RELAZIONE TECNICA 14.1

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RELAZIONE TECNICA 14.1
PROGETTO ARMOGEO
MONITORAGGIO GEOLOGICO SUL DISSESTO
DI PAGAFONE IN COMUNE DI FUIPIANO VALLE IMAGNA (BG)
ADEGUAMENTO ED IMPLEMENTAZIONE
DELLA RETE DI MONITORAGGIO ATTUALE
Legge Regionale n. 5 del 31.07.2013
PROGETTO PRELIMINARE
RET 14.1 – RELAZIONE TECNICA DI
PROGETTO
Progetto
Monitoraggio dissesto di Pagafone in Comune di Fuipiano Valle Imagna (BG)
Redatto
Dott. Geol. Dennis Bonetti
Verificato
Dott. Geol. Luca Dei Cas
Approvato
Dott. Ugo Musco
Ottobre 2014
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OPERE DI MONITORAGGIO GEOLOGICO IN COMUNE DI FUIPIANO VALLE IMAGNA (BG) - PROGETTO PRELIMINARE
INDICE
1.
PREMESSA .................................................................................................................. 3
2.
INQUADRAMENTO GEOLOGICO.................................................................................... 5
3.
RETE ESISTENTE ........................................................................................................ 8
4.
RETE IN PROGETTO .................................................................................................. 11
Sondaggi .................................................................................................................. 11
Installazione strumentazione ...................................................................................... 11
Rete topografica ........................................................................................................ 12
Accessibilità rete monitoraggio ................................................................................... 13
Alimentazione elettrica ............................................................................................... 13
Frequenza trasmissione dei dati .................................................................................. 14
5.
DOCUMENTAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA ............................................ 17
6.
PERMESSI ED AUTORIZZAZIONI ................................................................................ 19
7.
QUADRO ECONOMICO ............................................................................................... 20
8.
DOCUMENTI DI PROGETTO ....................................................................................... 20
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1. PREMESSA
Con Legge Regionale n. 5 del 31.07.2013, di modifica della Legge Regionale n. 16 del
16.08.1999 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente - ARPA) Regione
Lombardia ha sancito che l’attività del Centro di Monitoraggio Geologico di ARPA Lombardia
(C.M.G.) si esplichi:
-
[..]
-
i) nel supporto tecnico-scientifico nell’attività di prevenzione e controllo agli enti
competenti per gli interventi di protezione civile nelle zone a rischio ambientale anche
mediante la progressiva acquisizione, ove necessario tramite specifiche convenzioni, dei
sistemi di monitoraggio geologico esistenti sul territorio lombardo, gestiti da enti diversi,
garantendone l'adeguamento tecnologico e il potenziamento, al fine di sviluppare
un'unica rete regionale integrata.
A fronte di tale significativa variazione, ARPA Lombardia ha effettuato un censimento ed una
valutazione della situazione delle reti di monitoraggio geologico attualmente presenti sul
territorio della Regione Lombardia ai fini della loro “progressiva acquisizione”.
Delle aree di frana (dotate di reti di monitoraggio) considerate dal C.M.G., su indicazione di
Regione Lombardia, sono state oggetto di dettagliata analisi alcune frane ritenute più
significative. Su queste aree devono dunque essere effettuate attività di “adeguamento
tecnologico e potenziamento”.
In data 25 giugno 2014 i progetti di fattibilità relativi a questi adeguamenti sono stati presentati
ai rappresentati delle Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione
Sistema Integrato di Prevenzione - Prevenzione Rischi Naturali.
Successivamente, con Decreto del D.G. di ARPA n. 413 del 9 settembre 2014, si è preso atto
delle schede di fattibilità relative a questi adeguamenti.
Il presente progetto preliminare riguarda appunto
l’adeguamento
tecnologico ed
il
potenziamento secondo gli standard regionali di monitoraggio geotecnico definiti con D.G.R. n.
X/2684 del 14 dicembre 2011 della rete di controllo del dissesto che nel novembre 1976
distrusse l’abitato di Pagafone in Comune di Fuipiano Valle Imagna in Provincia di Bergamo
(Tavole 1 e 2).
