Guglielmo Marconi

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Guglielmo Marconi
L’IDEA E L’INVENZIONE
LA RADIO
GUGLIELMO MARCONI
Fisico, scienziato e inventore, 1874-1937
Nato a Bologna, interruppe presto gli studi per fare ricerca, prima in Italia poi in Inghilterra, dove nel 1896
registra il brevetto della RADIO e nel 1897 fonda la “Marconi’s wireless Telegraph Companie”. Nel 1909
vince il premio Nobel per la fisica.
www.seirota.it/unideachecambiailmondo
Ci sono stati tre grandiosi momenti nella mia vita di inventore. Il primo, quando i
segnali radio da me inviati fecero suonare un campanello dall’altro lato della stanza
in cui stavo svolgendo i miei esperimenti; il secondo, quando i segnali trasmessi dalla mia stazione di Poldhu, in Cornovaglia, furono captati dal ricevitore che
ascoltavo a San Giovanni di Terranova, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico a una
distanza di circa 3.000 km; il terzo è ora, ogni qualvolta posso serenamente
immaginare le possibilità future e sentire che l’attività e gli sforzi di tutta la mia
vita hanno fornito basi solide su cui si potrà continuare a costruire.
SUPERPOT
SCENARIO
Prima di Marconi, comunicare a distanza significava far muovere un
suono attraverso un filo (il telegrafo). Come si poteva pensare a un
suono che si propagasse nell’aria, superando le montagne e seguendo
la curvatura della terra? Mentre gli altri scienziati studiavano la natura
delle onde elettromagnetiche, Marconi ne cercava l’applicazione pratica, funzionale a un obiettivo.
ERI
ITALIANITÀ
LITÀ
ARTIGIANA
LITÀ
FUNZIONA
ZA ETÀ
GENIO SEN
L’IDEA CHE CAMBIA IL MONDO
Appena diciottenne, Marconi, appassionato di radiocomunicazioni riesce a far
suonare un campanello elettrico, premendo un tasto a distanza nella stessa
stanza. Con piglio artigiano, aveva montato un congegno di bobine, fili e dispositivi in soffitta. Ma è in Inghilterra che riesce a depositare il brevetto della radio
(1896), dopo che il Ministero italiano di Posta e Telegrafi ebbe rifiutato la sua
invenzione! In quegli stessi anni, anche Tesla1 lavora alla possibilità di sfruttare
le onde elettromagnetiche per la trasmissione a distanza. L’invenzione della radio non è
il colpo di genio di una persona, ma un traguardo del progresso umano che possiamo forse
immaginare come la cima di una collina raggiunta da più persone, da strade diverse. Nel 1899
Marconi inviò segnali radio in Francia attraverso la Manica e nel 1901 realizzò la prima comunicazione attraverso
l’Oceano Atlantico (tra Poldhu – Cornovaglia e St John’s – Canada). Il suo sistema fu presto adottato dalla marina
italiana e britannica, mostrando la sua utilità nel salvataggio attraverso SOS di una nave persa nella Manica. O nel
recupero dei superstiti del Titanic.
1 Di chi è la “paternità” della radio? Nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti stabilisce che viene prima il brevetto di Tesla, ma solo sul territorio americano.
Prova a pensare: se l’idea esce dal gruppo, di chi è? È possibile che due persone abbiano la stessa idea/invenzione senza copiarsi?
APPROFONDISCI:
Pensi che un’idea vada subito
indirizzata a uno scopo preciso,
oppure ti piace sognare, associare immagini, confrontarti proprio
come in un brainstorming creativo?
Come funziona
tecnicamente la musica che ascolti oggi?
Fai una ricerca in classe.
MEMORIZZA:
L’arma vincente di Marconi? L’abbiamo già visto: concretezza e ricerca
dell’utilità di una scoperta. Insomma, il suo obiettivo principale era
quello di dare alle idee un’applicazione pratica per metterle in commercio, con una visione complessiva che lo spingeva a incastrare
come tessere di un puzzle anche gli
spunti e i risultati dei “colleghi”.
CURIOSITÀ:
A 21 anni Marconi lancia da una
finestra della “stanza dei bachi”
di Villa Griffone a Pontecchio
(Bo) il primo segnale di telegrafia senza fili. Quel luogo divenne
per tutti la collina della radio,
perché dal punto di trasmissione
a quello di ricezione l’ostacolo
era una… collina!
