PROGETTO “CASA DOLCE CASA”
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PROGETTO “CASA DOLCE CASA”
PROGETTO “CASA DOLCE CASA” Il progetto è rivolto a soggetti che hanno un'abitazione propria (di proprietà o in locazione) che presentano caratteristiche di fragilità e necessitano di monitoraggio e di un supporto da parte di un'équipe multidisciplinare. L'intervento domiciliare prevede la strutturazione di attività a valenza riabilitativa degli atti quotidiani (aiuto nella spesa, preparazione pasti, igiene personale, pulizie domestiche etc.), sostegno nell'amministrazione del denaro, supporto nella ricerca di occupazione, supporto nella ricerca di soluzioni abitative, conoscenza e presa di contatto con le realtà territoriali di contesto. La multidisciplinarietà dell’équipe di lavoro è il nodo cruciale attorno a cui si sviluppa il nostro intervento: decifrare gli eventi attraverso l’integrazione di diverse competenze professionali è il percorso attraverso il quale passano la riabilitazione, l’educazione e l’assistenza, la relazione degli operatori con gli utenti. Il gruppo di lavoro è costituito dalle seguenti figure professionali: educatori, O.s.s., psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, tecnici di laboratorio (arteterapia, foto-arteterapia, musicoterapia, computer, ceramica, serigrafia, sartoria, ortoterapia, caffè filosofico etc). Il lavoro svolto è strutturato in modo che i tempi di presenza dell'équipe siano alternati alle assenze. Questo consente di sperimentarsi in situazioni in cui non è sempre disponibile un supporto immediato, sollecitando l’utilizzazione dell’autocontrollo e delle competenze apprese in situazioni più protette. In caso di necessità il soggetto può mettersi in contatto telefonico con un operatore dell'équipe (reperibile 24 ore su 24), che valuta la situazione e se è opportuno intervenire direttamente al domicilio. Da sempre investiamo il nostro impegno nell'attivazione di laboratori, attività strutturate che assumono una specifica funzione riabilitativa e mirano a verificare, promuovere e sostenere le risorse dei nostri utenti. Queste attività sono una risorsa importante perché permettono di contattare e stimolare le parti degli utenti a cui abbiamo difficile accesso tramite la parola: in questi contesti vediamo emergere potenzialità e risorse che trovano difficile espressione attraverso il canale verbale; un altro obiettivo è quello di promuovere processi di acquisizione di abilità manuali e competenze. I soggetti coinvolti dal progetto avranno la possibilità di partecipare a uno o più laboratori attivati nelle strutture residenziali di Fermata d'Autobus. L'idea di ampliare e rafforzare le nostre proposte nell'ambito della domiciliarità nasce dall'aver rilevato un forte bisogno in questa direzione da parte dei Servizi di Salute mentale e dei Sert. Con questi soggetti il lavoro è costante sia in quanto Enti invianti sia in quanto validi interlocutori per una riflessione generale sulle dinamiche dei fenomeni sociali di fragilità. Prevediamo che la segnalazione dei soggetti potenzialmente interessati a un intervento di tipo domiciliare venga effettuata dai Servizi invianti con i quali Fermata d'Autobus collabora da molti anni. Qualora il soggetto preso in carico evidenzi delle difficoltà tali da non consentirgli di vivere in autonomia presso il domicilio ha la possibilità di attivare una finestra riabilitativa temporanea all'interno del circuito di cura di Fermata d'Autobus, trascorrendo parte della sua giornata in una delle Comunità Terapeutiche, usufruendo di servizi primari (quali pasti, supporto all'igiene personale) e di attività laboratoriali. SERVIZI E INTERVENTI OFFERTI Per ogni soggetto verrà predisposto un progetto individualizzato, costruito dall'équipe insieme al soggetto stesso e ai servizi/enti invianti. Il progetto tipo di intervento prevede: 1 passaggio a settimana di un operatore dell'équipe al domicilio dell'utente; partecipazione del soggetto a 2 laboratori a scelta tra quelli già attivati dall'Associazione nelle sue sedi; 1 accompagnamento per visite mediche, disbrigo pratiche varie o per attività culturali; 2 pasti presso una delle sedi di Fermata d'Autobus, consulenza farmacologica da parte di uno specialista. Si prevede la possibilità di modificare il “progetto tipo” sopra proposto, costruendolo in base alle esigenze specifiche del soggetto preso in carico. RISULTATI ATTESI In un anno di attività, si prevede di prendere in carico un numero massimo di 10 soggetti in condizioni di fragilità, provenienti dal circuito di cura di Fermata d'Autobus, dai Servizi Invianti (Ser.T e CSM), dai Servizi Sociali e dal privato sociale. I risultati qualitativi attesi sono i seguenti: miglioramento della qualità di vita del soggetto interessato; costruzione e/o rafforzamento delle reti familiari, sociali e di prossimità; miglioramento dell'autonomia e delle capacitàdi gestire la propria quotidianità fino al raggiungimento della capacità di gestione autonoma. Progetto realizzato grazie al generoso contributo della