Affermare che la violenza ci riguarda non significa porsi il problema

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Affermare che la violenza ci riguarda non significa porsi il problema
Affermare che la violenza ci riguarda non significa porsi il problema della colpa, ma quello della
propria libertà.
Presentazione report 2015 del Centro Donna Giustizia
Nella serata di martedì 28 giugno, al Giardino delle Duchesse, è stato presentato il Report 2015 del
Centro Donna Giustizia di Ferrara, associazione presente sul territorio dal 1992.
Dopo l’introduzione della Presidente Paola Castagnotto, hanno preso la parola le referenti dei Progetti
del Centro (Monica Borghi, Maddalena Bonafini e Eleonora Telloli), per illustrare il lavoro svolto
durante l’anno appena trascorso.
Il Centro Donna Giustizia sviluppa al suo interno tre progetti: “Uscire dalla violenza” che realizza
azioni di contrasto e prevenzione della violenza contro le donne e i minori, tramite accoglienza e
ospitalità, formazione, recupero sociale e lavorativo, mediazione con i servizi del territorio; “Oltre
la strada” che sviluppa programmi di protezione e integrazione sociale per donne vittime di tratta e
sfruttamento sessuale o grave sfruttamento lavorativo; “Luna blu – Unità di strada” che prevede
attività di tutela sanitaria e cura di chi pratica la prostituzione in strada e al chiuso (riduzione dei rischi
e counseling, tramite azioni di contatto con donne e transessuali MtoF).
Per quanto riguarda “Uscire dalla violenza”, nello scorso anno sono state accolte 236 donne (di queste
184 sono nuove prese in carico): 141 italiane e 94 straniere e ad avere subito violenza sono in 227.
Secondo i dati raccolti, nel 38% dei casi il maltrattante è il coniuge e nel 20% dei casi è un ex. Le
azioni di questo progetto nel 2015 sono state: 757 colloqui personali e 533 telefonici con l’operatrice
di accoglienza; 81 donne seguite dalla consulenza legale e 73 dalla consulenza psicologica; 47
colloqui presso lo “Sportello lavoro” che è operativo da ottobre 2015.
Il progetto “Oltre la strada” ha accolto 42 donne adulte e 8 minori, soprattutto di nazionalità nigeriana.
Grazie al lavoro del Centro, le utenti hanno avuto la possibilità di fare esperienze lavorative: sono
stati attivati 5 corsi di formazione personale, 6 tirocini, 13 borse lavoro e 3 inserimenti tramite
contratto. I settori principali si confermano quelli della ristorazione, delle pulizie e dell’industria.
Inoltre nell’ambito di questo progetto sono stati effettuati 372 colloqui e 295 accompagnamenti in
area legale (62), sanitaria (88), sociale (141) e psicologica (4).
Infine il progetto “Luna blu – Unità di strada” ha realizzato 51 uscite di contatto e 13 di mappatura
delle possibili nuove zone di esercizio della prostituzione; durante queste uscite si è registrata una
presenza media di 30 sex workers a sera, prevalentemente di nazionalità rumena, nigeriana e albanese.
Altri dati registrati riguardano la prostituzione cinese indoor: nel 2015 sono stati monitorati 66
annunci orientali.
L’incontro di martedì sera, intervallato dalle esibizioni di danza a cura del Collettivo Tango, si è
concluso con un dialogo tra Paola Castagnotto, Eleonora Molinari e Eleonora Telloli per il Centro
Donna Giustizia e Michele Balboni, autore del libro “La diva del tango” su temi cari al Centro Donna
Giustizia. Nel romanzo le relazioni esperite dalle protagoniste, nella cornice dell’Argentina dei
“desaparecidos”, sono fortemente caratterizzate da un disequilibrio di forze che si traduce in forme
di violenza e in una caratterizzazione del maschile e del femminile estremizzata e stereotipata che
funge da punto di partenza per una riflessione cara alle operatrici del Centro. In questo contesto il
Tango è il protagonista positivo, è simbolo di un riequilibrarsi delle forze all’interno delle relazioni
che fa sì che ogni elemento possa avere un proprio asse e danzare insieme all’altro in un connubio
che rende possibile l’infinità bellezza ed eleganza di un quadro di Tango. Un messaggio positivo, un
augurio rivolto a tutti!
Il Centro Donna Giustizia ha scelto la stupenda cornice del Giardino delle Duchesse per proporre una
modalità innovativa di presentarsi e presentare i proprio servizi e il proprio lavoro, aprendosi a tutta
la popolazione…sulle note di un tango!