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89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.46 Pagina 1 a n n o I X - n u m e r o 8 9 - F e b b r a i o 2 0 1 1 - p o s t e i t a l i a n e . s p e d i z i o n e i n a . p . 7 0 % d . c . / d . c . i . To r i n o - t a s s a p a g a t a / t a x e p e r ç u e / o r d i n a r i o la rivista 89 del cinema FEBBRAIO 2011 Scandali borghesi Omaggio ad Alberto Lattuada Nodo alla gola Il cinema di Alfred Hitchcock I parte Noi credevamo. Il Risorgimento secondo Martone La mostra alla Mole Antonelliana Magnifiche Visioni Festival Permanente del Film Restaurato Legend Film Festival La spiaggia (1954) Il sospetto (1941) Scandali borghesi Nodo alla gola Omaggio ad Alberto Lattuada Il cinema di Alfred Hitchcock - I parte di Goffredo Fofi di Giulia Carluccio A N lberto Lattuada (Milano 1914 - Roma 2005: luoghi e date non sono privi di significato) è stato uno dei grandi registi del cinema europeo, un artista decisamente europeo e decisamente borghese, ed è per questo che i francesi dei Cahiers non riuscirono a comprenderlo e ad amarlo, troppo parigini e troppo “americani” e più piccolo-borghesi radicaleggianti che borghesi coscienti della crisi e fine della propria classe. Non fu spontaneo e nuovo, avventuroso e scapigliato come un Rossellini, ma neanche catto-populista come un Zavattini, e visse il passaggio dal vecchio al nuovo, dentro la guerra mondiale e nel dopoguerra, rifugiandosi prima nell’Ottocento e nella sua cultura ma aprendosi poi alla rinascita del paese e del cinema con la spregiudicatezza dei colti di salda morale, di coloro che sanno cosa è bene perisca e come è bene ammazzarlo. Il suo doppio binario, del passato e del presente, batté peraltro, quanto alla tradizione, una strada “russa” (Puškin, Gogol, Bulgakov...) e una italiana (Machiavelli, De Marchi, D’Annunzio e Bacchelli, al passato, un Verga attualizzabile e attualizzato, e al loro presente Brancati, Piovene, Chiara, Berto, tuttavia “borghesi”; e fosse stato per lui altri nomi avrebbe ancora affrontato e altre suggestioni raccolto). Nelle sue rotture e cesure vi fu la piena coscienza che il vecchio doveva morire e che bisognava inventare il nuovo, ma anche la convinzione che certe radici fossero ancora salde e non andassero tagliate, quelle radici che erano appunto morali e borghesi, lo sguardo di quella borghesia che aveva voluto essere di modello al paese, con un forte sentimento della responsabilità collettiva nella crescita e nello sviluppo – la Milano di Cattaneo, e poi degli industriali alla Falck e alla Pirelli, della grande editoria colta e popolare cui quella odierna ha voltato rabbiosamente e, a ben vedere, masochisticamente le spalle. Con l’aggiunta della fotografia, della musica, della poesia... La sua adesione al neorealismo fu politica più che estetica – si leggano i suoi testi della Liberazione sulla necessità di un cinema che finalmente aprisse gli occhi sulla vita vera dei più, degli umili e dei proletari – contadini, artigiani, insegnanti, secondo un filone decisamente più socialista che comunista e che egli condivise con i suoi amici “milanesi” Comencini e Monicelli, prima che Olmi crescesse, e anche con il suo primo e più vero maestro di cinema, Soldati. (segue a pag. 2) I migliori film di sempre finalmente in digitale Crossroads Let’s Get Lost Chet Baker secondo Bruce Weber Cult! Se hai una montagna di neve, tienila all’ombra Elisabetta Sgarbi e la cultura in Italia on c’è più bisogno, oggi, di difendere Hitchcock o di rivendicare, per il regista inglese, quello statuto di autore che gli è ormai pienamente e universalmente riconosciuto. Alla sua opera, ancora in progress quando i giovani turchi della Nouvelle Vague ne difendevano la profondità morale e la coerenza stilistica, facendone una delle bandiere della politique des auteurs (a fronte di chi faticava a superare il luogo comune dell’abile artigianato), vengono oggi riconosciuti un prestigio e un valore culturale che esulano dallo stretto ambito cinematografico. Non soltanto, infatti, appare del tutto colmata la distanza che spesso aveva separato il successo di pubblico dall’apprezzamento di una critica cinematografica preoccupata dell’inverosimiglianza e delle forzature di molti intrecci hitchcockiani, ma, anche, e soprattutto, è oggi evidente come l’eredità di immagini, tòpoi e stilemi che l’opera di Hitchcock ci ha trasmesso, rappresenti un repertorio di motivi tematici e iconografici che sollecitano prepotentemente la cultura contemporanea, al di là dei confini della critica cinematografica o degli studi accademici sul cinema. Anzi, proprio l’adozione di una prospettiva interdisciplinare ha consentito di estendere la portata del suo cinema a una dimensione di opera d’arte più allargata, cogliendone influenze, ricevute ed esercitate, per esempio nel contesto più complessivo dell’arte contemporanea e dei linguaggi visivi. Si pensi, a questo proposito, a due mostre, a breve distanza l’una dall’altra, come quella del Museum of Modern Art di Oxford del 1999, Notorious: Hitchcock and Contemporary Art, e la grande esposizione curata da Dominique Paini e Guy Cogeval, Hitchcock and Art – Fatal Coincidences, allestita a Montreal e a Parigi nel 2001, intorno alle coincidenze fatali e reciproche, appunto, tra la storia dell’arte e il cinema di Hitchcock. Del resto è noto come molti artisti e videoartisti abbiano lavorato e lavorino intorno al cinema hitchcockiano, costruendo un vero e proprio percorso all’interno della sperimentazione artistica contemnporanea, come è il caso, tra tutti, di Douglas Gordon, che annovera tra le proprie video-installazioni numerose opere che citano e riprendono il cinema classico, e Hitchcock in particolare, tra cui la celeberrima 24 Hour Psycho, esibita nelle più importanti gallerie del mondo (e citata nel recente romanzo Punto Omega, dello scrittore americano Don De Lillo). A Hitchcock, poi, lo storico dell’arte Victor I. Stoichita ha dedicato pagine importanti nella sua storia dei simulcri, omaggiandolo (segue a pag. 3) Corti d’autore Carta bianca a Bruno Bozzetto La voce segreta delle parole Il grande cinema in lingua originale 89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 2 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a F e b b r a i o Scandali borghesi. Omaggio ad Alberto Lattuada (dalla copertina) Fu decisamente influenzato dal grande cinema europeo degli anni Trenta – Pabst e i tedeschi, per esempio per Giovanni Episcopo o Il cappotto, Renoir e i francesi, per esempio per il magnifico Senza pietà) – e questo rese talora più raffinate ma anche più esterne certe regie, mentre trovò la sua libertà e la sua viva voce solo all’approssimarsi del boom, una stagione aperta in anticipo da La spiaggia e precisata dalle regie infine davvero sciolte e dirette, davvero ariose, pur nella precisione della costruzione, di Guendalina, I dolci inganni, Mafioso, Venga a prendere il caffé da noi, che sono forse i suoi capolavori della maturità. Merito non secondario, soprattutto se si confronta il suo cinema con quello attuale, fu l’attenzione ai personaggi femminili, ai “caratteri” femminili, la più costante e varia, rispettosa e acuta di tutto il nostro cinema e di quasi tutta la nostra letteratura – e qui un paragone con l’opera letteraria di Moravia si impone, e va a tutto vantaggio della libertà e dell’attenzione di Lattuada. Meno deciso, più disponibile nei confronti del mercato di un Fellini o di un Antonioni, il segno che Lattuada ha lasciato è meno forte ed evidente del loro, ma Autore con la maiuscola lo è stato a pieno titolo e il suo posto nella storia del nostro cinema e della nostra cultura è di primo piano, e lo si valuta oggi con un’ammirazione e con un rispetto che crescono nel tempo, e nella revisione e ri-conoscenza delle opere. ø i protagonisti italiano-americano e girato in Jugoslavia reclutando i reparti di fanteria e cavalleria dell’esercito. In Italia fu il campione di incassi della stagione. 1-15 febbraio Scandali borghesi. Omaggio ad Alberto Lattuada L’omaggio ad Alberto Lattuada è un progetto del Museo Nazionale del Cinema e dell’A.I.A.C.E. Nazionale realizzato in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Fondazione Cineteca Italiana e Cineteca del Comune di Bologna. Per l’occasione l’A.I.A.C.E. Nazionale pubblica il volume Alberto Lattuada di Gianni Volpi con un’introduzione di Goffredo Fofi. Alberto Lattuada, Federico Fellini Luci del varietà Sc.: Louis S. Peterson, A. Lattuada, Ivo Perilli, dal romanzo La figlia del capitano di Aleksandr S. Puškin; Fot.: Aldo Tonti; Int.: Silvana Mangano, Van Heflin, Viveca Lindfors. LUN 7, h. 18.15, MAR 8, h. 16.15 Italia 1950, 93’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Il capocomico di una scalcinata compagnia d’avanspettacolo tradisce la fidanzata con una nuova attrice e per lei lascia anche la compagnia finché sarà, a sua volta, abbandonato. Omaggio caustico e dolente al mondo dell’avanspettacolo, raccontato con realismo asciutto e malinconico e divertita tristezza. Diretto con Federico Fellini che, dopo aver lavorato alla sceneggiatura dei film precedenti, esordisce qui nella regia. Alla sceneggiatura collaborò anche Ennio Flaiano. Alberto Lattuada Anna Senza pietà Italia 1948, 90’, b/n A Livorno per cercare il fratello, Angela trova l’amicizia di un ufficiale americano ma si mette nei guai in un giro di droga e prostituzione, mentre lui finisce agli arresti per contrabbando. Il film si ispira a una storia realmente accaduta pochi mesi dopo la Liberazione. La vicenda commosse l’opinione pubblica e i giornali mandarono i loro inviati sul posto per scoprire i dettagli della relazione nata tra una giovane ragazza italiana e un soldato americano nero. Sc.: Federico Fellini, A. Lattuada, Tullio Pinelli; Fot.: Aldo Tonti; Int.: Carla Del Poggio, John Kitzmiller, Giulietta Masina. MAR 1, h. 16.30, SAB 5, h. 20.30 Alberto Lattuada La freccia nel fianco Italia 1945, 90’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Dopo molti anni, Nicoletta ritrova Bruno, cui era stata legata da sincero amore. La donna, però, ora è sposata mentre l’uomo è un famoso pianista che non riesce a rinunciare alla sua carriera per amore. Tragico finale per un film spietato nel mettere a fuoco l’ipocrisia della società borghese. Il suicidio finale non sarebbe stato accettato dalla censura se non fosse che era stato ottenuto il permesso direttamente da Galeazzo Ciano. Sc.: Ennio Flaiano, A. Lattuada, Alberto Moravia, Carlo Musso, Ivo Perilli, Cesare Zavattini; Fot.: Massimo Terzano; Int.: Mariella Lotti, Leonardo Cortese, Roldano Lupi. MAR 1, h. 18.15, LUN 7, h. 16.30 Alberto Lattuada La spiaggia Alberto Lattuada Il bandito Sc.: Giuseppe Berto, Franco Brusati, Ivo Perilli, Dino Risi, Rodolfo Sonego; Fot.: Otello Martelli; Int.: Silvana Mangano, Raf Vallone, Vittorio Gassman. LUN 7, h. 20.30, MAR 8, h. 18.30 Italia 1946, 78’, b/n Reduce dalla prigionia in Germania, Ernesto arriva a Torino, uccide lo sfruttatore della sorella, diventa capo di una banda e muore in uno scontro con la polizia. Film neorealista che si trasforma subito in una gangster story di modello americano. “Il bandito è nato per le strade di una Torino di macerie. È un grido di rivolta asociale. Il reduce, al suo ritorno, non trova che miseria nera, la sorella prostituita, una burocrazia cieca” (A. Lattuada). Alberto Lattuada Cuore di cane Italia 1976, 113’, col. Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Il professor Philip Philippovic Preobrazenskii e il suo assistente Ivan Bormental, dopo lunghi studi sui rapporti tra la vita animale e quella umana, applicano le esperienze fatte su di un cane randagio, Bobi, cui trapiantano organi vitali di un funzionario moscovita morto da tre ore. Con loro stessa meraviglia, ottengono un soggetto umanoide che, dopo diverse avventure e prese di coscienza parziali, pretenderà l’iscrizione all’anagrafe come Poligraf Poligrafovic Bobikov. Sc.: Oreste Biancoli, Mino Caudana, Ettore Maria Margadonna, A. Lattuada, Tullio Pinelli, Piero Tellini; Fot.: Aldo Tonti; Int.: Anna Magnani, Amedeo Nazzari, Carla Del Poggio. VEN 4, h. 20.30, SAB 5, h. 18.15 La proiezione di venerdì 4 sarà introdotta da Francesco Pitassio che presenterà con Giulia Carluccio il volume da lui curato insieme a Paolo Noto Il cinema neorealista (Ed. Archetipolibri) Alberto Lattuada Sc.: A. Lattuada, Viveca Melander, dal romanzo di Michail Bulgakov; Fot.: Lamberto Caimi; Int.: Max von Sydow, Eleonora Giorgi, Mario Adorf. MER 9, h. 18.30, DOM 13, h. 16.30 Giacomo l’idealista Italia 1943, 90’, b/n Giacomo, professore di filosofia, ritorna al suo paese dopo le campagne garibaldine, con la testa piena di progetti. Ma la situazione familiare è disastrosa. Rinviato il matrimonio con Celestina, trova lavoro presso un vecchio conte, studioso appassionato. Anche Celestina viene ospitata al castello, ma qui deve subire le pressioni del giovane rampollo dei conti. Alberto Lattuada Il cappotto Italia 1952, 101’, b/n Copia restaurata da Museo Nazionale del Cinema e Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Carmine De Carmine, giovane e modesto impiegato comunale, avrebbe bisogno di un cappotto nuovo visto che quello che porta da tempo lo fa sfigurare. Il suo scarso stipendio, però, non gli permette di affrontare la spesa. Un giorno ascoltando una conversazione tra due appaltatori, viene a conoscenza di certi loschi maneggi, così, per assicurarsi il suo silenzio, il segretario comunale gli fa avere un anticipo che lo mette in condizione di acquistare il cappotto. Sc.: Emilio Cecchi, A. Lattuada, Aldo Buzzi, dal romanzo di Emilio De Marchi; Fot.: Carlo Nebiolo; Int.: Massimo Serato, Giacomo Lanzavecchia, Marina Berti. VEN 4, h. 22.30, SAB 5, h. 16.30 Italia 1954, 107’, col. Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna Anna Maria, una giovane donna che vive in un bordello, si prende una vacanza per portare al mare la figlia Caterina. In albergo si spaccia per vedova e va tutto bene fino al giorno in cui arriva un uomo che la conosce. La verità non tarda a essere condivisa da tutte le ospiti dell’albergo, ma un maturo miliardario le viene in soccorso. Commedia di costume amara e graffiante che punta tutto sulla descrizione di un ambiente opprimente e perbenista. Sc.: A. Lattuada, Rodolfo Sonego, Luigi Malerba, Fot.: Mario Craveri; Int.: Martine Carol, Raf Vallone, Mario Carotenuto. MER 2, h. 20.30, DOM 6, h. 18.30 Prima del film proiezione del cortometraggio Gli italiani si voltano (Italia 1953, 14’) La proiezione di mercoledì 2 sarà introdotta da Goffredo Fofi e Gianni Volpi che presenteranno il volume Alberto Lattuada (Ed. A.I.A.C.E.) Alberto Lattuada Il delitto di Giovanni Episcopo Italia 1947, 85’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Giovanni Episcopo è un modesto impiegato che vive sereno tra l’ufficio e la cameretta ammobiliata che ha affittato in casa d’amici. Una sera alcuni colleghi più giovani lo trascinano in un caffè-concerto dove conosce Giulio Wanzer, avventuriero che esercita subito su Episcopo un influsso negativo, fino a portarlo alla definitiva rovina. Film prodotto da Ponti e Fabrizi, che aveva acquistato i diritti del romanzo di D’Annunzio. Sc.: Suso Checchi d’Amico, Aldo Fabrizi, Federico Fellini, A. Lattuada, Piero Tellini, dal romanzo di Gabriele D’Annunzio; Fot.: Aldo Tonti; Int.: A. Fabrizi, Yvonne Sanson, Ave Ninchi. VEN 4, h. 16.30, SAB 5, 22.15 Sc.: Marco Ferreri, Raphael Atzcona, Age, Scarpelli, A. Lattuada; Fot.: Armando Nannuzzi; Int.: Alberto Sordi, Norma Bengell, Ugo Attanasio. VEN 11, h. 20.30, SAB 12, h. 16.30 Italia 1951, 107’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale La giovane novizia Anna è un’infermiera caritatevole e zelante. Una notte giunge all’ospedale, ferito gravemente Andrea, al quale s’era promessa prima di prendere i voti. Durante l’intervento, le immagini del suo recente passato si ripresentano alla mente dell’infermiera. Un ritratto femminile indimenticabile in equilibrio tra senso del dovere e erotismo. Il film fu il primo a incassare più di un miliardo di lire in Italia e a essere doppiato negli Stati Uniti. Sc.: A. Lattuada, F. Fellini, Tullio Pinelli; Fot.: Otello Martelli; Int.: Peppino De Filippo, Carla Del Poggio, Giulietta Masina. VEN 4, h. 18.15, DOM 6, h. 20.45 Alberto Lattuada per le vacanze in Sicilia, Antonio riceve dalle mani del padrone dello stabilimento un pacchetto da recapitare a Don Vincenzo, il capo della mafia di Calenzano. Con esso riceve un ordine: deve partire per gli Stati Uniti per uccidere un nemico della mafia. Mentre la moglie e le figlie lo credono impegnato due giorni a caccia, Antonio compie la sua missione. Sc.: Cesare Zavattini, A. Lattuada, G. Prosperi, Leonardo Sinisgalli, Giordano Corsi, Enzo Curreli, Luigi Malerba, dal racconto di Nikolaj Vasil’avic Gogol; Fot.: Mario Montuori; Int.: Renato Rascel, Yvonne Sanson, Giulio Stivali. VEN 11, h. 16.30, SAB 12, h. 20.30 Alberto Lattuada Il mulino del Po Alberto Lattuada La lupa Italia 1949, 96’, b/n Storia d’amore tra la mugnaia Berta e il contadino Orbino mentre intorno a loro si consuma la nascita del socialismo e dello sciopero come forze per opporsi al dispotismo del padrone. Dal terzo volume del romanzo di Bacchelli, un film corale in cui i personaggi di primo piano vengono sommersi dalla folla, dalla corrente del fiume, dall’accaldata pianura ferrarese. “Mi interessava illustrare il sacrificio dei contadini in un momento drammatico del Regno d’Italia appena costituito” (A. Lattuada). Italia 1953, 93’, b/n Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale In un piccolo paese vive una donna di circa quarant’anni, ancora piacente che, per la sua condotta immorale, è chiamata ‘la lupa’. Ottiene, con la sua seduzione, che sua figlia Maricchia sia scelta per raffigurare Sant’Agata, la patrona del paese, nell’annuale processione. Per la festa scende in paese il soldato Nanni Lasca, che si invaghisce e ne diventa l’amante. Più tardi, però, conosce Maricchia e quando scopre che è, decide di sposarla. Sc.: Federico Fellini, Tullio Pinelli, dal romanzo di Riccardo Bacchelli; Fot.: Aldo Tonti; Int.: Carla Del Poggio, Jacques Sernas, Mario Besesti. DOM 6 e MER 9, h. 16.30 Sc.: A. Lattuada, Luigi Malerba, Alberto Moravia, Antonio Pietrangeli, dalla novella di Giovanni Verga; Fot.: Aldo Tonti; Int.: Kerima, Ettore Manni, May Britt. VEN 11, h. 18.30, SAB 12, h. 22.30 Alberto Lattuada La tempesta Alberto Lattuada Italia 1958, 120’, col. Intorno al 1770 Piotr, cadetto alla corte di Caterina II, è inviato nella fortezza di Oremburg dove si innamora di Mascia, la figlia del capitano, e viene catturato da Emeljan Pugacëv, cosacco analfabeta capo delle popolazioni dell’Ural ribelli e vessate dai latifondisti. Kolossal internazionale con cast misto Mafioso Italia 1962, 105’, b/n Copia conservata da Fondazione Cineteca Italiana Antonio Badalamenti è siciliano ma vive a Milano, dove lavora in fabbrica. In estate, prima di partire 2 Alberto Lattuada La steppa Italia 1961, 110’, col. Alle prime luci dell’alba, il piccolo Jegoruska lascia la famiglia in compagnia di uno zio, commerciante di lana, e del vecchio pope Christofor. Il viaggio lo porterà in una città lontana per studiare. Il viaggio coincide per lui con la fine dell’infanzia. Attraversando la steppa scopre lo spettacolo affascinante e terribile della vita e lo spettacolo grandioso della natura. Sc.: A. Lattuada, Tullio Pinelli, Enzo Curreli, dal racconto di Anton echov; Fot.: Enzo Serafin; Int.: Charles Vanel, Paolo Stoppa, Marina Vlady. VEN 11, h. 22.30, MAR 15, h. 18.30 Alberto Lattuada Don Giovanni in Sicilia Italia 1967, 104’, col. Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna Giovanni Percolla, giovane avvocato catanese, vezzeggiato da tre sorelle zitelle, trascorre le sue giornate tra fantasie sessuali e pratiche legali mediocri. L’arrivo in città di Ninetta, una ragazza di nobile famiglia modernamente educata in Svizzera, gli sconvolge la vita. La sposa e si trasferisce con lei a Milano, dove, all’interno di una grande azienda, intraprende una carriera promettente. Sc.: Sabatino Ciuffini, A. Lattuada, Attilio Riccio, Giorgio Salvioni, dal romanzo di Vitaliano Brancati; Fot.: Roberto Gerardi; Int.: Lando Buzzanca, Katia Moguy, Ewa Aulin. SAB 12, h. 18.30, DOM 13, h. 20.30 Alberto Lattuada La cicala Italia 1980, 101’, col. Una ragazza libertina e vagabonda passa indenne attraverso un tempestoso conflitto di sentimenti tra Wilma, ex cantante con un passato dubbio, sua figlia Saveria e il padre adottivo Ulisse, ex camionista. Un film atipico che contamina la tradizione del grande melodramma italiano con il road-movie hollywoodiano. Tutto ruota attorno a tre donne, ognuna con la sua età e la sua differente maniera di intendere la sessualità. Sc.: A. Lattuada, Franco Ferrini, dal romanzo inedito di Natale Prinetto e Marina D’Ania; Fot.: Danilo Desideri; Int.: Clio Goldsmith, Virna Lisi, Barbara De Rossi. DOM 13, h. 18.30, LUN 14, h. 16.30 Alberto Lattuada Le farò da padre Italia 1974, 115’, col. Copia conservata da Cineteca Lucana Saverio Mazzacolli, giovane avvocato romano, vuole realizzare nel Salento un villaggio turistico. Le idee e le amicizie altolocate non gli mancano, ma ha bisogno di soldi. Li ha una nobildonna locale, la contessa Raimonda Spina, e in lei Saverio ripone le sue speranze. Ma la donna pretende un’esosa percentuale dei guadagni. Per aggirare l’ostacolo, l’avvocato chiede in sposa la sedicenne figlia della contessa, Clotilde, bella ma mentalmente ritardata. Sc.: Bruno Di Geronimo, Ottavio Jemma, A. Lattuada; Fot.: Lamberto Caimi; Int.: Gigi Proietti, Teresa Ann Savoy, Irene Papas. LUN 14, h. 18.30, MAR 15, h. 16.15 89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 3 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a F e b b r a i o Nodo alla gola. Il cinema di Alfred Hitchcock - I parte (dalla copertina) fin dal titolo del volume (Breve storia dei simulacri. Da Ovidio a Hitchcock), e inserendo i riferimenti al suo cinema in un’ampia ricerca antropologica e filosofica che passa attraverso Nietzsche, Freud, Baudrillard e Deleuze. L’orizzonte filosofico e psicanalitico, dopo quello della storia dell’arte, è in effetti quello maggiormente sollecitato dal riferimento al regista, come accade per esempio negli scritti di uno dei filosofi più à la page di oggi, come Slavoj Zizek, per il quale il cinema hitchcockiano è luogo di riflessione essenziale. Hitchcock, quindi, come dinamica viva all’interno della cultura contemporanea. Un immaginario conosciuto, e riconosciuto, che l’ampia retrospettiva hitchcockiana del Museo Nazionale del Cinema (divisa in due parti tra febbraio e marzo) consentirà di ricondurre alle singole opere, ai singoli momenti di una lunga e articolata carriera, iniziata negli anni Venti in Inghilterra e proseguita, dalla fine degli anni Trenta fino ai Settanta, a Hollywood. Consentirà di ricondurre, dunque, alla elaborazione progressiva di uno stile e un universo narrativo riconoscibili, legati fondamentalmente al suspense come strumento di costruzione e indagine di condizioni psicologiche e morali, attraverso una continua sperimentazione tecnica e un progressivo impadronirsi delle risorse produttive offerte dall’industria del cinema, dal periodo muto inglese alla grande stagione classica, per una scrittura d’autore capace di sfruttare le convenzioni, ma anche di forzarle, metterle in discussione, rinnovarle, anche prepotentemente, senza mai rinunciare al coinvolgimento dello spettatore (e del pubblico). Da Blackmail, del 1929, a Complotto di famiglia, del 1976, passando per le opere maggiori, come La finestra sul cortile (1954), La donna che visse due volte (1958) o Psyco (1960), per non limitarci che a tre titoli tra i tanti definibili come maggiori, la rassegna offre l’occasione di vedere e rivedere i film di Hitchcock insieme, a breve di- ø i protagonisti 18-28 febbraio Nodo alla gola. Il cinema di Alfred Hitchcock - I parte stanza l’uno dall’altro, individuandone le interconnessioni, i legami intertestuali e la portata culturale più complessiva di cui si diceva. In particolare, nel mese di febbraio, la prima tranche di film, dal periodo inglese del citato Blackmail ai film americani dei primi anni Quaranta, permetterà di ripercorrere quello che Hitchcock stesso, in una famosa intervista a Truffaut, definiva il passaggio dal periodo della “sensazione del cinema” a quello “della formazione delle idee”. E ciò, attraverso film come Il club dei 39 (1935), in cui Hitchcock, secondo Truffaut, inizia a sacrificare la verosimiglianza in favore dell’”emozione pura”, o attraverso invenzioni visive spregiudicate, come il famoso movimento di macchina fino agli occhi del batterista jazz di Giovane e innocente (1937), per arrivare al suspense psicologico del primo film americano, Rebecca la prima moglie (1940), o al malizioso lavoro sul personaggio di Cary Grant nel Sospetto (1941), ma anche alla vertigine dell’uomo appeso alla Statua della Libertà di Sabotatori (1942), fino a uno dei film più amati dallo stesso Hitchcock, L’ombra del dubbio (1943), in cui, come è noto, Hitchcock riesce a far simpatizzare lo spettatore con un assassino. Ma questo accadrà anche più tardi... L’ampio omaggio ad Alfred Hitchcock, che si concluderà nel mese di marzo, è un progetto del Museo Nazionale del Cinema realizzato in accordo con il DAMS dell’Università di Torino e con la collaborazione del British Film Institute e della Cineteca del Comune di Bologna. La retrospettiva non propone i film muti, ad eccezione di Blackmail e The Lodger (quest’ultimo in programma a marzo) dal momento che sono attualmente oggetto di restauro presso il British Film Institute, che li presenterà in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. mette lui stesso alla ricerca del vero colpevole e, grazie ad una serie di coincidenze, riesce a identificarlo. Terz’ultimo film inglese di Hitchcock, una gustosa miscela di inseguimenti e umorismo, ricca di invenzioni. Memorabile la carrellata aerea finale che scopre in primo piano il tic dell’assassino. partecipare a un congresso internazionale pacifista. All’uscita dei congressisti uno dei capi del movimento viene ucciso. Il reporter si lancia sulle orme degli assassini e scopre che lo statista non è stato ucciso. Indimenticabile il finale con un aereo che precipita in acqua. “Avevo fatto fare lo schermo di trasparenza con una carta resistente e, dietro, c’era un serbatoio d’acqua. Quando nel film l’acqua era vicinissima schiacciavo un bottone e lo schermo si strappava sotto la pressione dell’acqua” (A. Hitchcock). Sc.: Edwin Greenwood, Anthony Armstrong, Charles Bennet, dal romanzo di Josephine Tey; Fot.: Bernard Knowles; Int.: Derrick De Marney, Nova Pilbeam, Percy Marmont. SAB 19, h. 18.00, MAR 22, h. 16.30 Sc.: Joan Harrison, Charles Bennet; Fot.: Rudolph Maté; Int.: Joel McCrea, Laraine Day, Herbert Marshall. DOM 20, h. 18.30, LUN 28, h. 16.30 Alfred Hitchcock La signora scompare Alfred Hitchcock The Lady Vanishes Il sospetto Gran Bretagna 1938, 96’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Una giovane inglese fa amicizia in treno con una simpatica vecchietta che improvvisamente scompare. Aiutata da un musicologo e osteggiata dagli altri passeggeri, la ragazza indaga e scopre il mistero. Uno dei rari film del maestro inglese ambientato in un preciso contesto storico: l’immediato anteguerra, intriso di ombre, minacce e ambiguità. Alfred Hitchcock L’uomo che sapeva troppo The Man Who Knew Too Much Gran Bretagna 1934, 75’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna Una coppia di turisti inglesi, in visita in Svizzera con la figlia, assiste all’omicidio di un francese che, prima di morire, fa in tempo ad affidare loro un messaggio in cui svela il complotto per uccidere un ambasciatore straniero a Londra. Per essere sicuri del silenzio della coppia, le spie rapiscono la bambina. Il regista girerà il remake americano nel 1956. Sc.: Edwin Greenwood, Albert R. Rawlinson; Fot.: Curt Courant; Int.: Leslie Banks, Edna Best, Peter Lorre. VEN 18, h. 16.30, SAB 26, h. 20.30 Alfred Hitchcock Il club dei 39 The Thirthy-Nine Steps Gran Bretagna 1935, 86’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Un giovane si trova per caso depositario di un pericoloso segreto di spionaggio affidatogli da una donna morente. In base a tali confidenze si mette alla ricerca di un certo professore per avvertirlo del pericolo che corre. Anche la polizia, che lo ritiene reo della morte della donna, lo insegue. Imprevedibilie film di inseguimenti, condotto con umorismo e grande maestria, tra Londra, Edimburgo, la campagna scozzese, organizzazioni terroristiche, comizi politici, locali notturni. Suspicion Usa 1941, 99’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Una ragazza timida e molto ricca sposa un noto playboy. Quando si accorge che l’uomo le racconta molte bugie e spende molti soldi, nasce in lei il sospetto che la voglia uccidere. Quasi tutto il film è raccontato attraverso il suo sguardo. Tutto accade nella mente della protagonista che trasfigura la realtà fino a non riconoscerne più i contorni. La fine è diversa da quella del libro. Oscar a Joan Fontaine come miglior attrice. Sc.: Sidney Gilliat, Frank Launder, dal romanzo di Ethel Lina White; Fot.: Jack E. Cox; Int.: Paul Lukas, Michael Redgrave, Margaret Lockwood. SAB 19, h. 20.30, SAB 26, h. 16.30 La taverna della Giamaica Gran Bretagna 1936, 76’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna Il gestore di un piccolo cinema di Londra è, in realtà, a capo di una banda di terroristi. Per compiere un attentato affida un pacco bomba al fratellino della moglie che, nel frattempo, ha fatto amicizia con un sedicente fruttivendolo, in realtà agente di Scotland Yard. Tratto dal romanzo L’agente segreto di Joseph Conrad, un thriller ricco di invenzioni memorabili con una Londra insolita e attori di impareggiabile intensità. Sc.: Charles Bennet, Ian Hay, Helen Simpson; Fot.: Bernard Knowles; Int. Sylvia Sidney, Desmond Tester, John Loder. SAB 19, 16.30, SAB 26, h. 18.30 Young and Innocent Gran Bretagna 1937, 80’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Un uomo scopre il cadavere di una ragazza sulla spiaggia. Due testimoni lo accusano del delitto e l’uomo viene arrestato, ma riesce a fuggire. Così si Sc.: Alma Reville, Thornton Wilder, Sally Benson, da una novella di Gordon McDonell; Fot.: Joseph A. Valentine; Int.: Joseph Cotten, Teresa Wright, Macdonald Carey. LUN 21, h. 20.30, DOM 27, h. 18.30 Alfred Hitchcock Prigionieri dell’oceano Lifeboat Usa 1944, 97’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Un U-Boat nazista silura una nave passeggeri. I superstiti cercano la salvezza a bordo di una scialuppa e devono affidarsi all’esperienza di Willy, il capitano del sottomarino tedesco caduto a picco che, in realtà, non è chi dice di essere. Per i naufraghi la convivenza sarà difficile, ma non impossibile. Hitchcock trasforma un film di propaganda antitedesca in un thriller che è anche un apologo sullo scontro tra democrazia e fascismo. Sc.: J.B. Priestley, Joan Harrison, Sidney Gilliat, dal romanzo di Daphne Du Maurier; Fot.: Bernard Knowles, Harry Stradling, Int.: Maureen O’Hara, Charles Laughton, Leslie Banks. SAB 19, h. 22.15, MAR 22, h. 18.00 Alfred Hitchcock Il signore e la signora Smith Mr. & Mrs. Smith Usa 1941, 95’, b/n, v.o. sott.it. Proiezione video David Smith scopre che il suo matrimonio, già in crisi per i frequenti litigi, non è legalmente valido. Decide tuttavia di tacere la notizia alla moglie. La signora Smith, però, ne è già stata informata e di fronte ad una mancata “riproposta di matrimonio”, si infuria e caccia di casa il marito pur essendone ancora innamorata. Terzo film hollywoodiano del regista inglese, realizzato, disse lui, per fare un piacere all’amica attrice Carole Lombard che morì l’anno successivo a 34 anni in un incidente aereo. Alfred Hitchcock Rebecca la prima moglie Sc.: Jo Swerling, dal romanzo di John Steinbeck; Fot.: Gel MacWilliams; Int.: Walter Slezak, Tallulah Bankhead, William Bendix. VEN 25, h. 18.30, LUN 28, 18.45 Sc.: Norman Krasna, da un suo testo; Fot.: Harry Stradling; Int.: Carole Lombard, Robert Montgomery, Gene Raymond. LUN 21, h. 16.30, SAB 26, h. 22.30 Ingresso euro 3,00 Rebecca Usa 1940, 130’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Il ricordo della moglie defunta, Rebecca, è per il povero marito una profonda angoscia, la pagina più dolorosa della sua vita. Proprio per sfuggire a questa ossessione si risposa con una timida ragazza di umili origini, che, però, si fa suggestionare dalla tremenda governante. Tutto il suspense è giocato sull’ambiguità della signora Danvers che sembra essere la reincarnazione della prima moglie di Lord De Winter. Alfred Hitchcock Alfred Hitchcock Sabotatori Saboteur Usa 1942, 108’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute In una fabbrica del Nevada avviene un’esplosione che costa la vita ad un operaio. L’esplosione è attribuita a un sabotaggio e ne viene ingiustamente incolpato un operaio. Questi, però, avendo dei sospetti su un compagno di lavoro improvvisamente scomparso, si sottrae alle ricerche della polizia e inizia per conto suo delle indagini. Coinvolgente thriller bellico girato con molti mezzi che si conclude con la famosa sequenza sulla statua della Libertà. Sc.: Robert E. Sherwood, Philip MacDonald, dal romanzo di Daphne Du Maurier; Fot.: George Barnes; Int.: Laurence Olivier, Joan Fontaine, George Sanders. DOM 20, h. 16.00, MER 23, h. 18.30, DOM 27, h. 20.30 Alfred Hitchcock Giovane e innocente Shadow of a Doubt Usa 1943, 108’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Charlie Oakley seduce e uccide donne ricche per depredarle dei loro averi. Per far perdere le proprie tracce, si rifugia, senza apparente motivo, nella cittadina californiana di Santa Rosa, presso alcuni parenti, dove fa innamorare di sé la giovane nipote. Quando la ragazza scopre la verità, rischia di diventare la sua prossima vittima. In numerose interviste, Hitchcock ha dichiarato di considerare questo film come il migliore tra quelli realizzati a Hollywood. Jamaica Inn Gran Bretagna 1939, 108’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Mary, una ragazza irlandese rimasta orfana, scopre che la locanda dello zio Joss Merlyn presso cui vive è il covo di una banda di pirati. Credendo di mettersi al sicuro, si rifugia nella casa del giudice della contea, che, in realtà, è il violentissimo capo dei malviventi. L’ultimo film realizzato da Hitchcock in Gran Bretagna prima della sua definitiva partenza per Hollywood. Alfred Hitchcock Sabotage L’ombra del dubbio Sc.: Van Nest Polglase, dal romanzo di Fracis Iles; Fot.: Harry Stradling; Int.: Cary Grant, Joan Fontaine, Cedric Hardwicke. DOM 20, h. 20.45, DOM 27, h. 16.30 Alfred Hitchcock Sc.: Alma Reville, Charles Bennet, Ian Hay; Fot.: Bernard Knowles; Int.: Robert Donat, Madeleine Carroll, Lucie Mannheim. VEN 18, h. 18.00, VEN 25, h. 22.30 Sabotaggio Alfred Hitchcock Alfred Hitchcock Il prigioniero di Amsterdam Foreign Correspondent Sc.: Joan Harrison, Peter Viertel, Dorothy Parker; Fot.: Joseph A. Valentine; Int.: Priscilla Lane, Robert Cummings, Otto Kruger. LUN 21, h. 18.30, VEN 25, h. 16.30 Usa 1940, 120’, b/n, v.o. sott.it. Copia conservata da British Film Institute Poco prima dello scoppio della guerra, un giornale americano manda in Europa un giovane reporter per 3 Blackmail Gran Bretagna 1929, 