data di pubblicazione: DAL 3 APRILE label: MICROCOSMO DISCHI

Transcript

data di pubblicazione: DAL 3 APRILE label: MICROCOSMO DISCHI
data di pubblicazione: DAL 3 APRILE
label: MICROCOSMO DISCHI
distribuzione: IRD
scheda: “Canto le suggestioni di Sao Tiago e Santo Antao, delle isole che sono la
terra di mio padre e mia madre. Perché cantare la musica di Capo verde è la gioia di
arrivare a toccare cose sepolte in me che non sospettavo nemmeno di conoscere”.
E’ così che in un sorridente francese Lura ci offre il senso profondo di “Eclipse” il suo
album più bello di sempre in uscita in Italia per Microcosmo Dischi il prossimo 3
aprile con distribuzione IRD. A tre anni dal prorompente successo di “M’bem di
Fora”, il prezioso scrigno della capoverdiana (in realtà lisboeta di nascita) Lura torna
ad aprirsi, per regalarci una gemma che è un delicato cesello acustico di intensa
sodade, di infinita grazia e di pura energia, nel quale funana e coladera, morna e
batuque, jazz e pop d’autore si fondono in un linguaggio perfetto e dal fascino
inaudito. Registrato tra Lisbona, Parigi, New York, Praia e Napoli, “Eclipse” mette
sul tavolo un parterre di grandissimi musicisti reclutati per l’occasione e coordinati
da Toy Vieira; accanto ad essi gli italianissimi Kantango, che con Lura tracciano le
nuove credenziali del tango nello straordinario e languido brano che chiude il disco e
che ha per titolo “Canta um tango”. Lura è esplosa sui palchi internazionali come la
unica vera erede della grande Cesaria Evora, nonostante tra le due artiste esistano
differenze stilistiche notevoli, ma all’inizio della sua carriera per Lura il giornalista
portoghese José Eduardo Agualusa scrisse grandi parole di elogio “A chiunque mi
chieda un nome per il futuro della musica di Capo Verde io rispondo senza dubbi,
Lura”. Ecco: “Eclipse” è il mantenimento di quella promessa, il fiore finalmente
dischiuso in tutto il suo splendore di un’artista che nella sua piena maturità sa
offrirci suggestioni densissime, di una bellezza tale quasi da ferire.
tracklist (cliccare sul titolo per scaricare/ascoltare):
01 Libramor 4:25 (Mario Lucio)
02 Um dia 4:25 (Toy Vieira)
03 Tabanka 4:22 (Orlando Pantera)
04 Eclipse 5:36 (B.Leza)
05 Marinhero 3:54 (Mario Lucio)
06 Maria 3:50 (Lura / Edevaldo Figueiredo)
07 Terra'L 4:39 (Michael Montrond)
08 Quebrod nem djosa 4:02 (Vlademiro Ferreira)
09 Na nha rubera 4:27 (Antonio Cabral)
10 Orfelino 4:26 (Rene Cabral)
11 Sukundida 3:49 (Orlando Pantera)
12 Mascadjon 4:12 (Alfredo Gomes Monteiro)
13 Queima roupa 3:27 (Mario Lucio)
14 Canta um tango (feat.Kantango) 5:49 (Pedicini/Chantre)
(durata totale: 68:13)
ufficio stampa per Microcosmo Dischi Big Time: Fabio Tiriemmi 329.94.33.332 e
Claudia Felici 329.94.33.329
ufficio stampa Microcosmo Dischi: Antonio Meola 340.24.78.208
Microcosmo Dischi Viale II° Malatesta 9, 80145 Napoli
tel. 081.02.03.269 fax 081.30.06.249
[email protected]
LURA - biografia:
Abbiamo salutato Lura nel 2006 all’indomani dell’impeccabile “M’bem di Fora”, per
vederla oggi tornare con “Eclipse”, il suo miglior album in assoluto. Registrato tra
Bruxelles, Lisbona, Parigi, Capo Verde e Napoli, la sua quarta opera afferma un
talento certo e la naturale eleganza di un’artista che non smette di sorprenderci.
Scritto da B.Leza, compositore capoverdiano storico cantato da Cesaria Evora, il
brano che da il titolo all’album è un indicibile tesoro di emozioni e di sobrietà che
detta i toni dell’album in tutta la sua raffinatezza acustica e in tutta la sua grazia,
illustrando perfettamente il concetto di sodade, un sentimento sospeso tra
malinconia e tristezza, un rapporto nostalgico verso la propria terra, il proprio mare,
la propria famiglia; cantato dai poeti, dai marinai e dalle loro donne.
Artista lusofona, Lura sviluppa l’incrocio delle culture portoghesi e capoverdiane.
Nata a Lisbona nel 1975 (nello stesso anno dell’indipendenza del suo paese) essa
resta profondamente legata alla terra della sua famiglia e alla cultura di Capo Verde.
