una settimana in canada FREERIDE

Transcript

una settimana in canada FREERIDE
FREERIDE
una settimana in canada
«La vera goduria qui a Last Frontier la provo quando con l’elicottero
sorvolo questo spazio infinito e le infinite possibilità di discesa nella neve vergine»
last frontier
heliski
Venite con noi nel profondo nord del British Columbia:
scoprirete anche voi il paradiso della powder, vivrete una settimana
indimenticabile fatta di chilometri e chilometri di discese in un oceano
di neve e di natura incontaminata vasto il doppio della Val d’Aosta
L’
di A L E S S A N D R O B E R N A S C O N I
ultima frontiera: un nome più azzeccato era difficile trovarlo, ma il suo reale significato lo si
può cogliere solo una volta arrivati. Ma di cosa
stiamo parlando? Di una delle aree più remote
del mondo dove decidere di andare a sciare, o meglio a helisciare! Siamo in Canada, nel profondo nord del British
Columbia, a due passi dall’Alaska nella Bell Irving River
Valley, terra di giganteschi orsi Grizzly. Ghiacciai maestosi, catene montuose sterminate e perennemente imbiancate, fiumi impetuosi e laghi cristallini. Un vero paradiso incontaminato, un tempo meta di pionieri e cercatori d’oro,
da queste parti l’unico sfregio della civiltà è rappresentato
dalla solitaria strada che collega il Canada all’Alaska i cui
unici frequentatori sono i mostruosi trucks che trasportano
legna o minerali. E su quest’unica strada alla metà degli
anni Settanta è stato costruito il Bell II lodge, un tempo solo un’area di servizio e ristoro per i camionisti in transito
da e verso i territori dello Yukon (vi ricordate della pepita
di zio Paperone?) e l’Alaska. Recentemente è stato ristrutturato e sono stati costruiti alcuni meravigliosi chalet di legno per ospitare coloro che, come noi, desiderano spingersi
ai confini del globo alla ricerca di luoghi incontaminati dove sciare in libertà. Era il 1996, quando iniziarono le esplorazioni aeree per verificare le opportunità sciistiche di que98 S C I A R E
sta zona, e subito le fortunate guide che hanno saggiato per
prime questo territorio hanno capito di trovarsi in un luogo
speciale: le Skeena Mountains infatti sono un susseguirsi
di cime maestose che offrono un terreno sciistico di incredibile varietà, paesaggi mozzafiato, e anche grandi foreste,
da sfruttare quando la visibilità sui ghiacciai non è perfetta. Per molti helisciatori, tra l’altro, sciare tra gli alberi è
un’esperienza a volte ancora più esaltante che farlo in terreno aperto, e c’è chi cerca, tra le varie destinazioni dell’heliski, proprio quelle con maggiori possibilità di sciare
all’interno della foresta. La neve qui è sempre intatta e non
condizionata dal vento, si conserva quindi polverosa molto più a lungo che sul ghiacciaio. Io adoro sciare tra gli alberi, e le foreste canadesi sono uno spettacolo di per sé, ma
la vera goduria qui a Last Frontier la provo quando con l’elicottero sorvolo questo spazio infinito di cime e ghiacciai
inondati dal sole e le infinite possibilità di discesa nella neve vergine. Ma facciamo un passo indietro: prima di tutto chiediamoci perché qualcuno dovrebbe affrontare un
viaggio così lungo per andare a sciare (è la cosa che mi domandano più spesso). A coloro che me lo chiedono non ho
una risposta efficace ed immediata da dare: solo un consiglio, non andateci! Perché una volta provato, non vorrete
più sciare da nessun’altra parte! È un orgasmo di sensaS C I A R E 99
una settimana in canada
FREERIDE
«Una volta provato non vorrete più sciare da nessun’altra parte.
È un orgasmo di sensazioni, è l’essenza dello sci, è l’esperienza di una vita»
Tutto per noi
Alessandro Bernasconi , Stefano Spinoglio e Robert Brackenhofer (impegnato sul ripido della foto di apertura) davanti all’elicottero
che hanno avuto a loro completa disposizione per poter scattare foto esclusive: un privilegio rarissimo! A destra: il rider è Stefano Spinoglio
zioni, è l’essenza stessa dello sci, e per chi ama questo
sport e la montagna, fare heliski in un posto come Last Frontier, è l’esperienza di una vita, l’apoteosi di tutte le più belle sensazioni che avete provato nel praticare questo sport.