84’, b/n, did.or. sott.it. Accompagnamento musicale al pianoforte del M° Stefano Maccagno Copia restaurata da National Film & Television Archive e conservata dal Museo Nazionale del Cinema Nella Londra degli anni Venti, la giovane Alice White uccide un pittore che cercava di violentarla. Frank Weber, suo fidanzato e detective di Scotland Yard, ne arriva a scoprire la colpevolezza ma, non è il solo, perché al delitto ha assistito un delinquente che ricatta la giovane. Il film venne girato muto e successivamente sonorizzato per le sale già dotate dei nuovi impianti. Sc.: Benn W. Levy, A. Hitchcock, da un’opera teatrale di Charles Bennett; Fot.: Jack E. Cox; Int.: Anny Ondra, John Longden, Donald Calthrop. VEN 25, h. 20.30 Il film sarà introdotto da Giulia Carluccio 89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 4 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o Milos Forman 3 p r o g r a m m a F e b b r a i o Ralph Nelson Amadeus Soldato Blu / Blue Soldier Usa 1984, 180’, col., v.o. sott.it. Copia ristampata da Warner Bros. France in occasione del Grand Lyon Film Festival – Lumière 2010. Sul suo letto d’ospedale, Antonio Salieri racconta della rivalità che l’ha contrapposto per tutta la vita a Mozart, giunto a Vienna giovanissimo, nel 1781, preceduto da una fama invidiabile. Ben più di una semplice biografia di Mozart. Il regista Milos Forman lo ha definito “un thriller d’ambientazione musicale”. Il film sfrutta le possibilità offerte dal flashback per fare un ritratto del tutto soggettivo del geniale compositore, attraverso il punto di vista di Salieri. Il terzo personaggio di questa storia è la musica, che non gioca un ruolo di intermediazione ma che, anzi, esaspera l’aspetto spettacolare e barocco. Sc.: Peter Shaffer, dalla sua pièce omonima; Fot.: Miroslav Ondricek; Int.: F. Murray Abraham, Tom Hulce, Elizabeth Berridge, Simon Callow. MAR 1, h. 20.45, MER 2, h. 16.30 Usa 1970, 114’, col., v.o. sott.it. Copia ristampata da Tamasa Distribution/Studio Canal. Un soldato federale, scampato ad un violentissimo attacco degli indiani Cheyenne, e una ragazza che ha vissuto con loro, assistono al massacro di Sand Creek del 1864 compiuto dalle giacche blu. Western atipico per la denuncia senza condizioni della violenza subita dagli indiani d’America durante la colonizzazione del nuovo mondo. Per l’efferata crudezza di alcune scene, il film è stato distribuito privo delle scene più forti. In questo caso, invece, si presenta la versione integrale e completa secondo il progetto di Ralph Nelson. Sc.: John Gay, dal romanzo di Theodore V. Olsen; Fot.: Robert B. Hausner; Int.: Candice Bergen, Peter Strauss, Donald Pleasence. MAR 15 h. 20.45, MER 16, h. 16.00 Jules Dassin I trafficanti della notte / Night and the City ø percorsi 1-2, 8, 15-16, 22-23 febbraio di Alberto Barbera Come ogni buon festival che si rispetti, anche il nostro - che pure si differenzia da tutti gli altri per il suo carattere permanente - ha una cadenza temporale. Che si misura in stagioni anziché in annualità, e si apre all’incontro con il 2011 arricchito di una bella innovazione. Come in parte previsto, da quindicinale l’appuntamento con i film restaurati di Magnifiche visioni diventa settimanale, visto il successo decretato dal pubblico del Massimo Tre a questa iniziativa. Ogni martedì sarà possibile vedere o rivedere, su grande schermo, classici della storia del cinema in copie perfette, capaci di far rivivere l’incanto perduto della “prima”, come se il tempo non avesse potuto far valere le proprie ragioni. E poiché i restauri si fanno sempre più ricorrendo alle tecnologie digitali, capiterà con sempre maggiore frequenza di assistere a proiezioni non in 35mm ma in alta definizione, che pure non fa rimpiangere il fascino originario della pellicola. Perché, come ha sostenuto recentemente John Boorman in occasione della sua visita torinese, non c’è ragione di rimpiangere troppo un supporto che ha caratterizzato i primi cento anni della storia del cinema, ma che sembra aver fatto il suo tempo. Per chi fosse di diverso parere, la discussione è aperta. Ma, intanto, come sempre, buona visione a tutti. Volker Schlöndorff Il tamburo di latta / Die Blechtrommel Germania 1979, 162’, col., v.o. sott.it. Copia restaurata digitalmente da Kinowelt a partire dal Director’s cut definitivo voluto dal regista. Proiezione in digitale 2K. Agli occhi del piccolo Oskar il mondo degli adulti appare dominato da mostri, e per questo decide di non crescere. Sullo sfondo di Danzica, città di commercianti piccolo borghesi, che cerca la sua identità dopo l’annessione alla Germania, della guerra, della caduta del nazismo, il protagonista armato del suo simbolico tamburo di latta, dichiara guerra alla società. “Schlöndorff ha realizzato l’opera che finalmente lo ha reso celebre al grosso pubblico. La sua narrazione, pur metaforica, è ancora attenta alla rappresentazione dei dettagli del reale e alla descrizione dell’oppresso universo psicologico dei personaggi” (G. Sadoul). Sc.: V. Schlöndorff, Jean-Claude Carrière, Franz Seitz, dal romanzo di Günter Grass; Fot.: Igor Luther; Int.: David Bennet, Angela Winkler, Mario Adorf. MAR 8 h. 20.45 Il film sarà introdotto da Volker Schlöndorff Con il sostegno di e in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna Gran Bretagna 1950, 101’, b/n, v.o. sott.it. Copia ristampata da British Film Institute. Un piccolo truffatore che vuol diventare organizzatore d’incontri di catch, si scontra col capo della gang che controlla questo tipo di spettacoli a Londra. Dopo la morte d’un vecchio lottatore, però, viene inseguito e ucciso. Il primo film di Dassin in Europa, per molti aspetti resta un’opera americana. Per il tono, il suo soggetto, il suo stile, la scelta degli interpreti principali, è considerato da molti uno dei momenti più alti del regista. Sc.: Jo Eisinger, dal romanzo di Gerald Kersh; Fot.: Max Greene; Int.: Richard Widmark, Mike Mazurki Gene Tierney. MAR 22 h. 20.45, MER 23, h. 16.30 I prossimi appuntamenti - Marzo VIAGGIO ALLUCINANTE di Richard Fleisher (Usa 1970, 98’, col.) Martedì 1, h. 20.45, Mercoledì 2, h. 16.30 LENNY di Bob Fosse (Usa 1974, 111’, b/n) Martedì 8, h. 20.45, Mercoledì 9, h. 16.30 AMICI MIEI di Mario Monicelli (Italia 1975, 140’, col.) Martedì 15, h. 20.45, Mercoledì 16, h. 16.00 RIFIFI di Jules Dassin (Francia 1955, 116’, b/n) Martedì 22, h. 20.45, Mercoledì 23, h. 16.00 317ESIMO BATTAGLIONE di Pierre Schoendoerffer (Francia/Spagna 1965, 100’, b/n) Martedì 29, h. 20.45 LEGEND FILM FESTIVAL I migliori film di sempre finalmente in digitale I film di Febbraio Il Museo Nazionale del Cinema aderisce al progetto del Legend Film Festival promosso da Nexo Digital. Ogni lunedì, fino al 13 giugno, la sala Due del Cinema Massimo propone per l’intera giornata un grande film della storia del cinema in versione digitale 2K. I titoli sono moltissimi, appartengono a generi e periodi storici molto diversi fra loro ma sono accomunati dalla straordinaria qualità della proiezione. Sarà possibile scegliere tra classici assoluti come La vita è meravigliosa di Frank Capra e cult movies più recenti come Il padrino di Francis Ford Coppola. Per questioni di diritti, tutti i film vengono presentati in versione italiana. Proiezione speciale Frankenstein Junior Mel Brooks Victor Fleming John Schlesinger Frankenstein Junior Via col vento Un uomo da marciapiede Young Frankenstein Usa 1974, 106’, col. Frederick, nipote del dottor Frankenstein, è piuttosto pessimista sulla propria ascendenza, ma eredita il castello e vi si reca, trovando il gobbo assistente Ygor e la voglia di ripetere gli esperimenti del nonno. Il risultato è la nascita di una nuova strampalata creatura. Girato in perfetto bianco e nero stile anni Trenta, è una riuscitissima parodia degli horror frankeinsteiniani della Universal. Sc.: M. Brooks, Paul Oxon; Fot.: Gerald Hirschfeld; Int.: Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman. GIO 3, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Gone with the Wind Usa 1939, 217’, col. Nella Georgia del 1861, attraverso le peripezie e i matrimoni di Rossella O’Hara, viene dipinto un affresco spettacolare della guerra di Secessione. Ben nove gli Oscar tra cui miglior film, miglior regia, attrice protagonista, sceneggiatura, fotografia. Passato alla storia anche per l’Oscar all’attrice non protagonista Hattie McDaniel, il primo dato a un’attrice nera. La regia era stata affidata dapprima a George Cukor, poi a Sam Wood, per finire al più malleabile Victor Fleming. Sc.: Ben Hecht, John Van Druten, Jo Swerling, David O. Selznick, Sidney Howard, dal romanzo di Margaret Mitchell; Fot.: Lee Garmes, Ernest Haller; Int.: Vivien Leigh, Clark Gable, Olivia De Havilland. LUN 14, h. 15.30/20.00 Midnight Cowboy Usa 1969, 104’, col. Joe Buck, un giovane texano, giunge a New York ingenuamente convinto di fare fortuna grazie alle proprie doti fisiche con le danarose signore di Park Avenue. Dopo alcuni appuntamenti, il giovane incontra Rizzo, un povero storpio ridotto a vivere di espedienti, da cui sarà truffato ma con il quale si legherà in profonda amicizia. Oscar per miglior film, miglior regia, e miglior sceneggiatura. Sc.: Waldo Salt, dal romanzo di James Leo Herlihy; Fot.: Adam Holender; Int.: Dustin Hoffman, Jon Voight, Sylvia Miles. LUN 28, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Calendario marzo-giugno Brian De Palma George Lucas Gli intoccabili American Graffiti The Untouchables Usa 1973, 110’, col. California 1962. Quattro personaggi si incrociano nel corso di una notte alla ricerca di una felicità che sembra sempre sul punto di esser colta e che, invece, sfugge continuamente loro di mano. Dei quattro, alla fine, ci è dato di conoscere il futuro: uno morirà in un incidente stradale, uno diventerà scrittore, un altro sarà dato per disperso in Vietnam mentre il quarto farà l’assicuratore. Usa 1987, 116’, col. A Chicago nel 1930, durante il Proibizionismo, Al Capone domina ormai incontrastato il commercio clandestino degli alcolici. Eliot Ness, agente del Dipartimento del Tesoro, forma una squadra con uomini fidati e coraggiosi: i poliziotti Jimmy Malone e George Stone e il contabile Oscar Wallace, incaricato di indagare nei conti di Capone. Ispirato al romanzo di Oscar Fraley e Eliot Ness e alla serie televisiva andata in onda dal ’59 al ‘63. Oscar a Sean Connery per l’interpretazione. Sc.: David Mamet; Fot.: Stephen H. Burum; Int.: Sean Connery, Kevin Costner, Robert De Niro. LUN 7, h. 16.00/18.10/20.20/22.30 Sc.: G. Lucas, Gloria Katz, Willard Huyck; Fot.: Ron Eveslage, Jan D’Alquen; Int.: Richard Dreyfuss, Ron Howard, Paul Le Mat. LUN 21, h. 16.00/18.10/20.20/22.30 4 7 marzo 14 marzo 21 marzo 28 marzo 4 aprile 11 aprile 18 aprile 9 maggio 16 maggio 23 maggio 30 maggio 6 giugno 13 giugno INTRIGO INTERNAZIONALE di Alfred Hitchcock PSYCO di Alfred Hitchcock MARNIE di Alfred Hitchcock FLASHDANCE di Adrian Lyne IL GIGANTE di George Stevens HOLLYWOOD PARTY di Blake Edwards IRMA LA DOLCE di Billy Wilder GHOST di Jerry Zucker CARLITO’S WAY di Brian De Palma ROCKY di John G. Avildsen IL PADRINO di Francis Ford Coppola LA VITA È MERAVIGLIOSA di Frank Capra LA CALDA NOTTE DELL’ISPETTORE TIBBS di Norman Jewison 89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 5 la rivista del cinema LA VOCE SEGRE TADEL LEPA ROLE L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a F e b b r a i o ø crossroads 9 febbraio Prosegue nella Sala Tre del Cinema Massimo la rassegna La voce segreta delle parole – Il grande cinema in lingua originale. In programma quattro grandi film in versione originale con sottotitoli in italiano. Let’s Get Lost. Chet Baker secondo Bruce Weber È possibile organizzare proiezioni mattutine per le scuole. Per informazioni: 011/8138516-517, e-mail: [email protected] Ingresso Intero € 7,00 / Ridotto Aiace, militari, under18 e studenti universitari €5,00 Ridotto over60 € 3,50 / Abbonamento 10 ingressi € 30,00 Quando Let’s Get Lost uscì nel 1989, il successo di pubblico e di critica fu totalmente inaspettato da parte del regista Bruce Weber, che lo aveva diretto autofinanziandosi. Il film, nominato agli Oscar tra i documentari, girò per i festival internazionali e, tra i molti riconoscimenti, ottenne il premio della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Assecondando l’incostante vita del trombettista jazz Chet Baker, Weber e il suo direttore della fotografia Jeff Preiss seguirono i viaggi del musicista attraverso gli Stati Uniti e l’Europa, di fatto immortalando i momenti più significativi di quello che fu il suo ultimo anno di vita. Weber filma alcune delle ultime session del musicista e le accosta a bizzarri estratti da film di serie B italiani - in cui compare un giovanissimo e affascinante Baker – interviste a personaggi che lo hanno conosciuto, amici, mogli e figli, musicisti che hanno tratto ispirazione dalla sua musica, facendone un ritratto composito ed estremamente approfondito. Chet Baker morì il 13 febbraio del 1988 all’età di 58 anni cadendo dalla finestra di un hotel di Amsterdam, ma sulla sua morte il film non si sofferma. Info 011-8138574 - [email protected] Cinema Massimo Via Verdi, 18 - 10124 Torino Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiani Le proiezioni in lingua francese sono organizzate in collaborazione con Délégation Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie). I film di Febbraio Potiche - La bella statuina / Potiche di François Ozon (Francia 2010, 103’, col.) v.o. francese, sott. it. Giovedì 3 febbraio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Robert Pujol dirige con pugno di ferro la sua fabbrica di ombrelli, mostrandosi dispotico anche con i figli e la moglie. Quando gli operai entrano in sciopero e sequestrano Robert, Suzanne lo sostituisce alla guida della fabbrica rivelando una gran competenza e capacità d’azione. We Want Sex / Made in Dagenham di Nigel Cole (Gran Bretagna 2010, 113’, col.) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 10 febbraio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30 Alla fine degli anni Sessanta la fabbrica della Ford è il cuore industriale dell’Essex con i suoi 55mila operai, di cui 187 donne. Quando vengono riclassificate professionalmente come “operaie non qualificate”, perdono la pazienza e dichiarano sciopero a oltranza ponendo le basi per la legge sulla parità di retribuzione. Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni You Will Meet a Tall Dark Stranger di Woody Allen (Usa 2010, 98’, col.) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 17 febbraio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Rubando il titolo a una delle frasi che le cartomanti usano per far contenti i loro clienti, ‘Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno’, il film narra con ironico umorismo quanto è facile lasciarsi ingannare dalle proprie illusioni amorose. Bruce Weber Let’s Get Lost The Social Network di David Fincher Usa 1989, 119’, b/n, v.o. sott.it. Secondo film di Bruce Weber, famoso fotografo di moda, ripercorre la storia di Chet Baker, trombettista jazz bianco, che si sposò tre volte, ebbe quattro figli e un numero incalcolabile di donne, amici e ammiratori. Sleale, infedele, mentitore, affascinante, ebbe rapporto costante solo con la sua musica e con l’eroina. “Avevo sentito parlare di Chat Baker da quando avevo quattordici anni quando ho comprato l’album “Let’s Get Lost & Other Songs”. La foto di copertina era di William Claxton. Avevo quindi molta familiarità con lui e con la sua musica prima di incontrarlo, così, il mio approccio con la storia di Chet fu molto simile alla canzone “Love and Fascination” (B. Weber). MER 9, h. 20.45 – Ingresso euro 3,00 (Usa 2010, 120’, col.) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 24 febbraio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30 In una sera d’autunno del 2003, lo studente di Harvard Mark Zuckerberg, un genio dell’informatica, siede al suo computer e inizia a lavorare a una nuova idea. Passando con furore tra blog e linguaggi di programmazione, quello che prende vita nella sua stanza diventerà ben presto una rete sociale globale che rivoluzionerà la comunicazione. ø in breve 23 febbraio ø Cult! 18 febbraio Carta bianca a Bruno Bozzetto. Un viaggio nella cultura italiana Gli animatori che fecero (e che faranno) la Storia Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione “Controcampo Italiano”, Se hai una montagna di neve, tienila all’ombra. Un viaggio nella cultura in Italia si ispira all’omonima raccolta di poesie di Tito Balestra. Un viaggio lungo l’intera penisola compiuto dalla regista con l’aiuto di Edoardo Nesi e Eugenio Lio, per portare a termine un’inchiesta sulla situazione e lo stato della cultura in Italia. Domande fondamentali poste a un lungo elenco di intervistati, nomi noti della cultura (da Franco Battiato a Umberto Eco, da Manlio Sgalambro a Laura Morante) accanto a gente comune. Nella primavera del 1898, a soli tre anni dalla prima proiezione pubblica del cinematografo, un polacco naturalizzato francese, Bolesław Matuszewski, invia a giornali, accademie e notabili un breve scritto che segna l’aurora di un’idea: la «photographie animée», da usarsi nelle più varie direzioni, deve essere conservata in una struttura permanente «pour la suite du monde». Le prime raccolte dell’epoca hanno finalità documentale, d’uso e di proprietà; solo all’inizio degli anni Trenta il film, riconosciuto quale espressione d’arte e di cultura, opera individuale frutto dell’ingegno, entra di diritto nelle prime cineteche. L’animazione, come d’altra parte il cinema, è un’arte relativamente giovane e per molti anni non si riconobbe la necessità di istituirne archivi dedicati. Alla fine degli anni Cinquanta, al Festival di Cannes si incontrarono alcuni tra i protagonisti dell’animazione d’autore mondiale. Fu da lì che presero il via il Festival di Annecy, in Alta Savoia, e l’Association Internationale du Film d’Animation - ASIFA, legata all’Unesco. Artisti come Alexandre Alexeieff, Norman McLaren, Lotte Reiniger, John e Faith Hubley, Emanuele Luzzati, Jiri Trnka, George Dunning, Jan Lenica, Peter Földes, Paul Grimault, quelli della Scuola di Zagabria e molti altri cominciarono a conoscersi e a riflettere sul passato, presente e futuro della loro arte. L’ASIFA iniziò a pubblicare in inglese, francese e russo - la rivista trimestrale Animafilm, prezioso strumento culturale e di informazione intorno al quale germinarono gli studi storici e teorici del settore. Tra i primi studiosi a cogliere i frutti di questo attivismo fu Gianni Rondolino. La sua Storia del Cinema d’Animazione, pubblicata da Einaudi nel 1974, divenne un riferimento imprescindibile e, nel 1978, Il Formichiere pubblicava un’altra fondamentale storia dell’animazione, Topolino e poi..., scritta da Giannalberto Bendazzi. Prese forma nel tempo la necessità di reperire e rendere accessibili i film animati ma anche testi, documenti e materiali di produzione al fine di promuovere la diffusione e la conoscenza dell’arte dell’animazione e per favorire i contatti e gli scambi fra gli artisti di tutto il mondo. ASIFA Italia dunque promosse la nascita di un Archivio Storico del Cinema d’Animazione oggetto oggi, a trent’anni dalla sua nascita, di una donazione al Museo Nazionale del Cinema. L’accordo sarà festeggiato mercoledì 23 febbraio, alle ore 21.00 (ingresso euro 3,00) in occasione di Corti d’Autore, l’appuntamento del Centro Nazionale del Cortometraggio con il film breve di qualità. Bruno Bozzetto, Presidente Onorario di ASIFA Italia, proporrà alcuni tra i lavori più significativi realizzati da grandi firme dell’animazione italiana in un percorso storico che abbraccerà i classici e i nuovi, straordinari, corti animati. Dall’omaggio al primo Presidente di ASIFA Italia Emanuele Luzzati ai nuovi autori indipendenti dell’arte animata. Emiliano Fasano Elisabetta Sgarbi Se hai una montagna di neve, tienila all’ombra. Un viaggio nella cultura in Italia Italia 2010, 86’, col. Proiezione digitale 2K “Cosa ne è della cultura nel sentimento degli italiani, nella loro vita concreta. Dobbiamo accontentarci della definizione formale della cultura, ovvero di un sistema di valori condiviso che soggiace ai comportamenti di una comunità, oppure possiamo andare più a fondo; chiedere per esempio alle persone che vivono, lavorano, leggono e non leggono, amano e non amano, cosa significa per loro la parola “cultura”? Abbiamo scelto questa strada, tenendo d’occhio, in tralice, quella formale definizione, per tentare di sorprendere il passante, per scorgere in lui una titubanza, una riflessione, una certezza, un valore, un guizzo. In questo viaggio – che è stato un vero e proprio viaggio, un Gran tour – abbiamo attraversato molte regioni d’Italia, cercando di far parlare i luoghi oltre che le persone. Non ci siamo mai avventurati da soli, però. In ogni luogo abbiamo chiesto aiuto a persone autorevoli, che nella cultura lavorano direttamente, che quei luoghi magari conoscono. Lungo il nostro percorso, abbiamo avuto bisogno di molte guide” (E. Sgarbi). Fot.: Andrés Arce Maldonado, Elio Bisignani. VEN 18, h. 20.30 Al termine del film incontro con Elisabetta Sgarbi e Alberto Pezzotta 5 89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 6 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o Noi credevamo. Il Risorgimento secondo Martone 3 p r o g r a m m a F e b b r a i o ø percorsi 16 febbraio Schermi americani. Prospettive sul neo-western Mole Antonelliana, 24 febbraio – 25 aprile Nell’ambito delle iniziative culturali proposte a Torino in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Museo Nazionale del Cinema presenta alla Mole Antonelliana una grande mostra fotografica dedicata al film Noi credevamo di Mario Martone. Lungometraggio che è già divenuto un caso, dopo la calorosa accoglienza critica alla Mostra del Cinema di Venezia e l‘ancor più clamoroso successo di pubblico ottenuto nelle sale cinematografiche. La mostra, che comprende 148 immagini tra foto di set e fotogrammi del film, si propone come percorso di rilettura di un’opera affascinante, che coniuga la complessità della riflessione storica con una narrazione di rara potenza espressiva e una direzione di attori esemplare. Come sempre, l’allestimento sarà suddiviso tra la cancellata esterna della Mole e la rampa elicoidale all’interno dell’Aula del Tempio, suggerendo così al visitatore una duplice esperienza attraverso la storia della nascita del nostro Paese e il ‘lavoro’ del cinema. Ad accompagnare la mostra, un ricco catalogo (ed. Il Castoro/Museo Nazionale del Cinema, euro 25,00) con tutte le immagini presenti nell’allestimento e quattro ampie interviste al regista Mario Martone, al produttore Carlo Degli Esposti, al co-sceneggiatore Giancarlo De Cataldo e al direttore della fotografia Renato Berta. Giovedì 24 febbraio, in occasione dell’inaugurazione della mostra, sarà proiettato al Cinema Massimo (Sala Due, h. 21, ingresso euro 5,00) il film Noi credevamo. di Riccardo Fassone Questo mese si inaugura la seconda edizione della rassegna Schermi americani, curata da “Gli Ultracorpi”, il collettivo universitario nato al DAMS di Torino in collegamento con la cattedra di Storia del Cinema Nordamericano. Anche per questa edizione, l’obiettivo è quello di proporre film noti e meno noti, opere celebrate o passate inosservate nel panorama del cinema statunitense contemporaneo, che aprano precise prospettive e sguardi sulla storia e sulla società americana, del presente come del passato. La rassegna si comporrà di brevi sezioni tematiche, con due appuntamenti ogni mese, per aprire uno scorcio su generi, correnti e modi di narrare l’America attraverso le