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La finalità dell’adeguamento del sistema di monitoraggio di Pagafone è, in accordo con quanto
richiesto da Regione Lombardia, quello di adeguare la rete presente al fine di poter tenere
controllato il movimento in massa del versante. La rete, anche dopo l’adeguamento, non sarà in
grado di allertare su eventuali crolli o movimenti di entità minore che si potrebbero verificare
per tutta la lunghezza del ciglio.
Si rappresenta che la presente rete di monitoraggio avrà valenza conoscitiva, e quindi non potrà
essere utilizzata per l’emissione di segnalazioni di criticità idrogeologiche, sino al momento di
approvazione di specifica modellazione con individuazione di soglie di criticità sito specifiche.
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2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO
Il versante su cui sorge Fuipiano è interessato da una deformazione gravitativa profonda di
versante (DGPV) in buona parte attiva che provoca movimenti generalizzati del versante,
seppur limitati. Tali movimenti sono confermati dalle misure satellitari che indicano movimenti
in abbassamento di alcuni mm/anno (Figura 1). I settori più attivi hanno dato luogo a frane di
scivolamento in roccia, anche di volumetrie elevate, che hanno coinvolto anche insediamenti
abitativi. Il fenomeno gravitativo è legato principalmente all’assetto tettonico locale e alla
diversa competenza delle formazioni rocciose che affiorano nell’area.
Il versante è caratterizzato dalla presenza di formazioni rocciose di età triassiche e giurassiche
(Argilliti di Riva di Solto, Calcare di Zu, Dolomia a Conchondon, calcari di Sedrina e Moltrasio). I
livelli argillitici e marnosi al contatto tra il Calcare di Zu e la Dolomia a Conchondon influiscono
significativamente sulla stabilità del versante. Inoltre, il carsismo presente nelle unità
carbonatiche crea una circolazione idrica sotterranea che provoca localmente pressioni elevate.
Dal punto di vista tettonico l’area è delineata da un’anticlinale con asse diretto NO-SE,
intersecata da alcune faglie di direzione variabile. L’area mostra morfologie tipiche delle DGPV:
il crinale che identifica lo spartiacque con la valle Taleggio (zona identificata con il toponimo dei
“I Canti”) è infatti interessato da una serie di trincee e contropendenze in roccia, orientate circa
NO-SE comprese entro la Dolomia a Conchondon, con altezze anche superiori ai 6 metri e una
persistenza di oltre 300 metri. A quote minori sono diffusi depositi detritici e di frana
parzialmente cementati dove si possono individuare pinnacoli rocciosi variamente dislocati.
Nella parte inferiore il versante presenta tipici rigonfiamenti e mostra localmente una serie di
dissesti recenti. Il drenaggio del versante è abbastanza irregolare, definito dalle dislocazioni
tettoniche del substrato.
I movimenti hanno causato deformazioni e fessurazioni negli edifici. Il rischio maggiore è dato
dal possibile sviluppo di frane con volumetrie elevate (500.000-600.000 m3), come quella del 10
novembre 1976 che distrusse la frazione di Pagafone, innescatasi a seguito di intense
precipitazioni, che è evoluta in un lento scivolamento durato circa 4 giorni. L’accumulo di frana
– a seguito di forti piogge – ha originato alcune colate detritiche che si sono estese per oltre 1
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km sul fondovalle. Un arretramento della nicchia attuale potrebbe interessare alcuni edifici al
margine del pianoro di Fuipiano.
A seguito dell’evento del 1976 sono stati effettuati dei lavori di regimazione idraulica lungo la
valle Andreoli (limite N della frana), con la costruzione di gabbioni e argini spondali (dati ricavati
da “Centri abitati instabili della Provincia di Bergamo”).
La rete di monitoraggio attuale è costituita da 1 stazione meteo climatica, tre piezometri (Ismes
2, PD3, PD5), tre inclinometri (IC4 - 125 m; ID6 - 140 m; IC1 - 50 m) e 16 punti di controllo
topografico.
Il monitoraggio nei tubi inclinometrici IC4 e ID6 (ubicati sul pianoro di Fuipiano ed effettuato
fino al 2011) ha permesso di individuare una superficie di deformazione rispettivamente a 106 e
a 97 m da p.c.. Misure effettuate nel maggio 2014 hanno indicato la rottura dei due tubi a tali
profondità. Nel tubo inclinometrico nell’accumulo di frana sono state misurate deformazioni di
minore entità tra i 18-20 metri di profondità.
