“Karibuni” è una parola della lingua ufficiale del

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“Karibuni” è una parola della lingua ufficiale del
Nr.2 –Marzo/Aprile 2010
Newsletter di aggiornamento sui progetti
di Amici dei Bambini in Kenya
“Karibuni” è una parola della lingua ufficiale del Kenia, il kiswahili, che significa “benvenuti” e che viene
ripetuta all’infinito ai turisti e agli stranieri che arrivano nel Paese. La Newsletter è stata pensata per tenere
aggiornati tutti i sostenitori dei progetti di Amici dei Bambini in Kenia. Si tratta di un nuovo servizio che
abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L’idea è trasmettere via e-mail le notizie relative all’andamento
del progetto “Occhi di Speranza” e non solo fornendo ai nostri lettori informazioni sulla cultura e le tradizioni di
questo paese africano.
Se l’idea vi interessa basta che comunichiate il vostro e-mail all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio di
Mezzano: [email protected] affinché possiate ricevere direttamente i prossimi numeri del notiziario.
La newsletter è comunque disponibile anche sul sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle
pagine dedicate ai nostri progetti in Kenia.
Indice:
1. La bellezza della costa keniota
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2. Kwetu: Le vacanze scolastiche per i ragazzi
pag. 3
3. Brydges. Inizia il progetto di sostegno a distanza per l’educazione prescolare
pag. 3
4. Nuovo progetto di AiBi finanziato dal tavolo Africa della regione Toscana
pag. 4
5. Kenya Network of care-leavers: formazione sulla gestione di un’associazione
pag. 5
1. La bellezza della costa keniota.
La costa keniota che si affaccia sull’oceano Indiano è una delle attrattive maggiori del paese.
Per la maggior parte dell’anno, le temperature delle regioni costiere si mantengono a livelli
tropicali, con massime fino a 40 gradi. Mombasa è il centro urbano più grande della costa e
principale porto dell’Africa orientale, si estende su una bassa isola che sorge all’imboccatura di un
ampio estuario, porto naturale per le imbarcazioni. Fort Jesus (eretto nel 1593 dai portoghesi e
progettato dall’architetto italiano Giovanni Battista Cairato), è l’attrazione turistica più importante
di Mombasa e domina l’imboccatura del porto.
Nella regione a sud di Mombasa, l’attrazione principale è costituita dalle meravigliose e tranquille
spiagge che si estendono per un lunghissimo tratto fin quasi al confine con la Tanzania, nella regione
a nord di Mombasa, oltre alle spiagge, si trovano un allevamento di coccodrilli, e un giardino
zoologico.
Malindi è una località molto amata dagli italiani e si trova a Nord di Mombasa a circa 80 Km di
distanza. Molti turisti, sopratutto italiani, la considerano uno dei paradisi balneari prediletti.
L’antica città di Malindi conobbe il suo massimo splendore nel XIV secolo, quando si contendeva
con Mombasa il ruolo di potenza dominante su questo tratto della costa. A breve distanza dalla
costa di Malindi si trova l’importante Parco Marino di Watamu, dove vivono sorprendenti specie
marine, grossi pesci come gli squali balena e le tartarughe che depongono le uova da maggio a
giugno.
Proseguendo a Nord, si arriva all’arcipelago di Lamu, simbolo di tutto ciò che l’arcipelago
rappresenta nel cuore e nella mente di chi lo abita. Le tradizionali case di Lamu avevano tetti piatti
che costituivano uno spazio privato dove le donne erano libere di riunirsi per chiacchierare e
socializzare. Oggi, molte di queste sono state rimpiazzate da ombreggiate terrazze coperte da
tettoie in makuti (la foglia di cocco), che svolgono la stessa funzione ma rivolta ai viaggiatori che
giungono in città. L’attrazione turistica principale è il Swahili House Museum, al cui interno si
trova la ricostruzione di una casa swahili perfettamente in funzione, con tutto il necessario per
cucinare e un arredamento completo. Le case swahili erano costruite in modo da rispettare i criteri
di una rigida divisione sociale, con appartamenti separati per gli uomini e per le donne.