immagini. L’iniziativa prende avvio con un doppio appuntamento sul western, genere classico per eccellenza, capace tuttavia di interrogare significativamente la contemporaneità. I film scelti, Gli spietati e Le tre sepolture, costituiscono due esempi illuminanti della rilettura del mito della frontiera da parte di una coppia di autori all American come Clint Eastwood e Tommy Lee Jones. Pellicole capaci di indagare l’identità di una nazione, ancora una volta partendo da ovest. La rassegna, che proseguirà fino all’estate, si concentrerà poi sul neo-noir, sulle pratiche di remake e serializzazione dell’horror, sul cinema indipendente e sull’opera di Gus Van Sant. Accanto alle proiezioni al cinema Massimo, il collettivo organizza un ciclo di appuntamenti seminariali presso il Laboratorio G. Quazza dell’Università di Torino e una serie di presentazioni di novità editoriali alla Bibliomediateca Mario Gromo. Maggiori informazioni sulla mostra e sulle altre iniziative del Museo Nazionale del Cinema realizzate in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia saranno pubblicate all’interno di un inserto speciale della Rivista del Cinema di marzo. Tommy Lee Jones Le tre sepolture / The Three Burials of Melquiades Estrada Usa 2005, 121’, col., v.o. sott. it. Un emigrato messicano viene ucciso da una guardia di frontiera tanto stupida quanto arrogante. Pete, suo unico vero amico, decide di scoprire chi è il colpevole della sua morte e, dal momento che le forze dell’ordine preferiscono insabbiare il caso, lo punisce personalmente sequestrandolo e costringendolo a viaggiare con lui e con il cadavere del messicano. La meta è il paesino da cui l’uomo proveniva e in cui aveva chiesto di essere sotterrato. Esordio di Tommy Lee Jones dietro la macchina da presa. Sc.: Guillermo Arriaga; Fot.: Chris Menges; Int.: T. L. Jones, Barry Pepper, January Jones. MER 16, h. 18.30 Al termine del film interverranno Giaime Alonge e Matteo Pollone Clint Eastwood Gli spietati / Unforgiven Usa 1992, 131’, col. Un gruppo di prostitute promette mille dollari a chi troverà i due uomini che hanno aggredito una di loro, sfregiandola. Parte all’inseguimento un ex bandito e assassino che ha rinnegato il passato e da dieci anni vive in una fattoria con i due figli piccoli. Lo seguono un amico nero e il giovane che ha fatto da intermediario. Ma lo sceriffo vuole fare a modo suo e interferisce con la loro missione. Un cupo western crepuscolare, al tempo stesso classico e moderno. Quattro premi Oscar per miglior film, regia, attore non protagonista e montaggio. Sc.: D. Webb Peoples; Fot.: Jack N. Green; Int.: C. Eastwood, Gene Hackman, Richard Harris. MER 16, h. 20.30 ø il cinema degli altri 28 febbraio Aspettando l’Adunata In occasione della 84a Adunata Nazionale degli Alpini, che si terrà a Torino dal 6 all’8 maggio 2011, il Museo Nazionale del Cinema aderisce al ciclo di manifestazioni Aspettando l’Adunata, organizzato dall’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Torino, proponendo lunedì 28 febbraio il film di Marco Elter Le scarpe al sole (1936), cronaca delle vicissitudini di tre alpini tra trincee e retrovie. Marco Elter Le scarpe al sole Italia 1936, 90’, b/n Tre montanari dello stesso paese alpino - un veterano della guerra libica e due giovani - sono arruolati negli Alpini quando nel 1915 l’Italia entra nel conflitto mondiale. «Sceneggiato da Curt Alexander dal libro Diario di guerra di Paolo Monelli, ex ufficiale degli Alpini, poi rieditato come Le scarpe al sole. Campione del mondo di sci, alpino pluridecorato nella guerra 1915-18, documentarista, il torinese Marco Elter, di famiglia lussemburghese, esordisce con un film schietto, attento ai personaggi più che all’azione, non esente da cadute retoriche né da ingenuità narrative. Premiato alla Mostra di Venezia con la coppa del Ministero della stampa e propaganda per ‘il film eticamente più significativo’» (Morando Morandini). L’espressione ‘mettere le scarpe al sole’, nel gergo degli alpini della Grande Guerra, significava morire. Sc.: Curt Alexander; Fot.: Massimo Terzano; Int.: Camillo Pilotto, Carlo Duse, Cesco Baseggio. LUN 28, h. 21.00 – Ingresso libero Notiziario Associazione Museo Nazionale del Cinema L’Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di presentare in anteprima il progetto audiovisivo 12 piccoli film da torino, lunedì 14 Febbraio, alle ore 21.00 presso la sala 3 del Cinema Massimo. L’obiettivo di 12 piccoli film da Torino, prodotto dalla casa torinese Eurofilm, curato da Maurizio Fedele, che firma la regia insieme a Riccardo Bianco, è un format che intende prendere in esame le più importanti figure di letterati, filosofi, poeti che nel corso della storia hanno vissuto o soggiornato a Torino e costituire per ognuno di essi delle pillole video di quattro minuti l’una. Ogni personalità, è introdotta da un giovane universitario studioso dell’argomento. Tutte le pillole hanno come filo conduttore un giovane; i primi due piccoli film, interpretati da Isadora Pei, sono dedicati a Guido Gozzano e a Friedrich Nietzsche. Gozzano è stato uno dei maggiori poeti crepuscolari, è nato a Torino e ne ha descritto il sapore attraverso i suoi versi più noti. Irene Carpignano introduce la figura del poeta attraverso i luoghi cardine protagonisti dei versi del poeta sabaudo, come il Bar Baratti, il mercato di Porta Palazzo e il Valentino. Nietzsche trovò la propria città ideale nella Torino di fine Ottocento. Nelle sue lettere ne descrisse le piazze, le persone, il cibo e la luce straordinaria. Roberto Bamberga descrive il rapporto Nietzsche-città, soffermandosi su alcuni luoghi specifici come Piazza Carlo Alberto e la Mole Antonelliana, filtrato dalle stato mentale del filosofo, che durante il soggiorno torinese scrisse Ecce Homo. I film realizzati in HD si avvalgono delle ricercate musiche originali di Marco Gentile e della produzione esecutiva di Stefano Bianco e Piero Giordano. Nell’ottica di un continuo confronto generazionale, l’AMNC nella stessa serata è lieta di riproporre il film Ritratto di un amico (2000, 44’) di Gianfranco Barberi. Nel 1999 l’artista Cesare Viel progettò una reading-performance consistente nella lettura di alcuni brani di un testo di Natalia Ginzburg dedicati a Cesare Pavese. La lettura avrebbe dovuto avvenire nella stessa stanza dell’hotel torinese dove lo scrittore si era tolto la vita nell’agosto del 1950. La performance non ebbe luogo, a causa di una polemica sollevata sulle pagine de La Stampa da Lorenzo Mondo. Ad un anno di distanza, Cesare Viel ha realizzato, insieme al regista Gianfranco Barberi, un film in cui egli stesso prepara la performance all’Hotel Roma e cammina per le strade torinesi care a Pavese. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con il Centro di Studi di Letteratura Italiana in Piemonte “Guido Gozzano - Cesare Pavese”, che sarà presente con la sua direttrice Mariarosa Masoero, e l’Associazione Riccardo Braghin rappresentata da Eugenio Gruppi. La serata sarà introdotta da Vittorio Sclaverani e coordinata da Claudio Di Minno alla presenza degli autori e degli attori dei film. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti disponibili. Ricordiamo inoltre il secondo appuntamento cinematografico di Operazione Lapsus dedicato a Luigi Tenco; giovedì 10 Febbraio alle ore 18,30, presso il Cinema Romano di Torino (Galleria Subalpina) verrà proiettato il film La Cuccagna (1962, 95’) di Luciano Salce con Ugo Tognazzi e Luigi Tenco (copia conservata dalla Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia). La proiezione, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, sarà introdotta da Caterina Taricano. A seguire, presso il Lapsus di Via Principe Amedeo 8/A, andrà in scena Ognuno è libero. L’Italia di Luigi Tenco a cura del Le Voci del Tempo composte da Marco Peroni, Mario Congiu e Mao. Per chi volesse essere inserito nella mailing list dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema: [email protected] - Per maggiori informazioni: www.amnc.it 6 89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 7 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a F e b b r a i o PROGRAMMA BIBLIOMEDIATECA MARIO GROMO FEBBRAIO 2011 Prende avvio da febbraio il nuovo ciclo di appuntamenti alla Gromo, con un calendario che si prolungherà sino a fine maggio, con tante proposte per ogni tipo di pubblico. La fitta rete delle collaborazioni registra questo mese delle nuove partnership. Il Goethe Institut di Torino e il gruppo di studio universitario Colloquia (coordinato dalla germanista Chiara Sandrin) collaborano alla progettazione di una serie di eventi dedicati al rapporto tra il cinema e la cultura tedesca: il primo frutto della collaborazione (maturato con i giovani e insostituibili amici di Sperduti nel buio) è il ciclo Il nostro sguardo, le loro parole, dedicato a tre capolavori del cinema italiano ispirati a opere importanti della letteratura tedesca. Il primo evento del mese è il 9 febbraio, con Stare al gioco. La ludicità nell’epoca del videogame: una mattinata dedicata al gioco e al videogame. Per maggiori dettagli si rinvia al box di approfondimento. Si confermano, con nuove proposte, due iniziative molto apprezzate nella scorsa stagione, entrambe organizzate con Giulia Carluccio e il gruppo di studio Gli Ultracorpi: Viaggi nella serialità (con una serata dedicata a Sex and the City, il 18 febbraio) e Hitchcockiana (con una tavola rotonda su Hitchcock e De Palma, il 25 febbraio). Da non perdere l’ormai consueto appuntamento mensile con le Voci del silenzio, incontri con il cinema muto coordinati dalle Brigate Irma Vep. Si riparte mercoledì 9 febbraio con la presentazione del cofanetto Maciste. L’uomo forte, prima tappa di un ciclo di restauri che ha visto uniti il Museo Nazionale del Cinema e la Cineteca di Bologna per riproporre al pubblico i film del mitico “gigante buono” del muto italiano. Proseguono gli incontri mensili di Saperi di donna, un ciclo di eventi per promuovere la cultura del rispetto e delle pari opportunità tra uomo e donna. L’appuntamento di febbraio è con La pianista, intenso film del regista austriaco Michael Haneke. Rinnoviamo il nostro ringraziamento alla Circoscrizione 3, al Presidente Michele Paolino e allo staff dell’Ufficio Cultura, per il costante sostegno collaborativo e per la condivisione delle nostre iniziative. Per ulteriori informazioni e anticipazioni è possibile consultare il sito del Museo alle voci News o Bibliomediateca, www.museocinema.it o contattare lo staff (011.8138599, [email protected]). Tutti gli incontri sono a ingresso libero, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca. STARE AL GIOCO La lucidità nell’epoca del videogame Un seminario alla Bibliomediateca “Mario Gromo”, 9 febbraio 2011 di Peppino Ortoleva Nati con i primissimi sviluppi dell’informatica, i videogiochi hanno conosciuto a partire dagli anni Settanta una straordinaria fortuna. Tanto che i giochi di maggior successo, da SuperMario Bros della Nintendo alle varie generazioni di Metal Gear Solid per Play Station Sony, hanno raggiunto volumi di vendite, nell’ordine delle centinaia di milioni, che non hanno paragoni in altre aree dell’industria culturale, come il libro o il disco. Considerati a lungo un divertimento riservato a un target importante ma limitato (i preadolescenti e gli adolescenti prevalentemente maschi), i videogiochi hanno visto allargarsi in questi anni il loro pubblico, per effetto in parte del venire a maturazione delle generazioni cresciute davanti alla consolle, in parte alla crescita del pubblico femminile, in parte del moltiplicarsi della varietà dei modi di giocare. Da una parte, accanto alle tradizionali piattaforme dedicate esclusivamente ai giochi, e accanto ai gadget portatili come il GameBoy, riservati alle fasce più giovani, si sono moltiplicati i giochi