scheda sintetica progetto per l`impiego di volontari in servizio civile

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scheda sintetica progetto per l`impiego di volontari in servizio civile
SCHEDA SINTETICA PROGETTO
PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
– GARANZIA GIOVANI Relativo al bando per la selezione di 1185 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale per l’attuazione
del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani (PON IOG) 2014/2015 nella Regione Sicilia.
Ente proponente il progetto: ISTITUTO CATECHISTICO DIVINA PROVVIDENZA
www.servedivinaprovvidenza.it - [email protected]
Responsabile del Servizio Civile Nazionale:
Dott. CANTARELLA MARIO
[email protected]
Via Duca D’Aosta, 104 – 95037 San Giovanni La Punta
Tel. 095 7411119 – Fax 095 7512154
Sedi di attuazione del progetto e numero di volontari per sede:
Istituto San Giuseppe
Via Monreale, 15
95123 Catania
Tel. 095351594
Un volontario (1)
Istituto Madonna della
Provvidenza
Via della Concordia, 75
95121 Catania
Tel. 095 340890
Un volontario (1)
Istituto San Giuseppe
Via Istituto San Giuseppe, 5
95020 Aci Bonaccorsi
Tel. 095 7899632
Un volontario (1)
Casa del Fanciullo
-Istituto San GiuseppeVia Duca D’Aosta, 104
95037 San Giovanni La Punta
Tel. 095 7411119
Un volontario (1)
Casa dell’Addolorata
Via Risorgimento, 72
95010 Macchia di Giarre
Tel. 095 7790257
Un volontario (1)
Titolo del progetto:
EducAzione 2 – Garanzia Giovani
Settore ed area di intervento del progetto:
Educazione e Promozione Culturale - Animazione culturale
verso i minori
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto:
Il progetto “Educazione 2 – Garanzia Giovani” presentato dal nostro Ente per il Servizio Civile Nazionale,
nasce dall’esigenza di contrastare il fenomeno della devianza minorile e i disagi, legati alla famiglia,
largamente diffuso sul territorio del comune di Catania e della sua provincia; con il termine disagio
intendiamo tutte le difficoltà che possono investire diversi ambiti della vita di un minore, sia a livello
affettivo, che familiare, che scolastico o sociale; con il concetto di devianza ci riferiamo alle norme di un
dato gruppo sociale e alle loro violazioni; distinguendo la devianza primaria, la quale corrisponde alla
violazione di una norma sociale mediante un atto non conforme, e la devianza secondaria, e cioè
sistematica, dove interviene la stigmatizzazione.
L’Istituto Catechistico Divina Provvidenza opera dal 1921 nel territorio di Catania e provincia, offrendo
servizi nei settori socio educativo assistenziale. Pertanto vuole aprire le sue comunità ai giovani volontari
che desiderano contribuire alla costruzione del tessuto connettivo della società.
Madre Maria Marletta, agli inizi del secolo scorso, per puro dono, accolse nella sua casa giovani e fanciulle,
privati del supporto della famiglia d'origine. Offrì loro, nel cuore della città di Catania, una struttura del
