documento pdf - Città Metropolitana di Napoli

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Bacoli
Uno di comuni flegrei, situata sul golfo di Pozzuoli rappresenta un luogo dove il mito e
la storia convivono e si sovrappongono. Distante da Napoli circa 20 km, sorge sul sito
dell'antica Bauli che, in epoca romana, fu luogo rinomato quasi quanto la vicina Baiae
(Baia) comprende le antiche località greco-romane di Baia, Fusaro, (con il lago Fusaro e
la casina Vanvitelliana ) Miseno, Cuma, nonché Miliscola (da militum schola), sede della
flotta pretoria degli imperatori romani.
Di Bauli, Simmaco diceva.......lasciai quel luogo perché c'era pericolo che se mi fossi
affezionato troppo, tutti gli altri luoghi che mi restano da vedere non mi sarebbero
piaciuti.
La vicina Baia ha avuto nella storia un ruolo primario e, difatti, per Orazio sorgeva sul
golfo più bello del mondo e per Marziale mille versi non sarebbero bastati per
decantarne le attrattive; Seneca scrisse invece che là si erano dati convegno tutti i vizi
degli uomini e perfino i primi Padri della Chiesa si trovarono concordi nello
stigmatizzarla come un luogo di lusso e di lussuria.
Le acque termali ed i vapori salutari di Baia richiamavano ogni anno sempre nuove folle
di frequentatori ed i personaggi più in vista rivaleggiarono nell’innalzare edifici così vasti
e sontuosi che, in epoca augustea, era sorta una vera e propria città, Baia dal punto di
vista giuridico, dipese, però, sempre dalla vicina Cuma. Le ville sorte sul curvo arco
collinare ebbero in comune la dispendiosità ed il tipico impianto scalettato che digradava
verso il mare.
Dopo il 530 d.C., subentra un lungo periodo di oscurità coincidente
con l’abbandono e le distruzioni che interesseranno tutta la zona flegrea e nei secoli del
primo medioevo il bradisismo ingoia larga parte dell’antico litorale. Trascorreranno più
di mille anni prima che la ricerca archeologica cominci a restituire l’immagine delle terme
e delle splendide ville sepolte dal mare.
Di quel periodo, ancora oggi, resti notevoli perfettamente conservati in uno scenario
unico sono Baia Sommersa e sulla terra le Cento Camerelle, la Piscina Mirabile e il
cosiddetto Sepolcro di Agrippina.
Nel territorio di Bacoli si trovano luoghi e nomi carichi di storia: Baia, Miseno,
Miliscola, Torregaveta, Fusaro e Cuma.
BAIA
Il nome di questa splendida località, secondo una tradizione antica trarrebbe origine da
Bajos mitico compagno di Ulisse che qui sarebbe stato sepolto. Già porto compreso nel
sistema di controllo di Cuma sul Golfo di Napoli, fu in epoca romana che Baia raggiunse
una fama senza pari: acque termali, clima mite per la maggior parte dell'anno e bellezza
dei luoghi fecero dire ad Orazio …nessuna insenatura al mondo risplende più dell'amena
Baia. A partire dall'epoca repubblicana, le famiglie patrizie prima, e gli imperatori poi,
scelsero la località per trascorrervi lunghi periodi di riposo in splendide ville che, nel
tempo, occuparono ogni lembo di terra disponibile. Oggi, molte di queste ville giacciono
sott'acqua,
sommerse
dal
mare
per
effetto
del
bradisisma.
Restano, comunque, segni di quell'antico splendore nel Complesso delle
cosiddette Terme Romane di Baia: si tratta di un insieme di edifici termali e residenze,
sedi di corporazionidi, che furono parte integrante del Palatium, la residenza baiana degli
imperatori
romani.
A Baia, in epoca romana si sperimentarono nuove tecniche edilizie e si edificarono
strutture che si caratterizzavano per la loro originalità: l'uso della pozzolana componente
fondamentale dell'opus caementicium, che copre il cosiddetto Tempio di Mercurio, che
sembra che sia stata utilizzato come modello per la cupola del Pantheon, il Tempio di
Venere, coperto da un'incredibile volta ad ombrello e il Tempio di Diana con la sua
caratteristica,
orientaleggiante,
volta
ad
ogiva.
Sempre a Baia troviamo il Castello Aragonese eretto intorno al 1492, dal più affermato
progettista di costruzioni militari d'epoca, Francesco Martini. Il luogo scelto per erigerlo,
per l'altezza e la forte pendenza del costone tufaceo,era difficilmente attaccabile sia via
mare che via terra. Cessata la sua funzione di fortezza militare, fu concesso nel 1925 al
Reale Orfanotrofio Militare. Sciolto l'Ente il Castello è passato alla Soprintendenza
Archeologica di Napoli perché vi realizzasse il Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
Nelle sue sale è possibile ammirare reperti archeologici provenienti dal territorio flegreo
e dai fondali che conservano i resti del Palatium imperiale e delle ville marittime.
