. 0364.903845 PEIO PAESE Via XXIV Maggio, 46 – Tel. 0463.753204 PELLIZZANO Via Nazionale, 49 – Tel. 0463.751218 PONTE DI LEGNO Viale Venezia, 2 – Tel. 0364.900489 VERMIGLIO Via Sen. B.Kessler, 10 – Tel. 0463.758133 PEIO FONTI Sportello Bancomat presso Centro Termale MARILLEVA 1400 Sportelli Bancomat presso Centro Polifunzionale e Scuola Sci FOLGARIDA Sportello Bancomat presso Piazzale Telecabina Ti seguiamo e allo sTesso Tempo Ti facciamo sTrada. grazie ai nostri 125.000 soci siamo una Banca locale forte, perchè condividiamo gli stessi valori, interessi e obiettivi. Noi, i nostri soci, la nostra comunità. Insieme, andiamo avanti sicuri. www.casserurali.it le Banche della comunità