tutto innovativa e precorritrice dei tempi, chiamandola "Casa Famiglia San Giuseppe".
Insieme alle sue compagne, Madre Marletta tentò vie nuove per l'epoca: in primo luogo, occorreva
affrontare e risolvere il disagio del giovane per permettere il suo reinserimento nel nucleo familiare
d'origine; successivamente, si provvedeva alla sua reintegrazione nel tessuto sociale, in modo da arginare lo
sfruttamento e l'emarginazione permettendo loro di riacquistare la dignità della quale erano stati
ingiustamente privati.
I volontari in Servizio Civile avranno la possibilità di sperimentarsi all’interno delle seguenti sedi di
realizzazione del progetto:
ISTITUTO SAN GIUSEPPE, CATANIA
L’Istituto, nato nel 1921, ha sempre svolto attività socio-educative e assistenziali a favore di minori in
condizioni socio-ambientali disagiate. Ognuno di loro, attraverso un percorso individualizzato, riceve
un’adeguata formazione professionale dentro l’Istituto attraverso i vari laboratori (pasticceria, ceramica,
cucito, falegnameria, orto biologico, panificazione), le scuole (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria), i corsi
di avviamento al lavoro, e anche fuori dalla struttura, al fine di avere un più facile inserimento nella società.
Ogni progetto educativo ha sempre tenuto in giusta considerazione la formazione umana e spirituale, al
fine di offrire un futuro più sereno e l’opportunità di crearsi una famiglia propria.
Attualmente all’interno della struttura sono presenti una pluralità di servizi e attività rivolti a minori e
giovani mamme socialmente svantaggiate: servizi e attività che bene si armonizzano con le istituzioni e con
le realtà presenti nel quartiere (Parrocchie, Centri Sportivi e Ricreativi, Tribunale dei Minori, Scuole Medie e
Superiori, Università, A.S.P.).
Casa Maria Marletta è una comunità familiare che nasce per la giovane donna che vive un disagio legato
alla famiglia, offrendole un percorso in grado di aiutarla e sostenerla nelle situazioni di pericolo e di grave
difficoltà.
L’accoglienza nella casa offre supporto e assistenza materiale alla donna in difficoltà e intende porsi come
strumento in grado di aiutarla nel cammino verso una piena autonomia per sé e per i propri figli. Come in
principio, anche oggi “Casa Maria Marletta” si pone come strumento di crescita offrendo alle giovani donne
l’opportunità di intraprendere un nuovo percorso verso l’autonomia e la piena coscienza di sé.
Il vasaio è una comunità residenziale femminile che offre al minore uno spazio di vita in cui elaborare o
riprendere a elaborare un progetto per il futuro, supportato verso una piena e sana autonomia personale e
sociale, attraverso obiettivi specifici e graduali interventi educativi, il tutto per favorire il reinserimento
nella famiglia d’origine. A tal proposito la comunità offre la possibilità di:

