Artisti . Corriere dell arte
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Artisti . Corriere dell arte
P e R i o D i C o D i C U L t U R a e i n F o R M a Z i o n e I.P. Fondato da Carlo accossato nel 1994 CORRIEREdell’ARTE Direzione e Redazione: p.za Zara, 3 – 10133 torino tel. 011 6312666 - fax 011 6317243 - cell. 335 8231672 email: [email protected] - [email protected] - sito-web: www.corrieredellarte.it art. 2 c. 2 Lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale anno XXii - n° 2 - Venerdì 12 Febbraio 2016 € 3,50 COURRIER DES ARTS Lorenzo Alessandri racconta il suo Tibet Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno A Palazzo Lascaris in Torino, un viaggio visionario, fisico e metafisico con le opere del fondatore di Surfanta Torino ‘Surfanta’, il movimento artistico interprete di un linguaggio fantastico e surreale in contrasto con quello astratto e concettuale dell’epoca: nell’anno in corso l’Assemblea indagherà quel linguaggio attraverso momenti di approfondimento e di studio, anche con un’altra mostra dedicata proprio all’arte fantastica a Torino, prevista in autunno”. L’allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti appunto al viaggio in nepal e in tibet, che Lorenzo alessandri intraprese nel 1973 e poi Lorenzo Alessandri (1927–2000), “Il miracolo di lama blu”, 1979, olio su masonite nel 1991, oltre a 15 statuette 50x60 cm., foto Francesco Aschieri © aut./ Archivio d’Arte Alessandri / Regione Piemonte tibetane risalenti al XVnaugurata già giovedì 21 gennaio scorso a XVii secolo, appartenute alla sua collezione priPalazzo Lascaris, la mostra Il Tibet di Ales- vata; completano l’esposizione una selezione di sandri propone - a poco meno di sedici anni fotografie, dal forte impatto emotivo, scattate in dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - oriente. apertura al pubblico, a ingresso graparte della vasta produzione del pittore torinese, tuito, fino a venerdì 4 marzo, con orario dal luprofondo conoscitore dell’arte tibetana e autore nedì al venerdì, dalle 10 alle 18. Per un itinerario di numerose opere ispirate alla tradizione filo- visuale, corporale e spirituale. (c.s./c.p./e.l.) sofica e religiosa orientale. “Con questa esposizione il Consiglio Regionale intende ricordare Palazzo Lascaris un importante artista pimontese e la storia do- Via alfieri 15 – torino lorosa e a volte trascurata del Tibet - ha affer- “Il Tibet di Alessandri” Retrospettiva mato il presidente Laus -; un’opportunità per Fino al 4 marzo riscoprire alcune opere di questo pittore visio- info: 011 5757255 nario che, a metà degli anni Sessanta, fondò a www.cr.piemonte.it i La vanità tra passato e presente Museo Ettore Fico – Torino a MassiMo Centini rtisti del XVi e XViii secolo accanto ad altri nostri contemporanei per illustrare un tema che ha imbarazzato il pensiero già dall’antichità: la vanità. intorno ad essa si articola la bella mostra Vanità/Vanitas allestita al Museo ettore Fico, che mette appunto a confronto opere del passato con quelle di artisti attuali. “Vanità delle vanità, tutto è vanità”: così si apre e si chiude uno dei libri più affascinati della Bibbia, il Qohelet. La vanità ci stordisce con le sue illusioni, lo sapeva bene l’autore del Qohelet, appunto, quando faceva osservare all’uomo del suo tempo che “una generazione va, una generazione viene: ma la terra resta sempre la stessa”. nel simbolismo del linguaggio artistico, la vanità è spesso estrinsecata con la raffigurazione del teschio, che attesta l’inevitabilità della fine fisica, la corruttibilità del corpo, il trionfo della morte, nonché poi parte inte- Jusepe de Ribera (1591–1652), “San Girolamo” Collezione Cavallini-Sgarbi © MEF grante di temi come la danza macabra, o il memento mori. al teschio possono essere combinati con altri simboli che ne enfatizzano la dimensione allegorica, per esempio la falce, la clessidra, l’arco con le frecce, ecc. La riflessione sui limiti dell’esistenza umana che continua a pag. 2 istanbul e furori gioie e colori Al MAXXI di Roma a FaBRiZio FLoRian prire gli spazi museali alle trasformazioni urbane e agli esperimenti socio-culturali: questo in sintesi il percorso che, da qualche anno, ha intrapreso il Maxxi di Roma, grazie alla presenza discreta ma determinante del diret- mappatura, ancora in corso, delle realtà culturali del bacino mediterraneo e delle relazioni fra Medio oriente e europa. Dopo Unedited History, sull’arte contemporanea iraniana, ecco Istanbul, Passione, gioia e furore, sempre curata da Hou Hanru con Ceren erdem, elena Motisi e Halil Altindere, “Wonderland”, Istambul, 2013, video (8’25’’) © aut./PilotGallery tore artistico Hou Hanru. Una visione politica, nel senso più nobile, iniziata nel 2014 con Open Museum Open City e proseguita con una Donatella saroli, una mostra che intende descrivere la produzione artistica, architettonica e culturale della turchia continua a pag. 2 2 CORRIEREdell’ARTE Pagina 12 Febbraio 2016 COURRIER DES ARTS segue dalla prima pagina Istanbul e furori gioie e colori odierna, partendo da istanbul, crocevia tra cristianità e mondo islamico, tra oriente e occidente. installazioni site-specific, video, film, progetti architettonici, testimonianze audio, per un totale di quarantacinque autori e circa cento opere esposte in sei sezioni che hanno come punto ideale di partenza le manifestazioni a difesa del parco Gezi nel 2013, rese esteticamente poetiche dal video di animazione Rose Garden with the Epilogue (2013) del Progetto “extrastruggle”, per proseguire con il processo di trasformazione urbana, che ha provocato - e provoca tuttora - conflitti ed esclusioni sociali, e con le problematiche legate all’identità culturale, la lotta per i diritti civili e la libertà di espressione, declinati con una grande varietà di mezzi espressivi a seconda delle sensibilità dei giovani artisti. Qualcuno potrà, forse, storcere il naso rispetto a una curatela dal taglio decisamente impegnato, dimenticando però quanto la politica, in tutte le sue manifestazioni, sia determinante, soprattutto oggi, per la vita quotidiana turca. e anche se nelle sei sezioni della mostra non tutto “tiene”, e alcune opere appaiono decisamente deboli, alcuni artisti, come alil al tindere Cengiz tekin, ahmet Öghüt, Cevdet erek, ali taptik, Pinar Öğrenci, emergono per generosità, coraggio, rabbia e, talvolta, profonda ironia. La turchia, e tutta l’area medio-orientale, sta affrontando una grande crisi economica e di democrazia, crisi che inevitabilmente influirà anche sul nostro mondo. Quale futuro ci aspetta? La creatività e l’arte saranno in grado di offrire nuovi immaginari e nuovi prospettive? L’esposizione del Maxxi non ci offre risposte, ma propone una tappa importante nel lungo viaggio verso la costruzione di un’arte e di una società future. MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo Via Reni 4/a – Roma “Istanbul Passione, gioia, furore” Mostra collettiva Fino al 30 aprile info: 06 3201954 www.fondazionemaxxi.it segue dalla prima pagina La vanità tra passato e presente è costante occasione per pensare al destino dell’anima, si esprime anche con altre forme pittoriche: per esempio l’autoritratto con la morte. L’autoritratto è in fondo una forma di autocelebrazione, un’espressione di vanità configurata con toni egocentrici, che per certi aspetti costituisce una sorta di enfatizzazione dell’apparire. il modello dell’autoritratto con la morte si afferma nel XVi secolo, quando gli artisti coinvolti nell’at- pelli dell’apparenza e confermando la caducità delle umane vanità. Una sorta di accettazione