Pendolari in Lombardia

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Pendolari in Lombardia
NOTIZIESTATISTICHE
Anno 8 Numero 7 – Aprile 2004
Statistica e Osservatori
Pendolari in Lombardia
Censimento 2001
In occasione del 14° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, oltre alle informazioni dettagliate
sulle caratteristiche della popolazione e delle famiglie, sono state rilevate dall’Istat le informazioni sugli
spostamenti pendolari1 che i cittadini effettuano ogni giorno per raggiungere il luogo di studio o di lavoro;
riguardano il motivo dello spostamento, il tempo impiegato, il mezzo di trasporto utilizzato e il luogo di
destinazione.
Si anticipano qui alcuni risultati da considerarsi comunque provvisori in quanto, pur essendo già stati sottoposti ad
una prima verifica, sono ancora suscettibili di modifiche in virtù del completamento del processo di controllo e
validazione, da parte di Istat, di tutte le informazioni rilevate. I dati definitivi saranno resi disponibili entro la fine
del corrente anno
Spostamenti quotidiani nelle Regioni Italiane
Regioni
Lombardia
Bolzano
Trento
Veneto
Emilia-Romagna
Valle d'Aosta
Piemonte
Marche
Friuli-V.G.
Toscana
Umbria
Lazio
Italia
Abruzzo
Sardegna
Liguria
Molise
Basilicata
Puglia
Campania
Sicilia
Calabria
1
%
pendolari
53,0
52,9
52,7
52,3
51,5
51,0
49,5
49,6
49,0
48,2
47,4
47,3
46,8
46,1
43,2
43,0
42,9
42,4
41,0
40,2
39,0
38,8
% motivi
Lavoro
69,0
67,8
66,2
68,4
71,2
70,6
69,6
67,4
70,2
68,5
66,3
62,3
63,1
61,4
57,3
68,4
59,0
55,7
52,9
48,4
50,6
50,3
Studio
31,0
32,2
33,8
31,6
28,8
29,4
30,4
32,6
29,8
31,5
33,7
37,7
36,9
38,6
42,7
31,6
41,0
44,3
47,1
51,6
49,4
49,7
Metà della popolazione si sposta
ogni giorno per motivi di studio o di
lavoro
Oltre 4 milioni e mezzo di lombardi (il 53%
della popolazione residente) si spostano
giornalmente dall’alloggio di dimora
abituale per raggiungere il luogo di studio o
di lavoro.
E’ proprio la Lombardia, infatti, a guidare la
graduatoria delle regioni secondo la quota di
pendolari sulla popolazione residente.
Tra i pendolari lombardi, il 69% lo è per
motivi di lavoro mentre il restante 31% lo è
per motivi di studio.
La quota di spostamenti per raggiungere il
luogo di lavoro tende a diminuire passando
dalle regioni del Nord a quelle del Sud (di
conseguenza tende ad aumentare quella per
raggiungere
il
luogo
di
studio).
Con il termine “pendolarismo” si indicano gli spostamenti tra un luogo di partenza (alloggio di dimora abituale) e uno di arrivo
(luogo di studio o di lavoro). Sono quindi compresi anche gli spostamenti all’interno di uno stesso comune. In particolare, è
possibile distinguere tre tipologie di flussi: interno, che indica quante persone si spostano all’interno di uno stesso comune; in
uscita dal comune, che misura quanti si spostano da un comune verso altri comuni (della stessa provincia, di altre province della
stessa regione o di altre regioni) o all’estero; in entrata nel comune, che descrive gli individui che si spostano verso un comune,
provenendo da altri comuni.
In Lombardia: la più alta percentuale di spostamenti verso
altre province della stessa regione, la più bassa percentuale di
spostamenti intracomunali
LUOGO DI DESTINAZIONE
Stesso comune di Altro comune Altra provincia
residenza
della stessa prov. della stessa reg.
REGIONE
Piemonte
54,3
39,1
4,0
Valle d’Aosta
52,5
44,7
0,0
Lombardia
48,0
41,8
8,3
Trentino A.A.
61,9
36,0
0,8
Veneto
52,8
38,1
7,1
Friuli-V.G.
53,9
38,0
5,5
Liguria
71,1
23,6
2,1
Emilia-Romagna
63,2
28,8
6,1
Toscana
61,9
27,7
8,9
Umbria
70,9
23,6
1,3
Marche
63,2
29,6
4,5
Lazio
75,8
19,4
3,5
Abruzzo
61,8
28,3
6,5
Molise
66,8
27,2
1,4
Campania
62,5
30,4
5,4
Puglia
73,2
22,2
2,7
Basilicata
72,6
22,5
1,2
Calabria
70,4
25,2
2,0
Sicilia
76,2
20,2
2,7
Sardegna
66,4
31,1
1,9
ITALIA
61,9
31,0
5,2
Quattro pendolari su cinque arrivano al luogo di studio o di
lavoro in mezz'ora
Altra regione
2,6
2,8
1,9
1,3
2,0
2,6
3,2
1,9
1,5
4,2
2,7
1,3
3,4
4,6
1,7
1,9
3,7
2,4
0,9
0,6
1,9
In generale, i pendolari si spostano soprattutto all’interno dello stesso comune
di residenza; in particolare, in Lombardia il pendolarismo intracomunale
raggiunge valori minimi (48,0%). Vengono in second’ordine per importanza
gli spostamenti verso altri comuni della stessa provincia: dopo la Valle
d’Aosta (44,7%) la Lombardia è la regione per la quale si rileva la mobilità
giornaliera più elevata tra comuni della stessa provincia (41,8%). Percentuali
più basse si riscontrano, infine, per i flussi verso comuni appartenenti a
un’altra provincia della stessa regione e verso comuni di altre regioni2 . Si
2
Sono compresi gli spostamenti verso l’estero
spostano verso altre province della stessa regione soprattutto i pendolari
toscani (8,9%) e lombardi (8,3%).
REGIONE
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Trentino A.A.
Veneto
Friuli-V.G.
Liguria
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
ITALIA
Fino a 15
minuti
55,7
69,0
55,0
65,1
60,8
61,3
52,0
60,6
60,9
66,1
68,7
44,0
64,8
69,2
58,4
67,9
65,9
65,4
63,7
63,4
58,8
TEMPO IMPIEGATO
16-30
31-45
46-60
minuti
minuti
minuti
26,9
9,5
4,6
22,5
5,2
2,0
24,5
10,0
6,0
23,0
7,1
3,1
25,0
7,5
3,8
27,2
6,9
2,8
29,0
10,6
5,0
26,6
7,6
3,1
25,3
7,6
3,7
23,5
5,9
2,4
22,1
5,8
2,2
26,2
13,4
8,8
23,8
6,3
3,0
20,0
5,8
3,0
24,6
8,8
4,6
21,8
5,6
2,6
21,0
6,3
3,6
22,5
6,1
3,3
24,5
6,8
2,9
23,5
7,1
3,7
24,8
8,5
4,5
oltre 60
minuti
3,3
1,3
4,5
1,7
2,9
1,8
3,4
2,1
2,5
2,1
1,2
7,6
2,1
2,0
3,6
2,1
3,2
2,7
2,1
2,3
3,4
Il 55% dei pendolari lombardi (tra le più basse percentuali registrate nelle
regioni italiane) raggiunge il luogo di studio o di lavoro entro un quarto d’ora,
il 24,5% impiega da 16 a 30 minuti. Ancora più elevato è il distacco dalle
altre regioni quando si considerano fasce di più lunga durata: il 10% impiega
da 30 a 45 minuti e ben il 4,5% (in questo caso la Lombardia è seconda solo
al Lazio) ha bisogno di più di un’ora per raggiungere il luogo di lavoro o di
studio.
Spostamenti quotidiani nelle regioni italiane, per mezzo utilizzato.
(percentuale sul totale degli spostamenti giornalieri)
REGIONE
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Trentino A.A.
Veneto
Friuli-V.G.
Liguria
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
ITALIA
Treno,
tram,
metro
4,9
0,9
8,1
7,1
2,7
2,5
2,0
2,7
4,1
2,2
1,4
8,1
1,4
0,7
4,6
2,6
1,1
1,2
1,1
1,8
4,4
Autobus,
filobus,
corriera
8,6
5,5
7,1
13,8
9,8
8,5
10,1
6,7
7,0
7,7
8,0
11,2
10,3
12,2
10,4
8,7
11,2
9,7
8,2
9,2
8,7
Autobus
aziendale o
scolastico
2,7
4,9
2,6
2,3
5,3
4,1
3,7
2,2
3,6
4,5
5,4
3,4
6,5
6,3
4,8
3,0
6,3
7,4
3,4
3,0
3,6
Auto privata
(conducente)
49,7
52,3
47,2
33,3
39,8
49,6
51,3
52,5
48,4
55,1
54,1
40,8
48,9
42,0
32,8
36,9
39,6
38,0
38,4
43,7
44,5
Auto
privata
(passegg.)
13,6
12,8
12,6
9,1
8,4
12,4
12,0
13,3
12,7
14,9
13,8
14,4
14,2
13,8
16,1
17,0
14,7
19,3
19,0
14,3
14,1
Motocicletta,
ciclomotore,
scooter
1,7
2,4
4,4
13,7
4,1
4,7
5,2
4,8
9,0
3,0
3,1
7,2
2,9
1,4
2,9
1,8
1,0
1,7
6,5
3,3
4,6
Bicicletta
Altro
mezzo
A piedi
2,6
1,2
4,5
0,9
7,4
6,7
4,8
7,8
3,0
1,4
1,9
0,3
0,7
0,1
0,5
1,0
0,1
0,2
0,3
0,9
2,9
0,4
0,4
0,3
0,3
0,7
1,0
0,4
0,3
0,3
0,3
0,3
0,1
0,3
0,3
0,4
0,2
0,2
0,5
0,2
0,3
0,4
15,8
19,6
13,2
19,5
21,8
10,5
10,5
9,7
11,9
10,9
12,0
14,5
14,8
23,2
27,5
28,8
25,8
22,0
22,9
23,5
16,8
LOMBARDIA
Bicicletta
0,3
A piedi
4,5
Altro mezzo
4,4
Motocicletta,
ciclomotore,
scooter
Auto privata
(passegg.)
(conducente)
Auto privata
2,6
Autobus
aziendale o
scolastico
Autobus,
filobus,
corriera
Treno, tram,
metro
13,2
12,6
7,1
per
La grande maggioranza dei cittadini
lombardi si sposta utilizzando l’auto
privata, come conducente (47,2%) o
come passeggero (12,6%).
Rispetto al complesso del territorio
italiano tali percentuali risultano
leggermente superiori .
L’utilizzo dei trasporti pubblici (treno,
tram, autobus) riguarda il 17,8% dei
pendolari mentre ben il 4,4% si serve di
una motocicletta.
Infine, solo il 4,5% utilizza un mezzo
“ecologico” come la bicicletta; si noti
tuttavia come tale % risulti comunque
molto superiore alla media nazionale
(2,9%).
Quanti non usano alcun mezzo di
trasporto sono il 13,2%; tra le più basse
percentuali rilevate nelle regioni
italiane.
47,2
8,1
Il 60% dei lombardi
spostarsi usa l’automobile
Gli spostamenti quotidiani nei grandi comuni
Spostamenti quotidiani nelle province dei comuni con almeno
250 mila abitanti, per luogo di destinazione.
Percentuale sul totale degli spostamenti giornalieri
PROVINCIA
Roma
Milano
Napoli
Torino
Palermo
Genova
Bologna
Firenze
Bari
Catania
Venezia
Verona
Messina
Altro comune della stessa
provincia
Stesso
comune di
residenza
Totale
80,9
51,6
65,0
54,9
82,9
80,1
57,9
58,1
74,7
65,0
58,7
58,5
75,3
17,1
43,5
30,5
42,7
15,8
17,1
38,1
35,3
22,3
31,8
27,4
36,3
21,2
di cui nel comune
capoluogo
9,4
15,8
12,5
15,1
8,3
8,1
14,7
16,2
9,9
16,2
10,4
12,1
4,5
Altra provincia
della stessa
regione
Altra regione*
1,0
4,2
3,4
1,5
0,8
0,9
3,2
5,7
1,3
2,3
11,6
2,7
2,0
1,0
0,7
1,1
0,9
0,5
1,9
0,8
0,9
1,7
0,9
2,3
2,5
1,5
Tra le province dei comuni con almeno 250 mila abitanti quella di
Milano mostra la percentuale più contenuta (51,6%) di spostamenti
intracomunali (cioè nello stesso comune di residenza), mentre
risulta la più dinamica per spostamenti tra comuni della stessa
provincia (43,5%); di questi, ben il 15,8% è diretta verso il
capoluogo. Abbastanza elevato risulta anche il livello di
interazione con le altre province della Lombardia (4,2%), mentre
decisamente basso è il livello degli scambi con le altre regioni
italiane.
