Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in

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Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in
Nr.3 –Maggio/Giugno 2010
Newsletter di aggiornamento sui progetti
di Amici dei Bambini in Kenya
“Karibuni” è una parola della lingua ufficiale del Kenia, il kiswahili, che significa “benvenuti” e che viene
ripetuta all’infinito ai turisti e agli stranieri che arrivano nel Paese. La Newsletter è stata pensata per tenere
aggiornati tutti i sostenitori dei progetti di Amici dei Bambini in Kenia. Si tratta di un nuovo servizio che
abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L’idea è quella di trasmettere via e-mail le notizie relative
all’andamento del progetto “Occhi di Speranza” e non solo: cercheremo di fornire ai nostri lettori informazioni
sulla cultura e le tradizioni di questo paese africano.
Se l’idea vi interessa basta che comunichiate il vostro e-mail all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio di
Mezzano: [email protected] affinché possiate ricevere direttamente i prossimi numeri del notiziario.
La newsletter è comunque disponibile anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle
pagine dedicate ai nostri progetti in Kenia.
Indice:
1. I mezzi pubblici di trasporto in Kenia.
pag. 2
2. Le attivita’ di Kwetu Home of Peace con gli ex ragazzi di strada.
pag. 3
3.La Celebrazione del bambino Africano al Brydges Centre.
pag. 4
4. Seconda edizione Abracadabra in Kenia.
pag. 5
5 Il rito di passaggio per le ragazze Masai.
pag. 6
6. Il piano strategico del Kenya Network of Care Leavers.
pag. 7
7. Appello per Baby P.
pag. 7
1. I mezzi pubblici di trasporto in Kenia.
In Kenia la maggior parte delle persone dipendono dai mezzi pubblici di trasporto e questo ha
contribuito alla congestione delle persone e dei mezzi pubblici di trasporto che animano le strada
del centro citta’ e i dintorni. I mezzi pubblici di trasporto piu’ comuni in Kenia sono: gli autobus,
i treni, i “matatu” (un tipo di minibus da 14 posti), i “bodaboda” (una motocicletta o una bicicletta) ed
anche i tuk-tuk (le classiche “Ape” a tre ruote). Questi mezzi di trasporto sono gestiti da diverse
compagnie, statali o private.
I matatu sono il mezzo pubblico di trasporto piu’ utilizzato dagli abitanti e serve tutte le strade
principali delle città e la periferia. Le persone preferiscono prendere i matatu quando vanno al
lavoro al mattino e quando ritornano a casa alla sera perche’ si riempono velocemente con i
passeggeri e quando il traffico e’ caotico, come al solito, evitano le strade che sono bloccate e
prendono le strade senza rispettare i diritti di precedenza per arrivare il prima possibile a
destinazione. Il costo di trasporto dei matatu e’ un po’ più alto di quelli degli autobus perche’ i
matatu portano pochi passeggeri e raggiungono la meta piu’ in fretta.
Altre persone preferiscono prendere gli autobus perche’ il costo di trasporto e’ basso ma non sono
veloci come i matatu e si fermano spesso per far scendere e salire la gente cosi perdono molto
tempo in strada prima di arrivare a destinazione. Gli autobus sono consigliati quando si deve
viaggiare per lunghe distanze.
I bodaboda agiscono da taxi, sono molto diffusi non solo nelle zone dove non si trovano molti
taxi, ma anche nelle citta’ o cittadine. Molte persone che vivono nelle zone rurali in kenia usano i
bodaboda perche’ le strade sono impraticabili e il costo e’ a buon mercato.
Alcune persone preferiscono il treno, nonostante il costo sia a buon mercato e non esiste il traffico
caotico come in strada. Questi treni di linea sono molto vecchi ed i passeggeri non sono sicuri di
arrivare in tempo dove vogliono perche’ spesso si rompono e quello di lungo distanza che Nairobi
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va alla costa keniota impiega quasi quattordici ore per arrivare. E’ un viaggio quindi molto piu’
lento e con partenze meno frequenti rispetto al viaggio in aereo o in strada, ma in compenso molto
piu’ sicuro e piu’ comodo.
I tuk-tuk sono piu’ economici dei taxi e sono concentrati nella costa keniota e la maggiore parte
delle persone che vivono in costa preferiscono prendere i tuk-tuk perche’ rappresentano una valida
alternativa almeno per i tragitti piu’ brevi. Inoltre, si può godere la vista e la brezza dall’Oceano
indiano.