dinamica e non piegata sui limiti della nostra specie, ma non per questo presuntuosamente incapace di riconoscere le effettive possibilità della propria condizione umana. Guido Cagnacci (1601–1663) “Allegoria del Tempo (La vita umana)” 1650 ca., Collezione Cavallini-Sgarbi © MEF mosfera pregna di crisi che avvolgeva la religione, si posero, spesso con toni marcatamente laici, interrogativi sul ruolo della loro attività creativa. se tutto è vanità, allora anche l’artista deve essere cosciente che il prodotto del suo genio, pur destinato all’immortalità garantita dalla storia, è comunque cosa vana al cospetto dell’eternità. Riproducendosi accanto alla morte, l’artista mette a nudo la sua esistenza, liberandola dagli or- MEF - Museo Ettore Fico Via Cigna 114 – torino “Vanità / Vanitas” Fino al 28 febbraio info: 011 852510 - www.museofico.it tel. 091 6190928 3 CORRIEREdell’ARTE Pagina COURRIER DES ARTS Torino, Villa Amoretti, parco Rignon, foto © aut. / Comune di Torino 12 Febbraio 2016 Scarpette Rosse, la creatività unisce nella ricerca Il progetto espositivo-editoriale di Maria Pia Galato Fransos alla Biblioteca Villa Amoretti – Torino i ViRGinia CoLaCino l titolo Scarpette Rosse, Tutti uniti per la ricerca sul cancro connota un progetto espositivo e editoriale ideato e promosso dall’artista Maria Pia Galato Fransos, con la collaborazione, in veste di curatrice, della pittrice Nikolinka Nikolova e dell’Associazione “L’Arte incontra...” (presidente Anna Maria Lamberti Pizzi). L’evento coniuga l’interazione tra arte e scienza inviando un messaggio di solidarietà, sensibilità, consapevolezza e conoscenza. nello specifico, l’iniziativa è tesa a sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus. di Candiolo (to). Presentato il bel volume alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, con grande affluenza di pubblico, la mostra collettiva, alla quale partecipano oltre una quarantina di artisti che hanno voluto dare il loro contributo alla nobile causa, è in corso fino al prossimo 17 febbraio presso la Biblioteca Villa Amoretti (parco Rignon), in corso orbassano 200 a torino. Come premette Maria Pia Galato Fransos: “Vogliamo rappresentare la nostra ideologia del bene e dell’amore per la vita, in questo difficile periodo contemporaneo, e vogliamo fornire con umiltà e generosità, il necessario sostegno, insieme, ‘Tutti uniti per la ricerca’, con le nostre donazioni; tutti uniti, infatti, rappresentiamo la forza della vita e tutti uniti daremo il nostro aiuto sia contro il cancro sia per altre patologie gravi, che smorzano i sorrisi, la tranquillità quotidiana e persino i nostri abbracci”. Dunque, attraverso l’arte, la cultura e la poesia gli artisti si fanno promotori del degno vivere, e la capacità inter- hanno cercato, senza dubbio, di affrancarsi da ogni dipendenza dalla tradizione, andando quindi oltre la retorica, senza però perdere mai il legame con i misteri della Natura”. Biblioteca Civica Villa Amoretti Parco Rignon C.so orbassano 200 – torino “Scarpette Rosse Tutti uniti per la ricerca sul cancro” Progetto espositivo e editoriale a cura di Maria Pia Galato Fransos in collaborazione con Nikolinka Nikolova e con l’Associazione ‘L’Arte incontra…’ Fino al 17 febbraio info: 011 4438604/5 335 6667046 [email protected] www.mariapiafransos.it Gli ARTISTI in mostra Maria Pia Galato Fransos, “Scarpette rosse” © l’artista pretativa si indirizza verso una dimensione sensibile, emotiva e spirituale. e così conclude l’autrice: “In occasione di questo importante evento, vogliamo rappresentare il grande valore dell’arte pittorica e anche il fascino delle sculture e, con tale invito di partecipazione, siamo lieti tutti insieme di renderci disponibili e solidali, proprio per amore della vita, riconoscente e benevolente con noi, ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto per una giusta causa, ‘Tutti uniti per la ricerca sul cancro’, appunto”. sì, perché – sottolinea il critico Giorgio Barberis – “gli artisti che hanno aderito a questa iniziativa Nikolinka Nikolova, Egidio Albanese, Maria Pia Galato Fransos, Beatrice Monceri, Luca Pincini, Giovanna Zuccone, Andy Fluon, Carmine Correale, Nacha Piattini, Luciano Badolisani, Francesca Guidi, Fernando Eandi, Lillo Baglio, Mary Morgillo, Ambro Moioli, Danilo Torrito, Adriano Carpani, Luciana Crucitti, Carlo Barbero, Nicoletta Vitali, Stefania Chiappalupi, Corrado Alderucci, Attilio Lauricella, Ivana Posti, Emanuela Pasolini, Giorgio Domenico Cortese, Anna Maria Lamberti Pizzi, Angela Valentino, Maurizio Rivetti, Marta Lock, Adriana Abbate, Gabriella Arduino, Daniela Casadidio, Vincenzo Chiazza, Slavova Nadezhda, Marco Fazzari, Danilo Tacchino, Elisabetta Viarengo Miniotti, Santina Barbera, Kosy Bianchini Di Martino, Tony Favre, Margherita Cravero, Nella Parigi, Lorenzo Carrus, Patrizia Zennaro Nel giardino fantastico di Gianfranco Teker 4 CORRIEREdell’ARTE Pagina 12 Febbraio 2016 COURRIER DES ARTS Alla Galleria TeArt di Torino, tra creatività, filosofia e scienza s CHiaRa PittaVino i è conclusa con gran successo di pubblico e critica, presso la Galleria TeArt, la mostra personale di Gianfranco Teker, che, in occasione dell’inaugurazione, ha esposto la sua installazione luminosa DNA Humanity. L’opera, dal grande impatto visivo-scenografico e costituita da circa duemila custodie cd contenenti altrettante grafiche originali che ritraggono personalità celebri, proietta lo spettatore in un viaggio della memoria lungo quattro millenni, attraverso il quale affiorano ricordi accademici e forti passioni: illuminata dalle lampade Wood, essa crea stimolanti connessioni tra filosofia, arte e scienza, indagando la tematica dell’“uomo nel mondo”, la cui unicità è legata imprescindibilmente al suo codice genetico che, nel tempo, è destinato a dissolversi in un’energia immanente che si fa anima. teker nasce a san Donà di Piave (Ve) nel 1952 e, da sempre appassionato S d’arte, produce suoi i primi lavori, esponendo a partire dagli anni ’70 a Venezia, Padova e Parigi, dove partecipa a numerose collettive. negli anni ’80 sceglie di stabilirsi a torino, città in cui trova un ambiente a lui congeniale, in stimolante fermento culturale; quivi - in via Barbaroux - darà vita al suo primo atelier, nel quale creerà in collaborazione con Fortunato Depero i costumi futuristi per la prima mondiale del balletto Le chant du rossignol al teatro “La Fenice” di Venezia. sempre nel capoluogo subalpino nascerà il suo secondo grande laboratorio, denominato “Melquiades”. negli periodo seguente, Gianfranco teker esporrà in numerose personali, organizzando inoltre il Defilé (spettacolo di costumi e maschere) presso il salone internazionale dell’automobile. negli anni ’90 compirà il suo primo viaggio con lungo soggiorno alle isole Mauritius nell’oceano indiano, dove realizzerà per il locale Centro Culturale Francese i costumi e la scenografia e curerà la Gianfranco Teker, “DNA Humanity”, installazione luminosa © l’artista/TeArt regia del Don Giovanni di Molière. nel 1999 allestisce, sempre a Port Louis, nelle Mauritius, il Giardino Fantastico, parco popolato di sculture afro-creole, mentre a partire dal 2000 inizia ad esporre i suoi lavori materici di sola pittura e ottenuti mediante l’ausilio di sostanze plastiche fuse. Concreta quintessenza d’immaginazione. Acquerelli, liquidi taccuini di viaggio Galleria ‘Arte per Voi’ – Avigliana (To) i comincia così: un fosono orme lasciate nella glio di carta, acqua, neve da uno sconosciuto colori e uno o due passante, sono l’incanto di pennelli. Facile. Poi, però, una notte