Il ponte delle spie - Comune di Buccinasco
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Il ponte delle spie - Comune di Buccinasco
COMUNE DI BUCCINASCO Servizio Cultura e Comunicazione Associazione Culturale Teatrale GLI ADULTI in collaborazione con l’Associazione Culturale “Gli Adulti” CINEMA, MON AMOUR 21 ottobre 2016 ore 21.00 - Auditorium Fagnana via Tiziano, 7 “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg sceneggiato dai Fratelli Coen Protagonisti: Tom Hanks, Mark Rylance e con gli attori: Alan Alda, Scott Shepherd, Amy Ryan, Billy Magnussen, Eve Hewson, Sebastian Koch, Austin Stowell, Jesse Plemons, Will Rogers, Dakin Matthews, Domenick Lombardozzi Durata 2 h e 22 min Spielberg ricostruisce un lontano passato, ma si rivolge all’oggi e agli uomini di buona volontà che preferiscono i ponti ai muri di odio e di incomprensione. Film da vedere per la sua elegante bellezza, formalmente ineccepibile, per l’ottima recitazione degli attori, per l’intelligenza coeniana della sceneggiatura, per il suo significato relativo ad un mondo, anche oggi, incline all’odio e alla demonizzazione. Spielberg rivisita il periodo della Guerra fredda e mette in scena un'appassionante storia, realmente accaduta, rielaborandola con quelle necessarie licenze richieste dall'adattamento cinematografico. Il film racconta di come un singolo uomo, un uomo della legge che lavorava per le assicurazioni, si trovò a fare da mediatore tra la potenza sovietica e quella americana. Una figura tutta d’un pezzo, quella dell’avvocato di Brooklyn James Donovan, assunto semplicemente per dimostrare la correttezza - a parole - del governo americano nei confronti di una spia russa catturata dagli agenti dell’FBI, ma quest'avvocato è un uomo che sa vedere il quadro generale e soprattutto è fermamente convinto che la migliore arma contro il nemico sia quella di dare l’esempio, di non di abbassarsi allo stesso livello. Viene naturale il parallelismo con il mondo di oggi, dove troppo spesso si guarda solo al proprio orticello e si pensa che vi siano soluzioni facili e a breve termine. Accecati dal malinteso bisogno della sicurezza del Paese, le stesse Autorità lasciano alla porta il buon senso, ritengono superflua la necessità di tener fede ai diritti umani e non si curano delle conseguenze che ricadono sempre sui comuni cittadini, su tutti, qualsiasi nazionalità o razza appartengano. Qui per fortuna viene scelto per la difesa della spia russa l’avvocato Donovan che contrariamente a quanto pensano i suoi datori di lavoro ha un grande rispetto per il proprio lavoro e grande lungimiranza. Egli, senza essere né uno stratega né un politico, credendo semplicemente e fermamente allo spirito di giustizia difende la spia russa in modo ineccepibile e, anche se non può impedirne la condanna, gli evita la sedia elettrica Quando poi al governo degli stati Uniti si presenta l'occasione di scambiare la spia russa con il pilota statunitense Francis Gary Powers, il cui aereo spia U2 è abbattuto dalla contraerea russa durante un volo di ricognizione, l'avvocato Donovan viene incaricato anche di trattare lo scambio dei prigionieri, ma – dando lezione alle autorità da cui ha ricevuto l'incarico, di rispetto dei valori della costituzione - tiene fede alla propria morale e impedisce che lo scambio sia una semplice farsa. Infatti, Donovan, rischiando in proprio e contravvenendo alle indicazioni del Servizio Segreto Statunitense impone che insieme al pilota venga liberato uno studente illegalmente arrestato e trattenuto in Germania dell'est. Lo scambio avverrà sul ponte delle spie da cui il titolo del film. L’obiettivo del regista non è solo rievocare un difficile momento storico rendendo omaggio ai racconti di suo padre che in Russia durante la Guerra Fredda vide i resti dell’aereo di Powell esposti sulla Piazza Rossa. Il vero scopo di questo film è quello di aprire con il pubblico un dibattito sul presente, in trasparenza ci sono i recenti errori della politica estera americana e di quella di Putin, i passi falsi e anticostituzionali fatti in nome della guerra al terrorismo, la cultura della paura e del sospetto Dal punto di vista artistico Il ponte delle spie è un film dove regia e cast danno il massimo nei rispettivi compiti. Steven Spielberg dirige con grande maestria, aggiungendo un importante tassello alla sua filmografia; questo film va ad affiancare i migliori lavori di tutta la sua carriera. Sulla bravura di Tom Hanks è superfluo commentare, è doveroso invece menzionare l’attore teatrale Mark Rylance nel ruolo della spia russa, una vera rivelazione. Ma l’arma in più, l’asso nella manica, è la sceneggiatura dei fratelli Coen, i quali, in collaborazione con lo sceneggiatore televisivo Matt Charman, portano humor, aggiungono ironia nelle battute, alleggeriscono il materiale, rendono il film gradevolmente fruibile, impediscono che il pubblico creda si tratti di un semplice film di spionaggio. Il matrimonio artistico tra Spielberg e i Coen è un amalgama perfetto. Un sodalizio che spiega l'eleganza e la sobrietà in un film dai toni severi. A cura di Pino Nuccio PROSSIMO FILM 4 novembre 2016 - ore 21 “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese