Piano strategico Piano Qualità
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Piano strategico Piano Qualità
Allegato 4 Il Piano della Qualità www.sviluppoitalia.it Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 1. Le variabili di sviluppo della qualità del turismo in Puglia La pianificazione di un Piano di Qualità si basa sulla necessaria identificazione delle criticità del settore ma anche delle opportunità del territorio e delle imprese che vi operano. Così come già sottolineato, la Puglia si caratterizza oggi per un turismo fortemente orientato al prodotto balneare che non ha ancora colto appieno le opportunità che le altre tipologie di risorse territoriali e di prodotti turistici di offerta possono attivare, lasciando così spazio ad una numerosità di direzioni su cui investire per uno sviluppo coordinato di tutto il territorio regionale. Le indicazioni dei risultati delle attività di osservatorio turistico portano, nelle differenti richieste e necessità dei mercati di domanda, verso il comune obiettivo della specializzazione dell’offerta nel rispetto di standard elevati di qualità che abbiano al contempo la flessibilità di rispondere ad esigenze diverse esaltando le specificità territoriali e imprenditoriali. Le linee di sviluppo di prodotti turistici fruibili e commercializzabili in tutta la regione risultano comunque chiare e inequivocabili nel Piano Strategico ma occorre lavorare parallelamente in maniera decisa sullo sviluppo delle professionalità e dell’accoglienza. Il contributo alla qualità è garantito in questo piano, oltre che dal metodo e dagli strumenti proposti, anche dalla presenza di tutti i soggetti amministrativi preposti alla pianificazione ed al governo dei percorsi qualitativi in azione coordinata. Non soffermandosi ulteriormente sulle valutazioni di prodotto, risultato del Piano, l’offerta turistica pugliese imprenditoriale può dirsi ad uno stato dell’arte che vede ancora le individualità imprenditoriali emergere su una logica di sviluppo territoriale e di mercato. Più in generale le tematiche su cui occorre lavorare si riconducono a tre aree di necessità 2 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia - il riequilibrio verso l’alto dei livelli qualitativi di offerta all’interno delle specifiche tipologie di impresa turistica; - una valorizzazione delle eccellenze di cui le imprese non sanno cogliere le possibilità; - le opportunità delle nuove professionalità e di tipologie di impresa ancora nuove per l’offerta regionale. Lo schema che segue evidenzia in sintesi le leve che emergono dalle molte analisi effettuate in termini di criticità rilevabili e opportunità da cogliere. CRITICITA' OPPORTUNITA Si rileva una forte presenza di ricettività L'offerta extralberghiera può essere extralberghiera (il 45% degli esercizi coordinata in circuito diventando una pugliesi) che non sempre è adatta alla caratterizzazione del territorio che ne domanda attuale, specie internazionale esalta la specificità Esistono esercizi alberghieri Il processo di governo della qualità sovrastellati, mancano elementi di erogata è un elemento già diffuso in 4 riconoscibilità della qualità territori provinciali Coesistono tra le tipologie ricettive Le imprese di alta qualità sono strutture ad elevati standard di offerta esempi di benchmarking di livello con altre a bassa qualità di servizio, e si nazionale e possono costituire necessitano meccanismi di riequilibrio opportunità formative per le altre verso il percorso della qualità imprese della regione Il patrimonio enogastronomico L'offerta ristorativa non ha ancora colto pugliese gode di una notorietà in maniera diffusa l'opportunità crescente ed è esportabile in tutte le dell'eccellenza enogastronomica imprese coinvolgendole in meccanismi di incentivazione La formazione professionale è troppo Alcune aree mostrano un forte spesso carente, anche per l'utilizzo di fermento giovanile legato all'identità personale stagionale improvvisato regionale che può costituire il traino 3 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia per una formazione di professionalità che rimangano nel territorio L'offerta di seconde case rischia di Il turismo delle seconde case porta appiattire l'economia turistica economia sul territorio ma vanno concentrando ulteriormente la stagionalità e se ne necessita il governo sia in termini di controllo che di nuovi investimenti imprenditoriali in attività collaterali e complementari moltiplicate le occasioni di animazione e fruizione territoriale per aumentarne i consumi e creare nuove logiche di impresa Le imprese turistiche primarie pugliesi 1 , mostrano ad oggi un livello qualitativo con forti discrasie: numerose eccellenze di offerta ma anche carenze di servizio e di cultura dell’ospitalità ed in alcuni casi di trasparenza delle tariffe. La valutazione dei livelli di offerta delle imprese della regione, sulla base di criteri comparabili e misurabili in maniera standardizzata sui servizi resi ai clienti è sintetizzata negli schemi che seguono ed evidenziano, per le diverse tipologie numerose aree di migliorabilità. Disciplinare Hotel Media Disciplinare Ristoranti Media Accesso e Posizione 7,9 Accesso e posizione 6,9 Parcheggio 8,2 Look e facciata esterna 8,4 Reception 7,0 Parcheggio 5,4 Hall e aree comuni 7,9 Aree comuni 6,1 Camera 6,8 Sala bar-ristorante 5,7 Bagno 8,3 Cucina 9,0 Bar/Ristorante 7,6 Servizio 7,6 Prima Colazione 8,4 Proposta gastronomica 2,8 Offerta ricreativa 4,8 