d’inverno. Alcune ci vuole una mano, ma non opere, quasi un taccuino di una qualunque: deve saper viaggio, appunti presi in un essere delicata e leggera, momento di sosta, ci porprecisa e determinata, sitano lontano, mentre altre ci cura nel gesto e nelle intenricordano l’intimità della zioni”. Con queste parole casa e degli angoli in cui è Giuliana Cusino, nel testo bello rifugiarsi. Fatti del introduttivo alla mostra, prequotidiano, luoghi familiari senta la collettiva in corso diventano puri riferimenti fino al 28 febbraio presso la trasformati in momenti oniGalleria “arte per Voi” di rici di cui decifrare il misteavigliana. “Solamente così rioso significato. Anche – continua Cusino – naquesta volta, come acscono gli acquerelli... Sono cadde nella precedente le immagini che incantano edizione, si offre al visitaper la bellezza dei colori, la tore una piacevole immermagia delle velature, le sione tra opere suggestive, Sandro Lobalzo, “Oltre la serra” ombre e le luci create con nate da una tecnica pittoacquerello © aut./ApV una pennellata. Tutto è prerica fra le più raffinate”. zioso negli acquerelli: le pastiglie di colore dalle Galleria ‘Arte per Voi’ Associazione Culturale mille incantevoli sfumature, la qualità della carta, P.za Conte Rosso 3 – avigliana (to) la morbidezza dei pennelli. L’acquerello è una pas- “Oh, gli acquerelli!” - 2ª edizione sione. Questa mostra, la seconda che proponiamo, Mostra collettiva ne è la riprova. I soggetti delle opere esposte hanno con Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino raccontato una storia agli artisti che a loro volta Luisella Cottino, Rocco Forgione le raccontano a noi. Sono passeggiate nei boschi Sandro Lobalzo, Luciano Spessot innevati, dove regna il silenzio ovattato, rotto sol- Fino al 28 febbraio tanto dal fremito del volo di un pettirosso solitario, info: 339 2523791 - www.artepervoi.it Galleria TeArt Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – torino Gianfranco Teker “DNA Humanity” Mostra personale Conclusa il 6 febbraio 2016 info: 011 6966422 Galleria ‘Arte Città Amica’ – Torino Segno pittorico e parola letteraria si è conclusa il 9 febbraio scorso, presso la Galleria “Arte Città Amica” di torino, la mostra collettiva dei Soci Pittura e letteratura si incontrano nel segno e nella parola. ogni artista si è impegnato ed ispirato ad una poesia, un romanzo o un racconto dell’antologia del Premio Nazionale di Arti Letterarie “Città di Torino” - XII edizione. Hanno partecipato i seguenti autori: Giampiero Actis, Sergio Aimasso, Egidio Albanese, Corrado Alderucci, Mauro Azzarita, Giulio Benedetti, Enrica Berardi, Antonio Branca, Valeria Caldera, G. Luigi Castelli “Giancastelli”, Anna Cervellera, Maria Lilla Cimini, Isidoro Cottino, Alessandro Cruscuoli, Alfredo De Leonardis, Michele De Stefano, Elsa De Mattei, Piero Ducato, Valeria Facello, Renata Ferrari, Silvia Finetti, Luciana Francone, Carla Gentile, Maria R. Giovenale “Moja”, Franco Gotta, Fiorenzo Isaia, Gaetano Lanatà, Elda Lazzaretto, Gabriella Lucatello, Francesco Luchino, Giuseppe Manolio, Mirella Mendola, Piera Miletto, Francesco Murlo, Cristina Novella, G. Pietro Obertino “Ober”, Angelo Piras, Paolo Pirrone, Reno Randò, Gaetano Rizzari, Antonio Robella, Alberto Rossotto, Fernanda Sacco, Giuseppe Sanino, Anna Sartori, Maria Scalia, Lucia Sconfienza, Renata Seccatore, Gianni Sesia Della Merla, Serena Solange, Maria Teresa Spinnler, Luciano Valensin, Claudio Vindigni, Pietro Giorgio Viotto, Laura Zecchini, Loredana Zucca. ‘Arte Città Amica’ Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – torino “Pittura e letteratura si incontrano nel segno e nella parola” Mostra collettiva Conclusa - info: 011 7717471 - www.artecittaamica.it 15° Premio nazionale d’arte “Città di novara” 5 CORRIEREdell’ARTE 12 Febbraio 2016 Pagina COURRIER DES ARTS Giosetta Fioroni alla Galleria Accademia – Torino il vestito come simulacro e metafora della figura umana Giosetta Fioroni abiti-scultura in cermica dipinta © l’artista Galleria Accademia s Al centro, l’artista Anna Borgarelli dinanzi alla sua opera, vincitrice del primo premio “Arte Novara”, Sezione Acquerello; a sinistra, il presidente del Comitato Scientifico Giovanni Cordero e, a destra, il direttore artistico Vincenzo Scardigno, foto © aut./PNACN/FNS i è svolto nello scorso mese di gennaio 2016 il 15° Premio Nazionale d’Arte “Città di Novara”, suddiviso nelle sezioni Pittura, acquerello/Grafica, scultura, Fotografia e installazioni, con la partecipazione di oltre 1400 artisti, di cui 80 selezionati. Le opere e le iniziative connesse hanno animato le prestigiose sedi del Complesso Monumentale del Broletto e della Fondazione novara sviluppo, Palazzo “Renzo Piano”. tra i premiati vogliamo ricordare il 1° premio per l’acquerello, assegnato ad Anna Borgarelli, mentre Stefano Zecchi ha ricevuto il premio alla carriera, presentando il suo nuovo discusso libro Il Lusso, edito da Mondadori. Zecchi ha anche partecipato, come ospite, all’evento The Finer Art, svoltosi presso l’auditorium “a. Vivaldi” di torino, in piazza Carlo alberto 5/a. (c.s./c.v.) enerdì 19 febbraio, presso l’associazione Culturale “arte Città amica”, verrà inaugurata, alle ore 18, la mostra personale del torinese Piermario Di Falco, in arte Marius Ashblow. Piermario manifesta l’interesse per l’arte sin dall’età scolare, quando si cimenta con tecniche tradizionali, quali olii e acquerelli, nella creazione di soggetti classici, paesaggi, nature morte e figure antropomorfe. attraverso l’arte, appunto, ashblow riesce a esprimere i propri sentimenti; la pittura, per lui, sono sopratutto un mondo di colori e forme in cui smarrirsi e sognare liberamente. Mentre immagina, sperimenta e concretizza l’opera, egli vive una “tridimensionalità artistica”, si sente partecipe del suo prodotto ed emotivamente coinvolto. La dimensione di autore classico, però, gli sta stretta; i mezzi e le sensazioni che gli fornisce la pittura stessa iniziano ad essere limitate, così trova nuove strade: solo il digitale gli dà la possibilità di partire con un concetto e terminare con un altro… egli ha dunque la capacità di avere più libertà, nel senso che può utilizzare un’opera “detto-fatto”. i suoi lavori possono pertanto apparire ingenui, ma in realtà essi esprimono un concetto di colore e segno a lungo pensato, studiato, meditato nel profondo. insomma, Marius crea senza limiti, facendo leva alla sua originalità. Galleria Arte Città Amica Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – torino Personale di Piermario Di Falco (in arte Marius Ashblow) Dal 19 febbraio al 1° marzo info: 011 7717471 www.artecittaamica.it Un mondo di colori e di forme V Piermario Di Falco alla Galleria ‘Arte Città Amica’ – Torino Piermario Di Falco (Marius Ashblow) © aut./ACA È in corso fino al 5 marzo, presso la Galleria Accademia di torino, la mostra Giosetta Fioroni, il ritorno dell’Archetipo: una trentina di abiti-scultura in ceramica, del 2014, e cinque dipinti storici dell’artista romana. il catalogo – con testi critici di Luca Barsi, Marco Meneguzzo e Margherita oggero – è concepito come un continuo riflesso tra Roma e torino, due metropoli diverse ma “facce di una stessa medaglia”: le opere di Giosetta hanno “invaso” la città e sono riprodotte sul volume ciascuna su un diverso sfondo che caratterizza il capoluogo sabaudo. Le sculture ricordano i vestiti di fine ottocento, con busti semplici e gonne molto decorate, con rombi e fiori su cui scivolano i colori brillanti. trenta abiti diversi, quindi, ma simili nella scelta cromatica e nella progettazione, come