maturare un sano sviluppo socio-affettivo relazionale;

vivere sani momenti di svago;

sperimentare e valorizzare le proprie abilità e competenze;

imparare a gestire il proprio vissuto e a pensare a un progetto di vita.
La scuola Paritaria dell’Infanzia e Primaria ospita circa 150 alunni provenienti dai quartieri più marginali e
dallo stesso quartiere in cui è situato l’Istituto. Vista come una bella opportunità di integrazione, la scuola
ha sempre offerto, attraverso vari progetti educativi, un’occasione di crescita culturale e di inserimento. Il
progetto scolastico prefigge di prendersi cura della formazione di quei minori che richiedono maggior
attenzione data la loro situazione disagiata.
Il Centro socio-educativo è una struttura a carattere semiresidenziale che svolge un servizio
semiconvittuale per minori di ambo i sessi dai 3 ai 18 anni di età.
L’organizzazione del semiconvitto assicura:

il mantenimento (servizio mensa, trasporto dall’abitazione a scuola e ritorno);

l’educazione attraverso attività ludiche di gruppo, sportive; laboratori didattici, tecnico-espressivi;
campi e colonie estive; momenti di formazione spirituale; incontri di sostegno e di verifica;

l’istruzione con svolgimento delle attività scolastiche presso la scuola paritaria, il supporto
scolastico pomeridiano e visite didattiche.
La bottega del vasaio è una realtà di laboratorio (pasticceria, ceramica, cucito, falegnameria, orto biologico,
panificazione) presente all’interno della struttura che offre agli ospiti l’opportunità di sperimentare le
proprie potenzialità creative attraverso lavori manuali. Questo progetto educativo indirizza i minori verso
una cultura lavorativa che spesso non hanno, in modo da evitargli un approccio traumatico con il mondo
del lavoro. Ad accompagnare i ragazzi durante questi laboratori è la figura dell’educatore-istruttore con
spiccate competenze nel settore, che valorizzerà con il suo contributo la realizzazione di manufatti creati
dai ragazzi per essere esposti o donati alle persone care.
ISTITUTO MADONNA DELLA PROVVIDENZA, CATANIA
Seguendo fedelmente il carisma della Madre fondatrice, gli obiettivi dell’Istituto sono: accogliere, educare,
sottrarre i giovani ai pericoli della strada, con particolare predilezione per i più poveri, abbandonati e
maggiormente bisognosi di protezione, rispondendo così alle richieste provenienti da un territorio
altamente a rischio e carente di impianti e servizi. Nella struttura operano in sinergia suore e laici,
profondamente impegnati nella formazione dei ragazzi, nel comune intento di promuoverne l'individuale
personalità . L'attività dell’Istituto si fonda su criteri di efficienza ed efficacia nell'organizzazione e
nell'erogazione dei servizi, in una dinamica visione, che punta al continuo miglioramento delle attività per il
perseguimento del più alto fine pedagogico: la formazione armoniosa e globale del fanciullo.
Oggi l’Istituto accoglie bambini dai quattro ai quindici anni, in regime di semiconvitto, provenienti dai
quartieri: S. Cristoforo, Librino, SS. Angeli Custodi, S. Giorgio; dispone, inoltre, di due sezioni di scuola
dell’Infanzia Paritaria e ospita scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto
comprensivo “Andrea Doria”. I ragazzi, nelle ore pomeridiane, presso i laboratori funzionanti all'interno
dell’Istituto svolgono diverse attività: tecnico-manipolative, ceramica, recitazione, canto e musica, danza;
inoltre praticano sport: calcio, pallavolo e basket, usufruendo di un apposito campo sportivo. La struttura è
dotata di una fornita biblioteca e di un’aula di informatica con accesso internet. Dalle richieste del territorio
e dall'esperienza acquisita in tutti gli anni in cui l'Istituto ha operato nell'ambito dell'educazione e
formazione, è maturata la convinzione che in una società in continua evoluzione, multiculturale e
multimediale, fosse necessario guardare a nuovi approcci educativi, capaci di stimolare le potenzialità insite
in ogni individuo, al di là dell'ambiente familiare, culturale e sociale in cui vive. Queste le ragioni propulsive
ad adottare nuove e più efficaci metodologie, in particolar modo il metodo della lezione interattiva e della
lezione-laboratorio. In tal modo l'alunno diviene protagonista di quel processo formativo, che è il
presupposto per il pieno inserimento del cittadino nella realtà sociale e culturale del territorio e della
comunità globale. Da qui la creazione dei laboratori, che hanno incontrato l'entusiasmo e il coinvolgimento
degli allievi. Tutto ciò, senza trascurare l'attività di recupero che è fondamentale perché si possa adempiere
agli obblighi scolastici nel modo migliore.
CASA DELL’ADDOLORATA, GIARRE
La Casa Nazareth è una struttura residenziale che ospita e sostiene gestanti, ragazze madri, anche
minorenni, con figli a seguito, nonché donne in difficoltà in situazioni di disagio socio-economico e
