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Firenze, 3 ottobre 2012
STEFANO RICCI
TRIBUTE TO
Galleria degli Uffizi
LA COLLEZIONE DEGLI AUTORITRATTI
Moda e Arte
È dedicato alla Galleria degli Uffizi di Firenze il nuovo catalogo della STEFANO RICCI,
terzo capitolo di una collezione che trae ispirazione dal mondo dell'arte. Dopo il Tributo a René
Magritte e al suo surrealismo, e l'omaggio alla contemporaneità del pittore scozzese Jack
Vettriano, Filippo Ricci, direttore creativo della STEFANO RICCI, ha individuato nello
straordinario patrimonio del museo più importante d’Italia, una selezione di 17 Autoritratti che
rappresentano un'ulteriore testimonianza dell’incommensurabile ricchezza custodita nel museo
fiorentino.
"È un grande onore per noi rinsaldare il rapporto di stretta collaborazione con la Galleria degli Uffizi dichiara Filippo Ricci, Direttore Creativo - Una linea di continuità recentemente confermata dalla
sfilata di STEFANO RICCI agli Uffizi e che trova, adesso, un’ulteriore affinità con questa nuova
pubblicazione. Desidero ringraziare, ancora una volta, la soprintendente per il Patrimonio Storico,
Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, Cristina Acidini, ed il
direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, per la sensibilità dimostrata e per la splendida
partecipazione offerte alla nostra attività in occasione del 40° anniversario di fondazione della STEFANO
RICCI con la straordinaria concessione della Galleria quale palcoscenico per la presentazione della nostra
collezione, ospitata nell’edificio vasariano aperto per un evento di alta moda per la prima volta nella
storia. Il loro impegno, la qualità e il livello mostrati dalle maestranze della celebre Galleria, sono la prova
di come pubblico e privato possano interagire nella realizzazione di progetti internazionali, tesi a
valorizzare il patrimonio culturale italiano e le produzioni che fanno, da sempre, di questa italianità una
questione etica”.
Cristina Acidini, Soprintendente Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per
il Polo Museale della città di Firenze:
“Attraverso questa pubblicazione, frutto della creatività e della qualità del marchio fiorentino
STEFANO RICCI, un’eccellenza della moda italiana va alla ricerca delle proprie radici; e le trova,
portandole poi allo scoperto con spirito e con sagacia, nell’ambito della raccolta degli Autoritratti degli
Uffizi, una tra le più singolari collezioni della Galleria, direttamente proveniente dal passato mediceo.
Far rivivere, grazie ai “travestimenti” oscillanti fra la filologia e l’analogia e interpretazioni
fotografiche di adeguato tenore, una parata di grandi artisti italiani e stranieri, significa trarre da
questo patrimonio d’immagini un’ispirazione originale e suggestiva. Il gioco sapiente delle
somiglianze – prima cercate, poi valorizzate – tra modelli viventi e artisti del passato costruisce
inattesi ponti per il transito di sorprese sui due versanti: ci si accorge di quanto possano essere antichi
volti a noi contemporanei, e di quanto possano essere attuali sembianze, fogge, tagli, combinazioni
sartoriali appartenenti agli ultimi tre secoli.
Un pegno di continuità tra espressioni artistiche, dunque, che non può che confortare chi si dedica per
professione e per scelta alla cura e al tramando delle memorie.
Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi:
“Mi piace il gioco fra realtà e finzione, mi piace il confronto fra il narcisismo del pittore che ritrae
se stesso e l’autocompiacimento di chi si guarda allo specchio per vedersi in abiti sempre nuovi; ma
soprattutto mi piace l’idea che per un omaggio agli Uffizi non si ricorra ai soliti celebrati nomi”.
La STEFANO RICCI ha voluto offrire un tributo ad una delle collezioni più esclusive del museo
internazionale: quella degli Autoritratti. Attualmente sono visibili circa 500 opere esposte nel
Corridoio Vasariano e in Galleria, pressoché un terzo dell’intero patrimonio che conta 1676
Autoritratti realizzati con varie tecniche, la cui collezione fu intrapresa per primo dal cardinale
Leopoldo de’ Medici nel 1664.