da sempre sono “tutti differenti e sempre uguali” i pregiati oggetti in ceramica prodotti da millenni nelle fornaci tradizionali italiane. i dipinti, invece, ripercorrono la carriera professionale creativa dell’artista, la sola rappresentante femminile del movimento della scuola di Piazza del Popolo: unica donna, appunto, nel gruppo animato da personalità del calibro di angeli, Baruchello, Bignardi, Ceroli, Cintoli, Festa, Lombardo, Lo savio, Mambor, Marotta, Mattiacci, Mauri, Pascali, Rotella, schifano, tacchi, Uncini. sul prossimo numero del Corriere dell’Arte la personale di Giosetta Fioroni sarà recensita dal critico e antropologo Massimo Centini. (c.s./e.l./v.c.) Galleria Accademia Via accademia albertina, 3 – torino Giosetta Fioroni “Il ritorno dell’Archetipo” Mostra personale Fino al 5 marzo - info: 011 885408 6 CORRIEREdell’ARTE Pagina L 12 Febbraio 2016 COURRIER DES ARTS Considerazioni critiche ’analisi dell’arte di ogni e dal gusto, però il documento epoca - in modo particolare dell’anima, il manufatto totequella contemporanea - com- mico, l’oggetto senza tempo che l’autore ha deterporta non solminato possiede tanto una vera un valore unico profondità inteled assoluto. Prinlettiva da parte cipalmente, prodell’osservatore prio gli elementi che si pone daespressivi tenuti vanti all’opera in in consideraquestione, ma zione dall’artista anche una sensiintellettuale riebilità congenita vocano la figura atta a spalancarumana, anche se gli le vie dell’inquesta è stata situizione. Perché gnificativamente è di intuizione esclusa dall’elapura che stiamo borato finale. È parlando: il conpresente nelle fronto con i vari Giorgio de Chirico (1888–1978) singole parti sino modelli della tra“Il Grande Metafisico”, 1917-18 a sublimarsi in dizione o del paolio su tela © MoMA, New York dettagli ossessivi norama odierno è sempre al centro di una sintesi che caricano di pregnanza evoculturale dettata dall’esperienza cativa punti di forza cromatica. Rinella PALAZIOL cell. 329 4183802 nell’acquerello La regata (2015), ancora una volta la forza cromatica di Rinella Palaziol ci stupisce per l’impeto creativo attraverso il quale pone l’anonima figura umana al margine di un universo sconfinato. innanzi all’energia dei marosi quasi in tempesta, delle cromie amalgamate in agglomerati formali, ecco che il singolo diviene parte infinitesimale di un macrocosmo in costante espansione. Dalle teorie geocentriche a quelle eliocentriche, infatti, l’individuo ha compreso di non essere il fine ultimo dell’architettura divina, bensì minima porzione di un disegno più vasto: secondo tali principi di indeterminazione, il suo libero arbitrio diviene l’atto anonimo di una particella destinata ad esistere nella variabilità del caso; considerazioni esistenziali, queste, che emergono assistendo all’impari lotta tra uomo e natura, “La regata”, 2015, acquerello, 50x70 cm. appunto, situazione che l’artista raffigura con efficacia e sensibilità. Proprio in quel gesto di sfida all’infuriare degli elementi, in quel desiderio di sopravvivenza sorge l’eroismo, un’epica impareggiabile. P.za Zara, 3 - 10133 torino tel. 011 6312666 / fax 011 6317243 Artisti scelti dal >>> anche on-line sul sito-web www.corrieredellarteartisti.it Vincenzo Del DUCA cell. 335 8138726 Vincenzo Del Duca con il suo olio su masonite intitolato Il sentiero della vita pone l’essere umano al centro di una mistica architettura costituita semplicemente da un paesaggio onirico. anzi, il soggetto “protagonista” - spazialmente e simbolicamente collocato al di là di un vaso di fiori - diviene a sua volta pianta che cresce dalla terra, non più da quella dello sfondo, ovvero quella di origine che ha dato la vita, ma da quella artificiale, parcellizzata ed isolata dal resto: l’uomo nuovo, appunto, affacciato alla terrazza del mondo, donde vede tutto ma non può muovere niente. soltanto la via spirituale che lo connette alla vastità cosmica determinata da questo viale surreale eleva l’anima verso il cielo. o semplicemente la figura di spalle affacciata alla balaustra a ringhiera è un fantoccio impersonale destinato ad essere completamente inesorabilmente assorbito dall’ambiente esterno di riferimento? a questo punto, sarà lo stesso fruitore dell’opera ad interpretare l’arcano mediante la propria sensibilità individuale. Luisa SARTORIS “Il sentiero della vita”, 2016, olio su masonite, 88x35 cm. cell. 349 7511635 È del 2014 l’acrilico su tela realizzato da Luisa sartoris, intitolato Palude. Qui l’estro espressivo dell’artista viene in superficie attraverso l’efficace rievocazione di un momento come tanti, ma fissato pittoricamente in qualcosa di più profondo. in quel luogo appunto paludoso in cui le acque sono immobili, in cui il tempo sembra fermarsi, nel senso della malsana staticità, giunge all’improvviso uno stormo di uccelli che rianima l’ambiente circostante e lo riporta ad esistere: una sorta di dramma statico/estatico di un’anima turbolenta che cerca di riportare vita nelle zone incognite di un temperamento e di una natura tendente all’inquietudine e alla ricerca dell’armonia perduta. Vi regna la lotta degli opposti; sembra quasi di riscoprire quel famoso campo di grano vango“Palude”, 2014, acrilico su tela 70x100cm. ghiano in cui il colore giallo della follia veniva gridato sulla tela sino al parossismo esistenziale. Qui è proprio l’apparente stasi invece a prender vita per mezzo del flusso direzionale della sua forma, donde torna poi a muoversi di nuovo. [email protected] CORRIEREdell’ARTE www.corrieredellarte.it Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Corriere dell’Arte a CURa Di 12 Febbraio 2016 ANDREA DOMENICO TARICCO Mara DeSTEFANIS cell. 335 1378404 7 CORRIEREdell’ARTE nell’opera di Mara Destefanis, intitolata sospensivamente Forse… assistiamo alla metafisica dell’incontro sentimentale di due entità, lui e lei: la perplessità dei visi rappresentati rinvia cromaticamente a un senso estatico di complicità, quasi come se la forma divenisse surrogato essenziale d’un tutto armonico. L’interazione gestuale rinvia a tematiche di profonda attualità, definite esecutivamente dall’uomo in primo piano e dall’immagine della donna sullo sfondo, quasi come se in questa prospettiva l’una prendesse il posto dell’altro, “Forse...”, acrilico su tela in vicendevole scambio. nell’era della globalizzazione, alcuni valori tradizionali vengono messi in discussione ed è lecito chiedersi quale sia il reale ruolo delle persone nella società: un argomento in questi tempi molto dibattuto. nel dipinto qui riprodotto si sottolinea soprattutto il fulcro iconico dell’intenso sguardo allusivo ed intelligente che l’artista raffigura nel bel volto femminile. Pagina COURRIER DES ARTS Clara MARCHITELLI ROSA CLOT tel. 011 9352907 Aschira e Blanche è un acrilico su masonite realizzato da Clara Marchitelli Rosa Clot, attualmente esposto presso il Ristorante “La Burnia” di Drubiaglio ad avigliana (to), nell’ambito della collettiva L’isola che non c’è. il valore intrinseco dell’opera consiste nell’amalgamare elementi etico-culturali distanti tra loro, oggi immersi in contrasti storici senza precedenti: aschira infatti è musulmana, Blanche invece è cristiana “Aschira e Blanche”, 2000, acrilico su masonite, 55x45 cm. francese. entrambe coinvolte nel gesto affettivo di una pacifica vicinanza ed amicizia senza discriminazioni, che l’artista sintetizza nell’oggetto di riferimento: ognuna delle due stringe una bambola, di cui è visibile da un lato la testa e dall’altro il resto del corpo, rinviando così la significazione ad un potenziamento