I mezzi pubblici di trasporto in Kenia aiutano molte persone a spostarsi e viaggiare ed hanno
contribuito a creare varie opportunita’ di lavoro per molti giovani. Tuttavia il tasso di incidenti nel
paese è altissimo e la sicurezza stradale è uno dei grandi problemi del paese.
2. Le attivita’ di Kwetu Home of Peace con gli ex ragazzi di strada.
Oltre a lavorare con i bambini di strada, Kwetu Home of Peace lavora anche con i giovani che sono
stati accolti nel loro programma di riabilitazione e che ora vivono in diverse zone della città e
prevalentemente nelle baraccopoli. Il programma è nato un anno fa con l’idea di sostenerli e
accompagnarli nella promozione della loro inclusione sociale.
Sono stati creati diversi gruppi di ex ragazzi di Kwetu a seconda delle zone della città e durante
l’anno si sono svolti vari incontri formativi a attività nelle comunità.
Nelle baraccopoli di Kibera, la più grande dell’Africa, Kwetu ha organizzato due incontri sulla
motivazione per circa venti giovani. Un incontro era su come identificare l’opportunita’ di lavoro
intorno a loro, e l’altro su come diventare “imprenditori”.
I giovani hanno espresso il desiderio di essere aiutati a frequentare alcune formazioni professionali. I
giovani hanno consigliato di registrare ufficialmente il loro gruppo.
Nelle baraccopoli di Baricho e Shimo la Tewa Kwetu Home of Peace ha incontrato circa quaranta
ex ragazzi di strada e hanno parlato della loro voglia di iniziare una nuova vita. In queste zone i
ragazzi di strada fanno uso di ogni tipo di droga.
Questo programma e` una grande sfida per Kwetu Home of Peace volta ad evitare che i ragazzi
riabilitati tornino in strada. Questi ragazzi devono essere assistiti, molti di loro non hanno nemmeno
la carta d’ identita’. Altri non hanno un luogo dove stare e soldi per mantenersi e comprarsi da
mangiare.
Kwetu si impegnerà nel realizzare per loro altre attività affinchè siano impegnati e stiano lontani dalla
droga e dalla piccola criminalità. Durante quest’anno di progetto il centro ha dovuto affrontare
alcune difficoltà:
 I giovani hanno aspettative troppo alte nei loro confronti;
 La maggiore parte non ha concluso l’educazione primaria e per loro è difficile comprendere
certi concetti;
 E’ difficile per il personale del centro monitorare i progressi dei beneficiari;
 La maggior parte dei beneficiari sono sempre in ritardo;
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 Alcuni di loro fanno uso di droghe.
Gli obiettivi per il nuovo anno saranno i seguenti:
 Aiutare i giovani ad ottenere le carte d’identità;
 Offrire loro maggiore assistenza;
 Continuare gli incontri formativi sui loro diritti e su come gestire le difficoltà;
 Accompagnarli nell’inserimento lavorativo e sociale.
Kwetu Home of Peace continua a sostenere ed offrire guida e consulenza ai questi ex ragazzi di
strada.
3. La Celebrazione del bambino Africano a Brydges Centre.
Il 16 Giugno è stato il giorno della celebrazione del bambino Africano. Questa giornata si celebra in
tutta l'Africa per promuovere la consapevolezza dei diritti dei bambini nelle loro comunità. Il
Brydges
Centre
ha
colto
quest’occasione per organizzare una
piccola festa per i bambini il 16 giugno a
scuola.
Alcuni
sostenitori
sono
andati
all’istituto per celebrare questo giorno
con i bambini. Il centro ha organizzato
alcune attività sia per i bambini che per i
sostenitori che sono venuti a festeggiare
con loro. I sostenitori hanno giocato con
i bambini e hanno introdotto alcuni
nuovi giochi che gli stessi bambini erano
felici di imparare e si sono divertiti.
Questo non è tutto: i bambini hanno
presentato ai visitatori una poesia, un
gioco di breve durata. La poesia è stata recitata da tutti loro in quanto si trattava di un poema
interattivo, nel senso che alcuni bambini facevano le domande e altri bambini davano le risposte. I
bambini hanno impressionato i visitatori cantando una bella e meravigliosa canzone. Tutti i bambini
hanno partecipato attivamente alla celebrazione e in questo giorno hanno sentito di far parte della
comunità e di non essere più soli. Questi momenti di gioco, teatro, poesia e canto li aiutano a
sviluppare i loro talenti. I bambini non dimenticheranno mai questo giorno perché è stata una
bellissima esperienza.