Vale assolutamente la pena di fare uno sforzo, sia economico che fisico, per raggiungere un posto come questo,
ma nessuna descrizione scritta o nessuna foto scattata, potrà mai rendere giustizia a luoghi come questi o alle sensazioni che essi regalano. È un esperienza mistica, dove ci si
riappropria di spazi dimenticati da dedicare a se stessi, alla simbiosi con la natura, in luoghi dove la natura è sovrana assoluta e si concede in tutta la sua magnificenza. A questo punto ci si chiede: come fare ad andare? L’organizzazione del viaggio, al contrario di quanto si possa pensare,
è molto semplice: ci si affida in toto all’esperienza dell’operatore, anche in questo caso parliamo di Sergio Camolese e la sua Blade Runner Adventures, uno specialista dell’heliski che propone pacchetti tutto compreso per le migliori destinazioni in tutto il mondo. Last Frontier, come la
maggior parte delle altre compagnie di heliski, fornisce anche l’equipaggiamento necessario per lo sci fuoripista, in
particolare gli sci «fat» per galleggiare più facilmente nella «powder» canadese e conservare energie preziose, oltre
naturalmente agli A.R.V.A (Apparecchio di Ricerca Vittime di una Valanga), da indossare durante la giornata per
100 S C I A R E
ovvie ragioni di sicurezza. È dunque sufficiente portarsi i
propri scarponi e il normale abbigliamento. Per raggiungere Last Frontier si vola verso Vancouver, la splendida città
capitale del British Columbia, si sosta per una notte in albergo, e la mattina seguente, se il tempo lo permette, si effettua un altro volo privato alla volta di Bob Quinn Lake.
Una pista di ghiaia tra le montagne è lì ad attenderci per
l’atterraggio e il classico autobus dei film americani è pronto a prenderci in consegna per portarci alla destinazione finale. In caso di maltempo invece, il trasferimento avviene
in pullman direttamente da Smithers. Tutto qui, niente di
più facile! Dal momento del vostro arrivo in Canada sarete presi in consegna dal personale della compagnia e non
dovrete preoccuparvi d’altro che di divertirvi. Davvero, a
volte è più complicato andare a fare un week-end tra code
in macchina, code per comprare gli ski-pass e soprattutto
code agli impianti, che non andare in Canada….Una volta
a destinazione troverete a vostra disposizione uno splendido chalet di legno (che qui certamente non manca) con
camino e terrazza, dove rilassarvi in attesa del briefing sull’utilizzo dell’ A.R.V.A. e dell’elicottero sia che siate alla
prima esperienza, sia che voi abbiate già volato. Gli elicotteri utilizzati sono degli splendidi A-Star b2 e Bell 407,
capaci di volare e posarsi sulle vette delle montagne con la
leggiadrìa di libellule, sicuri ed affidabili anche in caso di
S C I A R E 101
FREERIDE
CLARKE ACTION PHOTOGRAPHY/BELL II LODGE STEELHEAD FISHING, BC
una settimana in canada
RANDY LINCKS/TLH HELISKIING, BC
Che natura!
Gli chalet di legno a disposizione degli ospiti-clienti di Last Frontier, la pesca nel
fiume Yukon e «una preda» record. Sotto: una cartina che precisa la posizione del
lodge nella regione del British Columbia al confine con l’Alaska. Nella pagina a fianco:
il salto di Alessandro Bernasconi che ha meritato la copertina di questo Sciare
ALASKAN
Watson Lake
HWY.
YUKON
TERRITORY
Lower Post
BRITISH
COLUMBIA
ve
ue
KARL WEATHERLEY/BELL II LODGE STEELHEAD FISHING, BC
Bl
Ri
en
Fr
37
la scheda
r
ch
ve
Ri
Provate!
r
■ Informazioni
Last Frontier Heliskiing
Head Office: P.O. Box 1118
Vernon BCCanada V1T 6N4
Telefono: (250) 558-7980
Fax: (250) 558-7981
E-mail: [email protected]
Web site: www.lastfrontierheli.com
Good Hope Lake
Jade City
YUKON
ood
onw
Cott r
Rive
37
37
R
SIA
CAS
Cassiar
illa
HG
RA
PH
Gna
tC
■ Tour Operator
Blade Runner Adventures
(www.heliskiworld.com)
Via Arduino, 20 - 10134 - Torino
Tel. e fax: 0118113420
E-mail:[email protected]
r e ek
Tan
z
TELE
P
Dease Lake
AD
RO
EEK
r
ve
Ri
40 Miles Flats
Stikine Rive
r
Stik
ine River
S
Dawson Creek
Bell ll Lodge
97
Meziadin Jct.
Chetwynd
Stewart
37
Moricetown
Kitwanga
Smithers
McLeod Lake
Burns Lake 97
Terrace
16
Houston
Prince George
Prince Kitimat Vanderhoof 16
16
CR
K
A
Ealue Lake
Yello
wh
Rupert
ead
H
B.C.