del sentimento oltre i vincoli e le certezze o fedi d’origine. La visione sullo sfondo della sacra di san Michele rafforza il senso di tale messaggio d’amore e fratellanza universale. sette artisti in mostra per l’associazione RaVi s A Palazzo Lomellini in Carmagnola (To), l’iniziativa a favore delle donne operate di tumore al seno arà inaugurata a Palazzo Lomellini in Carmagnola (to) il 26 febbraio alle ore 18 (finissage serale l’8 marzo) una mostra, con poesie e musica, a scopo benefico per l’Associazione RaVi. Curato da angelo Mistrangelo, l’evento prevede sette personali con i seguenti partecipanti: Sergio Aiello, Corrado Alderucci, Anna Borgarelli, Liliana Cecchin, Maria Rosa Frigieri, Francesco Murlo, Rosalia Zutta. Palazzo Lomellini Arte Contemporanea Comune di Carmagnola P.za s. agostino Carmagnola (to) Sette mostre personali Dal 26 febbraio all’8 marzo info: 011 9724238 www.palazzolomellini.org www.associazioneravi.it Sopra, Anna Borgarelli “Venezia, Rio Santa Maria Formosa” acquerello; a sinistra, Maria Rosa Frigieri “Esotico”, acrilico su tela, 70x100 cm.; a destra, Francesco Murlo “Intrecci di luce”, acrilico su juta 120x100 cm. © aut. / Palazzo Lomellini Associazione RaVi sette autori che si confrontano con varie espressioni artistiche. Un’ottantina i lavori pittorici esposti, tra cui quelli donati appunto all’associazione RaVi a favore delle donne operate di tumore al seno. 8 Spettacoli CORRIEREdell’ARTE Leo Nucci per un Rigoletto da guinness dei primati Pagina 12 Febbraio 2016 COURRIER DES ARTS Alla Scala, trionfo del celebre baritono nell’opera verdiana, con tanto d’inusitato bis a sipario chiuso ilano. sui quotidiani la critica ha arricciato il naso, mentre sulla rete, su blog e social network, si è scatenato un pandemonio di commenti fra chi si è schierato a favore o contro un evento che alla scala ha visto rompere una tradizione, risalente ai tempi di arturo toscanini, che non vuole la concessione di bis. La regola si era per la verità già infranta quando Riccardo Muti concesse appunto il bis di Va, pensiero in un memorabile Nabucco di Verdi del 1986, poi nel 2007, quando il noto tenore peruviano Juan Diego Flórez ripeté senza batter ciglio i nove do di petto dell’aria di tonio dalla Fille du régiment di Donizetti, e infine l’estate scorsa con la cavatina di Figaro dal Barbiere Leo Nucci nel “Rigoletto” in scena alla Scala di Milano foto Brescia e Amisano © Teatro alla Scala M aLessanDRo MoRMiLe di Siviglia di Rossini, cantata da Leo nucci. Ma un bis a sipario chiuso e ad atto terminato era davvero una novità per la scala. È avvenuto alla prima, ma anche nelle repliche di Rigoletto; protagonista dell’evento è stato ancora una volta nucci, intramontabile protagonista dell’opera verdiana, che ha bissato la celebre invettiva “sì, vendetta, tremenda vendetta” con tanto di acuti finali, lanciati con im- pavida sicurezza da lui e dal giovane soprano americano nadine sierra. Per Leo nucci si è dinanzi ad un miracolo di longevità vocale da guinness dei primati: 73 anni di età, oltre cinquecento recite di quest’opera sulle spalle, a fronte di una integrità vocale sorprendente, che fa il paio con la gioia di stare ancora sulla scena e di cogliere, se ancora fosse possibile, mille nuove sfumature per una parte che ha reso il gobbo giullare verdiano un suo indiscusso cavallo di battaglia, ma anche un interprete di riferimento storico, fra quelli capaci di mettersi al servizio della “parola scenica” verdiana con sottile incisività di accento e fraseggio conseguenti a significati di profonda verità espressiva. il pubblico del teatro milanese ha voluto così rendere omaggio a un vete- rano che ancora oggi è il più celebre dei baritoni italiani. senza farsi pregare più di tanto, dopo aver strappato l’assenso del maestro nicola Luisotti, nucci e la sierra hanno bissato la “Vendetta” al proscenio, con il sipario rosso chiuso alle loro spalle. Un effetto circense, uno scivolone da cabaret, così ha tuonato la critica togata. eppure, se l’opinione di un critico non deve presentarsi come verità rivelata ma come saggio spunto di riflessione per far meglio riflettere il lettore, ecco che la parabola di un cantante giunto alla fine della sua carriera artistica in forma vocale e interpretativa così smagliante, come nel caso di nucci, non dovrebbe generare alcun dubbio, giustificando la comprensibile esternazione entusiastica avvenuta alla scala. La gioia del pubblico ha coinvolto l’intera esecuzione e premiato anche la bella e promettente Gilda di nadine sierra, che riascolteremo con piacere, e il baldanzoso Duca di Mantova “piacione” del tenore Vittorio Grigolo, guidati dalla vibrante bacchetta di nicola Luisotti. spettacolo di fastosa monumentalità, con scene di ezio Frigerio e costumi di Franca squarciapino, di ormai un po’ scontata impostazione tradizionale, ripreso ancora una volta con la regia di Gilbert Deflo. il teatro alla scala, rompendo nuovamente un’etichetta assodata nel tempo, ci ha ricordato come l’italia resti il Paese dove il canto lirico continua ad accendere entusiasmi e passioni. Ben vengano dunque i bis. Le regole, talvolta, sono belle proprio per il piacere di infrangerle! Le ali spezzate della libertà Attenti a “quei due” del sottoscala U G ManUeLa MaRasCio li ultimi barlumi di vivacità emanati da un teatro alle soglie della decadenza; l’ultimo disperato inno alla vita, nel cuore di una città da cui sta per propagarsi la furia distruttrice nazista: quest’ultima è l’amaro controcanto alla festa di canzoni, colori e licenziosità che ogni sera si ripete nel Kit Kat Club della Berlino degli anni trenta. La Compagnia della Rancia, con la regia di saverio Marconi, ha portato in scena al teatro alfieri il musical diventato celeberrimo grazie all’interpretazione di Lisa Minnelli nel film Cabaret (1972), basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher isherwood: uno spettacolo che deve la sua forza alla sinergia tra le bravissime e sensuali soubrette – tra le quali spicca la talentuosa Valentina Gullace, già ammirata nel precedente Frankenstein Junior –, l’intensità del tenero e impossibile amore senile tra l’affittacamere Fraülen schneider (altea Russo) e il droghiere ebreo Herr schultz (Michele Renzullo) e l’accoppiata vincente Giampiero ingrassia - Giulia ottonello, nei rispettivi panni dell’ambiguo tentatore maestro di ceri- Torino Spettacoli All’Alfieri, “Cabaret” della Compagnia della Rancia Dapporto e Solenghi per la prima volta insieme no spettacolo che non poteva giungere in un momento più appropriato, monie e dell’affascinante giovanissima quando il dibattito sui diritti uguali per tutti e le pubbliche manifestazioni stella del cabaret sally Bowles. tutto sembra permesso, nel camaleontico di intransigenza discriminatoria sono all’ordine del giorno. Quei Due (Il Sotmondo dello spettacolo, dove la regola toscala), con lo splendido duo Massimo Dapporto e tullio solenghi (per la è abbandonarsi ai piaceri per dimenti- prima volta insieme sul palco, che sino al 7 febbraio scorso è stato quello care i problemi quotidiani; così, il dell’alfieri di torino), è la storia che meglio di tutte riesce a rappresentare tempo scorre sospeso tra la realtà e la l’intensità di un amore non riconosciuto, non accettato, coltivato di nascosto, finzione, mentre sally porta avanti una tra le quattro mura di un umile appartamento. Roberto Valerio ha riproposto tormentata relazione con l’aspirante sulle scene l’opera di Charles Dyer Staircase, del ’66, trasposta al cinema nel scrittore americano Cliff Bradshaw ’69 e interpretata all’epoca