Vini e bevande 6,4 Offerta congressuale 5,8 Servizi complementari 7,4 1 Dai risultati delle valutazioni Isnart presso le imprese che al 2007 hanno aderito al progetto Marchio di Qualità Ospitalità Italiana 4 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Disciplinare Agriturismo Media Disciplinare B&B Media Accesso e posizione 8,9 Accesso e Posizione 8,4 Look e facciata esterna 9,1 Accoglienza e aree comuni 7,4 Parcheggio 7,7 Piccola colazione 8,9 Accoglienza e aree comuni 7,1 Pernottamento 8,5 Servizio ristorazione 5,6 Servizi aggiuntivi 7,0 Piccola colazione 9,1 Camera/Appartamenti 6,2 Bagno 7,9 Servizi aggiuntivi 6,7 Produzione agro-alimentare 7,4 Più in particolare, → le imprese alberghiere mostrano come ambiti di maggiore carenza l'offerta di servizi aggiuntivi, quali ad esempio quelli ricreativi (piscina, centro wellness, palestra, convenzioni, ecc.) e centri per organizzare congressi e meeting, con relativi servizi (hostess, transfert, coffèe break). Anche il voto medio di valutazione sulle camere è inferiore alla media nazionale, dove andrebbero migliorati una serie di aspetti relativi alla sicurezza e all’accoglienza, ma anche alla comunicazione del territorio. → nell'ambito ristorativo tra le maggiori carenze si riscontrano quelle primarie di varietà e valorizzazione della proposta gastronomica, e di raggiungibilità delle strutture (l'assenza di un'adeguata segnaletica turistica che consenta al cliente di poter raggiungere la struttura facilmente, una scarsa disponibilità di parcheggio per un ristorante su due). Un’altra tematica riguarda l’applicazione di misure per l'abbattimento delle barriere architettoniche, e la disponibilità di toilette e servizi per portatori di handicap. 5 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia → negli agriturismi, si denotano principalmente carenze nell'ambito della coerenza del prodotto offerto con il significato rurale ed il tematismo, dall'arredo dei locali alla presenza di strumenti di lavorazione che ne richiamano la storia. Inoltre, il menu troppo spesso non valorizza le specificità e non prevede piatti realizzati con prodotti e vini del territorio. → i Bed & Breakfast pur essendo non di natura imprenditoriale, denotano per contro un buon livello di offerta di servizio, sia per quanto riguarda l'alloggio che la piccola colazione. Più delle altre imprese forniscono informazioni sul territorio. Infine, come rilevato per l’intero livello nazionale, le imprese pugliesi devono ancora percorrere la strada del miglioramento della gestione dell’impatto ambientale. Si tratta di elementi oggettivi su cui intervenire con strumenti di controllo, di formazione e per altri versi di marketing. 6 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 2. Gli strumenti per lo sviluppo Dal capitolo relativo all’analisi dei turismi e linee di azione emergono in modo chiaro ed inequivocabile due principali esigenze: 1) aumentare la qualità delle strutture ricettive del settore alberghiero ed extralberghiero; 2) portare gli operatori a creare sinergie per una migliore “fruibilità del territorio”. Si assiste infatti in modo assolutamente trasversale sia che si tratti di stranieri o italiani, scopritori del territorio, prosecutori del Gran Tour o cercatori di acqua chiara, individui o famiglie alla necessità di offrire un buon rapporto prezzo qualità e, allo stesso tempo, alla evidente impellenza di portare il viaggiatore alla scoperta del territorio nelle sue espressioni di mare, cultura, archeologia, benessere ecc. Si tratta in sintesi di innestare un circuito virtuoso che porti gli operatori del settore ricettivo e ristorativo e dei servizi al turismo non solo a migliorare le proprie prestazioni, indicando loro una strada verso il miglioramento, ma anche a trovare una “convenienza” nell’aggiungere servizi al proprio “menù” o nel comprendere che il loro successo è strettamente legato alla capacità di far vivere al turista una esperienza degna di essere raccontata e consigliata. Occorre innestare anche un sistema che riconosca e colpisca gli “abusi” e premi la dedizione al miglioramento attraverso un pubblico riconoscimento contribuendo in tal modo ad aumentare la responsabilità sociale. Il Piano di qualità disegnato di seguito si prefigge però anche l’obiettivo di monitorare quelle esigenze comuni ad un territorio, verificando il livello di difficoltà degli operatori e creando così le premesse per dare 7 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia una risposta concreta da parte dell’Amministrazione che si traduce in interventi formativi e di incentivazione, che creano consapevolezza e permettono alle politiche Regionali di trovare delle piattaforme di atterraggio nelle azioni dei singoli imprenditori. Scegliere e comprendere per quali servizi optare, quali esigenze del cliente devono essere soddisfatte, quali le strategie di riqualificazione e di innovazione adottare, non è sempre di facile e immediata attuazione. A servizi diversi corrispondono anche le soglie di indispensabilità (i servizi di base) e quelle di eccellenza (i plus) che possono e devono variare a seconda della tipologia o del segmento del consumatore a cui una impresa si rivolge. Nel rapporto tra le necessità e le modalità dell'offerta di andare incontro alla domanda, e le esigenze e le priorità dei bisogni delle domande è decisivo per chi vuole adottare una strategia della qualità considerare tre componenti : una prima che consideri come l'offerta