Tatogga
Lake
Kinaskan
Lake
Tatogga
■ I nostri sponsor
Salomon
Salice
Boeri
ver
Iskut Ri
Eastman Creek
Bur
ra
37
ge
C
ree
k
Bob Quinn Lake
wy
.
Pass
Be
ll-Ir
Bell ll
vin
gR
ive
r
Bowser Lake
97
37
Meziadin Junction
H
IG
H
W
AY
BRITISH
COLUMBIA
Cranberry Junction
Be
rr y
37
Ri
ve
r
Kitwanga
16
Y.
IA
R
New Aiyansh
16
H EA D H
LOW
W
USA
Stewart
CA
SS
Y EL
Vancouver
1
ALASKA
Meziadin
Lake
AD
Kamloops
Bear
Glacier
1
Nass River
LA
y.
Ca
ssiar Hw
A
37
Dease
Lake
AY
HW
HIG
Dease Lake
Iskut
Telegraph Cr.
NASS
FORES
T SER
VICE
RO
Watson Lake
condizioni meteo avverse (durante le quali comunque non
si vola). Cosa fare prima di partire? Ho già avuto modo di
spiegare che per affrontare una vacanza di heliski non bisogna essere dei campioni di sci o degli esperti del freeride: è sufficiente essere sciatori di medio/buon livello con
una adeguata preparazione fisica. Sciare nella neve fresca tutto il giorno richiede una certa resistenza, quindi per
apprezzare al meglio questa esperienza è preferibile avere
nelle gambe qualche giornata di sci durante la stagione altrimenti l’acido lattico può frenare il vostro entusiasmo.
A Last Frontier si inanellano discese di circa 800/1000 metri verticali per volta, con una media di 10 -12 discese al
giorno, per un totale di circa 45.000 metri verticali sciati in
una settimana. Ovviamente la quantità di discese e di metri verticali dipende sia dalle condizioni meteo che dall’abilità dei vari gruppi, ci sono discese anche di 1500 metri verticali e alcuni gruppi di sciatori riescono a totalizzare più di 60.000 metri verticali in una settimana, mentre altri si «fermano» ai 30.000 garantiti dalla compagnia. In ogni
caso ognuno riesce a trovare la sua giusta dimensione ed il
proprio ritmo all’interno dei vari gruppi. Last Frontier, rispetto ad altre compagnie di heliski canadesi ha un grosso
vantaggio: i gruppi per ogni elicottero sono soltanto due:
questo assicura da una parte un maggior numero di discese effettuabili durante la giornata, dall’altra una maggiore
flessibilità negli spostamenti tra le varie aree e quindi terreni sempre vergini. Last Frontier è quindi una destinazione particolarmente adatta agli irriducibili dell’heliski, e a
tutti coloro che desiderano approfittare al massimo delle
possibilità offerte da questo tipo di vacanza. Chi come noi
è alla ricerca della powder, a Last Frontier trova il suo paradiso: quest’area infatti è famosa per l’abbondanza di nevicate: si parla di una media annua di 20-30 metri all’anno
a 1600 metri di altitudine (si, si avete capito bene, non è un
errore di stampa), con una base consolidata media di 5-6
metri. Attualmente sono state catalogate più di 600 discese ma il numero è in costante ascesa: il territorio è talmente vasto che spesso è possibile sciare dove mai nessuno prima di voi è mai sceso. Durante il nostro soggiorno, infatti,
abbiamo avuto l’onore di effettuare un paio di «runs» inedite e quindi di «battezzarle» con un nome deciso dal gruppo. L’area in questione infatti è mostruosamente vasta, si
parla di circa 9000 chilometri quadrati (a titolo di esempio
ricordiamo che l’intera regione della Val D’Aosta ha una
superficie di «soli» 3200 chilometri quadrati), quindi potete comprendere come le possibilità di esplorazione siano virtualmente illimitate. L’avventura a Last Frontier si
condivide con persone provenienti da tutto il mondo, ovviamente gli americani sono avvantaggiati dalla vicinanza,
ma sono molti gli europei che vengono fin qui, tedeschi,
austriaci, svizzeri, inglesi e francesi, oltre naturalmente a
qualche italiano anche se ancora in minoranza rispetto alle altre Nazioni. Fatico a capire le motivazioni di questa nostra blanda predisposizione ai viaggi: siamo un popolo di
sciatori sempre più numerosi, ma forse ancora troppo casalinghi. Abbiamo l’enorme fortuna di avere le magnifiche
Alpi a nostra disposizione ma vi assicuro che ciò che vi
aspetta qui non ha eguali. La settimana che si passa a Last
Frontier, cementa fortemente il rapporto fra i partecipanti,
con i quali si condividono sciate indimenticabili e divertenti racconti a fine giornata tra una birra e l’altra. Il lodge
è attrezzato per offrire ogni genere di comfort, dalle rilassanti Hot tub (vasche idromassaggio con acqua calda) all’aperto dove infilarsi a fine giornata per smaltire le tossine delle gambe, alla sauna e la sala fitness. Sono anche disponibili massaggi sportivi e rilassanti e altri svaghi per le
