LIBERTA` DEL 30 LUGLIO

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LIBERTA` DEL 30 LUGLIO
Sport
LIBERTÀ
giovedì 30 luglio 2015
FIoRenZUoLa - Il Fiorenzuola ha
scelto Fausto Ferrari. La lunga
attesa per l’ingaggio dell’attaccante si è praticamente conclusa. La fumata se non totalmente
bianca, come tiene a precisare il
direttore sportivo Mariano Guarnieri, artefice dell’operazione ingaggio, la diventerà completamente entro la giornata di domani, quando probabilmente ci
sarà la conferma ufficiale. «Al
momento - dice Guarnieri - siamo al novanta per cento nel senso che ci sono ancora alcune operazioni burocratiche che il
giocatore deve risolvere con il
calcio serie D - Il nuovo attaccante rossonero, 35 anni, proviene dal Lumezzane
Il Fiorenzuola ha scelto Ferrari
Lumezzane, squadra per la quale
è tesserato ma è solo questione
di ore in attesa che la società bresciana applichi lo svincolo».
Il ballottaggio sorto nel lungo
tira e molla con l’attaccante, aveva innescato da parte della società valdardese un interessamento per un altro bomber, l’ex
biancorosso Carmine Marrazzo,
che comunque resta nel mirino
dei rossoneri.
Fausto Ferrari è un grande colpo di mercato per il Fiorenzuola
che è riuscito a bruciare anche
altre pretendenti che volevano
l’attaccante originario della collina modenese, essendo nato il 9
marzo 1980 a Pavullo nel Frignano. Ferrari è praticamente con-
terraneo di un altro grande giocatore che ha vestito la maglia
del Fiorenzuola, Luca Toni.
Giocatore di lunga esperienza,
Ferrari ha militato nella sua carriera tra serie C2 e C1 mettendo
a segno numerose reti. Memorabile il trittico nel Montichiari con
22, 21 e 26 reti nel periodo tra il
2007 e il 2010. Altro tabellino im-
portante le 17 reti con la maglia
del Castiglione nella stagione
2012-2013. Nell’ultima annata
Ferrari ha un po’ “rallentato”
mettendo a segno 3 reti in dieci
presenze con il Lumezzane in
Lega Pro, ma il nuovo bomber
rossonero è integro, nonostante
i 35 anni, e in serie D avrà molte
opportunità per riprendere a segnare in doppia cifra.
Il percorso sportivo di Ferrari
abbraccia numerose società,
partendo dal Carpi, proseguendo poi per Bologna (in A), Pisa,
Lucchese, Sassuolo, Brescello,
Rosetana, Gubbio, Pavia, San
31
Marino, Valenzana, Montichiari,
Castiglione, Alessandria e Lumezzane. In totale le reti in carriera sono 135 per 384 presenze.
Chi conosce bene Ferrari è il
preparatore dei portieri Ermanno Maghenzani, che lo ha incrociato quando era a Brescello: «Allora era una seconda punta già
dotata di ottime qualità che poi
si è trasformata in punta centrale». Soddisfatto l’allenatore Alberto Mantelli: «E’un acquisto
voluto, è molto motivato e fisicamente a posto. Il Fiorenzuola è
la squadra giusta per lui».
Franco Polloni
amichEVolE - La formazione diViali tiene testa ai rossoblù di serie A, seguiti alla prima uscita da circa 3.000 spettatori, e riesce a pungere di rimessa
Il Pro Piacenza
ferma il Genoa
Rossoneri robusti in difesa e agili in attacco
Genoa
Pro Piacenza
0
0
GEnoa (3-4-3): Ujkani, De Maio
(38‘ st Corsinelli), Burdisso, Marchese
(20‘ st Gakpè), Cissokho (29‘ st Gulli),
Rincon (29‘ st Ierardi), Costa (38‘ st
Delli Carri), Laxalt, Lazovic (20‘ st
Mahrous), Pandev (20‘ st Pavoletti),
Perotti (34‘ st Ghiglione). A disp: Lamanna, Sommariva, Izzo, Panico. All:
Gasperini.