turistica, specialmente della piccola e media impresa, si rapporta al cliente, come interpreta le sue richieste, in altre parole quale scala di valori e di priorità corrispondano ai bisogni della sua clientela, come evidenziato nel Piano Strategico; una seconda che riveli le fondamentali esigenze delle varie tipologie di domanda, il grado di soddisfazione attuale, e quello ideale; per questo è necessario considerare la relatività delle necessità rispetto alle motivazioni, alle destinazioni e alla scelta di alloggio, componenti analizzati dal Piano e dalle indagini dell’osservatorio; infine una terza che coniugando e confrontando le aspettative dell'offerta con le necessità, soddisfatte o inattuate, della domanda, possa creare una matrice di sviluppo dell'impresa turistica, media e piccola, per i prossimi anni. Una matrice che 8 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia riassuma le possibili strategie da perseguire per le diverse tipologie di imprese, quali servizi ottimizzare, quali introdurre, infine a quale modello ideale possono puntare per affrontare le sfide future. Il passaggio successivo deve essere quello di comunicare al potenziale cliente gli sforzi dell'impresa verso la qualità. Questo può avvenire attraverso un riconoscimento, una certificazione, della qualità che rispetti la condivisione del sistema dei valori tra chi offre e chi compra. Uno degli strumenti a cui fare riferimento per lo sviluppo della qualità potrebbe essere rappresentato da un Marchio di Qualità anche tra quelli attivi nel territorio regionale. L’ipotesi di far riferimento ad un Marchio di Qualità nasce dalla osservazione che l’attuale classificazione è ormai superata nei modi e nei contenuti in quanto: a) non garantisce il consumatore; b) risponde solo parzialmente ad una logica di qualità del servizio; c) non fornisce indicazioni chiare al viaggiatore internazionale, ovvero a colui al quale il legislatore si riferiva. d) Non offre indicazioni all’operatore in termini di miglioramento del servizio e) Non contribuisce a permeare il territorio delle politiche che la Regione intende perseguire per il raggiungimento dei propri obiettivi. In sostanza le stelle non corrispondono alla qualità dell’albergo e non permettono a chi viaggia di valutare il servizio ed il comfort offerto, inoltre i criteri di classificazione sono diversi da regione a regione. 9 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Questa situazione confonde il consumatore, soprattutto in quelle province dove sono prevalenti gli esercizi a tre stelle (o a due) che non possono perciò stesso avere un immagine complessiva sostenuta da quella di pochi famosi alberghi. Un albergo di tre stelle di una provincia è così confuso tra mille non tutti della stessa qualità. E’ precipuo interesse perciò delle strutture medie quello di “distinguersi” con un marchio di qualità. Per ovviare a queste difficoltà in modo serio e fattibile le strade da seguire erano sostanzialmente due: 1) ricorrere (per le imprese alberghiere) alla certificazione ISO 9001, un sistema complesso che richiede valutazione rigide delle procedure, standard definiti, modalità applicative di tipo manageriale (scarsamente adattabili alle piccole e medie aziende a gestione individuale), tempi di attuazione piuttosto lunghi e costi sostenuti per ciascuna azienda. 2) realizzare un Marchio di Qualità “a tutela dell’ospite”, ovvero un elemento distintivo a garanzia della Qualità del Servizio. La strada scelta potrebbe essere, quindi, rappresentata da un marchio volontario promosso da un ente istituzionale. Promuovere un Marchio di Qualità delle imprese turistiche costituisce inoltre un ottimo riferimento per le politiche di miglioramento delle località turistiche ed una spinta all’emulazione tra gli operatori. Iniziative simili sono state già realizzate da altri Paesi come la Svizzera, la Spagna e dal 2004 anche la Francia, che hanno costituito un Marchio di Qualità Nazionale. Il Marchio di Qualità, diventando una garanzia per il turista, assume anche le caratteristiche di investimento promozionale e commerciale ed offre una serie di indubbi vantaggi sia per gli esercenti che per i turisti: • visibilità 10 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia • chiarezza di immagine • garanzie di qualità • facilità di scelta per il turista Questa scelta (e con essa il concetto di tutela dell’ospite) rappresenta un’opportunità e una sfida per il sistema turistico pugliese e italiano. Inoltre, l’introduzione del Marchio di Qualità, innescando un processo di miglioramento dei servizi ospitali, in ogni singola componente, comporterà anche la crescita qualitativa dell’intero sistema turistico Proprio per questo motivo il Marchio di Qualità, ha conquistato immediatamente il ruolo di avanguardia per lo sviluppo di marchi di qualità per tutte le imprese turistiche: ristoranti, agriturismi, stabilimenti balneari, campeggi e bed & breakfast. L’allargamento del marchio di qualità alle altre strutture si inserisce peraltro in un’ottica più ampia di miglioramento continuo dell’ospitalità nelle località turistiche, per rispondere meglio alle aspettative e ai bisogni dei turisti italiani e internazionali. Il processo di miglioramento continuo dei servizi, in ogni singola componente, comporta infatti la crescita qualitativa dell’intero sistema turistico e ospitale. Il Marchio di Qualità si concretizza attraverso disciplinari e check-list che, differenziati per settore di applicazione (alberghi, ristoranti, agriturismi, masserie, camping, stabilimenti balneari ecc) consentono ad un valutatore esterno alla struttura, di misurare la qualità del servizio della singola struttura con l’approccio del cliente che valuta la struttura in relazione all’impressione ed al servizio che riceve. Con questo stesso approccio, i disciplinari e le check-list consentono all’operatore di percorrere i servizi offerti dalla propria struttura verificando in modo oggettivo ed ordinato le aree di potenziale miglioramento. 