attualità - Elettronica Plus

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attualità
EONEWS n. 441 - LUGLIO-AGOSTO 2005
La sicurezza
in campo automotive
Dalle misure passive agli interventi proattivi.
Questa la trasformazione in atto nel campo automotive,
abilitata dalla tecnologia hardware e software
VALERIO ALESSANDRONI
D
urante il recente
Electronic Summit 2005 di Monterey (California),
organizzato da Globalpress
Connection, si è svolta una
tavola rotonda sul tema della
sicurezza in campo automotive.
Secondo Chris Webber (Strategy Analytics), moderatore
dell’evento, si può prevedere
che la sicurezza automotive
riceverà un’attenzione crescente. Gli incidenti mortali rappresenteranno infatti la terza causa
di decessi nel mondo, mano a
mano che il numero di veicoli
circolanti aumenterà. “Il volume
di mercato dei sensori legati alla
sicurezza automotive sarà di oltre 3
miliardi di dollari”,
egli ha affermato.
“L’auto sarà sempre
più consapevole dell’ambiente che la circonda, quindi anche
le comunicazioni
devono migliorare,
con l’inserimento della rete di
bordo nella rete esterna globale”. Integrazione OEM, sensori
più avanzati, elaborazione di
una base dati sempre più ampia,
software robusto e le interfacce
interattive (HMI) saranno i temi
fondamentali degli sviluppi
futuri.
“Con 42.000 morti lo scorso
anno e innumerevoli incidenti
ogni giorno, la sicurezza automotive è diventata prioritaria
negli USA come nel resto dei
Paesi industrializzati”, ha confermato Christopher Wilson
(DaimlerChrysler). “Tradizionalmente si è adottato un approc-
cio passivo, concentrandosi sul
mezzo secondo che passa
dopo l’incidente: intervento
degli airbag e delle cinture di
sicurezza, ecc. Ma si può fare di
più, passando da un sistema
passivo a un sistema proattivo”.
In sostanza, bisognerà concentrarsi su come evitare gli incidenti, per esempio sviluppando
radar a corto raggio, sistemi di
visione con software di riconoscimento degli ostacoli, la comunicazione fra veicolo e veicolo, ecc. Più in generale, l’automobile dovrà interagire il più
possibile con l’ambiente circostante. “D’altra parte, quando si
produce un’automobile non è
noto dove essa verrà utilizzata”,
ha concluso Wilson. “Gli algo-
ritmi a bordo devono essere
quindi flessibili, per consentire
una calibrazione locale”.
Scade Drive è un software sviluppato da Esterel per la sicurezza del software embedded in
campo automotive. Il focus è su
parti come airbag, sistemi di frenatura, ABS/ESP, sterzo, regolazione motore, ecc. “Ma anche
altre parti, meno ‘safety critical’,
possono trarre vantaggio da
Scade Drive”, ha riferito Eric
Bantégnie (Esterel). “Tra queste, il
controllo integrato del telaio e il
sistema di infotainment a bordo”. Sviluppato in campo avionico, conforme a Misra e in gra-
do di supportare i principali Rtos
come Osek, Scade Drive permette di ridurre i costi di sviluppo del software automotive e i
costi di serie EE, raggiungendo
nello stesso tempo i massimi
livelli di sicurezza. Tra le principali caratteristiche, il generatore
di codice C di produzione (serie)
certificato da TÜV SÜD secondo lo standard IEC 61508 per
tutti i livelli SIL, che permette di
ottenere tutti i vantaggi di un
generatore di codice qualificato/certificato (Esterel Way).
Secondo Bantégnie, Scade Drive
permette di ridurre dal 70 al 90%
le attività di codifica, revisione e
collaudo. Alla fine dello scorso
Febbraio è stata annunciata la
versione 5.0 del software, oggi
utilizzato da alcune delle maggiori Case automobilistiche.
“Dalla mitigazione dell’incidente alla prevenzione”, ha riassunto Peter Schulmeyer (Freescale).” I nostri componenti
rendono utilizzabili i sistemi di
sicurezza preventiva all’interno
dell’automobile: dal controllo
della pressione dei
pneumatici all’automazione del sistema
frenante, ai sensori di
accelerazione”. Il veicolo diventa sempre
più capace di reagire
agli eventi esterni
senza il consenso del
guidatore. Naturalmente, il sistema di bordo deve
essere robusto, a livello sia
hardware che software, ed è
quindi necessario avere dispositivi senza difetti e tool di sviluppo software in grado di individuare tutti i bug.
Secondo Peter Riendeau (Melexis), il sensore migliore all’interno dell’automobile è il guidatore, perché può reagire e adattarsi a qualsiasi situazione. “I primi
sistemi elettronici erano deterministici e facevano solo ciò per
cui erano stati progettati”, egli ha
affermato. “Oggi, bisogna arrivare a integrare queste due parti, in modo che il guidatore pos-
sa utilizzare tutte le informazioni preelaborate che i vari sistemi
elettronici gli mettono a disposizione. Il punto critico rimane
l’elettromeccanica (connettori e
connessioni)”. I sensori sono
invece diventati sicuri, grazie
all’uso estensivo della ridondanza (due sensori nello stesso
chip). Non è comunque possibile utilizzare componenti commerciali in un ambiente critico
come l’automobile.
Renesas specializzata nelle applicazioni dove la sicurezza è critica. “Prima di parlare di sicurezza bisogna porsi alcune domande: chi guida l’automobile? Qual
è la sua esperienza?”, ha affermato Anand Ramamoorthy
(Renesas Technology America).
“Solo conoscendo le risposte
sarà possibile progettare e
costruire il sistema di sicurezza
ottimale, con l’uso della tecnologia disponibile. A tale scopo,
occorrono componenti modulari e scalabili”.
“L’automobile è un sistema
meccanico, nel quale è montata elettronica”, è intervenuto
Joe Notaro (STMicroelectronics). “La prima fase da risolvere è quella della protezione: che
cosa fare (come reagire) dopo
un incidente. In questa fase si
studiano la modalità di intervento degli airbag, il sistema di
frenatura, ecc. La seconda fase
è quella della prevenzione”.
Alcune Case automobilistiche,
per esempio, hanno introdotto
una segnalazione che avvisa,
quando si parte da una condizione di parcheggio lungo il
marciapiede, se alle proprie
spalle sta sopraggiungendo un
altro veicolo. In generale, comunque, l’obiettivo da raggiungere è l’integrazione fra
tutti i sottosistemi all’interno
dell’automobile, a livello di chip
o a livello di sistema distribuito.
E a questo scopo, secondo
Notaro sono fondamentali le
partnership fra l’industria automobilistica e i fornitori di elettronica.
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