La costa keniota è da sempre considerata un gioiello e un luogo apprezzato di vacanza per kenioti e
turisti. Per chiunque visiti il Kenya, è una tappa che non può assolutamente mancare.
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2. Kwetu: Le vacanze scolastiche per i ragazzi.
Marzo e Aprile sono stati mesi molto impegnativi per i ragazzi, perché è il periodo degli esami di fine
trimestre. Alcuni di loro hanno ottenuto buoni risultati, posizionandosi primi, secondi o terzi nelle
loro classi. Sono veramente bravi perché frequentano la scuola ogni giorno e, ricordiamoci, che sono
stati raccolti per le strade di Nairobi e spesso si assentavano da scuola per lunghi periodi.
Alcuni di loro hanno dieci anni e frequentano la prima elementare, molti non sono neanche capaci di
scrivere ma, grazie alle nostre attività di supporto scolastico e al loro impegno, sono tutti riusciti ad
superare gli esami.
Marzo e Aprile sono anche i mesi di Quaresima e di Pasqua. D
Durante la Quaresima e la festa di Pasqua, i ragazzi che frequentano il gruppo di teatro e danza si
sono esibiti in danze tradizionali davanti alle persone della comunità che hanno visitato il centro e che
sono rimaste davvero contente e fiere del talento dimostrato dai ragazzi.
Su proposta di alcuni di loro, lo staff ha visitato le case dei familiari dei ragazzi e, con l’occasione, ha
approfittato per discutere anche sulla presa in carico dei ragazzi e altre questioni importanti.
Quest’iniziativa è stata molto utile e incoraggiante e speriamo che si ripeterà.
Essendo questo un mese di vacanza scolastica, 27 ragazzi del centro hanno accettato di andare a casa a
trascorrere le vacanze con le loro famiglie e rientrare al centro a Maggio. Noi di AiBi, siamo molto
contenti e fiduciosi perché speriamo che il periodo trascorso in famiglia possa essere il primo passo
verso la reintegrazione definitiva dei ragazzi in famiglia.
3. Brydges. Inizia il progetto di sostegno a distanza per l’educazione prescolare.
Quest’anno è incominciato con tante
eccitazioni e una grande speranza sia
per gli allievi che per gli insegnanti del
Brydges Centre. Il programma di
educazione prescolare è iniziato con 16
allievi che sono stati divisi in tre classi
della scuola materna secondo l’età.
L’obiettivo del corso è offrire le
nozione fondamentali di educazione
psicologica, sociale e spirituale come
strategia per preparare i bambini
piccoli all’ingresso nella scuola
elementare.
Le attività di Marzo e Aprile hanno
avuto un gran successo. Oltre ad abituare gli alunni al lavoro di classe utilizzando la tecnica del
brainstorming (una tecnica di creatività di gruppo che serve a far emergere idee volte alla risoluzione
di un problema), i bambini hanno partecipato a varie attività tra cui: la consegna dei certificati del
centro vocazionale del Brydges Centre quale riconoscimento del lavoro e della determinazione dei
ragazzi che li sprona ad affrontare al meglio il loro percorso educativo; la visita del personale del
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Beauty Point College, una delle più grandi industrie di bellezza del paese, per cui i bambini son stati
coinvolti in canzoni, giochi e lavori di classe; le attività esterne che hanno permesso ai bambini di
conoscere la natura e imparare creando; una prova di valutazione del trimestre che ha permesso
all’amministrazione di valutare i progressi fatti dai bambini.
La valutazione del primo trimestre del progetto è stata quindi positiva: i bambini si sono mostrati
soddisfatti; c’è stato un notevole miglioramento della maggior parte dei bambini che hanno imparato
a leggere, contare, colorare, usare il suono e l’ambiente e una notevole trasformazione nel
comportamento e miglioramento nella vita sociale cosi come da parte della comunità verso i
bambini.
Il centro si è reso conto che si possono raggiungere notevoli risultati quando i bambini vengono
ascoltati e capiti ed è loro riservata la giusta attenzione. Bambini che erano abbandonati a loro stessi
sono diventati leaders e modelli positivi per gli altri.