11 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia A titolo esemplificativo si riporta di seguito il disciplinare utilizzato per la valutazione degli alberghi, dei ristoranti, dei country inn e dei B&B, sviluppati dal sistema delle Camere di Commercio ed attuati in tutta Italia. 3. Obiettivi del Piano di Qualità Il Piano di Qualità proposto, consente di monitorare le esigenze comuni ad un territorio, verificandone il livello di difficoltà degli operatori e tramutandole in una risposta concreta da parte dell’Amministrazione regionale competente. Quest’ultima, grazie all’azione di monitoraggio, potrà di conseguenza intervenire consapevolmente, attraverso interventi formativi e di incentivazione, in favore dei singoli imprenditori. Gli obiettivi perseguiti dal Piano, vengono qui di seguito sintetizzati: a) far emergere le imprese turistiche che offrono standard qualitativi elevati; b) offrire agli operatori uno strumento operativo per consentire di migliorare i servizi; c) consentire a chi non è in regola con le prescrizioni normative, di adeguare la propria offerta; d) calibrare ed incentrare la formazione professionale sulla base delle effettive lacune ed esigenze emergenti da ogni territorio; e) costruire “club di prodotto” turistico; f) permeare le offerte dei singoli imprenditori, di elementi che richiamano e sono coerenti con le politiche regionali/territoriali; g) essere strumento per revisionare la normativa regionale; 12 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia h) valorizzare l’Osservatorio regionale del turismo; i) incentivare finanziariamente le imprese, controllandone i miglioramenti ottenuti; j) indirizzare i finanziamenti al territorio sulla base di esigenze oggettive; 4. Gli strumenti per il Piano di Qualità La completa ed articolata redazione del Piano di Qualità, è un processo circolare che utilizza tre “fattori chiave/strumenti”: 1) Le leggi Regionali 2) Le Politiche Regionali 3) La Commissione Regionale e le Commissioni Provinciali 4.1 Le Leggi Regionali Il punto di partenza per la redazione del Piano di Qualità è rappresentato dal complesso di leggi Regionali che regolano il settore turistico, con particolare riferimento a quello ricettivo alberghiero ed extra- alberghiero, dalla classificazione ai requisiti richiesti per gli agriturismi. In particolare tali norme stabiliscono quali siano i requisiti oggettivi che devono essere detenuti dai singoli esercizi ai fini di una loro classificazione. Sul piano applicativo, esse trovano attuazione con qualche rara eccezione, attraverso il meccanismo dell’autocertificazione: l’imprenditore quindi, sia in fase iniziale sia in occasione del rinnovo 13 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia quinquennale (ove previsto) sia in sede dei cambiamenti normalmente conseguenti a ristrutturazioni, riesce autonomamente a determinare il punteggio che corrisponde alla propria classificazione. Come per altri Paesi Europei (ad esempio in Germania nella quale oltre alla spontanea comunicazione da parte dell’imprenditore, l’Amministrazione competente effettua periodici controlli biennali) anche in Italia occorrerebbe controllarne periodicamente l’applicazione, al fine di consentire il loro aggiornamento rispetto alle mutevoli condizioni del mercato. 4.2 Politiche Regionali I Piani di marketing sviluppati dalle Regioni, contengono una serie di elementi e prescrizioni che, ove fossero attuate, potrebbero portare innumerevoli vantaggi all’imprenditore: la differenziazione comunicativa che contengono, l’esaltazione delle peculiarità e delle caratteristiche che contraddistinguono il territorio regionale in modo da collocarlo su un piano più competitivo, se rese note agli imprenditori, si tradurrebbero in elementi concreti che porterebbero benefici alle singole imprese turistiche. Il disciplinare e la check list di un Marchio di Qualità sono un valido strumento per trasformare le politiche disegnate dall’Amministrazione Regionale/Provinciale in azioni concrete, attuabili dal singolo imprenditore. L’esempio più evidente è quello dei ristoranti tipici: in un generale disciplinare che prevede un punto dedicato alla proposta gastronomica, la tipicità può essere evidenziata utilizzando prescrizioni personalizzate in relazione a ciò che ogni territorio presceglie a tal fine, sia per la proposta gastronomica (piatti della tradizione popolare locale) sia per l’utilizzo di prodotti di produzione locale (oli e vini locali). 14 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Una testimonianza meno palese, si riscontra lo troviamo invece nel disciplinare per gli alberghi: la presenza di materiale informativo sul territorio posizionato in camera o nella hall, elemento questo valutato positivamente ai fini del servizio al turista/utente, può essere personalizzato dalla Regione o dalla Provincia fornendo eventualmente delle guide che descrivano in modo uniforme specifiche peculiarità del territorio. 