Scheda: GUGLIELMO MARCONI pg. 2/3
Scegliete un mentore per la
vostra ricerca di classe, vi ispirerà nel percorso e vi potrà far
aggiudicare materiale didattico
per la scuola!
Chi è il mentore di Un’idea che cambia il
mondo? Una guida, un punto di riferimento,
un autentico campione di idee, creatività e
inventiva. Con fantastici superpoteri! Scopri tutti
i mentori delle schede e cerca il genio capace di
ispirare il vostro lavoro di classe in base alle sue
caratteristiche > CHIEDI AL DOCENTE
I SUPERPOTERI
DEI MENTORI
IL PERCORSO
CreatIvo
Tanto di cappello alla creatività
Ecco un trucco per guardare le
cose sotto tanti punti di vista, generando altre idee e mettendole alla
prova!
I SEI CAPPELLI PER PENSARE
Procuratevi 6 cilindri, o 6 cappelli che
vi piacciono, e personalizzateli così:
bianco
rosso
significa
“informazioni”
significa
“emozioni”
giallo
Visione e
obiettivi chiari
significa
“aspetti positivi”
Personalizzazione
Forza
di volontà
Funzionalità
Italianità
Artigianalità
Poliedricità
significa
“creatività”
significa
“aspetti negativi”
blu
significa
“regole”
Vedi esempio nella pagina successiva.
Prendete un’idea o un problema che volete risolvere
Dividetevi i cappelli e fate conto che ogni cappello
corrisponda al suo atteggiamento
Indossatelo e analizzate l’idea
Originalità
Competenza
ompetenza
verde
nero
Produttività
Genio
senza età
Parlate e proponete idee e considerazioni partendo
dal punto di vista di quel cappello
Scambiatevi i cappelli fin quando nascerà un’idea
che vi convincerà davvero!
OPPURE…
Fate finta di indossare tutti insieme lo stesso cappello
Analizzate insieme l’idea con un cappello per poi
passare a un altro.
SE TI PIACE
QUESTO MENTORE
Leggi anche la scheda su Testa - L’uomo dei 300
brevetti oppure fai una ricerca con i tuoi compagni o a
casa su Edison e la lampadina utilizzando come traccia
la scheda che stai leggendo.
Forza, provate!
Un’idea che cambia il mondo è un progetto educativo e di comunicazione pubblicitaria
con fini informativi* promosso da SEI Rota & C. S.r.l.
(* ai sensi dell’art.22 del Codice del Consumo e dell’art. 7 di Autodisciplina Pubblicitaria)
UNA GUIDA PER
GIOVANI CREATIVI
Scheda: GUGLIELMO MARCONI pg. 3/3
IL PERCORSO
CreatIvo
www.seirota.it/unideachecambiailmondo
SE HAI IL CAPPELLO…
blu
…blu, allora sei il “moderatore” che conduce, fa
rispettare le regole, dà i
tempi per riassumere e
decidere.
Il gioco non può iniziare,
se manca il moderatore!
nero
…nero, vedi solo gli
aspetti negativi. Perché
l’idea non funziona, quali
sono i rischi. È il tuo giudice severo. Stai attento
a non abusarne!
bianco
...bianco, allora devi concentrarti sulla ricerca,
dovrai essere sempre
molto concreto! Quel che
conta sono le informazioni: quali hai, quali ti
mancano, quali vorresti
avere, cosa devi fare per
ottenerle.
giallo
…giallo, allora la parola
d’ordine è positività!
Cercherai con tenacia
soltanto i vantaggi dell’idea
pur mantenendo concretezza, ti sforzerai di essere ottimista e di vedere
solo le opportunità.
rosso
...rosso, largo alle emozioni, ai sentimenti, alle
intuizioni, alle sensazioni.
Non trattenerti e dì pure
quel che pensi dell’idea.
verde
…verde, c’è spazio solo
per il pensiero creativo.
È il mio cappello preferito, naturalmente!
A partire dall’idea, questo cappello ti chiede uno
sforzo per aggiungerne di
nuove, suggerire miglioramenti, pensare a punti di
vista insoliti.
*IL METODO DEI 6 CAPPELLI PER PENSARE È DI EDWARD DE BONO, UNO DEI MASSIMI
ESPERTI MONDIALI NEL CAMPO DEL PENSIERO CREATIVO
LEGGI TUTTE LE SCHEDE,
TROVERAI I CONSIGLI
DI CreatIvo PER ALLENARTI
A SFORNARE IDEE!