relazionale.
Le giovani, educate al lavoro, all'impegno responsabile e all'auto-sostentamento, lasciano la casa quando
sono in grado di formare una famiglia tutta loro e dopo aver acquisito una professionalità tale da
permettere loro di vivere in completa autonomia.
Sulla scia di M. Maria Marletta la Casa Nazareth si propone di attivare, secondo le nuove politiche sociali
che considerano la famiglia come nucleo originario di crescita, un modello che aggreghi tutti gli strumenti e
le opportunità, affinché madre e bambino siano accolti in una rete di solidarietà in grado di prendersene
cura a 360°, accompagnandoli verso percorsi alternativi attraverso progetti rieducativi personalizzati.
All'interno della struttura, infatti, la comunità familiare rappresenta il fulcro attorno alla quale ruotano e si
pianificano una serie di interventi tra istituzioni, servizi e territorio, tutto secondo i canoni strutturali
stabiliti dalla nuova normativa sociale.
L’Istituto, oltre alla comunità alloggio per minori di sesso femminile, svolge attività semiresidenziale per
quei minori le cui famiglie sono temporaneamente impossibilitate o inidonee a provvedere al loro
mantenimento, alla loro educazione ed istruzione. Si propone quindi di tutelare quelle famiglie che da sole
trovano difficoltà a gestirsi, e di fungere da guida, con un sostegno personalizzato, per quei minori che
presentano carenze socio culturali.
Inoltre è attiva una Scuola dell’Infanzia paritaria e varie attività rivolte al territorio.
CASA DEL FANCIULLO, SAN GIOVANNI LA PUNTA
La Casa del Fanciullo nasce nel mese di Luglio del 1951, quando la Fondatrice Madre Maria Marletta
acquistò un villino nel paese di San Giovanni La Punta, alle falde dell’Etna, in modo da realizzare per i
ragazzi quello che fino ad ora la Congregazione aveva fatto per le bambine, accogliendo ed educando
cristianamente i figli di famiglie compromesse. Oggi, sito nel centro storico del Comune, strategicamente
collocato tra la città di Catania e l’hinterland etneo, la Casa del Fanciullo rappresenta una forte presenza
nella provincia di Catania.
L’Istituto svolge attività socio educativa assistenziale semiresidenziale per quei minori le cui famiglie sono
temporaneamente impossibilitate o inidonee a provvedere al loro mantenimento, alla loro educazione ed
istruzione, per rispondere ad un’esigenza di tutela e di sostegno delle famiglie in difficoltà nell’assolvere i
propri compiti, nell’intento di rimuoverne le cause. L’Ente svolge attività socio culturali e ricreative, che
mirano all’integrale e armonico sviluppo della personalità del minore, favorendo il rapporto con la
comunità locale, nelle sue varie espressioni e provvedendo all’istruzione scolastica del minore.
Inoltre l’Istituto ha attivato una Comunità Alloggio per Minori che integra o sostituisce temporaneamente
la casa e la famiglia, offrendo al ragazzo uno spazio di vita in cui elaborare o riprendere a elaborare un
progetto per il futuro. La struttura offre, oltre alla Scuola dell’Infanzia paritaria, una pluralità di servizi: un
centro socio-educativo, per offrire ai minori occasioni di positiva utilizzazione del tempo libero attraverso le
seguenti attività: ludico-ricreative; sportive; cineforum; mensa; trasporto; doposcuola primaria e
secondaria di I e II grado; recupero scolastico; servizio di pre e post scuola; escursioni, gite, visite guidate a
mostre e musei; attività culturali; laboratori di lingua straniera. Nel periodo estivo le attività si intensificano
con il Grest: un’iniziativa per minori (2-15 anni) che offre un’esperienza di socializzazione e formazione
attraverso il protagonismo, la creatività e lo sviluppo degli interessi e delle relazioni.
ISTITUTO SAN GIUSEPPE, ACI BONACCORSI
La Piccola Casa della Provvidenza si caratterizza per lo spirito di famiglia vissuto attraverso un’accoglienza
incondizionata, perciò ospita 10 minori di sesso femminile (tra gli 8 e i 14 anni), temporaneamente privi di
idoneo ambiente familiare e in stato di abbandono, trascuratezza e maltrattamento. L’intento è di offrire
alle giovani ospiti della casa, in regime residenziale, un qualificato intervento socio-assistenziale,
un’educazione igienica e alimentare e quant’altro necessitino per un sereno e ottimale sviluppo psico-fisico.
Il punto di forza è costituito dal lavoro integrato con il territorio: le collaborazioni e le intese con le ASP 3 di
Catania si rivelano importanti per garantire la costante presenza di personale qualificato (Medico e
Psicologico) in grado di fornire un valido e solido supporto. Inoltre la presenza delle istituzioni permette un
costante monitoraggio del cammino psico-fisico offrendo la tutela di un benessere socio-sanitario.
La Comunità alloggio si prefigge le seguenti finalità allo scopo di tutelare e sostenere il minore:

la valorizzazione delle potenzialità proprie di ciascuna bambina;

l’acquisizione di maggiore autonomia;

il potenziamento delle possibilità relazionali dei minori;

l’interazione con il contesto territoriale;

l’accompagnamento del minore in un momento difficile della sua storia;

l’offerta di sostegno educativo finalizzato all’accrescimento dell’autostima e alla maturazione
psico-affettiva.
La struttura gestisce una Scuola dell’Infanzia paritaria e varie attività ludico-ricreative-culturali rivolte al
territorio.
Vista la molteplicità degli utenti e le loro numerose problematiche il ruolo dell’Ente, soprattutto sul piano
educativo, formativo ed etico, attraverso il clima tipicamente familiare dei diversi Istituti, le attività, il
contatto quotidiano e diretto con i ragazzi e i giovani ospiti delle strutture, è quello di offrire una
personalizzazione del servizio, grazie al contributo dei giovani volontari che durante questo anno,
attraverso un processo di crescita sociale e civile, saranno motivati all’adesione ed alla partecipazione attiva
alla vita della comunità in cui operano, attenzionando con maggiore sensibilità le fasce più deboli.
Dall’esperienza dei precedenti progetti di Servizio Civile svolti presso l’Ente, possiamo affermare che i
giovani, maturando un percorso di formazione e di crescita, sono stati accompagnati ed aiutati a diventare
gruppo e come gruppo ad inserirsi attivamente nell’ambiente sociale e politico. Si è osservato, inoltre, che
la presenza dei volontari rappresenta per gli utenti, destinatari del progetto, una maggiore possibilità di
uscire dal confine della propria storia personale, creando l’opportunità di partecipare ad una vera “scuola di
vita” che favorisce la crescita della propria sensibilità e il rafforzamento dell’esperienza di dialogo fondata
sulla relazione.
L’inserimento dei volontari in Servizio Civile consente all’Ente di avviare una serie di servizi integrativi mirati
a contrastare la cause della devianza e favorire il recupero dei minori coinvolti. Diviene inoltre un valido
supporto per la realizzazione di attività qualitativamente migliori e, soprattutto, consente la realizzazione di
progetti educativi, che prevedano l’accompagnamento individuale di quei minori particolarmente
problematici.
Un simile intervento, che sarà svolto in collaborazione con i Servizi Sociali del territorio, con le Parrocchie,
con i Gruppi e le Associazioni di Volontariato, con i servizi di N.P.I. dell’ASP 3 e con le Scuole presenti nel
territorio, avrà certamente ripercussioni positive “a cascata” sui nuclei familiari, sulle realtà dei servizi
territoriali (con i quali si potrebbero realizzare interventi in rete maggiormente collaborativi) e per gli stessi
volontari impegnati, i quali verrebbero certamente arricchiti in termini valoriali ed esperienziali dallo
scambio con generazioni e livelli socioculturali diversificati.
In conclusione si può affermare che il presente progetto di Servizio Civile, nella sua articolazione e
strutturazione, tiene in considerazione:
 l’impegno dichiarato di un numero considerevole e qualificato di personale dipendente e volontario
che, in maniera assolutamente gratuita, si dichiara disponibile ad affiancare ed accompagnare i
volontari in Servizio Civile nell’attuazione di questa idea e nella realizzazione delle attività di
formazione, monitoraggio e valutazione;
 la presenza di alcune condizioni organizzative e logistiche, quali la presenza di mezzi e strutture,
una quantità ottimale di tempo libero a disposizione dei ragazzi e dei giovani, l’ampiezza dei
percorsi educativi con conseguente presenza dei ragazzi e dei giovani per lunghi periodi nelle
strutture.
Obiettivi del progetto:
Il progetto è collegato con le altre attività dell'Ente, delle Parrocchie e delle Associazioni del settore.
Assume un valore in ambito educativo - assistenziale come supporto alle politiche familiari e dei minori e
come sostegno affettivo e psicologico ai giovani ospiti in comunità alloggio. L’attività progettuale
comporterà un forte impatto emotivo nei giovani che si troveranno ad affrontare una realtà e dei vissuti
differenti dove la sofferenza è anche crescita individuale, una visione differente di ciò che si deve alla vita
stessa poiché il benessere sociale, la solidarietà, sono principi cardini di una società civile e a misura