Il monitoraggio topografico ha evidenziato “spostamenti del ciglio della frana dell’ordine di
pochi centimetri, meno continue rispetto ai movimenti profondi ma maggiormente “impulsive””.
Il rilievo realizzato nel novembre 2011 ha mostrato uno spostamento pressochè insignificante
rispetto al 2010, mentre tra il 2008 e il 2010 è stato registrato un significativo spostamento,
nell’ordine di 3/5 cm [….]. Dal primo rilievo topografico utile che risale al 2004, gli spostamenti
massimi registrati lungo il ciglio della scarpata sono stati nell’ordine dei 7-8 centimetri […]”
(tratto da “Monitoraggio del dissesto di Pagafone” – Studio Eurogeo, marzo 2012).
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Figura 1: dati interferometrici RSAT.
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3. RETE ESISTENTE
La rete di monitoraggio istallata attualmente risulta composta da:
-
n. 1 stazione pluviometrica con sensore di temperatura, vento, umidità ecc.. e
trasmissione dati via GPRS ubicata sul pianoro di Fuipiano;
-
n. 3 tubi piezometrici non strumentati (PD3 nell’accumulo di frana, PD5 e P7 sul pianoro
di Fuipiano);
-
n. 3 tubi inclinometrici non strumentati (IC4 e ID6 ubicati sul pianoro di Fuipiano nei
pressi dei piezometri PD5 e P7; IC2-1 nell’accumulo di frana);
-
n. 3 stazioni di misura topografica;
-
n. 16 punti di controllo topografico ubicati lungo il ciglio di frana e al di fuori dei presunti
limiti di accumulo.
Le misure di monitoraggio erano affidate a Professionisti esterni.
Le infrastrutture e la strumentazione che verrà presa in carico dal CMG, oggetto di prossimo
adeguamento, viene di seguito elencata:
INFRASTRUTTURE PRESENTI
DESCRIZIONE
Colonna
inclinometrica
SIGLA
CARATTERISTICHE
TECNICHE
IC2-1
Profondità utile: 50 m.
STATO

Colonna
inclinometrica
ID6
Profondità utile: 140 m. Interrotto a 97 m da p.c.
Colonna
inclinometrica
IC4
Profondità utile: 125 m.
Colonna piezometrica
PD3
Profondità utile: 60 m.
PROPRIETÀ
Comunità
Montana
Comunità
Montana
Interrotto a 106 m da Comunità
Montana
p.c.
Comunità
Montana
Colonna piezometrica ISMES1
Comunità
Montana
Colonna piezometrica
P7
Comunità
Montana
Colonna piezometrica
PD5
Profondità utile: 100 m.
Comunità
Montana
NOTE
Acquisizione
Riperforazione e
installazione di
sonde fisse
Riperforazione e
installazione di
sonde fisse
Installazione di
trasduttore di
pressione
Installazione
trasduttore
pressione
Installazione
trasduttore
pressione
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di
di
di
di
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INFRASTRUTTURE PRESENTI
DESCRIZIONE
SIGLA
N. 8 plinti topografici
sul ciglio frana
––
N. 6 plinti topografici
parte
superiore
versante Fuipiano
––
N. 1 master a
Brumano
N. 1 master a
Brumano
N. 1 master pianoro
di Fuipiano
N. 1 master raccordo
tra
Fuipiano
e
Brumano
CARATTERISTICHE
TECNICHE
Pilastrini in c.a. con
fittoni per mire
100
200
300
––
STATO
PROPRIETÀ
NOTE
Comunità
Montana
Adeguamento
pilastrini
Pilastrini in c.a. con
fittoni per mire
Comunità
Montana
Adeguamento
pilastrini
Pilastrino in c.a. con
piastra
Pilastrino in c.a. con
piastra
Pilastrino in c.a. con
piastra
Comunità
Montana
Comunità
Montana
Comunità
Montana
Adeguamento
pilastrino
Pilastrino in c.a. con
piastra
Comunità
Montana
STRUMENTAZIONE
DESCRIZIONE
SIGLA
CARATTERISTICHE TECNICHE
Cablaggio e allacciamento
linea elettrica centralina
meteo
Stazione meteo
DL stazione meteo.
––
LSI-LASTEM
S.n./matr.: 10120027.