da Rex Harrison e Richard Burton: il racconto di (Mauro simone) e il sinistro ernst Lud- una coppia omosessuale che in una sola notte affronta drammi e inezie con wig (alessandro Di Giulio), alle spalle una fortissima empatia continuamente alternante tra la canzonatura e la comdi tutti trama loschi progetti che accom- partecipazione più sentita. Charlie (Dapporto) è un attore non più attivo, che pagnano la salita al potere di Hitler. Ben vive solo dei ricordi dei successi giovanili, ma non si arrende all’idea che la presto, però, la tragicità dell’esistenza sua stella stia precipitando sempre di più nell’anonimato; Harry (solenghi) è prende il sopravvento, condannando il un barbiere affetto dai complessi dovuti a vari difetti fisici, che manda avanti teatro a calare il sipario e spegnere le il suo piccolo negozio e si occupa della madre artritica. Ma questa è solo la luci, vestire di grigio le tinte più varie- patina esterna che i due personaggi mostrano allo spettatore: gli attori protagate e annullare in note roche e cupe il gonisti emozionano minuto per minuto, plasmando uno scambio dialogico e canto della libertà. ottima la resa dram- gestuale dai ritmi perfetti, fatto di sintonia e intesa autentiche, offrendo non matica: un colpo dritto nello stomaco solo risate distensive grazie all’efficacissima verve comica, ma anche, e sodello spettatore, un contributo artistico prattutto, momenti di riflessione sulle oggettive e insormontabili difficoltà che una coppia omo, appunto, è costretta ad affrontare nella Lonai giorni dra degli anni sessanta, con una palese strizzata d’occhio ai della metempi attuali. in un piccolo universo in cui la solitudine è la moria, per maggiore paura, i due litigano, si prendono in giro, ritornano non dicon la mente a vicende passate della loro trentennale relazione, menticare si insultano e si allontanano per poi ritrovarsi uniti in un amore il periodo che vive di vicinanza, condivisione e sostegno: tutto in poche più nero ore, fino alle prime luci dell’alba, quando arriva il momento del secolo di incominciare insieme una nuova giornata. (ma. ma.) scorso. Massimo Dapporto e Tullio Solenghi sono “Quei due”, foto © aut./TeatroAlfieri NEWYORK NEWYORK U DaL nostRo CoRRisPonDente MaURo LUCentini Mentre alla MetOpera fanno I pagliacci alla rediviva Nyco si riaffaccia Tosca 12 Febbraio 2016 Pagina COURRIER DES ARTS Torna la tradizionale competizione tra i maggiori teatri lirici della Grande Mela foto © aut. 9 CORRIEREdell’ARTE ria sia artistica che di amministrazione sia per il general manager del n paio di Met, Peter Gelb, sia per il commissasere prima rio giudiziario da cui dipenderà il deche si abfinitivo ritorno in scena di una battesse su ManhatnYCo, creata a suo tempo anche tan la gigantesca nell’intento di mantenere in buona e bufera di neve di competitiva forma l’opera americana. gennaio, mentre la venerabile MetropoThe Metropolitan Opera House litan opera House Lincoln Center di new York esibiva 30 Lincoln Center Pl. al Lincoln Center new York (nY) (forse il più grande complesso musico- Una momento de “I pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, messi in scena alla Metropolitan Opera House info: 001 212 3626000 www.metopera.org teatrale del pianeta) con Roberto Alagna (Canio) e Barbara Fittoli (Nedda), foto © aut./MetOpera; la sua ultima produ- a destra, l’mmagine del manifesto originale (1899) della “Tosca” di Giacomo Puccini © Ricordi/SIAE/NYCO zione dell’accoppiata Cavalleria fetta dei due intramontabili spartiti per l’opera di Leoncavallo, un auto- NYCO Renaissance Rusticana-Pagliacci, al piano di sotto della lirica verista italiana. L’orchestra treno, in un divertentissimo quanto fra- New York City Opera dello stesso centro, ma in un locale rimessa rapidamente insieme dalla goroso insieme, non è bastato a Rose Theather - JaLC molto più modesto, il Rose theater, si stessa new York City, sotto la guida compensare l’incomprensibile aberra- Lincoln Center - timeWarner Center è riaffacciata con una rappresentazione del già internazionalmente affermato zione dell’atto precedente. L’episodio, new York (nY) della Tosca l’eterna sua rivale new italo-americano Pacien Mazzagatti, se è costato qualcosa alla pazienza di info: 001 212 7216500 York City opera (anche detta nYCo), non è invece riuscita, probabilmente un pubblico pagante, dovrebbe costi- www.nycorenaissance.com che tutti ritenevano definitivamente per impossiblità di adeguate prove, a tuire un’esperienza positiva in mateCINEMA defunta. Questa competizione a sor- mantenere il costante, necessario copresa è dovuta al fatto che il giudice ordinamento con l’esecuzione vocale, Box Office USA, “Revenant” in vetta tra le intemperie che si occupa appunto della gestione a scapito della squisita interpretazione, fallimentare della nYCo, incomin- nei ruoli principali, di due tra i più brilciata due anni e mezzo fa, ha permesso lanti esordienti americani sulla scena alla stessa una stagione teatrale di una mondiale, Kristin sampson e James a grande nevicata che ha investito new York e tutta la parte meridionale del settimana, nel quadro di una riorganiz- Valenti. Ma è nel settore visuale che la versante atlantico degli stati Uniti ha depresso di almeno un dieci per cento zazione economica che a suo tempo nuova nYCo Renaissance è riuscita l’afflusso nelle sale cinematografiche, ma nonostante questo i titoli preferiti hanno potrebbe anche consentire un perma- a sbaragliare la sua rivale; e lo ha fatto registrato buoni successi di cassetta nella seconda parte di gennaio. in testa a nente ritorno in vita del minore dei due con una spesa infinitamente più ridotta tutte, quasi a premiare proprio lo scenario niveo, che pervade tutto il film, è The teatri d’opera newyorkesi, creato set- e uno stratagemma molto significaRevenant, cioè “il redivivo”, impersonato da Leonardo di Caprio (che ha dovuto tant’anni fa da Fiorello LaGuardia con tivo: ha rimesso in scena i costumi e i affrontare pure un aggressivo orso bruno, n.d.r.), che nell’ultimo week-end del intento divulgativo della musica lirica fondali disegnati da adolfo Hohenmese ha fruttato alla 20th Century Fox ben 16 milioni di dollari, per un totale di tra le masse. È stato così che, con stein per la prima dell’opera nell’anno oltre 119 milioni nel giro di cinque settimane; in più, il film diretto da alejandro l’aiuto di qualche finanziatore privato, 1900, prendendoli in prestito dal teaiñárritu ha totalizzato undici nomine per gli oscar. al secondo posto è arrivato si è avuto un ritorno a quella salutare tro dell’opera, già Costanzi, di Roma. il solito The Force Awakens, episodio delle Guerre Stellari di Lucas (distribuito atmosfera di concorrenza, che da de- il Met, grazie allo scenografo scozzese dalla Disney), con oltre 14 milioni e un totale di oltre 879 su sei settimane di cenni prevaleva tra i due teatri, sotto di assoluta avanguardia sir David programmazione nelle sole sale nordamericane; al terzo posto, Ride Along 2, forma di un confronto tra le due pro- McVicar, ha allestito la più monotona con incasso di 13 milioni e un totale di 59 su due settimane. Persino due pellicole duzioni in scena quella prima sera. il e funerea versione della Cavalleria giudicate orrende dalla critica, cioè Dirty Grandpa (ovvero il “nonno sporcacrisultato è stato un pareggio di punti, mai apparsa su una qualsiasi scena incione”) della Lionsgate, con Robert de niro, e The Boy di stX entertainment, cioè già un successo notevolissimo per ternazionale, versione animata soltanto un film, per l’appunto, dell’orrore, hanno