Dress Code: Arte
L'armonia architettonica, l'espressione artistica ed il valore culturale delle opere esposte
nella Galleria degli Uffizi, rappresentano per il designer fiorentino Stefano Ricci una fonte
costante d’ispirazione. La creatività della casa di alta moda esalta la qualità dei tessuti e del
pellame pregiato, la manualità delle lavorazioni artigianali, la purezza dei gioielli, nel rigoroso
rispetto della miglior tradizione fiorentina e nella ricerca dell’eccellenza italiana.
Per questi motivi, dopo aver donato alla città di Firenze la nuova illuminazione della Loggia dei
Lanzi, in occasione dell'uscita del nuovo catalogo STEFANO RICCI, ha scelto di finanziare il
restauro dell’opera "Ritratto del cavaliere Pietro Secco Suardo" di Giovan Battista Moroni.
Galleria degli Uffizi, Firenze
La Galleria degli Uffizi di Firenze, primo museo d’Italia per importanza e numero di
visitatori, è uno dei più famosi al mondo. Costruito da Giorgio Vasari tra il 1560 e il 1565, per
volontà di Cosimo I de’ Medici, l’edificio ospita una superba raccolta di opere d’arte di
inestimabile valore tra le quali capolavori del Trecento e del Rinascimento, realizzati da maestri
come Giotto, Piero della Francesca, Botticelli, Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Il suo nucleo
fondamentale deriva dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da scambi e donazioni, tra i
quali spicca un fondamentale gruppo di opere religiose giunte in seguito alle soppressioni di
monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Ordinata in sale, allestite per scuole,
rispettandone l'evoluzione cronologica, la Galleria custodisce un numero di opere di gran lunga
superiore a quelle esposte nel percorso museale. A fronte dei 3400 pezzi (tra dipinti, sculture,
miniature, arazzi e tavoli) esposti nei vari ambienti museali, circa 2400 sono custoditi nei
modernissimi depositi.
La Collezione di Autoritratti
- Pag . 2 –
Carolus-Duran
Self-portrait
Oil on canvas, cm 80 x 61
1869
- Pag . 4 –
Pellizza da Volpedo
Self-portrait
Oil on canvas stretched on wood
cm 160,5 x 110,5
1899
- Pag . 6 –
Michele Gordigiani
Self-portrait
Oil on canvas, cm 64 x 49
1856
Uscito dalla collezione dello stesso artista nel 1913,
l’autoritratto di Charles Emile Auguste Duran
(detto Carolus Duran) - nato a Lille (Francia) nel
1837 e morto a Parigi nel 1917 - è documentato nel
deposito della Galleria Palatina di Palazzo Pitti nel
1952, e di nuovo alla fine del 1969 (deposito cd.
Soffittone); il 4 luglio 1977 entra a far parte della
collezione della Galleria degli Uffizi. Restaurato nel
1989, finora ha partecipato a tre mostre: a Firenze
nel 1977, a Lille (Francia) nel 2003 e a Pechino
(Cina) a cavallo tra il 2010 e il 2011.
Collocato nel Corridoio Vasariano sin dal 1972,
l’autoritratto di Giuseppe Pellizza da Volpedo
(vissuto tra il 1868 e il 1907) a metà del 1920 lascia
una collezione privata ed entra agli Uffizi; è poi
documentato nei depositi della Galleria Palatina di
Palazzo Pitti nel 1956 e nel 1969. Il dipinto,
restaurato nel 1992, ha partecipato a numerose
mostre: ad Alessandria (1954), a Baltimora, Usa
(1992), a Venezia (1995), a Torino (1999 e 2004), a
Roma e Mosca (tra il 2004 e il 2005), a Venezia e
Londra (2007) e a Padova (2011).
L’autoritratto di Michele Gordigiani, (Firenze, 18351909) lascia la collezione privata dell’artista nel
dicembre del 1912, così come nel 1973 è
documentata la sua uscita dagli Uffizi per il
Corridoio Vasariano dove attualmente è collocato.