d’uomo.
Il volontario ha come caratteristica principale quella di realizzarsi per un progetto sociale al di fuori di una
logica di tipo contrattuale, pertanto la finalità del progetto è quella di favorire la sensibilizzazione nei
confronti dei minori, delle famiglie di appartenenza e dell’ambiente cittadino, alla ricerca di aiuto e
protezione nelle diverse attività di intervento.
L’obiettivo primario è poter migliorare la qualità della vita dei ragazzi e dei giovani residenti nelle strutture
residenziali e/o nelle loro famiglie, attraverso lo sviluppo e il potenziamento di percorsi individualizzati di
accompagnamento educativo e lo svolgimento di attività di tipo ludico-ricreative.
Il progetto “EducAzione 2 – Garanzia Giovani” vuole promuovere fattori positivi di crescita e di sviluppo
personali e collettivi volti a:
 Migliorare la gestione del tempo libero;
 Potenziare le capacità personali e le abilità sociali dei ragazzi e dei giovani ospiti delle strutture;
 Sostenere il cammino educativo - formativo di crescita e di maturazione di valori civili ed etici, di
sviluppo di abilità e competenze, di orientamento alla vita e al lavoro dei volontari durante
l’espletamento del loro anno di Servizio Civile, nel contatto quotidiano con i ragazzi e i giovani
ospiti delle strutture, le loro famiglie e tutto il personale che forma la comunità educativa.
In maniera più approfondita e in relazione alle criticità e ai bisogni, i risultati che il progetto intende
raggiungere sono i seguenti:
 Migliorare la gestione del tempo libero.
 Potenziare le capacità personali e le abilità sociali dei veri destinatari del progetto, ragazzi e giovani
ospiti nelle strutture.
 Offrire un’occasione di confronto e di crescita in alcuni valori e stili di vita fondanti l’esperienza
umana (solidarietà, centralità e dignità della persona), valorizzazione delle abilità e capacità di
ciascuno, maturazione e sviluppo di abilità e competenze specifiche nel campo dell’intervento
educativo di stampo preventivo-promozionale e trasversali (autostima, problem solving, ascolto
attivo, competenza emotiva e sociale).
I risultati che il progetto intende raggiungere sono i seguenti:
a. Offrire ai volontari un’occasione di confronto e di crescita in alcuni valori e stili di vita fondanti
l’esperienza umana (solidarietà, centralità e dignità della persona), valorizzazione delle abilità e capacità di
ciascuno, maturazione e sviluppo di abilità e competenze specifiche nel campo dell’intervento educativo di
stampo preventivo-promozionale e trasversali (autostima, problem solving, ascolto attivo, competenza
emotiva e sociale) attraverso:
 La partecipazione ai diversi momenti di formazione, supervisione, programmazione e monitoraggio;
 Il confronto con le “storie di vita” dei ragazzi e dei giovani ospiti delle strutture;
 L’inserimento graduale nella vita e nei ritmi nelle diverse strutture;
 La collaborazione con tutti i membri della comunità educativa e con gli operatori dei servizi
territoriali (servizi sociali, servizio di neuropsichiatria infantile, tribunale per i minorenni, procura
della repubblica, …);
 La collaborazione con gli operatori scolastici per l’attuazione dei percorsi di recupero scolastico;
 La partecipazione a momenti di confronto e socializzazione tra gli stessi volontari.
b. Potenziare le capacità personali e le abilità sociali dei ragazzi e dei giovani ospiti nelle strutture
attraverso:
 La cura delle relazioni per mezzo di una comunicazione ispirata al modello dell’ascolto attivo;
 Lo sviluppo dei percorsi quotidiani individualizzati di sostegno e di recupero scolastico;
 L’organizzazione e la gestione di laboratori educativo - didattici (lingua straniera, ceramica,
informatica, teatro, musica, danza, manipolazione materiali di riciclo);
 L’organizzazione di attività di inserimento e di integrazione sociale.
c. Migliorare la gestione del tempo libero attraverso l’organizzazione di:
 Attività ludico-ricreative;
 Attività sportive (calcio, pallavolo, basket);
 Attività culturali (cineforum, visite guidate a mostre e musei, escursioni, gite);
 Attività a tema in occasioni di particolari ricorrenze (Natale, Carnevale, Pasqua);
 Attività strutturate nel periodo estivo (Grest, campi scuola, colonia).
Numero ore di servizio settimanali dei volontari:
30