Il dirigente scolastico della scuola ha parlato dei diritti dei bambini e li ha informati sui propri diritti
in Kenya e nel continente Africano.
4. Seconda edizione Abracadabra in Kenia.
Ogni anno l’associazione AiBi. organizza la festa “Abracadabra” una grande festa per i bambini e le
famiglie che si svolge la terza domenica di Maggio, lo stesso giorno in Italia e in tutti i paesi stranieri
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dove l’associazione lavora. Quest’anno Abracadabra in Kenya e’ stata realizzata a Nairobi il 23
Maggio dalle due di pomeriggio alle cinque in un parco che si chiama Arboretum. Abbiamo invitato i
diversi istituti e centri di accoglienza con cui stiamo lavorando in Kenia. Questi istituti e centri di
accoglienza sono Kenya Children’s Home, Kwetu Home of Peace, Upendo Rehabilitation centre,
Brydges centre, l’associazione Wakibe, Kigulu Orphanage e St Paul’s Childrens Centre.
Finalmente l’attesa per la festa Abracadabra si e` conclusa la domenica 23. Abbiamo deciso di
organizzare la festa al parco Arboretum perche’ e’ un parco aperto a tutti e abbiamo accolto anche i
bambini e gli adulti delle comunità invitandoli a partecipare alla festa. La festa ha avuto inizio alle
due di pomeriggio con la musica, mentre aspettavamo gli istituti. In seguito ha avuto luogo lo
spettacolo di burattini che ha fatto molto piacere ai bambini ed hanno riso a volontà. Lo spettacolo
era divertente perche’ i bambini hanno partecipato attivamente a rispondere alle domande dei
burattini.
Durante la festa i bambini hanno partecipato alle varie attivita’: alcuni hanno ballato le musiche, i
volontari li hanno aiutati a cantare quando giocavano, altri hanno disegnato ed alcuni volontari hanno
dipinto le facce dei bambini. La festa e` stata molto interessante per tutti coloro che hanno
partecipato e tutti sono stati occupati a fare varie attivita’ con i bambini.
L’attivita’ indimenticabile da tutti è stata
quella realizzata dai ragazzi di Kwetu
Home of Peace, che hanno fatto lo
spettacolo acrobatico con l’uso del fuoco
e di altri trucchi acrobatici. Sicuramente
questi ragazzi di Kwetu Home of Peace
hanno del talento. Siamo stati
impressionati nel vedere le capacità di
questi bambini perche’ sono ancora
giovani. Un cantastorie ci ha raccontato
una storia interessante che ha fatto
ridere i bambini ed almeno durante la
festa avevano gli sguardi felici.
Alle quattro di pomeriggio tutti i bambini ed adulti hanno fatto un grande cerchio e poi hanno fatto
un conto alla rovescia e hanno gridato insieme la parola “Abracadabra”. In questo momento i
bambini abbandonati e vulnerabili non sono stati più soli.
Per concludere abbiamo fatto la merenda e in seguito tutti sono ritornati nei loro rispettivi istituti e
centri di accoglienza. I bambini sono stati molto contenti.
Siamo nella stagione delle pioggie e siamo stati molto fortunati perche’ non ha piovuto e c’è stato il
sole ed e` stata una giornata serena. La festa e` stata realizzata perfettamente grazie ai numerosi
volontari che hanno deciso di partecipare alle attivita’ con i bambini e hanno anche pulito il luogo
dopo la festa. Questa era la seconda volta che la festa si svolgeva in Kenia.
Sicuramente e’ stata un’esperienza indimenticabile e divertente per la maggior parte dei bambini e
speriamo che l’anno prossimo avremo molti partecipanti e nuove attivita’ a cui i bambini potranno
partecipare.
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5. Il rito di passaggio per le ragazze Masai.
Domenica 2 maggio si è svolto al Soila Masai Girls Rescue Centre nella Rift Valley il rito simbolico
cristiano di passaggio che è stato instituito per combattere l’infibulazione che ancora viene praticata
da alcune tribù del Kenya come i Samburu e i Masai violando cosi i diritti di bambine che una volta
circoncise sono date in sposa a qualcuno. Il centro Masai che accoglie oggi 100 bambine dalla sua
nascita pratica questa cerimonia simbolica che segna il passaggio per le bambine dall’infanzia
all’adolescenza.
