Listeriosi - Università di Bologna

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Listeriosi - Università di Bologna
Fabio Ostanello- Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Bologna
11/04/2007
Listeriosi - definizione
† Malattia infettiva, contagiosa, a decorso solitamente
grave
„ setticemia
„ meningo-encefalite
„ aborto
Listeriosi
† Sostenuta da Listeria monocytogenes, responsabile di
infezione in numerose specie animali (bovini, ovi-caprini,
suini, polli, cani, topi)
† E’ una zoonosi
† Il termine monocytogenes è dovuto al fatto che l’AE
induce (nell’uomo e in alcune specie animali) un notevole
aumento del numero di monociti circolanti
Listeriosi - storia
† 1924 – Australia: Murray descrive per la prima volta un germe
ancora sconosciuto, che chiama Bacterium monocytogenes
Listeriosi - eziologia
† bastoncellari, mobili (a 20-30° C) per presenza di rare
ciglia peritriche
† 1940 – Stati Uniti: Pirie dedica il genere a Lister
† 1949 – Germania: caso di granulomatosi infantiseptica (85 feti
abortiti e neonati morti)
„ Potel isola da tutti un batterio che crede un Corynebacterium
„ Seeliger che lo riconosce come una Listeria
† 1983 – in Francia: Rocourt distingue L. monocytogenes da altre
listerie, e comincia a intuire che è l’unica patogena per l’uomo
† acapsulati, asporigeni, aerobi o anaerobi facoltativi
† se ne conoscono diverse specie
„ solo L. monocytogenes è patogena per più specie
animali e per l’uomo
„ L. ivanoii è causa di aborto nella pecora
† 1983 – Canada: descrizione del primo caso di listeriosi umana da
alimenti (crauti fermentati)
Listeriosi - eziologia
† gram +, non sporigeno, non capsulato
† si sviluppa in un ampio intervallo di
temperatura (3 - 45°C), ma mantiene la
sua vitalità anche a 0° o a temperature di
pasteurizzazione
† Optimum di crescita: 37-38°C
† Resiste all’essiccamento e al congelamento
† Può trovarsi nei cibi conservati in
frigorifero o nel latte non pastorizzato
† pH di sviluppo 5 – 9; viene inattivata da pH
molto acidi, come quello gastrico
Listeria - resistenza nell’ambiente
† Germe idro-tellurico, molto diffuso
„ nell’ambiente (suolo, vegetali, acque)
„ nei luoghi d’allevamento (lettiere,
mangiatoie, pareti)
† resistente nell’ambiente esterno
„ 21 mesi nel latte infetto (13 anni nel latte a
5°C)
„ 1- 18 mesi nelle feci
„ 1- 2 anni nel suolo
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Listeriosi - eziologia
Listeriosi - eziologia
† Corto bacillo (1-2 x 0,5-0,8 µm), esile, isolato o
in coppie parallele o ad angolo (forma di “V”) o
in brevi catene
† Struttura antigenica
† In colture vecchie perde la Gram positività e
assume colorazione bipolare
† Cresce su normali terreni, ma le colture ottimali
si ottengono su terreni arricchiti con sangue
(5%), siero di sangue, glucosio o triptosio
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„ 13 sierotipi
„ La classificazione si basa sulla presenza di
† 15 antigeni somatici O (da I a XV) e
† 4 flagellari H (A, B, C, D)
„ La presenza di antigeni comuni con altri batteri
(Corynebacterium, E. coli, Streptococcus
fecalis) può provocare reazioni sierologiche
crociate
Listeria – fattori di patogenicità
Listeriosi - epidemiologia
† L. monocytogenes elabora:
„ Emolisina prodotta dalle colture in fase S, attiva nei
confronti degli eritrociti
† Isolabile anche dopo 4 settimane in campioni di mais,
segale, trifoglio, acque superifciali e acque reflue
„ lipolisina
„ esotossina like (letale per topino in 24-48 ore e
dermonecrotica in coniglio e cavia)
„ endotossina like (edema e eritema cutaneo, azione
piretogena, letale per il coniglio)
„ MPA (Monocytosis Producig Agent) responsabile della
monocitosi periferica nel coniglio e talvolta nell’uomo)
† Rapporto diretto fra alimentazione con insilati e
malattia (bovini e ovi-caprini)
† Caratteri epidemiologici:
„ ubiquità
„ resistenza nell’ambiente esterno
„ virulenza
„ attitudine a provocare infezione asintomatica
„ malattia a insorgenza sporadica o endemica
Listeriosi - epidemiologia
Listeriosi - patogenesi
† Spettro d’ospite: mammiferi domestici e selvatici (roditori
compresi), volatili, rettili e insetti, uomo
† I diversi ceppi non sono ospite-specifici, nè provocano quadri differenti
† Vie di trasmissione: orale e aerogena
„ principale fonte di infezione: insilati di qualità scadente (alcalini)
„ fattori favorenti: periodo invernale, cause meteorologiche in genere