Sensore
riscaldato
precipitazione
––
Sensore DQA031.
S.n./matr.: 3150.5. Imbuto da 324 cm2.
Range: 0÷333 mm/h.
PROPRIETÀ
STATO
Comunità Montana
Comunità Montana Funzionante
Comunità Montana Funzionante
Sensore temperatura
––
Sensore umidità relativa
––
Sensore DMA672.
S.n./matr.: 1411.5. Range: -30÷+70°C.
Sensore DMA672. Range: 0÷100%
Sensore
atmosferica
––
Sensore DQA240. Range: 800÷1100 hPa
––
Sensore DNA022. Range: 0÷360°; 0÷60
Comunità Montana Funzionante
m/sec.
pressione
Sensori angolo e velocità
vento
Comunità Montana Funzionante
Comunità Montana Funzionante
Comunità Montana Funzionante
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L’obiettivo delle successive fasi di progettazione sarà quello di adeguare e rendere funzionante
la rete di monitoraggio secondo gli standard richiesti da ARPA nel presente progetto. Si
specifica che, per quanto descritto nel presente progetto preliminare, ARPA dispone
esclusivamente delle informazioni che il precedente gestore ha ritenuto/potuto mettere a
disposizione e quindi non può garantire il perfetto funzionamento di tutta la
strumentazione sopracitata.
Per questa ragione risulterà facoltà di ogni partecipante al bando, ove le informazioni disponibili
fra gli atti non siano ritenute sufficienti, di testare la funzionalità di sensori, strumentazione
elettronica, DL/modem/sistema di trasmissione, cablaggi e tubi oggetto di automatizzazione
delle misure mediante sopralluoghi mirati.
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4. RETE IN PROGETTO
Vista la necessità di Regione Lombardia di installare un sistema di monitoraggio con finalità di
protezione civile, nell’area di Fuipiano è prevista l’installazione di una rete di controllo in tempo
reale per il monitoraggio delle deformazioni in profondità e delle strutture.
La rete di monitoraggio profonda necessita infatti di essere realizzata di nuovo e automatizzata,
mentre per quanto riguarda il monitoraggio topografico si intende adeguare alcuni dei pilastrini
esistenti e di posizionare alcune mire anche nell’accumulo di frana. Tutte le lavorazioni, le
forniture e i servizi si intendono conformi a quanto dettato dalla D.G.R. 14 dicembre 2011 - n.
X/2684 e descritto nelle specifiche tecniche di progetto.
Sondaggi
Come già sopra accennato, per proseguire il monitoraggio inclinometrico è necessaria la
riperforazione dei fori ID6 (interrotto a 97 m di profondità) e IC4 (agibile solo fino a 106 m di
profondità).
Il sondaggio IC4 potrà essere realizzato a distruzione di nucleo, mentre l’inclinometro ID6 dovrà
essere realizzato carotaggio continuo. I tubi inclinometrici dovranno tutti essere attrezzati con
cavo TDR sul quale dovranno essere previste due misure da effettuarsi in periodi successivi da
concordare con ARPA. Durante la perforazione di ID6 dovranno essere prelevati campioni di
materiale indisturbato – alle profondità concordate con la D.L. – per la modellazione geologica.
Installazione strumentazione
La rete di monitoraggio dovrà essere implementata con la seguente strumentazione:

pluviometro (Figura 2) e centralina per la raccolta dati: si prevede la sostituzione del
pluviometro con uno riscaldato con imbuto di 1000 cm2 (conforme agli standard WMO).
Saranno riutilizzati i sensori dell’attuale stazione meteo (temperatura, umidità relativa,
pressione atmosferica, angolo e velocità del vento) e le strutture presenti (palo di
sostegno, case di alloggiamento, ecc…).
La centralina di raccolta dati – allacciata alla rete elettrica – dovrà essere adeguata agli
standard di Arpa e dotata di datalogger (se non riutilizzabile quello già presente),
batteria tampone, regolatore di carica, protezioni, messa a terra e modem per la
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trasmissione dati via GSM/GPRS/UMTS al Centro di Monitoraggio Geologico e di
quant’altro necessario per il suo corretto funzionamento. La centralina di raccolta sarà
inoltre dotata di antenna gateway per la raccolta dei dati della strumentazione installata
nel piezometro PD5 e nel nuovo foro IC4 bis. Alla stessa centralina saranno collegati –
tramite cablaggio – anche gli strumenti posizionati nel vicino inclinometro ID6 bis e nel
piezometro ID7.