Quest’anno 22 bambine hanno preso parte al rito. La preparazione per il rito simbolico di passaggio
inizia con una settimana di preparazione in cui le bambine sono informate sulla sessualità, la cultura,
le tradizioni, l’importanza di coltivare l’amore con Dio e si conclude con questa cerimonia che si
svolge durante la messa.
La cerimonia è iniziata alle 9 con la messa durante la quale sono state benedette delle candele,
dell’acqua e del sale. Ad ogni bambina è stata data una candela e un po’ di sale che le bambine hanno
mangiato giurando di non sottoporsi
mai nella vita alla infibulazione e
confermando la loro fedeltà e amore
per Dio. In seguito sono stati
chiamati i genitori delle bambine e
insieme al personale dell’istituto e ai
formatori hanno circondando le
bambine tenendo sui loro capi un
panno bianco e uno rosso e
dichiarando il loro passaggio all’età
adulta.
Durante la cerimonia le bambine
hanno cantato e ballato e alla fine
della messa sono stati consegnati loro
dei certificati. Le bambine indossavo
inoltre delle magliette con la scritta “no alla mutilazione genitale!"
Alla fine della cerimonia sono stati fatti dei discorsi di ringraziamento in particolare ha parlato il
Sindaco del Villaggio che ha dichiarato la lotta che viene fatta contro l’infibulazione e i danni che
causa tra cui matrimoni prematuri, gravidanze inaspettate, aborti. La società Masai si sta aprendo e le
famiglie presenti hanno dimostrato di riconoscere il valore del rito simbolico di passaggio e i rischi
dell’infibulazione. Il centro Soila Masai sicuramente ha un ruolo molto importante nella società e
accogliendo queste ragazze regala loro la speranza di un futuro migliore e le protegge dai rischi che
corrono vivendo nei villaggi tradizionali.
6. Il piano strategico del Kenya Network of Care Leavers.
L’associazione dei Care Leavers (giovani con un passato in istituto) e’ stata registrata ufficialmente il
24/03/2010 ed i membri del gruppo si incontrano mensilmente. L’obiettivo del gruppo è quello di
promuovere il benessere generale dei care leavers.
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Il 26 giugno i membri dell’ associazione hanno avuto un incontro di una giornata con l’obiettivo di
definire il loro piano strategico.
Durante questa giornata è stata decisa la visione del gruppo che è di “Rafforzare i care leavers ad
avere una vita significata e partecipare attivamente alla promozione dei diritti dei bambini privi delle
cure genitoriali”.
Il piano strategico del Kenya Network of Care Leavers partirà a luglio 2010 e si concluderà a giugno
2011. Le attività di maggior rilievo che il gruppo prevede di attivare sono le seguenti:
Visitare i centri di accoglienza per interagire con i bambini e promuovere la conoscenza con i
disabili;
- Raccogliere fondi per rafforzare l’associazione;
- Avviare attivita’ generatrici di reddito come il lavaggio delle automobili, i lavori artigiani,
attività di animazione e intrattenimento e in Internet caffè;
- Fare attività nella comunità per promuovere l’inclusione sociale;
- Organizzare momenti di condivisione;
- Organizzare seminari ed incontri tematici e per promuovere i talenti di ognuno.
Durante il mese di Luglio si riprenderà con gli incontri tematici e i membri del comitato
organizzativo dell’associazione si stanno impegnando per la preparazione di un logo e di un depliant.
7. Appello per Baby P.
Baby P. e’ stata abbandonata alla nascita in un istituto di Nairobi e oggi ha 4 mesi. Le
è stata diagnosticata l’idrocefalea. E’ stata ammessa in un ospedale privato
specializzato nella cura dei bambini e ha subito una prima operazione per drenare il
fluido e sta recuperando. Ha tuttavia bisogno di subire un’altra operazione per
deviare il corso del fluido. Questa operazione è urgente e fondamentale per la vita
della neonata. Per questo ci appelliamo al vostro aiuto e nel caso vogliate fare una
donazione libera in nome di Baby P. vi pregiamo di rivolgervi a
[email protected] oppure [email protected]
La redazione di “Amici dei Bambini” in Kenia:
Elena Magoni (volontaria espatriata di Amici dei Bambini)
Eric Otieno (operatore sad di Amici dei Bambini)
Per qualsiasi comunicazione potete scriverci:
Amici dei Bambini Kenia
P.O. Box 100782-00101 Jamia Posta
Nairobi – KENIA
e-mail: [email protected]
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