e alimentari, stress fisici, infezioni virali o batteriche, parassitosi
† Nell’ordine, gli animali più sensibili sono:
„ pecore e bovini
„ capre, suini, volatili (più colpiti i polli, meno oche,
anatre, piccioni)
„ cavallo
„ cane e gatto (rara)
„ pesci e crostacei
† forma latente, setticemica, abortigena, encefalica
† A volte L. monocytogenes viene isolata anche da animali
sani, che possono comportarsi da eliminatori (cincillà)
† Malattia condizionata
† Compare soprattutto in inverno (insilati)
† Particolarmente sensibili gli animali giovani
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Listeriosi - patogenesi nei ruminanti
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Listeriosi - patogenesi
foraggi contaminati
Listeria scolla le gap junction
tra gli enterociti, arriva alla
sottomucosa e da lì riesce a
raggiungere i vasi linfatici e i
capillari sanguigni
intestino (enterite)
batteriemia
neurite (meningo-encefalite)
setticemia
aborto
Tramite i capillari ematici
arriva al fegato e inizia a
colonizzarlo
† in animali non ruminanti è presente una
monocitosi ematica
Con la listeriolisina O e le due
fosfolipasi lisa la membrana
del fagosoma e si libera nel
citoplasma
Con le due internaline il
batterio “solletica” la
membrana dell’epatocita e si
fa fagocitare al suo interno
Il batterio accumula le fibre
contrattili a un polo e se ne
fascia come una cometa
Con la proteina ActA ricava
dal citoscheletro
dell’epatocita una trama di
fibrille di actina contrattili
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Con la spinta propulsiva,
evagina la membrana
dell’epatocita e penetra nella
cellula adiacente, e il ciclo si
ripete
Risultato finale:
• Listeria invade progressivamente gran parte del viscere
senza mai venire in contatto coi liquidi extracellulari e il
sistema immunitario
• Questa condizione di infezione latente può durare mesi,
in attesa di un fattore immunodepressivo che faccia
esplodere la malattia
• Ciò giustifica l’incubazione “enorme” della listeriosi
sistemica (da qualche giorno fino a 3 mesi)
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Listeriosi negli animali
† La malattia si presenta in forma
„ setticemica
„ nervosa
„ genitale (aborto)
† Negli ovini la forma più frequente è l'encefalite,
ma anche aborto e irite, spesso la morte
sopravviene entro 24 h dall'inizio dei sintomi
† Nelle volpi la listeriosi determina un encefalite
con sintomi che simulano la rabbia
Listeriosi nel bovino
Listeriosi nel bovino
† La forma neurologica (con microascessi
cerebrali) ha evoluzione cronica e gli animali
sopravvivono sino a 2 settimane dall'inizio dei
sintomi
† Gli aborti avvengono soprattutto a fine gestazione
„ L'encefalite può colpire animali di ogni età ma
prevale in quelli di meno di 3 anni, anche se
non compare prima dello svezzamento
† Negli animali giovani l'infezione si presenta per lo
più in forma setticemica (spesso letale) con la
comparsa di focolai necrotici nel fegato e in altri
organi addominali
Listeriosi - forme cliniche nei ruminanti
† forma cerebrale (encefalica, meningo-encefalica)
„ In caso di forme nervose la letalità è prossima al 100%
„ A secondo dei nervi interessati si avrà protusione della
lingua, ptosi mandibolare, strabismo, rotazione della
testa, movimenti di maneggio, paralisi facciale (spesso
unilaterale)
† forma genitale (aborto, metrite settica)
† forma setticemica (rara, soprattutto giovani)
† Esistono altre forme più rare di listeriosi quali
„ polmoniti, endocarditi, miocarditi
† Nei bovini sono stati descritti anche casi di
localizzazioni alla mammella con possibile
eliminazione dell‘AE eziologico attraverso il latte
anche dopo l'avvenuta guarigione
Listeriosi - forme cliniche nei ruminanti
† Meningo-encefalite: classica sia negli adulti
(più frequente), che nei giovani
† Periodo di incubazione: 2-6 settimane
† Sintomi: febbre, depressione, prostrazione,
postura anomala della testa, movimenti di
maneggio (circling disease), perdita di
equilibrio, disfagia, decubito a cui segue la
morte (ovini: morte in 2-3 gg, bovini: morte
in 4-14 gg)
† mastiti, polmoniti, endocarditi, miocarditi (rare)
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Listeriosi - forme cliniche nei ruminanti
Listeriosi - forme cliniche nei ruminanti
† setticemia: tipica nei neonati e negli animali
giovani (ovini: anche adulti)