Il 45,6% della popolazione residente nei comuni di maggiore
dimensione demografica effettua spostamenti quotidiani verso il
luogo abituale di studio o di lavoro. Questa percentuale, massima a
Verona (49,6%) e Milano (49,4%), scende a valori minimi a
Napoli (36,1%) e Catania (38,6%).
* Sono compresi gli spostamenti verso l’estero.
Spostamenti quotidiani per motivi di studio e di lavoro nei
comuni di maggiore dimensione demografica.
Percentuale sul totale degli spostamenti giornalieri
Anche per i comuni di maggior dimensione demografica, la
percentuale di coloro che si spostano per raggiungere il luogo di
lavoro (63,9%) prevale su coloro che si spostano per raggiungere il
luogo di studio (36,1%). I comuni di Bologna (72%), Milano
(70,2%) e Venezia (70,2%) presentano i valori percentuali più
elevati di spostamenti verso il luogo di lavoro, mentre Napoli
(49,8%), Palermo (49,4%) e Catania (48,2%) sono ai primi posti
per quanto riguarda gli spostamenti verso il luogo di studio.
Luogo di studio
Luogo di lavoro
Spostamenti quotidiani nei comuni di maggiore dimensione
demografica, in entrata e in uscita*
Percentuale sul totale degli spostamenti giornalieri
COMUNI
Roma
Milano
Napoli
Torino
Palermo
Genova
Bologna
Firenze
Bari
Catania
Venezia
Verona
Messina
Spostamenti
all’interno
79,7
48,8
58,4
57,0
81,7
81,7
51,1
49,2
56,7
54,3
56,1
55,8
79,1
Spostamenti in
entrata
16,6
42,8
34,5
31,1
15,2
14,4
36,4
40,0
36,7
39,9
34,5
32,4
16,1
Spostamenti in
uscita
3,7
8,4
7,1
11,9
3,1
3,9
12,5
10,8
6,6
5,8
9,4
11,8
4,8
Principali comuni di origine e destinazione degli spostamenti
pendolari
% popolazione in entrata e in uscita*
DESTINAZIONE
ORIGINE
Percentuale
MILANO
MILANO
Popolazione
Origine
Destinazione
Sesto San Giovanni
3,2
Segrate
Monza
2,7
Sesto San Giovanni
Cinisello Balsamo
2,3
Cinisello Balsamo
Cologno Monzese
2,0
Rozzano
Bollate
2,0
Corsico
Altri
87,8
Altri
* Gli spostamenti in uscita non considerano la destinazione “estero”
Percentuale
Popolazione
6,1
4,6
3,8
3,5
3,4
78,6
La maggior parte degli spostamenti quotidiani avviene all’interno dello stesso comune ma in corrispondenza di Milano si rileva la più bassa percentuale (48,8%).
Milano mostra, invece, la % più elevata di spostamenti in entrata (42,8%).
I principali comuni di origine e destinazione degli spostamenti pendolari da e per comuni di maggiore dimensione demografica sono sintetizzati nella tabella sopra
riportata, dove sono presi in considerazione i primi 5 comuni, di destinazione nel primo caso e di origine nel secondo, che hanno registrato le percentuali più alte di
spostamenti pendolari verso Milano e da Milano.
Si segnala che la versione integrale del comunicato stampa Istat è disponibile sul sito internet
http://www.istat.iT/
A cura di Stefania Rimoldi
D.G. Risorse e Bilancio
Sistema dei controlli
Statistica e Osservatori
Tel. 02 6765-5161
Fax 02 6765 -5434
e-mail [email protected]
http://www.regione.lombardia.it/statistica
RegioneLombardia