4.3 Le Commissioni Affinché l’applicazione dei suindicati strumenti risulti il più possibile vicina al singolo territorio o al singolo operatore, occorre utilizzare un meccanismo di integrazione che faccia sentire tutti gli operatori coinvolti nel processo di miglioramento. Lo strumento proposto per realizzare questo intento sono la Commissione Regionale e le Commissioni Provinciali composte dai principali stakeholders del territorio (rappresentanti dei consumatori, rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e rappresentanti degli enti locali). La Commissione Regionale, costituita in seno alla Regione, non ha compiti operativi ma solo di indirizzo e di controllo. Ad essa è assegnato inizialmente il compito di regolare l’intero processo e verificarne la sua realizzazione; ove del caso può determinare gli arricchimenti dei disciplinari e delle sottoporre alle check list Commissioni sia attraverso Provinciali, sia raccomandazioni attraverso da specifiche richieste. Alle Commissioni Provinciali, che potrebbero essere costituite in seno alle Camere di Commercio, sono assegnati invece compiti più operativi in quanto intervengono in ogni momento del processo di lavoro: sono infatti coinvolte nell’arricchimento dei disciplinari delle check-list, nella definizione della informazione al territorio, nella valutazione delle singole 15 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia aziende, nella individuazione delle azioni da suggerire alla Commissione Regionale. Per completezza di esposizione, si ricorda che accanto a queste Commissioni Regionale e Provinciali, potrebbe essere costituita una Commissione Nazionale per comparto applicativo (alberghi, ristoranti, agriturismo ecc.) sempre composte dai principali stakeholders che provvede alla manutenzione del disciplinari e della check-list di ogni comparto. 5. Piano di lavoro e Fasi di attuazione Il presente paragrafo contiene una ipotesi operativa di piano di lavoro suddiviso in fasi che consente di attuare quanto previsto. FASE 1 Costituzione della Commissione Regionale per la Qualità La Commissione Regionale per la Qualità è composta da rappresentanti della Regione, delle Camere di Commercio, delle Associazioni di categoria ed eventualmente dei consumatori. Ad essa viene assegnato il compito di governare e controllare l’intero processo verificandone il progressivo stadio di “avanzamento lavori “ e, ove del caso, personalizzare i disciplinari predisposti a livello nazionale, inserendo quelle peculiarità che la Regione vuole far emergere all’interno di ogni ambito applicativo: ci si riferisce ad elementi quali la conoscenza del territorio e delle risorse naturali artistiche o culturali, la tipicità dei prodotti, le ricchezze folkloristiche e più in generale ogni tipicità territoriale che valorizzi e sia coerente con la comunicazione che la Regione intende attuare. 16 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia FASE 2 Costituzione delle Commissione Provinciali Le Camere di Commercio costituiscono una Commissione per Provincia composta da almeno un rappresentante di ciascuna delle seguenti aree: ª Regione e Provincia ª Camere di Commercio (Segretario o un suo delegato) ª Organizzazioni di categoria ª Esperti del settore ª Rappresentante dei consumatori. A queste Commissioni, sempre nel rispetto del disciplinare nazionale, è assegnato il compito di valutare e validare le schede e il regolamento per l’uso corretto del Marchio di Qualità. FASE 3 Preparazione delle schede e dei criteri di valutazione Prendendo spunto dalle schede con i criteri di valutazione per l’assegnazione del Marchio di Qualità, vengono quindi elaborate nuove schede che contengano la connotazione di tipicità che si vuol comunicare. Le schede raccolgono i principali parametri per una valutazione qualitativa delle aziende e tengono conto delle particolarità operative e manageriali, delle aspettative degli ospiti (e dei turisti), delle tipicità regionali e provinciali delle politiche regionali di coesione territoriale. Contestualmente vengono anche preparate le schede per la rilevazione del sistema di classificazione alberghiera ed extra-alberghiera e per tutte quelle strutture soggette ad autorizzazione amministrativa. Queste schede vengono annualmente aggiornate in relazione a nuove politiche o nuove tendenze del settore. FASE 4 Attivazione progetto e sensibilizzazione degli operatori 17 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Per facilitare l’attivazione del progetto e per ottenere una partecipazione attiva, occorre organizzare incontri sul tema della qualità, coinvolgendo esperti del settore e operatori di livello che hanno applicato con successo la Qualità nel loro locale e possono infondere slancio ed entusiasmo nei partecipanti. Parallelamente si possono organizzare corsi di formazione rivolti agli operatori del settore. Per questa fase sono previste le seguenti possibili azioni: ª incontri con operatori e/o con le associazioni ª lettera informativa e disciplinare FASE 5 Visita alle aziende e compilazione delle schede di valutazione Una società di certificazione esterna, operante secondo i requisiti della norma EN 45011, invierà tecnici esperti che effettueranno le visite sulla base del disciplinare, redigendo la relazione per l’eventuale concessione del Marchio. Contestualmente viene anche compilato il questionario di rispondenza alla normativa Regionale in tema di classificazione alberghiera ed extra- alberghiera. FASE 6 Valutazione delle strutture Le schede di valutazione vengono portate alla Società di certificazione esterna per la validazione del punteggio e successivamente la Commissione Provinciale delibera la certificabilità delle imprese visitate. Sulla base del certificato di conformità ai requisiti previsti dal Disciplinare che viene rilasciato dalla società di certificazione, e delle valutazioni della Commissione Provinciale, si procede alla concessione del Marchio, alla stampa degli attestati e all’inserimento delle aziende sui siti internet di riferimento. Contestualmente la Commissione Provinciale predispone una comunicazione scritta per ogni struttura visitata dalla quale si evincono personalizzato l’esito della valutazione e le aree di miglioramento. 