nonostante tutto attratto il pubblico e la più piccola e vulnerabile delle due da un continuo trascinio di sedie sulla soddisfatto i produttori, entrambi con oltre 11 milioni, con parziale o integrale compagnie. Dal lato strettamente mu- famosa pedana rotante dell’immensa assorbimento del costo di produzione grazie alla sola visione nei cinema Usa. sicale, l’esecuzione vincente è stata si- ribalta, tale che un ignaro avrebbe cre[Fonte dati sugli incassi nelle sale dei cinema americani:agenzia Rentrak ©] curamente quella del Met, dove, sotto duto di assistere al dramma assurdista Leonardo DiCaprio è “The Revenant” nel film di Iñárritu, girato in condizioni climatiche estreme la magistrale bacchetta di Fabio Luisi, di ionescu Les chaises piuttosto che al e con situazioni realmente molto crude e violente la vecchia e ben riposata orchestra, il focoso racconto di Mascagni e di come la “chiaccherata” scena di lotta con l’orso complesso corale, le voci di alcuni tra Verga. “L’aspetto essenziale di questa foto © aut./NewRegency/RatPac/Fox i più grandi cantanti oggi provenienti Cavalleria è stata la pedana rotante su da vari angoli del mondo, come il sud- cui i personaggi vagavano lentamente, coreano Yonghoon Lee nella parte di alla volta di nulla”, è stato l’unico turiddu, il pavese baritono ambrogio commento del più rispettato critico Maestri in quella di alfio, la milanese d’opera newyorkese, tommasini del Barbara Frittoli in quella di nedda, New York Times. il fatto che lo stesso hanno fornito una rievocazione per- McVicar abbia poi portato in scena, Vince Leo contro l’orso nella neve L 10 CORRIEREdell’ARTE Pagina 12 Febbraio 2016 COURRIER DES ARTS TORINO e PIEMONTE “Giò Ponti e Richard Ginori L’eleganza della modernità” Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica Sala Atelier P.za Castello – Torino Fino al 29 febbraio Info: 011 4433501 www.palazzomadamatorino.it “Eccentrica Natura” Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri nei dipinti di Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica Sala Quattro Stagioni P.za Castello – Torino Fino all’11 aprile Info: 011 4433501 www.palazzomadamatorino.it “Il drago e il fiore d’oro” Potere e magia nei tappeti della Cina imperiale MAO Museo d’Arte Orientale Palazzo Mazzonis Via S. Domenico 11 – Torino Fino al 28 marzo Info: 011 4436927 www.maotorino.it “A Trilogy” Mary Zygouri Fino al 13 febbraio Eva Frapiccini Dal 17 febbraio al 1° marzo Marianne Heier Dal 4 al 25 marzo Alberto Peola Artecontemporanea Via della Rocca 29 – Torino Info: 011 8124460 albertopeola.com (c.s./d.t.) Elisa Bertaglia “Brutal Imagination” Weber & Weber Arte Contemporanea Via S. Tommaso 7 – Torino Fino al 26 marzo Info: 011 19500694 www.galleriaweber.it Per Elisa Bertaglia, a un ritorno deciso del colore s’accompagnano le nuove sperimentazioni con l’incisione e la scultura. (c.s./c.g.) Michael Ackerman PHOS - Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive diretto da Enzo Obiso Via Vico 1 – Torino Dal 22 febbraio Info: 011 7604867 www.phosfotografia.com Mostra personale, a cura di Claudio Composti e MC2 Gallery, di uno degli autori più interessanti della fotografia internazionale. (c.s./e.l.) Vernissage sabato 13 febbraio - ore 18,00 Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – torino Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria Venerdì 19 febbraio - ore 18,00 Galleria ‘Arte Città Amica’ Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – torino Personale di Piermario Di Falco (in arte Marius Ashblow) Lunedì 22 febbraio - ore 18,30 PHOS Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive Via Vico 1 – torino Michael Ackerman Claudio Rotta Loria “Procedure di spazio” Associazione Artepertutti Via Olivetti 8 – Ivrea (To) Info: 347 8161876 www.artepertutti.org “Caravaggio e il suo tempo” Fondazione Cosso Castello di Miradolo Via Cardonata 2 S. Secondo di Pinerolo (To) Fino al 10 aprile Info: 0121 376545 www.fondazionecosso.com il Corriere dell’Arte dedica uno spazio agli APPUNTAMENTI d’ARTE. È possibile segnalare eventi, mostre, vernissage, iniziative culturali ecc. per informazioni e tariffe : >>> tel. 011 6312666 <<< in ITALIA “Il Simbolismo Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra” Palazzo Reale P.za Duomo 12 – Milano Fino al 5 giugno Info: 02 54911 www.palazzorealemilano.it Da febbraio e sino al 5 giugno, Palazzo Reale propone un confronto tra circa 150 opere, tra dipinti, sculture e una eccezionale selezione di grafiche, che rappresentano uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private, rievocando l’ideale aspirazione di quel movimento a raggiungere un effetto unitario. (c.s./e.l.) “Picasso capolavori incisori e litografici” Deodato Arte Via S. Marta 6 – Milano Fino al 30 marzo Info: 02 80886294 www.deodato-arte.it Esposte numerose opere litografiche dagli Anni Venti ai Settanta, oltre a una selezione di incisioni appartenenti alle serie Suite Voillard (1930-37) e La Celestine (1968-71); una consistente sezione è dedicata alla tecnica litografica, già sperimentata dagli Anni ’20 e che raggiunge il suo culmine a partire dal 1944. (c.s./c.g.) Guy Lydster “Headscapes” CSA Farm Gallery Via Vanchiglia 36 (int. cort.) Fino al 5 marzo Info: 339 7796065 www.cosmoshopart.it su questa pagina Segnalazioni Str. Piossasco 43/U – Volvera (To) CORRIEREdell’ARTE COURRIER DES ARTS Direttore Editoriale Pietro Panacci Direttore Responsabile Virginia Colacino Caporedattore Chiara Pittavino Comitato Editoriale Giorgio Barberis, Rolando Bellini, Massimo Boccaletti, Franco Caresio, Angelo Caroli, Claudia Cassio, Massimo Centini, Fernanda De Bernardi, Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara, Alessandro Mormile, Massimo Olivetti, Enzo Papa, Lorenzo Reggiani, Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone Corrispondente da New York Mauro Lucentini [email protected] Corrispondente da Berlino Sabatino Cersosimo Hanno collaborato F. Florian, C. Gallo, E.S. Laterza, M. Marascio, C. Pittavino, A.D. Taricco, D. Tauro Realizzazione grafica interna a cura di E.S. Laterza Fotografo ufficiale Antonio Attini Redazioni distaccate Milano Rosa Carnevale Tel. 339 1746312 Roma e Napoli Fabrizio Florian Tel. 388 9426443 Palermo Caterina Randazzo Tel. 334 1022647 Concessionaria di Pubblicità interna Stampa e distribuzione EditService S.r.l. Str. Piossasco 43/U – Volvera (To) Editore Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani P.IVA 06956300013 Aut. Trib. Torino n. 4818 del 28/07/1995 “100 Capolavori d’Arte Contemporanea” Palazzo Strozzi P.za Strozzi – Firenze Dal 19 marzo al 24 luglio Info: 055 2645155 www.palazzostrozzi.org Abbonamenti Annuale: euro 60,00 per l’Italia; euro 120,00 per l’estero Arretrati: euro 5,00 a copia “Fece di scoltura di legname e colorì” La scultura del Quattrocento in legno dipinto Galleria degli Uffizi P.le degli Uffizi 6 – Firenze Dal 21 marzo al 28 agosto Info: 055 2388651 www.polomuseale.firenze.it La Galleria degli Uffizi ospiterà un'esposizione temporanea che si propone per la prima volta d’indagare, attraverso un nucleo di una quarantina di opere, la vicenda della scultura in legno dipinto del Quattrocento fiorentino, un tema studiato con passione da Margrit Lisner e da Alessandro Parronchi, ma mai illustrato in una mostra: nel ’400, infatti, la scultura dipinta, in linea col primato artistico della scultura, costituì un imprescindibile modello per tutti gli artisti; un tema come quello del corpo sofferente sulla croce espresso con un nuovo naturalismo nei crocifissi di Donatello e Brunelleschi fu oggetto di riferimento