Fino a ora ha partecipato a tre mostre: due a Firenze
(1911 e 2007) e una a Lubiana (Slovenia) nel 2010.
- Pag . 8 –
William Holman Hunt
Self-portrait
Oil on canvas, cm 103,5 x 73
1875
- Pag . 10 –
Ettore Tito
Self-portrait
Oil on canvas, cm 85 x 65,5
1919
- Pag . 12 –
Jean-Étienne Liotard
Self-portrait
Pastel on paper, cm 61 x 49
1744
L’autoritratto dell’inglese William Holman Hunt
(Londra, 1827-1910) esce dalla collezione privata
dell’artista nell’agosto del 1907 per approdare agli
Uffizi. Dopo un periodo trascorso nella Galleria
Palatina di Palazzo Pitti e alla Villa del Monte di
Galliano, in Mugello, nel giugno 1944 rientra a
Palazzo Pitti e nel 1952 agli Uffizi. La sua presenza
è documentata nel 1964 ancora a Palazzo Pitti, per
poi rientrare agli Uffizi nuovamente nel 1972, prima
di essere destinato, nel 1973, al Corridoio Vasariano
dove attualmente si trova. Ha partecipato a varie
mostre: nel 1984 a Londra (Gran Bretagna), nel 2004
a Firenze, nel 2008 a New Haven (Usa) e tra il 2008
e il 2009 a Manchester (Gran Bretagna).
L’autoritratto di Ettore Tito(Castellammare di
Stabia, 1859 – Venezia, 1941) lascia la collezione
privata dell’artista nel 1922 per approdare agli Uffizi
dove, dopo un periodo trascorso a Palazzo Pitti, vi
fa ritorno nel 1952. Nel 1964 è documentata la
presenza del dipinto ancora a Palazzo Pitti e poi di
nuovo agli Uffizi tra il maggio del 1972 e il dicembre
1988, quando viene destinato al Corridoio Vasariano
dove attualmente si trova. Restaurato nel 1980 e nel
1988, il dipinto ha partecipato a due esposizioni a
Venezia, nel 1922 e nel 1998.
L’autoritratto dello svizzero Jean-Étienne Liotard
(Ginevra, 1702-1789) è inventariato a Firenze sin dal
1880, entra agli Uffizi nel marzo del 1952 per poi
uscirne nel 1977, destinato al Corridoio Vasariano
dove attualmente è collocato. Ha partecipato a due
mostre: nel 1977 a Firenze e tra il 2003 e il 2004 a
Milano.
- Pag . 14 –
Eugène Delacroix
Self-portrait
Oil on canvas, cm 66 x 54
1840 ca.
- Pag . 16 -
Jaques-Louis David
Self-portrait
Oil on canvas, cm 64 x 53
1791
- Pag . 18 –
Lawrence AlmaTadema
Self-portrait
Oil on canvas, cm 66,5 x 53,5
1896
L’autoritratto di Ferdinand Victor Eugène Delacroix
(Saint-Maurice, 1798 – Parigi 1863) nel novembre
1912 lascia la collezione privata Cheramy di Parigi
per approdare, nel marzo 1914, agli Uffizi. Tra il
giugno 1940 e il giugno 1945, anni della seconda
guerra mondiale, ne è documentata la presenza alla
Villa medicea di Poggio a Caiano, all’Eremo di
Camaldoli (Poppi). Nel marzo del 1952 è
nuovamente inventariato agli Uffizi da cui esce nel
1973 per essere destinato al Corridoio Vasariano
dove attualmente si trova. Il dipinto ha partecipato
a varie esposizioni: a Firenze (1945 e 1977), a
Venezia (1956), a Berna e Parigi (1963), a Milano
(2010), a Madrid e Barcellona tra il 2011 e il 2012.