18 in modo Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Le schede relative alla classificazione alberghiera ed extra-alberghiera vengono fornite dalla Commissione alle autorità competenti. FASE 7 Premiazione In questa fase la Commissione Provinciale redige un elenco delle imprese che sono stati ritenuti idonei ad ottenere il Marchio di Qualità. Viene quindi organizzata una giornata di Premiazione per la consegna degli attestati e delle vetrofanie curata dalla Regione, dalla Provincia e dalla CCIAA con la presenza dei principali organi di stampa. FASE 8 Azioni e strumenti promozionali Al fine di rendere il progetto valido ed efficiente, è necessario promuovere in modo efficace il Marchio di Qualità, per renderlo un elemento distintivo e di scelta da parte del cliente e un plus commerciale per l’operatore. A tal fine, sarà opportuno realizzare al minimo le seguenti azioni promozionali: ª Attestato e vetrofania ª Guida annuale ª Sito internet ª Presenza alle fiere ª Pubblicità ª Premiazione FASE 9 Azioni di supporto (opzionale) A seguito di quanto precedentemente realizzato, si possono effettuare le seguenti azioni di supporto: ª Decalogo per i clienti ª Realizzazione della Guida Regionale e/o Provinciale che raccoglie le principali informazioni delle imprese premiate, diventando uno strumento formativo e commerciale per turisti, congressisti e residenti. ª Istituzione di un ufficio che costituisce il punto di riferimento sia per gli 19 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia operatori che fanno parte del marchio sia per i turisti; ª Momenti formativi indirizzati a coloro che non hanno ottenuto il marchio di qualità; ª Predisposizione di manuali operativi personalizzati ª Supporto per la creazione di un Club di qualità ª Questionari di controllo anche in internet ª Mistery Guest ª Corsi di formazione di alto livello per accrescere la Qualità anche nelle imprese che hanno ottenuto il Marchio. 6. Output del Piano di Qualità Il Piano di Qualità è un processo circolare i cui elementi di output, accanto alle mutabili condizioni di mercato e di strategia, diventano essi stessi elementi di input per il periodo successivo e per le azioni che le Amministrazioni intendono perseguire. I principali output o vantaggi del Piano di Qualità potrebbero essere i seguenti: 1. Disciplinari territoriali: contengono gli elementi che caratterizzano un elevato servizio al cliente e le tipicità territoriali (regionali/territoriali/di comparto). E’ utilizzato per la valutazione delle strutture turistiche e può essere utilizzato dagli operatori in modo autonomo per migliorare il servizio al proprio cliente. 2. Elenco aziende certificate: rappresenta l’elenco delle aziende che superano i requisiti di certificazione minima richiesta. Può essere utilizzato per produrre guide specifiche o segnalare gli esercizi meritori all’interno di guide più generali. 3. Lettere personalizzate alle strutture valutate: evidenzia l’esito della miglioramento. certificazione Può essere e raccoglie utilizzata gli elementi dall’imprenditore di per 20 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia migliorare la propria struttura. In una seconda fase può anche essere utilizzata dall’Amministrazione pubblica per verificare i cambiamenti ottenuti a seguito di un finanziamento richiesto per migliorare alcune aree della struttura. 4. Aree di miglioramento collettivo: consiste in una lettura trasversale delle check-list di un territorio più o meno ampio (Regione o Provincia) effettuata attraverso aggregazione dei risultati delle verifiche di un insieme di strutture. Così facendo è possibile individuare le aree di miglioramento collettivo, ovvero quelle aree che interessano più aziende, distribuite su uno stesso territorio. Può essere utilizzato per costruire percorsi di formazione rivolti a più operatori di specifiche aree, per valutare i cambiamenti intervenuti a seguito di una specifica azione di politica Regionale. 5. Difformità comuni sul territorio: analogamente al punto 4, consiste in una lettura trasversale delle check-list di un territorio più o meno ampio (Regione o Provincia) in relazione a specifici aspetti che non sono di completa competenza dell’imprenditore (come nel caso della cartellonistica). Consente di far emergere le comuni carenze riscontrate sul territorio al fine di individuare eventuali azioni correttive. Può essere utilizzato dalle Amministrazioni locali per pianificare interventi strutturali sul territorio. 6. Percorsi formativi comuni o specifici: la lettura di quanto emerge dal punto 4 consente di pianificare azioni formative personalizzate, in funzione del territorio ed ove del caso legarle alla successiva riconferma della certificazione di qualità. 