per l'espressione artistica delle successive generazioni. (c.s./c.p.) “Gillo Dorfles Essere nel Tempo” MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma Via Nizza 138 – Roma Fino al 30 marzo Info: 06 671070400 www.museomacro.org “Sound and Silliness” di Jimmie Durham MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo Via Reni 16 – Roma Fino al 24 aprile Info: 06 671070400 www.museomacro.org pagam. tramite c.c.postale n. 45958055 pagam. con bonifico bancario - cod. IBAN: IT83Z0760101000000045958055 intestato a / beneficiario: Associazione Culturale Arte Giovani ABBÒNATI al CORRIEREdell’ ARTE fo r ma to ta blo id a 60 euro per un anno 20 numeri a casa tua offerta combinata abbonamento + sito-web: € 130 tel. 011 6312666 Gallerie ACCADEMIA Galleria Via accademia albertina 3/e – torino tel. 011 885408 email: [email protected] www.galleriaaccademia.it orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì In corso Collettiva degli Artisti della Galleria Fino al 5/3 Giosetta Fioroni “Il ritorno dell’Archetipo” ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – torino tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845 email: [email protected] www.artecittaamica.it orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso Dal 19/2 all’1/3 Personale di Piermario Di Falco (in arte Marius Ashblow) ARTE PER VOI Associazione Culturale P.za Conte Rosso 3 – avigliana (to) Luigi Castagna - tel. 011 9369179 Cell. 339 2523791 email: [email protected] www.artepervoi.it Paolo nesta - tel. 011 9328447 Cell. 333 8710636 email: [email protected] orario: sab. - dom. 15,00-19,00 Fino al 28/2 “Oh, gli acquerelli!” - 2a edizione Mostra collettiva con G. Bacci, I.D. Bertolino, L. Cottino, R. Forgione, S. Lobalzo, L. Spessot CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – torino scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ ) tel./fax 011 8128718 email: [email protected] www.circolodegliartistitorino.it orario: lun. - ven. 15,30-19,30 Dal 13 al 26/2 Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO Direttore artistico: Livio Pezzato Via s. Croce 7/c – Moncalieri (to) tel. 011 644480 - Fax 011 6892962 email: [email protected] www.lalanternaarte.com orario: mart. - sab. 15,30-18,30 A. Arcidiacono, A. Cannata, V. Cavalleri, E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, A. De Rosa, L. Garelli, E. Gribaudo, S. Lake, E. Longo, S. Manfredi, G. Manzone, L. Mottura, D. Pasquero G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, L. Sabatino, A. Schawinsky, G. Sesia della Merla inoltre pittori ucraini, naïf croati grafica nazionale ed internazionale 11 CORRIEREdell’ARTE LA LUNA Art Gallery Via Roma 92 – Borgo san Dalmazzo (Cn) Cell. 339 7108501 email: [email protected] www.artgallerylaluna.com orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00 LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo Via nazionale 73/1 – Cambiano (to) tel./Fax 011 9492688 email: [email protected] www.luna-art-collection.com orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17,30 (previa telefonata) In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara Cell. 328 6979208 email:[email protected] www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com orario: mar. - sab. (su appuntamento) Fino al 28/3 “Oniricon. New Visual” Mostra personale di Giuseppina Freni SENESI Arte Via s. andrea 44 – savigliano (Cn) orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30 tel. 0172 712922 email: [email protected] www.senesiarte.it SILVY BASSANESE Arte Contemporanea Via Galileo Galilei 45 – Biella tel./Fax 015 355414 email: [email protected] www.silvybassanese.it orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento STORELLO Galleria d’Arte Via del Pino 54 – Pinerolo (to) tel. 0121 76235 orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso In permanenza opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante TEART Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – torino tel. 011 6966422 email: [email protected] orario: mart. - sab.17,00-19,00 Fino al 27/2 “Da ieri a oggi” Mostra delle fondatrici della Galleria L. Caprioglio, L. Galeotti, G. Moltoni, E. Saraceno, L. Sartoris TINBER Art Gallery @ Pragelato Via albergian 20 - souchères Hautes Pragelato (to) tel. 0122 78461 email: [email protected] www.tinberartgallery.it orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00 Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi, Luciano Spessot M.ro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale Via servais 56 – torino tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705 email: [email protected] www.raulviglione.it A.L.P.G.A.M.C. 12 Febbraio 2016 Pagina COURRIER DES ARTS BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte Via Bonafous 7/1 – torino tel. 011 8173511 www.biasuttiebiasutti.com orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30 LA TESORIERA Centro Arte C.so Francia 268 – torino tel. 011 7792147 www.tesoriera.com orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento) Arte Antica AVERSA Galleria Dipinti dell’800 e del Primo ’900 Via Cavour 13 (int. cortile) – torino tel. 011 532662 email: [email protected] www.aversa-galleria.it orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00 Fino al 29/2 “Proposte 2015. Dal Primo ’800 al Primo ’900” Opere di Bagetti, Bossoli, Delleani, Fontanesi, Issupoff Juglaris, Lupo, Macchiati, Maggi, Marchisio, Pasini Pittara, Quadrone, Reycend, Salinas, Storelli DELLA ROCCA Casa d’Aste Via della Rocca 33 – torino tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244 email: [email protected] www.dellarocca.net LUIGI CARETTO Galleria dal 1911 Dipinti Antichi Via Maria Vittoria 10 – torino tel. 011 537274 email: [email protected] www.galleriacaretto.com orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30 “Maestri Fiamminghi e Olandesi del XVI-XVII secolo Nuove acquisizioni” Fino al 29/2 “Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga” c/o Palazzo Albergati (via saragozza 28 – Bologna) SANT’AGOSTINO Casa d’Aste a Torino dal 1969 C.so tassoni 56 – torino tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577 www.santagostinoaste.it orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30 Dal 1999 lavoriamo nel mondo IT fornendo un'ampia gamma di prodotti e servizi, dall'assistenza PC e notebook all'installazione reti, alla consulenza e installazione di sistemi di videosorveglianza. Inoltre proponiamo un catalogo di oltre 90mila articoli delle migliori marche di elettronica di consumo e forniture per ufficio. La nostra politica commerciale si basa su una attenta analisi dei migliori prezzi sul mercato; per questo motivo è preferibile richiederci una quotazione del prodotto ricercato, se non lo trovate sul catalogo. tel. 011 3040863 email: [email protected] www.multimedia2000.it CORRIERE dell’ARTE - 12 Febbraio 2016 el marzo del 2013 il MoMA di New York ha inaugurato una N sezione dedicata ai video-giochi, definiti la Decima Arte: apparecchi che son stati installati nelle sale del prestigioso museo. E iI caposcuola della “decima arte” è nostro; non solo italiano ma torinese doc: Beny Giansiracusa che ha disegnato circa tremila modelli di videogame e altre macchine quali calcetti, flipper, slot ecc. Beny Giansiracusa raffigurato come un mostro del videogioco Invasion © l’artista / Serigames AttiniArte / Corriere dell’Arte Beny ha allestito un prezioso laboratorio dove sposa la tecnologia più avveniristica alla riproduzione dell’immagine. (m.o.) Beny GIANSIRACUSA - [email protected] - www.corrieredellarteartisti.it