† aborto: bovine (4°-8° mese), pecore, capre (3°4° mese)
„ Infezione uterina per via ematogena
„ Periodo di incubazione: 5-12 giorni
„ Sintomi:
† anoressia
† a volte febbre e diarrea profusa,
† aborto tardivo, in genere sporadico
† ritenzione placentare
† possibili parti prematuri o nascita soggetti
poco vitali
„ Periodo di incubazione: 10-20 giorni
„ Sintomi (esordio improvviso):
† febbre elevata
† anoressia
† tremori muscolari
† congestione delle mucose apparenti
„ Spesso esito letale (poche ore – 3 gg)
Listeriosi - forme cliniche (altre specie)
Listeriosi – anatomia patologica
† Monogastrici: rara (cani e gatti, equini: setticemia)
„ suino:
† Forma abortigena
„ Focolai necrotici cotiledonari
„ Feto: edema gelatinoso cordone ombelicale e
sottocute; necrosi puntiformi a fegato e milza
† forme setticemiche con sintomi neurologici
„ equino
† generalmente meningo-encefalica
† forme setticemiche nel puledro
† Aborto tardivo
„ Uccelli
† setticemia, necrosi epatica e miocardica, encefalite (più rara)
„ coniglio e roditori
† mononucleosi ematica, setticemia, forme neurologiche, esito
letale
† Forma setticemica
„ Lesioni purulento-necrotiche a vari parenchimi
† Forma nervosa
„ Microascessi a livello dei vasi meningei
Listeriosi - diagnosi
Listeriosi - profilassi
† Clinica: sintomi nervosi comuni ad altre patologie
„ Differenziale con
† Igiene dell’alimentaione e dei ricoveri
† Rabbia
† intossicazione acuta da piombo (cecità apparente,
ipersalivazione)
† Botulismo (paralisi flaccida)
† Uso di insilati di buona qualità
„ pH 3,7-4,3
„ Evitare l’esposizione all’aria
„ Aggiunta di acidificanti (ac. formico)
† Di laboratorio
„ isolamento e identificazione del batterio da materiale
cerebrale, feti, feci, essudati
„ prova biologica
† esame anatomopatologico di ponte, midollo allungato, corna
anteriori del midollo spinale, manicotti perivascolari
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Listeriosi - terapia
Listeria umana - epidemiologia
† Sensibile a numerosi antibiotici (ampicillina, eritromicina,
meticillina), resistente a colistina, ac. nalidixico, polimixina.
„ Il successo è legato alla tempestività di intervento
„ Nei bovini si usano soprattutto le tetracicline
† Diagnosticata raramente nella forma tipica
† Problemi di Sanità Pubblica: infezione sporadica che colpisce
soprattutto persone a rischio: donne gravide, neonati (infezione
verticale), soggetti immunodepressi, persone anziane
† L’infezione viene contratta per contaminazione alimentare (ma
anche tramite escreti e l’inalazione di polvere) e provoca aborto,
mortinatalità, neonati con forme setticemiche, forme encefaliche
tardive, setticemia, meningite, meningo-enceefalite, gastroenteriti, endocarditi, inf. cutanee (pustole)
† Si manifesta in modo sporadico
† Recentemente si sono verificate diverse epidemie
indipendentemente dalle stagioni
† Il 30% dei casi clinicamente manifesti si verifica entro le
prime 3 settimane di vita
† Negli adulti non in gravidanza, l'infezione si verifica
soprattutto dopo i 40 anni di età
† Segnalati casi di infezione ospedaliera
† Molte infezioni sono asintomatiche, e assumono importanza
solo durante la gravidanza
Listeria umana - epidemiologia
Listeriosi umana - epidemiologia
† L'infezione perinatale avviene durante il 3°
trimestre di gravidanza e l'aborto, di solito, si
verifica nella seconda metà della gravidanza
† USA
† Negli USA viene stimato che oltre 2.500 persone
ogni anno contraggano questa infezione
„ di questi circa 500 nella forma letale (CDC)
„ l'incidenza di casi che richiedono
l'ospedalizzazione negli USA è di 1/200.000
abitanti
„ California (1985): 142 casi di listeriosi, con 48
decessi (consumo di un formaggio)
„ 9 Stati diversi (2002): 54 casi, 8 morti e 3 morti
fetali (consumo di carne di tacchino contaminata)
† Svizzera (1983-1987): 122 casi con 34 decessi
(consumo di formaggio molle non pasteurizzato)
† Francia (1992): 279 casi, 22 aborti e 63 decessi
(lingua di maiale)
Listeriosi umana - epidemie recenti
Listeriosi umana - incidenza
† In Europa, il 50% dei casi notificati sembra derivare da
assunzione di prodotti lattierocaseari
† Finlandia: registrati dai 30 ai 50 casi/anno
„ Svizzera (1983 – 1987) formaggi molli non pastorizzati
„ Austria (1986) consumo di latte non pastorizzato
„ Francia (1995) formaggio Brie, a base di latte non
pastorizzato
„ Finlandia (1998- 99): burro contaminato.