7. Incentivi alle imprese: la lettura di quanto emerge dal punto 4, consente di pianificare incentivi alle imprese indirizzati al miglioramento di specifiche aree di ospitalità. La lettura 21 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia individuale di una successiva valutazione della struttura consente inoltre di verificare l’efficacia di questi interventi. 7. Tempi L’attuazione del Piano di Qualità, come ricordato, è un processo circolare che deve essere ripetuto nel tempo ed esteso gradualmente a tutti gli imprenditori del settore. Esso prevederebbe la seguente tempificazione: Fase 1, 2 e 4: una tantum con utilizzo ripetitivo Fase 3, 7, 8, 9: annuali Fase 5: biennale 22 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Appendice I A titolo esemplificativo, si riporta il disciplinare per Alberghi di un Marchio di Qualità già attivo sul territorio regionale pugliese. Il presente disciplinare riporta i requisiti che le strutture alberghiere devono soddisfare per acquisire il marchio. Quest’ultimo, ha l’obiettivo di qualificare gli alberghi rispetto a requisiti di qualità del servizio e delle strutture. I requisiti riguardano i seguenti aspetti: 1 ACCESSO E ASPETTO DELL’ALBERGO 2 PARCHEGGIO 3 RECEPTION 4 HALL E AREE COMUNI 5 CAMERA 6 BAGNO 7 BAR e RISTORANTE 8 PRIMA COLAZIONE 9 OFFERTA RICREATIVA/CONGRESSUALE 10 APPROCCIO ECOCOMPATIBILE La verifica del rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare viene effettuato da un organismo, terzo e indipendente, che attribuisce un punteggio sulla base del quale viene rilasciato il marchio. Il punteggio minimo da raggiungere in relazione alla categoria dell’albergo è di seguito definito. • 2 stelle devono raggiungere il punteggio di almeno 130/200 • 3 stelle devono raggiungere il punteggio di almeno 150/200 23 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia • 4 stelle devono raggiungere il punteggio di almeno 155/200 • 5 stelle devono superare 160/200 I requisiti relativi all’approccio eco-compatibile e all’offerta congressuale non contribuiscono al punteggio finale ma sono oggetto di specifica indicazione nel catalogo. La documentazione che potrà essere raccolta dal valutatore durante la visita ispettiva è la seguente: - fotografie della struttura - brochure e/o biglietti da visita (materiale promozionale) - esempio di conto - fatture o bolle di accompagno per eventuale acquisto prodotti del territorio 1 ACCESSO E ASPETTO DELL’ALBERGO 1.1 L’albergo deve fornire le indicazioni necessarie attraverso strumenti idonei al fine di facilitarne la localizzazione. 1.2 L’albergo deve cercare di rendere l’ambiente in cui è inserito piacevole e curato garantendo un’illuminazione esterna rassicurante e mantenendo, ove esistenti, le aree verdi in buone condizioni. 2 PARCHEGGIO 2.1 L’albergo deve assicurare la possibilità di parcheggio delle auto per i propri clienti. 2.2 Il parcheggio deve essere facilmente accessibile e adeguatamente protetto. 24 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 3 RECEPTION 3.1 La reception dell’albergo deve essere ben visibile, di dimensioni adeguate, di aspetto piacevole e ben curata. 3.2 Il personale della reception deve essere professionale, cortese ed avere una conoscenza delle lingue adeguata alla tipologia di clientela dell’albergo. 3.3 L’albergo deve rendere disponibili informazioni turistiche e/o logistiche relativamente ai siti d’interesse presenti nella località in cui è situato. 3.4 L’albergo deve prevedere per il cliente la possibilità di usufruire di servizi di segreteria (fax, fotocopiatrice, postazione informatica con stampante, collegamento internet). 3.5 L’albergo deve gestire le comunicazioni con la clientela (telefoniche o scritte) in maniera cortese, chiara e tempestiva. 3.6 L’albergo deve gestire i reclami provenienti dai clienti mettendo a disposizione un modulo per facilitarne la formulazione. 4 HALL E AREE COMUNI 4.1 La hall e le aree comuni devono essere di dimensioni adeguate, ben curate e di aspetto piacevole. 4.2 Gli ascensori dell’albergo devono essere in numero e dimensioni adeguate alla struttura dell’albergo e alla sua capacità ricettiva. 4.3 L’albergo deve prevedere sale di intrattenimento (lettura, tv, ecc.) e deve avere cura di fornire ai clienti attenzioni particolari (quotidiani, periodici, pay-tv, etc). 4.4 L’albergo deve prevedere servizi igienici per gli ambienti comuni puliti, ben curati e adeguati alla struttura. 4.5 I corridoi devono essere di dimensioni adeguate, curati e ben tenuti. 25 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 5 CAMERA 5.1 Le caratteristiche delle camere devono essere tali da garantire: 1. porte di accesso sicure e insonorizzate; 2. dimensioni adeguate; 3. illuminazione adeguata con punti luci opportunamente posizionati; 4. climatizzazione e sistema di oscuramento efficaci; 5. buon livello di silenziosità; 6. pulizia e odore gradevole o comunque neutro; 7. aspetto accogliente, arredi e letto/i confortevoli; 8. biancheria e copriletto puliti, coordinati e di buona qualità; 9. corretto funzionamento degli impianti elettrici, termici, telefonici, televisivi. 5.2 L’albergo deve definire modalità per la cura e la manutenzione degli arredi, degli impianti e delle attrezzature delle camere. 5.3 Le camere devono disporre di accessori tali da rendere confortevole ed agevole il soggiorno quali cuscini e coperte di riserva, appendiabiti, servizio di cortesia (cesto frutta, cioccolatini, caramelle, pantofole, ecc.), cestino pattumiera, ripiano portabagagli, minibar, cartellina con brochure, room directory, carta da lettere. 