Al fine di evitare la mancata trasmissione dei dati per caduta del segnale GPRS o altro,
dovrà essere previsto un sistema di trasferimento in ridondanza con tecnologia
satellitare e/o radio in grado di garantire la continuità nella trasmissione dei dati
acquisiti;

tubo inclinometrico ID6 bis e piezometro P7: è prevista l’installazione di n. 4 sonde
inclinometriche fisse biassiali e di un trasduttore di pressione collegate mediante
cablaggio al datalogger della stazione meteo. Le sonde inclinometriche dovranno essere
fornite di testa di sospensione, cavo strumentale di collegamento e cavetto in acciaio di
sospensione. Analogamente, il trasduttore di pressione sarà dotato di cavo strumentale
e di tubo ventilato. Tutta la strumentazione sarà allacciata alle rete elettrica comunale;

tubo inclinometrico IC4 bis e piezometro PD5: è prevista l’installazione di n. 4 sonde
inclinometriche fisse biassiali e di un trasduttore di pressione collegate a un datalogger
locale che trasmette via wi-fi alla centralina di raccolta dati della stazione meteo. Le
sonde inclinometriche dovranno essere fornite di testa di sospensione, cavo strumentale
di collegamento e cavetto in acciaio di sospensione. Analogamente, il trasduttore di
pressione sarà dotato di cavo strumentale e di tubo ventilato. La strumentazione sarà
alimentata da pannello fotovoltaico;

tubo piezometro PD3: nel perforo dovrà essere installato un trasduttore di pressione con
alimentazione a batteria e scarico dati manuale da PC portatile.
Rete topografica
Alla rete topografica attuale (da adeguare come di seguito illustrato), sarà affiancata una rete
topografica GPS con misure in near real time.
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In dettaglio:

rete topografica: il pilastrino di misura in Comune di Brumano (Figura 4) dovrà essere
adeguato sostituendo la piastra attuale con una fissata direttamente al pilastro. Anche
per 5 pilastrini di misura lungo il ciglio di frana dovrà essere rimossa la piastra (se
presente), sostituendola con un perno in acciaio inox dotato di testa filettata maschio
5/8’’per l’aggancio di prismi topografici. La rete topografica sarà implementata
posizionando altri quattro punti di misura su abitazioni (individuate da Tecnici Arpa) a
monte del ciglio di frana e da tre punti di misura nel corpo di frana sempre indicati
dall’Agenzia. I due master all’esterno dell’area di frana dovranno essere posizionati sul
campanile della chiesa di Fuipiano e su un’abitazione in loc. Galzaniga sempre in
Comune di Fuipiano. Dovranno essere inoltre forniti n. 15 prismi topografici;

rete GPS: la rete GPS sarà costituita da n. 4 ricevitori GPS a singola frequenza e da una
postazione a doppia frequenza (master all’esterno dell’area in movimento) con antenna
geodetica. I GPS dovranno essere forniti degli accessori funzionali, armadietti con
batteria, sistemi di acquisizione e software di trasmissione dati con ridondanza via
satellite. Le 4 postazioni a singola frequenza saranno posizionate su edifici pubblici di
proprietà del Comune di Fuipiano (municipio in via Arnosto, ex palazzo comunale in
Piazza Europa, sede della pro loco in via Marconi, fabbricato di proprietà comunale
presso la chiesa di Fuipiano), mentre il master sarà ubicato sul municipio del Comune di
Brumano.
Accessibilità rete monitoraggio
I punti della rete di monitoraggio si trovano in vicinanza di strade carrabili; solo il nuovo foro
IC4, i pilastrini lungo il ciglio e il pilastrino master topografico non sono serviti da strade
pubbliche.
Alimentazione elettrica
Come già descritto nelle pagine precedenti, la stazione meteo, le sonde inclinometriche biassiali
in ID6, il trasduttore di pressione in P7 e la centralina di raccolta dati saranno alimentati dalla
linea elettrica – previa adeguamento e sua messa in sicurezza – che alimenta la stazione
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pluviometrica attuale. Gli strumenti installati nei fori IC4 (sonde inclinometriche) e PD5 saranno
alimentati mediante pannello fotovoltaico.