per gli smart phone e per gli i-pod, giochi in genere semplificati e ammazza-pause chiamati oggi prevalentemente casual games. Dall’altro la crescente definizione delle immagini ha portato allo sviluppo di prodotti che coniugano i piaceri propriamente ludici dell’interazione, tra giocatori e macchine e tra più EDUC.a Le news dei Servizi Educativi Laboratori per le scuole Sono ancora aperte le iscrizioni ai nuovi laboratori didattici per le scuole: l’attività prevede una prima parte all’interno di alcune sale del Museo, propedeutica al laboratorio, e una seconda parte pratica presso l’aula didattica. - Animazioni su pellicola (6-10 anni). I bambini disegnano immagini astratte sui fotogrammi di una pellicola cinematografica 35mm che viene montata in successione e proiettata per animarne i disegni; contemporaneamente, una lanterna magica proietta lo sfondo fisso disegnato dai bambini, per riprodurre l’effetto di sovra-proiezione del teatro ottico. - L’arte delle proiezioni (11-18 anni). Ispirandosi al modello delle ottocentesche “Salles du Progrès” francesi per la divulgazione scientifica, i ragazzi sono invitati ad interpretare il ruolo del lanternistaconferenziere per l’esposizione di brevi lezioni divulgative con l’ausilio di una lanterna magica e di una serie di vetri a carattere scientifico la rivista del cinema Direttore Responsabile Alberto Barbera Resp. Programmazione e Redazione Stefano Boni Grazia Paganelli Ufficio Stampa Veronica Geraci Progetto grafico Studio Cantono Layout esecutivi Gianluca Negro Stampa Editrice La Stampa S.p.A. VOCI DEL SILENZIO Appuntamenti con il cinema muto, a cura di Brigate Irma Vep, in collaborazione con DAMS - Università di Torino. Mercoledì 9 febbraio - Ore 20.30 MACISTE & CO. Un progetto di restauri DIALOGHI IN CORSO Novità librarie, dvd e reading Presentazione del DVD “Maciste l’uomo forte” a cura di Claudia Gianetto, Stella Dagna, Edizioni Museo Nazionale del Cinema Cineteca di Bologna, 2009. Intervengono: Claudia Gianetto e Stella Dagna (Museo Nazionale del Cinema). Introduce: Gabriele Perrone (Brigate Irma Vep). Proiezione del film: Maciste di Romano Luigi Borgnetto, Vincent C. Denizot, Italia 1915, 67’. Interpreti: Bartolomeo Pagano, Clementina Gay, Didaco Chellini, Felice Minotti. Venerdì 18 febbraio - Ore 20.30 SAPERI DI DONNA L’incontro è il quindicesimo del ciclo Intorno ai media. Scambi e discussioni e sarà introdotto dal prof. Peppino Ortoleva. In collaborazione con DAMS - Università di Torino e il gruppo cinematografico universitario “Gli Ultracorpi”. VIAGGI NELLA SERIALITÀ Presentazione del libro “SEX AND THE CITY E LA FILOSOFIA” di Carola Barbero, Il Nuovo Melangolo, 2010. Intervengono con l’autrice: Federica Mazzocchi, Daniela Tagliafico e Federica Turco (Università di Torino). Modera: Riccardo Fassone (Università di Torino). Proiezione di tre episodi di Sex and The City (Le donne, il sesso e gli uomini, Autoerotismo, L’uomo perfetto). Presentazioni di libri e proiezioni di film. Per informazioni sul programma consultare il sito: http://www.irma-torino.it http://www.comune.torino.it/politichedigenere/ Giovedì 17 febbraio - Ore 16.00 La pianista di Michael Haneke, Francia 2001, 129’, col. Interpreti: Isabelle Huppert, Annie Girardot, Susanne Lothar, Benoît Magimel. Introduce: Antonella Angelini. IL NOSTRO SGUARDO, LE LORO PAROLE Venerdì 25 febbraio - Ore 17.30 In collaborazione con DAMS - Università di Torino e il gruppo cinematografico universitario “Gli Ultracorpi”. Il cinema italiano incontra la letteratura tedesca. Rassegna e presentazione dei film in collaborazione con “Sperduti nel buio”, Goethe Institut Torino, DAMS - Università di Torino e “Colloquia”. HITCHCOCKIANA Presentazione dei libri: “LA SCRITTURA DELLO SGUARDO. Il cinema di Brian De Palma”, a cura di Massimiliano Spanu, Fabio Zanello, Edizioni Historica, 2010, “PSYCO & PSYCHO. Genesi, analisi e filiazioni del thriller più famoso della storia del cinema“ di Massimo Zanichelli, Le Mani, 2010. Intervengono con gli autori: Giulia Carluccio (Università di Torino), Leonardo Gandini (Università di Trento). Introduce: Paola Bortolaso (Museo Nazionale del Cinema) . Proiezione del film: Omicidio a luci rosse di Brian De Palma, USA 1984, 109’, col. Interpreti: Melanie Griffith, Craig Wasson, Gregg Henry, Guy Boyd. Lunedì 14 febbraio - Ore 15.30 Le affinità elettive INTORNO AI MEDIA Scambi e discussioni Lunedì 28 febbraio - Ore 15.30 La leggenda del santo bevitore di Paolo e Vittorio Taviani, Italia-Francia 1996, 98’, col. Interpreti: Isabelle Huppert, Fabrizio Bentivoglio, Jean-Hugues Anglade, Marie Gillain. Introduce: Attilio Palmieri. Lunedì 21 febbraio - Ore 15.30 Morte a Venezia di Luchino Visconti, Italia-Francia 1971, 130’, col. Interpreti: Dirk Bogarde, Bjorn Andersen, Silvana Mangano, Romolo Valli. Introduce: Andrea Mattacheo. di Ermanno Olmi, Italia-Francia 1988, 127’, col. Interpreti: Anthony Quayle, Rutger Hauer, Sandrine Dumas, Dominique Pinon. Introduce: Claudia Audi Grivetta. In collaborazione con Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Università di Torino. Mercoledì 9 febbraio - Ore 9.30/13.00 STARE AL GIOCO. La ludicità nell’epoca del videogame. Intervengono: Patrick Coppock (Università di Modena e Reggio Emilia), Riccardo Fassone, Ivan Mosca e Ugo Volli (Università di Torino), Stefano Frache (professionista del settore) Introduce: Peppino Ortoleva (Università di Torino). Il seminario, a ingresso libero, fa parte degli incontri del dottorato in Scienze del Linguaggio e della Comunicazione, Università di Torino. (scienze naturali, astronomia, miscele chimiche) da proiettare (durata 2h). N.B. Abbinabile ai percorsi Visioni del cielo presso Infini.To-Planetario e Misteri sotto la lente presso il Museo Regionale di Scienze Naturali. Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità. BIBLIOMEDIATECA “MARIO GROMO” Via Matilde Serao 8/A, 10141 Torino Tel. +39 011 8138.599 - Fax +39 011 8138.595 [email protected] www.museocinema.it www.comune.torino.it/circ3 ø anticipazioni Marzo al Cinema Massimo - Sui generis (14-18 anni) Ricreare gli stili, le tecniche e le atmosfere tipiche di alcuni generi cinematografici (Western, Horror, Noir, Fantascienza) attraverso l’uso delle luci, la scelta dei costumi e degli oggetti di scena, la composizione dell’inquadratura e i movimenti della macchina da presa, per sperimentare attivamente alcuni codici del linguaggio cinematografico (durata 3h). Nodo alla gola Il cinema di Alfred Hitchcock – Seconda parte Info e prenotazioni: 011 8138564/5 I programmi dettagliati e le schede di adesione sono scaricabili dal sito www.museocinema.it/educa “Fuori dagli schermi” – Visita guidata animata per le scuole secondarie di II grado e per il pubblico La spettacolare Aula del Tempio della Mole Antonelliana si anima di personaggi “usciti dagli schermi” che interagiscono con la guida e con il gruppo: un modo insolito, divertente e coinvolgente per visitare il Museo, approfondire i generi cinematografici e assistere “dal vivo” a citazioni di celebri film (durata: 1h30’). Nato di domenica Tutti i film di Ingmar Bergman – Prima parte Fare gli Italiani Inaugurazione con il Gattopardo restaurato Magnifiche Visioni Festival Permanente del Film Restaurato Info e prenotazioni: 011 8138564/5 Hanno collaborato a questo numero Giulia Carluccio, Emiliano Fasano, Riccardo Fassone, Goffredo Fofi, Peppino Ortoleva, Maria Riccobene, Vittorio Sclaverani e Paola Traversi Ricerche Iconografiche Grazia Paganelli Comunicazione e promozione Maria Grazia Girotto Mensile del Museo Nazionale del Cinema Anno IX - Numero 89 - Febbraio 2011 Reg. Trib. Torino n. 5560 del 17/12/2001 persone tramite la mediazione della macchina, con quelli più tipici della narrazione audiovisiva. E’ anche in seguito a questi ultimi sviluppi che sono nati, in diversi paesi tra cui l’Italia, i game studies, che trattano i videogiochi come oggetto di studio analogo al film o al prodotto televisivo. Un’area di ricerca che si sta ora confrontando con gli sviluppi della teoria filosofica e psicologicocognitiva del gioco. Redazione Via Montebello 22 - 10124 Torino Tel. 011.81.38.520 - Fax 011.81.38.530 [email protected] La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema (Promozione per la Cultura Cinematografica) Ringraziamenti Museo Nazionale del Cinema Fondazione Maria Adriana Prolo Archivi di cinema, fotografia ed immagine Via Montebello 22 - 10124 Torino Tel. 011.81.38.511 - Fax 011.81.38.558 www.museocinema.it Presidente Alessandro Casazza Direttore Alberto Barbera 2001 Distribuzione, Torino • Andrea Giaime Alonge, Torino • ASIFA Italia, Torino • Bruno Boschetto, Torino • British Film Institute, London • Giulia Carluccio, Torino • Centro Nazionale del Cortometraggio, Torino • Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Roma • Cineteca del Comune di Bologna • Cineteca Lucana, Potenza • Ditta Amerigo Cadeddu, Torino • Goffredo Fofi, Roma • Fondazione Cineteca Italiana, Milano • Goethe-Institut Turin • Hollywood Classics, London • Institut Lumière, Lyon • Stefano Maccagno, Torino • MultiServizi, Torino • NeonVideo, Borgo d’Ale (VC) • Nexo Digital, Milano • N.I.P., Torino • Park Circus, Glasgow • Alberto Pezzotta, Milano • Francesco Pitassio, Bologna • Matteo Pollone, Torino • RAI, Roma • Mauro Regis, Torino • Volker Schlöndorff, Potsdam • Elisabetta Sgarbi, Milano • Slow Cinema, Torino • Sony Pictures Releasing Italia, Roma • Tamasa, Paris • Gianni Volpi, Torino • Warner Bros. France, Paris • Warner Bros. Italia, Milano Cineteca del Museo Nazionale del Cinema / Personale della Multisala Massimo Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista. Sponsor tecnici Mole Antonelliana Partner Museo Nazionale del Cinema L’Aeroporto di Torino è collegato con bus e treno al centro città. Informazioni: www.aeroportoditorino.it oppure tel.+39 011 5676361-2 89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 8 la rivista del cinema L e R a s s e g n e MARTEDÌ 1 FEBBRAIO SABATO 12 FEBBRAIO h. 16.30 Senza pietà di A. Lattuada (I 1948, 90’) h. 18.15 La freccia nel fianco di A. Lattuada (I 1945, 90’) h. 20.45 Amadeus di M. Forman (Usa 1984, 180’, v.o. sott.it.) h. 16.30 h. 18.30 h. 20.30 h. 22.30 d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a F e b b r a i o MARTEDÌ 22 FEBBRAIO Mafioso di A. Lattuada (I 1962, 105’) Don Giovanni in Sicilia di A. Lattuada (I 1967, 104’) Il cappotto di A. Lattuada (I 1952, 101’) La lupa di A. Lattuada (I 1953, 93’) h. 16.30 Giovane e innocente di A. Hitchcock (Gb 1937, 80’, v.o. sott.it.) h. 18.00 La taverna della Giamaica di A. Hitchcock (Gb 1939, 108’, v.o. sott.it.) h. 20.45 I trafficanti della notte di J. Dassin (Gb 1950, 101’, v.o. sott.it.) MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO h. 16.30 Amadeus di M. Forman (Usa 1984, 180’, v.o. sott.it.) h. 20.30 La spiaggia di A. Lattuada (I 1954, 107’) Il film sarà introdotto da Goffredo Fofi e Gianni Volpi e sarà preceduto dal cortometraggio Gli italiani si voltano (A. Lattuada, 1953, 14’), episodio del film collettivo L’amore in città. DOMENICA 13 FEBBRAIO MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO h. 16.30 Cuore di cane di A. Lattuada (I 1976, 113’) h. 18.30 La cicala di A. Lattuada (I 1980, 101’) h. 20.30 Don Giovanni in Sicilia di A. Lattuada (I 1967, 104’) h. 16.30 I trafficanti della notte di J. Dassin (Gb 1950, 101’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Rebecca, la prima moglie di A. Hitchcock (Usa 1940, 130’, v.o. sott.it.) h. 21.00 Corti d’autore. Carta bianca a Bruno Bozzetto* LUNEDÌ 14 FEBBRAIO GIOVEDÌ 3 FEBBRAIO h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Potiche – La bella statuina di F. Ozon (F 2010, 103’, v.o. sott.it.)