5.4 Le camere devono presentare indicazioni sui prezzi e sulle norme di sicurezza. 5.5 L’albergo deve offrire servizi di sicurezza (cassaforte), di lavanderia e definire delle modalità per misurare la soddisfazione dei clienti. 6 BAGNO 6.1 Le caratteristiche dei bagni delle camere devono essere tali da garantire: 26 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 1. dimensioni adeguate sia del bagno stesso sia dei sanitari e degli accessori; 2. illuminazione adeguata con punti luci opportunamente posizionati; 3. pulizia e odore gradevole o comunque neutro; 4. doccia o vasca protette in modo da evitare la fuoriuscita di acqua; 5. biancheria adeguata in quantità e qualità; 6. aerazione efficace; 7. corretto funzionamento degli impianti elettrici, idraulici, termici. 6.2 I bagni devono essere dotati di accessori quali ad esempio tappetino, cestino, ganci appendini, servizio di cortesia (spazzolino, dentifricio, ecc.), striscia igienica WC, sacchetti per l’igiene femminile, asciugacapelli. 6.3 L’albergo deve garantire il cambio della biancheria giornalmente, salvo specifica indicazione del cliente. 6.4 L’albergo deve definire modalità per la cura e la manutenzione dei sanitari e degli accessori presenti nel bagno. 7 BAR E RISTORANTE 7.1 L’albergo deve disporre di una struttura bar o comunque assicurare il servizio bar. 7.2 Il bar deve accessibile, essere dotato di collocato in arredamenti una posizione adeguati e facilmente confortevoli, illuminato e climatizzato in maniera da creare un’atmosfera piacevole. 7.3 Il bar deve risultare curato e ben pulito. 7.4 Il personale del bar deve essere professionale ed avere un aspetto curato. 7.5 I prezzi delle consumazioni devono essere resi disponibili alla clientela. 27 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 7.6 L’albergo che dispone di un ristorante interno deve garantire che sia dotato di arredamenti adeguati e confortevoli, illuminato e climatizzato in maniera da creare un’atmosfera piacevole. 7.7 L’albergo deve garantire l’apertura del ristorante sia a pranzo sia cena con orario flessibile ed avere un numero di coperti adeguato al numero delle camere. 7.8 Il personale del ristorante deve essere professionale ed avere un aspetto curato. 7.9 La posateria e il vasellame devono presentarsi puliti e di buona qualità. 7.10 Il ristorante deve offrire una buona scelta di cibi e vini ed il menù dovrebbe essere scritto in un numero di lingue adeguato alla tipologia di clientela. 8 PRIMA COLAZIONE 8.1 Il locale destinato alla prima colazione deve essere collocato in una posizione facilmente accessibile, dotato di arredamenti adeguati e confortevoli, illuminato e climatizzato in maniera da creare un’atmosfera piacevole. 8.2 L’albergo deve garantire un orario della prima colazione flessibile che deve essere comunicato adeguatamente alla clientela in maniera. 8.3 L’albergo deve offrire una vasta scelta di cibi e bevande (bevande calde, succhi di frutto, frutta brioche, torte; offerta salata, ecc.) adeguata al tipo di clientela 8.4 Il personale che serve la prima colazione deve essere professionale ed avere un aspetto curato. 9 OFFERTA RICREATIVA /OFFERTA CONGRESSUALE 28 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 9.1 L’albergo al fine di rendere il soggiorno piacevole e confortevole deve offrire servizi ricreativi (sale giochi, biliardo, piscina, centro benessere, palestra, etc.) in relazione alla sua localizzazione, alla tipologia e alle esigenze della clientela. 9.2 Il personale impiegato per le attività ricreative deve essere cortese, professionale ed in numero sufficiente in relazione alle attività offerte. 9.3 I locali destinati ad ospitare riunioni e/o congressi deve assicurare ambienti confortevoli, puliti e curati, con particolare attenzione rivolta alla qualità ed allo stato delle attrezzature (microfoni, videoproiettori, etc), dell’arredamento, degli impianti di climatizzazione e di illuminazione ed alla corretta funzionalità dei dispositivi di sicurezza. 9.4 L’albergo deve offrire servizi complementari (segreteria, guardaroba, post-congress, coffe break, check in/out riservati, etc) ai propri clienti. 10 APPROCCIO ECOCOMPATIBILE 10.1 L’albergo che intende seguire un approccio eco-compatibile deve dimostrare particolare attenzione alle problematiche relative all’inquinamento ambientale, ponendo attenzione al trattamento delle acque di scarico ed alla raccolta differenziata dei rifiuti. 10.2 L’albergo deve dimostrare particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico attuando sistemi che prevedono azioni preventive per il controllo di eventuali perdite e sensibilizzando i clienti attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili ed avvisi sul corretto utilizzo delle risorse idriche ed energetiche. 29 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia APPENDICE II Strategia Regionale I N P U T Legge regionale classificazione Disciplinare Nazionale Commissione Regionale Classificazione strutture ricettive Disciplinare Marchio di Qualità Visite A P P L I C A Z I O N I Aree di miglioramento individuali: • Lettere • Manuale Aree di miglioramento collettive Controllo classificazione normativa Difformità comuni sul Territorio Formazione O U T P U T Azioni Interventi e Finanziamenti 30 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 31