MISENO
Punta estrema del golfo flegreo è Capo Miseno, così chiamato in onore del mitico
trombettiere di Enea che, secondo la leggenda, vi fu sepolto. Già porto dell'antica Cuma,
Miseno, in epoca romana, divenne sede della flotta militare: la Classis Praetoria
Misenensis. Lungo le pendici del monte Miseno sorgeva la villa di Caio Mario, acquistata
da Lucullo e, infine, passata al demanio dei Cesari, famosa perchè vi morì l'imperatore
Tiberio Claudio. Sua particolarità, il rifornimento idrico cui provvedeva la cisterna della
Dragonara. Nei pressi, si apriva il Foro sul quale si affacciavano edifici pubblici, dei
quali restano evidenze importanti, quali il Sacello degli Augustali e il Teatro. Oggi la
spiaggia che da Miseno si collega a Miliscola è una ambita tappa del turismo balneare.
CAPPELLA
Cappella, che prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria a Cappella a cui apparteneva il
territorio, si è sviluppata tra la fine del XVIII e la metà del XIX sec., ai lati dell'antica via
romana che collegava Miseno con Cuma che, dal seicento in poi, era conosciuta come
Mercato di Sabato. Si riconoscono ingenti resti della Necropoli Romana sia in località
Miliscola che in piazza Michele Sovente (Comune di Monte di Procida).
TORREGAVETA
Torregaveta prende il nome da un'antica torre di avvistamento, la cosidetta “Torre auta”;
oggi è un accogliente centro balneare, meta turistica rinomata per le sue bellezze naturali.
Sulla collina sovrastante la spiaggia, si notano i resti della villa di Servilio Vatia.
FUSARO
Lasciata Torregaveta, lungo la strada che porta a Cuma si incontra il lago Fusaro,
ritenuto nell'antichità l' Acherusia Palus, dalle cui acque “emerge” il Real Casino
Borbonico, costruito nel 1782, per Re Ferdinando IV di Borbone, su progetto di Carlo
Vanvitelli. A pianta poligonale, è collegata alla terraferma attraverso un pontile.
CUMA
Per tre secoli tra le più importanti città della Magna Grecia, Cuma fu la più antica
colonia greca in occidente, fondata intorno al 770 a.C. da coloni provenienti dall'Eubea.
Tra il verde della pineta ed il mare, nel territorio del comune di Pozzuoli, si erge
l'Acropoli dove si stagliano i resti, ancora imponenti, di edifici simboli dell'antica
grandezza di Cuma. Nella parte mediana del colle incontriamo un lungo e suggestivo
corridoio trapezoidale di circa 130 metri, una forticazione militare, erroneamente
identificata come l'Antro della Sibilla Cumana. Intervallato da sei aperture laterali,
affaccia sul sottostante porto, oggi interamente ricoperto dalla tipica “macchia
mediterranea”. Sull'Acropoli è il Tempio di Apollo. Il tempio di origine romana, che si
innalzava sui resti degli edifici sacri di epoca greca e sannita, diventò luogo di culto
paleocristiano finchè, intorno al V secolo d.C., fu trasformato in basilica cristiana. Oggi
sono visibili i resti del colonnato e le basi perimetrali dei vani.
All'apice dell'Acropoli, il c.d. Tempio di Giove. E' il maggiore dei santuari dell'area
sacra. Le sue rovine furono portate alla luce dal Prof. Amedeo Maiuri tra il 1924 e il
1932. Il manufatto, a lungo attribuito senza prove scientifiche a Giove, era,
probabilmente, consacrato a Demetra, antica divinità particolarmente venerata dai
Cumani.
Dall'alto della rupe, guardando ad oriente, si può ammirare l'Arco Felice,
monumentale fornice che permetteva il collegamento tra Cuma e Puteoli attraverso la via
Domiziana.
Nella parte bassa, gli scavi, ancora in corso, stanno mettendo in luce i resti del Foro e
delle strutture ad esso connesse (Capitolium, Terme Imperiali e il cosiddetto Tempio dei
Giganti).
Nel territorio del comune di Bacoli si ritrovano i resti dell'Anfiteatro risalente al I sec.
a. C.. Si tratta di uno dei primissimi anfiteatri in muratura costruiti dai romani ed aveva la
cavea che si appoggiava, in tutto il suo sviluppo, sulle pareti di un avvallamento.
In un territorio ricco di contenuti storici, paesaggistici e mitologici, quale quello di
Bacoli, molteplici sono gli itinerari che si possono proporre.
Anche la visita di un solo giorno è un viaggio, un’ intrigante avventura da vivere tra le
suggestioni del centro storico, il fascino dei monumenti archeologici, le bellezze
naturalistiche, l’incanto dei panorami e i sapori unici dei prodotti locali.
I principali siti da visitare sono i seguenti per i quali possono essere reperite maggiori e
più dettagliate informazioni presso:
Ufficio Beni Culturali del Comune di Bacoli
dal lunedì al venerdì (ore 9,00-13,30)
Tel.0815235968
email:[email protected]
web: www.comune.bacoli.na.it
Proloco Città di Bacoli
wwww.prolocobacoli.it
BACOLI
Piscina Mirabile
Cento Camerelle
Sepolcro di Agrippina Grottoni
Necropoli di Cappella
MISENO
Sacello degli Augustali
Grotta della Dragonara
Teatro Romano
BAIA
Parco Archeologico delle Terme Romane di Baia
Castello Aragonese e Museo Archeologico dei Campi Flegrei
Tempio di Venere
Tempio di Diana
Città Sommersa
FUSARO
Colombario
Grotta dell'acqua
Casina Vanvitelliana
CUMA
Cuma: l'Acropoli e la città
Anfiteatro
Alcune notizie sono tratte dal sito istituzionale del Comune e della Proloco