Dell’autoritratto di Jacques-Louis David (Parigi,
1748 – Bruxelles, 1825), appartenuto alla collezione
privata di Giovanni Luigi David, è documentato
l’ingresso agli Uffizi nel febbraio 1894; venne poi
messo in sicurezza, per la guerra, tra il 1940 e il
1948 alla Villa medicea di Poggio a Caiano. La sua
presenza agli Uffizi è nuovamente documentata nel
marzo 1952. Dopo un periodo trascorso al
Monastero di San Niccolò di Cafaggio, nell’ottobre
1954 approda alla Galleria dell’Accademia per poi
tornare, nell’ottobre 1970, agli Uffizi, da cui esce nel
1973 per essere destinato al Corridoio Vasariano
dove attualmente si trova. Sono molte le mostre cui
ha preso parte: a Parigi (1846 e 2005), a Firenze
(1945 e 1977), a Roma (1946 e 1981), a Roma e
Torino (1961), a Londra (1967, 1968, 1972 e 1987), a
Milano (2002 e 2010), a Bassano del Grappa (tra il
2003 e il 2004), a Parigi (2005).
L’autoritratto
del
pittore
olandese
(poi
naturalizzato britannico) Lawrence Alma-Tadema
(Dronrijp, 1836 – Wiesbaden, 1912) entra agli Uffizi
nel 1897; nel marzo 1952 e nel dicembre 1969 è
documentata la sua presenza nei depositi della
Galleria Palatina di Palazzo Pitti; quindi nel marzo
1977 rientra agli Uffizi, per poi essere destinato al
Corridoio Vasariano dove attualmente è collocato.
Nel 1988 ha partecipato a una mostra negli Stati
Uniti (a New York e Houston), quindi nel 1990 è
stato esposto a Roma e a Firenze; infine nel 1996 ad
Amsterdam.
- Pag . 20 –
Diego Rodriguez de
Silva y Velásquez
Self-portrait
Oil on canvas, cm 103,5 x 82,5
1645 ca.
- Pag . 22 –
Antonio Canova
Self-portrait
Oil on canvas, cm 68 x 54,5
1792
- Pag . 24 –
Jacopo Chimenti detto
Empoli
Self-portrait
Oil on canvas, cm 57,5 x 42
1590-1595
La presenza agli Uffizi dell’autoritratto di Diego
Rodriguez de Silva y Velázquez (Siviglia, 1599 –
Madrid, 1660) è documentata agli Uffizi sin dal
1880, per poi essere destinato, nel gennaio 1967, al
Corridoio Vasariano; dal dicembre 2011 si trova
collocato nella Sala 46 degli Uffizi, al piano nobile
della Galleria. Restaurato nel 1960 e nel 1987, il
dipinto ha preso parte a varie mostre: a Madrid
(1960), a New York e Houston, Usa (1988), a Roma
(1990, 2001 e 2004), a Firenze (1990), a Napoli (2005)
a Londra (2005-2006, 2007), a Sydney (2005-2006) e
Venezia (2007).
Il suggestivo autoritratto di Antonio Canova
(Possagno, TV, 1757 – Venezia, 1822) apparteneva
alla collezione privata di Giovanni Alessandri, ma
già nel 1880 risulta nel patrimonio della Galleria
degli Uffizi prima, e della Galleria Palatina di
Palazzo Pitti poi. Dai documenti risulta un nuovo
ingresso agli Uffizi nel marzo del 1952, per poi
lasciare la Galleria nel 1973 alla volta del Corridoio
Vasariano dove attualmente è custodito. In circa
ottanta anni il dipinto è stato protagonista di varie
esposizioni: a Roma (1932), a Venezia (1992) e a
Venezia e Londra (2007), a Bassano del Grappa
(2003-2004), a Firenze (2007), a Possagno (20082009), a Forlì (2009) e a Lubiana, Slovenia (2010).
L’autoritratto di Jacopo Chimenti detto Empoli
(Firenze, 1551 – 1640), proviene dalle collezioni
medicee (fino al 1666 in quella del cardinale Carlo,
poi fino al 1675 in quella del cardinale Leopoldo)
per poi approdare agli Uffizi dove ne risulta
documentata la presenza già nel 1880. Viene poi
spostato alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti e, nel
marzo del 1952, di nuovo agli Uffizi fino al 1973,
quando fa il suo ingresso nel Corridoio Vasariano
dove si trova attualmente. Il dipinto è stato
protagonista di varie mostre: a New York e
Houston (1988), a Roma e Firenze (1990), a Empoli
(2004) e a Pechino (2010-2011).