FREERIDE
eventuali giornate di brutto tempo, quando occorre attendere l’arrivo del sole per decollare. Ping-pong, x-box e
Playstation, biliardo e freccette, sono spesso utilizzati anche la sera, dopo cena, per concludere in bellezza la giornata. Io e Stefano, insieme come ogni anno per questa avventura, abbiamo conosciuto gente davvero particolare:
uno degli ospiti era un veterano dell’heliski, Tim Firnstahl,
un simpatico ristoratore di Seattle, patito di heliski da oltre
20 anni, che ha anche scritto un divertente ed utile libro/manuale dell’heliski (che purtroppo si può trovare solo negli Stati Uniti, il titolo è «Heliing - the wolrd’s best
Skiing»), per tutti coloro che si avvicinano a mondo e che
desiderano informazioni, consigli, suggerimenti, e tecniche per meglio apprezzare questa esperienza, nonché una
dettagliata mappa dei luoghi migliori dove andare e delle
loro caratteristiche. Un’altra gradita sorpresa è stata incontrare il campione tedesco di telemark estremo, Robert
Brackenhofer in visita al fratello che lavora come guida
per Last Frontier. Pur tentando di mascherare il nostro ruolo di giornalisti-freeriders, la necessità di scattare foto per
documentare la nostra esperienza ci ha inevitabilmente portati allo scoperto. Fotografare in montagna è un’operazione che richiede tempo e preparazione, incompatibile quindi con le esigenze del gruppo che pensa giustamente a sciare il più possibile. Grazie alla disponibilità di Franz Fux, il
manager delle operazioni, abbiamo dunque avuto la possibilità di avere un elicottero in esclusiva per una mezza
giornata, con un equipaggio composto solamente da me,
Stefano, Robert e suo fratello Michael (oltre naturalmente
al pilota). Ciò ci ha permesso di accedere al terreno più «tosto», assolutamente off-limits ai gruppi di heliski. Dopo le
raccomandazioni di rito del manager (mettere insieme tre
una settimana in canada
pazzi scriteriati e dar loro accesso illimitato a qualsiasi picco, salto, parete e quant’altro a disposizione senza alcun limite, può essere un cocktail pericolosissimo…) siamo corsi al nostro fiammante elicottero rosso prima che se ne pentisse. In pratica eravamo finalmente noi ad indicare al pilota dove volevamo essere «scaricati» e quale parete o salto effettuare: praticamente un sogno diventato realtà. Normalmente questo è possibile solo a pochissimi fortunati
professionisti durante le riprese delle più importanti produzioni di film sul freeride e sci estremo: gente come Scot
Schmidt o Jeremy Nobis. Un elicottero privato infatti ha un
costo di circa 2000 dollari l’ora…. Purtroppo per noi dopo una settimana di condizioni fantastiche, la giornata a disposizione non presentava le migliori condizioni possibili,
il manto nevoso si era ghiacciato a seguito in un imprevisto innalzamento della temperatura seguito da un repentino raffreddamento, eravamo già ad Aprile inoltrato, dunque abbiamo faticato più del dovuto a trovare zone dove la
tenuta fosse accettabile in relazione alle pendenze che andavamo a cercare (anche oltre i 50°, per non sfigurare troppo con Nobis…) Ma non potevamo certo sprecare questa
opportunità. Una volta individuato il posto il pilota si posizionava per permettere al fotografo di turno la migliore
inquadratura, meglio di così! Avere un elicottero a disposizione, senza alcune limitazioni di accesso a qualsiasi tipo
di discesa rappresenta il nirvana di ogni freerider. Ed è l’unica cosa al mondo che superi (per i soli fanatici ed esperti) l’esperienza di sci fuoripista che invece, chiunque abbia
voglia, può fare a Last Frontier, a mio modo di vedere una
delle migliori destinazioni di heliski al mondo. Dunque ragazzi, non continuate a sognare ad occhi aperti: questa volta andateci anche voi, non lo dimenticherete mai.
Discese infinite
104 S C I A R E
TLH HELISKIING, BC
Powder, powder e ancora powder: c’è da fare un’indigestione di discese in neve vergine, ma attenzione a non esagerare e a valutare
bene le proprie risorse atletiche. Nella pagina a fianco: ancora Alex Bernasconi in azione
«A Last Frontier si inanellano discese di circa 800/1000 metri
di dislivello per volta, con una media di 10-12 discese al giorno»
S C I A R E 105