4. Nuovo progetto di AiBi finanziato dal Tavolo Africa della Regione Toscana.
È iniziato ufficialmente ad Aprile un nuovo progetto di Amici dei Bambini in Kenya finanziato dal
Tavolo Africa della Regione Toscana che ha per obiettivo principale la promozione dell’accesso
all’educazione universale e coinvolge altri paesi africani (Sudafrica, Swaziland, Burkina Faso,
Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Madagascar).
Il progetto che avrà durata di un anno sarà svolto in Kenya in collaborazione con 4 partner: Kigulu
HIV/AIDS Orphanage House (KIHA), che è situato nella baraccopoli più grande dell’Africa ed ha
una scuola che accoglie 50 bambini vittime di AIDS/HIV; l’associazione Wakibe HIV/AIDS
Community Support Project (WACOSUP) situata nella baraccopoli di Huruma che ha una scuola
per 50 bambini; il Brydges Centre un istituto che accoglie 16 bambini in età prescolare e Upendo
Rehabilitation Centre un istituto che accoglie 42 bambine orfane di AIDS/HIV. L’obiettivo del
progetto in Kenya è quello di migliorare la qualità dei servizi di educazione prescolare per i bambini
orfani e vulnerabili.
Le principali attività del progetto sono tre:
1. Identificazione e valutazione di strumenti e percorsi formativi di educazione pre-scolare per
orfani e bambini vulnerabili. Nei primi due mesi del progetto sarà portata a termine un’indagine
sui programmi, strumenti e risorse disponibili, con particolare riferimento alle esperienze
orientate a dare una risposta agli orfani e i bambini vulnerabili.
2. La formazione e supervisione d’insegnanti ed assistenti volontari di comunità. In ciascuno dei
paesi coinvolti sarà realizzato un corso di formazione per insegnanti ed assistenti volontari di
comunità sui percorsi di educazione pre-scolare e sull’uso dei materiali didattici adottati.
3. La fornitura di strumenti e materiali didattici per aiutare i centri a portare avanti le attività
previste.
5. Kenya Network of care-leavers: formazione sulla gestione di un’associazione.
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Il 20 marzo i membri del Comitato
Direttivo dell’associazione di Care
Leavers
e
un
rappresentante
dell’associazione di genitori adottivi
hanno frequentato una formazione alla
Kenya Children’s Home di Langata su
come gestire e far crescere le loro
associazioni. La formazione è stata
condotta da una società di esperti in
management e consulenza iniziando con
una
presentazione
generale
sugli
elementi base di un’associazione: la
definizione della mission, dei goals, dei
valori e del piano strategico.
La
presentazione è stata molto interessante
soprattutto perché si sono evidenziate alcune cose che le due associazioni non hanno: la definizione di
un piano strategico, l’importanza della leadership e la definizione di un regolamento.
In seguito la formatrice ha consegnato ai presenti una tavola chiamata “Organization
Performance Assessment”. Ogni partecipante ha fatto un’autovalutazione dandosi un punteggio,
successivamente sono stati discussi i risultati della tavola per individuare punti di forza e punti di
debolezza delle associazioni. Le associazioni hanno ottenuto una buona media nella leadership e nel
management, nella definizione della loro struttura, nel riconoscimento legale, nelle politiche e
procedure che regolano l’associazione. Si sono invece dimostrate carenti nella pianificazione delle
attività, nel fundrasing ed elaborazione di budget, nella gestione delle relazioni esterne e nella
sistematizzazione/registrazione delle informazioni. Successivamente si sono stabilite delle azioni e
delle tempistiche per rafforzare i punti di debolezza. La partecipazione dei presenti è stata buona e
così anche la modalità della formazione che ha fornito ai partecipanti l’indicazione di cosa bisogna
migliorare e dove invece si è quasi perfetti.
La redazione di “Amici dei Bambini” in Kenia:
Elena Magoni (volontaria espatriata di Amici dei Bambini)
Eric Otieno (operatore sad di Amici dei Bambini)
Per qualsiasi comunicazione potete scriverci:
Amici dei Bambini Kenia
P.O. Box 100782-00101 Jamia Posta
Nairobi – KENIA
e-mail: [email protected]
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