La motricità nello sviluppo e nel comportamento del bambino

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La motricità nello sviluppo e nel comportamento del bambino
La motricità nello
sviluppo e nel
comportamento del
bambino
Tutti gli autori sono d’accordo nel riconoscere che
l’esercizio fisico ha un’importanza fondamentale per lo
sviluppo del corpo, della mente e dell’emotività del
bambino.
 SVILUPPO DEL CORPO: l’esercizio
fisico stimola la respirazione e la
circolazione, quindi le cellule sono nutrite
meglio, e le loro scorie sono più
efficacemente eliminate. Con l’esercizio
fisico i muscoli e le ossa si rinforzano.
 SVILUPPO MENTALE: un buon
controllo motorio permette al bambino di
esplorare il mondo esterno fornendogli le
esperienze concrete sulle quali vengono
costruite le nozioni che stanno alla base
del suo sviluppo intellettuale. Per mezzo
di questa esplorazione il bambino
sviluppa la coscienza di se stesso e del
mondo esterno.
 CONTROLLO EMOTIVO: Il bambino che
dispone di tutte le sue possibilità di
muoversi e di scoprire il mondo è di solito
un bambino felice e bene adattato.
L’abilità motoria lo aiuta al tempo stesso
a conquistare l’independenza nei suoi
giochi e nel suo adattamento sociale.
L’ELABORAZIONE DELLO
SCHEMA CORPOREO
 Il primo oggetto che il bambino
percepisce è il proprio corpo: benessere
e dolore, attuazione di movimenti e di
spostamenti, sensazioni visive e
uditive…è questo corpo è il mezzo
dell’azione, della conoscenza e della
relazione.
L’ELABORAZIONE DELLO
SCHEMA CORPOREO
 La costruzione dello schema corporeo, ossia
l’organizzazione delle sensazioni relative al
proprio corpo, in rapporto con i dati del mondo
esterno, esercita una funzione fondamentale
nello sviluppo del bambino, dato che questa
organizzazione sta al punto di partenza delle
sue diverse possibilità d’azione. Essa si
elabora progressivamente con lo sviluppo e la
maturazione nervosa, parallelamente
all’evoluzione sensorio-motoria e in rapporto al
corpo degli altri.
L’osservazione dello sviluppo del
bambino ha permesso di rilevare la
validità di un certo numero di leggi
 A) Qualunque sia il ritmo dello sviluppo,
variabile secondo i bambini, l’ordine di
successione degli elementi nuovi è
sempre lo stesso.
 B) Certi comportamenti appaiono
indipendentemente da qualsiasi
apprendimento.
Questo sviluppo è sempre associato
alla maturazione nervosa
(mielinizzazione progressiva delle
fibre nervose) e diretto dalle due
seguenti leggi psico-fisiologiche,
valide prima e dopo la nascita.
1.- LEGGE CEFALO-CAUDALE
 Lo sviluppo si estende attraverso il corpo,
dalla testa ai pied; e precisamente, i
progressi nelle strutture e nelle funzioni
incominciano dalla regione della testa, in
seguito si estendono al tronco, e infine
alle gambe.
2.- LEGGE PROSSIMO-DISTALE
 Lo sviluppo procede dalla parte più vicina
alla parte più lontana, a partire dall’asse
centrale del corpo. Nello sviluppo
prenatale la testa e il tronco sono già
formati prima dell’apparire delle gambe.
Progressivamente le braccia diventano
più lunghe e poi si sviluppano le mani e
le dita.
Queste leggi dello sviluppo si
estrinsecano attraverso un
processo che è sempre il
medesimo: sono le fasi
dell’elaborazione dello
schema corporeo.
Dalla nascita ai due anni
circa (prima fase).
 Il bambino incomincia a sollevare e a muovere
la testa (riflessi della nuca)
 In seguito solleva il tronco.
 E ciò lo conduce alla prima postura: la
posizione seduta che, a sua volta, favorisce la
prensione.
L’individualizzazione e l’uso delle membra lo
conducono progressivamente:
- Ai movimenti dello strisciare
- A camminare a quattro zampe
Con la differenziazione segmentaria e l’uso
delle membra si manifestano la forza
muscolare e il controllo dell’equilibrio; ha inizio
allora la capacità di:
- Sollevarsi in posizione eretta
- Mantenere l’equilibrio in piedi
- Camminare
- Eseguire le prime coordinazioni globali
associate alla prensione.
IL BAMBINO HA ACQUISITO, A
QUESTO PUNTO, CON LE
POSSIBILITA’ DI AZIONE, TUTTE
LE POSSIBILITA’ DELLA
SCOPERTA E DELLA
CONOSCENZA.
Dai 2 ai 5 anni (seconda
fase)
 E’ il periodo globale dell’apprendimento e
dell’utilizzazione di sé. Restano sempre
valide le stesse leggi dello sviluppo ed in
particolare le leggi psico-fisiologiche della
maturazione nervosa.
 Attraverso l’azione, e grazie ad essa, la
prensione diventa sempre più precisa e
si associa a dei gesti e ad una
locomozione sempre più coordinata.
 La motilità e la cinestesi, che le è
strettamente associata, permettono al
bambino di utilizzare, in un modo sempre
più differenziato e sempre più preciso,
tutto il suo corpo.