I ricevitori GPS saranno allacciati direttamente alla rete elettrica dell’edificio.
Frequenza trasmissione dei dati
La trasmissione dei dati dovrà avvenire con frequenza pari a 30 minuti per i dati geotecnici e 10
minuti per i dati meteorologici. La trasmissione dei dati dovrà avvenire con frequenza pari a 6
ore per i dati GPS. Tale frequenza, dopo un primo periodo di monitoraggio, potrà essere variata
(e variabile) in relazione ai risultati che il sistema renderà disponibili.
I dati dovranno essere trasmessi, con protocollo TCP/IP, al sito ftp di ARPA Lombardia secondo
le modalità e caratteristiche definite nelle specifiche tecniche.
Resta inteso che la integrale fattibilità di tutto quanto previsto nel presente progetto preliminare
andrà attentamente verificata dall’estensore del progetto definitivo.
Eventuali soluzioni migliorative/integrative (all’interno della sensoristica e dei lavori indicati)
finalizzate alla miglior esecuzione dei lavori o del monitoraggio in oggetto dei medesimi
parametri (nelle quantità minime indicate) dovranno essere indicate e dettagliate all’interno
degli atti dei singoli progetti definitivi.
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Figura 2: piezometro P7 (in primo piano), stazione meteo e inclinometro ID6
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Figura 3: piezometro PD5, inclinometro IC4 e
pilastrino per mira topografica
Figura 4: pilastrino master in Comune di Brumano.
Figura 5: frana di Pagafone dal pilastrino master di
Brumano.
Figura 6: pilastrino di misura lungo in ciglio di
frana.
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5. DOCUMENTAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA
Il progetto definitivo, redatto sulla base delle indicazioni del presente progetto preliminare e,
qualora presente, di ulteriori indicazioni emerse in sede di conferenza di servizi, dovrà
contenere tutti gli elementi necessari per la descrizione di quanto previsto e per l’acquisizione
delle autorizzazioni.
In particolare dovrà contenere:
a) Relazione illustrativa con i seguenti punti:
-
perforazioni e sondaggi: operazioni di approntamento cantiere (realizzazione
piazzole, trasporto attrezzatura e materiali, approvvigionamento idrico, definizione
delle vie di accesso, delimitazione piazzola, ecc..), maestranze utilizzate, tipo di
sonda, modalità esecuzione sondaggi, numero di campionamenti/prove geotecniche
previste;
-
installazione tubazioni in foro di sondaggio/utilizzo tubi esistenti: tipi e dimensioni di
tubazione, modalità di giunzione delle verghe, modalità di cementazione, spurgo,
modalità di controllo della corretta installazione (verticalità, spiralatura, ecc..),
caratteristiche e modalità di installazione cavo TDR;
-
strumentazione: strumentazione installata (numero dei sensori, posizionamento
diverso da quanto indicato nel progetto preliminare, ecc..) e sue caratteristiche
tecniche con riferimento alle specifiche tecniche di progetto, definizione delle
lunghezze, tipologia e modalità di posa dei cablaggi, definizione della rete wireless
dai sensori alla stazione, modalità installazione (vie e modalità di accesso, eventuale
taglio della vegetazione, ecc..);
-
centralina di raccolta dati: definizione della composizione della centralina (tipo di
datalogger, multiplexer, modem, batteria tampone, protezioni dalle sovratensioni,
isolamento, consumo energetico, modalità di immagazzinamento dati in caso di
mancanza del segnale di trasmissione, condizione operative, definizione delle
frequenze di campionamento per l’acquisizione dei dati, dimensioni del rack,
modalità di telediagnostica da remoto, eventuali apparecchiature per il riarmo);
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-
descrizione della rete wi fi e sue caratteristiche ivi inclusa affidabilità e percentuale
di dati trasmessi;
-
trasmissione dati: con riferimento alle specifiche tecniche di progetto, definizione