- Pag . 26 –
Henri Fantin-Latour
Self-portrait
Oil on canvas, cm 54 x 44
1883
- Pag. 28 –
John Singer Sargent
Self-portrait Oil on canvas, cm 70
x 53
1906
- Pag. 30 –
Boris Kustodiev
Self-portrait
Tempera on cardboard, cm 100 x
85
1912
Dell’autoritratto del pittore francese Henri FantinLatour (Grenoble, 1836 – Buré, 1904), attualmente
nel Corridoio Vasariano, è documentato l’ingresso
alla Galleria degli Uffizi alla fine di gennaio 1896,
così come il suo successivo passaggio alla Galleria
Palatina di Palazzo Pitti. Nel marzo del 1952 tornò
agli Uffizi, da cui uscì nel 1973. Sono numerose le
mostre che l’hanno visto protagonista: a Firenze
(1977), a Parigi (1982), a New York, Tulsa e Dayton
(1983), a Roma e Firenze (1990), a Losanna (2007), a
Lisbona (2009) e a Madrid (2009-2010).
Uscito dalla collezione privata dell’artista nel 1906,
l’autoritratto dell’americano John Singer Sargent
(Firenze, 1853 – Londra, 1925) è approdato alla
Galleria Palatina di Palazzo Pitti e, nel marzo 1951,
alla Galleria degli Uffizi dove è rimasto fino al 1973,
anno in cui è stato definitivamente collocato nel
Corridoio Vasariano. Il dipinto, restaurato nel 1998,
è stato protagonista di numerose mostre a Firenze
(1971, 2004, 2007 e 2012), a Washington (1979 e
1999), a Genova (2001), a Ferrara (2002-2003) e a
Barcellona (2011).
L’autoritratto del pittore russo Boris Mihailoovits
Kustodiev (Astrachan’, 1878 – Leningrado, 1927)
lascia la collezione privata dello stesso artista nel
novembre 1914 per approdare agli Uffizi e poi alla
Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Alla fine del 1969
è documentato nel deposito del Soffittone di
Palazzo Pitti e, nel marzo del 1977, in quello della
Galleria degli Uffizi. In circa un secolo, è stato
esposto varie volte: a Dresda (1913), a San
Pietroburgo (2003-2004), a Venezia e a Londra
(2007), a Tokyo e Osaka (2010 e 2011).
- Pag . 32 –
Antonio Fedi
Self-portrait
Oil on canvas, cm 50 x 59
Early nineteenth century
- Pag . 34 –
Umberto Brunelleschi
Self-portrait
Oil on plywood, cm 110 x 65
1936
L’autoritratto di Antonio Fedi (Firenze, 1771 – 1843)
venne donato alla Galleria degli Uffizi alla morte
dell’artista,
dove
risulta
documentato
nell’inventario 1880; quindi, nel marzo 1952, passò
al deposito della Galleria Palatina, a Palazzo Pitti, e
alla fine del 1969 al Soffittone dello stesso Palazzo.
Dal marzo 1977 il dipinto è nel deposito della
Galleria degli Uffizi. Nel 2007 il dipinto è stato in
mostra a Firenze, nel 2010 a Lubiana e nel 2011 a
Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzo.
L’autoritratto
di
Umberto
Brunelleschi
(Montemurlo, 1879 – Parigi, 1949) fa il suo ingresso
alla Galleria degli Uffizi nel marzo 1952; nel maggio
1964 passa alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti,
per poi successivamente far ritorno agli Uffizi. Il
dipinto ha partecipato a varie mostre: a Firenze
(2003 e 2004), a Venezia e Londra (2007), a Vero
Beach (2009) e a Tokyo e Osaka (2010 e 2011).