Pro PiacEnza (4-3-3): Fumagalli,
Calandra, Sall, Bini (29‘ st La Grutta),
Ruffini (34‘ st Messeri), Maietti (1‘ st
Schiavini), Carrus (1‘ st Russo), Barba
(1‘ st Aspas), Rantier (1‘ st Martinez),
Cristofoli (29‘ st Cassani), Bignotti. A
disp: Spadi, Della Volpe, Pietra, Annarumma, Alessandro, Ghidotti. All:
Viali.
Arbitro: Claudio Gualtieri.
noSTRo SeRvIZIo
Genova - Il Pro Piacenza si regala un altro giorno di gloria,
riuscendo a tenere botta ad un
Genoa certo in rodaggio (come
d’altronde i rossoneri), ma che
è pur sempre una ben quotata
squadra di serie A. Identico il
punteggio, senza reti, della
contesa con la Pro Vercelli, a
testimoniare ulteriormente di
una fase difensiva che funziona già egregiamente. Il risultato, pur simbolico, rappresenta
un’iniezione di fiducia importante sulla rotta intrapresa,
tanto più perché colto attraverso una prestazione coralmente più che incoraggiante,
fatta di non sola trincea ma pure di qualche ripartenza interessante.
La prima uscita interna della
squadra di Gasperini chiama a
raccolta, allo “Sciorba”, oltre
3.000 appassionati di fede genoana; non male in un tardo
pomeriggio caldo e soleggiato,
più indicato per un bagno al
mare.
Prima della partita sfilano,
applauditi, i Giovanissimi anno 2000 locali, reduci dai trion-
ferenza di caratura tra le contendenti si manifesta solo a
tratti, al di là dell’ovvio predominio territoriale, nel primo
tempo che si chiude senza reti.
Buona l’organizzazione e la tenuta difensiva dei ragazzi di
Viali, con Fumagalli chiamato
ad una comoda parata in tuffo
solo da un rasoterra di Pandev;
delizioso un pallonetto a giro
di Perotti che si stampa sulla
traversa, mentre Lazovic non
ha fortuna, in rapida successione, con un paio di conclusioni in diagonale che lambiscono i pali.
Il primo tiro nello specchio
di una porta è però di Rantier
(per la presa di Ujkani), che poco dopo, ignorando il liberissimo Bignotti, non trova lo specchio da fuori, imitato successivamente da Carrus. Pro che
dunque riesce pure, talvolta,
ad uscire dal guscio, con Barba
che per una mezzoretta dice egregie cose e con Cristofoli, là
davanti, a fare altrettanto.
In avvìo di ripresa, centrocampo rossonero completaRantier con Marchese. a sinistra, Bruno Giglio e l’assessore Giorgio Cisini
mente rinnovato, con Schiaviin tribuna. Sotto Sall, ancora positivo al centro della difesa (foto Cavalli)
ni, Russo e Aspas, poi dentro
Martinez per Rantier. Nessun
simi di finale nella fase per lo cambio, per oltre un’ora di gioscudetto di categoria.
co, tra i padroni di casa, miScoppia qualche mortaretto nacciosi ancora con Lazovic,
di troppo nella gradinata gre- che però indugia troppo al momita anche da tanti bambini e mento del tiro da favorevole
la cosa stride maledettamente posizione, e poi con una punicon un’amichevole (ma non zione, d’un soffio alta, di Perotsolo) di mezza
ti. Il Pro a sua
estate.
volta punge di
Pro stavolta Esordio di Barba
rimessa, specie
in maglia gialla Il giovane piacentino,
sulla mancina
e con Rantier a
con Bignotti,
farla da capita- di ritorno da Pescara,
che
prima
no. Rispetto al- nell’undici di partenza
chiama in caula formazione
sa con un tiro
annunciata,
cross il portiere
Viali preferisce inizialmente e successivamente offre un
Bignotti ad Alessandro, così buon pallone a Martinez, il cui
che l’unica variante in rappor- sinistro a giro si spegne sul fonto al primo test con la Pro Ver- do.
celli è costituita da Barba, sul
Poi la girandola dei cambi ricentro sinistra, al posto di porta tra le altre cose Aspas a
Schiavini. Genoa privo di Pe- fungere da difensore centrale.
rin, Kuchka e Figueras, ma la La musica non cambia e, dopo
gente di buon nome e qualità ( un sospetto contatto in area tra
vedi ad esempio Perotti e Pan- Mahrous e Ruffini, l’ultima infi in ambito nazionale e, so- dev che fanno tridente d’attac- sidia in area genoana la porta,
prattutto, mondiale. Un moti- co col vivace Lazovic) non fa senza esiti concreti, Martinez.
vo d’orgoglio in più per gli ex difetto alla realtà rossoblù. I Sipario e complimenti sopratpari categoria del Pro, elimina- ritmi non possono essere gran- tutto al Pro.