La carriera di Lura inizia quasi per gioco circa dieci anni fa. A quel tempo la futura
cantante passava il suo tempo impegnata a studiare educazione fisica e nella sua
attività di nuotatrice. E’ stato grazie al fortunato incontro con Juka, cantante di
origine di São Tome e Principe, che Lura ha fatto la sua prima apparizione
discografica. “Avevo diciassette anni e pensavo che mi volesse al suo fianco come
corista, invece mi propose un duetto. Non avevo mai pensato di fare la cantante ma
lui ha insistito ed ora eccomi qua!” ricorda Lura. Il duetto con Juka divenne subito
una hit ed altri grandi artisti della scena di Lisbona l’hanno subito chiamata per
collaborare, tra questi Tito Paris, Paulo Florès e Paulino Vieira. Successivamente,
Lura è entrata in una compagnia teatrale dove ha incontrato un produttore
portoghese che decide di realizzare il suo primo album, un disco dance uscito
quando aveva 21 anni. Le canzoni erano un mix di diverse sonorità dallo zouk
all’r’n’b, filtrati attaverso la sensibilità tipica di Capo Verde. Il disco ha riscosso un
notevole successo nel circuito dei club ma una canzone è riuscita ad attirare anche il
pubblico internazionale. Nha Vida è stata infatti inclusa nella compilaton Red Hot +
Lisbon del1997, un progetto benefit destinato alla raccolta di fondi per la lotta
all’AIDS che vedeva la presenza di Caetano Veloso, Marisa Monte, Djavan ed altre
grandi star. L’etichetta Lusafrica si è presto accorta della straordinaria voce di Lura
e nel 2004 ha prodotto “Di Korpu Ku Alma”, un autentico tributo alla musica di Capo
Verde, raccogliendo enormi consensi dalla critica e dal pubblico. Nel disco Lura
affronta il tema dell’immigrazione e della nostalgia di casa con grandi brani come la
hit Padoce De Ceu Azul o Vazulina e Na Ri Na, firmate da Orlando Pantera, un
giovane artista scomparso alcuni anni fa dopo aver rivoluzionato la musica di Capo
Verde. “Di Korpu Ku Alma” ha ottenuto diversi consensi in tutto il mondo, dagli
Stati Uniti all’Inghilterra, dove Lura ha ricevuto una nomination ai BBC World Music
Awards. Il giornalista portoghese José Eduardo Agualusa ha scritto grandi parole di
elogio “A chiunque mi chieda un nome per il futuro della musica di Capo Verde io
rispondo senza dubbi, Lura” mentre l’inglese Independent ha previsto così: “quando
la sua carriera assumerà una dimensione internazionale questa ragazza sarà
destinata a rimepire gli stadi. Lura esplode così sui palchi di tutto il mondo come la
unica vera erede della grande Cesaria Evora, nonostante tra le due artiste esistano
differenze stilistiche notevoli. Nella musica di Lura il pop d’autore ed il jazz si
fondono con i ritmi dell’isola, il funana (un ballo tipico dell’isola di Santiago suonato
con la fisarmonica ed il ferrinho, uno strumento tipico di Capo Verde). Il cola sanjon
invece è un ritmo suonato durante la festa di San Giovanni, in Giugno mentre la
mazurka è una variante del celebre ballo portato nell’isola di Sant’Anton dai
francesi. Un altro grande ritmo rielaborato da Lura è il batuque che tradizionalmente
era suonato dalle lavandaie dell’isola di Santiago con una sorta di cuscino di panno,
lo tchabeta che lura porta sempre con se in ogni esibizione. Grazie al successo
dell' album seguente “M' bem di Fora” che esce nel 2006, Lura solca il mondo e
conquista un pubblico sempre più fedele ed attento alla sua musica, ed è attraverso
di lei che le giovani generazioni capoverdiane riscoprono il patrimonio musicale
locale, ballando, innamorandosi e piangendo sui ritmi amati dai loro genitori o dai
loro nonni. Album della maturità, “M' bem di Fora” pone le basi delle sue canzoni
future e di questo nuovo album “Eclipse”. Oggi, Lura rivendica corpo e anima delle
sue radici capoverdiane, come per trascenderle meglio: “Canto le suggestioni di Sao
Tiago e Santo Antao, delle isole che sono la terra di mio padre e mia madre. Perché
cantare la musica di Capo verde è la gioia di arrivare a toccare cose sepolte in me
che non sospettavo nemmeno di conoscere” ci racconta in un sorridente francese.
Essendo cresciuta nel quartiere creolo di Lisbona, Lura si forma dunque con i ritmi
delle sue isole, ma anche con il pop portoghese, il jazz, la musica africana e quella
americana. L’insieme di tutte quest'influenze danno vita oggi a “Eclipse”, un disco
che parla d' amore, di gioia e anche a volte di tristezza; infondendo a questi tredici
nuovi pezzi un'energia incredibile.
Suo braccio destro da sempre, Toy Vieira, ha composto Um dia, una ballata con
accenti jazz dalla quale Lura irradia letteralmente tutto il suo fascino; così come in
Quebrod Nem Djosa, una delle vette dell' album, brano composto alla maniera
dell’isola di Mindelo da Vlu (Valdemiro Ferreira). In esso Lura fa appello alla forza di
spirito dei capoverdiani di fronte alle avversità economiche, rammentandoci che la
gioia ed il buon umore avranno sempre l'ultima parola di fronte alle prove della vita.
Il fisarmonicista del Madagascar Régis Gizavo accompagna Lura sui pezzi Marinhêro,
Na Nha Rubera e Sukundida, quest'ultimi due titoli tra i brani più trascinanti dell'
album. I suoni di Queima Roupa, uno dei tre pezzi scritti da Mario Lucio, concludono
invece in morbidezza l'album.
Come bonus track c’è Canta Um Tango, un tango post-moderno opera del gruppo
italiano dei Kantango, con musica di Giacomo Pedicini e parole firmate Teofilo
Chantre.