† Il Rapid alert system for food and feed (RASFF), stabilito dalla
direttiva 92/59/EEC, ha lo scopo di notificare agli stati membri
quando esista un rischio associato a un certo prodotto per la
salute dei consumatori. Il RASFF pubblica informazioni
dettagliate sulle notifiche, le fonti di contaminazione, i
prodotti e i paesi coinvolti
† Germania: stimati tra i 50 e gli 80 casi/anno, con una notifica
di 11-16 casi/anno. Si stima che il 4-6% dei casi di meningite
sia causata da Listeria
† In Francia: oltre 200 casi di malattia/anno. Il 24% dei casi
sporadici ha interessato le donne in gravidanza o i neonati
(forme materno-neonatali)
† Italia (maggio 1997): epidemia gastroenterica derivata dal
consumo di insalata di mais e tonno contaminato, utilizzato
nelle insalate, ha coinvolto oltre 1500 persone (bambini e
personale di 2 scuole elementari. Quasi 300 persone sono
state ricoverate
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Listeriosi umana
†
La malattia si verifica generalmente durante la gravidanza (sensibilità circa 20
volte superiore) o in individui immuno-depressi ed è causata da trasmissione
alimentare
†
A differenza di altri AE trasmessi con gli alimenti che causano principalmente
malattie gastrointestinali, L. monocytogenes dà luogo a manifestazioni invasive
come meningite, setticemie e morte fetale
†
L’AE è presente nella normale flora intestinale degli individui sani; una diminuzione
dell’acidità gastrica ed un’alterata funzione gastrointestinale possono aumentare il
rischio di malattia
†
L’incidenza della listeriosi nell’uomo è divenuta oggetto di crescente attenzione
grazie al riconoscimento del ruolo dei cibi contaminati nella trasmissione della
malattia sia epidemica che sporadica. I principali cibi implicati sono le insalate con
cavoli contaminati, latte anche pastorizzato, formaggi freschi, paté, prodotti di carne
suina insaccati e hot dog; alcuni studi epidemiologici hanno suggerito anche il ruolo
del pollo poco cotto o di salsicce non cotte. La listeriosi è stata descritta anche nei
veterinari e in altri soggetti a stretto contatto con animali infetti.
Listeriosi – patogenesi (uomo)
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Listeriosi umana - trasmissione
† Per la maggior parte dei casi si tratta di una malattia trasmessa
dagli alimenti
„
L’AE è molto diffuso nell'ambiente e può ritrovarsi in tutti gli alimenti
crudi
„
L’AE può essere trasmesso dalla madre al feto nell'utero o durante il
passaggio attraverso il canale del parto
„
Il periodo di incubazione medio è di circa 3 settimane ma, in corso di
epidemie si sono verificati casi dopo periodi variabili da 3 a 70 giorni
dal contatto con materiale infetto. Gli individui infetti possono
eliminare i microrganismi con le feci per diversi mesi, mentre le madri
di neonati possono eliminare secrezioni vaginali ed uterine infettanti
per circa 7-10 giorni dopo il parto
† Rappresentano un serbatoio anche i mammiferi domestici e selvatici
infetti, il pollame e l'uomo che frequente è portatore fecale
asintomatico ed eliminatore di listerie con le feci
Listeriosi umana - sintomatologia
†
La listeriosi associata alla gravidanza si verifica più frequentemente nel 3°
trimestre e causa
„ nella gravida: febbre, dolori muscolari, malessere, dolori lombari
accompagnati talvolta da diarrea, nausea e vomito
„ nel prodotto del concepimento: parto prematuro, morte fetale intrauterina
o infezione precoce
†
La forma neonatale si può manifestare con setticemia, insufficienza
respiratoria, lesioni cutanee, ascessi diffusi (fegato, milza, ghiandole surrenali,
polmone) o con meningite
†
La listeriosi non associata alla gravidanza si verifica generalmente in soggetti
immunocompromessi o negli anziani, e si manifesta con setticemia, meningite,
infiammazioni cardiache o sintomi gastrointestinali
†
La diagnosi si basa sulla sintomatologia e sull’isolamento del microrganismo da
sedi normalmente sterili, come il sangue, il liquido cefalorachidiano o il liquido
amniotico
†
La terapia antibiotica (ampicillina + aminoglucoside o trimetoprimsulfametoxazolo) deve essere proseguita anche per molte settimane nei casi
più gravi, che spesso hanno prognosi infausta
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