Giorni di servizio a settimana dei volontari:
6
Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Flessibilità oraria: garantire la flessibilità oraria anche al di fuori delle fasce previste per eventuali motivate
esigenze di servizio (turno di mattina, turno di pomeriggio, turno con rientri pomeridiani, turni con orario
spezzato, mattino e pomeriggio), è necessario perché occorre adattarsi alle esigenze dei minori.
Rispetto delle direttive impartite e dell’orario previsto e delle mansioni da svolgere, disponibilità e
discrezione, comportamento adeguato alle regole sociali. Massima riservatezza.
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Università degli Studi di Catania, Facoltà di Scienze della Formazione riconosce agli studenti che abbiano
svolto o stiano svolgendo Servizio Civile presso il nostro Ente la possibilità di richiedere alla Commissione
Tirocinio il riconoscimento di 8 crediti formativi.
Il Centro di Formazione Professionale “San Giovanni Apostolo” con sede in Catania, via A. de Cosmi n. 15,
riconosce per lo svolgimento completo del Servizio Civile dei crediti formativi per i giovani in progetti
promossi dall’Istituto Catechistico Divina Provvidenza su richiesta del volontario e secondo le modalità
stabilite dall’Ente.
Eventuali tirocini riconosciuti:
Università degli Studi di Catania, Facoltà di Scienze della Formazione riconosce agli studenti che abbiano
svolto o stiano svolgendo Servizio Civile presso il nostro Ente la possibilità di richiedere alla Commissione
Tirocinio la convalida fino ad un massimo del 70% delle ore di tirocinio previste per le attività esterne.
Il Centro di Formazione Professionale “San Giovanni Apostolo” con sede in Catania, via A. de Cosmi n. 15,
equipara lo svolgimento completo del Servizio Civile in progetti promossi dall’Istituto Catechistico Divina
Provvidenza a una parte di tirocinio purché svolte secondo le modalità amministrative ed operative previste
dall’Ente.
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e
validi ai fini del curriculum vitae:
I giovani maturano un'esperienza di vita sociale come frutto di collaborazione e come scambio di idee e
culture; compiono un’esperienza arricchente, un continuo tirocinio ed una continua correlazione tra
l'interesse personale e quello collettivo. Per i giovani incontrare “l’altro”, soprattutto in situazioni diverse
da quelle conosciute, rappresenta la possibilità di uscire dal confine della propria storia personale: si ha così
l'opportunità di incontrare individui in condizioni di sofferenza o marginalità. Non esiste solo il dialogo
attraverso le parole, ma anche quello del gesto espresso mediante il vissuto, il comportamento,
l'attenzione, la collaborazione: il volontariato diventa quindi "cura", ascolto, costruzione di una cultura
solidale, nel rispetto della complessità e può assumere meglio la valenza formativa intesa come
preparazione riguardante la fase della vita o come inizio di un percorso da continuare nella vita adulta.
Ai volontari che ne fanno richiesta, al termine del servizio, verrà consegnato da parte dell’Ente, oltre al
bilancio di esperienza, un attestato di partecipazione nel quale verranno indicati gli obiettivi e i settori di
intervento, le attività svolte, le conoscenze e le competenze acquisite.
La necessità di formare nuove figure da occupare nel sociale, in grado di prevenire fenomeni di devianza
minorile nel nostro territorio, è certamente una priorità delle attuali e future politiche sociali; l’obiettivo del
progetto diventa, quindi, quello di trasmettere ai volontari informazioni, modelli e stimoli utili ad agevolare
ed orientare un’eventuale scelta di trasformare l’esperienza di un anno di servizio civile volontario in una
possibile continuità lavorativa nel settore socio-educativo e dell’animazione.
Le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, valide ai fini
del curriculum vitae, sono certificate oltre che dall’Ente proponente il progetto, e riconosciute da vari Enti
del settore socio educativo, anche dall’Ente Centro di Formazione Professionale San Giovanni Apostolo di
Catania; per cui l’azione dei volontari sarà spendibile ai fini occupazionali a conclusione del progetto in vari
settori: in particolare quelli Socio Culturali, Socio Assistenziali, Socio Educativi, Ambientali, del Tempo
Libero e del Turismo.