Marco Villaggi
ti proprio dal Genoa ai sedice- ché, fatto è che l’oggettiva dif-
E anche Aspas è rossonero
Cristofoli contro De Maio: anche il
centravanti ha fatto la sua parte, pur in
una partita nella quale la fase difensiva
ha avuto il sopravvento
Contratto per lo spagnolo in prova da una decina di giorni
Genova - Ovvia la soddisfazione, anche se tenendo conto
che siamo alle prime battuite
della stagione, sulla sponda
rossonera per il prestigioso e
incoraggiante secondo pareggio in bianco di questo precampionato. Ma c’è anche, in
primo luogo, spazio per l’ufficializzazione del tesseramento da parte del Pro dell’esperto
e prezioso jolly, Jonathan Aspas, classe 1982, tra le altre ex
Celta Vigo e Piacenza. Lo spagnolo, dopo la pluriennale esperienza in biancorosso, ha
girovagato per l’Europa, tra
Belgio, due anni a Cipro e,
l’anno passato, nella Segunda
Division B del suo Paese. Ora,
convinto tutto l’entourage
rossonero nei primi dieci giorni in cui è stato aggregato in
Viali soddisfatto
«La squadra risponde
alla nuove direttive:
ma c’è molto da fare»
prova al gruppo, è entrato ufficialmente a far parte della famiglia del Pro Piacenza. A darne notizia è stato il consigliere
Alberto Burzoni. «Da oggi (ieri
per chi legge, ndc) anche Aspas è dei nostri. Credo che il
mister (che annuisce, ndc)
possa rallegrarsene».
La partita?
«E’ stato un buon allenamento - osserva Burzoni -;
non è certo il caso di montarsi
la testa, fermo restando che i
primi passi stagionali sono
stati confortanti ed indicano
che la rotta intrapresa è quella
giusta».
Il presidente Domenico
Scorsetti gli fa eco: «Adesso i
risultati contano relativamente - afferma -. Fatto è che la
squadra mi è piaciuta sotto
tutti i punti di vista, specie sul
piano della personalità e della
ricerca continua di giocare
palla a terra, senza mai affidarsi a rilanci casuali. Molto
bene, mi pare, i più giovani, a
cominciare dai due terzini,
Calandra e Ruffini. Avanti,
chiaro, su questa strada».
Detto che Alessandro è stato
tenuto a riposo precauzionale
causa una contusione lamentata nell’allenamento del giorno prima (scontro fortuito con
Fumagalli, ndc), mister Viali la
vede così: «Ottimo allenamento per i ragazzi. Evidente che
dopo questo secondo pari
senza reti balzi, soprattutto all’occhio il buon lavoro in fase
difensiva, ma per quanto ci è
stato possibile contro una
squadra di serie A, dunque di
caratura decisamente superiore, abbiamo pure fatto
qualcosa di interessante in fase di costruzione, specie nei
primi 20’ e, a tratti, nella ripresa».
«Inoltre - aggiunge il tecnico
- ho tratto spunti positivi in
merito al rispetto delle consegne e alle giuste equidistanze
tra i reparti. La squadra è sempre stata bella corta, anche in
virtù della linea arretrata piuttosto alta e sicura di sé. Siamo
sulla buona strada, ma c’è ancora tanto, anzi direi tantissimo, da lavorare. Giusto farsene una ragione e tenerlo bene
a mente».
«Resta il fatto - chiosa - che
la squadra sta rispecchiando
per bene in partita quanto
proviamo tutti i giorni, consolidando così le certezze. Questo è importante, molto di più
di questo risultato che dà morale ma che resta fine a sé stesso».
Vill