delle modalità operative di trasmissione dei dati e gestione dell’attivazione del
sistema di ridondanza;
-
sistemi di ridondanza: definizione delle caratteristiche delle apparecchiature,
interfaccia con la stazione raccolta dati, condizione operative;
-
strumentazione topografica e GPS: architettura del sistema, definizione e tipologia
strumentazione installata (stazione totale, ricevitori GPS, mire topografiche),
software forniti, caratteristiche tecniche della stazione totale, descrizione delle
centraline di controllo della strumentazione;
-
alimentazione elettrica da rete o impianto fotovoltaico: definizione delle modalità di
collegamento dal punto di fornitura elettrica alla strumentazione;
b) schema riassuntivo delle eventuali migliorie proposte rispetto al progetto preliminare
(eventuali implementazioni della sensoristica, dei sondaggi, dei campionamenti/prove
geotecniche; sistemi di acquisizione e trasmissione/ridondanza dati, ecc..);
c) sintesi delle caratteristiche tecniche della strumentazione e delle apparecchiature
elettroniche previste in relazione ai requisiti richiesti nel documento di progetto
preliminare specifiche tecniche. Esempio:
Sensore
Variabile
Specifiche
Specifiche
richieste
offerte
Note
Sonda
inclinometrica
fissa in foro
ID6
Tipo di sensore
Mems
Accelerometrico migliorativa
Campo di misura
+/- 10°
+/- 15°
Risoluzione
> 0,05% fs
0,1% fs
Accuratezza
> 0,5% fs
0.8% fs
migliorativa
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Segnale in uscita
4-20 mA
4-20 mA
…
…
…
d) piano particellare di esproprio se differente dal progetto preliminare;
e) cronoprogramma;
f) documento di inquadramento paesaggistico in relazione alle opere in progetto.
6. PERMESSI ED AUTORIZZAZIONI
Gli interventi interessano aree di proprietà privata (per alcuni dei quali sono stati stipulati in
passato precedenti contratti): sono in atto accordi preliminari con le proprietà per la richiesta
delle autorizzazioni da parte degli enti competenti. Tali accordi verranno poi perfezionati con
apposito contratto fra ARPA ed il privato.
Arpa richiede l’indizione di apposita conferenza dei servizi al fine di essere messa nelle
condizioni di poter operare per gli interventi progettati. A tal proposito si chiede che
l’autorizzazione conclusiva rilasciata a seguito della suddetta conferenza tenga conto almeno dei
seguenti aspetti:
-
autorizzazione per quanto riguarda le proprietà dei fondi interessati dalle opere e dalle
relative lavorazioni;
-
vincolo idrogeologico (art. 7 del R.D. 3267 del 30 dicembre 1923, così come specificato
dalla L.R. 31/2008 art. 44);
-
vincolo ambientale (artt. 146 del D.Lgs 42/2004 ed artt. 80 e 82 della L.R. 12/2005);
-
autorizzazione urbanistico/edilizia o equivalente per la stazione meteo.
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SETTORE TUTELA DAI RISCHI NATURALI
U.O. Centro di Monitoraggio Geologico
OPERE DI MONITORAGGIO GEOLOGICO IN COMUNE DI FUIPIANO VALLE IMAGNA (BG) - PROGETTO PRELIMINARE
7. QUADRO ECONOMICO
A - importo lavori
B - importo forniture e servizi
52.903,16
117.760,10
Progettazione esecutiva
Coordinamento per la progettazione e l'esecuzione della sicurezza
Oneri di sicurezza
Totale imponibile
IVA
1.587,09
1.322,58
1.058,06
175.431,00
38.594,82
Spese di occupazione/esproprio
Incentivo alla progettazione (art. 92 c. 5 D. Lgs 163/2006)
Imprevisti e arrotondamenti
TOTALE COMPLESSIVO
3.000,00
529,03
4.445,15
222.000,00
8. DOCUMENTI DI PROGETTO
Il presente progetto si compone dei seguenti elaborati:
RET 14.1 - Relazione tecnica di progetto
RET 14.2 - Computo metrico estimativo
RET 14.3 - Piano particellare
RET 14.4 - Tavole
RET 14.4.1 - Cartografia di inquadramento (1:50.000)
RET 14.4.2 - Cartografia di inquadramento (1:10.000)
RET 14.4.3 - Rete di monitoraggio esistente (1:10.000)
RET 14.4.4 - Rete di monitoraggio in progetto (1:10.000)
RET 14.5 - Scheda adeguamento rete
Sondrio, ottobre 2014
Dr. Geologo
Dennis Bonetti
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