§ h. 16.30 La cicala di A. Lattuada (I 1980, 101’) h. 18.30 Le farò da padre di A. Lattuada (I 1974, 115’) h. 21.00 12 piccoli film da Torino + Ritratto di un amico° La proiezione sarà introdotta da Claudio Di Minno, Maurizio Fedele, Gianfranco Barberi e Cesare Viel GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO h. 16.00/18.10/20.20/22.30 The Social Network di D. Fincher (Usa 2010, 120’, v.o. sott.it.)§ h. 15.30/20.00 – Sala Due Via col vento di V. Fleming (Usa 1939, 217’)§ h. 22.30 – Sala Uno I gatti persiani di B. Ghobadi (Iran 2009, 106’)° La proiezione sarà preceduta dal cortometraggio African Time. Voci africane a Torino (8’) h. 16.30 Il delitto di Giovanni Episcopo di A. Lattuada (I 1947, 85’) h. 18.15 Luci del varietà di A. Lattuada/F. Fellini (I 1950, 93’) h. 20.30 Il bandito di A. Lattuada (I 1946, 78’) Il film sarà introdotto da Francesco Pitassio MARTEDÌ 15 FEBBRAIO h. 21.00 – Sala Due Noi credevamo di M. Martone (I 2010, 170’)# h. 16.15 Le farò da padre di A. Lattuada (I 1974, 115’) h. 18.30 La steppa di A. Lattuada (I 1961, 110’) h. 20.45 Soldato blu di R. Nelson (Usa 1970, 114’, v.o. sott.it.) VENERDÌ 25 FEBBRAIO h. 22.30 Giacomo l’idealista di A. Lattuada (I 1943, 90’) MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO SABATO 5 FEBBRAIO h. 16.00 Soldato blu di R. Nelson (Usa 1970, 114’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Le tre sepolture di T.L. Jones (Usa 2005, 121’, v.o. sott.it.) Al termine del film incontro con Giaime Alonge e Matteo Pollone h. 16.30/18.30/20.30/22.30 – Sala Due Frankenstein Junior di M. Brooks (Usa 1974, 106’)§ VENERDÌ 4 FEBBRAIO h. 16.30 h. 18.15 h. 20.30 h. 22.15 Giacomo l’idealista di A. Lattuada (I 1943, 90’) Il bandito di A. Lattuada (I 1946, 78’) Senza pietà di A. Lattuada (I 1948, 90’) Il delitto di Giovanni Episcopo di A. Lattuada (I 1947, 85’) h. 16.30 Sabotatori di A. Hitchcock (Usa 1942, 108’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Prigionieri dell’oceano di A. Hitchcock Usa 1944, 97’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Blackmail - Ricatto di A. Hitchcock (Gb 1929, 84’, did.or. sott.it.) Accompagnamento musicale dal vivo al pianoforte del M° Stefano Maccagno Il film sarà introdotto da Giulia Carluccio h. 20.30 Gli spietati di C. Eastwood (Usa 1992, 121’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Il club dei 39 di A. Hitchcock (Gb 1935, 86’, v.o. sott.it.) GIOVEDÌ 17 FEBBRAIO DOMENICA 6 FEBBRAIO h. 16.30 Il mulino del Po di A. Lattuada (I 1949, 96’) h. 18.30 La spiaggia di A. Lattuada (I 1954, 107’) Il film sarà preceduto dal cortometraggio Gli italiani si voltano (A. Lattuada, 1953, 14’), episodio del film collettivo L’amore in città. h. 20.45 Luci del varietà di A. Lattuada/F. Fellini (I 1950, 93’) LUNEDÌ 7 FEBBRAIO h. 16.30 La freccia nel fianco di A. Lattuada (I 1945, 90’) h. 18.15 La tempesta di A. Lattuada (I 1958, 120’) h. 20.30 Anna di A. Lattuada (I 1951, 107’) h. 16.00/18.10/20.20/22.30 – Sala Due Gli intoccabili di B. De Palma (Usa 1987, 116’)§ MARTEDÌ 8 FEBBRAIO h. 16.15 La tempesta di A. Lattuada (I 1958, 120’) h. 18.30 Anna di A. Lattuada (I 1951, 107’) h. 20.45 Il tamburo di latta di V. Schlöndorff (G 1979, 162’, v.o. sott.it.) Il film sarà introdotto da Volker Schlöndorff h. 22.30 – Sala Uno Le ferie di Licu di V. Moroni (I 2006, 93’)° MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO h. 16.30 Il mulino del Po di A. Lattuada (I 1949, 96’) h. 18.30 Cuore di cane di A. Lattuada (I 1976, 113’) h. 20.45 Let’s Get Lost di B. Weber (Usa 1988, 119’)* GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO h. 16.00/18.10/20.20/22.30 We Want Sex di N. Cole (Gb 2010, 113’, v.o. sott.it.)§ h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni di W. Allen (Usa 2010, 98’, v.o. sott.it.)§ VENERDÌ 18 FEBBRAIO h. 16.30 L’uomo che sapeva troppo di A. Hitchcock (Gb 1934, 75’, v.o. sott.it.) h. 18.00 Il club dei 39 di A. Hitchcock (Gb 1934, 75’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Se hai una montagna di neve, tienila all’ombra di E. Sgarbi (I 2010, 88’) Il film sarà introdotto da Elisabetta Sgarbi e Alberto Pezzotta SABATO 19 FEBBRAIO h. 16.30 Sabotaggio di A. Hitchcock (Gb 1936, 76’, v.o. sott.it.) h. 18.00 Giovane e innocente di A. Hitchcock (Gb 1937, 80’, v.o. sott.it.) h. 20.30 La signora scompare di A. Hitchcock (Gb 1938, 96’, v.o. sott.it.) h. 22.15 La taverna della Giamaica di A. Hitchcock (Gb 1939, 108’, v.o. sott.it.) DOMENICA 20 FEBBRAIO h. 16.00 Rebecca, la prima moglie di A. Hitchcock (Usa 1940, 130’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Il prigioniero di Amsterdam di A. Hitchcock (Usa 1940, 120’, v.o. sott.it.) h. 20.45 Il sospetto di A. Hitchcock (Usa 1941, 99’, v.o. sott.it.) Il cappotto di A. Lattuada (I 1952, 101’) La lupa di A. Lattuada (I 1953, 93’) Mafioso di A. Lattuada (I 1962, 105’) La steppa di A. Lattuada (I 1961, 110’) Gli Eventi del Mese MAGNIFICHE VISIONI AMADEUS Martedì 1 febbraio, h. 20.45 Mercoledì 2 febbraio, h. 16.30 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 GOFFREDO FOFI E GIANNI VOLPI PRESENTANO LA SPIAGGIA Mercoledì 2 febbraio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 LEGEND FILM FESTIVAL (EVENTO SPECIALE) FRANKENSTEIN JUNIOR Giovedì 3 febbraio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Sala Due – Ingresso euro 7,00/5,00/3,50 FRANCESCO PITASSIO PRESENTA IL BANDITO Venerdì 4 febbraio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 LEGEND FILM FESTIVAL GLI INTOCCABILI Lunedì 7 febbraio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30 Sala Due – Ingresso euro 7,00/5,00/3,50 MAGNIFICHE VISIONI VOLKER SCHLÖNDORFF PRESENTA IL TAMBURO DI LATTA Martedì 8 febbraio, h. 20.45 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 CROSSROADS – LET’S GET LOST Mercoledì 9 febbraio, h. 20.45 Sala Tre – Ingresso euro 3,00 LEGEND FILM FESTIVAL VIA COL VENTO Lunedì 14 febbraio, h. 15.30/20.00 Sala Due – Ingresso euro 7,00/5,00/3,50 12 PICCOLI FILM DA TORINO + RITRATTO DI UN AMICO Lunedì 14 febbraio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso libero MAGNIFICHE VISIONI SOLDATO BLU Martedì 15 febbraio, h. 20.45 Mercoledì 16 febbraio, h. 16.30 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 SCHERMI AMERICANI LE TRE SEPOLTURE + GLI SPIETATI Mercoledì 16 febbraio, h. 18.30-20.30 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 CULT! – ELISABETTA SGARBI E ALBERTO PEZZOTTA PRESENTANO SE HAI UNA MONTAGNA DI NEVE, TIENILA ALL’OMBRA Venerdì 18 febbraio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 h. 16.30 La signora scompare di A. Hitchcock (Gb 1938, 96’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Sabotaggio di A. Hitchcock (Gb 1936, 76’, v.o. sott.it.) h. 20.30 L’uomo che sapeva troppo di A. Hitchcock (Gb 1934, 75’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Il signore e la signora Smith di A. Hitchcock (Usa 1941, 95’, v.o. sott.it.)* DOMENICA 27 FEBBRAIO h. 16.30 Il sospetto di A. Hitchcock (Usa 1941, 99’, v.o. sott.it.) h. 18.30 L’ombra del dubbio di A. Hitchcock (Usa 1943, 108’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Rebecca, la prima moglie di A. Hitchcock (Usa 1940, 130’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 28 FEBBRAIO h. 16.30 Il prigioniero di Amsterdam di A. Hitchcock (Usa 1940, 120’, v.o. sott.it.) h. 18.45 Prigionieri dell’oceano di A. Hitchcock (Usa 1944, 97’, v.o. sott.it.) h. 21.00 Le scarpe al sole di M. Elter (I 1936, 90’)° h. 16.30/18.30/20.30/22.30 – Sala Due Un uomo da marciapiede di J. Schlesinger (Usa 1969, 104’)§ LUNEDÌ 21 FEBBRAIO h. 16.30 Il signore e la signora Smith di A. Hitchcock (Usa 1941, 95’, v.o. sott.it.)* h. 18.30 Sabotatori di A. Hitchcock (Usa 1942, 108’, v.o. sott.it.) h. 20.30 L’ombra del dubbio di A. Hitchcock (Usa 1943, 108’, v.o. sott.it.) VENERDÌ 11 FEBBRAIO h. 16.30 h. 18.30 h. 20.30 h. 22.30 SABATO 26 FEBBRAIO h. 16.00/18.10/20.20/22.30 – Sala Due American Graffiti di G. Lucas (Usa 1973, 110’)§ ° * ingresso libero ingresso euro 3,00 # ingresso euro 5,00 § ingresso euro 7,00/5,00/3,50 Info LEGEND FILM FESTIVAL AMERICAN GRAFFITI Lunedì 21 febbraio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30 Sala Due – Ingresso euro 7,00/5,00/3,50 MAGNIFICHE VISIONI I TRAFFICANTI DELLA NOTTE Martedì 22 febbraio, h. 20.45 Mercoledì 23 febbraio, h. 16.30 Sala Tre - Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 CORTI D’AUTORE. CARTA BIANCA A BRUNO BOZZETTO Mercoledì 23 febbraio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso euro 3,00 NOI CREDEVAMO Giovedì 24 febbraio, h. 21.00 Sala Due – Ingresso euro 5,00 GIULIA CARLUCCIO PRESENTA BLACKMAIL – RICATTO Venerdì 25 febbraio, h. 20.30 Sala Tre – Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 LEGEND FILM FESTIVAL UN UOMO DA MARCIAPIEDE Lunedì 28 febbraio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Sala Due – Ingresso euro 7,00/5,00/3,50 ASPETTANDO L’ADUNATA LE SCARPE AL SOLE Lunedì 28 febbraio, h. 21.00 Sala Tre – Ingresso libero MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Mole Antonelliana Via Montebello, 20 - Torino www.museocinema.it Infoline 24 ore su 24 Tel. +39 011 2178 540 Info orari e biglietteria Tel. +39 011 8138 560/561 Orari Da martedì a venerdì e domenica: 9.00-20.00 sabato: 9.00-23.00 / lunedì chiuso TARIFFE MUSEO Intero, euro 7,00 Ridotto, euro 5,00 studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Giovani e scuole, euro 2,00 da 6 a 18 anni; gruppi scolastici Gratuito, fino a 5 anni; disabili e accompagnatore MUSEO + ASCENSORE PANORAMICO Intero, euro 9,00 Ridotto, euro 7,00 studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Giovani e scuole, euro 4,50 da 11 a 18 anni; gruppi scolastici Gratuito, fino a 5 anni; disabili e accompagnatore ASCENSORE PANORAMICO Intero, euro 5,00 Ridotto, euro 3,50 da 11 a 18 anni; studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Gratuito, fino a 10 anni; disabili e accompagnatore VISITE GUIDATE Visite guidate gruppi scolastici Prenotazione obbligatoria, max 25 persone / gruppo In italiano euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto In inglese, francese, tedesco, spagnolo euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto Tel. +39 011 8138 564 / 565 (da lunedì a venerdì 9.00 – 16.00) Visite guidate gruppi Prenotazione obbligatoria, max 25 persone / gruppo, diritto di prenotazione € 1,50 / biglietto In italiano euro 80,00 / gruppo + biglietto ridotto In inglese, francese, tedesco, spagnolo euro 90,00 / gruppo + biglietto ridotto Tel. +39 011 2178 540, [email protected] (da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00) Visite guidate con interprete LIS Ogni primo venerdì del mese alle 18.00 su prenotazione Tel. +39 011 8138 517, [email protected] CINEMA MASSIMO Via Verdi, 18 - Torino - Tel. +39 011 8138 574 Sala 1 e 2 Intero, euro 7,00 Ridotto: - Aiace, militari, under18 e studenti universitari, euro 5,00 - Over 60, euro 3,50 Abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.), euro 20,00 Al mercoledì (esclusi festivi e pre-festivi) biglietto ridotto per tutti, euro 3,50 Sala 3 Intero, euro 5,50 Ridotto: - Aiace, militari, under18 e studenti universitari (spett. serali), euro 4,00 - Over 60 e studenti universitari (spett. pomeridiani), euro 3,00 Abbonamento sala 3 (10 ingr.), euro 30,00 BIBLIOMEDIATECA “Mario Gromo” Via Matilde Serao, 8/A - Torino Tel. +39 011 8138 599 - Fax +39 011 8138 595 [email protected] Biblioteca e videoteca lun. e ven. 9.00 - 13.00 mar. e gio. 9.00 - 13.00, 13.30 - 17.30 mer., sab. e dom. chiuso Per vedere in sede i film della videoteca è necessaria la prenotazione Archivio mar. 9.30 - 13.00, 13.30 - 17.30 (previo appuntamento) L’archivio è consultabile su prenotazione: [email protected] Tel. +39 011 8138 596 (solo martedì) MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Fondazione Maria Adriana Prolo Archivi di cinema, fotografia ed immagine Uffici: Via Montebello, 22 - 10124 Torino Tel. +39 011 8138 511 Fax +39 011 8138 506 [email protected] www.museocinema.it